28.01.2020 Views

MAP - Magazine Alumni Politecnico di Milano #5

Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 5 - Primavera

Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 5 - Primavera

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

IL LASER CHE METTE

IL TURBO ALLE PARTICELLE

ENSURE | EXPLORING THE NEW SCIENCE AND ENGINEERING UNVEILED BY ULTRAINTENSE

ULTRASHORT RADIATION INTERACTION WITH MATTER

#Laser #Particelle #Materiali

#NanoTecnologie #Energia #Plasmi

2015 - 2020 1.887.500 € 15 persone

MATTEO PASSONI

A

Professore ordinario

di Fisica della Materia

Vicepreside della Scuola

di Ingegneria Industriale

e dell'Informazione

Coordinatore del Corso

di studi in Ingegneria Nucleare

Dipartimento di Energia

Alumnus Ing. Nucleare e PhD

I fasci di particelle ad alta energia vengono

utilizzati per la ricerca fondamentale

ma hanno anche diversi campi di

applicazione: ad esempio vengono usati

nelle terapie per la cura dei tumori, in

alcune tecniche di medicina diagnostica

o nella produzione di semiconduttori. Si

ottengono all’interno di acceleratori come

i linac, i ciclotroni o i sincrotroni, che

sollecitano le particelle cariche (elettroni,

protoni o altri tipi di ioni) con un campo

elettrico all’interno di grandi camere

a vuoto spinto. Questi metodi consentono

la produzione di particelle con energie

molto elevate: ad esempio, nel caso

dei protoni, un sincrotrone come quello

di cui parliamo a pagina 34, che ha una

circonferenza di circa 80 m, può generare

particelle con energia fino a qualche

centinaio di MeV, mentre l’LHC, con

una circonferenza di 27 km, può accelerare

particelle alle massime energie ottenute

in laboratorio, fino a 10 TeV. Tuttavia

queste tecniche di accelerazione

presentano alcuni importanti limiti, legati

ai costi e alle dimensioni che queste

strutture richiedono. Passoni e il team di

ENSURE stanno studiando un nuovo metodo

di accelerazione di protoni e ioni,

con lo scopo di arrivare alla realizzazione

un prototipo di acceleratore compatto.

Sfrutta l’interazione tra un impulso laser

di elevatissima potenza e brevissima

durata (fino a 10 20 W/cm 2 in poche decine

di femtosecondi) e un particolare tipo di

nanoschiuma, ideata e sviluppata dal team,

con la proprietà di avere una densità

intermedia tra quella di un solido

e quella di un gas. Quando viene colpita

dal laser, la nanoschiuma si porta allo

stato di plasma ed è capace di ottimizzare

l’assorbimento dell’impulso e trasmetterlo

nel modo più efficiente ad un

materiale target. Questo processo determina

una efficace separazione degli elettroni

dal materiale del target, in modo

da generare i più elevati campi elettrici

mai ottenuti in un laboratorio (nell’ordine

dei TV/m), in grado di imprimere alle

particelle enormi accelerazioni in distanze

molto brevi (pochi micron). Le particelle

così ottenute hanno alcune importanti

caratteristiche diverse da quelle

accelerate con metodi tradizionali. Ad

esempio, è diverso lo spettro energetico

che si ottiene con questo tipo di acceleratore

e le massime energie raggiungibili

sono al momento nell’ordine della decina

di MeV. È inoltre complicato ottenere

fasci di particelle: ad oggi, il meccanismo

studiato in ENSURE produce singoli

“pacchetti” di protoni e un fascio potrà

essere ottenuto sviluppando opportune

tecniche di movimentazione del target e

sfruttando sistemi laser ad alto tasso di

ripetizione degli impulsi. Tuttavia, l’efficienza

del processo di accelerazione e la

compattezza dello strumento progettato

rendono questo sistema molto promettente:

un acceleratore “tascabile” come

quello ipotizzato da ENSURE potrebbe

stare comodamente in una stanza di poche

decine di m 2 . Possibili applicazioni a

breve termine (nell’arco di 5 anni) riguardano,

ad esempio, il campo della diagnostica

non distruttiva dei materiali, di

interesse in molti settori, dall’alta tecnologia

fino a quello dei beni culturali. Il team

si sta preparando a una prova sperimentale

delle tecnologie sviluppate, che

verranno testate nel 2019.

www.ensure.polimi.it

31

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!