MAP - Magazine Alumni Politecnico di Milano #5
Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 5 - Primavera
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Un servizio dell’emittente statunitense
CNN si chiede: “Un viaggio nel meraviglioso
Lago di Garda nel nord Italia
può diventare ancora più spettacolare?
Sì, basta sospendere una pista ciclabile
galleggiante sulle scogliere scoscese,
permettendo ai ciclisti di pedalare sopra
le sue acque cristalline”. La notizia
della ciclopista di Limone, primo tratto
del progetto Garda By Byke che vuole
unire tre regioni (Lombardia, Veneto
e Trento), ha insomma già fatto strada.
Il percorso sarà ultimato nel 2021
ma lo scorso luglio sono stati inaugurati
i primi 2 km che vanno da Capo
Reamol, nel comune di Limone sul
Garda in provincia di Brescia, al confine
con il Trentino. «Il progetto è nato
nel 2011 come studio iniziale per i cinque
comuni dell’Alto Garda che volevano
proporre l’idea di un percorso di
maratona che li unisse», spiega l’Alumnus
Antonio Lotti. Poi, dai piedi si è
passati alle ruote e all’idea di Garda By
Bike: un filo lungo 190 km posizionato
in un crocevia tra l’Eurovelo EV7, l’itinerario
dell’Europa Centrale, ed Eurovelo
EV8, l’itinerario mediterraneo, connesso
quindi in maniera duplice con la rete
ciclabile europea.
«I primi 700 metri corrono lungo una
passerella bordo strada», spiega sempre
Antonio Lotti, «I successivi 1300 sono
a sbalzo sul lago, fino al monumento
ai caduti della Prima Guerra Mondiale
che si trova a Capo Reamol». E
su questo sbalzo, la vista si fa inedita,
ci si ritrova davanti l’Alto Garda come
non lo si era mai visto prima, perché la
Gardesana, la strada provinciale, non
«I primi 700 metri
corrono lungo
una passerella
bordo strada.
I successivi 1300
sono a sbalzo
sul lago e donano
una vista inedita
dell’Alto Garda»
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