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MAP - Magazine Alumni Politecnico di Milano #5

Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 5 - Primavera

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voro iniziato nel 2013, che ha visto concludersi

la prima fase nel 2017 e verrà

completato nel 2027, con l’estensione

del terminal esistente che ne farà triplicare

la superficie.

«Quando si pianificano e si disegnano

aeroporti, lo si fa per un passeggero

che arriverà», racconta De Carli,

«Un passeggero che fra l’altro giungerà

da altri aeroporti del mondo che sono

stati a loro volta pianificati tempo addietro.

Questo spazio risponde alle esigenze

del passeggero di oggi ma anche

di quello del domani». Il passeggero

di oggi all’aeroporto Marco Polo può

camminare per gli 11.000 mq della galleria

coperta, un vero e proprio spazio

urbano che introduce al terminal, circondato

da un ambiente che rispetta

la tradizione: una struttura a più livelli,

dalla copertura e facciata in vetro con

vista su un parco e sullo skyline della

città, il cielo che si rispecchia in una

fontana d’acqua, e poi attività commerciali

per tutti, bar, farmacie, negozi. Un

luogo dove non ci si reca solo per partire

o per tornare, spiegano i due progettisti.

Un’infrastruttura specializzata

che si presenta come spazio pubblico

e urbano. E proprio questa galleria, in

futuro, diverrà punto centrale dove si

incontreranno altri trasporti, una people

mover che la collegherà alla nuova

stazione del treno. Chi sarà quindi

il passeggero del domani? «Sarà sicuramente

diverso da quello che vediamo

oggi», risponde De Carli. «Disporremo

di meno impicci legati alla sicurezza

e alla gestione dei bagagli, grazie a

nuove tecnologie. Tutto avverrà sempre

più attraverso l’uso di dispositivi mobili,

non ci sarà bisogno di accodarsi e

avremo più punti raccolta dei bagagli,

che il passeggero gestirà in autonomia,

senza l’ausilio del personale». E ciò

porta a un altro punto, «il passeggero

avrà più tempo per fare altro. E non è

Vedute del nuovo Aeroporto Marco Polo di Venezia

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