claudio citossi - Confindustria Udine
claudio citossi - Confindustria Udine
claudio citossi - Confindustria Udine
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
www.confindustria.ud.it<br />
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale -<br />
D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB UDINE.<br />
foCUs:<br />
iL ConTrATTo<br />
di reTe d’impresA<br />
invesTire oggi in iTALiA<br />
Le rifLessioni di CLAUdio CiTossi,<br />
AmminisTrATore deLegATo<br />
di AUssAfer dUe<br />
Mensile - n.9, anno III<br />
OTTOBRE 2011<br />
Spedizione in abbonamento postale D.L. 27/02/2004 n° 46, art. 1,<br />
comma 1, DCB UDINE - Filiale di <strong>Udine</strong> Ferrovia<br />
Tariffa R.O.C. (iscritti al registro operatori comunicazione) ex Tabella B<br />
ottobre 11 1
2 ottobre 11<br />
marco>MULTIMEDIA DEVELOPER<br />
gabriele>GRAPHIC DESIGNER<br />
ingrid>COPYWRITER
PH. G. ANTONIALI<br />
WE LOVE MONDAYS<br />
Nella foto sopra, tre persone dello staff di Emporio ADV,<br />
agenzia di marketing e comunicazione integrata,<br />
impegnate a trovare nuove soluzioni creative e comunicative.<br />
Potando si impara ad essere sintetici,<br />
rastrellando ad essere profondi, tagliando a mantenere i costi.<br />
Perché la comunicazione è ovunque.<br />
(EMPORIO ADV IS: MARKETING_ADVERTISING_WEB_EVENTS_PRESS OFFICE)<br />
Scopritelo su www.emporioadv.it<br />
info _ t +39 0432 546996<br />
ottobre 11 3
MBA<br />
Imprenditori<br />
Master of Business Administration<br />
PART TIME<br />
NOVEMBRE 2011 - GIUGNO 2013<br />
6 a EDIZIONE<br />
4 ottobre 11<br />
Fondazione CUOA<br />
Altavilla Vicentina (VI)<br />
Executive Education<br />
tel. 0444 333745<br />
imprenditori@cuoa.it<br />
www.cuoa.it<br />
L’MBA pensato per i Numeri 1 delle imprese:<br />
donne e uomini che hanno la responsabilità di costruire e realizzare la strategia<br />
dell’azienda.<br />
Investi su te stesso.<br />
Dai un futuro alla tua impresa, ai tuoi collaboratori e alle loro famiglie.<br />
www.cuoa.it/master/mbaimprenditori<br />
EXECUTIVE<br />
EDUCATION
in primo piano<br />
il mondo<br />
economico si<br />
confronta con<br />
l’arcivescovo<br />
mazzocato<br />
Partendo dalla Lettera Pastorale rivolta a<br />
tutti i soggetti incontrati nel corso della<br />
visita alle 600 chiese della diocesi, l’arcivescovo<br />
di <strong>Udine</strong>, Andrea Bruno Mazzocato,<br />
ed il presidente di <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong>,<br />
Adriano Luci, hanno riflettuto insieme, a<br />
fine luglio, sullo stato della società friulana<br />
e sulle sue prospettive.<br />
Luci, riconfermato al vertice degli Industriali<br />
friulani, ha voluto quale suo primo atto<br />
istituzionale incontrarsi infatti con l’arcivescovo<br />
per condividere un messaggio di<br />
speranza per il futuro e di impegno per<br />
costruire una società più solida e coesa<br />
fondata su valori etici.<br />
Come ha ricordato l’arcivescovo Mazzocato<br />
a sintesi del suo “viaggio”, in Friuli non risultano<br />
situazioni di tracollo ma non man<br />
“Cerco un centro di gravità permanente<br />
che non mi faccia mai cambiare idea sulle<br />
cose e sulla gente…”. Era il 1981 quando<br />
Franco Battiato cantava e ballava questo<br />
simpatico refrain, scalando le vette della<br />
classifica con il suo album “La voce del<br />
padrone”.<br />
Chi lo avrebbe mai detto che, a distanza<br />
di 30 anni, il centro di gravità permanente<br />
rappresentasse invece un problema dal<br />
momento che, oggi, pur volendo, non<br />
riusciamo più a cambiare idea sulla classe<br />
politica che, per contro, fa poco o nulla per<br />
far cambiare idea a noi?<br />
Prendete l’estate che abbiamo da poco<br />
lasciato alle spalle. Abbiamo assistito alle<br />
piroette della manovra finanziaria aggiuntiva<br />
in cui chi ci governa avrebbe davvero<br />
avuto bisogno di un centro di gravità<br />
permanente per non cambiare continuamente<br />
le carte in tavola. Molti, non a torto,<br />
hanno paragonato il provvedimento alla<br />
Da sinistra Adriano Luci, l’arcivescovo Bruno<br />
Mazzocato e Cristina Papparotto in occasione di un<br />
precedente incontro datato 18 dicembre del 2009<br />
cano difficoltà e fenomeni di disagio<br />
sociale. L’industria come le altre attività<br />
economiche costituisce un forte presidio,<br />
come ha ricordato Luci, che va consolidato<br />
facendo sistema per superare le difficoltà e<br />
dare una speranza concreta ai giovani.<br />
Lo spopolamento della montagna è un<br />
problema di tutto il Friuli, come hanno<br />
riconosciuto Mazzocato e Luci, che va<br />
affrontato riportando vita ed attività in altitudine.<br />
La montagna abbandonata è una<br />
realtà che mina le prospettive di sviluppo:<br />
occorrono idee e prospettive attuabili per<br />
fare in modo che le persone restino sul<br />
posto e quelle che se ne sono andate vi<br />
ritornino.<br />
Su questo la Chiesa è fortemente impegnata<br />
richiamando l’iniziativa e la collaborazione<br />
anche degli imprenditori per<br />
il centro<br />
di gravità permanente<br />
tela di Penelope: un fare e disfare a seconda<br />
del calcolo politico e degli umori della<br />
piazza che ha evidenziato ancora una volta<br />
di più l’incapacità della politica di cogliere<br />
con coraggio l’opportunità della crisi per<br />
mettere mano alle riforme strutturali che<br />
servono al Paese.<br />
E’ stata un’estate anche in cui abbiamo<br />
preso, improvvisamente, consapevolezza<br />
editoriale<br />
dare prospettive sostenibili al rilancio della<br />
montagna.<br />
Un’altra area che presenta situazioni di<br />
difficoltà è rappresentata dal distretto della<br />
sedia al centro di un processo di trasformazione<br />
rimasto ancora incompiuto. Il presidente<br />
Luci ha messo in risalto l’impegno<br />
delle imprese della sedia per innovarsi e<br />
cercare nuovi modelli organizzativi. E’ un<br />
percorso che andrà rafforzato con la ricerca<br />
di forme di aggregazione all’interno della<br />
filiera nello sforzo di fare sistema.<br />
Attenzione particolare è stata rivolta ai giovani,<br />
alla necessità di motivarli sulla base di<br />
valori positivi accompagnandoli attraverso<br />
percorsi rieducativi che valorizzino stili di<br />
vita legati al non spreco. Se sprechiamo<br />
risorse, non costruiamo le condizioni per<br />
una crescita sostenibile ed eticamente<br />
fondata.<br />
Mazzocato ha illustrato le iniziative della<br />
Chiesa friulana su questi temi, l’impegno<br />
per ridare vita alla montagna ed i percorsi<br />
educativi rivolti in particolare ai giovani,<br />
rispetto alle quali il Presidente di <strong>Confindustria</strong><br />
<strong>Udine</strong> ha assicurato collaborazione<br />
e disponibilità nel comune interesse a sostenere<br />
una società più salda, ancorata al<br />
territorio, radicata nei valori fondativi.<br />
E.L.<br />
che non sempre è possibile andare avanti<br />
confidando nell’abilità tutta italiana di arrangiarsi,<br />
in un modo o nell’altro.<br />
Il mondo ci guarda, l’Unione Europea ci<br />
tiene sotto stesso controllo, la stessa credibilità<br />
dell’Italia è stata messa in discussione.<br />
Le conseguenze di questo declino del<br />
nostro Paese riguardano tutti noi.<br />
Abbiamo due possibilità: o fare come gli<br />
struzzi e mettere la testa sotto la sabbia<br />
sperando che la tempesta un giorno possa<br />
passare per tornare alle vecchie (cattive)<br />
abitudini oppure cogliere l’attimo ripensando<br />
a nuovi comportamenti virtuosi. In tal<br />
senso, sarebbe già una conquista se l’evasione<br />
fiscale, nella nostra percezione quotidiana,<br />
non fosse più rappresentata come<br />
un’esaltazione della furbizia, ma come un<br />
reato a danno di tutta la comunità.<br />
Alfredo Longo<br />
ottobre 11 5
n.<br />
09<br />
11<br />
Realtà Industriale<br />
Registrazione Tribunale di <strong>Udine</strong><br />
n. 24/99<br />
Redazione<br />
Direttore Responsabile<br />
Alfredo Longo<br />
e-mail: ri@assind.ud.it<br />
Società Editrice<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong><br />
Largo Carlo Melzi, 2<br />
33100 <strong>Udine</strong>, tel. 0432 2761<br />
A questo numero<br />
hanno collaborato<br />
Arianna Arizzi, Antonella Bassi,<br />
Gianpiero Bellucci, Giada Bravo,<br />
Lodovica Bulian, Carla Ciampalini,<br />
Alessandra Cicero, Paola Del<br />
Degan, Stefano De Stalis, Massimo<br />
De Liva, Marco Di Blas, Sara<br />
Fantuz, Alessandro Fanutti, Barbara<br />
Franceschelli, Livia Gori, Gino<br />
Grillo, Mauro Filippo Grillone, Ezio<br />
Lugnani, Carlo Tomaso Parmegiani,<br />
Paolo Tarabocchia, Barbara<br />
Terenzani, Margherita Timeus<br />
per Gruppo Giovani<br />
Imprenditori:<br />
Enrico Accettola (presidente),<br />
Davide Boeri, Matteo Di Giusto,<br />
Marco Odorico, Micehle Vanin,<br />
Massimiliano Zamò, Elena Zampar<br />
Impaginazione<br />
arCube – studio associato<br />
33100 Trieste<br />
e-mail: info@arcube.it<br />
Fotoservizi<br />
Foto copertina: Benedetta Folena<br />
Altre foto: Anteprima, Diego Gasperi<br />
Concessionaria per la pubblicità<br />
Scripta Manent srl<br />
via Pier Paolo Pasolini 2/A<br />
33040 Pradamano (UD)<br />
tel. 0432 505900<br />
e-mail: posta@scriptamanent.sm<br />
6 ottobre 11<br />
08 intervista<br />
CLAUDIO CITOSSI<br />
Il Friuli Venezia Giulia può indicare al<br />
Paese un strada di efficienza e serietà<br />
amministrativa<br />
12 focus<br />
Contratto di rete d’impresa<br />
18 Aziende flash<br />
25 Aziende<br />
SANMARCO INFORMATICA<br />
PMP PRO-MEC<br />
28 Botta & risposta<br />
LUCIANO GONNELLI<br />
di FE Friuli Estintori s.r.l.<br />
30 Analisi<br />
32 Chimiche<br />
33 Autotrasporto<br />
36 edilizia<br />
38 WeB<br />
40 formazione<br />
CLAUDIO CITOSSI:<br />
“L’avvio oggi di nuove attività<br />
imprenditoriali è frenato se non<br />
addirittura impedito da tutti i<br />
condizionamenti negativi che<br />
caratterizzano il sistema Italia”<br />
oTToBre 2011ConTenUTi<br />
41 giovani imprenditori<br />
44 giovani e società<br />
46 obiettivo montagna<br />
CRP PLAST-OPTICA<br />
48 obiettivo Austria<br />
Qui la crisi è forse alle spalle<br />
50 obiettivo nordest<br />
52 obiettivo internazionalizzazione<br />
Uno sguardo sul Mediterraneo<br />
54 regione<br />
56 ente friuli nel mondo<br />
In cucina c’è profumo di Friuli<br />
58 indUsTriAre Arte giovani<br />
60 Teatro<br />
62 Libri<br />
64 Agrodolce<br />
66 L’opinione<br />
www.confindustria.ud.it
ottobre 11 7
economia<br />
intervista<br />
CLAUdio CiTossi<br />
il friuli venezia giulia<br />
può indicare al paese un strada<br />
di efficienza e serietà amministrativa<br />
Claudio Citossi<br />
(foto Benedetta Folena,<br />
anche nelle pagine successive)<br />
8 ottobre 11<br />
In un panorama economico-industriale che<br />
non induce a grande ottimismo, con molte<br />
aziende ancora in sofferenza, una crisi che<br />
sembra non finire e un mercato del lavoro<br />
in crescente tensione a causa dell’avvicinarsi<br />
della fine degli ammortizzatori sociali,<br />
ci sono tuttavia aziende che crescono sui<br />
mercati, investono e assumono. Aziende<br />
non solo fortunate, ma guidate con lungimiranza<br />
da chi ha saputo “far musina”<br />
durante i periodi di vacche grasse e oggi<br />
si affaccia alla competizione nazionale e<br />
internazionale, potendo contare su una<br />
buona capitalizzazione, avendo la possibilità<br />
di navigare al meglio nel mare tempestoso<br />
del mercato e avendo la capacità<br />
di investire per crescere mentre molti loro<br />
concorrenti arrancano nella speranza di<br />
sopravvivere.<br />
Un esempio significativo di questo tipo di<br />
imprese è l’Aussafer Due di San Giorgio di<br />
Nogaro guidata dai fratelli Claudio e Luisa<br />
Citossi che è una delle principali realtà<br />
italiane nel settore della lavorazione della<br />
lamiera conto terzi.<br />
Azienda familiare, in piena regola, l’Aussafer<br />
Due fu fondata da Giorgio Citossi<br />
e Norina Sguassero genitori degli attuali<br />
titolari e dopo la prematura scomparsa<br />
del padre fu guidata con saggezza e piglio<br />
imprenditoriale da Norina Sguassero fino<br />
all’ingresso della seconda generazione in<br />
azienda sul finire degli anni ‘80 del secolo<br />
scorso.<br />
Claudio e Luisa Citossi hanno dato una<br />
spinta decisiva verso la forte crescita grazie<br />
a una strategia che punta su un mix<br />
appropriato di tecnologia avanzata, automazione,<br />
organizzazione aziendale e flessibilità.<br />
Personale altamente specializzato<br />
permette all’azienda di essere attiva 24 ore<br />
su 24, 7 giorni su 7, per poter rispondere<br />
in modo coordinato alle sollecitazioni del<br />
mercato.<br />
Oggi, Aussafer Due, azienda costantemente<br />
orientata alla qualità che lavora su<br />
commessa realizzando lavorazioni di trasformazione<br />
dei metalli, occupa un’area di
30mila metri quadri, 20mila dei quali coperti<br />
da infrastrutture, lavorando ogni mese<br />
3mila tonnellate di metallo e dando lavoro<br />
a 150 dipendenti fra interni e dell’indotto.<br />
L’azienda dei fratelli Citossi, dispone infatti<br />
di 10 impianti di taglio laser fino a 6000<br />
watt di potenza; di sei impianti di punzonatura<br />
automatizzata con carico e scarico<br />
e cesoiatura, pannellatrice automatica e<br />
25 presse piegatrici. Il tutto supportato da<br />
impianti specifici per la realizzazioni di lavorazioni<br />
di complemento. Fondamentale<br />
inoltre tutto il sistema non solo di monitoraggio<br />
della produzione, ma di controllo di<br />
qualità realizzato con impianti di controllo<br />
ottico e laser che garantiscono la misurazione<br />
in micron.<br />
I settori di destinazione sono i più diversi:<br />
dai componenti speciali per centrali idroelettriche,<br />
a macchinari per l’agricoltura,<br />
dal settore alimentare all’arredamento , dal<br />
condizionamento alla refrigerazione (solo<br />
per citarne alcuni) e la clientela è sparsa<br />
in molte parti del mondo dal Sud Africa, al<br />
Nepal, dalla Turchia all’India, dall’Uganda<br />
alla Cina, dove recentemente l’azienda ha<br />
vinto un’importante gara d’appalto, battendo<br />
concorrenti cinesi.<br />
Nel 2011 con un fatturato in crescita, l’Aussafer<br />
Due sta effettuando importanti investimenti<br />
che la stanno portando sempre<br />
più all’avanguardia della tecnica nel settore<br />
grazie a 3 nuovissimi impianti laser dotati<br />
di scarico e carico automatico con robot<br />
di gestione pezzi, una punzonatrice automatica<br />
elettrica con cesoiatura incorporata<br />
(prima in Italia), quattro nuove presse piegatrici<br />
alle quali si aggiungono l’acquisto di<br />
un nuovo fabbricato di 4500m2 costruito<br />
su terreno di 12000m2.<br />
Nel frattempo l’azienda, da sempre attenta<br />
alla sostenibilità eco-ambientale, ha<br />
dotato tutti i suoi fabbricati di impianto<br />
fotovoltaico che produce un totale di 1700<br />
Kw, pari circa al 40% del suo consumo di<br />
energia elettrica.<br />
Realtà Industriale ha incontrato Claudio<br />
Citossi, per parlare della crescita della sua<br />
azienda e conoscere il suo punto di vista<br />
sui problemi e le prospettive dell’economia<br />
italiana e regionale.<br />
Claudio Citossi, come mai continuate<br />
a investire in Italia?<br />
Investiamo qui, perchè siamo già insediati<br />
qui. Se dovessimo ricominciare da capo,<br />
probabilmente penseremmo ad avviare<br />
l’attività altrove. Senza dubbio, infatti, l’avvio<br />
oggi di nuove attività imprenditoriali è<br />
frenata se non addirittura impedita da tutti<br />
i condizionamenti negativi che caratteriz-<br />
zano il sistema Italia, vale a dire instabilità<br />
politica, elevato livello costo del lavoro sul<br />
fronte degli oneri accessori, inefficienza<br />
del reparto infrastrutturale e grave incertezza<br />
dal punto di vista dei servizi pubblici.<br />
Tuttavia per quanto ci riguarda, la negatività<br />
derivante da questi condizionamenti<br />
sistemici, è stata smorzata puntando,<br />
a compensazione, su una forte spinta<br />
nell’innovazione produttiva e nello sviluppo<br />
di sempre più nuove tecnologie, al punto<br />
tale che, nonostante le gravi difficoltà in<br />
cui versa il sistema economico e il comparto<br />
manifatturiero in particolare, la nostra<br />
azienda quest’anno ha realizzato notevoli<br />
investimenti, nella convinzione che solo<br />
così sarà possibile superare la crisi generale<br />
riuscendo ad uscire ancor più forti alla<br />
fine di questo ciclo.<br />
Investimenti che dovrebbero portare<br />
prossimamente anche a una<br />
decina di nuove assunzioni: la ricerca<br />
del personale è difficile? Cosa<br />
si potrebbe fare per migliorare il<br />
rapporto fra industria, mondo della<br />
scuola e dell’università?<br />
La ricerca e la conseguente individuazione<br />
di personale adatto al nostro tipo di produzione<br />
non è facile perché sulle difficoltà<br />
di ordine giuridico normativo derivante da<br />
un sistema di relazioni industriali in via di<br />
faticoso aggiornamento, si somma una generale<br />
limitazione e comunque non sufficiente<br />
propensione per l’istruzione tecnica<br />
con una mirata specializzazione.<br />
A giovani che si prestano a scegliere il<br />
proprio indirizzo scolastico andrebbe indicata<br />
con più decisione questa strada<br />
economia<br />
intervista<br />
come quella in grado di fornire per il futuro<br />
le maggiori prospettive occupazionali. In<br />
considerazione di ciò quindi è necessario<br />
una maggiore integrazione tra scuola e<br />
produzione da effettuarsi mediante stages<br />
e scambi formativi e informativi fra istituti<br />
scolastici comprensivi dell’università e<br />
mondo del lavoro.<br />
Le scuole tecniche di oggi danno<br />
una preparazione sufficiente ai futuri<br />
lavoratori?<br />
Non proprio. C’è ancora un stacco notevole<br />
fra mondo della scuola e mondo del<br />
lavoro. Inoltre ci sarebbe bisogno di un<br />
recupero della disciplina e in tal senso anche<br />
le famiglie dovrebbero recuperare un<br />
certo rigore rispetto al senso del dovere.<br />
Speriamo che l’introduzione dei nuovi Licei<br />
tecnici possano dare un aiuto in tal senso...<br />
lo vedremo fra cinque anni.<br />
Qual è il segreto della vostra crescita?<br />
Il fatto di avere un’azienda ben capitalizzata<br />
e con una struttura finanziaria solida<br />
che ci consente di investire anche in un<br />
momento di crisi generale; la capacità di<br />
soddisfare i clienti più esigenti, anche per<br />
commesse relativamente piccole, grazie<br />
all’utilizzo delle tecnologie più avanzate e<br />
di personale altamente specializzato; l’abitudine<br />
a utilizzare sempre l’assicurazione<br />
del credito per contenere il più possibile il<br />
rischio dei mancati pagamenti.<br />
<strong>Confindustria</strong> cosa può fare di più o<br />
di meglio per agevolare la vita delle<br />
imprese?<br />
ottobre 11 9
economia<br />
intervista<br />
<strong>Confindustria</strong> dovrebbe accentuare il proprio<br />
ruolo costruttivo e di critica propositiva<br />
rispetto al sistema e rispetto a quello che il<br />
sistema propone.<br />
Deve lavorare assolutamente d’anticipo,<br />
dando agli imprenditori quel supporto<br />
necessario per permettere loro di attivare<br />
strategie e politiche di sviluppo.<br />
Dovrebbe, inoltre, potenziare i servizi associativi<br />
che devono essere specialistici per<br />
settori di particolare importanza e volumi<br />
come, ad esempio, il manifatturiero.<br />
Importante sarebbe, infine, un dialogo e<br />
una collaborazione più intensa tra le sedi<br />
di <strong>Confindustria</strong> delle nostre provincie, per<br />
realizzare un progetto di coesione regionale<br />
con l’obiettivo di dare un supporto più<br />
forte e deciso alle aspettative di sviluppo<br />
delle aziende sia in ambito nazionale che<br />
internazionale.<br />
Ritiene, dunque, che sarebbe auspicabile<br />
un’unica <strong>Confindustria</strong><br />
regionale?<br />
Penso proprio di sì.<br />
Il sistema finanziario regionale<br />
(Frie, Friulia, Mediocredito, ecc.)<br />
cosa può fare per stimolare la crescita<br />
di nuove imprese e lo sviluppo/attività<br />
di quelle esistenti?<br />
La presenza di questi attivatori della finanza<br />
è molto importante nella nostra regione,<br />
soprattutto alla luce dell’attuale politica<br />
finanziaria restrittiva delle banche.<br />
Le nuove imprese e quelle esistenti devono<br />
innanzitutto fare leva sulla propria capa-<br />
10 ottobre 11<br />
cità di rischio a fronte di progetti credibili.<br />
Dopo ciò, il sistema finanziario pubblico<br />
può e deve sostenere, a condizioni agevolate<br />
rispetto al mercato, quelle imprese<br />
che presentano una prospettiva certa o<br />
quantomeno credibile e che sia tale avendo<br />
come pregiudiziale l’innovazione e lo<br />
sviluppo tecnologico.<br />
E’ necessario quindi sostenere le aziende,<br />
che pur trovandosi in una situazione di<br />
tensione finanziaria, possiedono queste<br />
caratteristiche essenziali che possono<br />
permettere la loro ripresa , aiutandole a<br />
superare il momento negativo derivante da<br />
difficili condizioni economico-finanziarie.<br />
Fondamentale inoltre è una politica di sostegno<br />
all’export come condizione per un<br />
rafforzamento della bilancia commerciale<br />
regionale.<br />
A che punto siamo con la crisi?<br />
Credo che la crisi sia niente affatto superata<br />
come confermano i forti scossoni e<br />
cedimenti finanziari che riguardano le borse.<br />
Ciò perché non è stato risolto a livello<br />
europeo e direi internazionale il problema<br />
di fondo costituito dall’immenso debito<br />
pubblico degli Stati dell’area euro e degli<br />
Stati Uniti, nonché dalla loro solvibilità.<br />
La crescita del Pil rallenta fortemente, si<br />
riduce la produttività e calano i consumi.<br />
Si tratta allora di trovare la necessaria coesione<br />
e determinazione fra i sistemi politici<br />
e anche di recuperare fiducia e credibilità<br />
che possono essere ottenute solo a fronte<br />
di sacrifici collettivi e di una generale<br />
corresponsabilizzazione di tutti i soggetti<br />
politico–sociali interessati.<br />
Cosa ne pensa dell’eventuale acquisto<br />
di debito pubblico italiano da<br />
parte dei cinesi?<br />
Sarebbe preferibile lavorare di più e meglio<br />
per abbassare il debito con le nostre forze,<br />
e grave sarebbe se questa fosse l’unica alternativa<br />
rimastaci. Viceversa un intervento<br />
parziale sul debito accompagnato da un<br />
incremento dello scambio commerciale<br />
Italia-Cina potrebbe rivelarsi un’opportunità.<br />
Quali sono i problemi della Ziac che<br />
vanno ancora risolti?<br />
Per quanto riguarda la Zona Industriale di<br />
estrema importanza è la conclusione delle<br />
procedure di caratterizzazione. Un tema di<br />
generale interesse risulta inoltre la seconda<br />
strada di accesso per garantire l’accessibilità<br />
all’intero sito. In contemporanea o addirittura<br />
prima di tale questione, va, però,<br />
risolto il problema del raccordo ferroviario<br />
di collegamento con la Ziac con l’obiettivo<br />
di spostare l’attuale collegamento che<br />
interessa il centro abitato, collocandolo<br />
in posizione esterna e quindi di maggior<br />
sicurezza.<br />
Sottolineo inoltre l’importanza strategica<br />
dell’escavo dei fondali del canale di accesso<br />
come elemento di potenziamento di<br />
quella fondamentale infrastruttura che è il<br />
Porto Nogaro, strategico sia per la Ziac, sia<br />
per l’intera provincia di <strong>Udine</strong>.
Inquinamento e ambiente, quale<br />
deve essere il ruolo e la responsabilità<br />
delle aziende?<br />
L’Aussafer due ha nella propria politica<br />
aziendale un’elevata attenzione alla sostenibilità<br />
eco-ambientale. Quest’anno infatti<br />
ha investito moltissimo nell’energia pulita.<br />
Tutti i nostri stabilimenti sono stati dotati<br />
di impianto fotovoltaico contribuendo,<br />
con una fonte energetica rinnovabile, al<br />
contenimento della produzione di anidride<br />
carbonica.<br />
Progetto che continua nell’investimento<br />
in macchinari servo assistiti elettricamente<br />
con conseguente miglioramento acustico,<br />
costi di energia inferiori e funzionanti senza<br />
l’utilizzo di oli. Sono molto più costosi,<br />
ma hanno prestazioni notevolmente più<br />
elevate.<br />
Nell’ottica che il rispetto dell’ambiente è<br />
un principio inderogabile, è importante<br />
snellire la burocrazia e la tempistica della<br />
stessa, perché ostacolano le aziende nei<br />
propri progetti di sviluppo che risultano<br />
conseguentemente troppo lenti rispetto<br />
alle necessità operative e di mercato.<br />
Gli stipendi italiani sono fra più<br />
bassi d’Europa, alle viste ci sono più<br />
tasse e inflazione crescente. Cosa si<br />
può fare?<br />
Solo abbassando il debito pubblico che<br />
oggi oscilla introno al 120% del Pil e il cui<br />
peso grava per non meno di 70 miliardi<br />
di euro all’anno di interessi sul bilancio<br />
dello Stato, sarà possibile ricavare risorse<br />
per ridurre la pressione fiscale. In realtà in<br />
Italia gli stipendi netti sono i più bassi e i<br />
costi lordi sono i più alti in Europa, quindi<br />
bisognerebbe agire attraverso una decisa<br />
riduzione del cuneo fiscale per aumentare<br />
le retribuzioni, cosa che, inducendo un<br />
aumento dei consumi e quindi maggiori<br />
entrate per lo Stato attraverso l’Iva, potrebbe<br />
essere fatta già da subito.<br />
Qual è il suo giudizio sulla manovra<br />
correttiva recentemente approvata<br />
dal governo?<br />
Come si è detto la situazione nazionale è<br />
grave e servirebbe un patto tra politica e<br />
categorie sociali per ridare credibilità a tutto<br />
il settore pubblico nazionale. Il debito,<br />
che ha cominciato a crescere in maniera<br />
inarrestabile alla fine degli anni ‘70 e che<br />
oramai è insostenibile, sta erodendo tutta<br />
la ricchezza necessaria allo sviluppo. In<br />
questa cornice, la manovra economica del<br />
governo, appare debole, troppo orientata<br />
sul prelievo fiscale, scarsa nelle riforme, sui<br />
tagli dei costi della pubblica amministrazio-<br />
ne e sul sistema previdenziale, praticamente<br />
nulla sul versante della crescita. Sarebbe<br />
stato più opportuno operare più tagli e<br />
introdurre meno tasse.<br />
Qual è, infine, il suo giudizio sulla<br />
politica industriale della Regione?<br />
La Regione sta tentando come può, di<br />
difendere l’economia locale, ha approntato<br />
una interessante legge anticrisi del valore<br />
di 400 milioni, ha utilizzato efficacemente<br />
tutta la gamma degli ammortizzatori sociali<br />
disponibili, ha predisposto e sta predisponendo<br />
anche alcuni interessanti strumenti<br />
incentivanti e di finanziamento per le imprese.<br />
Su questo terreno il Presidente Tondo si è<br />
impegnato e si sta impegnando personal-<br />
economia<br />
intervista<br />
mente, come pur ha garantito interventi<br />
a breve sul piano della riduzione dei costi<br />
della politica e della semplificazione istituzionale.<br />
Ritengo che la specialità della Regione<br />
possa essere assicurata anche attraverso<br />
un giusto grado di innovazione istituzionale<br />
dimostrando al resto del Paese che il<br />
Friuli Venezia Giulia, oltre a partecipare in<br />
maniera consistente allo sforzo finanziario<br />
generale, è capace, come nella vicenda del<br />
terremoto del 1976, di indicare una strada<br />
di efficienza efficacia e serietà amministrativa.<br />
Credo che a questo sforzo dovrebbero<br />
partecipare tutti.<br />
C.P.<br />
ottobre 11 11
economia<br />
focus-Contratto di rete d’impresa<br />
Ora aggregarsi è più facile<br />
Fare sistema? Aggregarsi? Oggi è più facile<br />
con il contratto di rete, uno strumento<br />
fortemente voluto da <strong>Confindustria</strong>.<br />
Oggi è più semplice collaborare su un progetto,<br />
creare una nuova iniziativa, attivare<br />
un’attività promozionale comune senza<br />
dover necessariamente costituire una società<br />
o un consorzio. E questo è possibile<br />
attraverso la stipulazione di un contratto<br />
con il quale alcune imprese si prefiggono<br />
lo scopo di accrescere, individualmente e<br />
collettivamente, la propria capacità innovativa<br />
e la propria competitività sul mercato<br />
evitando di seguire particolari formalismi.<br />
La sua disciplina è contenuta in alcune<br />
norme emanate tra il 2009 ed il 2010<br />
ed è caratterizzata dal fatto che, per il<br />
conseguimento dello scopo comune, non<br />
prevede la creazione di un nuovo soggetto<br />
di diritto né una nuova e distinta attività<br />
d’impresa rispetto a quella dei soggetti<br />
aderenti al contratto.<br />
12 ottobre 11<br />
Foto di gruppo a palazzo Torriani in occasione della firma del contratto di rete d’impresa<br />
tra le aziende del comparto della chimica(FotoGasperi)<br />
Come aderire ad un<br />
contratto di rete<br />
Per una prima valutazione dell’opportunità di<br />
sottoscrivere un contratto di rete e per ricevere<br />
assistenza tecnica, indicazioni dal punto di<br />
vista fiscale e consulenza giuri dico-legale le<br />
aziende interessate possono rivolgersi all’Area<br />
Economia d’Impresa di <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong> (tel.<br />
0432/276239, 276236, E-mail economico@<br />
confindustria.ud.it).<br />
Tra le attività che le imprese aderenti alla<br />
rete possono svolgere, la legge indica le<br />
seguenti tipologie:<br />
- collaborazione in forme e in ambiti<br />
predeterminati attinenti all’esercizio delle<br />
imprese aderenti;<br />
- scambio di informazioni o prestazioni di<br />
natura industriale, commerciale, tecnica<br />
o tecnologica;<br />
- esercizio in comune di una o più attività<br />
rientranti nell’oggetto delle imprese<br />
aderenti.<br />
Il contratto di rete può essere stipulato<br />
tra imprese iscritte alla propria Camera di<br />
Commercio, qualsiasi sia la loro forma di<br />
costituzione (società di capitali, società di<br />
persone, imprenditori individuali, ecc.), la<br />
loro dimensione (grandi, medie e piccole<br />
imprese) o il loro ambito di attività (es.<br />
imprese di produzione di beni o servizi,<br />
imprese di distribuzione). Esso deve<br />
essere stipulato per atto pubblico o per<br />
scrittura privata autenticata. Tali forme<br />
sono previste dalla legge ai fini degli<br />
adempimenti pubblicitari cui è sottoposto<br />
il contratto di rete.<br />
Il contratto deve, inoltre, prevedere al<br />
suo interno, quale parte fondamentale,<br />
il programma di rete, elemento obbligatorio<br />
che contiene “l’enunciazione dei<br />
diritti e degli obblighi assunti da ciascun<br />
partecipante e le modalità di realizzazione<br />
dello scopo comune”. Il programma deve<br />
essere supportato dall’esplicitazione degli<br />
obiettivi ed eventualmente dalla previsione<br />
di un organo comune. Quest’ultimo, se<br />
previsto, agisce in rappresentanza di tutte<br />
le aziende contraenti ed ha il compito di<br />
gestire le attività previste dal contratto di<br />
rete. La normativa non prescrive particolari<br />
contenuti alle parti, lasciando ad esse la<br />
più ampia libertà negoziale.<br />
L’art. 42 comma 2-quater, della legge n.<br />
122/2010 ha introdotto una agevolazione<br />
fiscale a favore delle imprese che stipulano<br />
contratti di rete. Secondo questa<br />
norma non concorre alla formazione del<br />
reddito imponibile dell’impresa aderente<br />
a un contratto di rete la quota degli utili<br />
dell’esercizio destinata al fondo patrimoniale<br />
comune e per tale via alla realizzazione<br />
degli investimenti previsti dal contratto<br />
di rete.<br />
L’agevolazione si applica agli utili d’esercizio<br />
accantonati ad apposita riserva a partire<br />
dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre<br />
2010 e fino al periodo di imposta<br />
in corso al 31 dicembre 2012.<br />
La sospensione di imposta, completato<br />
il programma di rete, continua a perdurare<br />
anche oltre la naturale scadenza del<br />
contratto di rete stesso, fino a quando la<br />
riserva di patrimonio netto, in cui si è data<br />
evidenza degli utili destinati alla rete, viene<br />
utilizzata per scopi diversi dalla copertura<br />
di perdite.<br />
Per poter beneficiare dell’agevolazione<br />
fiscale le imprese devono sottoporre il<br />
contratto di rete ad asseverazione. “Retinsieme”<br />
è l’organismo di asseverazione<br />
espressione di <strong>Confindustria</strong>.<br />
Barbara Terenzani,<br />
Area Economia d’impresa<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong><br />
i contratti di rete<br />
in italia<br />
Secondo le indicazioni di Retimpresa sono 76 i<br />
contratti di rete sottoscritti entro lo scorso luglio<br />
a livello nazionale.<br />
Le imprese coinvolte sono 388 e operano in<br />
diversi settori produttivi: dalla meccanica alla<br />
chimica, dall’ICT all’agro-alimentare, dai servizi<br />
alle energie rinnovabili.<br />
Si sono aggregate per essere più competitive sui<br />
mercati, ma anche per partecipare a progetti di<br />
ricerca, svolgere attività di co-progettazione, gestire<br />
un marchio comune, scambiare informazioni<br />
e know-how e condividere processi produttivi.
“Together for tomorrow”, tre parole a<br />
racchiudere tutta la forza di una speranza<br />
condivisa; sono il simbolo di una nuova<br />
aggregazione, di una nuova sinergia, di<br />
una nuova collaborazione: quella che si è<br />
concretizzata tra sei aziende friulane del<br />
settore chimico che hanno sottoscritto,<br />
a fine luglio a Palazzo Torriani, un contratto<br />
di rete d’impresa così denominato.<br />
Lo stesso settore – quello chimico - ma<br />
attività complementari che hanno dato<br />
vita a una volontà di integrazione reciproca<br />
finalizzata al miglioramento della competitività<br />
di ciascuna impresa attraverso<br />
quello della competitività di tutte. Valerio<br />
Danielis, della Carbon Compositi srl di<br />
Basiliano, Enrico Quendolo della Vetroresina<br />
AP spa di Povoletto, Bernardino<br />
Colledoni, della IMPLA Industria Materie<br />
Plastiche srl di Faedis, Franco Mazzante,<br />
della Lamar di <strong>Udine</strong> di Mazzante Franco &<br />
C sas, Ruggero Montagnese, della M.M srl<br />
di <strong>Udine</strong>, e Lino Nassivera, della Vetres srl<br />
di Tricesimo, hanno trovato nello strumento<br />
della rete d’impresa una nuova via<br />
percorribile verso sviluppo e innovazione.<br />
Fortemente promosso da <strong>Confindustria</strong><br />
quale possibile molla verso la ripresa, il<br />
contratto di rete d’impresa, istituito con<br />
la legge n. 33/2009 e modificato con la<br />
legge n. 122/2010, consente una sinergia<br />
e una collaborazione libere dalla burocrazia<br />
e dai vincoli tipici di società o consorzi,<br />
che comportano la necessaria costituzione<br />
di un nuovo soggetto giuridico. Una<br />
nuova tipologia contrattuale che rende,<br />
dunque, più facilmente attuabili alcune<br />
attività in comune tra cui quelle di ricerca,<br />
progettazione, promozione commerciale,<br />
realizzazione di un marchio comune, la<br />
razionalizzazione e la maggior sostenibilità<br />
dei costi.<br />
“Il futuro si costruisce insieme - ha commentato<br />
il presidente di <strong>Confindustria</strong><br />
<strong>Udine</strong> Adriano Luci -. Questo strumento<br />
consente di realizzare progetti di aggregazione,<br />
mettendo in comune know-how<br />
e risorse e, nello stesso tempo, preserva<br />
l’autonomia di ciascuna. Se aggregate,<br />
infatti, le imprese possono affrontare gli<br />
investimenti necessari a realizzare progetti<br />
di ricerca, sviluppo e innovazione che altrimenti<br />
non riuscirebbero a sostenere”.<br />
Insieme per il domani<br />
Le aziende che hanno sottoscritto il contratto<br />
non sono tutte associate a <strong>Confindustria</strong><br />
<strong>Udine</strong>: Impla, di Bernardino Colledoni,<br />
capogruppo delle Industrie Chimiche<br />
dell’Api, è iscritta a quest’ultima, mentre<br />
Lamar a Confartigianato, a testimonianza<br />
economia<br />
focus-Contratto di rete d’impresa<br />
Adriano Luci (foto Buldrin)<br />
di “un ulteriore punto di forza di questo<br />
strumento, che non ha né vuole avere<br />
confini associativi o dimensionali”, ha sottolineato<br />
il presidente Luci. Infatti, l’invito<br />
all’aggregazione e al sistema, volti alla<br />
crescita dimensionale e all’aumento della<br />
ottobre 11 13
economia<br />
focus-Contratto di rete d’impresa<br />
massa critica, è comune a tutte le associazioni,<br />
che vedono nella rete d’impresa una<br />
soluzione alternativa di sviluppo in tempo<br />
di crisi. Dietro la concretezza di questo<br />
invito c’è, infatti, RetImpresa, l’agenzia<br />
confederale di cui <strong>Confindustria</strong> fa parte,<br />
che promuove questo tipo di strumento il<br />
quale, tutelando l’autonomia della singola<br />
azienda, valica i limiti tra settori per approdare<br />
a una cooperazione attiva.<br />
Realtà Industriale ha ascoltato le opinioni<br />
dei protagonisti di “Together for Tomorrow”,<br />
che hanno deciso di credere e<br />
condividere un innovativo modo di fare<br />
sistema, insieme a quelle di altri imprenditori<br />
ed al parere di Fulvio D’Alvia, direttore<br />
di RetImpresa di <strong>Confindustria</strong>. È emerso<br />
che, parallelamente al progressivo approfondimento<br />
e alla maggiore conoscenza<br />
del contratto di rete d’impresa, si stanno<br />
dissipando i dubbi e l’iniziale diffidenza nei<br />
confronti di una realtà poco conosciuta, e<br />
stanno lasciando il posto ad una crescente<br />
fiducia nei nuovi strumenti di aggregazione<br />
quale opportunità di sviluppo e occasione<br />
da cogliere. Comune a tutti gli intervistati<br />
l’opinione che la rete d’impresa non<br />
rappresenti la soluzione, ma un sostegno e<br />
un’alternativa concreta in uno scenario in<br />
costante e rapida evoluzione verso la semplificazione,<br />
nella direzione di un miglioramento,<br />
soprattutto, del coordinamento<br />
organizzativo, spesso difficile nell’interazione<br />
tra imprese.<br />
vALerio dAnieLis,<br />
CArBon ComposiTi:<br />
“Rete d’impresa per aggredire<br />
il mercato in modo più<br />
completo ed efficiente”<br />
Le imprese che hanno sottoscritto l’accordo<br />
a palazzo Torriani sono tutte nate dalla<br />
Valerio Danielis<br />
14 ottobre 11<br />
ex Vetroresina di Povoletto. Molto tempo<br />
fa eravamo tutti lavoratori dipendenti, poi<br />
negli ultimi trent’anni abbiamo sviluppato<br />
attività indipendenti. Operando tutti nel<br />
settore chimico e occupandoci di anticorrosione<br />
e di Energy Power, attraverso questa<br />
rete abbiamo deciso di riunire le nostre<br />
risorse, perché abbiamo ritenuto che<br />
insieme siamo in grado di fornire servizi<br />
più completi ai clienti, che, se si rivolgono<br />
a noi per una determinata attività, possono<br />
avere bisogno di un supporto per altre. La<br />
chimica da sempre si nutre della sinergia<br />
di attività diverse, dunque, la rete d’impresa<br />
costituisce il risultato, quasi spontaneo,<br />
della decisione comune di aziende che<br />
non sono concorrenti, ma complementari.<br />
Questa aggregazione è nata con l’auspicio<br />
di aggredire il mercato in modo più<br />
efficiente e capillare rispetto a quanto può<br />
fare una singola impresa con le sue sole<br />
forze. Consente di soddisfare più richieste<br />
e sostenere commesse complesse. L’adozione<br />
di un marchio comune consente<br />
una più efficace attività di comunicazione<br />
e di promozione; infatti, a settembre e a<br />
ottobre saremo presenti sotto lo stesso<br />
cappello a fiere ed eventi come se fossimo<br />
un unico grande interlocutore.<br />
La diffidenza verso il contratto di rete d’impresa<br />
è dovuta in gran parte al fatto che si<br />
tratta di uno strumento nuovo e che non è<br />
ancora molto conosciuto. Ma l’affiatamento<br />
che deriva dall’aggregazione tra imprese<br />
che uniscono le loro capacità diviene un<br />
punto di forza per ciascuna.<br />
enriCo QUendoLo,<br />
veTroresinA:<br />
“Rete d’impresa è una formula<br />
semplice e vincente; serve<br />
però più cultura organizzativa”<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong> con la gestione Luci<br />
ha sempre spinto molto sull’aggregazione<br />
tra imprese, dando un contributo determinante<br />
nella formazione di una mentalità di<br />
sistema. Siamo sei aziende complementari<br />
e sinergiche, l’iniziativa di mettersi insieme<br />
in una rete è partita da Lino Nassivera e ha<br />
trovato in <strong>Confindustria</strong> un ausilio fondamentale.<br />
Crediamo che il contratto di rete<br />
d’impresa sia una formula vincente, soprattutto<br />
perché non è un “soggetto giuridico”<br />
quale un consorzio o una società, ma si<br />
basa su un concetto semplice, che non<br />
impegna gli imprenditori.<br />
Tra noi aziende di “Together for Tomorrow”<br />
Enrico Quendolo<br />
c’è molta affinità, facciamo prodotti simili,<br />
ma complementari. Ed è proprio tra la<br />
complementarietà e la concorrenza che si<br />
colloca il punto di forza di questa rete, che<br />
può proseguire verso sviluppi inaspettati.<br />
Siamo, inoltre, imprese anche dimensionalmente<br />
molto simili, qualcuna è un po’<br />
più grande, ma non ce n’è una più grossa<br />
rispetto alle altre, c’è un certo equilibrio<br />
e questo facilita ancora di più la costituzione<br />
di una rete d’impresa. Sicuramente<br />
la mentalità tipica delle nostre realtà non<br />
aiuta a sciogliere la diffidenza e la paura<br />
che ancora permangono verso questo<br />
strumento, che probabilmente non sarebbe<br />
nato se non ci fosse stata di mezzo la<br />
difficile situazione economica. Certo non<br />
è la soluzione di tutti i problemi, ma forse<br />
è la direzione giusta da prendere. Sarebbe<br />
opportuno, però, analizzare e sciogliere<br />
anche altre difficoltà, come l’assenza di<br />
una cultura organizzativa adeguata, fondamentale<br />
per mettersi in rete. Bisognerebbe,<br />
inoltre, accelerare ancora di più sulla<br />
formazione di una cultura dell’integrazione<br />
e trasmetterne la facilità, la semplicità di<br />
attuazione, in modo che l’ostacolo psicologico<br />
venga superato.<br />
fABiAno BenedeTTi,<br />
BeAnTeCh:<br />
“Ero diffidente, ma mi sono<br />
ricreduto: si può fare di più<br />
condividendo”<br />
Non ero affatto convinto di questo<br />
strumento finché non mi sono informato<br />
meglio, anche grazie al forum attivato da<br />
<strong>Confindustria</strong>. Mi sono documentato e ho<br />
avuto modo di riflettere e di ricredermi.<br />
Secondo me il contratto di rete d’impresa<br />
è uno strumento valido. Se un’azienda<br />
vuole ingrandirsi può farlo acquisendone
ottobre 11 15
economia<br />
focus<br />
un’altra. A causa della difficile situazione<br />
economica, fare acquisizioni non è così<br />
semplice e l’unico modo possibile per crescere<br />
e rendere le piccole e medie imprese<br />
sempre più innovative e competitive è il<br />
contratto di rete d’impresa. Sono convinto<br />
che la strada della condivisione sia quella<br />
giusta e, forse, l’unica possibile. Credo<br />
che anche nei prossimi anni tutto ruoterà<br />
attorno a questi contratti di rete. I timori<br />
e le diffidenze di alcuni imprenditori sono<br />
legati ad aspetti più psicologici che reali. È<br />
difficile mettere insieme teste diverse ad<br />
alti livelli, ma riunendo le competenze di<br />
aziende diverse si può accrescere anche<br />
la propria singola competitività. Nel nostro<br />
settore, quello dell’IT, abbiamo attuato<br />
l’esperienza di Everywhere, un network<br />
che tutt’ora esiste e funziona e che ingloba<br />
in sé le competenze di imprese distinte.<br />
Alla base della rete d’impresa sono fondamentali<br />
i rapporti personali: un aspetto<br />
spesso sottovalutato, ma determinante,<br />
una volta messi insieme gli imprenditori,<br />
è quello della capacità di riunire squadre<br />
di lavoro di aziende diverse, che non è<br />
sempre facile. È una difficoltà che nasce<br />
da un problema per lo più psicologico,<br />
poiché risulta spesso complesso mettere<br />
insieme persone che lavorano in modo<br />
diverso, farle entrare in una nuova, unica e<br />
grande azienda, renderle consapevoli che<br />
lavoreranno insieme. Così, da concorrenti<br />
si diventa partner, ma alla base ci deve<br />
essere un progetto specifico, un obiettivo<br />
di rilancio nuovo e ambizioso, di crescita,<br />
di miglioramento.<br />
La paura di perdere la propria identità<br />
aziendale è spesso ingiustificata, anzi,<br />
questa si mantiene forse anche troppo. Le<br />
aziende devono pensare al meglio per il<br />
loro business, se ciascuna specifica identità<br />
aiuta in questo, bene, altrimenti è inutile<br />
rimanervi aggrappati.<br />
Il contratto di rete d’impresa è uno<br />
16 ottobre 11<br />
Fabiano Benedetti<br />
strumento fatto su misura per le piccole<br />
e medie imprese, poiché le aziende più<br />
grandi non ne hanno bisogno. Inoltre,<br />
non ha limiti di settore, è attuabile in ogni<br />
realtà produttiva, a patto della condivisione<br />
di obiettivi e di progetti di rilancio aziendale.<br />
Nel settore IT, per esempio, dove il<br />
software è un prodotto standard, si può<br />
fare molto di più condividendo che non<br />
rimanendo separati e ancorati alle proprie<br />
realtà.<br />
fULvio d’ALviA,<br />
direttore<br />
di reTimpresA di<br />
ConfindUsTriA:<br />
“Aiutiamo gli imprenditori a<br />
superare il proprio individualismo”<br />
L’aggregazione tra imprese è uno dei<br />
principali temi portati avanti da <strong>Confindustria</strong><br />
negli ultimi anni. Grazie alla spinta<br />
della Presidente Marcegaglia e del Vice<br />
Presidente Bonomi, il fenomeno delle reti<br />
si sta allargando giorno per giorno: dai<br />
dati Unioncamere le reti di impresa hanno<br />
superato le 100 unità (a fine agosto erano<br />
117) coinvolgono ormai la quasi totalità<br />
del territorio nazionale ( sono infatti 19<br />
le regioni che contano imprese “in rete”).<br />
Dunque mi sentirei di dire che un primo<br />
obiettivo di diffusione e sensibilizzazione a<br />
livello nazionale è stato raggiunto. Inoltre<br />
Fulvio D’Alvia<br />
è stata riattivata una forte riflessione del<br />
Sistema sul tema dell’aggregazione, della<br />
crescita e della collaborazione produttiva.<br />
L’estrema versatilità e innovazione, fra le<br />
caratteristiche più importanti di questo<br />
nuovo istituto, a volte causano un po’ di<br />
difficoltà nella comprensione immediata<br />
delle potenzialità offerte dallo strumento.<br />
Per questo motivo ci siamo concentrati<br />
su alcuni punti chiave che rappresentano<br />
nodi da sciogliere per sviluppare ulteriormente<br />
l’iniziativa. Prima di tutto aiutare<br />
gli imprenditori a compiere quel salto<br />
culturale per spingerli a superare il proprio<br />
individualismo. Grazie ad una capillare e<br />
costante presenza sul territorio con incontri<br />
mirati che hanno visto la nutrita partecipazione<br />
degli imprenditori, è stato possibile<br />
creare opportunità di approfondimento<br />
e condivisione che hanno certamente<br />
aiutato a comprendere meglio le peculiarità<br />
del contratto di rete. Per questo è stato<br />
importante il contributo e la collaborazione<br />
delle Associazioni Territoriali e di Categoria<br />
di <strong>Confindustria</strong> anche per migliorare il rapporto<br />
con il credito stipulando accordi con<br />
importanti banche che si sono impegnate<br />
a valorizzare le metodologie di lavoro proprie<br />
delle imprese in rete attraverso linee<br />
di credito dedicate e modelli di valutazione<br />
aziendale di tipo avanzato. Affiancare gli<br />
imprenditori che decidono di lavorare in<br />
rete, creando nuove figure manageriali che<br />
possano supportare gli imprenditori dal<br />
punto di vista organizzativo e gestionale.<br />
Per fare questo stiamo portando avanti<br />
con Luiss un corso di Alta formazione per<br />
Manager di rete che è arrivato alla terza<br />
edizione. Il Governo ha accompagnato il<br />
contratto di rete con un importante provvedimento<br />
di natura fiscale che ha visto<br />
la partecipazione di numerose reti; un<br />
passo ulteriore in avanti potrebbe essere<br />
l’adozione di misure di semplificazione<br />
amministrativa ad hoc. Sono convinto che<br />
con il passare del tempo la rete entrerà<br />
sempre di più nel vocabolario delle imprese<br />
italiane, in maniera particolare di quelle<br />
più piccole, e che gli imprenditori sapranno<br />
assorbire, sfruttare e, perché no, migliorare<br />
questo strumento grazie alle loro capacità<br />
di cercare sempre soluzioni pratiche e<br />
innovative.<br />
Lodovica Bulian
ottobre 11 17
dedalo di<br />
LineA fABBriCA vola a<br />
“Lo spAzio deLLe idee”<br />
Dedalo di Linea Fabbrica<br />
(foto Gasperi)<br />
Al consueto appuntamento con i prodotti de<br />
“Lo Spazio delle Idee” si è presenta puntuale<br />
nel mese di settembre Linea Fabbrica, con il<br />
nuovo modello di sedia per ufficio “Dedalo”.<br />
Questo modello di sedia operativa certificata<br />
si caratterizza per il massimo comfort ed<br />
ergonomia. Il meccanismo sincronizzato, i<br />
braccioli regolabili 3D, le imbottiture schiumate<br />
a freddo e la disponibilità di un’ampia gamma<br />
di tessuti o pelle la rendono ideale per un<br />
utilizzo professionale ed intensivo.<br />
Linea Fabbrica è l’azienda del Manzanese<br />
operante da oltre 30 anni nella produzione<br />
di sedute professionali, che presta particolare<br />
attenzione alla ricerca tecnologica ed estetica<br />
e ad un adeguata politica di distribuzione.<br />
La sedia è rimasta esposta nell’atrio di palazzo<br />
Torriani dal 22 agosto al 23 settembre.<br />
Per saperne di più: www.lineafabbrica.it<br />
Una nuova tappa<br />
nello sviluppo<br />
della rALC iTALiA<br />
Da sempre attenta all’evoluzione dei mercati<br />
e dei prodotti, la RALC ITALIA srl di San<br />
Giorgio di Nogaro, tra le realtà industriali<br />
leader del nord Italia nella progettazione e<br />
costruzione di automazioni industriali, ha<br />
siglato con la CTS Conni, nota impresa del<br />
Piacentino con alle spalle una tradizione di<br />
18 ottobre 11<br />
economia<br />
Aziende flash<br />
oltre 50 anni di storia, un contratto di affitto<br />
finalizzato al successivo acquisto di tale<br />
azienda, specializzata nella realizzazione di<br />
linee di taglio e sistemi per la lavorazione<br />
del tubo.<br />
Grazie a tale operazione, la CTS Conni<br />
potrà essere adeguatamente rilanciata.<br />
Come sottolinea Andrea Lazzarini, presidente<br />
di RALC ITALIA “la sinergie tra le due<br />
compagini ci permetterà di proporre sul<br />
mercato un maggior numero di prodotti,<br />
ma soprattutto potremo offrire alla nostra<br />
clientela linee complete per la lavorazione<br />
del tubo, a partire dalla linea di taglio fino<br />
al prodotto finito”.<br />
Crescita a doppia<br />
cifra per il CosinT<br />
Utile netto a 378.318 euro per il Consorzio<br />
industriale di Tolmezzo. E’ il risultato<br />
d’esercizio a consuntivo riferito al 2010.<br />
Le altre voci di bilancio segnano crescite a<br />
doppia cifra: del 12% dei proventi derivanti<br />
da locazioni, insieme alla realizzazione di 9<br />
nuovi insediamenti produttivi, e 5 ampliamenti.<br />
Cresce a 35 milioni di euro il valore<br />
delle immobilizzazione materiali. Nei plessi<br />
immobiliari di proprietà del Cosint operano<br />
circa 500 addetti.<br />
Un numero importante, in questo momento<br />
di difficoltà e congiuntura economica<br />
ancora negativa: sono state appaltate 20<br />
opere per un valore di oltre11 milioni di<br />
euro.<br />
Fra le opere portata a compimento, anche:<br />
il sistema wireless, e di fibra ottica, con la<br />
cablatura del polo industriale di Amaro,<br />
Villa Santina e Tolmezzo.<br />
Importanti i risultati sul fronte energetico:<br />
il Consorzio ha investito 9 milioni di euro,<br />
per la realizzazione di 10 impianti fotovoltaici.<br />
Inoltre, l’impianto idroelettrico di<br />
Resia ha prodotto oltre 7 milioni di kwh,<br />
consentendo un trasferimento al Comune<br />
di Resia di 500mila euro. Sono 194 le<br />
aziende insediate “targate” Cosint, con canoni<br />
di affitto tra i più favorevoli alle imprese,<br />
quotandosi sui 18-25 euro al mq.<br />
fAnToni apre una<br />
nuova agenzia in<br />
olanda<br />
Per consolidare la propria presenza sul<br />
mercato e servire con maggiore attenzione<br />
i propri rivenditori, dal 1° luglio è attiva in<br />
Olanda l’agenzia Fantoni NL.<br />
Negli ultimi anni il mercato olandese ha<br />
dimostrato un crescente interesse nei<br />
confronti dei prodotti del gruppo, tanto<br />
da richiedere una presenza Fantoni più<br />
capillare sul territorio con funzioni di<br />
coordinamento della rete distributiva e<br />
supporto alla progettazione degli studi di<br />
architettura.<br />
Nata dai due imprenditori di Tilburg Jan-<br />
Willem Revet e Jaco Snip che provengono<br />
dal mondo delle costruzioni con una<br />
profonda conoscenza del mercato<br />
nazionale, l’agenzia è già operativa sia con<br />
il settore dei mobili per ufficio che con i<br />
sistemi fonoassorbenti e radianti.<br />
ondULATi ed<br />
imBALLAggi deL<br />
friULi avvia nuova<br />
linea di produzione<br />
L’Ondulati ed Imballaggi del Friuli SpA,<br />
azienda friulana leader nella produzione di<br />
imballaggi in cartone ondulato, ha avviato,<br />
presso la stabilimento di Villesse, la nuova<br />
linea di produzione MARTIN DRO 1632<br />
NT HBL.<br />
La linea, un modello di ultima generazione,<br />
permetterà una produzione giornaliera<br />
di oltre 120.000 metri quadri di imballi<br />
in cartone ondulato. Il formato massimo<br />
lavorabile è di 3.200 mm x 1.650 mm ed<br />
inoltre sarà possibile stampare sino a 7<br />
colori diversi, con una velocità massima di<br />
10.000 fogli/ora.<br />
Con questa nuova linea produttiva, uno<br />
dei pochi esemplari esistenti sul mercato<br />
europeo, si completa il piano di investimenti<br />
che ha interessato lo stabilimento di<br />
Villesse che ha comportato una spesa, nel<br />
corso dell’ ultimo anno, di oltre 5 milioni di<br />
euro. Questi investimenti hanno permesso<br />
il completo rifacimento della linea di<br />
confezionamento e il netto miglioramento<br />
della linea di stampa ad alta definizione.<br />
Oggi lo stabilimento di Villesse della Ondulati<br />
ed Imballaggi del Friuli SpA può contare<br />
su una linea di produzione di cartone<br />
ondulato in fogli e su sei linee di trasformazione<br />
per la produzione di imballi.
service<br />
ARR La Qualità Elevata<br />
carrelli elevatori<br />
• Assistenza<br />
• Vendita<br />
• Noleggio<br />
• Studio della logistica<br />
• Realizzazione<br />
magazzini industriali<br />
CARR SERVICE SRL<br />
www.carrservice.it<br />
M O V I M E N T A Z I O N E & L O Gottobre I11 S T I C19A
economia<br />
Aziende flash<br />
REFRION è azienda<br />
da Uefa<br />
La Refrion di Flumignano ha recentemente<br />
completato una nuova importante commessa.<br />
I suoi impianti, infatti, sono stati installati<br />
nella struttura dell’hospitality dello stadio di<br />
Varsavia dove si svolgerà la finalissima del<br />
campionato europeo di calcio Uefa 2012.<br />
Evidentemente, i campionati europei portano<br />
bene all’azienda friulana, visto che aveva<br />
già fornito le unità per l’hospitality dello<br />
stadio di Berna in Svizzera nel precedente<br />
torneo. Oltre ai grossi centri commerciali e<br />
strutture aperte al pubblico, la Refrion si è<br />
specializzata nel realizzare gli aerorefrigeranti<br />
per i sempre più numerosi data center sparsi<br />
in tutta Europa, ma soprattutto in Francia<br />
e in Svizzera dove ha già fornito il secondo<br />
lotto alla Swisscom, la società di telecomunicazioni<br />
di bandiera della confederazione.<br />
Le forniture più prestigiose del 2011, però,<br />
riguardano una grossa commessa per condizionare<br />
la Bundesdrueckerei, ovvero la<br />
zecca tedesca a Berlino, dove si stampano<br />
gli euro, e presso gli stabilimenti della Airbus<br />
a Tolosa in Francia, dove invece si costruiscono<br />
gli aerei in servizio sulla gran parte<br />
delle rotte.<br />
Aipem: crescono<br />
fatturato,<br />
clienti e staff<br />
Continua il trend positivo dell’agenzia di<br />
comunicazione integrata Aipem che, in<br />
controtendenza con gli andamenti del<br />
mercato di settore, cresce in fatturato e<br />
acquisizioni. Due i fattori vincenti: una<br />
consolidata esperienza nei new media,<br />
che si integrano con gli altri servizi di comunicazione<br />
per le aziende, e il costante<br />
investimento in risorse umane altamente<br />
qualificate.<br />
Il giro d’affari 2010 di Aipem sale infatti<br />
del 6% rispetto al 2009 toccando quota<br />
2 milioni e 300mila euro, cui si aggiungono<br />
gli introiti generati dalla controllata<br />
Vodu, web agency specializzata in progetti<br />
di comunicazione on line. Il fatturato del<br />
gruppo sfiora così i 3 milioni di euro mentre<br />
l’utile netto interaziendale sale del 18<br />
per cento.<br />
Un risultato che conferma la posizione<br />
leader dell’agenzia udinese nel nord est<br />
collocandola fra le top ten delle agenzie<br />
italiane indipendenti aderenti ad AssoComunicazione:<br />
“In seno alla nostra<br />
Associazione – dichiara Paolo Molinaro,<br />
20 ottobre 11<br />
DOMITALIA chiude il<br />
2010 con 22,5 milioni<br />
di fatturato<br />
Domitalia Spa, tra le principali aziende del<br />
distretto della sedia, ha chiuso il 2010 con<br />
22,5 milioni di fatturato ed un netto miglioramento<br />
dell’utile operativo, attestando la<br />
sua forte vocazione internazionale con una<br />
quota export pari al 65% e una presenza<br />
sempre più forte in Francia, Scandinavia,<br />
Russia e soprattutto negli USA, dove al momento<br />
vengono destinate importanti azioni<br />
commerciali mirate.<br />
Domitalia Spa è un’azienda del distretto<br />
della sedia con sede a San Giovanni al<br />
Natisone specializzata nella produzione di<br />
sedie e tavoli, ma anche complementi, per<br />
la casa, l’outdoor, l’home office e il contract.<br />
Una gamma di prodotti completa, costantemente<br />
ampliata e rinnovata per rispondere<br />
alle mutevoli esigenze di arredo richieste<br />
dai consumatori. Domitalia spa svolge la<br />
sua attività produttiva su oltre 30.000 metri<br />
quadrati di superficie con il prezioso supporto<br />
di 71 dipendenti, l’anima dell’azienda.<br />
Domitalia, guidata dal presidente Alessandro<br />
Ferluga, ha conseguito nel 2010 un fatturato<br />
ideALserviCe<br />
punta ad ampliarsi<br />
sul territorio<br />
nazionale<br />
Idealservice, la cooperativa di servizi integrati<br />
per l’ambiente e il territorio con<br />
sede a Pasian di Prato, chiude il 2010<br />
con segno positivo e punta ad ampliarsi<br />
sul territorio nazionale incrementando<br />
le partnership nel settore privato e migliorando<br />
ulteriormente la qualità dei<br />
servizi.<br />
A indicarlo è stato il presidente della cooperativa,<br />
Enzo Gasparutti, in occasione<br />
dell’assemblea ordinaria dei soci. “Per<br />
Idealservice – ha detto Gasparutti - gli<br />
ultimi tre anni sono stati difficili a causa<br />
della crisi che ha colpito i mercati a<br />
livello nazionale, ma positivi per i risultati<br />
ottenuti. Abbiamo proseguito nel<br />
CEO di Aipem - si stima che nel triennio<br />
2008-2010 il mercato della pubblicità in<br />
Italia abbia perso mediamente fra il 40 e il<br />
50% del fatturato, con drastiche riduzioni<br />
di personale. Per noi, quindi, è oltremodo<br />
Alessandro Ferluga,<br />
presidente di Domitalia<br />
di 22,5 milioni di euro ed un netto miglioramento<br />
dell’utile operativo, dati che avrebbero<br />
consentito all’azienda di vedere i conti in<br />
nero prima delle imposte e che comunque<br />
la posizionano tra le principali aziende nel<br />
settore arredamento del Friuli Venezia Giulia.<br />
programma di trasferimento di processi<br />
tecnologici e innovativi confermandoci<br />
come impresa a vocazione nazionale<br />
presente, al momento, in otto regioni<br />
del Centro Nord Italia. Al contempo<br />
abbiamo aumentato l’occupazione e<br />
investito molto nella formazione professionale<br />
per incrementare l’efficienza dei<br />
servizi offerti e potenziale la struttura<br />
organizzativa”.<br />
Idealservice ha infatti chiuso il 2010 con<br />
un fatturato di quasi 80milioni di euro,<br />
registrando un +10,3% rispetto all’anno<br />
precedente (71milioni 840mila euro). È<br />
cresciuto anche l’utile netto, passato da<br />
2miloni 542mila euro a oltre 3milioni<br />
di euro mentre gli investimenti hanno<br />
toccato quota 9milioni di euro.<br />
Significativo anche il dato legato all’occupazione<br />
con 157 soci-lavoratori in<br />
più rispetto al 2009, passando così da<br />
1.298 a 1.455 unità, con una maggioranza<br />
femminile, il 66,4%, e con una<br />
percentuale del 20,8% di extracomunitari<br />
provenienti da 33 diversi Paesi.<br />
lusinghiero essere riusciti ad andare in<br />
controtendenza, cioè ad aumentare fatturato<br />
e utili conservando l’occupazione”.
TECNOLOGIE E INFRASTRUTTURE<br />
PER LE VOSTRE COMUNICAZIONI<br />
ottobre 11 21
economia<br />
Aziende flash<br />
in fvg nasce soLAr<br />
energY groUp<br />
Arrigo Burello, presidente di<br />
Solar Energy Group<br />
Ha preso il via la fusione tra le società Solar<br />
Systems Spa, Energy System Spa e Soleico<br />
Srl, che porterà, entro la fine del 2011, alla<br />
formazione di Solar Energy Group Spa: il<br />
gruppo si propone sul mercato come produttore,<br />
esclusivamente italiano, di sistemi<br />
solari termici e fotovoltaici a km zero. Alla<br />
guida della nuova società saranno Arrigo<br />
Burello, in qualità di presidente, e l’amministratore<br />
delegato Tullio Picco, che avrà il<br />
compito di sfruttare i vantaggi della joint<br />
ConAi: buone<br />
notizie da carta e<br />
cartone<br />
Il Consiglio di Amministrazione CONAI<br />
(Consorzio Nazionale Imballaggi), sentito il<br />
parere di Comieco, ha deliberato di ridurre di 8<br />
euro/t il Contributo Ambientale CONAI per gli<br />
imballaggi in carta e cartone, portandolo da 22<br />
a 14 euro/t a partire dal 1° gennaio 2012.<br />
Come accaduto per altre materie prime<br />
seconde, anche le quotazioni dei maceri,<br />
in questo periodo, registrano un aumento<br />
di valore. Questa fase positiva di mercato<br />
consente dunque di ridurre il contributo<br />
ambientale continuando a garantire il ritiro e<br />
l’avvio a riciclo della carta e cartone provenienti<br />
dalla raccolta differenziata comunale. Grazie<br />
all’impegno dei cittadini e all’efficacia del<br />
sistema Comieco, nel 2010 è stato recuperato<br />
quasi il 90% degli oltre 4 milioni di tonnellate<br />
di imballaggi cellulosici immessi al consumo,<br />
con una percentuale di riciclo che si attesta<br />
intorno al 79%.<br />
22 ottobre 11<br />
venture dal fatturato potenzialmente raddoppiabile.<br />
Il mercato di riferimento sarà<br />
quello italiano, con l’obiettivo di internazionalizzare<br />
l’attività verso la vicina Slovenia,<br />
dove Solar Systems è già parzialmente<br />
inserita.<br />
eUro&promos<br />
groUp: 1,2 milioni di<br />
utile nel 2010<br />
Quando c’è diversificazione, flessibilità alle<br />
esigenze del cliente e capacità di offrire<br />
sistemi di servizi integrati, non c’è crisi che<br />
tenga. È la “lezione” che dà Euro&Promos<br />
Group, cooperativa friulana leader in Italia<br />
nel settore dei servizi (pulizie industriali/<br />
civili, logistica integrata), in occasione<br />
dell’assemblea annuale per l’approvazione<br />
di bilancio.<br />
Fatturato consolidato di gruppo che sfiora<br />
63milioni di euro, crescita del 18% sull’anno<br />
precedente e utile a 1,2 milioni: questi<br />
sono i numeri che il presidente Sergio Bini<br />
ha presentato a soci ed autorità.<br />
L’Università La Sapienza di Roma, Università<br />
di Pavia, Macerata, Cassino e Milano,<br />
Grandi Stazione SpA, ULSS 16 di Treviso,<br />
Comuni di Roma, Trento, Pisa: questi sono<br />
solo alcune delle nuove acquisizioni che<br />
Euro&Promos si è aggiudicata nel 2011 per<br />
un valore totale di oltre 103milioni di euro.<br />
Considerevoli anche i numeri “occupazionali”<br />
di Euro&Promos: gli ultimi appalti<br />
portano all’assunzione di 500 nuovi addetti<br />
per un totale che supera nettamente i<br />
3.000 dipendenti.<br />
Cambio ai<br />
vertici del<br />
CATAS<br />
Approvato all’unanimità il bilancio d’esercizio<br />
2010 e rinnovati i vertici dell’istituto<br />
Catas di San Giovanni al Natisone. Roberto<br />
Snaidero, nominato alla presidenza di<br />
Federlegno-Arredo, passa il testimone a<br />
Michele Bressan, un giovane imprenditore<br />
di San Giovanni al Natisone.<br />
Il neo presidente sarà affiancato dai consiglieri<br />
Franco Buttazzoni (nuovo vicepresidente),<br />
Matteo Tonon (nuovo vicepresidente),<br />
Elsa Bigai, Luciano Di Bernardo,<br />
Franco Di Fonzo, Mauro Manassero, Luciano<br />
Snidar, Angelo Speranza (amministratore<br />
delegato) e Fabiano Zuiani.<br />
inTernA:<br />
approvato il<br />
bilancio etico<br />
sA 8000<br />
Il Gruppo Interna di Feletto Umberto<br />
ha approvato il bilancio SA 8000 “ethical<br />
work” relativo all’anno 2011.<br />
Il fatturato del 2010 – si legge nel<br />
rapporto - ha evidenziato una consistente<br />
crescita e le prospettive per il<br />
2011 sono di ulteriore incremento,<br />
anche in presenza di forti elementi di<br />
incertezza. La nuova sede operativa<br />
soddisfa ancora pienamente le esigenze<br />
del gruppo e ha notevolmente<br />
migliorato le condizioni generali di<br />
lavoro di tutti i dipendenti. Il clima<br />
aziendale permane infatti buono. Pur<br />
in situazioni di stress generato da<br />
commesse complesse e da situazioni<br />
di mercato difficili, il coinvolgimento<br />
del personale e la diffusione delle politiche<br />
e degli obiettivi all’interno della<br />
struttura, ha reso il rapporto delle parti<br />
del tutto accettabile. Anche la motivazione<br />
del personale è buona e fa ben<br />
sperare per il mantenimento e il miglioramento<br />
progressivo del sistema di<br />
responsabilità sociale. budget previsto<br />
per il 2011.<br />
Antologia<br />
di Carlo Ciussi con<br />
GRAFICHE FILACORDA<br />
Grande soddisfazione per Grafiche Filacorda<br />
di <strong>Udine</strong>, che si è aggiudicata la stampa<br />
del volume dell’Antologica dedicata a Carlo<br />
Ciussi. La monografia a corredo dell’Antologica,<br />
dal titolo “Tutte le visioni del Colore”,<br />
curata da Luca Massimo Barbero e arricchita<br />
da 31 contributi interpretativi, ripercorre<br />
l’evoluzione pittorica di Ciussi dal 1964<br />
al 2011. Il volume di 260 pagine è stato<br />
stampato da Grafiche Filacorda, vincitore<br />
della relativa gara di appalto. Un risultato<br />
importante, conseguito anche grazie alla<br />
prestigiosa certificazione FSC che l’azienda<br />
ha ottenuto da tempo e alla comprovata<br />
capacità di gestione delle immagini: l’expertise<br />
grafica e i macchinari all’avanguardia<br />
di cui Filacorda dispone assicurano la<br />
fedele riproduzione su carta delle opere<br />
artistiche originali, con particolare riferimento<br />
a cromie e resa.
ottobre 11 23
economia<br />
Aziende flash<br />
TELETRONICA:<br />
commessa da<br />
Fincantieri<br />
Fincantieri rinnova la propria fiducia nei<br />
confronti di Teletronica, affidando all’azienda<br />
di Campoformido una nuova commessa<br />
per la fornitura e l’implementazione<br />
degli impianti telefonici su due delle navi<br />
da crociera in cantiere il prossimo anno.<br />
Teletronica, integratore di sistemi con una<br />
lunga storia alle spalle (l’azienda è stata<br />
Importante fornitura<br />
per<br />
QBELL TECHNOLOGY<br />
QBell Technology srl di Remanzacco, azienda<br />
che opera nel settore della ricerca, sviluppo,<br />
produzione e commercializzazione di monitor<br />
e TV lcd, si è aggiudicata la gara, tramite<br />
un raggruppamento d’impresa, indetta dalla<br />
Consip per la fornitura di 24mila Monitor LCD<br />
da 19 pollici e 11mila Monitor LCD da 22<br />
pollici. La commessa, del valore di circa 4,5<br />
milioni di euro, verrà gestita anche grazie al<br />
supporto finanziario della società Eurofactor,<br />
dalla Banca FriulAdria gruppo Credit Agricole,<br />
Coface Factor e ovviamente tramite la Cassa<br />
di Risparmio FVG del gruppo Intesa.<br />
“La soddisfazione per l’acquisizione di questa<br />
fornitura è importante – commenta il<br />
presidente Giuliano Macripò - in quanto è in<br />
parte collegata alla gara Consip Desktop 11<br />
da 170mila unità”. In conseguenza di queste<br />
gradite novità, anche per quest’anno si presentano<br />
ottime le prospettive di crescita di<br />
QBell Technology che si attesterà ad un fatturato<br />
di circa 50 milioni di euro con un aumento,<br />
rispetto al precedente anno, di quasi<br />
il 100% in più e del 42% in più rispetto al<br />
budget previsto per il 2011.<br />
24 ottobre 11<br />
fondata nel 1977 ed ha da poco cambiato<br />
assetto societario, passando da Srl a SpA),<br />
si propone come interlocutore privilegiato<br />
di CTO e reparti IT di aziende di medie e<br />
grandi dimensioni, sia in Italia che all’estero.<br />
Ha all’attivo la progettazione e l’implementazione<br />
di una migliaia di soluzioni<br />
infrastrutturali ed applicative ad alto contenuto<br />
tecnologico, in un settore – quello<br />
dell’ICT – nel quale l’innovazione è una<br />
componente centrale.<br />
La forza di Teletronica risiede nella capacità<br />
di interpretare le esigenze degli utilizzatori<br />
e di saper costruire soluzioni competitive<br />
per il cliente sul suo mercato di riferimento.<br />
E’ questa stessa forza ad aver permesso<br />
all’azienda di acquisire negli anni competenze<br />
significative, gli skill tecnologici<br />
e di prodotto necessari ad affrontare le<br />
complesse problematiche legate all’introduzione<br />
di impianti speciali IP (sistemi<br />
telefonici, TV, sistemi di videosorveglianza<br />
la cui architettura si basa su protocolli di<br />
comunicazione Internet) a bordo di navi di<br />
grandi dimensioni.<br />
CdA: i bar automatici<br />
sbarcano a <strong>Udine</strong><br />
Fabrizio Cattelan,<br />
ceo di CDA<br />
CDA, azienda di Talmassons operante nel<br />
settore della distribuzione automatica di<br />
alimenti e bevande con 60 dipendenti e<br />
8 milioni di fatturato, ha inaugurato due<br />
bar automatici, aperti 24 ore su 24, situati<br />
nel cuore del capoluogo friulano in Viale<br />
Venezia e in Via Pracchiuso. L’inaugurazione<br />
dei “Punto Pausa” è avvenuta alla<br />
presenza della direzione dell’azienda, del<br />
sindaco di Talmassons Piero Mauro Zanin<br />
Bo.di<br />
premiata all’italia<br />
degli innovatori<br />
Il prodotto “Turismo fai da te”, realizzato dalla<br />
Bo.Di. srl di Amaro, web agency di Amaro<br />
operante nel settore della promozione del<br />
turismo, è stato premiato dall’Agenzia per la<br />
Diffusione delle Tecnologie per l’Innovazione<br />
– Presidenze del Consiglio dei Ministri – quale<br />
innovatore selezionato concorso “Italia degli<br />
innovatori 2011-2012.<br />
“Turismo Fai Da Te” nasce dall’esperienza<br />
maturata dall’azienda in collaborazione<br />
con la Provincia di <strong>Udine</strong> nell’ambito del<br />
progetto “Montagna Senza Confini” (www.<br />
montagnasenzaconfini.it), finalizzato alla<br />
promozione del turismo rurale nel territorio<br />
della Carnia ed alla creazione di una rete<br />
virtuale di operatori turistici. Tale rete ha<br />
l’obiettivo di fornire al potenziale turista<br />
un’offerta ricettiva quanto più organica<br />
ed integrata, grazie all’introduzione delle<br />
tecnologie ICT. Il progetto rappresenta la prima<br />
applicazione delle innovative metodologie<br />
di promozione del territorio rurale basate sul<br />
paradigma del dynamic packaging: è il turista a<br />
comporre autonomamente la propria vacanza<br />
ideale in Carnia, selezionando fra oltre 600<br />
punti di interesse turistico censiti sul territorio.<br />
Con pochi clic il turista può prenotare alberghi,<br />
strutture ricettive e servizi.<br />
e del presidente del gruppo Giovani di<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong> Enrico Accettola.<br />
I due Punto Pausa, della superficie complessiva<br />
di oltre 50 mq, ospitano al loro<br />
interno rispettivamente cinque e quattro<br />
distributori automatici all’avanguardia assoluta<br />
dal punto di vista tecnologico.<br />
“Il fenomeno dei bar automatici sta iniziando<br />
a suscitare interesse e curiosità anche in<br />
Italia – spiega Fabrizio Cattelan, ceo di CDA<br />
-. Per distinguerci dai tradizionali open bar<br />
di questo tipo, che puntano quasi esclusivamente<br />
a garantire degli elevati requisiti<br />
di sicurezza anti-scasso, abbiamo scelto di<br />
concentrarci invece sull’ospitalità, creando<br />
dei locali moderni e confortevoli, in cui tutti<br />
possano trovarsi a proprio agio”.<br />
Questo progetto rientra in una strategia di<br />
marketing più ampia della società, che si è<br />
affidata all’agenzia Emporio Adv per la progettazione<br />
del concept e la realizzazione<br />
dei due store. Fiore all’occhiello dei Punto<br />
Pausa di <strong>Udine</strong> è il distributore di prodotti<br />
wellness, ovvero alimenti e bevande di<br />
altissima qualità, tutti provenienti da agricoltura<br />
biologica, rigorosamente certificati<br />
e in linea con le più attuali direttive in fatto<br />
di alimentazione e salute. Si tratta di un<br />
nuovo progetto, l’ennesimo di CDA, che<br />
coincide con la nascita di un’area apposita,<br />
la Wellness Division.
sAnmArCo informATiCA:<br />
la compagnia della conoscenza<br />
La Sanmarco Informatica – con 4 sedi tra cui<br />
Tavagnacco oltre a Grisignano di Zocco (Vi),<br />
Vimercate (Mb) e Reggio Emilia – nasce negli<br />
anni ‘80 come software house specializzata<br />
nello sviluppo di applicazioni gestionali per<br />
aziende manifatturiere, assumendo in breve la<br />
connotazione di “knowledge company”. Come<br />
infatti spiega il dottor Oscar Bonetti, Area<br />
Manager,“Sanmarco ha compreso che è fondamentale<br />
puntare sulla<br />
conoscenza e per questo<br />
ha scelto di essere una<br />
knowledge company:<br />
una azienda che punta<br />
sulla capacità di fornire<br />
consulenza attraverso la<br />
costante crescita degli<br />
skill professionali dei propri<br />
addetti”.<br />
Allo stato – oltre a vantare<br />
una partnership con<br />
IBM Italia – il gruppo si<br />
avvale di 12 distributori<br />
(2 dedicati ai mercati<br />
esteri, a copertura di<br />
23 Nazioni) e di 270<br />
dipendenti e collaboratori,<br />
una settantina dei<br />
quali sono i tecnici del<br />
Centro di Sviluppo Software,<br />
costantemente<br />
impegnati sul fronte della<br />
manutenzione e della<br />
crescita della soluzione<br />
gestionale Galileo Erp<br />
(software che, oltre a fornire<br />
un’ampia copertura dei processi aziendali<br />
più disparati, permette alle imprese di lavorare<br />
direttamente con la lingua e la specifica fiscalità<br />
di gran parte dei Paesi dell’area europea e<br />
anche degli altri continenti).<br />
Risultati, questi, che collocano l’azienda stabilmente<br />
da tre anni nella Top 100 Italian Software<br />
e Servizi, a disposizione degli operatori<br />
che necessitano di consulenze e di soluzioni<br />
specializzate per la riorganizzazione dei più<br />
svariati ambiti di impresa.<br />
“Oggi – spiega ancor il dottor Bonetti – alle<br />
aziende l’eccellenza operativa non basta più.<br />
Per reagire alla recessione economica occorrono<br />
efficacia e rapidità decisionale nella gestione<br />
strategica del business, una maggiore<br />
agilità organizzativa e la reale capacità di allineare<br />
tutte le risorse aziendali agli obiettivi”.<br />
Forte del proprio bagaglio tecnologico solido<br />
ed in continua evoluzione, la Sanmarco si<br />
pone di fronte al mercato mettendo in primo<br />
piano appunto il valore della flessibilità, col<br />
dichiarato obiettivo di individuare per ciascuna<br />
azienda un software modulato sulle specifiche<br />
esigenze, sia prendendo in considerazione<br />
come migliorare l’efficienza della filiera produttiva,<br />
che sviluppando specializzazioni applicative<br />
adattate a singole categorie merceolo-<br />
giche. Questo schema, flessibile e modulare<br />
nella sua concezione, permette – attraverso<br />
il software Galileo – la costruzione di vere e<br />
proprie architetture applicative, nelle quali i<br />
singoli comparti dell’azienda possano interloquire<br />
nel modo più efficace e rapido.<br />
“Il nuovo obiettivo – precisa ancora Bonetti –<br />
è l’eccellenza nella intera Governance Aziendale,<br />
per questo il management aziendale ha<br />
sempre più bisogno di informazioni mirate per<br />
il controllo dei costi e la massimizzazione del<br />
ROI, perseguendo giorno per giorno l’ottimizzazione<br />
dei processi aziendali. Ogni azienda<br />
– prosegue – ha la necessità di prendere<br />
quotidianamente decisioni operative, gestionali<br />
e a volte strategiche, che generano effetti<br />
sui vari sottosistemi aziendali e hanno un<br />
impatto sul risultato economico dell’azienda.<br />
E’ quindi indispensabile – conclude – avere<br />
economia<br />
Aziende<br />
a disposizione strumenti, semplici e veloci,<br />
che consentano di analizzare l’impatto sulla<br />
organizzazione aziendale e sull’utile di ogni<br />
decisione che ci si accinge a prendere.”<br />
I servizi alla clientela, però, non esauriscono<br />
la mission di quest’impresa, che – consapevole<br />
di muoversi in un settore in continuo<br />
sviluppo, e pertanto famelico non solo di tecnologie,<br />
ma anche di professionalità in grado<br />
di utilizzarle – ha<br />
dedicato da tempo<br />
parte della propria<br />
iniziativa d’impresa<br />
al settore della formazione,<br />
attraverso<br />
sia corsi di formazione<br />
in aula che<br />
via web, mirati non<br />
solo alla formazione<br />
di giovani desiderosi<br />
di implementare<br />
il proprio curriculum,<br />
ma anche alle<br />
aziende stesse, a<br />
cui fornire pacchetti<br />
di e-learning per i<br />
propri dipendenti,<br />
al fine di metterli<br />
nelle condizioni di<br />
lavorare al meglio<br />
con gli strumenti<br />
che la tecnologia<br />
propone.<br />
A fronte di questi<br />
Sanmarco - architettura aziendale<br />
due settori di attività<br />
– il supporto<br />
alle aziende e la formazione – la Sanmarco<br />
ha confermato negli ultimi 5 anni risultati<br />
economici lusinghieri, con un fatturato che si<br />
è aggirato stabilmente attorno ai 20 milioni<br />
di euro (con un balzo in avanti, nello scorso<br />
bilancio d’esercizio 2010 fino a 24,4 milioni).<br />
Cosa che ha permesso all’azienda non solo<br />
di incamerare utili (solo dal 2009 al 2010 un<br />
raddoppio da 0,95 a 2 milioni), ma anche di<br />
mantenere costante una considerevole quota<br />
di investimenti nel settore della ricerca e dello<br />
sviluppo (aspetto irrinunciabile per un’azienda<br />
che voglia mantenere la propria competitività<br />
in un settore così brulicante di novità).<br />
Margherita Timeus<br />
ottobre 11 25
economia<br />
Aziende<br />
“Non esistono modelli precostituiti; esistono<br />
le imprese che funzionano e questa è<br />
un’azienda che funziona. E’ una realtà dinamica,<br />
che sa dove andare e che ha capito<br />
ciò che vuole il mercato”.<br />
L’apprezzamento sincero per la PMP Pro-Mec<br />
spa è del presidente di <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong>,<br />
Adriano Luci, che, accompagnato dal vicepresidente<br />
dell’Associazione Chiara Valduga<br />
solitudine e impotenza<br />
della meccanica friulana<br />
26 ottobre 11<br />
Luigino Pozzo<br />
Solitudine e impotenza, questi sono i termini<br />
più corretti per descrivere lo stato d’animo<br />
degli imprenditori del Gruppo Meccaniche<br />
di <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong> presieduto da Carlo<br />
Tonutti; solitudine e impotenza che derivano<br />
dalla constatazione che, in un momento di<br />
grande instabilità, l’impresa non trova fuori<br />
dai cancelli della fabbrica risposte adeguate<br />
alla sua domanda di competitività, né<br />
vengono capite le sue esigenze né forse<br />
è chiara la stagione di grandi sacrifici che<br />
si sta aprendo per tutti a prescindere dalle<br />
manovre finanziarie.<br />
“Le difficoltà – spiega Tonutti - sono globali<br />
ma mentre negli altri paesi comunque si<br />
continua a crescere anche se a ritmi più lenti,<br />
da noi si arretra. Questo deprime la possibilità<br />
di sviluppo e di sostegno al lavoro”.<br />
E’ per questo motivo che, nel corso dell’ultima<br />
riunione del Gruppo, gli industriali della<br />
pmp pro-meC:<br />
impresa d’eccellenza<br />
e dal direttore Ezio Lugnani, ha fatto tappa<br />
mercoledì 30 agosto, nel suo programma di<br />
visite alle imprese di eccellenza della provincia,<br />
proprio all’azienda di Coseano.<br />
La delegazione confindustriale è potuto così<br />
entrare a contatto con la filosofia vincente<br />
di PMP Pro-Mec, riassunta in questo modo<br />
dal suo presidente Luigino Pozzo: “Fiducia<br />
nell’innovazione, nell’internazionalizzazione e<br />
nei giovani motivati”.<br />
La PMP Pro-Mec è numero uno internazionale<br />
nella realizzazione di riduttori epicicloidali<br />
per autobetoniere e, complice anche una<br />
strategica diversificazione delle produzioni,<br />
sta scalando le posizioni di vertice anche<br />
nello sviluppo di trasmissioni industriali, comprese<br />
quelle per veicoli elettrici, le trasmissioni<br />
idrauliche per macchinari da costruzione e<br />
le trasmissioni per generatori eolici.<br />
Con sei stabilimenti dislocati in tutto il mondo<br />
– oltre a Coseano, Pune (India), Taicang<br />
(Cina), Gradiska (Bosnia) e Cincinnati (Usa)<br />
– e una forza lavoro di 800 unità, equamente<br />
divise tra la casa madre friulana e le sedi<br />
estere – la PMP rappresenta un esempio di<br />
internazionalizzazione intelligente.<br />
meccanica di <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong> - consapevoli<br />
del ruolo e del peso della meccanica<br />
che fattura oltre la metà dell’export friulano e<br />
rappresenta il 40% degli addetti e delle unità<br />
locali del manifatturiero nonché il 45% del<br />
relativo fatturato e consapevoli che questa<br />
manovra avrà un effetto potenzialmente<br />
depressivo - hanno manifestato il senso di<br />
delusione di fronte all’occasione mancata<br />
di dare una scossa all’economia avviando le<br />
necessarie riforme di liberalizzazione e sburocratizzazione<br />
nonché di tagli veri al costo<br />
della politica.<br />
“Sembra – aggiunge Tonutti - che i problemi<br />
delle imprese siano marginali. Ma sono le<br />
imprese che assicurano sviluppo e lavoro. Ed<br />
è su questo che occorre concentrare sforzi e<br />
risorse per uscire dalla stagnazione latente.<br />
Non possiamo permettere che investimenti,<br />
piccoli o grandi che siano, emigrino all’estero<br />
o non si attuino perché mancano le condizioni<br />
per la loro attuazione nel nostro paese”.<br />
Da qui l’esigenza forte di un impegno<br />
concorde per favorire la realizzazione dei<br />
“La nostra filosofia – ha spiegato Pozzo – è<br />
quella di seguire i mercati, mantenendo il<br />
know-how e le attività di ricerca e innovazione<br />
in Friuli. La nostra forza è quella di cercare<br />
sempre di creare prodotti nuovi. In un<br />
mercato così concorrenziale a livello globale,<br />
l’unica ricetta che conosco è l’innovazione<br />
continua. Dobbiamo lasciare i nostri competitors<br />
sempre un passo indietro”.<br />
Ambizioni e progetti non mancano. C’è la<br />
voglia di diventare leader assoluti in tutte<br />
le nicchie di competenza, e non solo nel<br />
campo dei riduttori per autobetoniere. C’è<br />
l’intenzione di triplicare il proprio fatturato<br />
(130 milioni di euro nel 2011) quintuplicando<br />
il già imponente stabilimento costruito<br />
nel 2009 in Cina vicino a Shanghai. C’è poi<br />
la disponibilità ad investire nei giovani, come<br />
dimostrano le 150 assunzioni a Coseano<br />
avvenute nel 2010. “In Friuli – conclude Pozzo<br />
– abbiamo trovato un serbatoio di risorse<br />
umane molto buono. Il nostro compito è ora<br />
di far crescere i giovani professionalmente e<br />
responsabilizzarli”.<br />
Alfredo Longo<br />
programmi di sviluppo delle imprese con il<br />
coinvolgimento attivo degli enti locali, Regione<br />
e pubblica amministrazione, consapevoli<br />
che ormai non c’è più tempo da perdere. “In<br />
una fase straordinaria quale quella attuale, il<br />
problema dello sviluppo – aggiunge il capogruppo<br />
- non può essere messo fuori dalla<br />
porta. E’ necessario per questo un cambio di<br />
passo: gli imprenditori sono “costretti” a farlo<br />
ogni giorno ma occorre che questo sforzo sia<br />
assecondato e sostenuto anche da tutti gli<br />
altri attori presenti sul territorio compresi gli<br />
istituti di credito”.<br />
Particolare attenzione è stata rivolta alla esigenza<br />
di sostenere la ricerca e l’innovazione,<br />
in un sistema in cui queste sono sostenute<br />
più a parole che nei fatti e in cui la fase di<br />
tutela dei brevetti è ancora troppo fragile, le<br />
industrie meccaniche di <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong><br />
sollecitano, in questo quadro, la Regione<br />
a rafforzare gli interventi in questo campo<br />
valorizzando anche gli strumenti di politica<br />
industriale rivolti alla acquisizione dei brevetti<br />
ed alla tutela legale dei prodotti brevettati.
arredamento e<br />
design<br />
l a v o r a z i o n e m a t e r i e p l a s t i c h e<br />
d o v e l ’ a r t e è a n c h e t e c n o l o g i a<br />
espositori e<br />
display<br />
oggettistica<br />
promozionale<br />
soluzioni<br />
industriali<br />
accessori<br />
Prefor è una realtà nell’industria delle materie plastiche ed affini. L’azienda ha sviluppato un’insieme di settori preposti alla<br />
progettazione e alla produzione, fornendo soluzioni per l’arredamento, espositori e display per la valorizzazione del prodotto<br />
all’interno del punto vendita (POP), oggettistica promozionale, soluzioni industriali, accessori e prodotti personalizzati.<br />
Prefor s.r.l<br />
Viale dell’Artigianato, 31, Z.I.U.<br />
33050 Pavia di <strong>Udine</strong>, (UD)<br />
Tel. +39.0432.233745<br />
+39.0432.233782<br />
Fax +39.0432.233805<br />
www.prefor.it<br />
info@prefor.it<br />
ottobre 11 27
Associazione<br />
Botta & risposta<br />
Botta & risposta con…<br />
LUCiAno gonneLLi<br />
di fe friuli estintori srl<br />
Che cosa vuol dire essere un imprenditore?<br />
E’ una vocazione, perché se uno mette sul<br />
piatto i pro e i contro, sono più i contro dei<br />
pro. Ci vuole tantissima passione, amore del<br />
rischio e bisogna credere nel proprio lavoro,<br />
nella gente.<br />
Cos’è l’etica per un imprenditore?<br />
Il rispetto del cliente e la massima cura nei<br />
prodotti forniti. Meglio un prodotto più caro,<br />
ma più sicuro, di un prodotto meno costoso,<br />
ma a rischio. Purtroppo, nel nostro campo si<br />
vedono cose che fanno rabbrividire.<br />
In che senso?<br />
Si vedono operatori che lavorano non adeguatamente<br />
formati e che eseguono le<br />
operazioni di controllo sui mezzi antincendio<br />
non ottemperando alle normative in essere.<br />
Per me formare il personale è fondamentale<br />
e sono molto severo con chi fa errori per<br />
distrazione e superficialità. I dipendenti devono<br />
essere pagati bene, ma devono avere<br />
rispetto per il lavoro e senso del dovere.<br />
Quali sono le principali difficoltà nel<br />
fare impresa oggi?<br />
Nel nostro campo, la troppa facilità con la<br />
quale viene concessa l’autorizzazione a eseguire<br />
le manutenzioni sugli impianti di sicurezza<br />
anche a chi non ha adeguate apparecchiature<br />
e preparazione. Nel resto d’Europa<br />
chi non è attrezzato allo scopo non può<br />
assolutamente operare. Inoltre, sicuramente,<br />
l’eccessivo livello e numero delle tasse. Un<br />
grosso problema, poi, è il costo del lavoro<br />
e il cuneo fiscale che porta stipendi troppo<br />
bassi in tasca ai lavoratori.<br />
Il vostro settore ha risentito della<br />
crisi?<br />
Per quanto ci riguarda no, negli ultimi anni<br />
abbiamo aumentato i clienti, che sono diventati<br />
più di 8mila, e il fatturato. Ogni settimana<br />
ci chiamano 3-4 clienti nuovi. Stiamo<br />
anche cominciando una lenta espansione<br />
all’estero. L’unico vero problema sono i ritardi<br />
nei pagamenti che diventano sempre<br />
più lunghi. D’altra parte se il primo a pagare<br />
in ritardo è lo Stato, non ci si può aspettare<br />
nulla di diverso.<br />
Le aziende vostre clienti, quindi, no-<br />
28 ottobre 11<br />
nostante la crisi non hanno risparmiato<br />
in sicurezza?<br />
Sicuramente le aziende stanno più attente<br />
ai costi, cercano di non sperperare, ma la<br />
sicurezza è sempre più sentita come un dovere<br />
imprescindibile, tant’è che sono in continuo<br />
aumento le richieste di informazioni e<br />
chiarimenti sulle tecniche e sulle normative.<br />
Gli estintori per le automobili e in<br />
casa sono utili?<br />
Credo che dovrebbero essere resi obbligatori<br />
entrambi. Con pochi euro si possono<br />
evitare danni enormi.<br />
Quanto contano gli investimenti e la<br />
crescita dimensionale per un’azienda<br />
come la vostra?<br />
Molto. Noi abbiamo sempre reinvestito<br />
nell’azienda, tant’è che da qualche tempo<br />
siamo dotati di uno dei campi prove più<br />
avanzati d’Europa che evita le emissioni di<br />
fumi, polveri e inquinanti durante le prove<br />
e che in molti vengono a visitare come un<br />
modello anche dall’estero. L’obiettivo deve<br />
essere sempre quello di essere i migliori,<br />
perché i secondi sono solo i primi degli<br />
ultimi.<br />
La concorrenza com’è?<br />
Nel nostro settore operano molte imprese,<br />
alcune serie, altre meno. Sicuramente, a<br />
monte, sta crescendo la concorrenza dei<br />
produttori esteri di estintori, soprattutto cinesi,<br />
ma per il momento sono lontani dai livelli<br />
qualitativi dei prodotti italiani.<br />
Le banche aiutano le imprese?<br />
Ora sono anche loro in difficoltà e, quindi,<br />
non ci si può aspettare l’aiuto che si trovava<br />
una volta.<br />
Si trova personale qualificato?<br />
Nel nostro settore, come sicuramente in<br />
altri, la formazione è molto importante, e<br />
dopo aver scelto la persona giusta, meglio<br />
se è un perito meccanico o elettronico,<br />
questa viene formata presso Istituti nazionali<br />
e riceve dalla nostra struttura un’ulteriore<br />
indirizzo professionale.<br />
Lei che, pur occupandosi di un settore<br />
molto tecnico, viene dal liceo<br />
classico, cosa pensa della sempre<br />
Luciano Gonnelli<br />
maggiore spinta allo sviluppo delle<br />
scuole tecniche che va a detrimento<br />
dei licei?<br />
Personalmente la condivido. Abbiamo grande<br />
bisogno di tecnici e gli studi umanistici<br />
devono essere riservati a quelli che sono<br />
veramente portati verso quelle discipline.<br />
Il lavoro dell’imprenditore è compatibile<br />
con quello di politico?<br />
Credo che sia giusto che i bravi imprenditori,<br />
se se la sentono, a un certo punto della loro<br />
vita si mettano a servizio della politica. Non<br />
credo nei politici professionisti.<br />
Cosa pensa della classe politica attuale?<br />
In questo caso, quasi quasi butterei via il<br />
bambino con l’acqua sporca! Sta facendo<br />
dei danni incommensurabili.<br />
Un personaggio del passato del quale<br />
l’Italia avrebbe bisogno oggi?<br />
De Gasperi.<br />
Un personaggio del presente del quale<br />
potremmo fare a meno?<br />
Chi scende in politica per difendere i propri<br />
interessi.<br />
fe friuli estintori srl<br />
i dati<br />
C.P.<br />
Anno di fondazione: 1976<br />
Sedi Operative:<br />
Via Monfalcone, 33 -Cervignano del Friuli(UD)<br />
Campo prove di Strassoldo (Ud)<br />
Dipendenti: 49<br />
Fatturato 2010: 3,2 milioni di euro<br />
Attività: Vendita e assistenza estintori, sistemi<br />
antincendio e sistemi di sicurezza.<br />
Sito internet: www.friulestintori.com<br />
Email: estintori@friulestintori.com
IMPERMEABILIZZAZIONI<br />
MOSAICI<br />
MANUTENZIONI<br />
MARMI<br />
MOSAICI<br />
RISTRUTTURAZIONI<br />
RISTRUTTURAZIONI<br />
PIETRE<br />
ottobre 11 29
Sull’orlo<br />
del baratro<br />
La piccola e media industria friulana si è<br />
formata a ridosso degli anni ’60, gli anni<br />
del boom economico, per l’intraprendenza<br />
di giovani, capi operai, dirigenti aziendali,<br />
che decisero di mettersi in proprio<br />
sviluppando idee e progetti maturati nella<br />
loro esperienza professionale.<br />
Quella fase era caratterizzata dalla “voglia”<br />
di crescita che identificava trasversalmente<br />
l’intera società: dinamismo, flessibilità,<br />
inventiva, decisionismo per cogliere le<br />
opportunità che il mercato offriva con un<br />
effetto volano di autoalimentazione che ha<br />
unito il processo di industrializzazione del<br />
Friuli all’affermazione dei valori condivisi<br />
dell’intrapresa e del lavoro con il riscatto<br />
dagli anni della miseria e dell’emigrazione.<br />
A distanza di 50 anni il Friuli presenta<br />
una struttura produttiva consolidata con<br />
la presenza di piccole e medie industrie<br />
che hanno saputo valorizzare la propria<br />
specializzazione legandola all’innovazione<br />
continua, al miglioramento dell’efficienza<br />
organizzativa, all’apertura verso i<br />
mercati internazionali, alla ricerca del<br />
contenimento dei costi, al rafforzamento<br />
della competitività interna.<br />
30 ottobre 11<br />
economia<br />
Analisi<br />
La percezione è però che lo sviluppo<br />
non sia più al centro dell’attenzione. Lo<br />
sviluppo lo si consuma: ne vanno ricreate<br />
le condizioni per rilanciarlo in un contesto<br />
rinnovato.<br />
Le imprese, che sono rimaste fedeli al<br />
proprio progetto di sviluppo industriale e<br />
lo hanno seguito con investimenti prudenti<br />
e gradualità nei processi di espansione<br />
valorizzando la personalizzazione del<br />
prodotto e del servizio, anche in questa<br />
fase critica (praticamente è il quarto anno<br />
di crisi, fatto salvo un recupero tra la<br />
primavera e l’estate dell’anno scorso che<br />
si è rivelato troppo breve ed incerto) sono<br />
rimaste sul mercato, soffrendo certo, ma<br />
riuscendo a riposizionarsi.<br />
Non per tutte le imprese è andata così.<br />
E le preoccupazioni sulla tenuta del<br />
tessuto produttivo non possono negarsi<br />
di fronte all’avvitarsi della crisi finanziaria<br />
che si riflette sull’economia reale. I timori<br />
per l’occupazione trovano riscontro<br />
nell’incremento dei lavoratori scoraggiati.<br />
Il fenomeno della deindustrializzazione<br />
strisciante è una realtà anche per<br />
l’industria friulana. Occorre prenderne<br />
atto ed agire però di conseguenza per<br />
far sì che le condizioni per realizzare gli<br />
investimenti in Friuli si consolidino –<br />
tempestività nelle decisioni, accelerazione<br />
delle procedure autorizzatorie che vanno<br />
unificate, definizione tempestiva del<br />
quadro di riferimento in cui l’investitore<br />
possa valutare con certezza le opportunità<br />
di intrapresa, definizione di tempi certi e<br />
ravvicinati delle diverse fasi operative.<br />
Il mondo corre. Non si può restare fermi.<br />
L’industria significa lavoro, cultura di<br />
sviluppo, competitività: questi valori vanno<br />
sostenuti e difesi per il nostro futuro e per<br />
i giovani.<br />
La produzione industriale ha mantenuto un<br />
andamento positivo nel primo semestre,<br />
anche se decrescente rispetto al trend<br />
dello scorso anno, sostenuta più dalla<br />
domanda estera che da quella domestica.<br />
Le esportazioni sono cresciute con il<br />
rafforzamento della quota di export in<br />
Europa, Germania e Francia in testa, e nei<br />
paesi extraeuropei con la crescita della<br />
presenza in Sud America, il ritorno degli<br />
Stati Uniti, il rafforzamento della presenza<br />
in Medio Oriente.<br />
Un dato non positivo è fornito dalla cassa<br />
integrazione: le ore integrate tra gennaio<br />
ed agosto sono cresciute di poco più<br />
del 10%, incremento da addebitarsi<br />
interamente alla cassa integrazione<br />
straordinaria salita di circa un terzo mentre<br />
il ricorso alla cassa integrazione ordinaria<br />
è diminuito della metà. Continuano ad<br />
incidere le situazioni di difficoltà aziendale<br />
a fronte della vischiosità a tornare ai ritmi<br />
di lavoro precrisi.<br />
Si prospetta uno scenario di stagnazione<br />
avvalorato dalla previsione della frenata<br />
dei consumi e degli investimenti nella<br />
seconda parte dell’anno che trova una<br />
implicita conferma nella decelerazione<br />
della produzione industriale a luglio e nei<br />
primi di settembre.<br />
La situazione si è fatta ora più difficile con<br />
un paese che continua a danzare sull’orlo<br />
del baratro a fronte del rallentamento del<br />
commercio internazionale: si fa sentire<br />
questa inversione con il calo degli ordini.<br />
Lo spread BTP Bond attorno tra 360 e<br />
400 punti base, 200 punti base in più dei<br />
primi di luglio, risultato della sfiducia verso<br />
il nostro paese, è insostenibile e distruttivo:<br />
a prescindere dai riflessi sui conti pubblici,<br />
la conseguenza è la carenza di disponibilità<br />
di denaro per le imprese o tassi elevati<br />
tali da rendere impossibili non solo<br />
gli investimenti ma anche la gestione<br />
ordinaria. Ed il credito di rende ancor più<br />
selettivo.<br />
Occorre assumerci le nostre responsabilità<br />
come sistema paese senza aspettare gli<br />
altri e senza contare sulla loro benevolenza<br />
rilanciando le ragioni della crescita.<br />
Le capacità ed i mezzi ci sono.<br />
E dobbiamo farlo anche in Regione: la<br />
difesa della specialità non può essere<br />
slegata dal rinnovamento in termini<br />
di semplificazione e di efficienza<br />
dell’amministrazione e da un serio e<br />
visibile contenimento dei costi unito al<br />
miglioramento dell’efficienza. Le scelte<br />
strategiche sullo sviluppo non possono<br />
tardare anche in Regione: dobbiamo<br />
uscire dal provincialismo e dal localismo<br />
puntando sulle grandi infrastrutture e sulle<br />
reti di interconnessione internazionale,<br />
dobbiamo concentrare gli strumenti<br />
di politica industriale sulla ricerca e<br />
sull’innovazione nonché sostenere i<br />
processi di crescita dimensionale e quelli<br />
di internazionalizzazione.<br />
Di questa situazione di più soffrono le<br />
imprese chiamate a competere ogni<br />
giorno sul mercato globale.<br />
E quindi occorre una svolta netta con il<br />
passato fatto di galleggiamenti e di rinvii<br />
per attuare quel processo di riforma cui<br />
non si è mai data attuazione. Ma il tempo<br />
a disposizione è ormai limitato: dopo c’è il<br />
baratro.<br />
Ezio Lugnani
ATTIVITA’ TAGLIO TARGET<br />
Microimprese Fino a € 250.000 Piccole aziende ed iniziative in fasi iniziali<br />
Sviluppo Da € 250.000 a € 5.000.000 PMI già attive nel mercato ed in fase di crescita<br />
Buy-out/mercato Fino a € 12.000.000 PMI e aziende più grandi con solida presenza sul mercato<br />
Processi di Merger&Acquisition (MBO, MBI)<br />
Replacement capital, successione familiare ed imprenditoriale<br />
Prepazione alla quotazione in Borsa ed al “trade sale”<br />
Finanziamenti di<br />
accompagnamento alle<br />
partecipate<br />
Fino a € 5.000.000 Prestiti obbligazionari convertibili o meno<br />
Mutui ibridi e convertibili<br />
ottobre 11 31
Associazione<br />
Quasi 300 imprese attive delle quali 81<br />
nella fabbricazione di prodotti chimici, 11<br />
nella produzione di prodotti farmaceutici<br />
di base e preparati farmaceutici e 195<br />
attività industriali che realizzano prodotti in<br />
gomma e materie plastiche. Sono i numeri<br />
del comparto della chimica in Friuli Venezia<br />
Giulia, un settore che tra i suoi dati di<br />
positività conta anche quello di apertura<br />
ai giovani in termini occupazionali. A fare<br />
la fotografia del settore è stato Germano<br />
Scarpa, capogruppo del Gruppo Chimiche<br />
di <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong> che, a fine luglio,<br />
nel corso di una conferenza stampa cui<br />
hanno partecipato Rodolfo Malacrea e<br />
Giuseppe Motisi, rispettivamente vicepreside<br />
e docente dell’Isis Malignani di<br />
<strong>Udine</strong>; Rossanna Andrian e Maria Pia<br />
Coceano, docenti dell’Isis Malignani 2000<br />
di Cervignano, e Manuela Mecchia e Sara<br />
Vuano, rispettivamente dirigente scolastico<br />
e docente dell’Isis Solari di Tolmezzo, ha<br />
illustrato, oltre alla forza della chimica in<br />
Friuli, anche la sinergia tra il comparto<br />
industriale friulano e la scuola.<br />
Proprio nel corso dell’incontro che ha<br />
visto industriali e dirigenti scolastici gli<br />
uni accanto agli altri, Scarpa ha colto<br />
l’occasione per illustrare le opportunità che<br />
il settore chimico offre ai giovani in Friuli<br />
anche in termini occupazionali. In provincia<br />
di <strong>Udine</strong> le assunzioni nel comparto<br />
sono state 154 nei primi cinque mesi<br />
del 2011 a fronte di 109 assunzioni in<br />
tutto il 2010. Tra le figure professionali più<br />
richieste spiccano gli addetti agli impianti<br />
di lavorazione dei prodotti chimici, i tecnici<br />
di processo, produzione e controllo qualità,<br />
gli addetti alla lavorazione di articoli in<br />
gomma e materie plastiche e gli specialisti<br />
in scienze chimiche e biochimiche. Il<br />
profilo del tecnico chimico è richiesto<br />
trasversalmente da molti settori del mondo<br />
produttivo, tra cui l’alimentare, il cartario,<br />
il tessile, l’edilizia, il legno, la meccanica<br />
32 ottobre 11<br />
La chimica apre ai giovani<br />
L’intervento di Germano Scarpa<br />
nel corso della conferenza stampa<br />
(foto Gasperi)<br />
e la siderurgia, oltre naturalmente agli<br />
importanti sbocchi occupazionali che<br />
offrono i settori chimica, gomma, materie<br />
plastiche, farmaceutica e cosmetica.<br />
L’industria chimica, ha spiegato Scarpa,<br />
“cerca tecnici, ma in Friuli esiste un<br />
concreto problema di reperimento di<br />
determinate professionalità nel campo<br />
della chimica-gomma-plastica che è<br />
molto più marcato (55,6%) rispetto alla<br />
media delle altre industrie manifatturiere<br />
(46,2%). Il comparto sta cercando di<br />
supplire promuovendo una capillare<br />
attività formativa. L’83,3% delle imprese<br />
del settore chimico ha infatti predisposto<br />
un’attività di formazione nel biennio 2008-<br />
2010.<br />
In questo contesto <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong><br />
non resta alla finestra. Anzi. In occasione<br />
del 2011 Anno Internazionale della<br />
Chimica ha rafforzato il suo impegno e la<br />
sua collaborazione con gli istituti tecnici<br />
che offrono l’indirizzo chimico: Malignani<br />
di <strong>Udine</strong>, Malignani 2000 di Cervignano<br />
del Friuli e Solari di Tolmezzo. Per la<br />
Settimana della Chimica, organizzata a<br />
ottobre con il supporto dei professori degli<br />
istituti stessi e della SCI Società Chimica<br />
Italiana, oltre 800 studenti di terza media<br />
parteciperanno ad una serie di incontri<br />
denominati “Tutti pazzi per la Chimica!”.<br />
Gli incontri mirano a stimolare, attraverso<br />
modalità esperienziali, la curiosità e –<br />
perché no – anche la passione, per<br />
questa scienza che alle medie non viene<br />
insegnata.<br />
Alle scuole superiori saranno proposti<br />
seminari di aggiornamento con esperti<br />
aziendali per i docenti, nonché visite e<br />
stage aziendali per gli studenti.<br />
“Tutto serve – ha concluso Scarpa – per<br />
far percepire la chimica come un ambiente<br />
di lavoro sicuro e in grado di dare ottime<br />
opportunità di lavoro ai giovani, anche<br />
tenuto presente che nel nostro territorio<br />
ci sono scuole di eccellenza che possono<br />
formare i tecnici di domani”.<br />
Lo testimoniano anche i dati forniti da<br />
Rossana Andrian del Malignani 2000: “In<br />
25 anni si sono diplomati 400 studenti,<br />
circa 15 l’anno. Di questi, il 45% ha<br />
proseguito gli studi, mentre il rimanente<br />
55% ha trovato lavoro come tecnici<br />
chimici entro i due mesi dal diploma”. Dati<br />
positivi a parte, il punto è che “il numero<br />
di diplomati non soddisfa le richieste che<br />
riceviamo, anche quest’anno. 18 ragazzi<br />
sono usciti dalla nostra scuola, ma le<br />
domande delle industrie sono state 20”.<br />
A testimonianza del forte interesse alla<br />
collaborazione reciproca, cinque aziende<br />
in rappresentanza del Gruppo Chimiche<br />
dell’Associazione - Biofarma Spa, Colorprint<br />
Spa, Dipharma Francis Srl, I.F.A.P. Spa e<br />
Vetroresina A.P. Srl - hanno sottoscritto<br />
l’Accordo Quadro per la partecipazione al<br />
Comitato Tecnico Scientifico del percorso<br />
di studi a indirizzo chimico che il Malignani<br />
di <strong>Udine</strong> ha attivato per la prima volta<br />
quest’anno. L’obiettivo principale è quello<br />
di rendere la formazione dei profili tecnici<br />
sempre più aderente alle nuove esigenze<br />
professionali del mondo produttivo locale<br />
e alle nuove tecnologie.<br />
Gianpiero Bellucci<br />
La firma dell’accordo tra CTS<br />
Malignani <strong>Udine</strong> e le aziende<br />
del gruppo chimiche di<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong>
Associazione<br />
Autotrasporto<br />
rapporti committenti-autotrasportatori merci:<br />
ancora novità<br />
Un seminario a Palazzo Torriani per aggiornare gli addetti ai lavori<br />
Da destra Enrico Rosina<br />
e Maurizio Riguzzi<br />
(foto Gasperi)<br />
Durante il 2011 sono entrate in vigore tre<br />
importanti modifiche alla normativa che<br />
regola i rapporti tra committenti, caricatori<br />
ed imprese di autotrasporto merci in conto<br />
terzi, in applicazione della legge n. 127/10<br />
che già nell’estate dell’anno scorso aveva<br />
apportato significative variazioni nella<br />
gestione dei contratti di trasporto.<br />
Per quanto riguarda i recenti aggiornamenti<br />
legislativi, essi sono i seguenti: dal 13 aprile<br />
2011 è diventato operativo l’indennizzo<br />
di euro 40 per ogni ora successiva al<br />
superaramento delle due ore di franchigia<br />
previste per il carico e lo scarico delle<br />
merci, quindi viene indennizzato il ritardo<br />
rispetto ai tempi logistici concordati fra le<br />
parti; dal 13 giugno 2011 anche ai contratti<br />
scritti (per i quali prima vigeva la libertà<br />
negoziale) si applica la tariffa minima<br />
di garanzia desumibile dalle tabelle che<br />
mensilmente il Ministero delle infrastrutture<br />
e dei trasporti rende note con l’incidenza<br />
del costo del carburante: questo è avvenuto<br />
perché l’Osservatorio per l’autotrasporto<br />
non era riuscito in tempo utile a definire i<br />
costi minimi di sicurezza; da ultimo, con il<br />
12 agosto 2011 ha validità anche l’azione<br />
diretta in caso di sub-vezione: il vettore che<br />
ha materialmente eseguito il trasporto, ha<br />
pertanto azione diretta per il pagamento<br />
del corrispettivo nei confronti di tutti coloro<br />
che hanno ordinato il trasporto, i quali<br />
sono obbligati in solido nei limiti delle<br />
sole prestazioni ricevute e della quota di<br />
corrispettivo pattuita, fatta salva l’azione di<br />
rivalsa di ciascuno nei confronti della propria<br />
controparte contrattuale.<br />
La sopra citata legge n. 127/10 è quella<br />
che, come detto, ha apportato significative<br />
modifiche legislative nei rapporti tra la<br />
committenza ed i vettori, ovvero andando<br />
ad incidere su quelli che sono i testi<br />
normativi di riferimento quali il decreto<br />
legislativo n. 286/05 e l’art. 83-bis della<br />
legge n. 133/08.<br />
Già nell’agosto 2010 gli addetti ai lavori<br />
avevano dovuto aggiornare i propri<br />
comportamenti in relazione alle disposizioni<br />
sulla responsabilità condivisa (le istruzioni<br />
di trasporto sulla scheda di trasporto o sui<br />
documenti equipollenti), sui nuovi tempi di<br />
pagamento delle fatture per le prestazioni di<br />
trasporto, sulla dichiarazione di esistenza di<br />
un contratto scritto qualora una copia non<br />
sia presente a bordo del veicolo, sul regime<br />
di restituzione dei pallets e sulle sanzioni<br />
per i viaggi in regime di cabotaggio.<br />
Molte delle novità non hanno avuto e<br />
continuano a non avere facile applicazione<br />
pratica, stante la varietà operativa che<br />
si può riscontrare nell’autotrasporto in<br />
relazione alle tipologie di merci trasportate,<br />
ai parametri che vengono utilizzati per la<br />
quantificazione economica delle prestazioni,<br />
alle modalità di viaggio, nonché ad una serie<br />
di prestazioni che sono accessorie rispetto<br />
all’effettuazione del trasporto vero e proprio:<br />
di tutte queste variabili, la normativa non<br />
ne tiene assolutamente conto, né ci sono<br />
stati pareri ministeriali che abbiano quanto<br />
meno dato una linea di indirizzo e di aiuto<br />
agli operatori.<br />
In questo silenzio giuridico, la <strong>Confindustria</strong><br />
nazionale e l’Associazione di <strong>Udine</strong><br />
hanno cercato di essere sempre a fianco<br />
delle imprese, nelle loro varie vesti di<br />
committenti, caricatori o vettori, per cercare<br />
di dare le giuste interpretazioni, tenendo<br />
conto di quelle che sono le necessità<br />
logistiche ed amministrative, fornendo<br />
notizie illustrative, guide, consulenza<br />
personalizzata ed organizzando seminari<br />
illustrativi ogni volta che se ne presentasse<br />
la necessità.<br />
L’ultimo in ordine di tempo è quello che si<br />
è tenuto a Palazzo Torriani il 13 settembre<br />
2011, alla presenza di Maurizio Riguzzi,<br />
docente di diritto dei trasporti alla Facoltà<br />
di Giurisprudenza dell’Università di Verona,<br />
avvocato a Modena nel campo del diritto<br />
dei trasporti e membro del comitato<br />
scientifico della Consulta dell’autotrasporto<br />
a Roma.Il saluto di <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong> è<br />
stato portato da Enrico Rosina, capogruppo<br />
trasporti e logistica, che ha voluto ricordare<br />
come alcune delle novità legislative del<br />
2011 siano il risultato della vertenza che ha<br />
riguardato l’autotrasporto e del fatto che le<br />
parti non siano riuscite a trovare un accordo.<br />
Il professor Riguzzi è entrato nel dettaglio<br />
dei vari aspetti normativi oggetto<br />
dell’incontro, cercando di calare la<br />
legislazione in quella che è la pratica<br />
quotidiana delle aziende interessate, in<br />
modo da poter venir incontro in qualche<br />
modo a quella difficoltà applicativa che<br />
da sempre ha caratterizzato le regole che<br />
disciplinano i rapporti con i vettori.<br />
L’attento uditorio, che ha visto la presenza<br />
di numerosi rappresentanti della Polizia<br />
Stradale, non ha poi mancato di sottoporre<br />
al relatore domande operative derivanti<br />
dalla pratica quotidiana che spesso mal si<br />
conciliano con i dettati normativi.<br />
Alessandro Fanutti<br />
Area Economia d’impresa<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong><br />
ottobre 11 33
Foto: Fabio Cussigh per Fabbro Arredi - Tutti i diritti sono riservati © giugno 2011.<br />
34 ottobre 11
Il suonatore di parallelepipedi<br />
È un’installazione ideata dall’artista Alfred de Locatelli, realizzata dalla Fabbro Arredi, posata<br />
sabato 25 giugno 2011 in una faggeta al km 16/III della SR646, nel comune di Taipana (Ud).<br />
Un parallelepipedo rosso di cm 80x80x320, trapassato in verticale da un faggio di oltre sessant’anni.<br />
Una sospensione reutilizzabile che non ha arrecato alcun danno all’albero.<br />
Il suonatore di parallelepipedi<br />
Notizie, foto e video.<br />
In oltre cinquant’anni di lavoro,<br />
abbiamo imparato alcune cose<br />
che possono tornarvi utili:<br />
1 – Lo spazio dove vivete o lavorate è importante. Che si tratti<br />
dell’abitazione, del negozio o dell’ufficio, vi trascorrete parecchio<br />
tempo e lì dovete sentirvi bene. Se poi è uno spazio di lavoro,<br />
dovrebbe anche parlare di voi o aiutarvi a vendere.<br />
2 – Quello spazio vi è costato o vi sta costando molti soldi. Sarebbe<br />
grave sprecare il vostro investimento inserendo arredi inadeguati<br />
o non all’altezza della situazione.<br />
3 – Sicuramente conoscete un progettista che negli anni ha<br />
guadagnato la vostra fiducia. Egli più di tutti vi potrà suggerire gli<br />
accorgimenti migliori per rivalutare i vostri spazi, e renderli adeguati<br />
allo scopo che avete in mente e che più vi sta a cuore.<br />
4 – A questo punto, assicuratevi che chi avrà il privilegio di produrre<br />
gli arredi su misura per i vostri spazi, abbia capacità ed esperienza,<br />
ma soprattutto che sia in grado di comprendere bene l’unicità di ciò<br />
che si appresta a fare e sappia lavorare integrandosi subito col vostro<br />
progettista. Una condizione decisiva.<br />
Noi abbiamo alle spalle una storia artigianale resa attuale<br />
da ricerca e innovazione costanti, perché vogliamo essere utili<br />
interlocutori dei progettisti e dei committenti più esigenti.<br />
Per il vostro progettista saremo partner professionale ideale, come<br />
raramente ne potrebbe aver incontrati prima.<br />
Chi ha lavorato con noi ci descrive co me: puntuali e affidabili,<br />
pronti a superare ogni difficoltà pro gettuale o costruttiva, competenti<br />
ed esperti, tec no lo gi ci e con venienti.<br />
Fabbro Arredi<br />
Via Pontebbana, 32<br />
33010 Magnano in Riviera (Ud)<br />
info@fabbroarredi.it<br />
T 0432 785762<br />
F 0432 795393<br />
www.fabbroarredi.it<br />
ottobre 11 35<br />
FAB137 – info@hunt.it
Associazione<br />
edilizia<br />
La crisi del comparto edile.<br />
I fattori sui quali riflettere<br />
secondo Ugo frATA<br />
Ugo Frata<br />
(foto Gasperi)<br />
Qual è il dato più significativo per il<br />
comparto edile in regione?<br />
E’ il numero di ore lavorate che nel luglio<br />
2011 in provincia di <strong>Udine</strong>, in base a<br />
quanto risulta dalle iscrizioni Cassa Edile,<br />
erano 712.831. Un dato che, se paragonato<br />
al passato, si commenta da solo visto che<br />
nel luglio 2010 le ore erano 798.153, nel<br />
luglio 2009 erano 918.195 e nel luglio<br />
2008 erano addirittura 984.388. In pratica<br />
La crisi non ha risparmiato nessuno,<br />
neppure il settore delle costruzioni.<br />
Il comparto dell’intero Friuli Venezia<br />
Giulia lamenta da tempo la mancanza<br />
generalizzata di lavoro e pure il<br />
brusco calo degli appalti pubblici. Il<br />
risultato? Cantieri fermi e inutilizzo della<br />
manodopera, due fattori che non fanno<br />
altro che aggravare una situazione già<br />
estremamente critica. Il settore edile<br />
infatti, come se non bastasse, soffre anche<br />
a causa di un’eccessiva polverizzazione<br />
delle realtà che lo compongono che si<br />
trovano a dover compiere sforzi enormi<br />
per crescere e specializzarsi. E in un<br />
mercato così complesso trovarsi una<br />
nicchia è di vitale importanza non solo<br />
per la sopravvivenza ma anche per lo<br />
sviluppo. Per questo motivo l’attenzione, di<br />
recente, si è spostata sui contratti di rete,<br />
capaci di accrescere capacità innovativa<br />
e competitività mettendo insieme le<br />
imprese di minori dimensioni. “In tempi<br />
di disagio come quelli che stiamo<br />
vivendo con grande preoccupazione<br />
per le sorti dell’edilizia – spiega Ugo<br />
Frata, presidente dei costruttori friulani<br />
aderenti a <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong> - le Stazioni<br />
36 ottobre 11<br />
tra il luglio 2009 ed il valore attuale vi è<br />
stata una contrazione del numero di ore<br />
lavorate pari al 22%.<br />
Quali sono le principali<br />
problematiche?<br />
Gli Enti Pubblici non mandano in gara<br />
nuovi lavori a causa delle difficoltà<br />
finanziarie accentuate dal patto di<br />
stabilità ed i lavori già appaltati spesso<br />
subiscono ritardi nei pagamenti per le<br />
medesime cause. Inoltre ci sono anche<br />
difficoltà nell’attuare le nuove regole<br />
come, ad esempio, il divieto per le<br />
Stazioni Appaltanti di accettare ribassi<br />
sul costo della manodopera, visto che<br />
le amministrazioni non sono in grado<br />
di valutarlo, e il fatto che le poche<br />
gare emesse scontano un eccessivo<br />
affollamento e in conseguenza eccessivi<br />
ribassi. Per i privati, invece, le difficoltà<br />
sono legate alla crisi generale che ha<br />
La ripresa mancata<br />
appaltanti della regione dovrebbero fare<br />
quadrato nell’avviare procedure che<br />
favoriscano l’economia e l’occupazione<br />
locale, mettendo in atto gli strumenti<br />
normativi di cui la Regione Friuli Venezia<br />
Giulia si è dotata e di cui lo stesso<br />
Governo nazionale ha in certe occasioni<br />
preso spunto”. L’acuirsi della crisi genera<br />
un accentuato nervosismo non solo sui<br />
mercati finanziari ma anche nell’ambito<br />
dei lavori pubblici, falsando le basi di<br />
partenza ed accentuando fenomeni che<br />
innescano meccanismi di concorrenza<br />
sleale (ribassi eccessivi che portano al<br />
lavoro nero e alla scarsa sicurezza e qualità<br />
dell’opera) a danno totale delle imprese<br />
organizzate che non possono scendere<br />
al di sotto di una determinata soglia di<br />
economicità. In aggiunta a ciò, secondo<br />
Frata le Stazioni appaltanti operano scelte<br />
a volte criticabili nell’escludere dalle<br />
competizioni imprese friulane per dubbie<br />
interpretazioni dei bandi di gara e delle<br />
lettere d’invito, contrarie alla normativa<br />
regionale di riferimento. “Accade –<br />
significativamente ridotto la domanda<br />
di nuovi alloggi e di nuove iniziative<br />
immobiliari, anche le ristrutturazioni e le<br />
riqualificazioni.<br />
Qual è l’ambito in maggiore<br />
difficoltà?<br />
Sicuramente il settore privato ma anche il<br />
pubblico segue a ruota.<br />
L’eccessivo ribasso proposto dai<br />
concorrenti in gara può essere<br />
mitigato dai recenti provvedimenti<br />
varati dal Governo con il “decreto<br />
sviluppo”?<br />
Il decreto sviluppo, convertito con la<br />
legge 106 ha introdotto il principio che il<br />
costo della manodopera per l’esecuzione<br />
di un’opera pubblica non è soggetto a<br />
ribasso. Ciò dovrebbe senz’altro contribuire<br />
a mitigare l’incidenza del ribasso, ma il<br />
problema è che in queste fasi iniziali le<br />
Stazioni Appaltanti non sanno ancora<br />
come applicare tale principio. Al di là di<br />
tutto vige comunque il principio: i costi<br />
della sicurezza di esecuzione ed il costo<br />
della manodopera non sono soggetti a<br />
ribasso.<br />
Giada Bravo<br />
puntualizza Frata - che in un bando di gara<br />
proposto con procedura ristretta su 49<br />
richiedenti vengono escluse 27 aziende,<br />
molte delle quali friulane, con motivazioni<br />
per lo più analoghe determinate da una<br />
singolare interpretazione delle clausole<br />
di partecipazione, certamente non a<br />
favore della concorrenzialità”. Così il<br />
Presidente di Ance <strong>Udine</strong> lancia un appello<br />
ai responsabili dei vari procedimenti di<br />
gara chiedendo loro di operare sempre<br />
nell’interesse dell’Amministrazione e della<br />
collettività e ricordando che “qualunque<br />
possibilità di lavoro rappresenta<br />
un’occasione che le imprese edili friulane<br />
non possono lasciarsi sfuggire”. L’Ance<br />
<strong>Udine</strong> ha di recente avviato numerose<br />
segnalazioni circa presunte dubbie<br />
interpretazioni in sede di gara, offrendo<br />
alle imprese edili coinvolte consulenza ed<br />
assistenza legale. Per un appalto in corso<br />
l’Ance <strong>Udine</strong> si è persino rivolta all’Autorità<br />
di Vigilanza sui lavori pubblici segnalando il<br />
presunto illecito e invocando un intervento<br />
correttivo.
ADV Nicola Brollo / Five Zone<br />
l’unione<br />
fa la forza<br />
Armare Ropes<br />
via Meucci, 3 - Z.I. Aussa Corno<br />
33058 San Giorgio di Nogaro (Ud) _ tel +39 0431 65575 / fax +39 0431 621351<br />
mail: info@armare.it / www.armare.it<br />
105.000<br />
10<br />
12<br />
100<br />
6.000<br />
0<br />
Non stiamo dando i numeri.<br />
105.000 sono i micro filamenti della fibra<br />
di Dyneema ® che compongono l’anima<br />
di una cima da 10 mm Armare.<br />
12 sono i sistemi che nel nostro<br />
stabilimento di San Giorgio di Nogaro<br />
controllano che i fili vengano intrecciati<br />
secondo le specifiche dettate<br />
dai programmi di calcolo,<br />
oltre che dalla nostra esperienza.<br />
100 sono i gradi centigradi a cui è portata<br />
l’anima durante Lo speciale trattamento<br />
di prestiratura a caldo.<br />
6.000 Kg è il carico di rottura che otteniamo<br />
con un allungamento prossimo allo 0<br />
al carico di lavoro.<br />
Con questi numeri siamo davvero pronti<br />
per fornire qualsiasi settore industriale<br />
con cordami e funi tessili ad alte prestazioni<br />
www.armare.it<br />
ottobre 11 37
Associazione<br />
Web<br />
g<br />
reLAzioni indUsTriALi<br />
e AffAri soCiALi<br />
= - Modifiche al regolamento attuativo<br />
degli articoli 29, 30, 31, 32, 33 e 48 della<br />
legge regionale 9 agosto 2005 n. 18<br />
= - Regolamento attuativo degli articoli<br />
29, 30, 31, 32, 33 e 48 della Legge regionale 9<br />
agosto 2005 n. 18: modifiche alla modulistica<br />
= - Coefficiente di rivalutazione del TFR<br />
luglio2011<br />
= - Lavori usuranti - Circolare del Ministero<br />
del lavoro e messaggio INPS:<br />
estensione dell’obbligo di comunicazione<br />
anche alle aziende con lavorazioni in linea a<br />
catena che non applicano il cottimo<br />
= - C.C.N.L. per i dipendenti da imprese<br />
esercenti servizi di pulizia e servizi<br />
integrati/multiservizi – ratificata e confermata<br />
l’ipotesi di accordo del 31 maggio 2011<br />
= - CCNL Manufatti laterizi cementizi<br />
9.9.2010 - aumenti minimi tabellari in vigore<br />
dal 1° gennaio 2011<br />
= - CCNL Manufatti laterizi cementizi<br />
9.9.2010 - aumenti minimi tabellari in vigore<br />
dal 1° settembre 2011<br />
= - Collocamento obbligatorio - Calcolo<br />
quota riserva. Esclusione per il personale di<br />
cava e miniera<br />
fisCALe<br />
= - Istituito il codice tributo per la chiusura<br />
delle liti fiscali pendenti<br />
= - Plafond anche per il non residente<br />
identificato ai fini Iva in Italia<br />
= - Le misure fiscali nella manovra Finanziaria<br />
2011<br />
= - Pubblicata in G.U. la “Manovra bis<br />
2011” ECONOMIA E FINANZA<br />
= - Disponibilità di capannoni nella Zona<br />
Industriale di Trieste<br />
= - Vademecum dei finanziamenti e<br />
contributi della Regione Friuli Venezia<br />
Giulia<br />
TrAsporTi<br />
= - Autotrasporto merci in conto terzi –<br />
Indici di costo carburante ai fini dei contratti<br />
stipulati in forma verbale ed anche scritta –<br />
Aggiornamento luglio 2011<br />
= - Nuovo Codice della Strada – Aumento<br />
sanzioni per irregolarità cartelli ed altri mezzi<br />
pubblicitari lungo o in vista delle strade –<br />
Legge n. 111/11<br />
= - Trasporti internazionali - Danimarca –<br />
Permessi “ambientali” di ingresso in alcune città<br />
per autobus e veicoli commerciali<br />
dal 1° novembre 2011<br />
= - Trasporti internazionali – Germania ed<br />
Austria – Dal 1° settembre 2011 interoperabilità<br />
esazione pedaggio elettronico autostradale<br />
autocarri<br />
g<br />
38 ottobre 11<br />
news da internet su<br />
www.confindustria.ud.it<br />
= - Nuovo Codice della Strada – Rilascio<br />
duplicato carta circolazione veicoli leggeri da<br />
parte delle imprese di consulenza automobilistica<br />
– DM 5 agosto 2011<br />
= - Autotrasporto merci in conto terzi<br />
– Rapporti tra vettori e committenti – Tariffa<br />
minima di garanzia nei trasporti internazionali<br />
e di cabotaggio<br />
= - Sicurezza stradale – Deroghe ai divieti di<br />
circolazione per trasporto derrate alimentari<br />
deperibili in regime ATP<br />
= - Sicurezza stradale – Cronotachigrafo e<br />
registrazione dei tempi di riposo del conducente<br />
– Circ. interministeriale del 22 luglio 2011<br />
CommerCio esTero<br />
= - Brasile/Argentina – Missione economica –<br />
San Paolo/Buenos Aires 20-26 novembre 2011<br />
= - Libia – Restrizioni commerciali e limitazioni<br />
entità – Regolamento (CE) n. 804/11<br />
= - India – Missione economica settore infrastrutture<br />
– Chennai 31 ottobre-3 novembre 2011<br />
= - Siria – Misure restrittive – Regolamento<br />
(CE) n. 843/11<br />
= - Corea del Sud – Missione economica Camera<br />
di Commercio di <strong>Udine</strong> – Seoul 24-<br />
29 ottobre 2011<br />
innovAzione<br />
= - Guide turistiche multimediali sui<br />
telefonini durante il Friuli DOC grazie al<br />
progetto InfoBC sviluppato da Università<br />
di <strong>Udine</strong>, in collaborazione con Friuli<br />
Innovazione<br />
= - <strong>Udine</strong>, Gorizia e Nova Gorica saranno<br />
per la prima volta, il prossimo 23<br />
settembre, tra le città europee sedi della<br />
“Notte europea dei ricercatori” 2011<br />
inTernAzionALizzAzione<br />
= - Croazia (Contea di Varazdin) - Opportunità<br />
di collaborazione con aziende<br />
= - Green Med International Forum – Tunisi,<br />
28-30 settembre 2011<br />
= - Serbia: rassegna stampa<br />
= - 2° bando Ipa-Adriatico - Opportunità per<br />
le aziende<br />
= - Serbia: rassegna stampa - giovedì 8<br />
settembre 2011<br />
AmBienTe<br />
= - Sistri: abrogazione delle norme che istituiscono<br />
il Sistri e che ne disciplinano il funzionamento<br />
= - Trasporto dei propri rifiuti non pericolosi<br />
derivanti da demolizione, costruzione<br />
e scavo: escluso l’obbligo del registro di<br />
carico e scarico<br />
= - Sorveglianza radiometrica su alcuni<br />
prodotti o semilavorati metallici - emanato<br />
decreto legislativo con l’elenco<br />
=<br />
=<br />
=<br />
=<br />
=<br />
=<br />
=<br />
siCUrezzA sUL LAvoro<br />
- Rumore: aggiornamento della banca dati del<br />
CPT di Torino con circolare della Commissione<br />
Consultiva Permanente<br />
- Verifiche delle attrezzature: alcuni<br />
chiarimenti dal Ministero del Lavoro sull’abilitazione<br />
dei verificatori<br />
- Struttura ex ISPESL di <strong>Udine</strong> - trasferimento<br />
di sede<br />
energiA<br />
- Contributo regionale per la messa a<br />
norma di impianti tecnologici e risparmio<br />
energetico relativi alla prima casa<br />
- Fotovoltaico - Chiarimenti sulla<br />
maggiorazione del 10% per utilizzo di componenti<br />
prodotti nell’Unione Europea<br />
- Fotovoltaico - Revisione della “Guida alle<br />
applicazioni innovative finalizzate all’integrazione<br />
architettonica del fotovoltaico”<br />
- Certificati bianchi – ENEA pubblica la<br />
Guida operativa “I Titoli di Efficienza Energetica.<br />
Cosa sono e come si ottengono i certificati<br />
bianchi”<br />
ediLiziA<br />
= - Corsi Post Diploma al CEFS<br />
= - Notiziario Ance Fvg<br />
= - Infortuni elettrici ad operatori che<br />
lavorano presso cantieri edili<br />
=<br />
=<br />
QUALiTA’<br />
- Prodotti da costruzione - Pubblicato<br />
sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea<br />
l’elenco delle norme armonizzate ai fini<br />
della marcatura CE<br />
- Uninotizie<br />
g<br />
risorse UmAne<br />
= - La Vetrina di Unimpiego - I profili della<br />
settimana<br />
g<br />
=<br />
=<br />
=<br />
=<br />
=<br />
istruzioni per l’uso...<br />
Per consultare le notizie riportate in questa<br />
pagina<br />
Collegarsi al sito Internet dell’Associazione<br />
www.confindustria.ud.it<br />
Selezionare alla voce “Ricerca“ nell’archivio della<br />
sezione “News”<br />
Inserire la password riservata alle imprese<br />
associate<br />
Inserire le informazioni richieste (in particolare<br />
titolo e servizio di emissione) per attivare il<br />
motore di ricerca Cliccare “cerca”
ottobre 11 39
Associazione<br />
formazione<br />
Da non perdere<br />
Work Life<br />
Bilance<br />
(WLB)<br />
Per WLB si intende l’equilibrio raggiunto<br />
tra le energie che dedichiamo agli impegni<br />
professionali e quelle dedicate alla propria<br />
vita privata. Spesso in contraddizione tra di<br />
loro, la sfera personale e quella lavorativa<br />
costringono le persone a sacrifici, a rinunce,<br />
a compromessi per coniugare gli impegni<br />
professionali con la cura di sé e dei propri<br />
affetti. Il balance tra queste due dimensioni<br />
fondamentali è il risultato di una condizione<br />
di benessere professionale che, nei contesti<br />
aziendali, deve essere progettata tanto a livello<br />
organizzativo che personale. Il corso trasferisce<br />
indicazioni per la realizzazione del WLB a<br />
livello dell’organizzazione del lavoro e un<br />
approccio di self coaching rivolto a ciascuno<br />
dei partecipanti per creare una visione<br />
coerente dei propri ambiti di vita e mantenere<br />
il controllo consapevole delle proprie risorse<br />
psicologiche ed emotive.<br />
Il corso si rivolge a Manager e responsabili<br />
impegnati in ruoli di gestione e di motivazione<br />
di team di collaboratori.<br />
Per ulteriori informazioni è a disposizione la<br />
sig.ra Alessandra Cicero dell’Area Formazione<br />
(tel. 0432276203 – fax 0432276242 e-mail<br />
cicero@confindustria.ud.it).<br />
Alcune partecipanti al percorso formativo<br />
Il marketing relazionale (foto Gasperi)<br />
40 ottobre 11<br />
Corsi di formazione<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong><br />
seTTemBre 2011<br />
Acquisti<br />
12 ottobre<br />
Il marketing d’acquisto: strumento<br />
indispensabile per cogliere tutte le<br />
opportunità offerte dai mercati di<br />
fornitura e contenere i costi<br />
17 ottobre<br />
International Buyer<br />
Commercio estero<br />
10 ottobre<br />
Garanzie internazionali e stand by<br />
letter of credit<br />
direttive Comunitarie<br />
25 ottobre<br />
Direttiva Macchine (2006/42/CE)<br />
informatica<br />
19 ottobre<br />
Gestione di contatti e posta elettronica<br />
in MS Outlook 2007<br />
management<br />
10 ottobre<br />
Ridurre errori, scarti, sprechi “MUDA”<br />
nei processi aziendali<br />
11 e 17 ottobre<br />
Project Management: la gestione del<br />
gruppo di lavoro come chiave del<br />
successo<br />
19 e 25 ottobre<br />
La comunicazione interpersonale<br />
per manager: tattiche e strategie di<br />
eccellenza<br />
21 e 28 ottobre<br />
Work life balance<br />
Qualità<br />
3, 4 e 5 ottobre<br />
Auditor interni di sistemi di gestione<br />
qualità<br />
sicurezza<br />
3 ottobre<br />
I rappresentanti dei lavoratori per la<br />
sicurezza – aggiornamento<br />
3 e 5 ottobre<br />
I rappresentanti dei lavoratori per la<br />
sicurezza – aggiornamento<br />
5 ottobre<br />
I rappresentanti dei lavoratori per la<br />
sicurezza<br />
10 ottobre<br />
Formatori antincendio<br />
13 ottobre<br />
Addetti antincendio in attività a rischio<br />
medio<br />
24 ottobre<br />
Sicurezza sul lavoro – Formazione<br />
per dirigenti e preposti (D.Lgs 81/08<br />
– art. 37 – comma 7)<br />
vendite<br />
13 ottobre<br />
Il post vendita come fonte di business<br />
percorsi<br />
finanziabili<br />
fondimpresa<br />
economica<br />
da concordare<br />
Sviluppo di competenze nella<br />
gestione economico-finanziaria<br />
dell’azienda<br />
Lingue straniere<br />
da concordare<br />
English at work<br />
da concordare<br />
Le francais des affaires<br />
da concordare<br />
Deutsch am arbeitsplatz<br />
management<br />
Da concordare<br />
Percorso di coaching manageriale –<br />
Coaching Room
Il nostro Paese negli ultimi cinque anni ha<br />
perso quasi 64 mila giovani imprenditori<br />
under 30. In particolare, il Nordest è l’area<br />
in Italia in cui il fenomeno è più allarmante,<br />
con il Friuli Venezia Giulia secondo in questa<br />
speciale classifica dietro alla “maglia nera”<br />
nazionale, rappresentata dall’Emilia Romagna.<br />
E ancora: oggi la nostra regione è quella con<br />
la più bassa percentuale di imprenditori sotto<br />
i 30 anni sul numero di imprenditori totali<br />
con una quota pari al 4 per cento sul tessuto<br />
complessivo. I dati diffusi da Datagiovani sul<br />
tema dell’imprenditoria giovanile non lascia<br />
spazio a interpretazioni di sorta e mette con<br />
le spalle al muro le dinamiche economiche e<br />
politiche della nostra regione, tuttavia ritengo<br />
sia fondamentale leggere con attenzione<br />
questi numeri e sviscerare alcuni aspetti che<br />
probabilmente non sono stati presi in esame.<br />
Fra questi, uno su tutti: i dati presentati<br />
dall’indagine sono meramente quantitativi<br />
e non tengono conto di un altro fattore di<br />
primaria importanza nel valutare la bontà<br />
dell’approccio dei giovani imprenditori del<br />
Friuli Venezia Giulia. Mi riferisco ai dati<br />
inerenti la mortalità delle imprese, e credo<br />
Associazione<br />
Gruppo Giovani Imprenditori <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong><br />
L’italia torni ad essere<br />
un paese per giovani<br />
di Enrico Accettola<br />
presidente del gruppo Giovani Imprenditori di<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong><br />
che, se andassimo a fondo in questa analisi,<br />
scopriremmo che la maggiore prudenza dei<br />
giovani imprenditori friulani fa rima con la<br />
possibilità di costruire imprese più solide e<br />
durature nel tempo rispetto ai giovani colleghi<br />
provenienti da altre regioni italiane, dove<br />
mettersi in proprio e avviare un’attività spesso<br />
è una sorta di ancora di salvezza per trovare<br />
un’alternativa alla precarietà o, peggio, alla<br />
disoccupazione.<br />
Dall’altro lato, tuttavia, è bene sottolineare<br />
che la scarsa propensione al rischio può<br />
diventare un evidente limite. Eccessiva<br />
saggezza e consapevolezza, soprattutto<br />
in giovane età, possono costituire un<br />
importante freno agli entusiasmi: senza<br />
un pizzico di incoscienza tante grandi<br />
imprese che hanno fatto, e che ancora oggi<br />
continuano a fare la storia del Friuli Venezia<br />
Giulia, probabilmente non sarebbero mai<br />
esistite. Oltre a questi fattori emozionali, non<br />
vanno dimenticati altri aspetti più oggettivi<br />
come quelli relativi, ad esempio, all’enorme<br />
difficoltà di accesso al credito da parte di un<br />
under 30 e al tema della scolarizzazione.<br />
Nella nostra regione il tasso di studenti<br />
Enrico Accettola<br />
laureati è infatti molto elevato e, oggi, un<br />
ragazzo arriva sul mondo del lavoro alla soglia<br />
dei 30 anni: è chiaro, dunque, che anche<br />
per ragioni anagrafiche una figura junior può<br />
essere fortemente penalizzata rispetto ai<br />
colleghi esteri.<br />
Il sogno per un giovane, secondo quanto<br />
si evince dall’indagine, è il posto fisso. Ma<br />
siamo sicuri che costituisca una strada più<br />
sicura e soddisfacente? Parrebbe di no,<br />
stando al fenomeno della fuga dei giovani<br />
cervelli, che sta assumendo dei numeri<br />
davvero esorbitanti se si considera che la<br />
pattuglia dei giovani emigranti italiani ha<br />
raggiunto quota 60 mila all’anno, con un trend<br />
che non riguarda più solo i ricercatori e le<br />
figure manageriali, ma comprende oramai<br />
categorie professionali trasversali. Ricette<br />
pronte all’uso per invertire questo fenomeno<br />
non esistono, tuttavia è necessario partire<br />
da due parole chiave come meritocrazia<br />
e investimenti, fondamentali per rendere<br />
competitivo il sistema Italia e dare speranze<br />
per il futuro alle nuove generazioni.<br />
Tornando all’indagine di Datagiovani, a mio<br />
avviso lo studio evidenzia un altro limite,<br />
ovvero quello connesso alla difficoltà di<br />
avviare un ricambio generazionale all’interno<br />
delle aziende. Questo è un problema che<br />
reputo tutto italiano, dal momento che<br />
nel nostro Paese si fa molta fatica a dare<br />
credibilità e responsabilità a un under 30.<br />
Si tratta di un problema che traspare in ogni<br />
campo, dal mondo economico fino al caso<br />
più lampante, ovvero quello della politica. Da<br />
imprenditore di prima generazione, che ha<br />
avviato il suo percorso professionale ben al di<br />
sotto dei 30 anni, non posso che confermare<br />
in prima persona le difficoltà a imporsi per<br />
un giovane. Sulla base della mia esperienza,<br />
oltre che da presidente del GGI di <strong>Udine</strong>, non<br />
posso che spronare i giovani a mettersi in<br />
gioco, a costruire con tenacia, serietà e grande<br />
senso di responsabilità il proprio avvenire e<br />
quello dell’Italia. Perchè il futuro del nostro<br />
Paese è nelle loro mani.<br />
ottobre 11 41
Associazione<br />
Gruppo Giovani Imprenditori <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong><br />
giovani a confronto<br />
Le interviste dei tre vicepresidenti del gruppo giovani imprenditori di<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong> ai Giovani Associati<br />
L’economia arranca e la situazione dell’intero Paese - politica in primis - è in bilico.<br />
In mezzo ci sono i giovani, compresi i giovani imprenditori, che quotidianamente fanno i<br />
conti con questa situazione instabile. Nel caso dei giovani imprenditori l’attenzione è rivolta<br />
al proprio lavoro d’impresa e anche ai collaboratori. Dai membri del direttivo del Gruppo<br />
Giovani Imprenditori, e da tutti gli associati, deve arrivare innanzitutto un segnale di volontà<br />
di cambiamento.Per questo è importante capire da giovani imprenditori quali sono i punti di<br />
forza e quelli di criticità che favoriscono o meno le nuove generazioni e gli imprenditori di oggi<br />
e di domani.<br />
eLenA zAmpAr<br />
(metalinox, fiumicello)<br />
di Matteo Di Giusto<br />
Agevolare i giovani che vorrebbero<br />
creare una nuova impresa, magari<br />
agevolando le aliquote fiscali per i<br />
primi anni, è un’iniziativa percorribile?<br />
Potrebbe essere una strada, anche perché<br />
all’attuale stato delle cose la pressione<br />
fiscale che aggrava sulle aziende è diventata<br />
insostenibile.<br />
Il passaggio generazionale. Un problema<br />
ma anche un’opportunità. In questo<br />
momento in molte nostre aziende<br />
c’è la convivenza di due generazioni<br />
di imprenditori con visioni diverse e<br />
mentalità differenti. Nella tua azienda<br />
questo è un valore aggiunto?<br />
Nella mia azienda è un fattore dominante in<br />
quanto siamo un azienda molto giovane. La<br />
differenza tra la prima e la seconda generazione<br />
è minima e fa si che la convivenza tra<br />
42 ottobre 11<br />
Matteo Di Giusto<br />
(foto Gasperi)<br />
l’esperienza e la lungimiranza della prima sia<br />
ben amalgamata con il dinamismo, la voglia<br />
di fare e imparare della seconda.<br />
Secondo un articolo del Gazzettino<br />
recentemente pubblicato vi è l’affermazione<br />
che “il Friuli Venezia Giulia è<br />
fanalino di coda per quanto riguarda<br />
l’imprenditoria under 30”. Manca il<br />
coraggio ai giovani friulani o il problema<br />
è per così dire più strutturale?<br />
Non è mancanza di coraggio ma sfiducia nel<br />
sistema, politico e fiscale in primis, che<br />
fa sì che i giovani imprenditori si sentano<br />
ostacolati ad esprimere al massimo le proprie<br />
potenzialità.<br />
mArCo odoriCo<br />
(steelform, rivignano)<br />
di Michele Vanin<br />
Quali possono essere le cause le<br />
rendono il Friuli “fanalino di coda”<br />
nell’imprenditoria under 30, considerando<br />
che la nostra regione fa parte<br />
di una delle zone più ricche e densamente<br />
industrializzate d’Italia ?<br />
È un primato che certamente non fa onore<br />
alla regione. Ritengo si debbano conoscere<br />
altre informazioni per valutare il dato, ad<br />
esempio il livello di scolarizzazione dei ragazzi<br />
friulani: credo che un laureato non abbia<br />
possibilità di aprire un’impresa prima dei 30<br />
anni terminando gli studi circa a quell’età.<br />
Storicamente, quella friulana, è una persona<br />
molto prudente. È vero che siamo nel Triveneto,<br />
ma fra noi ed i veneti, ad esempio, la<br />
predisposizione al rischio è molto diversa.<br />
Un altro elemento importante è l’accesso<br />
al credito: sono sicuro che in Friuli sia più<br />
difficile rispetto a molte altre regioni italiane.<br />
Un’ impresa nuova e giovane è considerata<br />
ad altissimo rischio quindi non finanziabile,<br />
almeno senza garanzie - magari dei genitori -<br />
e qui si torna alla prudenza friulana.<br />
In un territorio come quello friulano il<br />
passaggio generazionale può essere<br />
una delle cause di blocco allo sviluppo<br />
di tale imprenditoria giovanile?<br />
Tu lo hai vissuto all’interno della tua<br />
azienda ?<br />
Il passaggio generazionale rappresenta<br />
sempre uno sconvolgimento degli equilibri<br />
aziendali esistenti che spesso durano da anni<br />
e non sempre i cambiamenti sono indolori.<br />
Forse la crisi aiuta chi sta effettuando questo<br />
passaggio, in quanto anche aziende strutturate<br />
ad immagine e somiglianza del fondatore,<br />
oggi si trovano a soffrire le nuove condizioni<br />
di mercato. Quindi l’esigenza di un rinnovamento<br />
dell’azienda è evidente agli occhi<br />
di tutti, più o meno giovani. In STEELFORM<br />
stiamo vivendo il passaggio generazionale. Mi<br />
ritengo fortunato perché i miei genitori sono<br />
persone moderne ed è da molto che lavoro<br />
all’interno dell’azienda e ne conosco vizi e<br />
Michele Vanin<br />
(foto Gasperi)
virtù: già negli scorsi anni si è lavorato per<br />
inserire nei punti chiave dell’impresa persone<br />
giovani e volenterose, che esistono, e come<br />
se esistono! Un’altra condizione indispensabile<br />
per un giusto passaggio è quello di<br />
non entrare con presunzione, magari forti<br />
di un titolo di studio. Credo che i cambiamenti<br />
non debbano essere troppo repentini,<br />
poi la realtà è che non sei tu che decidi di<br />
essere il capo, sono i tuoi collaboratori che lo<br />
decidono, ogni imposizione o forzatura non<br />
può essere altro che dannosa allo sviluppo<br />
dell’impresa.<br />
In conclusione secondo te è ancora<br />
possibile per noi giovani credere di<br />
voler diventare imprenditori ?<br />
Non sempre, nel senso che oggi farsi finanziare<br />
delle macchine, pagare l’affitto di un<br />
immobile e partire con una attività se non è<br />
assolutamente impossibile è estremamente<br />
difficoltoso. Diciamo che è possibile se<br />
l’attività da svolgere non necessita di capitali,<br />
almeno inizialmente, per lavorare. Però se un<br />
giovane è davvero competente nel proprio<br />
mestiere è giusto si metta in gioco.<br />
Per un giovane imprenditore di seconda o<br />
terza generazione, come nel mio caso, le<br />
cose sono comunque complesse. Credo che<br />
per noi sia già un ottimo risultato mantenere<br />
la struttura ed il numero di collaboratori degli<br />
anni precedenti alla crisi.<br />
Io non credo che nei prossimi anni vedremo<br />
nascere molte nuove aziende. Secondo me<br />
la nostra regione e il nostro paese necessitano<br />
di manager capaci di affiancare gli<br />
imprenditori.<br />
Insomma, è sicuramente possibile diventare<br />
imprenditore oggi, ma chi decide di intraprendere<br />
tale strada deve essere disposto a<br />
dare più di ciò che riceve.<br />
dAvide Boeri<br />
(Cromo friuli, pavia di <strong>Udine</strong>)<br />
di Massimiliano Zamò<br />
Quali sono le ragioni per cui le imprese<br />
giovani sono in calo?<br />
Il trasferimento delle competenze professionali<br />
dagli anziani, lavorativamente parlando,<br />
ai giovani avviene tardi. Se tale processo<br />
prendesse corpo prima forse avremmo più<br />
giovani autonomi in grado di sostenere<br />
gli oneri e le responsabilità della gestione<br />
aziendale. Moltissimi giovani dimostrano di<br />
voler assumersi responsabilità e soprattutto<br />
di essere in grado di prendere decisioni.<br />
Naturalmente permangono le difficoltà legate<br />
alle barriere in ingresso proprie di chiunque<br />
voglia fare impresa: troppa burocrazia, troppi<br />
enti interlocutori, accesso al credito, garanzie<br />
patrimoniali da fornire.<br />
Associazione<br />
Gruppo Giovani Imprenditori <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong><br />
Massimiliano Zamò<br />
(foto Gasperi)<br />
Quali sono gli strumenti in grado di<br />
incentivare le nuove iniziative imprenditoriali<br />
dei giovani? È sufficiente<br />
alleggerire il carico fiscale o serve<br />
altro?<br />
È necessario agire sulla mentalità dei giovani<br />
che oggi spesso credono che solo da un’idea<br />
innovativa nasca una nuova impresa. L’impresa<br />
nasce anche da un processo già collaudato.<br />
Un’azienda avviata da tempo, ad esempio,<br />
può fungere da perfetto incubatore e da<br />
successivo trampolino di lancio per diventare<br />
imprenditori. Dall’altro lato un carico fiscale<br />
inferiore, affiancato ad una più semplice<br />
accessibilità al credito, possono decretare<br />
la sopravvivenza e la durabilità nel tempo di<br />
una nuova società.<br />
Com’è stato gestito dalla tua azienda<br />
il ricambio generazionale?<br />
Nel mio caso il formarsi di una nuova compagine<br />
sociale, di cui ora faccio parte in maniera<br />
significativa, l’amministratore uscente<br />
ha contribuito negli anni alla mia formazione<br />
e all’accrescimento delle mie conoscenze.<br />
Ora a 30 anni ho l’onore di gestire con professionalità,<br />
competenza e molto entusiasmo<br />
una società storica dalle basi solide.<br />
Quali sono i rimedi per evitare la<br />
“fuga dei cervelli” e facilitare l’inserimento<br />
di giovani talenti nelle pmi?<br />
L’incentivo più efficace probabilmente è quello<br />
di tipo economico. Attualmente gli stipendi<br />
netti percepiti sono notevolmente più bassi<br />
rispetto all’esborso che l’azienda affronta.<br />
Un carico fiscale inferiore sugli stipendi dei<br />
dipendenti potrebbe contribuire a far si che<br />
l’oggettivo ampliamento della capacità di spesa<br />
dell’individuo possa recargli soddisfazione<br />
e per questo non trovarsi costretto a cercare<br />
alternative più remunerative all’estero.<br />
AgendA<br />
gli appuntamenti<br />
dei giovani<br />
imprenditori<br />
l Consiglio direttivo ristretto<br />
ggi <strong>Udine</strong><br />
data: 27 settembre 2011<br />
ore: 17.00<br />
Luogo: Palazzo Torriani<br />
l Consiglio direttivo Allargato gi<br />
ConfindUsTriA<br />
data: 27 settembre 2011<br />
ore: 17.45<br />
Luogo: Palazzo Torriani<br />
l Consiglio di presidenza gi nazionale<br />
data: 28 settembre 2011<br />
Luogo: Roma<br />
l Consiglio Centrale gi ConfindUsTriA<br />
data: 29 settembre 2011<br />
Luogo: Roma<br />
l riunione Comitati gi ConfindUsTriA<br />
data: 29 settembre 2011<br />
ore: 14.00<br />
Luogo: Palazzo Torriani<br />
l Convegno Nazionale GI <strong>Confindustria</strong><br />
data: 21 e 22 ottobre 2011<br />
Luogo: Capri<br />
l Consiglio direttivo Allargato ggi <strong>Udine</strong><br />
data: ottobre 2011<br />
ore: 17.45<br />
Luogo: Palazzo Torrian<br />
l Assemblea Cymaa e visite aziendali<br />
data: 11 novembre 2011<br />
Luogo: Carinzia<br />
l Consiglio di presidenza<br />
gi ConfindUsTriA<br />
data: 17 novembre 2011<br />
Luogo: Pesaro<br />
l Consiglio Centrale gi nazionale<br />
data: 18 novembre 2011<br />
Luogo: Pesaro<br />
l Consiglio di presidenza<br />
gi ConfindUsTriA<br />
data: 15 dicembre 2011<br />
Luogo: Roma<br />
l Consiglio Centrale<br />
gi ConfindUsTriA<br />
data: 16 dicembre 2011<br />
Luogo: Roma<br />
ottobre 11 43
orizzonti<br />
giovani e società<br />
Ai giovani intervistati è stata proposta la lista<br />
di mestieri elencata nel box. Le reazioni sono<br />
state molto diverse, a qualcuno il lavoro<br />
proposto “calza a pennello” ad altri non interessava<br />
alcuna posizione occupazionale. La<br />
sensazione durante le interviste<br />
è che quando viene proposto<br />
ai giovani qualcosa di concreto<br />
anche loro tendono maggiormente<br />
ad interessarsi e si sforzano<br />
di capire di che cosa si tratti. E’<br />
un modo per portarli a riflettere<br />
sul proprio avvenire lavorativo,<br />
iniziando a prendere in considerazione<br />
il settore industriale e dei<br />
servizi.<br />
Giulio e Davide hanno entrambi<br />
16 anni. Studiano al Deganutti.<br />
Giulio prova interesse per l’ufficio<br />
acquisti di un’azienda. “Fin da<br />
piccolo ho ritenuto l’attività di acquisto<br />
e di vendita di determinati<br />
prodotti una cosa interessante. Mi<br />
piacerebbe confrontarmi con un<br />
ambiente dove posso dimostrare<br />
di poter far guadagnare l’azienda<br />
grazie alla mia abilità professionale”.<br />
Davide, invece, preferirebbe<br />
lavorare presso “l’ufficio contabilità,<br />
non lo trovo affatto noioso e<br />
credo che potrei applicare quanto<br />
sto studiando”.<br />
Beatrice ha 19 anni e si diplomata all’Uccellis,<br />
al liceo europeo. Nel suo futuro vede il marketing.<br />
“Non so se sarà sul web oppure sulla<br />
carta stampata o alla televisione, l’importante<br />
è che sia nel settore della moda e sopratutto<br />
lontano da <strong>Udine</strong>. Voglio confrontarmi<br />
con una realtà internazionale”. Anche Luca,<br />
17enne studente al Volta, vorrebbe occuparsi<br />
di marketing “mio padre ha un’azienda di<br />
marketing. Mi piace molto curare il sito web<br />
dell’impresa”. Arban ha 22anni, è di origine<br />
albanese e studia informatica. “sicuramente il<br />
marketing via web è una cosa che mi interessa<br />
e lo farei volentieri come mestiere, anche<br />
sulla scorta degli studi universitari che sto<br />
44 ottobre 11<br />
Un lavoro per i giovani<br />
Nel mercato del lavoro italiano i giovani scontano, spesso, il fatto che la propria formazione<br />
scolastica ed universitaria non sia adeguata ai posti di lavoro che le imprese offrono loro.<br />
Sovente, poi, i giovani hanno aspettative e desideri occupazionali non facilmente attuabili,<br />
soprattutto nel breve periodo. In questo numero della rubrica “Giovani e Società” abbiamo<br />
proposto ad alcuni ragazzi dai 14 ai 29 anni diverse posizioni lavorative “aperte” presso<br />
imprese manifatturiere e dei servizi della provincia di <strong>Udine</strong> (vedi box). Questo per cercare<br />
di capire quali siano le posizioni lavorative per le quali i giovani provano maggiore slancio e<br />
quelle per le quali non si sentono sufficientemente preparati o interessati.<br />
facendo”. Il contatto col pubblico e la voglia<br />
di socialità sono le ragioni per cui Ionela,<br />
studentessa rumena di giusrisprudenza, opterebbe<br />
“nel caso non facessi l’avvocato, per il<br />
web marketing o per il mestiere di promoter”.<br />
Federica ha 16 anni e frequenta il Sello, “mi<br />
interesserebbe molto fare la disegnatrice col<br />
CAD, credo che potrei esprimere la mia creatività<br />
e fantasia”. Dello stesso avviso Diana,<br />
20 anni “mi piace disegnare e credo che se<br />
imparerò ad usare il CAD lo potrei fare come<br />
professione in futuro”.<br />
Ci sono anche dei giovani a cui la lista di<br />
mestieri proposta non suscita alcun interesse.<br />
Tamara, 16enne studentessa dello Zanon,<br />
vuole diventare “una docente di spagnolo a<br />
scuola. Non ho mai preso in considerazione<br />
di lavorare in un’azienda”. Corina, 17 anni,<br />
studentessa del Ceconi, vede nel proprio<br />
futuro “la professione di odontoiatra. E’ ciò<br />
per cui mi sto specializzando ed inoltre sono<br />
dotata di una buona manualità, propedeutica<br />
per questo lavoro”. Alessia ha 14 anni e si<br />
è appena iscritta al Sello “da grande farò la<br />
fotografa, penso sia questo il mio ambito”.<br />
Michele ha 24 anni e si è<br />
diplomato al Ceconi: “Ho svolto<br />
diversi lavori come operaio in alcune<br />
aziende della zona. Poi, ho<br />
provato a specializzarmi nel ruolo<br />
di saldatore. E’ un lavoro di una<br />
certa complessità e certamente<br />
molto faticoso dal punto di vista<br />
fisico. Inoltre la sicurezza e la<br />
salute sul posto di lavoro devono<br />
essere garantiti altrimenti può<br />
essere un mestiere pericoloso e<br />
dannoso. Tuttavia è molto raro<br />
trovare giovani disposti a farlo e<br />
quindi, per i pochi di noi che lo<br />
fanno c’è una buona paga”.<br />
Giovanni ha 27 anni e da otto<br />
anni fa il disegnatore col Cad in<br />
un’azienda. “Appena diplomato<br />
al Malignani – spiega Giovanni<br />
- sono andato a lavorare. Penso<br />
che il ruolo di disegnatore sia<br />
molto interessante perchè se riesci<br />
ad evolvere come progettista<br />
hai una buona dose di responsabilità.<br />
Inoltre è un mestiere che<br />
è molto ricercato dalle imprese.<br />
L’importante è essere creativi e flessibili”.<br />
Massimo De Liva<br />
Lavori proposti<br />
l impiegato in attività di web marketing,<br />
l saldatore,<br />
l operatore macchine a controllo numerico,<br />
l manutentore elettrico,<br />
l impiegato ufficio amministrazione e contabilità,<br />
l impiegato presso ufficio acquisti,<br />
l disegnatore CAD,<br />
l promoter e venditore.
ottobre 11 45
orizzonti<br />
obiettivo montagna<br />
Un fanale a led<br />
Crp pLAsT-opTiCA:<br />
missione innovazione<br />
Molti di noi, salendo sulla propria automobile,<br />
utilizzano inconsciamente la tecnologia<br />
del Centro Ricerche Plast-Optica (CRP)<br />
di Amaro.<br />
L’azienda, del gruppo torinese FIAT, nata<br />
nel giugno del 2002 nell’area di ricerca<br />
CIT dell’Agemont grazie alla collaborazione<br />
fra il Centro Ricerche Fiat (CIF),<br />
Automotive Lighting Italia e l’Agenzia per<br />
lo sviluppo economico della montagna<br />
(Agemont), ha come mission è quella di<br />
promuovere l’attività di ricerca per favorire<br />
l’accrescimento del patrimonio di conoscenza<br />
nei settori dell’ottica, dei sistemi<br />
di illuminazione e di comunicazione, dello<br />
stampaggio dei materiali plastici e delle<br />
tecnologie collegate e nei sistemi fotovoltaici,<br />
bio medicali e dei materiali plastici.<br />
“Un investimento - assicura il direttore<br />
I laboratori del CRP<br />
46 ottobre 11<br />
del CRP Sabino Sinesi – finalizzato alla<br />
crescita delle competenze del settore da<br />
impiegare principalmente per Automotive<br />
Lighting Italia che ha sede a Tolmezzo”.<br />
Diversi sono stati i temi trattati in questo<br />
decennio di vita dal CRP, che è diventato<br />
punto di riferimento per diverse aziende<br />
anche di livello nazionale ed internazionale<br />
che investono pure in settori diversi<br />
da quello automobilistico. “Negli anni il<br />
CRP ha ricoperto un ruolo importante per<br />
l’innovazione non solo della fanaleria auto,<br />
ma anche dei sistemi di illuminazione in<br />
generale. Le nostre ricerche sul settore<br />
automobile - precisa Sinesi – hanno infatti<br />
avuto positive ricadute in altri settori”.<br />
La riorganizzazione effettuata da FIAT lo<br />
scorso mese di gennaio ha ora di fatto<br />
trasferito le azioni del CRP alla Magneti<br />
Marelli che ha disposto la nuova mission<br />
dell’azienda di Amaro, che ritorna prepotentemente<br />
nel settore automobilistico<br />
sviluppando tecnologie di stampaggio di<br />
fanaleria per auto e di illuminazione a led.<br />
La ricerca di nuovi tecnologie da poter applicare<br />
in diversi settori viene condivisa dal<br />
CRP con l’Università di <strong>Udine</strong> e di Trieste.<br />
Ad esempio, è recente l’iniziativa “JRAUM”<br />
del CRP per l’innovazione nella fanaleria<br />
ed il mantenimento della leadership di<br />
Tolmezzo nel campo della fanaleria. La<br />
Seima, azienda storica del Friuli e della<br />
Carnia, ha rafforzato il suo peso specifico<br />
quando si è trasformata in Automotive<br />
Lighting entrando nel gruppo Magneti Marelli.<br />
“La sfida non è quella di mantenere<br />
solo la produttività, stante il numero fra i<br />
più rilevanti di addetti in regione e l’indotto<br />
importante, ma soprattutto il centro di<br />
competenza di riferimento per la progettazione<br />
e l’innovazione del prodotto”.<br />
In quest’ottica di innovazione la collaborazione<br />
con le università della regione<br />
ha dato vita alla creazione di un’area di<br />
formazione per neo laureati e laureandi<br />
sul tema dell’illuminazione e segnalazione<br />
auto, “in rafforzamento del ruolo preminente<br />
che lo stabilimento di Tolmezzo ha<br />
e avrà all’interno del gruppo Automotive<br />
Lighting”. La collocazione della JRAUM<br />
all’interno di Agemont, per l’azienda,<br />
significa una sicura valorizzazione delle<br />
sinergie fra Agemont ed il Centro Ricerche<br />
Plast-Optica e costituisce un’opportunità<br />
di rilancio per l’Agenzia per lo sviluppo<br />
montano “che è sempre stato un attore<br />
importante dell’evoluzione dell’imprenditoria<br />
del territorio dell’area montana”.<br />
Negli ultimi mesi la ricerca del CRP si è<br />
indirizzata sul settore dell’illuminazione<br />
stradale, introducendo ottiche particolarmente<br />
efficienti sperimentate su guide di<br />
luce dei fanali automobilistici che trovano<br />
attualmente applicazione sul progetto<br />
regionale della domotica e che presto si<br />
applicherà al sistema direzionale di luce in<br />
grandi complessi (Way Finding), tra i quali<br />
il CRO di Aviano.<br />
“Collaboriamo - prosegue il direttore –<br />
con diverse aziende locali e regionali,<br />
nell’obiettivo di avere ricadute positive<br />
occupazionali ed economiche”.<br />
14 persone assunte e una mezza dozzina<br />
in formazione portano il fatturato annuo<br />
dell’azienda a circa un milione 800 mila<br />
euro, in parte realizzato con progetti di<br />
ricerca internazionali per incamerare le<br />
innovazioni per il futuro. “Abbiamo aperti<br />
sei progetti europei, che riguardano la tecnologia,<br />
lo stampaggio e la trasmissione<br />
di luce e sorgenti luminose.” Conclude<br />
Sinesi: “Non è facile per le piccole imprese<br />
conoscere e seguire i progetti europei,<br />
quindi la CRP funge da trait d’union fra le<br />
piccole imprese del territorio e la Comunità<br />
Europea”. Tra questi progetti l’Aladin,<br />
per l’efficienza energetica nell’illuminazione.<br />
Gino Grillo
GIÀ A CASA?<br />
nuovi<br />
voli !<br />
MilAno linate<br />
GEnovA<br />
IO PARTO DA RONCHI!<br />
ottobre 11 47
orizzonti<br />
obiettivo Austria<br />
Qui la crisi<br />
è forse alle spalle<br />
Assindustria carinziana: il presidente Otmar Petschnig<br />
e la direttrice Claudia Mischensky<br />
Crisi? In Austria si avverte, ma non come<br />
in Italia. Non soltanto nei conti dello Stato,<br />
che si presentano ancora in deficit e con<br />
un debito pubblico in crescita, ma senza<br />
l’emergenza registratasi nel nostro Paese.<br />
Anche nell’economia privata il peggio<br />
sembra superato, pur permanendo elevato<br />
– elevato relativamente agli standard austriaci<br />
– il numero dei disoccupati e delle<br />
famiglie in difficoltà.<br />
L’analisi dell’andamento industriale in<br />
Carinzia, presentata il mese scorso dall’Associazione<br />
industriali del Land, conferma<br />
questa impressione. Ricordiamo che già<br />
a fine 2010 il settore produttivo austriaco<br />
aveva registrato una forte ripresa, grazie<br />
soprattutto all’export (in particolare verso<br />
il mercato tedesco), più che alla domanda<br />
interna. Nel secondo trimestre di quest’anno<br />
– sono gli ultimi dati disponibili, illustrati<br />
da presidente degli industriali carinziani<br />
Otmar Petschnig – questa crescita in<br />
Carinzia si è indebolita, fermandosi tuttavia<br />
su un alto livello di produzione.<br />
Il saldo nel campo delle commesse (differenza<br />
tra nuovi ordini e ordini disdetti) presenta<br />
una crescita del 52%, cui corrisponde<br />
peraltro una crescita della produzione<br />
soltanto del 5%. Petschnig valuta tuttavia<br />
con soddisfazione il fatto che dal 41% delle<br />
imprese i rendimenti siano stati valutati<br />
buoni e soltanto dal 7% di segno contrario.<br />
Buoni rendimenti si traducono in investimenti<br />
e in crescita del settore produttivo<br />
48 ottobre 11<br />
carinziano nel suo complesso. L’analisi di<br />
Otmar Petschnig si basa su un’indagine<br />
svolta tra 54 aziende carinziane. Si tratta<br />
di un test significativo, perché le imprese<br />
consultate occupano 16.893 dipendenti.<br />
Crescita della produzione, ma non crescita<br />
dell’occupazione. Il 78% degli intervistati<br />
intendono lasciare invariato il numero dei<br />
loro dipendenti: nessun licenziamento, ma<br />
anche nessuna assunzione. Il mercato del<br />
lavoro in Carinzia registrava a fine giugno<br />
5.268 disoccupati e 1.080 posti scoperti<br />
nelle aziende. Il numero dei primi era calato<br />
di 157 unità, mentre i secondi erano<br />
aumentati di 158. Un fenomeno tipico, per<br />
il quale Petschnig ha una risposta chiara:<br />
domanda e offerta di lavoro non sono<br />
compatibili tra di loro.<br />
Già nella fase più acuta della crisi oltre la<br />
metà dei dirigenti di azienda in Carinzia<br />
avevano indicato che la maggiore sfida<br />
degli anni futuri sarà la difficoltà di reperire<br />
manodopera specializzata. La ricerca del<br />
cosiddetto “capitale umano” tenderà a farsi<br />
più acuta. Il mercato del lavoro si dividerà<br />
in due parti: da una parte i lavoratori che<br />
hanno sbagliato qualificazione e che non<br />
troveranno mai chi li assuma; dall’altra<br />
parte quelli che hanno scelto la strada<br />
giusta e per accaparrarsi i quali le aziende<br />
si azzufferanno. Il problema riguarda, senza<br />
distinzione, tutti i settori produttivi. Quello<br />
della formazione professionale e della consultazione<br />
nella formazione professionale<br />
è un chiodo fisso di Petschnig, che da anni<br />
si batte perché a tutti i livelli, dalle scuole<br />
superiori all’università, si indirizzino gli studenti<br />
verso corsi che tengano conto delle<br />
esigenze del mercato del lavoro.<br />
Dati interessanti e confortevoli sono stati<br />
riferiti da Claudia Mischensky, direttrice<br />
dell’Associazione industriali carinziana,<br />
in relazione alle nove aziende leader del<br />
Land. Secondo un recente studio dell’Istituto<br />
di scienze industriali (Iwi) la loro attività<br />
avrebbe ripercussioni positive sull’intera<br />
regione. Da questo punto di vista non conta<br />
nulla che le aziende considerate siano<br />
di proprietà austriaca o straniera (l’Infineon<br />
di Villach, per esempio, appartiene alla<br />
Siemens tedesca), importa che sia carinziana<br />
la sede di pianificazione dell’attività e<br />
quella fiscale.<br />
Lo studio rileva che ciascuna delle grandi<br />
aziende carinziane prese in considerazione<br />
garantisce l’occupazione in 850 altre medie<br />
e piccole aziende. Complessivamente<br />
queste nove aziende leader generano<br />
una produzione nell’ordine di 9,1 miliardi<br />
di euro, una creazione di valore di 3,49<br />
miliardi e 28.300 posti di lavoro (i dati si<br />
riferiscono al 2009 e vanno considerati<br />
tenendo conto delle dimensioni demografiche<br />
dell’Austria, con 8 milioni 361 mila<br />
abitanti, di cui 559.000 in Carinzia).<br />
Quanto di questo fenomeno si riverbera<br />
in Carinzia? Oltre la metà della produzione<br />
(4,67 miliardi), una creazione di valore di<br />
1,65 miliardi, 13.700 posti di lavoro. Le<br />
aziende considerate dunque – per usare<br />
le parole di Claudia Mischensky – hanno<br />
la funzione di “motore dell’economia” e di<br />
“locomotiva congiunturale”. Lo si evince<br />
anche da un altro punto di vista. Le stesse<br />
aziende hanno investito complessivamente<br />
quasi 800 milioni di euro anche negli<br />
anni della crisi, quando altri tiravano i remi<br />
in barca, spendendo 221 milioni in ricerca<br />
e sviluppo, indispensabili per qualsiasi<br />
azienda che voglia avere un futuro.<br />
Non trascurabile l’apporto sul piano fiscale:<br />
394 milioni di euro versati a vario titolo<br />
di imposta, più 319 milioni in contributi<br />
sociali.<br />
Marco Di Blas<br />
Le nuove aziende leader carinziane<br />
sono, in ordine alfabetico: Chemson<br />
Polymer Additive, FunderMax, Hirsch<br />
Armbänder, Infineon Technologies<br />
Austria, Kelag, Mahle Filtersysteme<br />
Austria, Strabag, SW Umwelttechnik<br />
Stoiser & Wolschner, Treubacher<br />
Industrie.
cda<br />
ottobre 11 49
orizzonti<br />
obiettivo nordest<br />
Nel solo 2011 la Guardia di Finanza di Venezia<br />
ha sequestrato 600mila paia di occhiali<br />
contraffatti e 2milioni 900mila etichette<br />
false. Parte da questi dati la controffensiva<br />
della Regione Veneto alla falsificazione che<br />
mette a rischio uno dei comparti storici<br />
dell’economia veneta. Un patrimonio da<br />
difendere soprattutto contro i falsi, contro i<br />
prodotti con marchi “taroccati” e con caratteristiche<br />
che possono provocare problemi<br />
di ogni tipo alla salute e addirittura essere<br />
pericolosi, specie per i bambini. La lotta è<br />
partita dagli occhiali proprio perchè considerati<br />
un vanto della cultura, dell’inventiva<br />
e della maestria del Veneto dove a Venezia,<br />
nel 1284 nacque l’Arte dei cristalleri, che<br />
si occupavano anche della realizzazione<br />
di ‘’roidi de botacelis et da ogli e lapides<br />
50 ottobre 11<br />
parte dall’occhialeria<br />
la lotta alla contraffazione<br />
ad legendum’’, tradotti mezzo secolo più<br />
tardi in ‘’rodoli de vero per ogli per lezer’’.<br />
Oggi questa manifattura ha il suo fulcro in<br />
Cadore, dove nasce una produzione che e’<br />
un vanto nel mondo capace di coniugare la<br />
perfezione come supporto di tipo sanitario e<br />
di protezione e la bellezza dello stile.<br />
‘’Combattere la contraffazione e promuovere<br />
la legalità, sono doveri morali e allo stesso<br />
tempo precisi impegni che la Regione<br />
Veneto ha assunto per difendere la qualità<br />
della sua economia, i cittadini e le aziende<br />
che hanno fatto grande il nostro territorio’’,<br />
e’ stato l’impegno ribadito dall’assessore<br />
alla tutela dei consumatori Franco Manzato<br />
in occasione della conferenza stampa organizzata<br />
a Palazzo Balbi dall’Associazione<br />
Nazionale Fabbricanti di Articoli Ottici per<br />
fare il punto della situazione, presentare il<br />
volume dal titolo ‘’Occhiali e dintorni, storie<br />
straordinari e di invenzioni rivoluzionarie. Le<br />
collezioni del Museo dell’occhiale di Pieve<br />
di Cadore’’, curato da Alessandra Albarello<br />
ed edito da Fabiano Editore, ma soprattutto<br />
per annunciare l’imminente accordo che<br />
coinvolge Regione, Unioncamere e Certottica<br />
(l’Istituto Italiano di Certificazione dei<br />
prodotti ottici) in un’iniziativa di contrasto ad<br />
oltranza dei falsi nel campo dell’occhialeria.<br />
All’incontro sono intervenuti tra gli altri il<br />
presidente di ANFAO Cirillo Marcolin, il presidente<br />
del Museo dell’Occhiale di Pieve<br />
di Cadore Vittorio Tabacchi, il presidente<br />
di Certottica, Valentina Montesarchio per<br />
Unioncamere. L’intesa contro le contraffazioni,<br />
sostenuta finanziariamente dalla Regione,<br />
è finalizzata a controllare gli occhiali immessi<br />
in circolazione per verificarne i requisiti fondamentali<br />
di qualità e sicurezza. L’iniziativa<br />
nasce dalla necessità di garantire ai consumatori<br />
prodotti che non siano pericolosi e<br />
che rispettino i previsti standard di qualità,<br />
le normative CE e le regolamentazioni in<br />
termini di salvaguardia e tutela della salute.<br />
‘’Questa concertazione pubblico - privato<br />
- ha affermato Manzato - si rifà al più complessivo<br />
progetto adottato dalla Giunta per<br />
la collaborazione tra Regione e Organi istituzionali<br />
preposti ai controlli sulla sicurezza e<br />
sulla qualità dei prodotti. I dati della Guardia<br />
di Finanza sono allarmanti e testimoniano la<br />
reale necessità di una costante azione nella<br />
quale la Regione vuole essere in prima fila<br />
come organo garante di prodotti sicuri”.<br />
Il prelievo dei materiali verrà eseguito da<br />
soggetti abilitati per legge (camere di commercio<br />
oppure polizia locale) e avverrà a<br />
partire dal controllo dell’etichetta, passando<br />
per l’analisi della composizione chimica delle<br />
parti ed avviando, se necessario, eventuali<br />
procedure di sanzione.<br />
Livia Gori
servizio di deposito<br />
e magazzinaggio<br />
per conto terzi<br />
Questo servizio offre la possibilità<br />
di usufruire, in modo flessibile,<br />
di spazi di magazzino<br />
da 100 a 1000 mq.<br />
Tel. +39 0432 690761<br />
info@ceccarellionline.it<br />
www.ceccarelligroup.com<br />
ottobre 11 51
orizzonti<br />
obiettivo internazionalizzazione<br />
Uno sguardo<br />
sul mediterraneo<br />
L’intervento di Massimiliano Zamò<br />
“Per l’Italia e il suo sistema industriale i<br />
paesi del Mediterraneo rappresentano la<br />
nuova vera frontiera, un nuovo mercato al<br />
quale rivolgersi pensando ad investimenti<br />
congiunti e a sinergie in loco. Un’occasione<br />
da non farsi scappare per non rischiare<br />
che le opportunità maggiori sia colte da<br />
altri come, per esempio, i francesi, gli<br />
inglesi e i tedeschi. Stavolta le nostre imprese<br />
devono essere protagoniste affinché<br />
il Mediterraneo possa tornare a chiamarsi<br />
Mare Nostrum”. Queste le parole di Massimiliano<br />
Zamò, presidente del Circolo<br />
della Sedia, con le quali ha dato inizio<br />
al convegno dal titolo “Uno sguardo sul<br />
Mediterraneo: analisi e prospettive. L’Italia<br />
e i cambiamenti politici del Nord Africa”<br />
organizzato proprio dall’associazione nella<br />
splendida cornice di Casa Forte Nussi Deciani<br />
a Case di Manzano. Il tema principale<br />
della serata, infatti, ha voluto focalizzare<br />
l’attenzione sui Paesi del Nord Africa per<br />
cercare di cogliere gli aspetti più importanti<br />
di un passaggio storico – politico epocale<br />
che riguarda realtà tutt’altro che in crisi,<br />
cioè nazioni che si affacciano per la prima<br />
volta sul Mediterraneo per crescere e svilupparsi<br />
grazie all’avvento di governi maggiormente<br />
democratici. “Anche il Distretto<br />
52 ottobre 11<br />
industriale della sedia – si è detto nel<br />
corso della serata - non può permettersi<br />
di restare a guardare, di essere semplice<br />
spettatore del cambiamento. Bisogna fare<br />
sistema ed individuare strategie efficaci<br />
che permettano alle aziende friulane di rafforzare<br />
o aumentare la presenza in quelle<br />
aree che offrono non solo infrastrutture e<br />
potenziali nuovi acquirenti ma costituiscono<br />
una fresca opportunità per la diffusione<br />
in tutto il continente africano dei prodotti<br />
del Distretto e per la valorizzazione della<br />
qualità del Made in Italy. L’Europa sta mancando<br />
un appuntamento che l’Italia non<br />
può e non deve mancare. Guardando al<br />
futuro è necessario reagire e soprattutto<br />
agire perché una volta superate le criticità<br />
e le conflittualità del presente, lo sviluppo<br />
e la competizione non saranno più limitate<br />
dalla paura. Così la volontà di progresso<br />
di queste giovani società saprà di certo<br />
riconoscere le opportunità di cooperazione<br />
economica che l’Italia avrà saputo offrire”.<br />
Un tema, questo, che dopo il saluto<br />
delle autorità presenti - tra le quali il neo<br />
assessore provinciale alle attività produttive<br />
Adriano Ioan e il presidente di <strong>Confindustria</strong><br />
FVG Alessandro Calligaris – ha visto il<br />
susseguirsi di numerosi interventi moderati<br />
dal giornalista della RAI Antonio Caiazza.<br />
Khaled Fouad Allam, docente di Sociologia<br />
del mondo musulmano all’Università di<br />
Trieste ed editorialista de Il Sole24Ore, per<br />
esempio, ha parlato di “una situazione che<br />
cambia ogni giorno, di un nuovo ciclo del<br />
mondo arabo che sembra condurre verso<br />
alleanze e raggruppamenti”. “Queste forze<br />
esplose – ha detto Khaled Fouad Allam –<br />
sono molto giovani e non hanno ancora<br />
una vera leadership. Ci vuole del tempo<br />
per creare un partito politico ma i lupi<br />
sono sempre in agguato. Il bipolarismo<br />
dei paesi arabi dovrà svolgersi all’interno<br />
dei parlamenti. Solo così il conflitto potrà<br />
essere istituzionalizzato in prospettiva di un<br />
importante passo verso la modernizzazione<br />
di questi stati”. Secondo Marco Bruseschi,<br />
delegato all’Internazionalizzazione di<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong> nonché vicepresidente<br />
della Camera di Commercio di <strong>Udine</strong>, “è<br />
compito delle istituzioni fare da apripista<br />
per permettere uno competizione alla<br />
pari, magari favorendo la conoscenza degli<br />
usi, dei costumi e della cultura dei territori<br />
verso i quali le imprese volgono il proprio<br />
sguardo”. Matteo Tomba (Pert Srl), invece,<br />
ha portato l’esperienza diretta di un’azienda<br />
che opera da anni nei paesi dell’area<br />
mentre Angelo Zanutto, direttore generale<br />
della Banca di Credito Cooperativo di Manzano,<br />
ha ribadito l’impegno dell’istituto di<br />
credito “nel sostegno delle Pmi rimarcando<br />
come i Paesi del Nord Africa rappresentino<br />
un futuro prospero per tutte le realtà produttive<br />
che decideranno di agire in questa<br />
direzione”.<br />
L’associazione<br />
culturale<br />
CirCoLo deLLA sediA<br />
L’Associazione culturale Circolo della Sedia<br />
nasce nel 2007 per promuovere momenti<br />
d’incontro e confronto, dibattiti ed altre attività<br />
rivolte soprattutto alle giovani generazioni del<br />
Distretto della Sedia. Una serie di iniziative<br />
(dal titolo “Parliamone con”) che negli anni<br />
hanno trattato argomenti di varia natura come<br />
la politica, l’economia, l’ambiente, l’attualità, la<br />
comunicazione e il design. Per questo è nata<br />
anche la collaborazione con l’associazione<br />
culturale Vicino/Lontano che da sempre<br />
riserva particolare attenzione alle tematiche<br />
di cooperazione fra i popoli e all’allargamento<br />
delle prospettive d’insieme per un migliore e più<br />
costruttivo dialogo fra le diverse civiltà.
ONDULATI ED IMBALLAGGI DEL FRIULI<br />
Per dare la giusta visibilità e far crescere la tua azienda<br />
La Ondulati ed Imballaggi del Friuli è un’azienda specializzata nella produzione di imballaggi in cartone ondulato di ogni tipo e dimensione, in grado di<br />
offrire alla Clientela soluzioni innovative mirate alla riduzione e alla semplificazione del packaging garantendo professionalità ed efficienza.<br />
Grazie alla costante ricerca, all’impiego di macchinari all’avanguardia, all’utilizzo di carte e materiali innovativi, oggi l’azienda può vantare un sistema<br />
certificato conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2000 nell’attività di progettazione e produzione di scatole in cartone ondulato.<br />
Ondulati ed Imballaggi del Friuli lancia inoltre il progetto “Green Solution”, grazie al quale ha ottenuto la certificazione FSC (Forest Stewardship Council).<br />
Non solo imballaggio quindi, ma soluzioni che rivestono con creatività e qualità i vostri prodotti, nel rispetto dei principi di sostenibilità e nel rispetto dell’ambiente.<br />
ONDULATI<br />
ED IMBALLAGGI<br />
DEL FRIULI<br />
STABILIMENTO DI VILLESSE<br />
34070 Villesse (GO)<br />
Tel. +39 0481 91406<br />
info@odf.it<br />
STABILIMENTO DI CARNIA<br />
33010 Venzone (UD)<br />
Tel. +39 0432 978157<br />
info4s@odf.it<br />
STABILIMENTO DI CORMONS<br />
34071 Cormons (GO)<br />
Tel. +39 0481 60115<br />
infogoriziano@odf.it<br />
DEPOSITO DI SAREGO<br />
30470 Sarego (VI)<br />
Tel. +39 0444 ottobre 821740 11 53<br />
info@odf.it
orizzonti<br />
regione<br />
Specialità a rischio?<br />
La manovra estiva del governo per la stabilizzazione<br />
finanziaria domina, in agosto, il<br />
dibattito politico locale e suscita, anche in<br />
Friuli Venezia Giulia, reazioni e prese di posizione<br />
contro i tagli consistenti e l’attacco alla<br />
specialità regionale. Il presidente della Giunta,<br />
Renzo Tondo, condividendo le posizioni<br />
espresse dalle altre regioni a statuto speciale,<br />
ribadisce che la partecipazione al risanamento<br />
finanziario dello Stato dovrà avvenire<br />
nel rispetto di quanto prevede lo statuto di<br />
autonomia. La decisa volontà della Regione<br />
Friuli Venezia Giulia di rispettare il dettato costituzionale<br />
espresso nello Statuto speciale<br />
viene ribadita anche dall’assessore alle Finanze<br />
Sandra Savino nel corso di un’audizione<br />
svolta di fronte alle commissioni Bilancio<br />
di Senato e Camera, dove non si esclude il<br />
ricorso alla Corte costituzionale, qualora le<br />
competenze definite dallo Statuto non venissero<br />
rispettate. Riprende a settembre intanto,<br />
conclusa la pausa estiva, l’attività in Consiglio<br />
regionale con il lavoro delle Commissioni. I<br />
temi all’ordine del giorno spaziano dal regolamento<br />
attuativo del Codice dell’edilizia al progetto<br />
del rigassificatore a Trieste, dal disegno<br />
di legge sulla razionalizzazione dell’ordinamento<br />
locale in territorio montano, compresa<br />
l’istituzione delle Unioni dei Comuni montani,<br />
al testo normativo che in materia sanitaria<br />
intende introdurre elementi di trasparenza<br />
e pubblicità negli enti del Servizio sanitario<br />
regionale. LA Giunta invece, su proposta<br />
dell’assessore alle Finanze Sandra Savino ap-<br />
54 ottobre 11<br />
prova un intervento disposto nel quadro delle<br />
misure urgenti a sostegno dello sviluppo<br />
competitivo delle Piccole e Medie Imprese<br />
(PMI) che hanno sede in regione. Si tratta di<br />
un provvedimento che consente il rilascio di<br />
controgaranzie allo scopo di ridurre il rischio<br />
legato alle operazioni poste in essere nel<br />
quadro dell’attività d’impresa e che prevede<br />
uno stanziamento che sfiora i 580mila euro.<br />
Le controgaranzie, rispettivamente richieste<br />
dal Comitato di gestione del Fondo Regionale<br />
per le Iniziative Economiche (FRIE) alla Regione,<br />
sono prestate a fronte delle cogaranzie<br />
rilasciate dal Fondo regionale di garanzia per<br />
le PMI e dai Confidi. Sul fronte della cooperazione<br />
internazionale economica, sociale e<br />
istituzionale vengono stanziati 81mila euro<br />
nell’ambito del programma di cooperazione<br />
transfrontaliera IPA Adriatico. I fondi sono<br />
destinati anche per attività afferenti le risorse<br />
naturali, culturali e prevenzione rischi ed<br />
infine per lo sviluppo dei trasporti e delle reti.<br />
Aumenta da 6 a 8 mesi il periodo massimo<br />
di ammortizzatori sociali in deroga fruibile dai<br />
lavoratori del Friuli Venezia Giulia nel 2011. In<br />
agosto, secondo i dati forniti dall’assessorato<br />
al lavoro, le ore di cassa integrazione richieste<br />
dalle imprese del Friuli Venezia Giulia<br />
sono state 3,5 milioni, rispetto ai 3,1 milioni<br />
dello stesso mese dell’anno scorso e ai 2<br />
milioni di luglio. Nel dettaglio, le ore di cassa<br />
integrazione ordinaria sono state 450.000,<br />
contro le 206.000 nell’agosto del 2010 e in<br />
calo rispetto alle 466.000 di luglio; quelle<br />
Il presidente della Regione Renzo Tondo al tavolo<br />
dell’incontro Regione-Parti sociali per l’esame<br />
congiunto dell’impatto economico<br />
di cassa straordinaria sono state 2,9 milioni<br />
in agosto (ma 2 milioni di ore riguardano il<br />
caso delle due imprese friulane), contro 1,5<br />
milioni nello stesso mese dell’anno scorso e<br />
1,4 in luglio; le ore di cassa in deroga sono<br />
state invece 154.000 rispetto a 1,4 milioni<br />
nell’agosto del 2010 e 109.000 in luglio. Un<br />
vero e proprio boom si registra relativamente<br />
al numero di voucher venduti nel Friuli Venezia<br />
Giulia. Nel mese di luglio, infatti, è stata<br />
raggiunta la cifra record di ben 127.374 buoni<br />
lavoro erogati in regione. Un ulteriore aumento,<br />
quindi, rispetto ai 116.176 del mese di<br />
giugno, ai 92.321 di maggio e praticamente<br />
il doppio di quanto registrato un anno fa,<br />
nel luglio 2010, quando ne furono acquistati<br />
65.984. Con questi risultati, il Friuli Venezia<br />
Giulia rafforza il primato nel settore, tra tutte<br />
le regioni italiane.<br />
manovra<br />
stato: savino,<br />
autoriforma<br />
regioni per<br />
ottimizzare spesa<br />
Nell’ambito del coordinamento politico tra<br />
le Regioni a Statuto speciale e le Province<br />
autonome, riunitosi a metà settembre in<br />
occasione della Conferenza dei presidenti delle<br />
Regioni, dopo aver esaminato alcuni aspetti della<br />
manovra aggiuntiva potenzialmente lesivi delle<br />
rispettive specialità, si è giunti alla conclusione<br />
comune che sussistano i presupposti per<br />
salvaguardare in qualsiasi sede le prerogative<br />
previste dagli statuti e dalle norme di attuazione.<br />
Le autonomie differenziate sono comunque<br />
disposte a collaborare, unitamente alle Regioni<br />
a Statuto ordinario, al fine di individuare un<br />
processo di autoriforma che permetta di<br />
ottimizzare le spese senza tuttavia operare tagli<br />
indiscriminati, e soprattutto senza mettere a<br />
repentaglio l’autonomia regionale né sottrarsi<br />
al necessario confronto con i Consigli regionali.<br />
“Già da tempo nella nostra Regione sono stati<br />
innescati dei processi virtuosi di abbattimento<br />
del debito, razionalizzazione della spesa ed<br />
aumento dell’efficienza” ha dichiarato l’assessore<br />
alle Finanze Sandra Savino “che il presidente<br />
Renzo Tondo intende proseguire ed incrementare<br />
nell’immediato futuro, ridefinendo ed affinando<br />
le azioni previste dal programma di governo”.<br />
di cooperazione fra i popoli e all’allargamento<br />
delle prospettive d’insieme per un migliore e più<br />
costruttivo dialogo fra le diverse civiltà.
VAI IN VACANZA TRANQUILLO!<br />
Ai tuoi stampati pensiamo noi,<br />
dalla progettazione alla confezione<br />
www.risma.it<br />
grafica e stampa di<br />
/VOLANTINI/DEPLIANT/<br />
/BROCHURE/CATALOGHI<br />
e molto altro ancora...<br />
RICHIEDI UN PREVENTIVO VIA MAIL<br />
risma@risma.it<br />
ottobre 11 55
orizzonti<br />
ente friuli nel mondo<br />
in cucina c’e’<br />
profumo di friuli<br />
di Paola Del Degan<br />
La scelta minuziosa degli<br />
ingredienti, il tic-tac<br />
dell’orologio scandisce la<br />
frenesia dei preparativi, i<br />
colori e le consistenze delle<br />
pietanze riempiono le pentole,<br />
mentre densi profumi si<br />
espandono nell’aria. “La cucina<br />
è una passione”, parola di Gianni<br />
Ceschia. Gianni, originario di<br />
Gemona, vive e lavora in Canada<br />
dal 1978. Un emigrante della<br />
nuova generazione che ha deciso<br />
di rimboccarsi le maniche e<br />
piantare radici in un altro stato.<br />
Per lavoro quali paesi ha girato?<br />
“Da giovanissimo ho frequentato la scuola<br />
alberghiera di Lignano e dopo varie stagioni<br />
trascorse a farmi le ossa nei locali della regione<br />
ho deciso di cogliere al balzo un’opportunità<br />
e seguire un amico in Lussemburgo.<br />
Avevo 20 e tanta voglia di fare esperienza nel<br />
settore della ristorazione. Da comis di sala<br />
divenni capo chef e, a 24 anni, mi recai in<br />
Canada. Avevo deciso di fermarmi due anni<br />
per fare un’esperienza diversa presso la Famee<br />
Furlane invece...”.<br />
Cos’è successo?<br />
“Mi sono innamorato. Ho conosciuto Renata<br />
Faverin, mia moglie, dopo alcuni anni è nata<br />
nostra figlia Elize e così in Canada ci sono<br />
rimasto”.<br />
“Appena giunto in Canada ho subito<br />
mantenuto il contatto col Friuli<br />
rivolgendomi e lavorando per la<br />
Famee Furlane. Questa associazione<br />
di corregionali non costituisce<br />
esclusivamente un punto di ritrovo<br />
ma fornisce diversi servizi di utilità<br />
sociale, tra cui l’assistenza agli anziani.<br />
Io sono membro del consiglio di<br />
amministrazione della Villa Leonardo<br />
Gambin, una casa di riposo con 160<br />
posti letto. La Famee Furlane e, in<br />
generale, tutti i Fogolârs rimangono un<br />
saldo riferimento per i friulani rimasti<br />
in Canada”.<br />
56 ottobre 11<br />
Come si è inserito?<br />
“Bene. Mi ritengo fortunato visto che molti<br />
friulani emigranti hanno dovuto cambiare<br />
completamente lavoro e adattarsi a ciò che<br />
trovavano per poter campare. Io ho studiato<br />
da cuoco e ho proseguito il percorso professionale<br />
della ristorazione”.<br />
In cosa si è specializzato?<br />
“Ho iniziato con il catering soprattutto perché<br />
non richiedeva cospicui investimenti come<br />
un ristorante e poi perché avevo già esperienza<br />
nel settore. Mi ricordo che ho iniziato<br />
in un posto piccolissimo, da solo. Il locale<br />
misurava 7 metri per 15. Avevo chiesto a un<br />
costruttore friulano, Duilio Pressacco, di affittarmi<br />
un angolino del suo nuovo stabilimento<br />
e così ho fondato The country kitchen. Come<br />
si può intuire dal nome avevo puntato tutto<br />
sulla cucina italiana pura e tradizionale. Funzionò<br />
perché le richieste fioccarono e arrivai<br />
a 15 dipendenti. Ad un certo punto mi sono<br />
trovato di fronte a un bivio perché le richieste<br />
continuavano a crescere. Decisi di cambiare<br />
un po’ la rotta così vendetti la mia ‘creatura’,<br />
The country kitchen, a un gruppo di giovani<br />
e aprii, nel 1999, il Culinary studio. Mi ricordo<br />
che all’inizio, negli anni ottanta, era difficile<br />
persino trovare degli ingredienti veraci come<br />
olio, pasta e pomodoro, per fortuna ora la<br />
scelta è ampia e ottima”.<br />
Cos’è il Culinary studio?<br />
“Il locale è, appunto, uno studio. Non è un<br />
ristorante aperto al pubblico bensì un luogo<br />
dove si tengono classi di cucina, dimostrazioni<br />
culinarie, meeting del palato, e cene<br />
a tema ma solo su prenotazione. A volte<br />
viene utilizzato anche come set pubblicitario.<br />
Dopo alcuni anni, visto che la richiesta del<br />
catering era costantemente presente decisi<br />
di ampliare i locali ed evadere le continue<br />
prenotazioni”.<br />
Quali sono le peculiarità del catering<br />
in Canada?<br />
“Nella maggioranza dei casi il servizio si effettua<br />
all’aperto, si sa che il Canada in quanto<br />
a spazi non ha problemi. Le stagioni dove<br />
le richieste calano sono febbraio e marzo e<br />
leggermente in agosto. Noi ci occupiamo di<br />
tutto, dai piatti agli arredi, dal personale alla<br />
tovaglieria. Ci sono feste di dimensione familiare,<br />
ma anche di centinaia di persone”.<br />
Chi sono i suoi clienti e cosa le viene<br />
maggiormente richiesto?<br />
“Annoveriamo clienti di ogni tipo. Dal vecchietto<br />
che desidera gustare le specialità<br />
italiane e a cui confezioniamo le singole porzioni<br />
da scongelare, ai vip che chiedono cene<br />
personalizzate. Poi ci sono i matrimoni e i vari<br />
banchetti gestiti col catering”.<br />
Gianni Ceschia<br />
Quali i piatti che vanno per la maggiore?<br />
“Le lasagne sono sempre molto richieste ma<br />
il più apprezzato in assoluto rimane il risotto,<br />
un piatto che richiede una preparazione di<br />
alta competenza”.<br />
Dei piatti friulani propone qualcosa?<br />
“Il frico croccante, che i canadesi chiamano<br />
cheese crisp, è richiestissimo soprattutto<br />
come stuzzichino, per accompagnare i cocktail<br />
o il vino bianco. La ‘concorrenza’ è alta,<br />
basti pensare che una ditta olandese ha chiamato<br />
questo prodotto, che propone preconfezionato,<br />
‘Frico’, insomma ci hanno scippato<br />
il nome. Per quanto concerne la carne consigliamo<br />
il coniglio, che è una pietanza sana e<br />
poco grassa, magari sotto forma di arrotolato<br />
per ‘confondere’ i bambini che, altrimenti,<br />
non lo mangerebbero mai”.<br />
A proposito di bambini voi fornite servizio<br />
catering anche alle scuole.<br />
“Sì. Ci atteniamo ai protocolli e forniamo il<br />
cibo per le mense delle elementari. Dobbiamo<br />
porre particolare attenzione ai cibi<br />
allergizzanti e che creano intolleranze giacchè<br />
in Canada, purtroppo, sono molto diffuse. Soprattutto<br />
per quanto riguarda la frutta secca”.<br />
Ha mai organizzato banchetti per<br />
qualche vip?<br />
“Si, un catering per Gianfranco Fini, diversi<br />
per il Consolato italiano, per grandi imprenditori<br />
di origini italiane come la famiglia Del<br />
Zotto del gruppo Tridel e, ultimamente, abbiamo<br />
lavorato per i Magazin Azur durante un<br />
concorso internazionale di design, servendo<br />
oltre 400 ospiti”.<br />
Se le accenno il problema “crisi economica”<br />
lei cosa mi risponde?<br />
“Per noi è inesistente”.<br />
giAnni CesChiA<br />
Culinary studio<br />
Indirizzo: 91 Friuli Court, Suite 13<br />
Woodbridge, Ontario L4L 7H2<br />
Tel. office: (905) 265 – Cook (2665)<br />
Mobile: (905) 265-1350<br />
sito web: www.culinary2000.com<br />
e-mail: info@culinary2000.com
ottobre 11 57
orizzonti<br />
mostre<br />
indUsTriAre ArTe giovAni<br />
prende il volo<br />
Per l’Aeroporto si tratta di un biglietto straordinario<br />
per presentare la creatività del<br />
Friuli Venezia Giulia”. Con queste parole<br />
l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto<br />
Molinaro, ha tenuto a battesimo giovedì<br />
1° settembre l’inaugurazione, nell’aeroscalo<br />
del Friuli Venezia Giulia a Ronchi dei<br />
Legionari, della mostra INDUSTRIARE Arte<br />
Giovani all’interno della 7° edizione di Triestèfotografia,<br />
festival internazionale dello<br />
scatto d’autore curato da Alessio Curto.<br />
Alla presentazione del Festival e della<br />
mostra, promossa da <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong><br />
e da Banca Popolare Friuladria – Crèdit<br />
Agricole è intervenuto, oltre a Lorenzo Oggianu,<br />
componente del cda dell’Aeroporto<br />
FVG, anche il presidente di <strong>Confindustria</strong><br />
<strong>Udine</strong>, Adriano Luci, che ha ricordato<br />
come “nella crisi attuale, che è anche di<br />
idee, sia quanto mai opportuno stimolare<br />
e coinvolgere i giovani per interpretare il<br />
futuro”.<br />
Ad essere esposte in Aeroporto sono infatti<br />
venti fotografie realizzate dagli studenti dei<br />
principali istituti secondari della provincia<br />
di <strong>Udine</strong>, che hanno partecipato al con-<br />
Fino al 4 dicembre 2011 il Castello<br />
di <strong>Udine</strong> ospiterà la mostra Il giovane<br />
Tiepolo. La scoperta della luce. Organizzata<br />
dai Civici Musei di <strong>Udine</strong>, l’esposizione,<br />
curata da Giuseppe Pavanello e Vania<br />
Gransinigh, si avvale di un prestigioso<br />
comitato scientifico internazionale<br />
costituito, oltre che dai curatori, da<br />
Svetlana Alpers, William L. Barcham,<br />
Linda Borean, Caterina Furlan, Peter<br />
O. Krückmann, e Catherine Whistler. I<br />
visitatori potranno ammirare 33 grandi tele<br />
e disegni provenienti da alcune delle più<br />
prestigiose collezioni pubbliche e private<br />
internazionali, tra cui la Pinacoteca di Brera<br />
a Milano, la Galleria Sabauda di Torino,<br />
le Gallerie dell’Accademia di Venezia e<br />
il Museo del Louvre. L’esposizione sarà<br />
volta a ricostruire, attraverso le opere<br />
maggiormente significative, il periodo<br />
giovanile dell’attività di Giambattista<br />
Tiepolo, antecedente al suo soggiorno<br />
udinese del 1726.<br />
I dipinti in esposizione permetteranno di<br />
documentare il passaggio da una pittura<br />
costruita nella luce secondo precise fonti<br />
58 ottobre 11<br />
corso INDUSTRIARE Arte Giovani, giunto<br />
alla seconda edizione ed ispirato a pezzi di<br />
design del territorio presenti nella mostra<br />
di UDESIGN allestita da Anna Lombardi.<br />
Accanto alle foto sono state collocate pure<br />
alcune sedie di imprese friulane di spicco<br />
(Calligaris, Domitalia, Frag, Gervasoni, Max<br />
Design, Moroso, Potocco, Tonon, Fornasarig,<br />
Areadeclic, Crassevig) per una piccola<br />
ma ricca esposizione curata sempre da<br />
Anna Lombardi e promossa dall’Asdi Sedia.<br />
“Sinergia tra istituzioni e coinvolgimento<br />
dei giovani sono gli assi portanti anche<br />
dell’azione dell’Asdi” ha detto il presidente<br />
Giusto Maurig.<br />
L’esposizione – ha ricordato il delegato alla<br />
Cultura di <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong> Rossana Girardi<br />
– è stata prorogata fino al 14 ottobre<br />
prossimo, “ma non vuole essere un’iniziativa<br />
fine a sé stessa, dal momento che mira<br />
con lungimiranza alla continuità”.<br />
Obiettivo è quello di avvicinare il mondo<br />
dei giovani e il territorio all’arte e al mondo<br />
dell’industria, in particolare manifatturiera.<br />
E’ per questo che <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong><br />
e Banca Friuladria, come ha sottolineato<br />
Sante Merlo, capo Area FriulGiulia di Banca<br />
d’illuminazione interne all’immagine a una<br />
pittura costruita con la luce nella quale<br />
forme e volumi appaiono generati, come<br />
vetro soffiato, dall’interna energia luminosa<br />
della materia.<br />
L’esposizione s’inscrive nel progetto<br />
<strong>Udine</strong> città del Tiepolo, giunto alla sua<br />
terza edizione, realizzato anche con la<br />
collaborazione di diversi partner pubblici<br />
e privati fra cui <strong>Confindustria</strong>. Il progetto si<br />
propone di veicolare una nuova immagine<br />
di <strong>Udine</strong>, quale città d’arte, attraverso<br />
gli artisti che più significativamente<br />
rappresentano il suo patrimonio artistico<br />
e culturale e di rilanciare il patrimonio<br />
museale della città.<br />
Inoltre il progetto si pone l’obiettivo di<br />
instaurare un processo virtuoso tra i<br />
vari operatori pubblici e privati coinvolti,<br />
affinché l’investimento culturale si traduca<br />
anche in una positiva ricaduta sulla città.<br />
Popolare FriulAdria, collaborano sinergicamente<br />
sin dalla prima edizione dell’iniziativa.<br />
Per quanto riguarda Triestèfotografia il responsabile<br />
della programmazione Alessio<br />
Curto ha rimarcato come per il 2011 siano<br />
previste 18 location convenzionali e non<br />
(musei e gallerie, ma anche spazi pubblici<br />
come aeroporti, sedi di enti scientifici,<br />
piscine comunali, agenzie assicurative,<br />
centri commerciali, caffè etc.), occupate<br />
dai lavori di una sessantina di autori, tra<br />
cui ricordiamo la mostra di Luigi Vitale, visitabile<br />
fino al 14 ottobre al museo Carà di<br />
Muggia. Tutte le mostre sono gratuite.<br />
L’allestimento espositivo della mostra in<br />
Aeroporto è stato realizzato da Art&Grafica.<br />
Al termine dell’inaugurazione è stato offerto<br />
un aperitivo con prodotti del territorio di<br />
Eat Friuli e la collaborazione di Serenissima<br />
Ristorazione.<br />
Nella pagina a fianco<br />
pubblichiamo nove fra le venti<br />
fotografie esposte: sono quelle<br />
che hanno ricevuto la Menzione<br />
d’Onore al Concorso<br />
il giovane Tiepolo.<br />
La scoperta della luce<br />
Sede:<br />
Salone del Parlamento, Castello di <strong>Udine</strong><br />
4 giugno – 4 dicembre 2011.<br />
Orari:<br />
dal martedì a domenica<br />
10.30 – 19.00<br />
(dal 4 giugno al 30 settembre)<br />
10.30 - 17.00<br />
(dal 1 al 4 dicembre)<br />
lunedì chiuso<br />
Biglietti: Interi € 8<br />
(con visita alla Galleria d’Arte Antica)<br />
Ridotti: € 5<br />
Scolaresche: € 2<br />
Guido Spaini guido.spaini@spaini.it<br />
Matilde Meucci 329 6321362<br />
matilde.meucci@spaini.it<br />
A.L.
“Da un boschetto a una sedia”<br />
Alessandra Di Ronza<br />
“Bright illusion”<br />
Alessia Palombo<br />
“Cos’era, cos’è e cosa sarà”<br />
Valentina Carulli<br />
“Caos gravitazionale”<br />
Lisa Ferigutti<br />
“Ombracrociati”<br />
Laila Peressoni<br />
orizzonti<br />
mostre<br />
indUsTriAre<br />
ArTe giovAni<br />
menzioni d’onore<br />
“Riflesso nella quotidianità”<br />
Martina Parisi<br />
“La tazza del quotidiano”<br />
Giulia Billiani<br />
ottobre 11 59<br />
“Tatuaggio”<br />
Serena Cicuto<br />
“Drago Verde”<br />
Natalya Artunguada
orizzonti<br />
Teatro<br />
E’ ormai ai blocchi di partenza il nuovo cartellone<br />
del Teatro Giovanni da <strong>Udine</strong>, affidato<br />
alla direzione artistica di Cesare Lievi per<br />
la Prosa e Marco Ferruglio per la Musica e<br />
la Danza, per conto della Fondazione omonima,<br />
con un presidente – Tarcisio Mizzau<br />
– “figlio” pure di lunga esperienza anche in<br />
ambito confindustriale.<br />
Ed è proprio il presidente Mizzau che ha<br />
voluto aprire, con un proprio<br />
contributo, il prezioso libricino<br />
che da anni funge da guida<br />
per il pubblico alla scelta degli<br />
spettacoli e delle formule di abbonamento.<br />
“Una stagione da sogno” l’ha<br />
definita Mizzau, che ha sottolineato<br />
quanto cruciale sia la<br />
sinergia tra gli artisti sul palco<br />
ed il pubblico in sala “che quando<br />
si mettono in contatto, si<br />
ascoltano e si comprendono, il<br />
successo è raggiunto”.<br />
Naturalmente – ha sottolineato<br />
il presidente – selezionare proposte<br />
congrue, anche rispetto<br />
alle esigenze di bilancio (in tempi<br />
certo non di “vacche grasse”),<br />
non è operazione semplice,<br />
vista l’esigenza di mettere in<br />
contatto artisti provenienti da<br />
tutto il mondo con un uditorio<br />
sì sempre più competente ed<br />
esigente, ma con caratteristiche<br />
proprie e peculiari emanate dal<br />
territorio. Compito ultimo di un<br />
teatro, al di là dell’intrattenimento, è in fondo<br />
quello di suscitare dialogo, “dialogo che<br />
si possa espandere in città e poi continuare<br />
sul territorio, fra plausi e critiche, adesioni e<br />
contestazioni, in un crogiolo di elaborazione<br />
d’idee“.<br />
Da ciò la scelta di inserire in cartellone sì<br />
testi e spartiti classici, irrinunciabili per un<br />
teatro cittadino di grande ambizione, ma selezionandoli<br />
tra le mise-en-sciene che introducano<br />
elementi di novità, poiché – sottolinea<br />
Mizzau - “la cultura non è mai ferma”,<br />
vieppiù in un territorio vivo come il Friuli, in<br />
cui “la concezione passiva del rapporto con<br />
la cultura, con una separazione netta fra i<br />
produttori di cultura e i fruitori, risulta un<br />
modello dimesso, debilitante, inadeguato”.<br />
Molte le produzioni originali, che coinvolgono<br />
in molti casi realtà locali, e che – oltre ad<br />
60 ottobre 11<br />
Tarcisio mizzau:<br />
“Una stagione da sogno”<br />
Tarcisio Mizzau<br />
(foto Paolo Iacob)<br />
arricchire il cartellone cittadino - puntano a<br />
farsi ambasciatori del nostro territorio anche<br />
al di là dei nostri confini. Ne è esempio lo<br />
spettacolo inaugurale della prosa, “Il principe<br />
di Homburg” di Heinrich von Kleist, capolavoro<br />
del romanticismo tedesco che verrà<br />
prodotto dallo stesso Giovanni da <strong>Udine</strong>, in<br />
collaborazione con il CSS <strong>Udine</strong> e per la regia<br />
di Cesare Lievi, destinato a toccare le più<br />
prestigiose platee teatrali nazionali.<br />
Dieci saranno gli spettacoli di Prosa, con<br />
una selezione spazierà dai testi di grandi<br />
autori (Shakespeare, Brecht, Strindberg,<br />
Checov, Goldoni...) riletti e reinterpretati da<br />
alcuni dei nomi più affermati o più promettenti<br />
del panorama teatrale contemporaneo<br />
(Sciaccaluga, Bruni, De Capitani, Malosti,<br />
Magelli e Solari), con compagnie giovani ed<br />
innovative che si alterneranno con nomi di<br />
consolidata fama quali Eros Pagni, Umberto<br />
Orsini, Alessandro Haber, Luca De Filippo,<br />
Marco Paolini, Maddalena Crippa. Senza poi<br />
abbandonare il percorso dedicato alla lingua<br />
friulana che – in attesa di un nuovo, atteso<br />
allestimento della Farie Teatrâl Furlane –<br />
quest’anno renderà omaggio a tre poeti friulani<br />
contemporanei (Ida Vallerugo, Pierluigi<br />
Cappello e Leonardo Zanier), letti da attori<br />
di consolidato mestiere.<br />
Dodici, invece, saranno gli appuntamenti<br />
della Stagione Musicale, con in particolare<br />
due momenti di grande richiamo, con due<br />
fra le principali orchestre italiane per la volta<br />
ad <strong>Udine</strong>: l’Orchestra dell’Accademia di Santa<br />
Cecilia, e l’Orchestra del Maggio Musicale<br />
Fiorentino. E grazie a una spettacolare carrellata<br />
di orchestre internazionali, ad intensi<br />
momenti dedicati alla coralità, ai<br />
grandi solisti.<br />
Completeranno infine il cartellone<br />
sei spettacoli per il cartellone<br />
“Crossover”, che ormai tradizionalmente<br />
spazia tra proposte<br />
musicali e teatrali, con un occhio<br />
di riguardo per un pubblico più<br />
giovane, quindi la grande Lirica<br />
(saranno la “Lucia di Lammermoor”<br />
e la “Bohème” le opere<br />
in cartellone), la Danza, in un<br />
percorso che attraversa, con il<br />
contributo di compagnie internazionali,<br />
il balletto romantico,<br />
il novecento neoclassico, la coreografia<br />
contemporanea, e un<br />
“fuori programma” di incursioni<br />
nel Teatro Comico (in sinergia<br />
con il CSS). Senza naturalmente<br />
trascurare i consueti spazi dedicati<br />
al teatro per ragazzi e per le<br />
scuole, nonché i percorsi collaterali<br />
(che saranno annunciati via<br />
via nel corso della stagione), volti<br />
a dare continuità alla stagione,<br />
tra un grande evento e l’altro.<br />
Un’offerta, quindi, quanto mai ricca ed articolata,<br />
che punta anche al non trascurabile<br />
obiettivo (tema quanto mai attuale) della<br />
sostenibilità in termini di costi. “Il Giovanni<br />
da <strong>Udine</strong> – ricorda il presidente Mizzau –<br />
gestisce una grande struttura, e può e deve<br />
stare al pari con le altri istituzioni di spettacolo<br />
regionali e italiane, avanzando le sue<br />
proposte mentre tratta l’acquisto di quelle<br />
degli altri. Perché – prosegue il presidente<br />
– se scegliesse di mettersi in seconda<br />
posizione, con un’interpretazione minimale<br />
della propria funzione, perderebbe di autorità<br />
e forza contrattuale, senza giustificazione<br />
alcuna”.<br />
M.T.
ottobre 11 61
orizzonti<br />
Libri<br />
Altre letture<br />
consigliate<br />
Gianpaolo Pavone<br />
LA vendiTA<br />
persUAsivA<br />
Le strategie e<br />
le tecniche dei<br />
migliori venditori al<br />
mondo<br />
Pagg.: 152<br />
Euro 21,00<br />
Soprattutto in periodi di crisi, quando vendere<br />
è sempre più difficile, adottare tecniche di<br />
vendita efficaci può diventare non solo utile,<br />
ma necessario. Questo agile manuale, in<br />
sette capitoli, vi porterà a confrontarvi con le<br />
tecniche di vendita persuasiva adottate dai<br />
più noti venditori al mondo. L’autore, che ha<br />
lavorato a lungo nel settore pubblicitario per<br />
due aziende del calibro di Telemontecarlo<br />
e del Sole 24 Ore, ha formato oltre 5mila<br />
persone in tutta Italia, offre, dunque, una<br />
indubitabile garanzia di competenza nel<br />
settore. Leggendo il suo volume potrete<br />
imparare a gestire gli obiettivi e le motivazioni<br />
persuasive vincenti, a lasciare il segno a ogni<br />
vostra visita, a neutralizzare le obiezioni dei<br />
clienti, a scrivere lettere davvero efficaci e<br />
persuasive o a gestire al meglio le telefonate<br />
ai clienti. Insomma tutto quello che vi serve,<br />
oltre a un po’ di talento, per diventare un<br />
venditore di successo.<br />
Ulderico Munzi<br />
mUssoLini e iL<br />
mosTro<br />
di ToLmezzo<br />
Marsilio<br />
Pagg.: 335<br />
Euro 19,00<br />
Storia vera e fantasia si mescolano in<br />
questo romanzo che tiene sulla corda il<br />
lettore affrontando il difficile tema della<br />
pedofilia. L’aspetto storico è legato alla<br />
presenza di Mussolini come maestro di<br />
scuola elementare a Tolmezzo nel 1907.<br />
Era un Mussolini assai diverso dal futuro<br />
“Duce”. Allora egli era un socialista convinto,<br />
rivoluzionario, ferocemente anticlericale,<br />
amante del vino e donnaiolo (quest’ultima è<br />
l’unica caratteristica che avrebbe conservata<br />
anche in seguito...). La parte romanzata<br />
riguarda la presenza di un pedofilo che<br />
nell’omertà della gente “per bene” del<br />
62 ottobre 11<br />
capoluogo carnico, prende di mira i bambini<br />
delle famiglie povere e che Mussolini cerca di<br />
stanare inducendo i suoi seguaci alla caccia<br />
al mostro. Una storia che riemerge trent’anni<br />
dopo, con Mussolini già “Duce” grazie a<br />
manoscritto ritrovato da un antiquario e dalla<br />
sua ragazza, ardente fascista. Una storia che<br />
mostra un Mussolini diverso e che, quindi,<br />
l’Ovra vorrebbe lasciare sepolta e che i due<br />
giovani, invece, riportano alla luce.<br />
Pavel Sanaev<br />
seppeLLiTemi<br />
dieTro iL<br />
BATTisCopA<br />
Nottetempo<br />
Pagg.: 279<br />
Euro 17,00<br />
Una nonna terribile che cresce un bambino<br />
malato (o che lei ritiene tale) sottraendolo<br />
alla madre. “Seppellitemi dietro il battiscopa”,<br />
che in Russia ha venduto oltre 500mila<br />
copie, è un romanzo divertente, ricco di<br />
humour. Nina, la nonna, vuole un bene<br />
infinito al suo nipotino di 9 anni Sala, ma per<br />
troppo amore lo costringe a una vita assurda<br />
(continui bagni caldi, maglia di lana in ogni<br />
stagione, niente attività che lo possano far<br />
sudare, continue visite dei medici) per evitare<br />
che sia attaccato da qualche batterio e ogni<br />
volta che il bimbo trasgredisce qualche<br />
ordine lo ricopre di insulti degni di uno<br />
scaricatore di porto che scarica anche sul<br />
marito e sulla figlia (madre di Saša) che ha<br />
sposato un pittore squattrinato. Raccontate<br />
in prima persona dal bambino, con un certo<br />
distacco e una non celata tenerezza per<br />
la nonna, le assurde situazioni alle quali<br />
è sottoposto divertono, ma fanno anche<br />
meditare sui guasti che possono derivare dal<br />
troppo amore e dalle frustrazioni degli adulti.<br />
Oscar Wilde<br />
fiABe<br />
Il figlio delle stelle<br />
L’onorevole razzo<br />
Edizioni Angolo<br />
Manzoni<br />
Pagg.: 119<br />
Euro 15,00<br />
Nuovo volume della collana a grandi caratteri<br />
“Junior D” con la quale la casa editrice<br />
torinese Angolo Manzoni continua la propria<br />
meritoria opera per facilitare la lettura<br />
agli ipovedenti grazie ai grandi caratteri e<br />
ai dislessici grazie al carattere di stampa<br />
EasyReading, appositamente brevettato.<br />
In questo caso si tratta di due bellissime<br />
iL LiBro<br />
deL mese<br />
Stefano Tonchia –<br />
Egidio Napoli<br />
LeAn offiCe<br />
La lean nei<br />
progetti, nelle<br />
commesse, nella<br />
supply chain,<br />
nella direzione e<br />
amministrazione,<br />
nei servizi<br />
Sole 24 Ore<br />
Pagg.: 367<br />
Euro 49,00<br />
Nato all’interno della Toyota, il metodo Lean<br />
grazie alla sua efficacia (legata alla strenua<br />
battaglia contro gli sprechi in ogni settore)<br />
si è via via diffuso in tutto il mondo e oggi<br />
sono sempre più i corsi rivolti a imprenditori<br />
e manager desiderosi di applicarlo nelle loro<br />
imprese. Tonchia e Napoli, già autori della<br />
precedente Guida alla Lean Management<br />
(2009) dedicano questa volta la loro<br />
attenzione all’esportazione della Lean al<br />
mondo dei “colletti bianchi” e al settore dei<br />
servizi (sia pubblici sia privati) nel quale può<br />
rivelarsi molto efficace, forse anche più che<br />
nei reparti di produzione.<br />
La Lean sembra, infatti, poter fare miracoli,<br />
portando grande efficienza. Napoli e Tonchia<br />
spiegano in dieci capitoli come applicare la<br />
lean in ciascun settore summenzionato nel<br />
sottotitolo del volume arricchendo, come<br />
sempre, il loro lavoro con tabelle esplicative<br />
ed esempi.<br />
Una guida di indubbio interesse per tutti<br />
coloro che operano a livello dirigenziale e<br />
che sarebbe auspicabile diventasse una<br />
sorta di bibbia per tutti i dirigenti pubblici.<br />
fiabe del grandissimo Oscar Wilde. Racconti<br />
che non solo divertono i bambini e gli<br />
adulti, ma contengono anche un profondo<br />
insegnamento etico. Nel caso de “Il figlio<br />
delle stelle” la “morale” della fiaba è, infatti,<br />
una netta condanna degli egoisti e dei<br />
superbi con la dimostrazione che a essere<br />
generosi ci si guadagna. “L’onorevole razzo”<br />
invece mette in evidenza l’involontaria,<br />
ma spesso enorme comicità di coloro che<br />
si credono migliori degli altri e hanno un<br />
evidente eccesso di autostima.<br />
Un grande scrittore che si rivela tale anche<br />
quando si esercita nella letteratura per<br />
bambini.<br />
C.P.
Progetta una casa semplice<br />
e aprila con una sola chiave!<br />
...ma intelligente!<br />
Informazioni e progetti presso: USONI sas<br />
pensa: avere una sola chiave per<br />
tutta la casa e poter attivare e<br />
disattivare le chiavi quando vuoi.<br />
Magari disattivarle quando le<br />
perdi senza dover chiamare il<br />
fabbro...<br />
Via G. Duodo 1/b-f 33100 <strong>Udine</strong> 0432 235290 info@usoni.net<br />
ottobre 11 63
AgrodoLCe<br />
64 ottobre 11<br />
di Paolo Tarabocchia
ottobre 11 65
L’opinione<br />
Due terzi di nuove entrate, un terzo di tagli<br />
alle spese; un punto di Iva in più, un “tocco”<br />
di contributo di solidarietà, shakerare<br />
bene gli ingredienti, et voilà, la manovra è<br />
servita. Bere a piacere, meglio se brindando<br />
al rinvio di scelte importanti per il<br />
futuro del Paese. Ma magari raccogliendo<br />
il sempre più diffuso invito a bere responsabilmente.<br />
Alla fine, dopo mesi di annunci e correzioni,<br />
di accelerazioni e ripensamenti, la<br />
manovra ha visto la luce. Un<br />
documento che da più parti<br />
è già stato giudicato – non<br />
ultimo dall’economista e politologo<br />
statunitense Edward<br />
Luttwak, che ha affrontato<br />
il tema qui in Friuli recentemente<br />
– “ai limiti dell’inadeguatezza”<br />
e che potrebbe<br />
portare a breve – qualora le<br />
maggiori entrate o risparmi attesi<br />
si rivelassero inferiori alle<br />
aspettative – alla necessità di<br />
adottare un’ulteriore manovra<br />
correttiva.<br />
Ma, cercando di guardare<br />
il bicchiere mezzo pieno,<br />
si deve prendere atto che<br />
almeno la nuova Finanziaria –<br />
adottata con il fiato sul collo<br />
dell’intera Europa – è realtà e<br />
si spera ora che possa contribuire<br />
a “raffreddare” un po’ il<br />
clima internazionale, sempre<br />
più infuocato dopo i casi di<br />
Grecia e Spagna e con una<br />
Germania sempre meno disposta a fare la<br />
“crocerossina”. Se non altro a rendere un<br />
po’ meno “nervosi” i mercati. Ma nessuno<br />
si illuda che sia sufficiente a garantire un<br />
vero rilancio dell’economia italiana, perché<br />
ai tassi di crescita previsti ed in assenza di<br />
serie misure atte a sostenere lo sviluppo, il<br />
declino appare inarrestabile.<br />
Al di là degli aspetti contabili, nella manovra<br />
è assente quello che le imprese (ma<br />
anche i consumatori) attendevano: un<br />
segnale di tranquillità, l’indicazione che si<br />
era intrapreso un cammino che – ancorché<br />
duro – potesse condurre ad un progressivo<br />
risanamento del Paese (l’enorme<br />
voragine del debito pubblico si è accre-<br />
66 ottobre 11<br />
A proposito di...<br />
manovra finanziaria<br />
sciuta in decenni e, poiché “natura non<br />
facit saltus”, pare eccessivo pretendere<br />
miracoli in tempi stretti, soprattutto considerando<br />
l’alto tasso di evasione fiscale…).<br />
E invece, l’impressione sembra essere<br />
ancora quella della necessità di procedere<br />
nell’emergenza, nell’incertezza più totale.<br />
Un po’, d’accordo, per il difficile momento<br />
a livello internazionale, che ha fatto ad<br />
esempio rinviare alla Danieli di Buttrio un<br />
investimento di 400 milioni di euro in una<br />
nuova acciaieria, complementare, quanto a<br />
La copertina dell’album Emergency dei Kool and the Gang (1984)<br />
prodotti, all’Abs di Cargnacco (da valutare<br />
dove realizzarla: in Italia o in Germania?)<br />
. Ma non è certo solo questo il “deterrente”<br />
ad investire, a non dare il senso di<br />
prospettiva.<br />
La situazione è seria. Nel primo semestre<br />
dell’anno in Friuli Venezia Giulia si sono<br />
registrati 14,1 fallimenti ogni 10mila imprese<br />
(secondo peggior dato percentuale in<br />
Italia, dopo la Lombardia) e le previsioni di<br />
un autunno difficile ci sono tutte, dato che<br />
– tra l’altro - il caro-spread porterà ad un<br />
aumento del costo dei nuovi finanziamenti<br />
(e quindi ad un conseguente appesantimento<br />
della situazione finanziaria) e che<br />
di Mauro Filippo Grillone<br />
le Pmi già hanno ridotto nel primo semestre<br />
2011 la domanda di erogazioni (-1%<br />
rispetto all’analogo periodo 2010, secondo<br />
i dati Crif). Si dirà: per fortuna, l’export qui<br />
tiene ancora e questo dimostra la capacità<br />
delle imprese di fare miracoli, ma anche di<br />
imparare la lezione di fare aggregazione,<br />
approfittando – com’è successo di recente<br />
per sei imprese del settore chimico – di<br />
strumenti quale il contratto di rete d’impresa,<br />
che permetterà loro di innovare e<br />
proporsi sul mercato abbattendo i costi.<br />
Ma c’è anche chi – come<br />
il Gruppo Meccaniche di<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong> – non<br />
esita ad esprimere “solitudine<br />
ed impotenza” di fronte alla<br />
constatazione che, “in un<br />
grande momento di instabilità,<br />
l’impresa non trova fuori dai<br />
cancelli della fabbrica risposte<br />
adeguate alla sua domanda di<br />
competitività”.<br />
Dice il presidente del Gruppo,<br />
Carlo Tonutti: «Sembra che i<br />
problemi delle imprese siano<br />
marginali. Ma sono le imprese<br />
che assicurano sviluppo e<br />
lavoro. Ed è su questo che<br />
occorre concentrare sforzi e<br />
risorse per uscire dalla stagnazione<br />
latente. Non possiamo<br />
permettere che investimenti,<br />
piccoli o grandi che siano,<br />
emigrino all’estero o non si<br />
attuino perché mancano le<br />
condizioni per la loro attuazione<br />
nel Paese».<br />
Intanto il progetto di Superporto regionale<br />
langue, in attesa di certezze; i “pasticci”<br />
legislativi restano (vedi alla voce Sistri);<br />
l’edilizia in regione ha raggiunto livelli<br />
negativi che sembrano passare totalmente<br />
inosservati, sottovalutati; l’indecisione<br />
regna sovrana. All’orizzonte resta solo<br />
l’emergenza continua. E – accanto ad<br />
iniziative dai tempi bradipeschi – sui costi<br />
della politica e dell’efficienza dell’amministrazione<br />
continua un atteggiamento<br />
ondivago e non determinato. Auguri, Italia;<br />
auguri, Friuli.
Gas<br />
Luce<br />
Bluenergy: l’energia<br />
che parla con te.<br />
L’energia che vi parla e vi ascolta, per esservi<br />
ancora più vicina.<br />
Af� darsi a Bluenergy signi� ca parlare con chi è vicino e ascolta le<br />
esigenze del Cliente e non dialogare con impersonali call center.<br />
Bluenergy risponde con rapidità alle esigenze del cliente garantendogli<br />
risparmio e qualità di servizio. Bluenergy, con il proprio<br />
staff, assicura trasparenza e professionalità a tutti i suoi Clienti.<br />
Via Roma, 39 - 33030 Campoformido (UD)<br />
Tel +39 0432 632911 - Fax +39 0432 632999<br />
clienti@bluenergygroup.it<br />
www.bluenergygroup.it<br />
Per info<br />
chiama<br />
Vieni a trovarci in � era<br />
PAD 2 Corsia A-B<br />
ottobre 11 67
68 ottobre 11