claudio citossi - Confindustria Udine
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economia<br />
focus-Contratto di rete d’impresa<br />
Ora aggregarsi è più facile<br />
Fare sistema? Aggregarsi? Oggi è più facile<br />
con il contratto di rete, uno strumento<br />
fortemente voluto da <strong>Confindustria</strong>.<br />
Oggi è più semplice collaborare su un progetto,<br />
creare una nuova iniziativa, attivare<br />
un’attività promozionale comune senza<br />
dover necessariamente costituire una società<br />
o un consorzio. E questo è possibile<br />
attraverso la stipulazione di un contratto<br />
con il quale alcune imprese si prefiggono<br />
lo scopo di accrescere, individualmente e<br />
collettivamente, la propria capacità innovativa<br />
e la propria competitività sul mercato<br />
evitando di seguire particolari formalismi.<br />
La sua disciplina è contenuta in alcune<br />
norme emanate tra il 2009 ed il 2010<br />
ed è caratterizzata dal fatto che, per il<br />
conseguimento dello scopo comune, non<br />
prevede la creazione di un nuovo soggetto<br />
di diritto né una nuova e distinta attività<br />
d’impresa rispetto a quella dei soggetti<br />
aderenti al contratto.<br />
12 ottobre 11<br />
Foto di gruppo a palazzo Torriani in occasione della firma del contratto di rete d’impresa<br />
tra le aziende del comparto della chimica(FotoGasperi)<br />
Come aderire ad un<br />
contratto di rete<br />
Per una prima valutazione dell’opportunità di<br />
sottoscrivere un contratto di rete e per ricevere<br />
assistenza tecnica, indicazioni dal punto di<br />
vista fiscale e consulenza giuri dico-legale le<br />
aziende interessate possono rivolgersi all’Area<br />
Economia d’Impresa di <strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong> (tel.<br />
0432/276239, 276236, E-mail economico@<br />
confindustria.ud.it).<br />
Tra le attività che le imprese aderenti alla<br />
rete possono svolgere, la legge indica le<br />
seguenti tipologie:<br />
- collaborazione in forme e in ambiti<br />
predeterminati attinenti all’esercizio delle<br />
imprese aderenti;<br />
- scambio di informazioni o prestazioni di<br />
natura industriale, commerciale, tecnica<br />
o tecnologica;<br />
- esercizio in comune di una o più attività<br />
rientranti nell’oggetto delle imprese<br />
aderenti.<br />
Il contratto di rete può essere stipulato<br />
tra imprese iscritte alla propria Camera di<br />
Commercio, qualsiasi sia la loro forma di<br />
costituzione (società di capitali, società di<br />
persone, imprenditori individuali, ecc.), la<br />
loro dimensione (grandi, medie e piccole<br />
imprese) o il loro ambito di attività (es.<br />
imprese di produzione di beni o servizi,<br />
imprese di distribuzione). Esso deve<br />
essere stipulato per atto pubblico o per<br />
scrittura privata autenticata. Tali forme<br />
sono previste dalla legge ai fini degli<br />
adempimenti pubblicitari cui è sottoposto<br />
il contratto di rete.<br />
Il contratto deve, inoltre, prevedere al<br />
suo interno, quale parte fondamentale,<br />
il programma di rete, elemento obbligatorio<br />
che contiene “l’enunciazione dei<br />
diritti e degli obblighi assunti da ciascun<br />
partecipante e le modalità di realizzazione<br />
dello scopo comune”. Il programma deve<br />
essere supportato dall’esplicitazione degli<br />
obiettivi ed eventualmente dalla previsione<br />
di un organo comune. Quest’ultimo, se<br />
previsto, agisce in rappresentanza di tutte<br />
le aziende contraenti ed ha il compito di<br />
gestire le attività previste dal contratto di<br />
rete. La normativa non prescrive particolari<br />
contenuti alle parti, lasciando ad esse la<br />
più ampia libertà negoziale.<br />
L’art. 42 comma 2-quater, della legge n.<br />
122/2010 ha introdotto una agevolazione<br />
fiscale a favore delle imprese che stipulano<br />
contratti di rete. Secondo questa<br />
norma non concorre alla formazione del<br />
reddito imponibile dell’impresa aderente<br />
a un contratto di rete la quota degli utili<br />
dell’esercizio destinata al fondo patrimoniale<br />
comune e per tale via alla realizzazione<br />
degli investimenti previsti dal contratto<br />
di rete.<br />
L’agevolazione si applica agli utili d’esercizio<br />
accantonati ad apposita riserva a partire<br />
dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre<br />
2010 e fino al periodo di imposta<br />
in corso al 31 dicembre 2012.<br />
La sospensione di imposta, completato<br />
il programma di rete, continua a perdurare<br />
anche oltre la naturale scadenza del<br />
contratto di rete stesso, fino a quando la<br />
riserva di patrimonio netto, in cui si è data<br />
evidenza degli utili destinati alla rete, viene<br />
utilizzata per scopi diversi dalla copertura<br />
di perdite.<br />
Per poter beneficiare dell’agevolazione<br />
fiscale le imprese devono sottoporre il<br />
contratto di rete ad asseverazione. “Retinsieme”<br />
è l’organismo di asseverazione<br />
espressione di <strong>Confindustria</strong>.<br />
Barbara Terenzani,<br />
Area Economia d’impresa<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong><br />
i contratti di rete<br />
in italia<br />
Secondo le indicazioni di Retimpresa sono 76 i<br />
contratti di rete sottoscritti entro lo scorso luglio<br />
a livello nazionale.<br />
Le imprese coinvolte sono 388 e operano in<br />
diversi settori produttivi: dalla meccanica alla<br />
chimica, dall’ICT all’agro-alimentare, dai servizi<br />
alle energie rinnovabili.<br />
Si sono aggregate per essere più competitive sui<br />
mercati, ma anche per partecipare a progetti di<br />
ricerca, svolgere attività di co-progettazione, gestire<br />
un marchio comune, scambiare informazioni<br />
e know-how e condividere processi produttivi.