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claudio citossi - Confindustria Udine

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orizzonti<br />

obiettivo internazionalizzazione<br />

Uno sguardo<br />

sul mediterraneo<br />

L’intervento di Massimiliano Zamò<br />

“Per l’Italia e il suo sistema industriale i<br />

paesi del Mediterraneo rappresentano la<br />

nuova vera frontiera, un nuovo mercato al<br />

quale rivolgersi pensando ad investimenti<br />

congiunti e a sinergie in loco. Un’occasione<br />

da non farsi scappare per non rischiare<br />

che le opportunità maggiori sia colte da<br />

altri come, per esempio, i francesi, gli<br />

inglesi e i tedeschi. Stavolta le nostre imprese<br />

devono essere protagoniste affinché<br />

il Mediterraneo possa tornare a chiamarsi<br />

Mare Nostrum”. Queste le parole di Massimiliano<br />

Zamò, presidente del Circolo<br />

della Sedia, con le quali ha dato inizio<br />

al convegno dal titolo “Uno sguardo sul<br />

Mediterraneo: analisi e prospettive. L’Italia<br />

e i cambiamenti politici del Nord Africa”<br />

organizzato proprio dall’associazione nella<br />

splendida cornice di Casa Forte Nussi Deciani<br />

a Case di Manzano. Il tema principale<br />

della serata, infatti, ha voluto focalizzare<br />

l’attenzione sui Paesi del Nord Africa per<br />

cercare di cogliere gli aspetti più importanti<br />

di un passaggio storico – politico epocale<br />

che riguarda realtà tutt’altro che in crisi,<br />

cioè nazioni che si affacciano per la prima<br />

volta sul Mediterraneo per crescere e svilupparsi<br />

grazie all’avvento di governi maggiormente<br />

democratici. “Anche il Distretto<br />

52 ottobre 11<br />

industriale della sedia – si è detto nel<br />

corso della serata - non può permettersi<br />

di restare a guardare, di essere semplice<br />

spettatore del cambiamento. Bisogna fare<br />

sistema ed individuare strategie efficaci<br />

che permettano alle aziende friulane di rafforzare<br />

o aumentare la presenza in quelle<br />

aree che offrono non solo infrastrutture e<br />

potenziali nuovi acquirenti ma costituiscono<br />

una fresca opportunità per la diffusione<br />

in tutto il continente africano dei prodotti<br />

del Distretto e per la valorizzazione della<br />

qualità del Made in Italy. L’Europa sta mancando<br />

un appuntamento che l’Italia non<br />

può e non deve mancare. Guardando al<br />

futuro è necessario reagire e soprattutto<br />

agire perché una volta superate le criticità<br />

e le conflittualità del presente, lo sviluppo<br />

e la competizione non saranno più limitate<br />

dalla paura. Così la volontà di progresso<br />

di queste giovani società saprà di certo<br />

riconoscere le opportunità di cooperazione<br />

economica che l’Italia avrà saputo offrire”.<br />

Un tema, questo, che dopo il saluto<br />

delle autorità presenti - tra le quali il neo<br />

assessore provinciale alle attività produttive<br />

Adriano Ioan e il presidente di <strong>Confindustria</strong><br />

FVG Alessandro Calligaris – ha visto il<br />

susseguirsi di numerosi interventi moderati<br />

dal giornalista della RAI Antonio Caiazza.<br />

Khaled Fouad Allam, docente di Sociologia<br />

del mondo musulmano all’Università di<br />

Trieste ed editorialista de Il Sole24Ore, per<br />

esempio, ha parlato di “una situazione che<br />

cambia ogni giorno, di un nuovo ciclo del<br />

mondo arabo che sembra condurre verso<br />

alleanze e raggruppamenti”. “Queste forze<br />

esplose – ha detto Khaled Fouad Allam –<br />

sono molto giovani e non hanno ancora<br />

una vera leadership. Ci vuole del tempo<br />

per creare un partito politico ma i lupi<br />

sono sempre in agguato. Il bipolarismo<br />

dei paesi arabi dovrà svolgersi all’interno<br />

dei parlamenti. Solo così il conflitto potrà<br />

essere istituzionalizzato in prospettiva di un<br />

importante passo verso la modernizzazione<br />

di questi stati”. Secondo Marco Bruseschi,<br />

delegato all’Internazionalizzazione di<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Udine</strong> nonché vicepresidente<br />

della Camera di Commercio di <strong>Udine</strong>, “è<br />

compito delle istituzioni fare da apripista<br />

per permettere uno competizione alla<br />

pari, magari favorendo la conoscenza degli<br />

usi, dei costumi e della cultura dei territori<br />

verso i quali le imprese volgono il proprio<br />

sguardo”. Matteo Tomba (Pert Srl), invece,<br />

ha portato l’esperienza diretta di un’azienda<br />

che opera da anni nei paesi dell’area<br />

mentre Angelo Zanutto, direttore generale<br />

della Banca di Credito Cooperativo di Manzano,<br />

ha ribadito l’impegno dell’istituto di<br />

credito “nel sostegno delle Pmi rimarcando<br />

come i Paesi del Nord Africa rappresentino<br />

un futuro prospero per tutte le realtà produttive<br />

che decideranno di agire in questa<br />

direzione”.<br />

L’associazione<br />

culturale<br />

CirCoLo deLLA sediA<br />

L’Associazione culturale Circolo della Sedia<br />

nasce nel 2007 per promuovere momenti<br />

d’incontro e confronto, dibattiti ed altre attività<br />

rivolte soprattutto alle giovani generazioni del<br />

Distretto della Sedia. Una serie di iniziative<br />

(dal titolo “Parliamone con”) che negli anni<br />

hanno trattato argomenti di varia natura come<br />

la politica, l’economia, l’ambiente, l’attualità, la<br />

comunicazione e il design. Per questo è nata<br />

anche la collaborazione con l’associazione<br />

culturale Vicino/Lontano che da sempre<br />

riserva particolare attenzione alle tematiche<br />

di cooperazione fra i popoli e all’allargamento<br />

delle prospettive d’insieme per un migliore e più<br />

costruttivo dialogo fra le diverse civiltà.

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