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claudio citossi - Confindustria Udine

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orizzonti<br />

ente friuli nel mondo<br />

in cucina c’e’<br />

profumo di friuli<br />

di Paola Del Degan<br />

La scelta minuziosa degli<br />

ingredienti, il tic-tac<br />

dell’orologio scandisce la<br />

frenesia dei preparativi, i<br />

colori e le consistenze delle<br />

pietanze riempiono le pentole,<br />

mentre densi profumi si<br />

espandono nell’aria. “La cucina<br />

è una passione”, parola di Gianni<br />

Ceschia. Gianni, originario di<br />

Gemona, vive e lavora in Canada<br />

dal 1978. Un emigrante della<br />

nuova generazione che ha deciso<br />

di rimboccarsi le maniche e<br />

piantare radici in un altro stato.<br />

Per lavoro quali paesi ha girato?<br />

“Da giovanissimo ho frequentato la scuola<br />

alberghiera di Lignano e dopo varie stagioni<br />

trascorse a farmi le ossa nei locali della regione<br />

ho deciso di cogliere al balzo un’opportunità<br />

e seguire un amico in Lussemburgo.<br />

Avevo 20 e tanta voglia di fare esperienza nel<br />

settore della ristorazione. Da comis di sala<br />

divenni capo chef e, a 24 anni, mi recai in<br />

Canada. Avevo deciso di fermarmi due anni<br />

per fare un’esperienza diversa presso la Famee<br />

Furlane invece...”.<br />

Cos’è successo?<br />

“Mi sono innamorato. Ho conosciuto Renata<br />

Faverin, mia moglie, dopo alcuni anni è nata<br />

nostra figlia Elize e così in Canada ci sono<br />

rimasto”.<br />

“Appena giunto in Canada ho subito<br />

mantenuto il contatto col Friuli<br />

rivolgendomi e lavorando per la<br />

Famee Furlane. Questa associazione<br />

di corregionali non costituisce<br />

esclusivamente un punto di ritrovo<br />

ma fornisce diversi servizi di utilità<br />

sociale, tra cui l’assistenza agli anziani.<br />

Io sono membro del consiglio di<br />

amministrazione della Villa Leonardo<br />

Gambin, una casa di riposo con 160<br />

posti letto. La Famee Furlane e, in<br />

generale, tutti i Fogolârs rimangono un<br />

saldo riferimento per i friulani rimasti<br />

in Canada”.<br />

56 ottobre 11<br />

Come si è inserito?<br />

“Bene. Mi ritengo fortunato visto che molti<br />

friulani emigranti hanno dovuto cambiare<br />

completamente lavoro e adattarsi a ciò che<br />

trovavano per poter campare. Io ho studiato<br />

da cuoco e ho proseguito il percorso professionale<br />

della ristorazione”.<br />

In cosa si è specializzato?<br />

“Ho iniziato con il catering soprattutto perché<br />

non richiedeva cospicui investimenti come<br />

un ristorante e poi perché avevo già esperienza<br />

nel settore. Mi ricordo che ho iniziato<br />

in un posto piccolissimo, da solo. Il locale<br />

misurava 7 metri per 15. Avevo chiesto a un<br />

costruttore friulano, Duilio Pressacco, di affittarmi<br />

un angolino del suo nuovo stabilimento<br />

e così ho fondato The country kitchen. Come<br />

si può intuire dal nome avevo puntato tutto<br />

sulla cucina italiana pura e tradizionale. Funzionò<br />

perché le richieste fioccarono e arrivai<br />

a 15 dipendenti. Ad un certo punto mi sono<br />

trovato di fronte a un bivio perché le richieste<br />

continuavano a crescere. Decisi di cambiare<br />

un po’ la rotta così vendetti la mia ‘creatura’,<br />

The country kitchen, a un gruppo di giovani<br />

e aprii, nel 1999, il Culinary studio. Mi ricordo<br />

che all’inizio, negli anni ottanta, era difficile<br />

persino trovare degli ingredienti veraci come<br />

olio, pasta e pomodoro, per fortuna ora la<br />

scelta è ampia e ottima”.<br />

Cos’è il Culinary studio?<br />

“Il locale è, appunto, uno studio. Non è un<br />

ristorante aperto al pubblico bensì un luogo<br />

dove si tengono classi di cucina, dimostrazioni<br />

culinarie, meeting del palato, e cene<br />

a tema ma solo su prenotazione. A volte<br />

viene utilizzato anche come set pubblicitario.<br />

Dopo alcuni anni, visto che la richiesta del<br />

catering era costantemente presente decisi<br />

di ampliare i locali ed evadere le continue<br />

prenotazioni”.<br />

Quali sono le peculiarità del catering<br />

in Canada?<br />

“Nella maggioranza dei casi il servizio si effettua<br />

all’aperto, si sa che il Canada in quanto<br />

a spazi non ha problemi. Le stagioni dove<br />

le richieste calano sono febbraio e marzo e<br />

leggermente in agosto. Noi ci occupiamo di<br />

tutto, dai piatti agli arredi, dal personale alla<br />

tovaglieria. Ci sono feste di dimensione familiare,<br />

ma anche di centinaia di persone”.<br />

Chi sono i suoi clienti e cosa le viene<br />

maggiormente richiesto?<br />

“Annoveriamo clienti di ogni tipo. Dal vecchietto<br />

che desidera gustare le specialità<br />

italiane e a cui confezioniamo le singole porzioni<br />

da scongelare, ai vip che chiedono cene<br />

personalizzate. Poi ci sono i matrimoni e i vari<br />

banchetti gestiti col catering”.<br />

Gianni Ceschia<br />

Quali i piatti che vanno per la maggiore?<br />

“Le lasagne sono sempre molto richieste ma<br />

il più apprezzato in assoluto rimane il risotto,<br />

un piatto che richiede una preparazione di<br />

alta competenza”.<br />

Dei piatti friulani propone qualcosa?<br />

“Il frico croccante, che i canadesi chiamano<br />

cheese crisp, è richiestissimo soprattutto<br />

come stuzzichino, per accompagnare i cocktail<br />

o il vino bianco. La ‘concorrenza’ è alta,<br />

basti pensare che una ditta olandese ha chiamato<br />

questo prodotto, che propone preconfezionato,<br />

‘Frico’, insomma ci hanno scippato<br />

il nome. Per quanto concerne la carne consigliamo<br />

il coniglio, che è una pietanza sana e<br />

poco grassa, magari sotto forma di arrotolato<br />

per ‘confondere’ i bambini che, altrimenti,<br />

non lo mangerebbero mai”.<br />

A proposito di bambini voi fornite servizio<br />

catering anche alle scuole.<br />

“Sì. Ci atteniamo ai protocolli e forniamo il<br />

cibo per le mense delle elementari. Dobbiamo<br />

porre particolare attenzione ai cibi<br />

allergizzanti e che creano intolleranze giacchè<br />

in Canada, purtroppo, sono molto diffuse. Soprattutto<br />

per quanto riguarda la frutta secca”.<br />

Ha mai organizzato banchetti per<br />

qualche vip?<br />

“Si, un catering per Gianfranco Fini, diversi<br />

per il Consolato italiano, per grandi imprenditori<br />

di origini italiane come la famiglia Del<br />

Zotto del gruppo Tridel e, ultimamente, abbiamo<br />

lavorato per i Magazin Azur durante un<br />

concorso internazionale di design, servendo<br />

oltre 400 ospiti”.<br />

Se le accenno il problema “crisi economica”<br />

lei cosa mi risponde?<br />

“Per noi è inesistente”.<br />

giAnni CesChiA<br />

Culinary studio<br />

Indirizzo: 91 Friuli Court, Suite 13<br />

Woodbridge, Ontario L4L 7H2<br />

Tel. office: (905) 265 – Cook (2665)<br />

Mobile: (905) 265-1350<br />

sito web: www.culinary2000.com<br />

e-mail: info@culinary2000.com

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