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Rivista Aprile

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Ritratti

d’artista

JD Doria

Cosmologie tra arte e scienza

di Daniela Pronestì

Il connubio tra arte e scienza attuato

per mezzo della tecnologia

è il pilastro concettuale dell’opera

di JD Doria, la cui ricerca volge da

sempre alla combinazione di diversi −

e solo apparentemente distanti − ambiti

disciplinari e medium espressivi.

Molteplici le implicazioni pratiche e

teoriche di questa ibridazione di linguaggi:

anzitutto, un’idea dell’atto

creativo non come esperienza condotta

in solitudine dall’artista, ma come

processo attuato in sinergia con

esperti di altri settori. Ogni opera di

JD Doria prevede, infatti, una varietà

di passaggi che richiedono, oltre al

suo intervento, anche quello di un fotografo

e di un tecnico della stampa,

la cui collaborazione, tuttavia, non intacca

il principio dell’autorialità, o per

lo meno non del tutto. In questo caso,

parlare di un solo “autore” può

risultare fuorviante, non tanto, come

si è visto, per il coinvolgimento

di altre professionalità, quanto perché

alla tradizionale figura dell’artista

“demiurgo”, JD Doria preferisce

per se stesso il ruolo di tramite che

alla materia consente di manifestare

la propria “immaginazione creativa”.

Il suo intervento serve, infatti, a creare

le condizioni ideali affinché s’inneschi

un processo dove arte e scienza

diventano tutt’uno, a cominciare dalla

scelta di un supporto, la piastra di Petri,

usato in biologia per le colture cellulari.

Più simile ad un chimico che ad

un artista convenzionalmente inteso,

JD Doria versa in questo recipiente un

numero variabile di pigmenti cromatici

− inchiostri, vernici e acrilici − che interagendo

tra loro senza mai mescolarsi,

generano il nucleo fondativo dell’opera:

un insieme magmatico di colori che

poco a poco procedono dal caos all’ordine

seguendo una legge universale intrinseca

alla materia. Le immagini così

ottenute e immortalate dall’obiettivo fotografico

sono epifanie del palpito vitale

nascosto in ogni cellula; rivelazioni

della naturale tensione dell’esistente al

bello e all’armonia. Siamo lontani da

ciò che in pittura è composizione, rigore

formale, controllo degli strumenti

espressivi: il corpo dell’opera è una

massa fluida, osmotica, soggetta a continui

scambi e relazioni tra le sue componenti.

E in questa micro comunità,

i cui membri collaborano e si rispettano

l’un l’altro senza conflitti, JD Doria

si spinge alla ricerca di dettagli che,

estrapolati dall’insieme, si rivelano, a

loro volta, quali piccoli e compiuti mondi

da esplorare. La scansione ingrandita

dell’immagine fotografica consente,

infatti, di far emergere particolari altrimenti

impercettibili all’occhio umano;

ed è qui che il gusto della scoperta entra

in gioco: nel progressivo dipanarsi allo

sguardo di uno scenario popolato di

rocce, orizzonti marini, forme floreali,

figure animali, creature fantastiche.

Un immaginario che affiora dalla materia

e che diventa esso stesso opera

d’arte. Molti i sottintesi simbolici

di questo insolito processo creativo:

tra questi, lo stretto rapporto di necessità

che lega l’uno al molteplice, il

particolare all’insieme, e, in senso lato,

l’individuo alla collettività. Siamo

tutti cellule del medesimo corpo, monadi

solitarie gravitanti nello stesso

cosmo: i nostri mondi percettivi − dichiara

l’artista − ci dividono apparentemente

gli uni dagli altri, ma, al di là

di questi, “fluttua un caos dorato, fonte

primigenia dell’imprevedibile”. Per

JD Doria, la tecnologia acquista senso

se vocata alla conoscenza e, tramite

questa, alla presa di coscienza della

condizione che abbraccia ogni cosa

vivente, uomo e natura. Una riflessione

che non trascura i rischi della deriva

etica ed estetica di una società

sempre più dominata dall’appeal

dell’innovazione tecnologica. E a questa

minaccia, neanche troppo lontana

nel tempo, risponde con una rinnovata

idea di arte e insieme di bellezza,

intendendo entrambe come strumenti

necessari per vedere oltre e attraverso

le contraddizioni e i nonsensi del

vivere umano.

www.jd-doria.com

JD DORIA

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