Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Ritratti
d’artista
JD Doria
Cosmologie tra arte e scienza
di Daniela Pronestì
Il connubio tra arte e scienza attuato
per mezzo della tecnologia
è il pilastro concettuale dell’opera
di JD Doria, la cui ricerca volge da
sempre alla combinazione di diversi −
e solo apparentemente distanti − ambiti
disciplinari e medium espressivi.
Molteplici le implicazioni pratiche e
teoriche di questa ibridazione di linguaggi:
anzitutto, un’idea dell’atto
creativo non come esperienza condotta
in solitudine dall’artista, ma come
processo attuato in sinergia con
esperti di altri settori. Ogni opera di
JD Doria prevede, infatti, una varietà
di passaggi che richiedono, oltre al
suo intervento, anche quello di un fotografo
e di un tecnico della stampa,
la cui collaborazione, tuttavia, non intacca
il principio dell’autorialità, o per
lo meno non del tutto. In questo caso,
parlare di un solo “autore” può
risultare fuorviante, non tanto, come
si è visto, per il coinvolgimento
di altre professionalità, quanto perché
alla tradizionale figura dell’artista
“demiurgo”, JD Doria preferisce
per se stesso il ruolo di tramite che
alla materia consente di manifestare
la propria “immaginazione creativa”.
Il suo intervento serve, infatti, a creare
le condizioni ideali affinché s’inneschi
un processo dove arte e scienza
diventano tutt’uno, a cominciare dalla
scelta di un supporto, la piastra di Petri,
usato in biologia per le colture cellulari.
Più simile ad un chimico che ad
un artista convenzionalmente inteso,
JD Doria versa in questo recipiente un
numero variabile di pigmenti cromatici
− inchiostri, vernici e acrilici − che interagendo
tra loro senza mai mescolarsi,
generano il nucleo fondativo dell’opera:
un insieme magmatico di colori che
poco a poco procedono dal caos all’ordine
seguendo una legge universale intrinseca
alla materia. Le immagini così
ottenute e immortalate dall’obiettivo fotografico
sono epifanie del palpito vitale
nascosto in ogni cellula; rivelazioni
della naturale tensione dell’esistente al
bello e all’armonia. Siamo lontani da
ciò che in pittura è composizione, rigore
formale, controllo degli strumenti
espressivi: il corpo dell’opera è una
massa fluida, osmotica, soggetta a continui
scambi e relazioni tra le sue componenti.
E in questa micro comunità,
i cui membri collaborano e si rispettano
l’un l’altro senza conflitti, JD Doria
si spinge alla ricerca di dettagli che,
estrapolati dall’insieme, si rivelano, a
loro volta, quali piccoli e compiuti mondi
da esplorare. La scansione ingrandita
dell’immagine fotografica consente,
infatti, di far emergere particolari altrimenti
impercettibili all’occhio umano;
ed è qui che il gusto della scoperta entra
in gioco: nel progressivo dipanarsi allo
sguardo di uno scenario popolato di
rocce, orizzonti marini, forme floreali,
figure animali, creature fantastiche.
Un immaginario che affiora dalla materia
e che diventa esso stesso opera
d’arte. Molti i sottintesi simbolici
di questo insolito processo creativo:
tra questi, lo stretto rapporto di necessità
che lega l’uno al molteplice, il
particolare all’insieme, e, in senso lato,
l’individuo alla collettività. Siamo
tutti cellule del medesimo corpo, monadi
solitarie gravitanti nello stesso
cosmo: i nostri mondi percettivi − dichiara
l’artista − ci dividono apparentemente
gli uni dagli altri, ma, al di là
di questi, “fluttua un caos dorato, fonte
primigenia dell’imprevedibile”. Per
JD Doria, la tecnologia acquista senso
se vocata alla conoscenza e, tramite
questa, alla presa di coscienza della
condizione che abbraccia ogni cosa
vivente, uomo e natura. Una riflessione
che non trascura i rischi della deriva
etica ed estetica di una società
sempre più dominata dall’appeal
dell’innovazione tecnologica. E a questa
minaccia, neanche troppo lontana
nel tempo, risponde con una rinnovata
idea di arte e insieme di bellezza,
intendendo entrambe come strumenti
necessari per vedere oltre e attraverso
le contraddizioni e i nonsensi del
vivere umano.
www.jd-doria.com
JD DORIA
39