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Il super tifoso
Viola
A cura di
Lucia Petraroli
Leonardo Semplici
Fiorentino doc, l’ex allenatore della Spal si racconta: dal legame
con la città agli scenari presenti e futuri della squadra viola
di Lucia Petraroli
Reduce da un viaggio di aggiornamento
lavorativo in Spagna
diventato un'odissea per l'emergenza
Coronavirus, intervistiamo
Leonardo Semplici, ex tecnico della
Spal con cui parliamo del momento
attuale, del calcio, della Fiorentina
e dell'ambizione di sedersi un giorno
sulla panchina viola.
Innanzitutto parliamo di lei, mister
Semplici: cosa sta facendo in questo
momento? Sappiamo del suo
viaggio di lavoro all’estero interrotto
per l’emergenza Coronavirus.
Sì, purtroppo c'è stata questa emergenza
e siamo dovuti rientrare in Italia
con un viaggio diciamo un po' particolare,
lungo e con molti voli. Mi è dispiaciuto
rinunciare all’impegno di
lavoro ma è stato doveroso rientrare
per le ordinanze del nostro Governo.
Crede che questa emergenza potesse
essere gestita meglio sia a livello
generale che sul fronte sportivo
oppure le istituzioni, anche calcistiche,
hanno agito nel modo migliore?
A livello italiano credo si siano mossi
discretamente, nessuno certo pensava
a questo pericolo. L'altra settimana
ero in Spagna dove ancora non si percepiva
la gravità della situazione. Le
restrizioni adottate sono giuste anche
dal punto di vista calcistico.
Lei è uno di quegli allenatori che ha
fatto davvero tutta la gavetta possibile
fino all’approdo in Serie A con
grandi successi come quello con la
Spal; in futuro pensa di rimanere nel
campionato italiano o le piacerebbe
provare un’esperienza all’estero?
Guardo con interesse ai campionati
esteri, ma il mio obbiettivo è quello di
continuare in Italia. Il viaggio che ho fatto
in Spagna e che purtroppo come si
Leonardo Semplici (ph. courtesy Calcioatalanta.it)
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LEONARDO SEMPLICI