DONNA IMPRESA MAGAZINE cover MARCELLA CARADONNA _ Presidente ODCEC
Una conversazione, quella con Marcella Caradonna, che potrei definire "ispirazionale": in lei si ravvedono visione, audacia, pensiero critico, intuizione, emotività, sesto senso, creatività, ma è certamente il suo approccio “umanista” focalizzato sulla capacità di ascolto e comprensione del cambiamento, che mi ha davvero conquistata. Marcella è una donna che si è da sempre posta l’obiettivo di lavorare per costruire nuovi paradigmi di economia portando valori nuovi nella riflessione del mondo produttivo: un’economia diversa, un’economia del benessere e non un’economia del capitale. Le sua parole sono profetiche se messe in relazione al momento che stiamo vivendo in cui la globalizzazione ha fatto sì che venissero privilegiati i grandi mercati, le grandi imprese, le grandi banche a scapito del "piccolo" che ne è risultato sacrificato. L'attenzione alla dimensione locale è da sempre un suo baluardo, così come l'attenzione al sociale ed alle donne. In lei emerge una forte spiritualità: una spiritualità non teorica, ma una spiritualità vissuta intensamente, ricca di emozioni e di sentimenti autentici. Ha sempre lavorato per una finanza ad impatto positivo, per ampliare l’accesso al credito delle piccole e medie aziende e per l’empowerment femminile. Una professionista combattiva con una lunga esperienza sul territorio e una profonda conoscenza delle PMI che da anni si batte affinché ai Commercialisti venga riconosciuto il ruolo che svolgono nell’offrire supporto strategico alle imprese: un ruolo che a parer suo "Verrebbe ulteriormente valorizzato attraverso la collaborazione con gli operatori delle IPO e dell’M&A" ....
Una conversazione, quella con Marcella Caradonna, che potrei definire "ispirazionale": in lei si ravvedono visione, audacia, pensiero critico, intuizione, emotività, sesto senso, creatività, ma è certamente il suo approccio “umanista” focalizzato sulla capacità di ascolto e comprensione del cambiamento, che mi ha davvero conquistata. Marcella è una donna che si è da sempre posta l’obiettivo di lavorare per costruire nuovi paradigmi di economia portando valori nuovi nella riflessione del mondo produttivo: un’economia diversa, un’economia del benessere e non un’economia del capitale. Le sua parole sono profetiche se messe in relazione al momento che stiamo vivendo in cui la globalizzazione ha fatto sì che venissero privilegiati i grandi mercati, le grandi imprese, le grandi banche a scapito del "piccolo" che ne è risultato sacrificato. L'attenzione alla dimensione locale è da sempre un suo baluardo, così come l'attenzione al sociale ed alle donne. In lei emerge una forte spiritualità: una spiritualità non teorica, ma una spiritualità vissuta intensamente, ricca di emozioni e di sentimenti autentici.
Ha sempre lavorato per una finanza ad impatto positivo, per ampliare l’accesso al credito delle piccole e medie aziende e per l’empowerment femminile. Una professionista combattiva con una lunga esperienza sul territorio e una profonda conoscenza delle PMI che da anni si batte affinché ai Commercialisti venga riconosciuto il ruolo che svolgono nell’offrire supporto strategico alle imprese: un ruolo che a parer suo "Verrebbe ulteriormente valorizzato attraverso la collaborazione con gli operatori delle IPO e dell’M&A" ....
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
LEADERSHIP
FEMMINILE
2020
Ma sono vere queste
differenze stereotipate
di genere o sono una
costruzione sociale?
Noi l'abbiamo chiesto
a loro:
Leadership
femminile:
perchè?
Gli esempi di leadership al femminile all’interno
delle aziende stanno lentamente aumentando
in tutto il mondo. Questo perché le imprese
hanno iniziato a capire –eadapprezzare–lo
stile delle donne leader, che offre una serie di
caratteristiche tendenzialmente diverse rispetto
a quello maschile, e che può avere un impatto
significativo sul successo aziendale. Così come
il mondo del business cresce e si evolve, allo
stesso modo deve succedere per la leadership,
che deve necessariamente trasformarsi e
adattare le sue caratteristiche a quelle
dell’ambiente in cui è inserita. Ma quali sono le
caratteristiche che differenziano la leadership
femminile da quella maschile? E soprattutto, ci
sono differenze tra le due forme di leadership?
Sono state fatte delle ricerche per rispondere a
questa domanda ed è risultato, non
sorprendentemente, che le differenze ci sono.
Bisogna fare un po’ di attenzione
nell’interpretarle per almeno due ragioni.
Anzitutto, perché le donne in posizione di
leadership oggi hanno dovuto fare quasi
sempre più fatica degli uomini per avere
successo, quindi c’è stata una auto-selezione e
una selezione un po’ diversa da quella che ha
riguardato gli uomini. Inoltre, lo stile di
leadership subisce molte influenze, non solo
quella del genere di appartenenza (per quanto
importante). La cultura del Paese in cui si vive,
delle organizzazioni in cui si lavora e si è
lavorato, la posizione organizzativa occupata
sono esempi di variabili che contribuiscono alla
formazione del nostro stile di leadership.
Bisogna stare attenti a non creare uno
stereotipo di leadership femminile a cui le
donne si sentano obbligate ad aderire, perché
siamo tutte diverse e ognuna ha diritto al
proprio stile. Allo stesso tempo, è importante
avere un’alternativa al modello di leadership
maschile in cui molte di noi non si riconoscono.
HANNO DETTO
www.dimagazine.it20