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La Freccia Agosto 2020

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Cratere di Eufronio<br />

splendore. Dall’alto di oltre tremila<br />

anni dalla sua fondazione, l’antica<br />

metropoli è Città della Cultura del<br />

<strong>La</strong>zio nel <strong>2020</strong> (titolo che conserverà<br />

anche per il prossimo anno a<br />

causa del fermo per il coronavirus)<br />

grazie a un patrimonio naturalistico,<br />

storico e artistico di rara ricchezza.<br />

Una posizione unica, che sormonta<br />

la natura incontaminata del Monumento<br />

Naturale Palude di Torre Flavia,<br />

le riserve di Macchiatonda, Palo<br />

<strong>La</strong>ziale e Furbara, è un territorio che<br />

allunga il suo sguardo fino ai gioielli<br />

medioevali dei borghi di Sasso e di<br />

Ceri – teatro di posa naturale per le<br />

pellicole di Roberto Rossellini e Vittorio<br />

De Sica – toccando un litorale<br />

punteggiato dagli imponenti castelli<br />

Odescalchi (di <strong>La</strong>dispoli e Santa<br />

Marinella), all’ombra delle pinete<br />

che hanno visto sfrecciare anche le<br />

celebri corna di Vittorio Gassman<br />

nel film Il sorpasso.<br />

«L’attenzione di cui la zona ha goduto<br />

nei secoli si riverbera anche nella<br />

Villa Romana a Marina di San Nicola,<br />

probabilmente appartenuta al<br />

triumviro Pompeo Magno, così come<br />

nelle terme romane di Pian della<br />

Carlotta, tuttora attive e, in tempi<br />

meno remoti, nella medioevale Torre<br />

Flavia, che svetta sulla spiaggia<br />

regalando tramonti indimenticabili.<br />

Fino ai più recenti Palazzo dei Principi<br />

Ruspoli, Palazzo Patrizi al Sasso<br />

e Palazzo Torlonia», ci racconta<br />

Daniele Medaino di Artemide Guide,<br />

uno degli accompagnatori turistici<br />

più apprezzati della zona.<br />

Eppure, la magnificenza di questo<br />

territorio – la cui attrazione principale,<br />

la Necropoli della Banditaccia<br />

con il suo anello di 12 chilometri di<br />

sentieri naturalistici, non ha nulla da<br />

invidiare ai siti archeologici più celebrati<br />

al mondo – è ancora ignota<br />

ai più malgrado uno scenario spettacolare.<br />

Camminando, svela alla<br />

vista la natura selvaggia e i resti di<br />

un mondo antico. Un paradiso per<br />

gli escursionisti appassionati dei<br />

paesaggi avventurosi di Messico o<br />

Guatemala, Cambogia o Perù, «solo<br />

che qui a farla da padrone è la macchia<br />

mediterranea, caratterizzata da<br />

querce, lecci, lauri e ginestre con<br />

una fauna autoctona antica duemila<br />

anni», precisa Medaino. «L’area<br />

archeologica della Banditaccia appare<br />

immersa in una rigogliosa vegetazione<br />

attraversata da ruscelli e<br />

bagnata da cascate, entro cui la città<br />

funeraria ha disseminato migliaia<br />

di monumentali tombe scavate<br />

nel tufo, a imitazione delle antiche<br />

case».<br />

Finalmente, dopo i tristi anni connotati<br />

dagli scavi clandestini e dal<br />

depredamento delle tombe, Cerveteri<br />

si sta risvegliando. Il presente<br />

che vuole riportarla al meritato<br />

splendore può contare su squadre<br />

di volontari e su una giunta giovane<br />

e appassionata, guidata dal sindaco<br />

Alessio Pascucci, 38 anni, recentemente<br />

eletto presidente dell’Associazione<br />

Beni Italiani Patrimonio<br />

Mondiale, l’ente che riunisce i comuni<br />

italiani che hanno sul proprio<br />

territorio un sito Unesco. «Un riconoscimento<br />

importante per una città<br />

come la nostra», spiega Pascucci,<br />

«che negli ultimi anni si è impegnata<br />

in uno sforzo enorme per la valorizzazione<br />

e la tutela di questo patrimonio».<br />

Uno sforzo che il passato di<br />

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