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LA TOSCANA NUOVA - OTTOBRE 2020

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La voce

dei poeti

Ricordando la poetessa Clara Nistri Bellucci

ad un anno dalla scomparsa

di Giancarlo Bianchi / foto courtesy Carmelina Rotundo

AGiancarlo Bianchi mio caro

amico, un mio / personale

pensiero poetico /…Quasi ottanta

/…quasi ottanta. / Però, li porta

bene. / Un sorriso affiora sulle mie

labbra / appena inumidite / compiaciuto

compiacimento / eppure come

pesa / questa età. / Grava, come un

macigno, / sopra il mio spirito / mentre

annuisco al complimento / quasi

obbligato. / Grava sulle mie membra

/ ormai in disuso, / mentre dentro di

me / penso - può essere ogni giorno, /

può avvenire - / e, non importa quando

/ importa solo / che non faccia male /

come la vita / che sembrava amica. In

questo pensiero di Clara Nistri Bellucci,

mi preme sottolineare i due versi

“che non faccia male / come la vita”,

che si riferiscono alle ferite dell’anima

di Clara, le stesse ferite che io ho condiviso

con la madre del giovane poeta

scomparso prematuramente Gabriele

Bellucci, una madre che mi scrisse

una lettera in occasione di una mia

pubblicazione in ricordo di mia madre.

Ne cito un brevissimo stralcio

riportato anche in appendice al volume

All’ancora del tempo: «Giancarlo

carissimo, solo oggi ho potuto leggere

il piccolo album che hai preparato

in ricordo della tua carissima e amata

mamma…Ti abbraccio con l’anima

di una sorella, un caro saluto a tua

moglie, Clara». Continua ancora oggi

il nostro dialogo mai interrotto, con

questa raffinatissima poetessa e autrice

delle raccolte poetiche Nelle tue

mani, Come voce errante, Firenze e

me e La mia notte. È presente anche

in diverse antologie, per chi desidera

approfondire la conoscenza della sua

opera, come la collana Poeti in Toscana

(ed. Masso delle Fate, 2015), a

cura di Lorenzo Borghini, con il coordinamento

editoriale di Lucia Raveggi.

Due sono le esperienze poetiche

che ho condiviso con lei: la realizzazione

delle raccolte poetiche Pianeta

donna e Poeti in bici. Clara ci ha lasciato

il 13 settembre del 2019. Poco

prima della sua scomparsa è riuscita

con tenacia a pubblicare il volume

postumo del figlio Gabriele Bellucci

dal titolo Shirim, con prefazione di

Carmelo Mezzasalma e postfazione di

Franco Manescalchi. Porto sempre

nel mio cuore il suo ricordo, mi mancano

le nostre conversazioni, la sua

saggezza, la sua autenticità. Quando

avevo dei dubbi, le telefonavo e mi era

sufficiente una sua parola per vedere

tutto in modo più chiaro. Concludo

con un pensiero di Tagore tratto dal

volume Il Cristo: «Il dolore dell’amore

è un tesoro fatto di rinuncia, e in esso

l’uomo vince la morte». A queste

parole fanno eco quelle di Clara tratte

dal volume Come voce errante: «L’acqua

ritorna all’acqua, il suono torna al

suono, luce alla luce, l’anima torna a

Dio, e si fa eternità».

Incontro di poesia alla Basilica della SS. Annunziata nel 2005: la quarta da destra in piedi è Clara Nistri Bellucci

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CLARA NISTRI BELLUCCI

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