You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
La voce
dei poeti
Ricordando la poetessa Clara Nistri Bellucci
ad un anno dalla scomparsa
di Giancarlo Bianchi / foto courtesy Carmelina Rotundo
AGiancarlo Bianchi mio caro
amico, un mio / personale
pensiero poetico /…Quasi ottanta
/…quasi ottanta. / Però, li porta
bene. / Un sorriso affiora sulle mie
labbra / appena inumidite / compiaciuto
compiacimento / eppure come
pesa / questa età. / Grava, come un
macigno, / sopra il mio spirito / mentre
annuisco al complimento / quasi
obbligato. / Grava sulle mie membra
/ ormai in disuso, / mentre dentro di
me / penso - può essere ogni giorno, /
può avvenire - / e, non importa quando
/ importa solo / che non faccia male /
come la vita / che sembrava amica. In
questo pensiero di Clara Nistri Bellucci,
mi preme sottolineare i due versi
“che non faccia male / come la vita”,
che si riferiscono alle ferite dell’anima
di Clara, le stesse ferite che io ho condiviso
con la madre del giovane poeta
scomparso prematuramente Gabriele
Bellucci, una madre che mi scrisse
una lettera in occasione di una mia
pubblicazione in ricordo di mia madre.
Ne cito un brevissimo stralcio
riportato anche in appendice al volume
All’ancora del tempo: «Giancarlo
carissimo, solo oggi ho potuto leggere
il piccolo album che hai preparato
in ricordo della tua carissima e amata
mamma…Ti abbraccio con l’anima
di una sorella, un caro saluto a tua
moglie, Clara». Continua ancora oggi
il nostro dialogo mai interrotto, con
questa raffinatissima poetessa e autrice
delle raccolte poetiche Nelle tue
mani, Come voce errante, Firenze e
me e La mia notte. È presente anche
in diverse antologie, per chi desidera
approfondire la conoscenza della sua
opera, come la collana Poeti in Toscana
(ed. Masso delle Fate, 2015), a
cura di Lorenzo Borghini, con il coordinamento
editoriale di Lucia Raveggi.
Due sono le esperienze poetiche
che ho condiviso con lei: la realizzazione
delle raccolte poetiche Pianeta
donna e Poeti in bici. Clara ci ha lasciato
il 13 settembre del 2019. Poco
prima della sua scomparsa è riuscita
con tenacia a pubblicare il volume
postumo del figlio Gabriele Bellucci
dal titolo Shirim, con prefazione di
Carmelo Mezzasalma e postfazione di
Franco Manescalchi. Porto sempre
nel mio cuore il suo ricordo, mi mancano
le nostre conversazioni, la sua
saggezza, la sua autenticità. Quando
avevo dei dubbi, le telefonavo e mi era
sufficiente una sua parola per vedere
tutto in modo più chiaro. Concludo
con un pensiero di Tagore tratto dal
volume Il Cristo: «Il dolore dell’amore
è un tesoro fatto di rinuncia, e in esso
l’uomo vince la morte». A queste
parole fanno eco quelle di Clara tratte
dal volume Come voce errante: «L’acqua
ritorna all’acqua, il suono torna al
suono, luce alla luce, l’anima torna a
Dio, e si fa eternità».
Incontro di poesia alla Basilica della SS. Annunziata nel 2005: la quarta da destra in piedi è Clara Nistri Bellucci
68
CLARA NISTRI BELLUCCI