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LA TOSCANA NUOVA - OTTOBRE 2020

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I maestri dell'

architettura

A cura di

Margherita Blonska Ciardi

Il Ponte di Rialto

Il capolavoro di Antonio da Ponte a Venezia

di Margherita Blonska Ciardi

Non tutti conoscono la vera storia

del Ponte di Rialto che unisce

le due sponde di Venezia ed

è giustamente considerato uno tra più

belli al mondo. Fin dal 1172, la Serenissima

mise a disposizione dei cittadini un

attraversamento fatto di barche per unire

i due lati del Canal Grande. Successivamente,

nel 1181, il doge Nicolò Buratieri

fece realizzare il ponte detto della Moneta

o Quartarolo (chiamato così dal nome

della tassa monetaria che bisognava pagare

per attraversarlo). Intanto il commercio

sulle due rive del canale cresceva

e i flussi di attraversamento si facevano

sempre più intensi causando spesso il

danneggiamento delle strutture di legno.

Il ponte levatoio a due rampe costruito

nel 1250 crollò per ben due volte a causa

dell’eccessivo carico. Nel 1551, le autorità

veneziane bandirono un concorso

per la progettazione di un nuovo ponte

in pietra. I disegni pervenuti dalle “archistar”

dell’epoca come Jacopo Sansovino,

Andrea Palladio, Michelangelo e il

Vignola non risultarono abbastanza convincenti:

secondo la giuria le proposte

erano troppo scontate e classicheggianti.

Per questo motivo, si preferì aspettare.

Nel 1587 fu bandito un secondo

concorso al quale parteciparono il celebre

ingegnere e architetto esperto di carpenteria

Antonio da Ponte e l’architetto

Vincenzo Scanozzi. L’idea audace e avveniristica

di un ponte ad unica campata

di 28 metri proposta da Antonio da Ponte

fu accolta con grande entusiasmo dalla

commissione che voleva qualcosa di

più innovativo. Il Ponte di Rialto è diventato

un simbolo della città, ma la genialità

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della sua struttura edificata in pietra d’istria

consiste nel seguire il vecchio progetto

a due rampe cercando di sostenere

quest’ultime con un’unica arcata, affiancandole

a entrambi i lati con la costruzione

di ventiquattro botteghe. Le due

rampe sono suddivise ciascuna in tre

corsie (la centrale è di 10 metri e ha gradoni

piu larghi mentre le laterali sono di

3 metri). La sua bellezza è data dall’apparente

leggerezza della struttura che mette

in comunicazione due parti della città, ricordando

i merletti veneti con la sua copertura

fatta ad arcate.

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IL PONTE DI RIALTO

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