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POLITICA<br />
p<strong>TIR</strong><br />
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Amedeo Genedani<br />
Anche il presidente di<br />
Confartigianato Trasporti,<br />
Amedeo Genedani, ha ribadito<br />
la necessità di assicurare con le<br />
risorse del Recovery Plan una<br />
dotazione finanziaria pluriennale<br />
adeguata a sostenere gli<br />
imponenti investimenti green<br />
delle imprese di autotrasporto<br />
impegnate a rinnovare i propri<br />
mezzi. “Già dal 2015 il settore,<br />
avendo subito l’esclusione dai<br />
benefici fiscali sui rimborsi accise<br />
per i veicoli più inquinanti, ha<br />
dovuto puntare con decisione<br />
sugli investimenti in nuovi<br />
mezzi, nonostante le difficoltà<br />
economiche, la scarsa redditività<br />
causata dall’aumento dei costi<br />
e una concorrenza al ribasso<br />
provata da vettori esteri irregolari<br />
– afferma Genedani –. Per questo è<br />
fondamentale continuare mettere<br />
in campo un piano strutturato<br />
di riconversione ambientale e<br />
irrobustire il fondo nazionale per il<br />
rinnovo del parco veicolare merci<br />
con una serie di misure durature<br />
nel tempo”. Al tempo stesso per<br />
Genedani è necessario incentivare<br />
lo sviluppo dell’intermodalità<br />
marittima e ferroviaria,<br />
prevedendo dei voucher diretti<br />
agli autotrasportatori che sono<br />
coloro che compiono la scelta<br />
intermodale, tolgono tir dalle<br />
strade e riducono notevolmente<br />
le emissioni inquinanti.<br />
Confartigianato Trasporti approva<br />
infine la decisione del Governo<br />
di puntare sugli investimenti<br />
strutturali che dovrebbero riuscire<br />
a risolvere le inefficienze logistiche<br />
del nostro Paese e rappresentare<br />
un volano per il rilancio di interi<br />
settori.<br />
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Massimo Stronati<br />
Nella lista di interventi necessari e<br />
indispensabili, Massimo Stronati,<br />
presidente di Confcooperative<br />
Lavoro e Servizi, elenca<br />
innanzitutto interventi sulla<br />
struttura di mercato, finalizzati<br />
a costruire un’aggregazione<br />
organizzativa nei mercati<br />
altamente polarizzati e con più<br />
ampia presenza di piccole e<br />
piccolissime imprese. Servono poi<br />
“interventi per la semplificazione<br />
normativa-amministrativaburocratica”<br />
in grado di rendere<br />
competitive le imprese italiane<br />
rispetto a quelle degli altri Paesi<br />
Ue, “interventi per il mercato<br />
del lavoro tesi a favorire un<br />
processo di sviluppo continuo del<br />
capitale umano con il continuo<br />
aggiornamento delle competenze<br />
operative e manageriali”. E ancora,<br />
interventi fiscali, con la creazione<br />
di un pacchetto stabile di aiuti<br />
economici e incentivi integrati per<br />
le imprese del settore per progetti<br />
e iniziative di efficientamento<br />
energetico, trasformazione digitale<br />
e capacità di resilienza; interventi<br />
per la finanza di impresa allo<br />
scopo di supportare la creazione<br />
di canali di finanziamento privati<br />
ad hoc per il settore trasporto<br />
merci e logistica; interventi per<br />
l’innovazione, con particolare<br />
riguardo alla digitalizzazione e<br />
all’efficientamento ambientale;<br />
interventi volti ad incentivare<br />
il rinnovo del parco auto verso<br />
elettrico e carburanti alternativi a<br />
basso impatto ambientale come<br />
gas, metano ed idrogeno.<br />
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Pasquale Russo<br />
“Sul PNRR abbiamo evidenziato<br />
innanzitutto due principi –<br />
sottolinea invece Pasquale<br />
Russo, segretario generale di<br />
Fai-Conftrasporto -. Il primo è<br />
che ha una scarsa addizionalità<br />
di risorse, nel senso che molte<br />
delle risorse previste per gli<br />
investimenti in infrastrutture e<br />
trasporti sostituiscono quelle<br />
che erano già previste dalla<br />
contabilità ordinaria; quindi è<br />
come se si fosse sostituita una<br />
risorsa nazionale con una risorsa<br />
comunitaria. Speriamo che il<br />
presidente del Consiglio cambi<br />
in qualche modo l’utilizzo di<br />
APRILE2021