09.04.2021 Views

Jolly Roger magazine_IV_04

Jolly Roger Magazine. Anno IV Numero 4. Aprile 2021

Jolly Roger Magazine. Anno IV Numero 4. Aprile 2021

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

densi, simili a nubi calde ma<br />

delicate.<br />

Per nulla al mondo la creatura<br />

avrebbe disertato quegli incontri.<br />

Anche se, troppo spesso, le<br />

note che ascoltava erano amare.<br />

«A volte arrivo strisciando, lento<br />

e impalpabile. Altre all’apice<br />

del desiderio. Il vostro e il mio»<br />

disse una sera il colosso, sbuffando<br />

un po’ «Puoi stare certo<br />

che prima o poi darò il mio<br />

meglio. Non lascerò nessuno<br />

insoddisfatto».<br />

La creatura lo scrutava senza<br />

interromperlo, anche se mille<br />

interrogativi ombravano i suoi<br />

occhi.<br />

Una sera il gigante gli parve più<br />

agitato, quasi irascibile, come<br />

se fosse tormentato da un dolore<br />

interno. La voce era tuonante<br />

e aspra e un fiato metallico, ritmicamente,<br />

la spezzava.<br />

Quando sembrava si fosse un<br />

po’ acquietato, un brontolio che<br />

assomigliava a un rantolo lo<br />

spinse invece al parossismo.<br />

«Ormai è deciso! Dissolverò<br />

in un colpo ogni legame, ogni<br />

illusione. Mi farò beffe di ogni<br />

velleità. Vi vada bene o no,<br />

questo è affar vostro! E non mi<br />

importa quanti si inebrieranno<br />

della mia venuta, quante urla<br />

trafiggeranno la notte come<br />

lame. Quanti gemiti a lungo dovrò<br />

sentire, quale strazio la mia<br />

bocca sferzante avrà ancora voglia<br />

di donare… Continuerò a<br />

esistere per sempre, io. Fino a<br />

che altro, qui o da altrove, non<br />

mi si schianti addosso!»<br />

La creatura fuggì via, spaventata,<br />

quasi fosse la cagione di<br />

quell’insolito comportamento.<br />

Inutile chiedere perché, si ripeteva.<br />

Solo sapere come e quando.<br />

Sbuffi di vapore, densi e scuri,<br />

presero ad arruffare la sommità<br />

del cielo.<br />

Nel tramonto colorato di viola<br />

e rosso si andava stemperando<br />

la giornata. Una giornata che<br />

avrebbe lasciato il segno.<br />

C’era qualcosa di diverso quella<br />

sera, qualcosa che si udiva e<br />

percepiva. Una strana vibrazione,<br />

sottopelle.<br />

Una macchia di colore scuro si<br />

stagliò a mezz’aria. A fatica si<br />

ancorava alle correnti. Le ali<br />

spiegate in modo anomalo, i<br />

sensi all’erta, sebbene in parte<br />

obnubilati.<br />

«Oggi, amico mio, mi fai paura.<br />

Che ti succede? Non ti ho mai<br />

visto così!» si lasciò scappare.<br />

Sottile, per niente stridula,<br />

la vocina vibrava deformata<br />

nell’aria improvvisamente calda.<br />

Rombi e lingue di fuoco arrivarono<br />

in risposta. Ruvide scintille<br />

calde che, colpendo, si dissolvevano.<br />

L’essere indietreggiò smarrito,<br />

lo sguardo perso in mille congetture.<br />

«Ce l’hai con me? Cosa ti ho<br />

fatto?»<br />

Per un attimo, un silenzio immobile<br />

sembrò placare gli animi.<br />

“Scansati, tu che puoi”, sembrò<br />

quindi sentirsi dire.<br />

Non era la Montagna. Era qualcosa<br />

che sentiva dentro.<br />

“Fuggi, fuggi lontano, finché<br />

sei in tempo. Resta dove sarai<br />

al sicuro”.<br />

«Non capisco» lasciò sfuggire<br />

al vento. E intanto indugiava.<br />

RACCONTAMI UNA STORIA<br />

Stormi di uccelli presero a frullargli<br />

intorno, frenetici e scombussolati,<br />

prima di sparire,<br />

veloci, oltre l’orizzonte. Qualcuno,<br />

in quello sbattere incessante<br />

di ali, andò a schiantarsi<br />

al suolo.<br />

L’odore del sangue gli arrivò<br />

alle narici. Per qualche istante<br />

rimase inebriato, come stregato<br />

dall’improvviso carosello di<br />

colori e suoni, che prendevano,<br />

o perdevano, corpo, sotto ai<br />

suoi occhi.<br />

Tutto mutava intorno. Lui rimaneva<br />

immobile.<br />

Lembi di terra fluida e fiammeggiante<br />

già alteravano un<br />

fianco della Montagna, la cui<br />

bocca continuava a vomitare<br />

fumi e sassi. Rombi più acuti<br />

e assordanti si alternavano a<br />

scoppi.<br />

«Smettila! Ti farai male!» urlò<br />

d’un tratto a quel ciclope, allontanandosi,<br />

conscio improvvisamente<br />

della sua forza distruttiva.<br />

Un boato, e lo sbotto incandescente<br />

rovinò a valle, tumultuoso,<br />

dissolvendo il profilo svettante<br />

e secolare di un gigante,<br />

regredito in pochi istanti a modesta<br />

collina arrotondata, mentre<br />

sprazzi di fuoco e fontane<br />

scintillanti si adagiavano sulle<br />

ampie falde sottostanti.<br />

Il fragore dello sprofondamento<br />

per poco non gli strappò l’udito.<br />

In un attimo, vide il suo amico<br />

ulteriormente collassare.<br />

«Nooooooooo!»<br />

La creatura riversò in quell’urlo<br />

straziante tutta la sua pena.<br />

L’alba spuntò in un modo inconsueto.<br />

Arroventato.<br />

Gli occhi gonfi e dolenti, le pal-<br />

miele, sangue<br />

e vetriolo<br />

racconti ai confini della perversione umana... e anche oltre<br />

In tutte le librerie, nei principali shop online<br />

e su www.edizionijollyroger.it con SPEDIZIONE GRATUITA<br />

24 ANNO <strong>IV</strong> • NUMERO 4 • APRILE 2021

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!