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di Roberto Barucco<br />
A CAVALLO<br />
DELL’ARCOBALENO<br />
Raccontare la Mille Miglia è soprattutto evocare magie e ricordi.<br />
Viaggiare, per lo spazio di una notte, con la macchina del tempo<br />
più a buon mercato che esista, quella dei sogni.<br />
La leggenda <strong>della</strong> Freccia Rossa vive ancora oggi in virtù <strong>della</strong><br />
sua capacità evocativa. Tramontata l’ubriacatura collettiva degli<br />
anni Ottanta e la “moda” delle auto d’epoca esibite come una<br />
pelliccia, è ritornato lo spazio da dedicare alla passione pura. E<br />
la passione pura, quando trova concretizzazione negli emuli di<br />
“Nivola” e degli eroi del volante ha insita dentro di sé la capacità<br />
di generare sogni. Illusioni, proprio come quelle dolci chimere<br />
che una vecchia canzone dal sapore di tempi lontani evocava.<br />
La Mille Miglia vera, un po’ come il primo James Bond, è<br />
entrata nel patrimonio genetico degli italiani. C’è tutto il gran<br />
cuore palpitante, al ritmo di bielle bilanciate ad orecchio e<br />
pistoni arroventati, dell’Italia che nasceva, figlia dell’immediato<br />
dopoguerra e <strong>della</strong> vittoria sugli imperi centrali, approdata da<br />
poco all’orgoglio di nazione, in quelle vetture che arrancano<br />
sulla Futa e sulla Raticosa.<br />
Siamo nel 1927, anno magico <strong>della</strong> nascita <strong>della</strong> Freccia Rossa e i<br />
temerari del volante catturano i sogni romantici di belle ragazze<br />
e contadine, di anziani dubbiosi e giovani esaltati dalla stessa<br />
giovinezza.<br />
Corre la Mille Miglia sulle strade bianche <strong>della</strong> penisola e<br />
porta con sé i nomi dei più grandi, primo fra tutti il “mantovano<br />
volante”, con le sue leggendarie prestazioni, quel guidare a tratti,<br />
inconfondibile, nervoso. Vince, rivince, vince ancora. E celebra<br />
quel trionfo di sintesi e movimento che è così profondamente<br />
radicato e testimoniato nella pittura e nei manifesti futuristi,<br />
che ci recitano di treni ed auto ed aerei che sfrecciano. Le mille<br />
possibilità <strong>della</strong> tecnica trovano collocazione naturale nella Mille<br />
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