L'Emozione della Grande Corsa - 2022

di Simone Mor
LA VITTORIA
DEGL’ULTIMI
“ Giuseppe, non vi sembra che il motore inizi a fare uno strano
rumore “
“ Non saprei, non riesco a sentire bene. Qui la strada è
particolarmente difficile e piena di buche. Ci va bene se reggono
le sospensioni “
E’ notte fonda, di quel 27 Marzo 1927. Finalmente la pioggia che
li aveva seguiti per gran parte del percorso, si era resa clemente,
sollevando i piloti da una delle tante difficoltà affrontate durante
la gara.
Il buio era impenetrabile, e anche se la loro autovettura aveva
montato dei fari nuovi, la luce emessa era appena sufficiente per
intravedere le curve solo qualche metro prima di svoltare.
Oltre alla pioggia, nei tratti asciutti, la polvere sollevata sulla
strada, era a volte talmente densa che bisognava ripararsi la
faccia intera per evitare di riempirsi i polmoni fino quasi al
soffocamento.
Cazzulani e Monferroni erano però abili piloti. Niente e nessuno
poteva fermarli. Si diceva che fossero invincibili, di sicuro erano
veri e propri temerari senza paura, così come lo erano tutti i piloti
che stavano partecipando a questa gara.
Partecipare alla prima edizione della MILLE MIGLIA, voleva dire
entrare nella storia, nel mito dell’automobile. Non una normale
corsa, una vera e propria dimostrazione di forza da parte degli
equipaggi e delle vetture preparate per la corsa.
Alla gara partecipano le migliori case automobilistiche del
tempo : Alfa Romeo, OM ( che gioca in casa, essendo di Brescia ),
Lancia, Fiat, Isotta Fraschini, Ansaldo, Bugatti, e altri prestigiosi
marchi, tra cui anche tre Peugeot, di cui una guidata appunto da
Cazzulani e Monferroni.
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