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L'Emozione della Grande Corsa - 2022

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di Monica Saraiva<br />

LE DONNE<br />

DELLA MILLE<br />

MIGLIA<br />

Abbiamo voluto dedicare la copertina di questa edizione<br />

a tutte le donne che hanno partecipato alla Mille Miglia,<br />

indipendentemente dal ruolo o risultato: navigatrici, pilote,<br />

sostenitrici, vincitr ici o no. Perché si sa, che per riuscire anche<br />

soltanto a raggiungere il traguardo, oltre all’abilità, ci vuole un<br />

po’ di fortuna per far sì che un’auto d’epoca non “ceda” lungo<br />

il percorso. Come si suol dire, l’importante non è vincere ma<br />

partecipare perciò, l’essenziale è che, con la loro presenza ognuna<br />

di loro abbia contribuito a dar vita a quella che viene definita la<br />

corsa più bella del mondo.<br />

La prima Mille Miglia, ideata dai “quattro moschettieri”<br />

Aymo Maggi, Franco Mazzotti, Renzo Castagneto e Giovanni<br />

Canestrini nel 1927 ebbe come partecipanti soltanto uomini ma,<br />

già alla seconda edizione, la baronessa Maria Antonietta Avanzo<br />

ha voluto prenderne parte: alla guida di una splendida Chysler<br />

Series 72 fu la prima donna a sfidare i piloti maschi divenendo<br />

pioniera e ispiratrice per le innumerevoli donne che nelle<br />

edizioni a venire, si sono rese protagoniste <strong>della</strong> gara, sia come<br />

navigatrici che come pilote; dopo di lei saranno sempre di più i<br />

piedi femminili sul pedale dell’acceleratore di auto straordinarie<br />

decise a conquistare il podio.<br />

Una di queste donne straordinarie ad aver partecipato più volte è<br />

la Californiana Sylvia Oberti, che per ben 17 volte ha gareggiato<br />

in solitaria completando la gara a bordo <strong>della</strong> sua splendida Siata<br />

300 Bc del 1951 rosso fiammante, con sé solamente la sua mascotte<br />

Angelino, un orsetto di peluche con le ali a bandiera a scacchi,<br />

suo inseparabile compagno dal 1992. Oltre che per il piacere delle<br />

corse, Sylvia gareggia per beneficienza: grazie ad un accordo con<br />

alcuni sponsor, ogni chilometro da lei percorso corrisponde ad<br />

una somma che sarà poi devoluta a favore di associazioni che si<br />

occupano di assistenza a bambini malati.<br />

Parlando di presenze bresciane di rilievo, non possiamo non<br />

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