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di Monica Saraiva<br />
LE DONNE<br />
DELLA MILLE<br />
MIGLIA<br />
Abbiamo voluto dedicare la copertina di questa edizione<br />
a tutte le donne che hanno partecipato alla Mille Miglia,<br />
indipendentemente dal ruolo o risultato: navigatrici, pilote,<br />
sostenitrici, vincitr ici o no. Perché si sa, che per riuscire anche<br />
soltanto a raggiungere il traguardo, oltre all’abilità, ci vuole un<br />
po’ di fortuna per far sì che un’auto d’epoca non “ceda” lungo<br />
il percorso. Come si suol dire, l’importante non è vincere ma<br />
partecipare perciò, l’essenziale è che, con la loro presenza ognuna<br />
di loro abbia contribuito a dar vita a quella che viene definita la<br />
corsa più bella del mondo.<br />
La prima Mille Miglia, ideata dai “quattro moschettieri”<br />
Aymo Maggi, Franco Mazzotti, Renzo Castagneto e Giovanni<br />
Canestrini nel 1927 ebbe come partecipanti soltanto uomini ma,<br />
già alla seconda edizione, la baronessa Maria Antonietta Avanzo<br />
ha voluto prenderne parte: alla guida di una splendida Chysler<br />
Series 72 fu la prima donna a sfidare i piloti maschi divenendo<br />
pioniera e ispiratrice per le innumerevoli donne che nelle<br />
edizioni a venire, si sono rese protagoniste <strong>della</strong> gara, sia come<br />
navigatrici che come pilote; dopo di lei saranno sempre di più i<br />
piedi femminili sul pedale dell’acceleratore di auto straordinarie<br />
decise a conquistare il podio.<br />
Una di queste donne straordinarie ad aver partecipato più volte è<br />
la Californiana Sylvia Oberti, che per ben 17 volte ha gareggiato<br />
in solitaria completando la gara a bordo <strong>della</strong> sua splendida Siata<br />
300 Bc del 1951 rosso fiammante, con sé solamente la sua mascotte<br />
Angelino, un orsetto di peluche con le ali a bandiera a scacchi,<br />
suo inseparabile compagno dal 1992. Oltre che per il piacere delle<br />
corse, Sylvia gareggia per beneficienza: grazie ad un accordo con<br />
alcuni sponsor, ogni chilometro da lei percorso corrisponde ad<br />
una somma che sarà poi devoluta a favore di associazioni che si<br />
occupano di assistenza a bambini malati.<br />
Parlando di presenze bresciane di rilievo, non possiamo non<br />
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