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TuttoBallo20 Gennaio Febbraio 2023 EnjoyArt 32

Cari amici lettori, Tuttoballo vi dà il benvenuto nel 2023; è un benvenuto che riguarda non solo le attività quotidiane e non, che caratterizzeranno questo nuovo anno, ma è un benvenuto che la nostra Rivista augura, spalancando le porte della sua casa, fatta di pagine che, come sempre, vi racconteranno notizie, storie, vite, eventi belli ed interessanti da condividere e vivere insieme! Naturalmente, come vedrete, in prima linea vi racconteremo tutte le novità, riguardanti l’Arte (cinema, danza, libri e molto altro), che il nuovo anno ci regalerà, ma anche attualità, benessere, viaggi, cucina, e tutto ciò che vorrete condividere insieme a noi. Non sappiamo se i prossimi giorni o mesi ci riservano un clima freddoloso…nel caso, una bella tisana, divano, completo relax e…lettura di Tuttoballo!!!!

Cari amici lettori, Tuttoballo vi dà il benvenuto nel 2023; è un benvenuto che riguarda non solo le attività quotidiane e non, che caratterizzeranno questo nuovo anno, ma è un benvenuto che la nostra Rivista augura, spalancando le porte della sua casa, fatta di pagine che, come sempre, vi racconteranno notizie, storie, vite, eventi belli ed interessanti da condividere e vivere insieme!
Naturalmente, come vedrete, in prima linea vi racconteremo tutte le novità, riguardanti l’Arte (cinema, danza, libri e molto altro), che il nuovo anno ci regalerà, ma anche attualità, benessere, viaggi, cucina, e tutto ciò che vorrete condividere insieme a noi.
Non sappiamo se i prossimi giorni o mesi ci riservano un clima freddoloso…nel caso, una bella tisana, divano, completo relax e…lettura di Tuttoballo!!!!

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G e n n a i o - F e b b r a i o 2 0 2 3 <strong>32</strong><br />

<br />

Roberto Bolle<br />

© F R E E P R E S S O N L I N E - v i e t a t a l a r i p r o d u z i o n e D I R E T T A D A F A B R I Z I O S I L V E S T R I - S E G R E T E R I A D I R E D A Z I O N E P I N A D E L L E S I T E - T U T T O B A L L O 2 0 @ G M A I L . C O M - e d i z i o n e " S t e f a n o F r a n c i a E n j o y A r y "


TuttoBallo - <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2023</strong> - n. <strong>32</strong><br />

Copertina: Roberto Bolle - "Danza con Me" Rai1<br />

contro copertina Malika Ayane - Musical "Cats"<br />

Editore "Stefano Francia" <strong>EnjoyArt</strong><br />

Direttore - Fabrizio Silvestri<br />

Vice direttore - Eugenia Galimi<br />

Segretaria di redazione - Pina delle Site<br />

Redazione - Marina Fabriani Querzè<br />

COLLABORATORI: Maria Luisa Bossone, Antonio Desiderio, Francesco<br />

Fileccia, David Bilancia, Giovanni Fenu, Mauri Menga, Sandro Mallamaci,<br />

Walter Garibaldi, David Iori, Giovanni Battista Gangemi Guerrera, Lara Gatto,<br />

Lucia Martinelli, Patrizia Mior, Ivan Cribiú, Danilo Pentivolpe, Alessia<br />

Pentivolpe, Carlo De Palma, Rita Martinelli, Assia Karaguiozova, Federico<br />

Vassile, Elza De Paola, Giovanna Delle Site, Jupiter, Francesca Meucci,<br />

Alberto Ventimiglia.<br />

Fotografi: Luca Di Bartolo, Monica Irma Ricci, Elena Ghini, Cosimo Mirco<br />

Magliocca Photographe Paris, Luca Valletta, Raul Duran, DsPhopto, Raul,<br />

Alessio Buccafusca, Alessandro Canestrelli, Alessandro Risuleo. Altre foto<br />

pubblicate sono state concesse da uffici stampa e/o scaricate dalle pagine<br />

social dei protagonisti.<br />

Le immagini e le fotografie qui presentate, nel rispetto del diritto d’autore,<br />

vengono riprodotte per finalità di critica e discussione ai sensi degli artt. 65<br />

comma 2 e 70 comma 1bis della Lg. 633/1941.<br />

É vietata la copia e la riproduzione dei contenuti e immagini in qualsiasi forma.<br />

É vietata la redistribuzione e la pubblicazione dei contenuti e immagini non autorizzata espressamente dal<br />

direttore. I collaboratori cedono all'editore i loro elaborati a titolo gratuito.<br />

Testata giornalistica non registrata di proprietà: ©ASS: Stefano Francia <strong>EnjoyArt</strong><br />

per contattare la redazione Tuttoballo20@gmail.com<br />

Contro Copertina<br />

Cari amici lettori, Tuttoballo vi dà il benvenuto nel <strong>2023</strong>; è un<br />

benvenuto che riguarda non solo le attività quotidiane e non, che<br />

caratterizzeranno questo nuovo anno, ma è un benvenuto che la<br />

nostra Rivista augura, spalancando le porte della sua casa, fatta di<br />

pagine che, come sempre, vi racconteranno notizie, storie, vite,<br />

eventi belli ed interessanti da condividere e vivere insieme!<br />

Naturalmente, come vedrete, in prima linea vi racconteremo<br />

tutte le novità, riguardanti l’Arte (cinema, danza, libri e molto<br />

altro), che il nuovo anno ci regalerà, ma anche attualità,<br />

benessere, viaggi, cucina, e tutto ciò che vorrete condividere<br />

insieme a noi.<br />

Non sappiamo se i prossimi giorni o mesi ci riservano un clima<br />

freddoloso…nel caso, una bella tisana, divano, completo relax<br />

e…lettura di Tuttoballo!!!!<br />

Ora però non vogliamo dirvi di più; come sempre, tante<br />

sorprese che toccherà a voi scoprire e allora… viaaa !!!!<br />

scaricate Tuttoballo, leggetelo, gustatelo e…novità: scriveteci,<br />

scriveteci scriveteci, per complimentarvi, condividere, dare la<br />

vostra opinione, proporre nuove idee oppure, perché no, dare<br />

consigli su come migliorarci! Vi aspettiamo numerosi e<br />

ricordate sempre il nostro motto: Tuttoballo, la Rivista che ti<br />

informa e che ti tiene in forma!”<br />

Buona lettura a tutti, e buon inizio di nuove avventure in questo<br />

<strong>2023</strong>!<br />

© F R E E P R E S S O N L I N E r i p r o d u z i o n e r i s e r v a t a - D I R E T T A D A F A B R I Z I O S I L V E S T R I - S E G R E T E R I A D I R E D A Z I O N E P I N A D E L L E S I T E - T U T T O B A L L O 2 0 @ G M A I L . C O M - e d i z i o n e " S t e f a n o F r a n c i a E n j o y A r t "


www.stefanofrancia.com<br />

www.tuttoballo20.com


18 giugno <strong>2023</strong><br />

Categorie:<br />

Miglior Ballerino<br />

Miglior Ballerina<br />

Miglior Coppia<br />

Miglior Maestro<br />

Miglior Spettacolo Classico<br />

Miglior Musical<br />

Miglior TV DanceShow,<br />

<br />

Miglior Coreografo<br />

Miglior Dance Movie<br />

Premio alla Carriera<br />

ph Monica Irma Ricci<br />

modella Camilla Mancuso<br />

Grafica: Sara Galentino<br />

Premio Speciale alle Arti<br />

www.stefanofrancia.com<br />

www.tuttoballo20.com<br />

le candidature devono essere presentate<br />

entro il 18 maggio <strong>2023</strong> a:<br />

ass.stefanofrancia@gmail.com<br />

whatsapp + 39 335 435168


STEFANO FRANCIA ENJOYART - POMODORO STUDIO ALWAYS<br />

presentano<br />

la collana musicale<br />

<strong>EnjoyArt</strong><br />

DISPONIBILE SU TUTTI I DIGITAL DOWNLOAD<br />

HTTPS://SHARE.AMUSE.IO/VJCNW-F5RMZ4


L’ANNO CHE VERRÀ NELL’ARTE.<br />

GLI EVENTI DA SEGUIRE NEL <strong>2023</strong><br />

Editoriale del direttore<br />

Fabrizio Silvestri<br />

L’anno si è aperto con la Danza in tv<br />

grazie a Roberto Bolle, ma anche<br />

con film e spettacoli interessanti. Il<br />

menù dell’arte da vedere è ricco più<br />

di quanto possiate immaginare.<br />

Inizio con presentarvi il cinema del<br />

<strong>2023</strong>, sulla carta sembra piuttosto<br />

appetitoso, e voglio essere fiducioso<br />

che i film in cartellone riconfermino<br />

una buona presenza di pubblico<br />

nelle sale come era prima del Covid<br />

19. Le proposte sul grande schermo<br />

vanno da La Sirenetta afroamericana<br />

che tanto ha fatto clamore, ad un<br />

altro capitolo della saga di Indiana<br />

Jones, l’Oppenheimer di Nolan, un<br />

nuovo Spider-man e una nuova<br />

Mission Impossible, Nanni Moretti,<br />

Matteo Garrone e Martin Scorsese.<br />

Le prime uscite riguardano Damien<br />

Chazelle con Babylon (oltre tre ore,<br />

oramai must di durata media negli<br />

ultimi mesi del 2022) nelle sale<br />

italiane il 19 gennaio. Quinto film<br />

dell’autore di La la land, Chazelle ci<br />

aveva lasciato con Ryan Gosling<br />

lanciato in orbita con First Man e ora<br />

ci riporta dopo quattro anni tra feste<br />

scatenate e il delirio corrotto e<br />

arrapato di una Hollywood anni venti<br />

che sta per essere travolta<br />

dall’avvento del sonoro. Nel cast ci<br />

sono Brad Pitt e Margot Robbie, ma<br />

anche Tobey Maguire a quanto pare<br />

irriconoscibile e un nuovo talento<br />

messicano, Diego Calva. <strong>Febbraio</strong><br />

<strong>2023</strong> sarà la rampa di lancio di molti<br />

film visti in Concorso all’ultimo<br />

Festival di Venezia: Gli spiriti<br />

dell’isola di Martin McDonagh, Tar di<br />

Todd Field con Cate Blanchett, The<br />

whale di Darren Aronofsky con<br />

Brendan Frasier. Tre grossi titoli che<br />

bene o male finiranno tra le<br />

nomination dell’Oscar e che quindi<br />

finiranno tutti insieme in vetrina a<br />

ridosso dell’assegnazione delle<br />

statuette. A marzo faranno capolino<br />

in sala sia John Wick numero 4,<br />

sempre con Keanu Reeves e uno<br />

stuolo di atleti delle arti marziali da<br />

fare spavento (Donnie Yen, Hiroyuki<br />

Sanada, Scott Adkins); sia il sequel<br />

di Shazam (Shazam! Furia degli dei),<br />

sempre con protagonist Zachari Levi.<br />

Anche se in Italia c’è molta curiosità<br />

per l’uscita del nuovo film diretto da<br />

Sydney Sibilia dopo l’approdo a<br />

Netfix con L'isola delle rose, e con il<br />

borsone degli incassi aperto verso<br />

l’esperienza fulminante di Smetto<br />

quando voglio. S’intitolerà Mixed by<br />

Erry, mostrerà la storia di un ladruncolo<br />

re del mixtape nella Napoli anni ottanta<br />

e vedrà un cast di volti non noti con la<br />

presenza di un ritrovato Fabrizio Gifuni.<br />

Bisogna attendere il 1 giugno per<br />

l’uscita di Spider man – Across the<br />

spider verse o il 12 per vedere tornare a<br />

galoppare Tom Cruise in Mission:<br />

Impossible – Dead reckoning parte 1, il<br />

20 luglio il giorno dell’uscita di<br />

Oppenheimer, la nuova magniloquente<br />

fatica di Christopher Nolan. Sperando<br />

che Tenet sia finito nel cassetto dei<br />

ricordi pandemici, Nolan si è tuffato nel<br />

biopic del celebre fisico J. Robert<br />

Oppenheimer, direttore del laboratorio e<br />

capo del Manhattan Project che poi<br />

portò alla creazione della bomba<br />

atomica nel 1945. Quattro i mesi di set,<br />

un’esplosione il più possibile realistica<br />

(niente computer grafica, per dire) del<br />

primo test atomico al mondo – Trinity,<br />

16 luglio 1945 – nel New Mexico,<br />

Oppenheimer è stato girato in 65mm<br />

con un cast mostruoso: Cillian Murphy<br />

veleggia protagonista attorniato da<br />

Robert Downey Jr, Emily Blunt, Matt<br />

Damon, Rami Malek, Florence Pugh,<br />

Kenneth Branagh, Matthew Modine e<br />

Johs Hartnett. Dovrebbero esserci<br />

diversi numeri da musical e tante falci e<br />

martello nel prossimo film di Nanni<br />

Moretti, il sol dell'avvenire. Solita partita<br />

di giro tra gli attori per non incontrare<br />

sorprese (poi il rischio è che lo stesso<br />

effetto capiti al pubblico…), ovvero<br />

Margherita Buy e Silvio Orlando con<br />

l’aggiunta di Mathieu Amalric e Barbora<br />

Bobulova, de Il sol dell’avvenire si sa<br />

solo che a livello di temi ci sono cinema<br />

e circo, e che la storia è ambientata<br />

negli anni cinquanta. Risulta ancora in<br />

post produzione , il nuovo film di Matteo<br />

Garrone Io Capitano, folgorato sulla via<br />

dei migranti. Finalmente nel <strong>2023</strong><br />

arriverà l’alba, per il nuovo film di<br />

Saverio Costanzo sembra pronto già<br />

prima dell’estate. Titolo che sulla carta<br />

pare molto interessante con<br />

protagonista Lily James, giovane<br />

comparsa in un peplum hollywoodiano<br />

girato a Cinecittà negli anni cinquanta<br />

con tanto di nottata incandescente<br />

passata con la star del film che sta<br />

girando.<br />

Due sono gli evergreen che attendiamo<br />

con piacere nel <strong>2023</strong>. Il primo è Indiana<br />

Jones numero 5. Il ritorno di Harrison<br />

Ford e dell’archeologo con frusta e<br />

pistola ideato da Spielberg&Co. Si<br />

intitola Indiana Jones and the dial of<br />

destiny. Ford vigilerà assieme ad<br />

Antonio Banderas che Mads Mikkelsen<br />

non esageri in fatto di razzi ultrasonici e<br />

dominio del mondo al passo dell’oca.<br />

Killer of the flower moon di Martin<br />

Scorsese sarà una specie di western<br />

ambientato negli anni venti orientato<br />

sull’investigazione dell’uccisione di<br />

diversi membri della tribù pellerossa<br />

degli Osage in Oklahoma. Sappiamo<br />

anche che è la sesta collaborazione tra<br />

Scorsese e Leonardo DiCaprio e<br />

nientemeno che la decima tra Scorsese<br />

e Robert De Niro. Ancora mistero sulle<br />

date d’uscita, ma il <strong>2023</strong> sarà l’anno<br />

suo.<br />

Per il teatro segnaliamo 10 spettacoli.<br />

Processo Galileo - Scritta da Angela<br />

Dematté e Fabrizio Sinisi, diretta da<br />

Andrea De Rosa e Carmelo Rifici con<br />

Luca Lazzareschi e Milvia Marigliano<br />

protagonisti, la storia del padre della<br />

scienza moderna diventa la lente per<br />

indagare la nostra contemporaneità.<br />

Con tre storie in tre diversi momenti:<br />

passato, presente, futuro. Da gennaio in<br />

tournée. La Valigia - Come si fa a capire<br />

i pensieri di un emigrante alla vigilia di<br />

una partenza? Giuseppe Battiston è il<br />

protagonista, la piece è tratta dal libro<br />

Chemodan di Sergei Dovlatov (ed.<br />

Sellerio). Regia di Paola Rota. Da<br />

gennaio. Tre Modi Per Non Morire.<br />

Baudelaire, Dante, I Greci - Toni Servillo<br />

torna a teatro e attraverso tre testi di<br />

Giuseppe Montesano affronta il<br />

momento in cui alcuni grandi poeti<br />

hanno messo in pratica l'arte di non<br />

morire e cercare la vita. Da gennaio. La<br />

Leggenda Del Santo Bevitore - Quindici<br />

anni dopo la prima versione con Piero<br />

Mazzarella, Andrée Ruth Shammah<br />

riallestisce lo spettacolo tratto dal<br />

romanzo postumo di Joseph Roth (ed.<br />

Adelphi). A incarnare l'inesorabile<br />

parabola del clochard Andreas Kartak<br />

oggi è Carlo Cecchi. Uno Sguardo Dal<br />

Ponte - "Una grande storia, raccontata<br />

come un film, ma a teatro". Così<br />

Massimo Popolizio affronta l'opera di<br />

Arthur Miller ambientata tra gli immigrati<br />

italiani di Brooklyn e ispirata a un tragico<br />

fatto di cronaca.


Con lui, Valentina Sperlì, Raffaele<br />

Esposito, Michele Nani, Gaja Mascia. Da<br />

febbraio. Perfetti Sconosciuti - Grande<br />

successo al botteghino, due David di<br />

Donatello e tre Nastri d'argento vinti,<br />

oltre al Guinness dei primati per il più alto<br />

numero di remake nella storia del<br />

cinema: è con l'adattamento del suo più<br />

fortunato film che Paolo Genovese<br />

debutta alla regia teatrale. In scena, la<br />

cena tra amici in cui si decide di mettere i<br />

cellulari sulla tavola. Da febbraio.<br />

Racconti Disumani - Alessandro<br />

Gassmann affronta Franz Kafka tra una<br />

scimmia-conferenziere e un roditorearchitetto,<br />

dirigendo Giorgio Pasotti in<br />

uno spettacolo di metamorfosi tratto dai<br />

racconti Una relazione accademica e La<br />

tana. Due storie di animali, che mettono<br />

a nudo quel bisogno di costruirsi il riparo<br />

perfetto dal mondo esterno. Da marzo.<br />

Romeo E Giulietta - Prima regia per il<br />

Piccolo di Mario Martone che sceglie<br />

Romeo e Giulietta, la tragedia degli<br />

amanti veronesi che Shakespeare<br />

ambientò "in un mondo in cui - dice il<br />

regista - lo scontro domina senza<br />

ragione, in cui il senso stesso<br />

dell'esistenza sembra essere nello<br />

scontro". Da marzo. Sei Personaggi In<br />

Cerca D'autore - Dopo Il piacere<br />

dell'onestà, Valerio Binasco torna a Luigi<br />

Pirandello, scegliendo il dramma che,<br />

forse più qualunque altro, racconta i<br />

binomi che sono alla base del Teatro:<br />

l'incontro-scontro tra parole e regia e tra<br />

interpretazione e esistenza reale. Da<br />

aprile. Agosto A Osage County -<br />

Premiata con il Pulitzer nel 2008 e oggi<br />

considerata una delle storie più<br />

sarcastiche e impietose sulle<br />

disfunzionalità della famiglia, la<br />

commedia di Tracy Letts arriva in<br />

palcoscenico diretta e interpretata da<br />

Filippo Dini, con Giuliana De Sio nel<br />

ruolo che sul grande schermo fu di Meryl<br />

Streep.<br />

Sul tappeto danza sono molte le<br />

segnalazioni. Alcune le trovate in queste<br />

numero, altre sui vari siti dedicati alla<br />

danza. Come direttore vi invito a vedere<br />

tutti gli spettacoli di Danza, programmando<br />

una gita a Venezia per la Biennale Danza<br />

<strong>2023</strong>, oppure a Roma per RomaEuropa<br />

Festival o a Milano per uno spettacolo al<br />

Teatro la Scala di Milano o a Firenze per<br />

la nuova edizione di DIF.<br />

Come obiettivi e buoni propositi dell’anno<br />

scrivete sui vostri diari di andare più<br />

spesso al teatro, al cinema, alle mostre…<br />

Insieme possiamo sostenere l’arte in goni<br />

sua forma…. Buon Anno.


Se ti appassiona la danza,<br />

Se riesci ad immaginarti sul gradino più alto del podio;<br />

Se riesci a sentire gli applausi e riesci a riconoscere il tuo nome tra le urla della folla;<br />

Se dalla prima nota senti in ogni fibra del tuo corpo l’adrenalina scorrere verso le tue gambe;<br />

Se il tuo cuore e quello del tuo/a partner battono all’unisono sulla pista da ballo,<br />

Allora… Sei un ballerino!<br />

Ma se vuoi diventare un campione, ti serve Top Dance Alliance!<br />

Fidati di noi… Siamo, Giordano Vanone & Katia Antonelli, coppia di vita e di ballo.<br />

Abbiamo iniziato a ballare nel 1985 in Italia, quando il ballo era considerato un’attività da balera<br />

con pochi sbocchi professionali.<br />

Nel corso degli anni, abbiamo studiato con i migliori maestri al mondo, con i quali abbiamo<br />

perfezionato la nostra tecnica, creato il nostro stile fondendo tecnica, emozione e personalità.<br />

Vincitori per tre anni consecutivi del campionato italiano di danze Standard.<br />

Una volta raggiunti gli alti livelli della danza sportiva sia in Italia che all’estero abbiamo sentito<br />

l’esigenza di metterci alla prova in un progetto più ambizioso, la Formazione.<br />

Formare nuove generazioni di danzatori, donando loro sia la tecnica per potersi affermare in<br />

competizione, sia gli strumenti per poter sviluppare la propria personalità.<br />

Ad oggi abbiamo formato campioni in tutto il mondo, in ogni categoria: Juveniles, Junior, Youth,<br />

Amatori e professionisti. Ad ognuno di loro è stato riservato un percorso unico, personalizzato e cucito<br />

addosso alla propria personalità proprio come un abito di alta sartoria, e con ogni singola coppia<br />

abbiamo lavorato in empatia per poter comprendere il loro mondo.<br />

Lavorare con ognuno di loro è stato un viaggio pazzesco. Un viaggio fatto di emozioni, fatica, successo.<br />

Tutti, in pista raccontiamo la nostra storia usando il linguaggio del corpo.<br />

AI nostri allievi, abbiamo insegnato ad essere sempre sé stessi, fuori e dentro la pista, incoraggiandoli<br />

a far emergere le loro personalità, rendendoli unici, determinati, ambiziosi, gentili, eleganti e forti.<br />

Oggi siamo “travolti” dall’omologazione; ognuno, per sentirsi parte di un gruppo tende a somigliare<br />

alla “massa”, perdendo, così, la propria, individualità e, sacrificando a volte le proprie qualità con<br />

inevitabili impatti negativi sulla propria autostima.<br />

Ognuno di noi è speciale e unico.<br />

Ognuno di noi è inimitabile.<br />

Ognuno di noi ha sempre qualcosa da raccontare.<br />

E noi, per comunicare questa unicità, dobbiamo conoscere e usare al meglio il linguaggio del corpo.<br />

E noi insegniamo a comunicare con la danza.<br />

Questa è la nostra forza, questa è la forza di Top Dance Alliance!


Il flashmob dell’inclusione<br />

di Eugenia Galimi<br />

vice direttrice<br />

Il messaggio della cultura dell’inclusione, a cui la nostra Associazione dedica da sempre grande<br />

importanza, passa, anche quest'anno, attraverso il ballo.<br />

L’ appuntamento del Flash mob di Special Olympics è ormai diventato, anno dopo anno, un evento<br />

“fisso” che chiama a raccolta atleti, associazioni, scuole di ogni ordine e grado e i loro team di tutta<br />

Italia.<br />

Il gruppo di ballerini dell’A.s.d. Pretty Woman ha aderito, anche quest’anno, alla manifestazione -<br />

svoltasi nella bellissima Piazza Duomo di Reggio Calabria - per celebrare la giornata internazionale<br />

delle persone con disabilità e, sulle note di “Dove si balla” di Dargen D’Amico, ha eseguito la<br />

coreografia del ballerino Vito Coppola diretti dalla Maestra Eugenia Galimi. Si ringrazia il Dj Stefano<br />

Ripepi, per la preziosa collaborazione.<br />

Il video finale, che sarà visibile sui canali social di Special Olympics, unirà tutti in un unico<br />

momento di divertimento e condivisione.


Sandro Mallamaci<br />

La festa che trasforma il mondo<br />

<br />

La festa che trasforma il mondo, quella che si sente e che si vede, che si tocca o si guarda soltanto, la festa<br />

di chi non ha problemi e di chi soffre, di chi ha garantito il futuro e di chi invece lo sogna, quella dei positivi<br />

e quella dei depressi, di chi è garantito e di chi deve lottare per sopravvivere, di quelli dello shopping e degli<br />

altri sotto le bombe, di chi gioisce per un nuovo arrivo e di chi piange per aver perso la persona più<br />

importante.<br />

È Natale!<br />

Per un mese si guarda tutto con occhi diversi.<br />

Una dose di antidepressivo che ci illude di essere in un mondo migliore.<br />

Si illuminano le città e ci si sforza di essere tutti più buoni.<br />

Ci si lava la coscienza facendo la carità a quelli che non si vuole neanche vedere durante il resto dell’anno.<br />

Il Natale di chi va a messa perché è tradizione e di chi non ci va perché fa freddo e circola ancora il Covid,<br />

di chi si batte il petto in chiesa e di chi prega nel silenzio della sua anima.<br />

La festa di chi razzola male tutto l’anno e predica bene con la pancia piena, di chi è libero di trascorrerlo<br />

con chi ama e di chi è costretto a scontare una pena dietro le sbarre.<br />

È festa per chi sprizza salute da tutti i pori e per chi soffre e non ha molta aspettativa di vita, per chi scappa<br />

dalla miseria e per chi non l’ha mai conosciuta.<br />

Comunque sia, che lo si voglia o no, anche quest’anno abbiamo festeggiato Natale e ognuno l'ha vissuto a<br />

suo modo.<br />

Sarà che il tempo passa e si vede il mondo con più realismo, guardandosi alle spalle e ricordando i tempi<br />

della spensieratezza e dell’ingenuità.<br />

Sarà che la vita ci ha cambiato, ci ha fatto crescere, e ci ha costretto ad aprire gli occhi sulla realtà.<br />

Ogni anno che passa si addobba l’albero per esorcizzare la vecchiaia, per tornare per qualche momento<br />

bambini, nascondendo sotto il tappeto tutta la sporcizia che ci circonda e prendendo una boccata di<br />

ossigeno per smaltire le scorie accumulate respirando dolori e rabbia.<br />

È sempre più difficile credere ai buoni propositi ed illudersi che gli egoisti di ieri possano cambiarsi in<br />

migliori di domani. La storia ce lo ha insegnato.<br />

Ma questa festa ci serve. Dobbiamo trasformarci. È necessaria per alleggerirci e ricaricarci per affrontare<br />

un altro anno con la speranza che è sempre l’ultima a morire, augurandoci che il futuro possa essere, un<br />

giorno non molto lontano, migliore del passato, e che, soprattutto, Dio ci dia la possibilità di poterlo vedere<br />

prima che sia troppo tardi. Buon <strong>2023</strong>...


Sostenieni<br />

anche tu<br />

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C/C: 1039059199<br />

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MARIA CONSIGLIA IZZO<br />

A chi ti ispiri? Chi sono i tuoi mentori?<br />

Non mi ispiro a qualcuno in particolare, preferisco<br />

essere me stessa. Mi piacciono molto París Hilton e le<br />

sorelle Kardashian.<br />

Non ha ancora 18 anni, è già autrice di un libro, vanta<br />

collaborazioni con importanti brand legati al mondo del<br />

lusso e ha un profilo Instagram seguito da più di 600000<br />

persone.<br />

Dèsiree Manfredi è una giovane studentessa romana<br />

che è stata purtroppo vittima di episodi di bullismo che<br />

ha deciso di denunciare attraverso i suoi profili social e<br />

tramite la pubblicazione di un libro: “Una vita da<br />

influencer” (InFuga Edizioni). Archiviati questi spiacevoli<br />

episodi, oggi si dedica soprattutto allo studio, al lavoro e<br />

al confronto con i suoi follower su diverse tematiche.<br />

Facciamo un excursus delle tue diverse doti, qualità<br />

e passioni. Partendo proprio dai tuoi studi e dal tuo<br />

lavoro sui social: cosa ti piace condividere?<br />

Mi piace condividere scatti di moda, passione che ho<br />

trasformato in lavoro. Infatti collaboro con diversi marchi<br />

legati al mondo del lusso. Ultimamente sul mio profilo<br />

sto parlando della mia passione per le macchine<br />

sportive e commentando la Formula 1, altra disciplina<br />

che mi appassiona molto.<br />

Come è "esploso" il tuo profilo?<br />

Il mio profilo è esploso qualche anno fa, quando ho<br />

cominciato a portare la mia vita e a condividere la mia<br />

esperienza inerente il bullismo.<br />

Come ti distingui dagli altri influencer?<br />

Sui social sono molto seguita e molte ragazze,<br />

soprattutto dopo la pubblicazione del mio libro, si<br />

ritrovano in me. Sicuramente mi distinguo per il fatto che<br />

non ho bisogno di mostrare il mio corpo per incassare<br />

più like e commenti, mi metto in discussione con i miei<br />

difetti fisici… Ad esempio, sto mostrando ai miei follower<br />

come sto cambiando grazie all’allenamento fisico e a<br />

un’attenta alimentazione.<br />

La violenza è divenuta una moda? I dati sul beauty<br />

cyberbullismo sono inquietanti... Tu, spinta da<br />

esperienze personali, ne parli nel tuo libro "Una vita<br />

da influencer"...<br />

Questo libro è per me una sorta di riscatto. Non ho<br />

ceduto al ricatto della sofferenza, ho reagito. Ho<br />

raccontato ciò che mi stava accadendo sui social,<br />

tenendo sempre fisso avanti a me l’obiettivo: superare<br />

quel momento! Scrivere questo libro è stato per me<br />

come infliggere un colpo di grazia a tutto quello che di<br />

brutto mi era accaduto.<br />

Come hai "allenato" la fiducia in te stessa?<br />

Sicuramente con l’aiuto dei miei genitori, ai quali ho<br />

subito raccontano quello che mi è successo.<br />

Mangia. Dimagrisci. Smetti di mangiare così tanto.<br />

Come si cambiano i paradigmi sbagliati che<br />

costringono le donne ad essere come le vuole la<br />

società?<br />

Partiamo dal presupposto che con i filtri che oggi giorno<br />

si usano sui vari social vediamo alcune ragazze perfette<br />

e vogliamo somigliare a loro, ma la cosa che ignoriamo<br />

è che molte donne non sono realmente come si<br />

mostrano sui social… Cerchiamo la perfezione, ma non<br />

capiamo che siamo perfette così come siamo. La cosa<br />

più brutta sono i giudizi altrui, che ci portano ad odiare il<br />

nostro corpo, ad odiare noi stesse. L’unico modo per<br />

cambiare i paradigmi è mostrarsi al naturale, così come<br />

siamo.<br />

Dèsiree su instagram e Dèsiree nella vita. Ci vuoi<br />

raccontare qualcosa di inedito?<br />

Sicuramente continuerò ad essere presente su<br />

Instagram, affinando magari i miei contenuti. Dopo il<br />

diploma, continuerò a studiare all’università: vorrei<br />

intraprendere un percorso di studi inerente il<br />

management del lusso.<br />

Come crei contenuti?<br />

Li personalizzo in base alle tematiche su cui intendo<br />

confrontarmi con i miei follower, dunque sono molto<br />

diversi tra loro dato che passo dalla moda alla mia<br />

passione per l’equitazione, dalla Formula 1 a tematiche<br />

a sfondo sociale. Sono curiosa, seguo tanti argomenti,<br />

amo essere sempre aggiornata.


Riccardo Stellini: dalla passerella alla penna<br />

“Subisco un limitante brain – shaming”<br />

MARIA CONSIGLIA IZZO<br />

Riccardo Stellini, modello, artista e scrittore<br />

di origini toscane, racconta di come è<br />

riuscito a conciliare il suo lavoro nel campo<br />

della moda con la sua passione per l'arte e<br />

la parola. Il suo primo libro di poesie,<br />

"Pensieri", ha riscosso un gran successo di<br />

vendite nonostante sia stato pubblicato<br />

durante il periodo pandemico. Ciò<br />

nonostante Riccardo è vittima di un<br />

limitante "brain shaming"...<br />

Quando la “moda” fa poesia ?<br />

Mai. Per come la vedo io la moda può<br />

essere un inizio, poiché essa va verso<br />

l'esterno, la poesia verso l'interno. La moda<br />

è studiata per essere acquistata, è il<br />

risultato di un pensiero unico. La poesia,<br />

invece, è il risultato del tuo unico pensiero.<br />

La moda é comunitaria, la poesia quasi<br />

sempre solitaria. Perciò non credo ci siano<br />

poesie alla moda, anche se ci sono poesie<br />

che ispirano la ricerca artistica, e quindi<br />

anche la moda.<br />

La Sua prima volta davanti a un foglio<br />

bianco? Che emozioni ricorda?<br />

Purtroppo l'era dei fogli bianchi è finita,<br />

almeno per me. Quando scrivo, il più delle<br />

volte in modo fugace, scrivo su qualsiasi<br />

cosa mi capita: biglietti del treno, cellulare,<br />

libri... Catturo al volo l'emozione,cosi al volo<br />

che quando devo rielaborarla non riesco a<br />

comprendere neanche cosa ho scritto... Poi<br />

con la giusta concentrazione e il tempo<br />

qualcosa accade...<br />

Cos’è per Lei la poesia?<br />

Ricerca e scoperta. Niente come la poesia<br />

riesce a scendere cosi rapidamente nel mio<br />

inconscio, a stanare a suon di virgole i miei<br />

segreti. Se dovessi delineare la Sua<br />

poetica con tre tematiche per Lei<br />

irrinunciabili, direbbe… Non seguo delle<br />

tematiche, tuttavia mi ritrovo in tre<br />

caratteristiche: ritmo, estetica della parole,<br />

minimalismo.<br />

Chi sono i Suoi maestri?<br />

Paradossalmente nessun poeta, a parte<br />

Vincenzo Cardarelli, che con la sua poesia<br />

“Gabbiani” scosse la mia coscienza: in quei<br />

versi mi riconobbi cosi tanto che mi diede la<br />

spinta di scrivere i miei primi versi. Oltre lui<br />

devo molto a Osho, a Italo Svevo e al mio<br />

professore di psicologia e letteratura,<br />

Giovanni Roti, con il quale ho fatto e<br />

continuerò a fare una lunga e profonda,<br />

oltre che poetica, analisi freudiana alla<br />

scoperta del mio inconscio.<br />

La poesia può curare la solitudine? Non<br />

siamo mai stati soli come nel periodo<br />

della pandemia…<br />

Non in modo univoco, la poesia è fatta da e<br />

per chi la capisce, “M'illumino d'immenso“<br />

può non voler dir nulla per molte persone.<br />

Crede possibile, un giorno, la creazione<br />

di poesia che superi il modello imposto<br />

dalla stampa?<br />

Stiamo inesorabilmente“scivolando come<br />

gocce su lastre di marmo trainati dal tempo<br />

a cui non importa”: il Metaverso è vicino e<br />

cose fino a poco tempo fa impensabili.<br />

Perciò si!È possibile immaginarsi una<br />

poesia che superi il modello imposto.<br />

Tuttavia ciò potrebbe non apportare<br />

benefici alla qualità della poesia.<br />

Come prevede il futuro per la poesia:<br />

una riscoperta anche da parte delle più<br />

giovani generazioni? La poesia andrà di<br />

“moda”?<br />

La poesia non è mai andata di moda, e<br />

questo l'ha sempre resa elitaria e<br />

affascinate, anche se sta iniziando ad<br />

avere un riscontro più ampio tramite l'uso<br />

dei social, visto che adesso gli “scritti” non<br />

si tengono più chiusi in un cassetto ma si<br />

pubblicano sul web; ciò nonostante la cosa<br />

potrebbe non essere positiva, perché c'è<br />

differenza tra una poesia e un pensiero<br />

gretto, abbozzato e superficiale. Questo<br />

porterà a confondere le cose: il senso della<br />

misura salverebbe il mondo! D'altro canto<br />

la poesia funziona da ponte, è un braccio<br />

teso verso le necessità che non si vedono,<br />

ma che si sentono, e le giovani<br />

generazioni, in cui vorrei inserirmi,vivono e<br />

vivranno sempre più la sofferenza di un<br />

sistema sociale errato, fallimentare e<br />

basato sulle sole capacità produttive;<br />

questo potrebbe portare ad un desiderio di<br />

scoperta, di cultura, di rivoluzione e, quindi,<br />

anche di poesia.<br />

Che cosa ha imparato durante la Sua<br />

carriera di modello?<br />

Principalmente ho imparato che il set è un<br />

ecosistema: cosi come nella vita, rispettare<br />

la parte creativa dell'altro non è semplice<br />

perché non ci sono confini ben visibili; ho<br />

imparato ad esprimermi con il silenzio delle<br />

azioni, perché quando ci sono 30 persone<br />

non puoi comunicare a tutti urlando come<br />

allo stadio. Il set e molto gerarchico, per<br />

fortuna il modello è in una buona posizione!<br />

Come mai i modelli italiani famosi oggi<br />

sono pochi?<br />

Mi trova impreparato, le faccio un esempio<br />

per capire meglio il perché: ho giocato per<br />

18 anni a pallanuoto (serie C, serie B, serie<br />

A); ogni giorno della mia vita andavo in<br />

piscina, ma quando i miei compagni di<br />

squadra mi chiedevano chi fosse<br />

l'allenatore della nazionale, io indossavo<br />

l'accappatoio e mi rifugiavo negli spogliatoi.<br />

Tuttavia la pallanuoto è stato un mio amore<br />

grandissimo.<br />

Il digitale ha cambiato questo lavoro<br />

così come ha influenzato la letteratura?<br />

Il digitale ha semplificato la comunicazione<br />

sia in ambito letterario che nel mondo della<br />

moda, e questo è un bene, ma ha<br />

semplificato anche i contenuti di tale<br />

comunicazione: “poiché tutti possono<br />

provare, molti possono riuscire“. Sia chiaro:<br />

la fioritura di qualsiasi essere è sempre un<br />

evento positivo, se si accetta di<br />

standardizzare il livello della<br />

professionalità, poiché per natura non tutti<br />

possono “fiorire“ ; ci tengo a sottolineare<br />

che questo non è un pensiero anti<br />

democratico, ma un sano e profondo senso<br />

della misura, oggi andato perduto, per<br />

mancanza di consapevolezza. Ovviamente,<br />

queste sono dinamiche che accadono più<br />

facilmente a livelli intermedi, mentre a livelli<br />

altissimi, il digitale non ha possibilità di<br />

influenzare alcunché, se non, come già<br />

detto, nella comunicazione.<br />

Che connessione c’è tra poesia e moda?<br />

Non posso parlare a 360 gradi perché le<br />

sfaccettature sono moltissime e per onestà<br />

non me la sentirei. Però posso raccontare<br />

la mia connessione, anzi “disconnesione”:<br />

non è facile essere un modello senza<br />

scontrarsi con i luoghi comuni di questo<br />

lavoro, si parte dal “ bello ma non balla “,<br />

passando al “ bello ma stupido “ fino ad<br />

arrivare al “tutto muscoli e niente<br />

cervello"...<br />

Se le donne meravigliosamente in carne<br />

subiscono il famigerato Body-shaming, io<br />

subisco il limitante Brain-shaming.<br />

Tuttavia io non sono la tela da dipingere,<br />

ma colui che dipinge la tela.


Maria Consiglia Izzo<br />

Stefania Lay: “Per diventare artista non basta il talento, ci<br />

vuole una grande consapevolezza di ciò che è la musica!”<br />

Reduce dal successo del concerto in doppia data (il 14 e il 15 dicembre) che si è svolto presso il teatro Troisi di Napoli,<br />

Stefania Lay, la primadonna del panorama musicale partenopeo, racconta la sua musica ai lettori della nostra rivista…<br />

Che cosa è la musica per te?<br />

La musica per me è vita. Sono nata nella musica, il mio papà era un musicista. Non trascorro giorno senza ascoltarla e<br />

senza cantare. Mi dà serenità e tranquillità, persino nelle giornate no.<br />

Ti sei mai chiesto perché la gente ti segue così numerosa?<br />

Forse perché cerco di trasmettere le mie esperienze, i miei sentimenti, di lasciare qualcosa alle persone come me... La<br />

gente questo l’ha capito e mi segue.<br />

Quanto è importante l’amore nelle tue canzoni?<br />

Tanto. Senza l’amore non si riuscirebbe a cantare. Deve esserci un sentimento, e senza sentimento non si trasmettono le<br />

emozioni.<br />

Che valore aggiunto danno i duetti alla tua musica?<br />

I duetti sono importanti, danno un’emozione in più di quanto una singola persona può dare.<br />

Desideri dare, attraverso queste collaborazioni, nuova ragione di essere ad una realtà musicale così autoctona<br />

come quella neomelodica?<br />

Vorrei farmi promotrice di un “nuovo neomelodico”, che non ha paura di sperimentare e contaminarsi con altri generi, e<br />

che si apre a nuove storie e narrazioni… Meno conservatore insomma!<br />

Come spieghi il fatto che oggi sono tutti neomelodici? Nascono cantanti appartenenti al genere come funghi…<br />

Che ben venga! Fino a poco tempo fa la musica neomelodica era descritta in senso dispregiativo, oggi è seguita e – a<br />

quanto pare – ambita. Attenzione però: c’è chi si scopre cantante da un momento all’altro e chi lo diventa facendo sacrifici<br />

Per diventare artista non basta il talento, ci vuole una grande consapevolezza di ciò che è la musica. Poi, se si ha la<br />

fortuna di avere successo lo si deve saper gestire e tenerlo in vita.


ANIMULA - DARIA MANICHETTI<br />

“Animula vagula, blandula,<br />

Hospes comesque corporis<br />

Quae nunc abibis in loca<br />

Pallidula, rigida, nudula,<br />

Nec, ut soles,dabis iocos…”<br />

P. AELIUS HADRIANUS, IMP.<br />

Cicatrici bianche su di un pavimento scuro misurano le distanze da<br />

percorrere, indicano le direzioni, tracciano un destino già scritto e<br />

forse già percorso. Oggetti cavi sono come uteri pronti a crescere<br />

nuovi semi, o contenitori predisposti ad accogliere frutti ormai<br />

maturi, nel ciclo continuo delle esistenze.<br />

Un ventilatore sempre acceso indica che il tempo si è fermato. Un<br />

battito e un respiro regolari rivelano che qualcosa di meccanico<br />

ancora è in funzione. Bagliori restituiscono ombre.<br />

Una figura composta e contenuta, ben truccata, filo di perle al<br />

collo, come una statuetta di cera, si aggira esposta in questo<br />

luogo, quasi fosse sotto osservazione ma contemporaneamente<br />

invisibile. Visibile forse solo a chi la vuol vedere. Attraversa e<br />

anima questo luogo incolore, arduo e spoglio, quasi a compiere un<br />

silenzioso, magico e misterioso rituale. Tra il corpo e l’anima.<br />

“Piccola anima smarrita e soave,<br />

compagna e ospite del corpo,<br />

ora t’appresti a scendere in luoghi<br />

incolori, ardui e spogli,<br />

ove non avrai più gli svaghi consueti…”<br />

Imperatore P. AE. Adriano<br />

[Foto di Enrico Maria Bertani]<br />

Animula (2016)<br />

di e con Daria Menichetti<br />

disegno luci Luca Poncetta<br />

esecuzione sonora e C<br />

onsulenza artistica Francesco Manenti<br />

foley Michele Zanni


L’anima più vera del teatro, mostrata attraverso le immagini di<br />

una scena, catturate da un vero e proprio “poeta della<br />

fotografia”: Mirco Magliocca . “Teatro in vetrina” è la mostra<br />

fotografica esposta nella galleria del Teatro Curci di Barletta,<br />

paese natale del fotografo. Un’esposizione davvero originale e<br />

particolare che unisce i più grandi teatri d’Italia e d’Europa,<br />

grazie agli scatti di scena, del maestro Cosimo Mirco<br />

Magliocca.<br />

Il Sindaco Cosimo Cannito mi ha messo a disposizione un<br />

luogo prestigioso, la galleria del Teatro Curci di Barletta, per<br />

valorizzare l’arte del concittadino valorizzandone l’arte e la<br />

bravura. A presentare la mostra l’attrice barlettana Mariella<br />

Parlato. L’assessore alla cultura Cilli Oronzo ha ricordato<br />

l’importanza di puntare sulla cultura e l’arte per promuovere un<br />

territorio. Le foto di Mirco Magliocca che vi presentiamo in<br />

questo numero, sono una parte della mostra “Teatro in Vetrina”,<br />

una mostra che speriamo presto Mirco porti in giro per l’Italia…<br />

Mirco Magliocca ha commentato così il successo di questa<br />

esposizione: “Essere apprezzati come artista nel proprio paese<br />

di nascita, ha un sapore diverso rispetto a tutti gli altri successi.<br />

Sono onorato che il pubblico abbia apprezzato il mio lavoro, e<br />

che personalità come Francesco Gorgoglione, professore di<br />

scenografia all'Università di Bari e direttore tecnico del teatro<br />

Curci, abbia visto nelle mie foto la bellezza e l'anima del Teatro.<br />

Ringrazio anche i giornalisti il Sig. G. Dimiccoli della Gazzetta<br />

del Mezzogiorno e Antonella Filannino di Amica9tv, che hanno<br />

sempre seguito il mio lavoro con molta passione… sono pronto<br />

e emozionato di continuare a donare il meglio di me stesso fin<br />

che Dio vuole”.


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IL MUSICAL CATS<br />

ARTISTI-GATTI INCANTANO IL PUBBLICO


Sale la febbre di “Cats”: ad oggi 34.470 mila<br />

biglietti venduti e 15 sold out consecutivi dal<br />

debutto del 7 Dicembre per il nuovo spettacolo di<br />

Massimo Romeo Piparo, con Malika Ayane e un<br />

grande cast di artisti-gatti, in scena per tutte le<br />

festività natalizie<br />

E' una passione che cresce, un'energia potente e<br />

luminosa quella sprigionata sul palco del Teatro<br />

Sistina dagli "artisti-felini" di "Cats", la nuova<br />

grande produzione firmata Massimo Romeo<br />

Piparo, con musiche di Sir Andrew Lloyd Webber<br />

e testi del Premio Nobel Thomas Stearns Eliot,<br />

che dal debutto il 7 dicembre scorso ha già fatto<br />

registrare numeri strabilianti. Sono infatti 34.470 i<br />

biglietti venduti, 15 i sold out consecutivi con<br />

22.500 spettatori nelle prime due settimane di<br />

repliche dello spettacolo, che si avvia a essere<br />

uno dei più grandi successi delle ultime stagioni.<br />

Un'accoglienza straordinaria quella riservata dal<br />

pubblico a questo titolo storico, che, a 40 anni dal<br />

debutto a Broadway (1982), viene ambientato per<br />

la prima volta a Roma, in una ipotetica e<br />

futuristica “discarica” di opere d’arte e di reperti<br />

archeologici, con il Colosseo sullo sfondo.<br />

Applauditissimi sulla scena la grande voce di<br />

Malika Ayane, nel ruolo di Grizabella, la gattaglamour<br />

che interpreta l’intramontabile e<br />

struggente “Memory”, e il cast di 27 artisti,<br />

sottoposti con trucco e costumi a una vera e<br />

propria metamorfosi, sorprendentemente<br />

realistica, che li rende autentici 'gatti umanizzati'.<br />

Con loro ogni sera le magiche note suonate<br />

dall'Orchestra dal vivo diretta dal Maestro<br />

Emanuele Friello. Firma le coreografie Billy<br />

Mitchell, coreografo emergente del West End<br />

londinese, attuale coreografo associato delle<br />

ultime produzioni di A.L. Webber, da School of<br />

Rock a Cinderella. Perfetto per spettatori di tutte<br />

le età, grazie alla sua storia di amicizia e poesia,<br />

le spettacolari scenografie (firmate da Teresa<br />

Caruso) e il giusto mix tra musica e danza, ma<br />

anche illusionismo e magia, il Musical resterà in<br />

scena fino al 22 gennaio, .<br />

Massimo Romeo Piparo<br />

Produttore Regista


ph. Monica Irma Ricci<br />

CLAUDIO E PAOLO LADISA


ph. Monica Irma Ricci<br />

Claudio e Paolo Ladisa sono ballerini, acrobati,<br />

coreografi, art directors e insegnanti con<br />

esperienza artistica internazionale: il loro<br />

linguaggio artistico e innovativo, caratterizzato<br />

dalla contaminazione di diverse espressioni<br />

artistiche li ha portati collaborare con grandi registi<br />

e maestri nel mondo del cinema (ZOOLANDER 2<br />

con Ben Stiller), del teatro, della televisione,<br />

lavorando in musical, commedie, opere, concerti,<br />

video clip, sfilate di moda, eventi, galà e festival.<br />

Hanno collaborato con grandi compagnie come il<br />

Cirque du Soleil e La fura dels bauls.<br />

Collaborano con marchi, brand, aziende nazionali<br />

e internazionali nell 'entertaintement e nel turismo.<br />

Sono inoltre direttori artistici e formatori nazionali<br />

della Next Generation Academy, Accademia di<br />

formazione che ha l’obiettivo di formare artisti e<br />

insegnanti.<br />

ph. Monica Irma Ricci<br />

registi- coregrafi- artisti: Claudio e Paolo Ladisa<br />

ph. Monica Irma Ricci<br />

www.monicairmaricci.com<br />

https://www.instagram.com/i.r.m.a19/<br />

www.claudioepaololadisa.it<br />

https://www.facebook.com/claudioepaololadisa/<br />

https://www.instagram.com/claudioepaololadisa/<br />

https://www.youtube.com/user/ClaudioandPaolo


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Claudio e Paolo Ladisa sono artisti versatili, affrontano ogni progetto con totale entusiasmo e<br />

dedizione perché, come raccontano <br />

Attualmente, Claudio e Paolo sono delegati nazionali nella formazione, collaborano attivamente,<br />

in qualità di direttori artistici e formatori, con la NEXT GENERATION ACADEMY,<br />

accademia di formazione per artisti e insegnanti.<br />

ph. Monica Irma Ricci<br />

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Claudio e Paolo sono ballerini acrobati, ma anche insegnanti e coreografi, nonché direttori<br />

artistici e art directors, sempre pronti a realizzare le performance più spettacolari sia in<br />

qualità di artisti che di creatori, nel mondo del cinema, del teatro, della televisione,<br />

dell'intrattenimento e del turismo in grandi eventi, sfilate di moda, videoclip, show<br />

televisivi, opere teatrali, musical. Nel corso della loro carriera hanno lavorato con registi e<br />

maestri rinomati e con grandi compagnie di fama internazionale come "La fura dels bauls" e<br />

il "Cirque du Soleil".<br />

ph. Monica Irma Ricci<br />

registi- coregrafi- artisti: Claudio e Paolo Ladisa<br />

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<br />

ph Monica Irma Ricci<br />

modella Camilla Mancuso<br />

Grafica: Sara Galentino


STEFANO FRANCIA ENJOYART - POMODORO STUDIO ALWAYS<br />

presentano<br />

la collana musicale<br />

<strong>EnjoyArt</strong><br />

DISPONIBILE SU TUTTI I DIGITAL DOWNLOAD<br />

HTTPS://SHARE.AMUSE.IO/VJCNW-F5RMZ4


18 giugno <strong>2023</strong><br />

Categorie:<br />

Miglior Ballerino<br />

Miglior Ballerina<br />

Miglior Coppia<br />

Miglior Maestro<br />

Miglior Spettacolo Classico<br />

Miglior Musical<br />

Miglior TV DanceShow,<br />

<br />

Miglior Coreografo<br />

Miglior Dance Movie<br />

Premio alla Carriera<br />

ph Monica Irma Ricci<br />

modella Camilla Mancuso<br />

Grafica: Sara Galentino<br />

Premio Speciale alle Arti<br />

www.stefanofrancia.com<br />

www.tuttoballo20.com<br />

le candidature devono essere presentate<br />

entro il 18 maggio <strong>2023</strong> a:<br />

ass.stefanofrancia@gmail.com<br />

whatsapp + 39 335 435168


Maria Grazietti<br />

IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI!<br />

…AL NURAGHE PISCU<br />

Luca Di Bartolo


Sono passate solamente 3 settimane da quando assieme a Maria Grazietti,<br />

giovane danzatrice di Cagliari, siamo stati al meraviglioso Nuraghe Piscu, il<br />

primo nuraghe che visitai arrivato in Sardegna.<br />

Per la terza volta splendido scenario per un momento creativo (gli altri due<br />

sono già apparsi su TuttoBallo nei numeri scorsi).<br />

L’occasione è quella di un workshop di fotografia di danza, diciamo andato<br />

quasi deserto (non essendo workshop di nudo…..), ma alla fine ho deciso<br />

comunque di non perdere l’occasione, io, un partecipante e Maria. Credo di<br />

poter affermare senza ombra di dubbio di aver fatto bene.<br />

Maria nasce a nel 2004, frequenta la scuola di Roberto Magnabosco e<br />

Benedetta Bucceri e poi quella di Anna Kukurba, sempre a Cagliari, nel<br />

2016 si trasferisce poi ad Vienna per proseguire gli studi presso la Wiener<br />

Staatsoper Balletakademie dove si diploma nel 2022.<br />

Dunque la sua storia di danzatrice inizia ora e mi auguro tanto trovi la sua<br />

strada, a malincuore dico, fuori dal nostro paese.<br />

Ma intanto ho avuto l’occasione di fotografe con lei per due volte.<br />

Nel mondo della danza si dice ‘dotata’ quando una danzatrice è già di suo<br />

fisicamente predisposta, ma come ben sappiamo questo è solo l’inizio,<br />

come per un blocco di marmo prima di essere scolpito; così mi viene da<br />

pensare a Michelangelo ed alla storia delle sue ricerche del blocco di<br />

marmo perfetto per le sue opere, ma non divaghiamo via!!<br />

Una giornata soleggiata e ventosa, ci ha accolto al tramonto con una luce<br />

splendida.<br />

Una volta calata ci sono trattenuti all’intero della ‘torre’ del nuraghe, con<br />

due faretti semplici semplici, giocando con un pavimento di battuto di<br />

cemento (sicuramente molto duro), senza dubbio poco adatto alle caviglie<br />

di una danzatrice.<br />

La morale è che sarei davvero felice di realizzare un lavoro di video danza<br />

con lei in futuro!<br />

Theo Piu<br />

Ph Luca di Bartolo


ASSIA KARAGUIOZOVA<br />

MOSTRA A VERONA<br />

Piero Dorazio<br />

Mostra, in due sezioni, da non perdere.<br />

Presso: Galleria dello Scudo e Galleria d’Arte<br />

Moderna Achille Forti, Musei Civici di Verona<br />

galleriadelloscudo.com<br />

gam.comune.verona.it<br />

museicivici.comune.verona.it


ASSIA KARAGUIOZOVA<br />

L’artista Marya Kazoun porta con il suo presepe un<br />

messaggio di rinascita: un’installazione delicata,<br />

ma intensa, perfettamente integrata con lo spazio<br />

della Sala Bianca, presso il Palazzo Pitti.<br />

Le locuste di vetro sono state realizzate da<br />

Berengo Studio.<br />

www.uffizi.it


LA FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA<br />

PRESENTA GRAZIANO ARICI<br />

ASSIA KARAGUIOZOVA<br />

A Venezia, le immagini dirette di Graziano Arici<br />

arrivano allo spettatore senza mezzi termini.<br />

querinistampalia.org


ARTE GRAFICA E CINEMA<br />

SOGGETTIVA GALLERY A MILANO<br />

ASSIA KARAGUIOZOVA<br />

Ironia e grande<br />

tecnica illustrativa,<br />

in una selezione<br />

acuta, fatta con la<br />

passione del<br />

collezionismo.<br />

Un mondo cinematografico dentro ogni<br />

immagine.


A S S I A K A R A G U I O Z O V A<br />

PAC:<br />

IL GIAPPONE A MILANO<br />

Al PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea a Milano: una<br />

mostra molto intensa: tra pittura, installazioni, luci, carta,<br />

acqua, suoni.<br />

Nella sala ‘In Vitro’ - silenzio di riflessione, con i rumori di<br />

sfondo, pervenenti dalla sala a fianco.<br />

pacmilano.it


Assia Karaguiozova<br />

PETER PAN A VENEZIA<br />

FONDATION VALMONT<br />

PALAZZO BONVICINI<br />

Rivisitazione sintetica in digitale, tra essenza ed<br />

esuberanza, nel contesto dell’antico Palazzo Bonvicini<br />

(dai pavimenti di mosaici meravigliosi): Peter Pan<br />

nella ricerca della sua ombra e l’isola incantata.


Assia Karaguiozova<br />

Un viaggio nell’arte, attraverso le<br />

connessioni tra le varie forme<br />

d’espressione dell’arte - come fonte<br />

d’ispirazione per chi scrive.


ASSIA KARAGUIOZOVA<br />

Assia Karaguiozova<br />

VAN GOGH A ROMA<br />

PALAZZO BONAPARTE<br />

ARTHEMISIA<br />

Fino al 26 Marzo <strong>2023</strong><br />

I Capolavori del Kröller-Müller Museum<br />

40 opere tra disegni e dipinti<br />

Catalogo SKIRA


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STEFANO FRANCIA ENJOYART<br />

Iban: IT24I0760103600001039059199<br />

C/C: 1039059199<br />

www.stefanofrancia.com<br />

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ROBIN HOOD, 1973<br />

DISNEY STUDIO ARTIST<br />

CONCEPT ART<br />

GUAZZO, PENNARELLO E INCHIOSTRO SU<br />

CARTA<br />

© DISNEY<br />

LA SPADA NELLA ROCCIA, 1963<br />

DISNEY STUDIO ARTIST<br />

CONCEPT ART<br />

INCHIOSTRO E PASTELLO SU CARTA<br />

© DISNEY<br />

<br />

L’ARTE DI RACCONTARE STORIE SENZA TEMPO<br />

ASSIA KARAGUIOZOVA<br />

Mostra prodotta e promossa da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE, a cura di Walt Disney Animation<br />

Research Library, in collaborazione con Federico Fiecconi, storico e critico del fumetto e del cinema<br />

di animazione. Fino al 2 Aprile <strong>2023</strong> a Palazzo Ducale Genova.<br />

ASSIA KARAGUIOZOVA<br />

FROZEN 2 – IL SEGRETO DI ARENDELLE, 2019<br />

GRISELDA SASTRAWINATA-LEMAY<br />

CONCEPT ART<br />

DISEGNO DIGITALE SU CARTA<br />

© DISNEY<br />

CENERENTOLA, 1950<br />

MARY BLAIR<br />

CONCEPT ART<br />

GUAZZO SU CARTA<br />

© DISNEY


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<br />

ph Monica Irma Ricci<br />

modella Camilla Mancuso<br />

Grafica: Sara Galentino


RAFFAELE PAGANINI<br />

SHINE - PINK FLOYD MOON<br />

Sulle note dei Pink Floyd legend Paganini danza<br />

le coreografie di Micha van Hoecke<br />

con la Compagnia Daniele Cipriani


Danzatore per passione<br />

Organizzatore per amore<br />

Come ti sei avvicinato alla danza?<br />

Sono stato invitato da un amico a vedere una lezione di<br />

danza, tenuta dal Maestro Dimo Wrubel solista del<br />

teatro Musicale di Sofia, e sono stato rapito<br />

dall’eleganza dei ballerini, appena entrato dentro la<br />

scuola di danza è stato come entrare in un'altra<br />

dimensione, sentivo di essere entrato in una favola. Mi<br />

sono subito innamorato di quel mondo.<br />

I tuoi genitori come vedevano questo approccio?<br />

All’inizio non molto bene, soprattutto per mio padre,<br />

giocavo a calcio nella sua squadra e cambiare per<br />

diventare ballerino per lui è stato traumatico, vi lascio<br />

immaginare commenti e reazioni. Mia mamma mi<br />

appoggiava di nascosto. Il tempo però mi ha fatto un<br />

grande regalo, perché dopo anni di studio e soprattutto<br />

quando sono andato all’estero in accademia, mio padre<br />

è diventato il mio più grande sostenitore, era fiero di<br />

me.<br />

Le tue esperienze professionali<br />

le mie esperienze sono circoscritte a spettacoli fatti<br />

prima con la scuola di danza poi come ospite in<br />

spettacoli durante il mio studio al Ballet Akademy di<br />

Zurigo. Un incidente e la rottura del crociato, purtroppo<br />

mi porta a decidere di smettere come danzatore e<br />

dedicarmi prima come insegnante, di seguito mi dedico<br />

all’organizzazione di eventi.<br />

Sei uno dei maggiori organizzatori del Sud Italia.<br />

Quale responsabilità senti?<br />

Sono un organizzatore come tanti altri, spero di fare<br />

bene il mio lavoro, per me organizzare un concorso, o<br />

una vetrina coreografica o degli stage, significa<br />

impegnarmi per fare avere un riscontro professionale a<br />

chi partecipa, per gli studenti cerco di trovare e<br />

assegnare borse di studio che abbiano un valore<br />

formativo, per i ballerini mi spendo per trovare lavoro in<br />

compagnie o semplicemente spettacoli a progetto<br />

(l’importante fare esperienza di palco ed essere<br />

retribuiti). Ai direttori delle scuole di danza e gli artisti<br />

ospiti dico sempre che i miei eventi, sono appuntamenti<br />

per incontrarsi, confrontarsi e collaborare, Lo scambio<br />

artistico per me è essenziale. Un artista ospite è ricco<br />

di preziose informazioni che possono arricchire i<br />

partecipanti dei miei eventi, dagli studenti ai coreografi<br />

ai direttori delle scuole.<br />

Un progetto del passato e uno del presente a cui<br />

sei molto legato...<br />

Uno dei miei primi progetti è stato Danza nel<br />

Mediterraneo nel 1996, avrei piacere riprenderlo e<br />

svilupparlo con grande energia, anche se da 15 anni<br />

porto avanti NonSoloDanza che raccoglie circa 2000<br />

presenze per ogni edizione, e dopo 2 anni di fermo<br />

riprenderò 1 e 2 aprile <strong>2023</strong>.<br />

Il prossimo progetto a cui stai lavorando?<br />

L’evento in lavorazione è il “Premio delle Eccellenze<br />

della Danza” diretto da Antonio Desiderio . E’ un<br />

evento dedicato non solo alle Star della danza ma alla<br />

Danza stessa.<br />

Inizierà il 27 gennaio con una vetrina coreografica e lo<br />

spettacolo “Le quattro Stagioni” coreografie di Jvan<br />

Bottaro. Il 28 gennaio si svolgerà il concorso di danza<br />

dove solo i primi classificati andranno in finale il<br />

giorno successivo e dove verranno scelti uno o più<br />

ballerini che vinceranno il volo per Miami per andare a<br />

Ballare al prestigioso Festival internazionale di Miami<br />

diretto da Eriberto Jimenez. Giorno 29 gennaio si<br />

conclude l’evento con ll Gran Galà del “Premio delle<br />

Eccellenze della danza” che vedrà premiati grandi<br />

personaggi e primi ballerini.<br />

Progetti futuri?<br />

Un evento molto ambizioso, ci sto lavorando con<br />

grandi professionisti del settore, apriamo<br />

l’organizzazione oltre oceano. Ancora in fase di<br />

progettazione, ma già con delle mete precise.<br />

Cosa rappresenta per te la danza?<br />

La mia seconda famiglia. Tutte le volte che una<br />

ballerina/o piccola o grande che sia, raggiunge un<br />

obiettivo, sono felice come se fossero miei figli, mi<br />

commuovo e quando posso intervengo per aiutarli a<br />

realizzare il loro sogno. Ogni volta che leggo che<br />

anche altri eventi o spettacoli vanno bene, mi<br />

congratulo perché vuol dire che la danza ha vinto.<br />

Noi abbiamo bisogno di grande visibilità e volevo<br />

invitare, suggerire, a tutte le scuole italiane, dalle più<br />

piccole alle più grandi che la prima formazione per un<br />

allievo è quella di indirizzarli a frequentare<br />

assiduamente il teatro. Vedere spettacoli, studiare la<br />

danza non si fa solo in sala.<br />

Un abbraccio a tutti.


Les Étoiles:<br />

il cosmo in danza<br />

Il Direttore Artistico Daniele Cipriani:<br />

“Questo gala internazionale ha una<br />

missione speciale, con una novità: due<br />

programmi diversi e la possibilità di fare<br />

la “Maratona Les Étoiles”Appuntamento<br />

Auditorium Parco della Musica Roma<br />

(Sala S. Cecilia) 28-29 gennaio <strong>2023</strong>


Il cast di Les Étoiles si arricchisce, il<br />

programma raddoppia e una mostra<br />

fotografica a Roma celebra le edizioni<br />

precedenti del gala immortalando i<br />

“virtuosismi in volo e sulle punte” che<br />

sono da sempre il suo leitmotiv. Il conto<br />

alla rovescia per la prossima edizione di<br />

Les Étoiles, la 12° del gala internazionale<br />

di danza è in atto da mesi. In programma<br />

alla Sala Santa Cecilia, Auditorium Parco<br />

della Musica Roma, il 28 gennaio (ore<br />

21.00 programma A) e il 29 gennaio (ore<br />

16.30 programma A, ore 21.00<br />

programma B) <strong>2023</strong>, i biglietti hanno<br />

cominciato ad andare letteralmente a ruba<br />

quando si sono spente le luci in sala dopo<br />

l’ultima edizione romana lo scorso<br />

gennaio. Questo fa la differenza tra un<br />

gala di danza qualsiasi – l’ennesimo gala,<br />

il solito gala – e un gala ‘cult’ come,<br />

appunto, Les Étoiles.Ma c’è un altro<br />

motivo, molto più importante, che fa di<br />

Les Étoiles un gala speciale.<br />

“La bellezza salverà il mondo”, ribadisce<br />

il Direttore Artistico di Les Étoiles Daniele<br />

Cipriani: “Non lo dico per ripetere un<br />

“meme”, come è d’uso in questa epoca di<br />

taglia e incolla. La verità è che questo è<br />

un momento della storia particolarmente<br />

preoccupante: si combatte una guerra che<br />

ci tocca da vicino e incombe sul mondo un<br />

pericolo sinistro. Si può fare affidamento<br />

solo sull’intelligenza del cuore ed in<br />

questo senso mi ritrovo pienamente nelle<br />

parole di Dostoevskij. Non è<br />

un’affermazione puramente estetica se<br />

consideriamo che gli artisti traducono la<br />

giustizia e la moralità del cosmo in<br />

immagini, suoni, e chiaramente danza. Ho<br />

sempre creduto che, in questo senso, Les<br />

Étoiles abbia una missione speciale: è un<br />

gala in cui si esibiscono grandissimi<br />

ballerini, certo, eppure non è solo<br />

“glamour” con nomi di richiamo: è un<br />

concentrato di bellezza che<br />

implicitamente inneggia alla bellezza più<br />

alta di un’ ideale fratellanza, a<br />

prescindere da nazionalità, credenze, o<br />

stile di vita.”


Marianela Nuñez, William Bracewell,<br />

Marcelino Sambé, Anna Rose O’Sullivan<br />

(The Royal Ballet, London);Polina<br />

Semionova (Staatsballett Berlin, già<br />

American Ballet Theatre); Sergio Bernal<br />

(già Ballet Nacional De España); Maia<br />

Makhateli, Giorgi Potskhishvili (Het<br />

Nationale Ballet, Amsterdam), Paul<br />

Marque, Valentine Colasante (Opéra<br />

National De Paris); Matteo Miccini<br />

(Stuttgart Ballet) si aggiungono ora<br />

quelli di due stelle provenienti dal<br />

prestigioso Hamburg Ballet John<br />

Neumeier: Alessandro Frola e Madoka<br />

Sugai. A questi nomi si aggiungerà poi<br />

quello dell’étoile ‘a sorpresa’ che verrà<br />

svelato alla vigilia della prima.<br />

Per le due recite di domenica 29<br />

gennaio sono previsti programmi diversi;<br />

da qui la possibilità di fare la “Maratona<br />

Les Étoiles” e acquistare un biglietto per<br />

entrambi gli spettacoli, usufruendo di<br />

uno sconto del 20% sul biglietto serale.<br />

Entrambi i programmi domenicali (come<br />

anche quello di sabato 28) prevedono<br />

brani dal repertorio tradizionale e non<br />

mancheranno di certo gli entusiasmanti<br />

passi a due da Il Lago dei Cigni, Don<br />

Chisciotte o Il Corsaro; ci saranno però<br />

anche brani di sofisticata modernità,<br />

firmati da coreografi sulla cresta<br />

dell’onda oggi. Tra questi troviamo<br />

Carbon Life di Wayne mcgregor<br />

(O’Sullivan/Sambé), Voices di David<br />

Dawson (Semionova), due brani di John<br />

Neumeier, Spring and Fall e Shall We<br />

Dance? (Frola/Sugai), Äffi di Marco<br />

Goecke (Miccini) e Orgía, brano di<br />

danza classica spagnola, in prima<br />

mondiale a Les Étoiles (Bernal). Molti i<br />

lavori che vengono presentati in prima<br />

nazionale.


I FOTOGRAFI E LES ÉTOILES - Presso il Margutta Veggy Food & Art a Roma (Via<br />

Margutta 118) la mostra Attimo, sei bello! in esposizione, sino al 21 marzo <strong>2023</strong>, una<br />

scelta di scatti d’autore a firma di fotografi italiani e stranieri che nel corso delle<br />

precedenti edizioni di Les Étoiles hanno immortalato alcune delle sue meravigliose<br />

stelle, prima fra tutte Svetlana Zakharova.


18 giugno <strong>2023</strong><br />

Categorie:<br />

Miglior Ballerino<br />

Miglior Ballerina<br />

Miglior Coppia<br />

Miglior Maestro<br />

Miglior Spettacolo Classico<br />

Miglior Musical<br />

Miglior TV DanceShow,<br />

<br />

Miglior Coreografo<br />

Miglior Dance Movie<br />

Premio alla Carriera<br />

ph Monica Irma Ricci<br />

modella Camilla Mancuso<br />

Grafica: Sara Galentino<br />

Premio Speciale alle Arti<br />

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www.tuttoballo20.com<br />

le candidature devono essere presentate<br />

entro il 18 maggio <strong>2023</strong> a:<br />

ass.stefanofrancia@gmail.com<br />

whatsapp + 39 335 435168


Successo tersicoreo su Rai1<br />

con la sesta edizione di "Danza con me<br />

Assia Karaguiozova - Fabrizio SIlvestri


Il primo dell’anno torna, come di consueto, in prima serata su Rai 1, Roberto Bolle, l’étoile internazionale, incanta con maestria il<br />

pubblico televisivo, questa volta in compagnia degli attori Luca Zingaretti e Cristiana Capotondi. Tra le novità di questa sesta<br />

edizione un pubblico speciale, composto da giovani allievi delle scuole di danza di tutta Italia che il 4 settembre hanno<br />

partecipato alla celebre lezione all’aperto, in Piazza Duomo a Milano superando il record da Guinness dei primati con oltre 1600<br />

allievi.<br />

La serata si apre con la grinta di Eminem, per scivolare con disinvoltura nell’andamento vario di uno spettacolo gradevole, che<br />

coinvolge nella danza con l’Étoile celebrità ed allievi. Tra le coreografie, quella di Wayne McGregor, direttore artistico dell’ultima<br />

edizione della Biennale Danza (La Biennale di Venezia). Al grande dance show televisivo hanno partecipato ballerini e artisti<br />

internazionali di altissimo livello mondiale, quali: Fumi Kaneko, Principal Dancer del Royal Ballet di Londra, allieve<br />

dell’Accademia della Scala di Milano, Melissa Hamilton, Prima Solista del Royal Ballet di Londra, Maria Eichwald, già Prima<br />

Ballerina dello Stuttgart Ballet, Marianela Núñez, Prima Ballerina del Royal Ballet, Yasmine Naghdi, Prima Ballerina del Royal<br />

Ballet, Casia Vengoechea e Toon Lobach, Virna Toppi, Prima Ballerina del Teatro alla Scala di Milano, Nicoletta Manni, Prima<br />

Ballerina della Scala, La compagnia di danza, Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, gli attori Claudia Gerini, Edoardo Leo.<br />

Bellissimo omaggio quello che Virginia Raffaelia e Roberto Bolle hanno dedicato a Monica Vitti, interpretando «I Crauti»,<br />

canzone resa famosa negli anni '70 dalla grande attrice.<br />

Per il sesto anno consecutivo, Roberto Bolle, conquista il pubblico portando l’arte tersicorea in prima serata. Danza con Me<br />

rafforza il concetto di divulgazione e promozione dell’arte sulla tv di Stato, utilizzando le più innovative tecnologie. Il programma<br />

di Roberto Bolle, con la regia di Fabrizio Gattuso Alaimo è stato il più visto della tv il 1 gennaio <strong>2023</strong> in prime time (17,9%),<br />

battendo la concorrenza di Canale 5 con Concerto per la Pace – 30 anni di Natale in Vaticano (12,3%).


Luca Zingaretti<br />

Cristiana Capotondi<br />

Roberto Bolle


XHESMINA<br />

ZAVALINA<br />

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Xhesmina Zavalina, 19 anni.<br />

Xhesmina vive in Italia dall’età di 5 anni quando si è<br />

trasferita dall’Albania insieme alla sua famiglia,<br />

studia Danza da quando era piccola e da 8 anni<br />

studia Danza alla Scuola di Danza del Teatro<br />

dell’Opera di Roma .<br />

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ALBERTO SPADOLINI<br />

PITTORE E DANZATORE<br />

Mario Spadellini, Atelier “A. Spadolini”<br />

Dal Teatro degli Indipendenti al Salon des Indépendants. Anton Giulio Bragaglia inaugura il teatro sperimentale<br />

degli indipendenti nei sotterranei di via degli avignonesi a Roma nell’aprile 1922 con una mostra dedicata all’artista<br />

futurista Umberto Boccioni. Per rendere l’ambiente più accogliente vengono acquistati centinaia di metri di juta<br />

decorata a tempo di record da Balla, Depero e Prampolini. Fra i giovanissimi frequentatori degli indipendenti si fa<br />

notare Alberto Spadolini (ancona 1907 – Parigi 1972), aiuto-scenografo e pittore, allievo di Giorgio de Chirico<br />

(Pierre Barlatier “Les Lettres Françaises”, 1948). A seguito della chiusura del teatro, voluta alla fine degli anni<br />

’20 da Benito Mussolini, Spadolini emigra in Francia e, grazie alle lettere di presentazione di Gabriele D’Annunzio,<br />

entra nell’atelier dello scenografo Paul Colin. Spadò, come era soprannominato dagli amici, non smetterà mai di<br />

dipingere, neppure durante la sua ventennale carriera di danzatore e coreografo internazionale. Egli espone le sue<br />

opere al «Salon de la Piste à l’Ecran » con Georges Rouault e Van Dongen (l’art vivant, 1938); al « Club de France<br />

» con Jean Cocteau e André Derain (Paris-Midi, 17 maggio 1941); al « Salon d’Hiver » del Palais de Tokyo<br />

(Vedettes, novembre 1941). Nel corso di un’intervista il granduca Alex Wolfson, fratello di Vladimir Wolfson<br />

(collega dell’agente segreto britannico Ian Fleming), rivela che Spadolini ha fatto parte della resistenza antinazista<br />

con il compito di trasportare codici cifrati nascosti nelle intercapedini dei suoi dipinti. Nel dopoguerra l’eclettico<br />

artista espone le sue opere a Parigi, Stoccolma, Malmo, Copenaghen, Saigon, Lussemburgo, Bruxelles, Roma<br />

...Alla metà degli anni ’60 spadò apre un atelier a Riccione dove crea alcuni dei suoi capolavori. Inoltre “… ha dato<br />

vita alla nuova atmosfera del night al Grand Hotel di Rimini, leone di questa riviera” (l’opinione, 1966). Nel 1972<br />

egli espone per l’ultima volta le sue tele al Salon des Indépendants di parigi, il cui motto è “nessuna giuria,<br />

nessuna ricompensa”. Fin dal 1884 il Salon è il luogo privilegiato dagli artisti che rivendicano una indipendenza<br />

nella loro espressione artistica come Georges Braque, Paul Cézanne, Henri Matisse, Vincent Van Gogh ... Alla<br />

morte di Alberto Spadolini, avvenuta il 17 dicembre 1972, la famiglia è avvisata con tre giorni di ritardo e nel<br />

frattempo il suo appartamento al n. 78 degli Champs Elysées viene saccheggiato di documenti, fotografie e dipinti.<br />

La sua vita è stata ricostruita grazie al ritrovamento di una parte del suo archivio in una soffitta; all’individuazione<br />

di una quarantina di immagini fotografiche dei suoi dipinti presso il centro Pompidou di Parigi; alla digitalizzazione<br />

operata dalla Bibliothèque Nationale de France (gallica). Nel 2005 l’istituto statale d’arte “Federico Fellini” di<br />

Riccione ha allestito nel castello degli Agolanti la rassegna “Alberto Spadolini. Il cinema, la danza, la musica, la<br />

pittura nella Parigi degli anni ’30”, manifestazione patrocinata dall’ambasciata di Francia e dall’ambasciata di<br />

Svezia. Nell’autunno 2022, in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa dell’artista, la rivista Mirà<br />

edita in lingua francese ed inglese dal “Nouveau Musée National de monaco” ha consacrato a Spadolini l’articolo<br />

“une vie Dédiée à l’Art, à l’Amour et à l’Espionnage” di angelo chiaretti e Marco Travaglini. Sono stati inoltre aperti<br />

al pubblico gli atelier “Alberto Spadolini” di Riccione e di Bologna, dove è possibile consultare documenti, assistere<br />

alla proiezione di filmati d’epoca, ammirare i dipinti ispirati alla danza, al paesaggio e all’ermetismo apprezzati da<br />

Max Jacob e Jean Cocteau.


Enrico Rovelli, 78 anni, storico manager e imprenditore musicale, fondatore di importanti club e figura chiave<br />

dell’iniziale percorso artistico di grandi cantautori come Vasco Rossi e Pino Daniele, esordisce come artista<br />

con la sua prima mostra personale, “Mille Volti”; dal 13 al 27 gennaio, infatti, alla Galleria D’arte Cael di<br />

Milano (via Carlo Tenca, 11) saranno esposti circa 20 tra dipinti, sculture e bassorilievi realizzati a partire dal<br />

2011. È stato lo storico promoter di Vasco Rossi, per il quale ha curato oltre 500 concerti, compreso il primo<br />

live allo stadio di San Siro (1990). Con le sue società si è occupato anche di Pino Daniele, Patty Pravo,<br />

Antonello Venditti, Adriano Celentano, Renato Zero, Claudio Baglioni, Marco Masini, Fabio Concato, Fabrizio<br />

Moro, Anna Oxa e tanti altri.<br />

È noto in quanto fondatore di Radio Music 100, poi diventata Radio DeeJay, fondatore e gestore di locali quali<br />

La Carta Vetrata di Bollate (dove suonarono e si formarono molti gruppi tra i quali spicca la PFM) e, a Milano,<br />

di Rolling Stone, City Square (diventato poi Propaganda) e Alcatraz (affermatisi velocemente come punti di<br />

riferimento della vita notturna milanese), nonché organizzatore in Italia di numerosissimi concerti di artisti<br />

internazionali del calibro di Bruce Springsteen, Bob Dylan, Queen, The Police, The Clash, U2, Frank Zappa,<br />

David Bowie e tantissimi altri.<br />

La passione per l’arte accompagna Enrico Rovelli sin da bambino. Si diploma ai corsi serali della Scuola<br />

Superiore d’Arte al Castello Sforzesco di Milano mentre durante il giorno frequenta la Scenografia Sormani.<br />

Presso il laboratorio dell’architetto Scarpini conosce il pittore Milani che gli insegna a lavorare l’oro zecchino e<br />

argento in foglia oro su vetro che rimarranno una costante della sua produzione. Nel tempo Rovelli abbandona<br />

il vetro e comincia a lavorare su diversi tipi di supporti, in particolare su grandi tele che costruisce<br />

personalmente. Colpito dall’opera dell’artista Alberto Burri inizia a sentire la necessità di creare quadri in cui<br />

risulta evidente la volontà di mostrare la funzione espressiva della materia utilizzando acrilico, olio e nitro con<br />

tela iuta e fil di ferro. Da qui in avanti la sua propensione alla sperimentazione diventa un punto saldo della<br />

sua produzione in cui scale di grigi, bianco, nero e, talvolta, il rosso con gli immancabili oro e argento creano<br />

suggestive tele astratte composte da strisce, linee e superfici di colore che diventano riliev<br />

Questa attività viene interrotta quando l’impegno in campo musicale diventa a tutti gli effetti la sua<br />

occupazione principale anche se continua a curare personalmente le grafiche dei manifesti e alcune<br />

scenografie dei concerti di cui si occupa.<br />

Dal 2011 Rovelli sente di nuovo il bisogno di trasmettere il suo sentire attraverso la pittura. I primi due quadri<br />

che dipinge sono dedicati al figlio scomparso qualche tempo prima.<br />

Lo studio e l’utilizzo scrupoloso di materiali vecchi e nuovi testimoniano che Rovelli continua la sua ricerca di<br />

una dimensione concreta, corporea e tangibile dell’opera attraverso un lungo processo di creazione.<br />

All’acrilico, all’olio e al nitro si aggiunge anche l’utilizzo massiccio delle resine e vernici Awl Grip.<br />

Nei quadri, spesso di grandi dimensioni, troviamo anche legni, cortecce, tele di sacco, carte incollate e<br />

stratificate, spessori: linee e aree di colore, colate di resine e sottili tracciati grafici simili ad<br />

elettrocardiogrammi (che per Enrico sono un omaggio al padre la cui calligrafia era simile a questa sorta di<br />

grafismo) sono un tratto distintivo della produzione di questi anni.


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<br />

ph Monica Irma Ricci<br />

modella Camilla Mancuso<br />

Grafica: Sara Galentino


18 giugno <strong>2023</strong><br />

Categorie:<br />

Miglior Ballerino<br />

Miglior Ballerina<br />

Miglior Coppia<br />

Miglior Maestro<br />

Miglior Spettacolo Classico<br />

Miglior Musical<br />

Miglior TV DanceShow,<br />

<br />

Miglior Coreografo<br />

Miglior Dance Movie<br />

Premio alla Carriera<br />

ph Monica Irma Ricci<br />

modella Camilla Mancuso<br />

Grafica: Sara Galentino<br />

Premio Speciale alle Arti<br />

www.stefanofrancia.com<br />

www.tuttoballo20.com<br />

le candidature devono essere presentate<br />

entro il 18 maggio <strong>2023</strong> a:<br />

ass.stefanofrancia@gmail.com<br />

whatsapp + 39 335 435168


Mauro Vaccai<br />

La Metamorfosi<br />

dello Spirito


Mauro Vaccai è uno scultore italiano contemporaneo. Nasce nel 1954 a Piteccio (Pistoia), il paese, dove tra un viaggio e<br />

l’altro tuttora vive e lavora, come scultore, nella sua casa-studio. Dopo il diploma di geometra, spinto dagli amici, s’iscrive<br />

alla facoltà di Scienze Forestali a Firenze, senza però conseguire la laurea perché distratto dalla sua vera passione, l'arte.<br />

Durante il periodo universitario, più che studiare sui libri, lui disegna, dipingere e scolpisce. Racconta che ha sempre fatto<br />

ciò che sentiva di fare e di cose diverse ne ha fatte tante. Finiti gli anni da militare, lavora autonomamente nel mondo della<br />

moda e riesce ad aprire qualche negozio in Giappone fino a quando nel 1990 è costretto a interrompere i suoi affari a<br />

causa della Guerra del Golfo. Torna a casa e inizia così la sua carriera da “spaccapietre”, come lui stesso si definisce,<br />

all'età di circa 35 anni; indirizzato dall'amico Gianni Borsari (cultore d'arte), espone le sue opere in alcune gallerie<br />

modenesi, tra cui la Galleria Modena Art. Da allora non ha più smesso di spaccare pietre ed oggi le sue opere sono<br />

ovunque nel mondo, da New York a Mosca, da Parigi a Guangzhou. Nel 2017, una sua scultura in marmo (di ben otto<br />

quintali) destinata al porto di Lampedusa, commissionata dalla Marina Militare italiana per omaggiare l’impegno dell’isola<br />

nell’accoglienza dei migranti, è stata benedetta personalmente da Papa Francesco, in Vaticano.<br />

La poetica<br />

Per Vaccai, la scultura è “una lotta con quel marmo inerte, che però va rispettato perché è più vecchio di noi. E dalla<br />

sbozzatura alla rifinitura, l’intero processo di levigatura e lucidatura che trasforma un qualunque blocco di marmo in<br />

un’opera d’arte, Mauro lo esegue a mano, con martello e scalpello, alla classica maniera che da sempre, dai tempi di<br />

Michelangelo, si pratica per scolpire la preziosa “pietra splendente”. E proprio come Michelangelo, Mauro sceglie sempre<br />

personalmente la materia grezza su cui lavorare: sceglie i suoi blocchi di marmo bianco nelle cave di Carrara, sulle Alpi<br />

Apuane, universalmente note come riserva dei marmi più pregiati al mondo,<br />

Lo scultore pistoiese mira dritto all’essenza della vita. La sua ricerca stilistica rispecchia un cammino interiore,<br />

un’investigazione dello spirito per cercare riparo dalla frenesia della vita contemporanea. Le sue opere in marmo Statuario,<br />

Calacatta e in onice indagano la parte più profonda dell’anima, quella pura e incontaminata dalle sovrastrutture sociali, per<br />

tornare al vero senso dell’esistenza. Solo riappropriandoci della parte più profonda e spirituale potremmo orientarci nel<br />

caos di un mondo sempre più convulso.


TuttoBallo<br />

Mario Vaccari ha partecipato a numerose fiere e mostre, e le sue opere si trovano nei musei di tutto il mondo, da New<br />

York (San Martino, Museo Garibaldi-Meucci, 2001) ad Asnières-sur-Oise, Francia (Unione, 2003), a Traun, Austria (Testa<br />

di cavallo, 2006) e agli italiani Nonantola (Ingranaggi di luce, 2010) e Nap<br />

Vaccai scolpisce la pietra, e oggi le sue creazioni si trovano in tutto il mondo. Completa l'intero processo a mano,<br />

iniziando con la stesura e proseguendo con l'intaglio, lo scalpello e la lucidatura per trasformare un blocco di marmo in<br />

un'opera d'arte. Ha usato il metodo convenzionale di martello e scalpello. La sua scelta di blocchi di marmo bianco<br />

proviene dalle cave di Carrara nelle Alpi Apuane, rinomate per la produzione del marmo più costoso del mondo


Dark Dance<br />

il ballo di Mercoledì Addams<br />

virale sui social<br />

La fine del 2022 ci ha regalato una nuova danza: Dance Dance Dance, video virale di Tik Tok lanciato dalla<br />

serie Netflix Wednesday -Mercoledi Addams, interpretato da Jenna Ortega con la regia (non di tutti gli episodi)<br />

di Tim Burton. La scena è ormai ben nota anche a chi non ha mai visto neanche un episodio della serie ed è<br />

compresa nell’episodio quattro della prima stagione, per ora unica, di Mercoledì Addams. Il titolo è Woe, What<br />

a Night e vede la protagonista prendere parte al ballo Rave’N. Il personaggio interpretato da Ortega scende in<br />

pista, accompagnata da un brano decisamente non pop. Questa canzone ci porta indietro nel tempo, fino al<br />

1980. Si tratta di Goo Goo Muck dei The Cramps, una hit punk di ormai più di 40 anni fa. Tutto sembrava pronto<br />

per un nuovo caso “Running up that hill” di Kate Bush, tornato in classifica grazie a “Stranger Things 4”, (ndr<br />

sempre serie tv Netflix) ma le cose sono andate in maniera leggermente diversa. Di certo il brano è stato<br />

riscoperto da un pubblico più giovane, ma la canzone del ballo di Mercoledì Addams è per tutti “Dance dance<br />

dance”, come viene cercata su Google, ovvero “Bloody Mary” di Lady Gaga. Ma la canzone sulla quale Jenna<br />

Ortega – Mercoledì - balla non è la versione originale, bensì un remix accelerato. Il gioco scatenato sui social<br />

ha attirato anche la stessa Lady Gaga, che incluse questa canzone nel suo secondo album, Born This Way, del<br />

2011. La breve parte del testo presa e accelerata ha senso con la scena perché in questa la protagonista usa<br />

particolarmente le mani. La coreografia che l’attrice ha studiato pare adattarsi al meglio alla parte in cui Gaga<br />

canta: “I’ll dance, dance, dance. With my hands, hands, hands”. Il testo di Bloody Mary si concentra sulla figura<br />

di Maria, che è al tempo stesso umana e divina. Nell’ottica del brano, si sfrutta questo dualismo per proporre<br />

una lei che è sia star che vera donna. Si ipotizza come Gaga abbia voluto far riferimento a Maria la<br />

sanguinaria, ovvero Maria I Tudor, cugina di Elisabetta I e sua rivale. Rappresentate della Chiesa, aveva lo<br />

scopo di eliminare calvinisti e luterani. È così divenuta la perfetta immagine della killer ben celata sotto gli abiti<br />

di una bigotta. Siete curiosi? Guardate Wednesday come la balla …


La Vita Bugiarda degli Adulti,<br />

la serie Netflix<br />

tratta dal libro<br />

di Elena Ferrante<br />

L’inizio del <strong>2023</strong> porta già una bella novità… Netflix ha lanciato<br />

il 4 gennaio la tanto attesa serie “La Vita Bugiarda Degli<br />

Adulti”, tratta dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante<br />

pubblicato nel 2019. L’adattamento del romanzo di Elena<br />

Ferrante è stato curato dalla stessa scrittrice e da Francesco<br />

Piccolo e Laura Paolucci, già coinvolti nell’altra grande serie<br />

TV tratta dai romanzi di Ferrante, L’Amica Geniale. Alla regia<br />

dei 6 episodi c'è Edoardo De Angelis mentre, nel cast, figurano<br />

l’esordiente Giordana Marengo insieme a Valeria Golino,<br />

Alessandro Preziosi, Pina Turco e Azzurra Mennella. ll<br />

romanzo, e quindi la serie di Netflix, fa un ritratto intenso e<br />

singolare di Giovanna, 13enne residente nella Napoli degli anni<br />

’90.<br />

“Nessuno deve farsi i fatti suoi,<br />

se una persona è nei guai.”


" N O S T A L G I A " : I L P A S S A T O I N C O N T R A I L P R E S E N T E N E L L A<br />

C A N D I D A T U R A I T A L I A N A A L L ' O S C A R D I M A R I O M A R T O N E


A ottobre, Breaking Glass Pictures ha acquisito Nostalgia di Mario Martone, candidato italiano all'Oscar per il<br />

miglior lungometraggio internazionale.<br />

Il Film di Martone è stato in concorso a Cannes lo scorso maggio, e sarà proiettato al Palm Springs<br />

International Film Festival. Il film distribuito dalla Breaking Glass uscirà nei cinema statunitensi il 20 gennaio<br />

<strong>2023</strong>. Nostalgia è basato sul romanzo di Ermanno Rea e interpretato da Pierfrancesco Favino (Il traditore),<br />

che ha ricevuto una nomination come miglior attore europeo ai recenti European Film Awards per la sua<br />

interpretazione di Felice Lasco, un napoletano di mezza età che torna nella sua frenetica città natale dopo<br />

aver vissuto in Egitto per 40 anni. Una volta tornato in città, Felice è coinvolto in una vita di questioni in<br />

sospeso mentre la sua gioventù criminale lo raggiunge lentamente. Mario Martone ha diretto e cosceneggiato<br />

il film che è stato anche ospite di festival a Zurigo, Rio de Janeiro e Stoccolma. Ha ottenuto<br />

quattro Nastri d'Argento dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici come Miglior Regista,<br />

Sceneggiatura, Attore e Attore non protagonista. Accanto a Favino, nel film ci sono Francesco Di Leva,<br />

Tommaso Ragno, Aurora Quattrocchi e Sofia Essaidi.<br />

Nella sua recensione, Todd McCarthy di Deadline ha scritto di Nostalgia: "ha il fantastico vantaggio di un<br />

ambiente di vita reale densamente visualizzato e una mancanza di convenzioni cliché della vecchia scuola". I<br />

produttori sono Luciano Stella, Roberto Sessa, Maria Carolina Terzi e Carlo Stella. I produttori esecutivi sono<br />

Gennaro Fasolino e Chiara Grassi. Nostalgia è una produzione Picomedia, Mad Entertainment in<br />

associazione con Medusa Film in coproduzione con Angelo Laudisa della Rosebud Entertainment Pictures di<br />

Parigi. Impazienti, aspettiamo il 12 marzo per assistere alla consegna degli Oscar <strong>2023</strong>.


GRAZIE RAGAZZI<br />

Il nuvo film di Antonio Albanese diretto da Riccardo MIlani


Di fronte alla mancanza di offerte di lavoro, Antonio, attore appassionato ma spesso disoccupato, accetta un<br />

lavoro offertogli da un vecchio amico e collega, assai più smaliziato di lui, come insegnante di un laboratorio<br />

teatrale all’interno di un istituto penitenziario.<br />

All’inizio titubante, scopre del talento nell’ improbabile compagnia di detenuti e questo riaccende in lui la<br />

passione e la voglia di fare teatro, al punto da convincere la severa direttrice del carcere a valicare le mura<br />

della prigione e mettere in scena la famosa commedia di Samuel Beckett “Aspettando Godot” su un vero<br />

palcoscenico teatrale.<br />

Giorno dopo giorno i detenuti si arrendono alla risolutezza di Antonio e si lasciano andare, scoprendo il potere<br />

liberatorio dell’arte e la sua capacità di dare uno scopo e una speranza oltre l’attesa.<br />

Così quando arriva il definitivo via libera, inizia un tour trionfale.


MAGIC MIKE 3<br />

SALMA HAYEK SULLA LAP DANCE: <br />

Salma Hayek è entrata nel cast di Magic Mike: The Last Dance, l'ultimo capitolo del franchise diretto da<br />

Steven Soderbergh. Il film uscirà nelle sale nel <strong>2023</strong> ma, nel frattempo, sono già circolate le immagini del<br />

trailer che mostrano Channing Tatum e la star di Frida protagonisti di alcune sequenze bollenti. In particolare,<br />

una scena di lap dance ha messo a dura prova l'attrice, come ha confermato lei stessa a Entertainment<br />

Tonight:"È molto impegnativa dal punto di vista fisico. Mamma mia. Aspettate solo di vederla. È davvero<br />

complicata".<br />

Salma Hayek ha sostituito Thandiwe Newton nel cast del film, con protagonista Channing Tatum nel ruolo di<br />

Michael 'Magic Mike' Lane, personaggio interpretato sin dal primo film uscito nelle sale ormai dieci anni fa.


Tatum riprese il ruolo anche nel<br />

primo sequel, Magic Mike XXL. Ma<br />

quale ruolo interpreta Salma<br />

Hayek? "Sono una donna forte" ha<br />

dichiarato l'attrice rivolgendosi ad<br />

Antonio Banderas "Sai com'era la<br />

mia giornata in ufficio? Mi sedevo e<br />

guardavo, tipo 12 uomini ballare<br />

seminudi e fare piroette. E ho<br />

potuto comandarli in giro".<br />

Il cast del film è composto anche da<br />

Ayub Khan Din, Jemelia George,<br />

Juliette Motamed, Vicki Pepperdine<br />

e Gavin Spokes. Il film uscirà nelle<br />

sale il prossimo 10 febbraio. I primi<br />

due film hanno ottenuto grande<br />

successo e ora Soderbergh spera<br />

di poter proseguire il successo<br />

della saga anche con questo terzo<br />

capitolo.<br />

Nel frattempo Channing Tatum vi<br />

farà sognare nel trailer di Magic<br />

Mike: The Last Dance.<br />

Nel terzo film della serie diretta da<br />

Steven Soderbergh, Mike Lane di<br />

Tatum viene lasciato come barista<br />

in un bar della Florida dopo un<br />

affare fallito. Contatta una ricca<br />

socialite (Hayek) che lo porta a<br />

Londra con un’offerta per dirigere<br />

uno spettacolo di danza.


Laggiù qualcuno mi ama<br />

docu-film sulla vita di Massimo Troisi<br />

SCRITTO DA ANNA PAVIGNANO E MARIO MARTONE.<br />

Il 19 febbraio <strong>2023</strong> in occasione del 70° anniversario della nascita dell’indimenticabile MASSIMO<br />

TROISI uscirà nelle sale il docu-film omaggio al grande artista diretto da Mario Martone.<br />

Tramite contenuti, documenti inediti e le testimonianze di colleghi e amici il docu-film mira a<br />

raccontare la genialità e il mito di Massimo Troisi. LAGGIÙ QUALCUNO MI AMA è scritto da<br />

Mario Martone e Anna Pavignano, compagna di vita e di lavoro di Troisi. Una produzione<br />

INDIANA in associazione con VISION DISTRIBUTION e MEDUSA FILM.<br />

Mario Martone racconta così la sua amicizia con Troisi:<br />

<br />

Il film sarà distribuito in Italia da MEDUSA FILM / VISION DISTRIBUTION e nel mondo da<br />

VISION DISTRIBUTION.


18 giugno <strong>2023</strong><br />

Categorie:<br />

Miglior Ballerino<br />

Miglior Ballerina<br />

Miglior Coppia<br />

Miglior Maestro<br />

Miglior Spettacolo Classico<br />

Miglior Musical<br />

Miglior TV DanceShow,<br />

<br />

Miglior Coreografo<br />

Miglior Dance Movie<br />

Premio alla Carriera<br />

Premio Speciale alle Arti<br />

ph Monica Irma Ricci<br />

modella Camilla Mancuso<br />

Grafica: Sara Galentino<br />

le candidature devono essere presentate<br />

entro il 18 maggio <strong>2023</strong> a:<br />

ass.stefanofrancia@gmail.com<br />

whatsapp + 39 335 435168


Roma<br />

via Locri 42/44<br />

M-Sangiovanni<br />

Ingresso 10<br />

Art Hub è una serata di arte condivisa in cui artisti emergenti ed affermati hanno campo libero nella loro<br />

espressione artistica. Un polo in cui danza, arti visive, musica, esposizioni fotografiche ed artigianato<br />

convivono in una unica location, quella del teatro Lo Spazio, accompagnate da Food and Beverage.<br />

Il 17 <strong>Gennaio</strong> il primo degli appuntamenti mensili del <strong>2023</strong> organizzati da International Creative Hub con<br />

esibizioni di Danza Contemporanea e Musical con coreografie tra gli altri di Francesco Italiani, Pablo<br />

Girolami e Jhon De La Cruz; esposizioni Fotografiche di Monica Irma Ricci e Serena Rampon, proiezione<br />

del Cortometraggio “R-Estate Dentro” di Davide Damato, Dj Set Heleni Dj, per il fatto a mano saranno<br />

esposte creazioni sartoriali ed in pelle create da Rossella Dattoli e StudioDue Roma.


STEFANO FRANCIA ENJOYART - POMODORO STUDIO ALWAYS<br />

presentano<br />

la collana musicale<br />

<strong>EnjoyArt</strong><br />

DISPONIBILE SU TUTTI I DIGITAL STORE


Amadeus è il conduttore e direttore artistico di Sanremo <strong>2023</strong>, affiancato alla conduzione da Gianni Morandi<br />

(tutte le sere), Chiara Ferragni e Francesca Fagnani . Quest’anno unica categoria, quella dei Big. Amadesu<br />

insime ad una commissione artistica ha deciso di selezionare i Giovani da inserire tra i BIG di Sanremo <strong>2023</strong> a<br />

fine 2022. i sei giovani hanno chiuso la lista dei cantanti sono: gIANMARIA - ex stella di X Factor del roster di<br />

Emma che si è portato a casa il maggior numero di preferenze da parte della giuria -Shari, i Colla Zio, Sethu,<br />

Will e Olly. Questi i nomi scelti dalla commissione artistica presieduta da Amadeus, Federica Lentini, Massimo<br />

Martelli e Leonardo De Amicis, impegnati a riconoscere i talenti più puri e, secondo il loro giudizio, più<br />

meritevoli per affrontare i 22 Big già selezionati dal direttore artistico direttamente al Teatro Ariston dal 7<br />

all'11 febbraio.<br />

I 28 cantanti e le canzoni in gara a Sanremo <strong>2023</strong><br />

Giorgia - "Parole dette male"<br />

Articolo 31 - "Un bel viaggio"<br />

Elodie - "Due"<br />

Colapesce Dimartino - "Splash"<br />

Ariete - "Mare di guai"<br />

Modà - "Lasciami"<br />

Mara Sattei - "Duemilaminuti"<br />

Leo Gassmann - "Terzo cuore"<br />

I Cugini di Campagna - "Lettera 22"<br />

Mr. Rain - "Supereroi"<br />

Marco Mengoni - "Due vite"<br />

Anna Oxa - "Sali (Canto dell'anima)"<br />

Lazza - "Cenere"<br />

Tananai - "Tango"<br />

Paola & Chiara - "Furore"<br />

LDA - "Se poi domani"<br />

Madame - "Il bene nel male"<br />

Gianluca Grignani - "Quando ti manca il fiato"<br />

Rosa Chemical - "Made in Italy"<br />

Coma_Cose - "L'addio"<br />

Levante - "Vivo"<br />

Ultimo - "Alba"<br />

Shari - "Egoista"<br />

Gianmaria - "Mostro"<br />

Colla Zio - "Non mi va"<br />

Sethu - "Cause perse"<br />

Will - "Stupido"<br />

Olly - "Polvere"<br />

Amadesu e i sei giovani big


www.stefanofrancia.com<br />

www.tuttoballo20.com


MI RIALZO E POI VOLO<br />

a u t o b i o g r a f i a d i D a v i d e S a p i e n z a<br />

E' un racconto autobiografco, condiviso con la propria famiglia, rialzarsi e spiccare il volo per il futuro. In<br />

questo volume l'autore Davide Sapienza, affronta con coraggio la propria vita, toccando temi come omofobia,<br />

coming out, fede religiosa, unione civile, omogenitorialita' e diritti, smontando ogni pregiudizio e arrivando al<br />

cuore delle persone; raccontando come l'arrivo dei figli abbia cambiato il corso della sua vita sentendo il peso<br />

della mancanza dei diritti di una famiglia omogenitoriale.<br />

Un percorso fatto di sofferenze, gioie, luci ed ombre. Un libro che vale la pena di leggere per capire e<br />

comprendere. Per indagare cio' che oggi la realta' ci mette di fronte.<br />

Esperienze di vita complesse, piu diffuse di quanto si pensi, che meritano attenzione e non superficialità, un<br />

volume che alimenta la speranza di un mondo migliore, la dove non arriva la comprensione deve<br />

necessariamente arrivare il rispetto verso tutti.<br />

il libro e' uscito nel luglio del 2021<br />

potete contattare l'autore per una copia<br />

tramite email<br />

sapienza80davide@gmail.com<br />

oppure nella pagina facebook del libro<br />

che si chiama " mi rialzo e poi volo"


DIECI TAZZE A COLAZIONE DI IRENE RENEI<br />

RECENSIONE DI ROBERTA SGAMBATI.<br />

PREZZO: € 16,90<br />

PAGINE: 208<br />

GENERE: NARRATIVA<br />

EDITORE: ALTREVOCI EDIZIONI<br />

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La lettura di questo libro mi è stata consigliata da una cara amica<br />

che mi conosce bene e sapeva che la storia raccontata da Irene<br />

Renei non solo mi sarebbe piaciuta tantissimo, ma mi avrebbe<br />

anche tocccata nel profondo.<br />

Dieci tazze a colazione è una storia autobiografica, Irene Renei ci<br />

parla della sua esperienza come volontaria in una comunità che<br />

accoglie ragazze e donne con vari problemi con i loro figli, ci<br />

mostra un mondo che spesso ignoriamo o facciamo finta che non<br />

esista e lo fa con una delicatezza unica, entrando nelle nostre vite<br />

in punta di piedi, preparando il lettore raccontandogli prima<br />

qualcosa di sé, per poi catapultarlo in una realtà che fa male, che<br />

ferisce nel profondo e che non si può continuare a evitare per<br />

sempre.<br />

Irene Renei nel suo libro ci racconta la vita, non quella che se pur<br />

imperfetta e non sempre facile ha comunque molti lati positivi, ci<br />

parla di quella vita dove per alcuni diventa un successo riuscire<br />

anche solo a sorridere, dove una gioia arriva da un semplicissimo<br />

pacchetto di crackers...<br />

Irene fa entrare il lettore nella sua vita, gli fa scoprire la sua<br />

famiglia, si mette a nudo parlando di se stessa, mostrando che<br />

anche la sua storia non è sempre stata rose e fiori e nello stesso<br />

tempo con passo leggero entra nella vita di chi legge, si insinua<br />

sotto pelle, lo prende per mano e gli apre il cuore, condivide i suoi<br />

pensieri, le paure, le emozioni e soprattuto pagina dopo pagina gli<br />

apre gli occhi e gli mostra dolore, lacrime, abusi, sofferenza, ma<br />

anche amore e gioia..<br />

Dieci tazze a colazione è un libro pieno di colori, ha momenti più<br />

scuri, ma altri luminosi, perché il mondo non è o tutto bianco o tutto<br />

nero, ha mille sfumature e nascoste in ognuna di esse vi sono<br />

milioni di vite, storie diverse e questo libro ne racchiude tantissime.<br />

Ogni pagina è poi impregnata di sentimenti ed emozioni fortissimi,<br />

che travolgono il lettore.<br />

Ho pianto leggendo i racconti di queste ragazze ancora bambine<br />

che all'improvviso si ritrovano donne e madri, che hanno subito<br />

abusi e violenze, che vengono giudicate per il colore della pelle o<br />

di quei bambini innocenti che non hanno chiesto di esser messi al<br />

mondo e subiscono le scelte delle loro madri.<br />

Irene Renei con il suo racconto abbatte i muri che la società<br />

spesso innalza e ci impone, ci ricorda che casa è dove c'è il cuore,<br />

che dall'amore possono nascere solo cose belle, che è vero che se<br />

non si possono aiutare tutte le persone in difficoltà, ma anche poco<br />

è sicuramente più di niente e che un poco da tutti diventa molto...<br />

Una mano tesa troverà sempre qualcuno pronto ad aggrapparcisi e<br />

che anche una salita diventa meno dura se a farla si è in<br />

compagnia.<br />

Dieci tazze a colazione è la storia di una donna e di una madre che<br />

si rimette in gioco, che riscopre se stessa e che insieme alla sua<br />

famiglia e all'immenso amore che hanno nel cuore riesce a donare<br />

il sole anche in mezzo alla tempesta, un libro che regala speranza,<br />

che son sicura vi svuoterà togliendovi il fiato e facendovi piangere,<br />

ma che alla fine vi scalderà e vi innonenderà di amore e speranza.<br />

Voglio concludere dicendo che ho trovato splendida la copertina di<br />

questo libro, con quel vaso che ricorda l'arte giapponese del<br />

kintsugi e che rappresenta il messaggio che vuole dare a tutti Irene<br />

Renei: quando qualcosa si spezza o si rompe non è la fine, quelle<br />

fratture vengono riempite con l'amore, le cicatrici diventano trame<br />

preziose che ricordano il passato, ma anche la nuova vita... Anche<br />

i soffioni nel vaso hanno un loro significato, infatti nel linguaggio<br />

dei fiori simboleggiano la forza, la speranza e la fiducia, ma sono<br />

anche il simbolo dell'infanzia spensierata e piena di gioia...


CHI ME L’HA FATTO FARE- STORIA DI UNA<br />

DONNA QUALUNQUE, AUTRICE SONIA LIPPI<br />

RECENSIONE DI EVA SPROCATTI<br />

CARTACEO : € 14,00<br />

PAGINE: 204<br />

GENERE: NARRATIVA<br />

EDITORE: ECHOS EDIZIONI<br />

Cari Colorlettori, oggi vi parlo di un libro molto speciale per me. Ho<br />

visto nascere questo romanzo e sono fiera di conoscere l'autrice<br />

che è la nostra cara Sonia del blog Il Colore dei Libri.<br />

La protagonista Tania ha molto in comune con l'autrice che si<br />

espone con la sua storia ed il suo vissuto, si sottolinea anche in<br />

copertina che è la storia di una donna qualunque , infatti<br />

quante donne, mogli, fidanzate, madri, figlie, sorelle e amiche<br />

subiscono violenze e non ce ne accorgiamo?<br />

Spesso si convincono di meritarsi tali abusi perchè si sentono<br />

inadatte o sbagliate... ma hanno solo trovato persone con dei<br />

profondi disagi e con un narcisismo molto spiccato che glielo fa<br />

credere.<br />

Ed è proprio questo che vive la protagonista... prima gli abusi fisici<br />

da cui riesce a scappare , per poi incappare in quelli più sottili e<br />

psicologici. Tania è una sopravvissuta, scappa da un amore<br />

violento per ritrovarsi in una storia sofferta , complicata e<br />

insoddisfacente che le fa spesso chiedere : chi me l'ha fatto fare?<br />

Nel momento in cui decide di dare un taglio netto alla relazione , e<br />

rimettersi in gioco, si sente meglio .<br />

Soffre ma allo stesso tempo ricomincia a sentirsi viva, ad<br />

apprezzare di nuovo la solitudine. Inizieranno le sue scorrazzate<br />

notturne per Roma in sella alla sua bici con le cuffiette nelle<br />

orecchie. Durante queste sue gite incontrerà Lola , un'artista<br />

eclettica e vintage, pian piano quella vecchia signora stramba le<br />

entrerà nel cuore, deciderà di aiutarla a ricomporre la sua vita e<br />

allo stesso tempo anche la sua vita sembra andare meglio.<br />

Inutile dire che tifiamo per Tania anche se speriamo che si dia una<br />

svegliata e che capisca che merita molto di meglio, si rimane<br />

affascinati da Lola che deve avere avuto una vita molto<br />

interessante ma che ha dato importanza alle cose sbagliate.<br />

L'autrice entra in punta di piedi in varie tematiche per poi<br />

approfondirli riuscendo a coinvolgere il lettore; lo stile di scrittura è<br />

semplice e senza sbavature, direi che come esordio ha fatto il<br />

botto con una storia vera e brutale raccontata con tatto senza<br />

cadere nel vittimismo o nel melodrammatico .<br />

Mostra le fragilità e leinsicurezze che si vivono, dimostra quanto si<br />

può essere vulnerabili e facili prede dei manipolatori emotivi tante<br />

volte senza rendersene conto.<br />

Mai come adesso bisogna dar voce alle vittime, bisogna tutelare<br />

chi è fragile e adottare delle precauzioni per tenere al sicuro le<br />

persone che amiamo.<br />

Tania è una di noi, Lola è una di noi, tutti siamo donne e uomini<br />

qualunque ma possiamo fare la differenza.<br />

Lo consiglio vivamente, promosso a pieni voti!<br />

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ELZA DE PAOLA<br />

Il mio grande desiderio di viaggiare mi ha consentito di vedere e ammirare molti posti bellissimi. Ho visitato<br />

anche delle grotte; Senza nulla togliere alle altre grotte visitate precedentemente, posso affermare con<br />

massima certezza che la più straordinaria di tutte è stata la Grotta degli orsi. Si trova nella regione Bihor,<br />

località Chiscau, in Transilvania, Romania. A distanza di tempo, l ho visitata per due ben volte, l’ultima volta<br />

recentemente; Ed è stato sempre qualcosa di nuovo da scoprire, il provare delle emozioni forti,<br />

dell’incantesimo, e dello stupore per tutta la sua incredibile bellezza; Scoperta per caso, nel 1975 da un<br />

minatore che svolgeva alcuni lavori tipici insieme ai suoi compagni, la Grotta degli orsi è stata sistemata ed in<br />

seguito inserita nel circuito turistico della Romania, diventata una meta molto importante per I turisti di tutto il<br />

mondo. Infatti, la grotta è ben mantenuta, ben illuminata e dispone di percorsi in cemento e delle balaustre di<br />

protezione, tutto ben segnalato. Il nome, “La grotta degli orsi” proviene dal ritrovamento di numerose ossa di<br />

orso trovate all’ interno della grotta. Un tempo era abitata dagli orsi giganti, preistorici, della specie” ursus<br />

spealaues”. Per colpa di un terremoto che copri tutte le uscite un numero di circa 144 orsi rimasero<br />

intrappolati nella grotta. Una volta entrati nella Grotta degli orsi si apre un mondo sottorraneo degli abissi che<br />

riesce subito ad ammagliarti ed ‘incuriosirti con la sua unica bellezza. Si ha l'impressione di entare in un<br />

mondo da favola, un mondo irreale. Personalmente per due ben volte che l ho visitata, mi sembrava di essere<br />

in un immenso palazzo sotterraneo, composto da ampie galerie decorate meravigliosamente da migliaia di<br />

formazioni di stalagmiti e stalactiti.


All’interno l’aria si presenta fredda e ricca di umidità, si consiglia di<br />

indossare dei vestiti giusti. Man mano che si scopre la grotta, lo<br />

sguardo viene messo in difficoltà.<br />

Tutto è una meraviglia della natura sotterranea. Lo spazio ampio,<br />

bellissimo, particolare e l’illuminazione adeguata rendono lo spazio<br />

staroridnario.<br />

Il percorsso dura circa 45 minuti ed è lungo circa un chilometro. Si<br />

visita, La Galeria delle ossa, la galeria delle candelle - la più<br />

spettacolare - la Galeria Emil Racovità - la più estesa - e l’ultima galeria<br />

accessibile soltanto ai speologi professionisti.<br />

All' uscita della Grotta degli orsi si trovano delle bancarelle che<br />

vendono diversi souvenir, dei prodotti locali tipici, marmelatte, liquori,<br />

grappa, oggetti lavorati in legno e diversi vestiti tradizionali.<br />

Difficile descrivere a parole la magia e la straordinaria bellezza di<br />

questa grotta, bisogna visitarla di persona e ammirarla in silenzio<br />

religioso per comprendere la grandezza dell'universo...


STEFANO FRANCIA ENJOYART - POMODORO STUDIO ALWAYS<br />

presentano<br />

la collana musicale<br />

<strong>EnjoyArt</strong><br />

DISPONIBILE SU TUTTI I DIGITAL STORE


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Realizzata dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita Spellbound, nasce finalmente a Roma la<br />

prima stagione organica dedicata alla danza contemporanea: dal 10 gennaio al 17 maggio <strong>2023</strong> al Teatro<br />

Palladium e al Teatro Biblioteca Quarticciolo, Orbita presenta le creazioni più significative dei grandi e<br />

riconosciuti autori italiani come Virgilio Sieni, Abbondanza Bertoni, Roberto Castello, Michela Lucenti,<br />

Michele Di Stefano e Mauro Astolfi al fianco di incursioni alla scoperta dei nuovi protagonisti della danza<br />

contemporanea internazionale come Bassam Abou Diab dal Libano, Masoumeh Jalalieh dall’Iran, Michael<br />

Getman da Israele e Caroline Shaw con Vanessa Goodman dal Canada, che presentano i loro lavori per la<br />

prima volta in Italia e a Roma; ma anche il debutto nazionale del nuovo spettacolo dello spagnolo Marcos<br />

Morau e il ritorno a Roma di Un poyo rojo, lo spettacolo “fenomeno” franco-argentino che dal 2008 ha<br />

conquistato tutto il mondo. Venti spettacoli, di cui cinque in prima romana e quattro in prima nazionale, e<br />

quattro focus autoriali, fra cui quello su Virgilio Sieni realizzato in collaborazione con Fondazione Musica<br />

per Roma nell’ambito del festival Equilibrio, che si aggiunge a quelli su Compagnia Abbondanza Bertoni,<br />

Bassam Abou Diab e su Poyo Rojo, il collettivo che ha dato il titolo al celebre spettacolo. A completare il<br />

quadro, tre residenze artistiche e un film, oltre a una serie di incontri con gli autori prima e dopo la visione<br />

degli spettacoli.<br />

Diafanie. Materia e luce. Questo il titolo, evocativo e puntuale al tempo stesso, della stagione disegnata da<br />

Valentina Marini – già direttrice generale di Spellbound Contemporary Ballet e direttrice artistica del<br />

festival Fuori Programma – che cura l’intera programmazione di Orbita. Al centro di questa coesistenza di<br />

materia e luce, il corpo in scena come materia attraversata da questioni geopolitiche, sociali, pulsioni<br />

desideranti e ribelli. Materia da cui traspaiono, dunque, pungoli del nostro presente.<br />

LUNA CENERE_SHOES ON_PH LUCA DEL PIA


SATIRI, FOTO DI VIRGILIO SIENI


BALLETTO CIVILE_NOTHING<br />

ORBITA<br />

DIAFANIE. MATERIA E LUCE<br />

La stagione danza <strong>2023</strong><br />

Dal 10 gennaio al 17 Maggio<br />

TEATRO PALLDIUM<br />

piazza Bartolomeo Romano, 8<br />

TEATRO BIBLIOTECA QUARTICCIOLO<br />

via Ostuni, 8<br />

Info e prenotazioni<br />

orbitapromozione@gmail.com<br />

https://www.instagram.com/orbita_spellbound<br />

https://www.facebook.com/orbitaspellbound<br />

https://orbitaspellbound.com/stagione-danza-<strong>2023</strong>/


UNKNOWN WOMAN-SPELLBOUND25 @SARAMELITI


IL PROGRAMMA DELLA STAGIONE ORBITA <strong>2023</strong> DIAFANIE. MATERIA E LUCE.<br />

La stagione si apre il 10 gennaio al Teatro Palladium con la prima romana di Nothing, rilettura dello<br />

shakespeariano Re Lear, fra le ultime creazioni di Michela Lucenti con Balletto Civile, formazione che da<br />

anni si distingue nel panorama nazionale e internazionale per la forte dimensione etica.<br />

Le serate del 20, 21 e 22 gennaio inaugurano il primo focus autoriale, dedicato a Compagnia Abbondanza<br />

Bertoni, fra le più prolifiche realtà artistiche italiane per le loro creazioni, per l’attività pedagogica e per il<br />

forte impegno nella divulgazione dei linguaggi del teatrodanza: al Teatro Palladium presentano in prima<br />

romana lo spettacolo Premio Ubu 2021 Doppelgänger, lavoro sul tema del doppio che vede sul palco<br />

l’attore con disabilità Francesco Mastrocinque e il danzatore Filippo Porro, mentre al Teatro Biblioteca<br />

Quarticciolo andrà in scena C’è vita su Venere, un solo sulla relazione fra il corpo femminile e il tempo.<br />

Il 21 e 22 gennaio, nello stesso teatro, in programma Unknown woman e Trust, due pezzi firmati da Mauro<br />

Astolfi/Spellbound Contemporary Ballet: il primo è una sorta di racconto della relazione artistica<br />

ventennale fra il coreografo e la danzatrice Maria Cossu, il secondo è un duetto che nasce dal concetto di<br />

fiducia reciproca, interpretato dalla stessa Cossu e da un’altra storica interprete della compagnia,<br />

Giuliana Mele. Sempre il Teatro Biblioteca Quarticciolo ospita il secondo focus autoriale, dedicato al<br />

coreografo libanese Bassam Abou Diab che, al termine di una residenza artistica, presenterà il 3 e 4<br />

febbraio due coreografie: Pina My Love, un’indagine sui meccanismi di difesa messi in atto da un corpo<br />

sottoposto a torture e prigionia, e Under the Flesh, che solleva la questione del corpo in un contesto di<br />

guerra. Il focus si completa con la proiezione del film The Odor of the Elephants After the Rain del<br />

franco-libanese Maqamat Omar Rajeh. Il terzo focus autoriale è dedicato a uno dei grandi maestri della<br />

danza contemporanea italiana, Virgilio Sieni. Un focus ideato grazie alla collaborazione fra<br />

Orbita/Spellbound e Fondazione Musica per Roma e che presenta il 9 febbraio in Auditorium Parco della<br />

Musica “Ennio Morricone” nell’ambito del festival Equilibrio lo spettacolo L’avventura, con le musiche<br />

eseguite dal vivo da Michele Rabbia mentre il giorno successivo 10 febbraio, al Teatro Palladium andrà in<br />

scena l’ultima creazione del coreografo toscano, Satiri, con la musica eseguita dal vivo dalla violoncellista<br />

e cantautrice irlandese Naomi Berrill.<br />

Il 17 febbraio si torna al Teatro Biblioteca Quarticciolo per assistere alla prova aperta di Sfera, fra le<br />

ultime creazioni del gruppo mk guidato dal Leone d’Argento alla Biennale di Venezia Michele Di Stefano,<br />

in residenza nei 4 giorni precedenti.<br />

L’ultimo focus autoriale di questa prima stagione di Orbita è dedicato a Poyo Rojo, il collettivo che ha<br />

creato Un poyo rojo, lo spettacolo esplosivo che unisce comicità e commozione nato nel 2008 nella<br />

periferia di Buenos Aires. Da allora, la coproduzione franco-argentina firmata da Alfonso Baron, Hermes<br />

Gaido, Nicols Poggi e Luciano Rosso non ha mai smesso di incantare il pubblico di tutto il mondo, grazie<br />

alle oltre 1400 repliche in più di 30 paesi con una media di 120 repliche l’anno. Lo spettacolo sarà in scena<br />

al Teatro Palladium il 7 marzo mentre il giorno seguente 8 marzo, sempre al Palladium, il focus prosegue<br />

con la prima romana di Dystopia, altra creazione di Poyo Rojo che ci trascinerà in un mondo dolciastro e<br />

ansiogeno alla Truman Show.<br />

Il 18 e 19 marzo al Teatro Palladium in programma due repliche di Shoes On dell’artista napoletana Luna<br />

Cenere, associata al Centro Coreografico Korper, nuova promessa della danza contemporanea europea<br />

mentre il 31 marzo imperdibile doppio appuntamento ancora una volta al Palladium con la prima<br />

nazionale di Los Perros del coreografo spagnolo Marcos Morau, interpretato dal collettivo Led Silhouette,<br />

una riflessione sui corpi fragili di fronte all’iper-digitalizzazione del mondo contemporaneo; e con If You<br />

Were a Man di Mauro Astolfi/Spellbound Contemporary Ballet, uno studio per quatto corpi maschili su<br />

una profonda riprogrammazione dell’ascolto.<br />

Fra i padri della danza contemporanea italiana, più volte Premio Ubu, Roberto Castello arriva al Teatro<br />

Palladium il 21 aprile per presentare uno dei suoi lavori più celebri, In Girum imus nocte et consumimur<br />

igni, creazione del 2015 firmata insieme al collettivo ALDES che è uno “spettacolo peripatetico notturno” a<br />

cavallo fra danza, teatro e cinema.<br />

A maggio si torna al Teatro Biblioteca Quarticciolo per tre appuntamenti consecutivi: dopo la prova<br />

aperta il 5 maggio di Lingua_da Claude Cahun di Alessandra Crsitiani al termine di una residenza<br />

artistica, il 6 maggio sarà la volta della prima nazionale di B-Or Der della coreografa e artista<br />

multidisciplinare iraniana Masoumeh Jalalieh, una performance che vuole riflettere sui concetti di<br />

confine e di libertà. In prima nazionale è anche, il 7 maggio, Songs &Borders dell’israeliano Michael<br />

Getman, un lavoro frutto della collaborazione internazionale fra diversi artisti e intellettuali di diversa<br />

estrazione culturale e religiosa provenienti da Israele, Siria, Libano, Germania e Norvegia.<br />

A chiusura di questa prima stagione, il 17 maggio al Teatro Palladium ospita la prima nazionale di<br />

Graveyards and Gardens, performance installativa collaborativa ideata, creata ed eseguita dalla<br />

compositrice canadese Caroline Shaw e dalla coreografa Vanessa Goodman che ha al centro una<br />

riflessione sulla memoria come processo di ricostruzione dell’identità e del corpo.


CAROLINE SHAW_VANESSA GOODMAN_GRAVEYARDS AND GARDENS


DOMUS ARTIUM <strong>2023</strong><br />

E R O M A D I V E N T A I L P A L C O S C E N I C O D E L L A G R A N D E M U S I C A<br />

Per la seconda stagione di programmazione Domus Artium introduce una novità passando dalle dimore private a<br />

spazi pubblici, palazzi delle Istituzioni, sedi museali e musicali di alto profilo.<br />

Per gran parte location della Roma cinquecentesca di grande magniloquenza e iconicità che ospiteranno concerti e<br />

serate con artisti di primissimo piano sul piano internazionale.<br />

Sedi monumentali che sprigionano ancora più fascino grazie all'insolito connubio tra la maestosità, l'alto valore<br />

artistico e l'emozione intima di performance di musica da camera firmate da alcuni dei più noti interpreti<br />

internazionali, soliti esibirsi sui palcoscenici più importanti in giro per il mondo. Cinque serate di grande musica e<br />

grande arte in una cornice di bellezza assoluta.<br />

La rassegna, ideata da Barrett Wissman e impostasi da subito all'attenzione per lo straordinario livello qualitativo e<br />

l'originalità nell'ospitare grandi solisti di fama internazionale fuori dai circuiti più consueti, nel nuovo cartellone ha<br />

cinque grandi date tutte nella Capitale. Contesti d'eccezione come la Galleria Borghese, Palazzo Colonna, Casino<br />

dell'Aurora di Villa Ludovisi Boncompagni, Palazzo della Cancelleria, ma anche l'Auditorium Parco della Musica.<br />

Cornici che dopo la performance musicale diventano salotto di raffinata convivialità con artisti e pubblico insieme a<br />

condividere una serata alla quale chef e vini d'eccellenza danno motivi di piacere in più.<br />

Ulteriore novità di quest'anno, DOMUS ARTIUM apre infatti ad una delle più importanti realtà accademiche nel<br />

mondo della grande musica con 3 appuntamenti a Imola nella splendida cornice della Rocca Sforzesca in<br />

collaborazione con una delle Istituzioni musicali più autorevoli sulla scena internazionale, l'Accademia<br />

Internazionale di Imola, Scuola di Alta Formazione Musicale, che quest'anno accademico, 22-23, annovera tra i<br />

docenti anche Nina Kotova, direttore musicale di Domus Artium che più di tutti ha voluto creare con le masterclass<br />

e i concerti ad Imola un'opportunità preziosa per i giovani studenti.<br />

Il programma comincia il 27 gennaio a Palazzo della Cancelleria nell'Aula Magna con Nina Kotova e Josu de Solaun,<br />

si replica il giorno dopo a Imola il 28. Il 20 febbraio per Angela Gheorghiu all’Auditorium Parco della Musica (Sala<br />

Sinopoli). Icona della lirica dalla straordinaria presenza scenica, diva per antonomasia, impostasi all'attenzione<br />

oltre che per il temperamento assai passionale e una forte presenza scenica, per una raffinata recitazione fatta di<br />

fraseggi cesellati ed espressività. Ad accompagnarla il Maestro Gianluca Marcianò per la Fondazione Lerici Cultura<br />

Ets in collaborazione con la quale Domus Artium organizza quella stessa sera un Gàla.<br />

Il 14 marzo il talento prodigioso di Pinchas Zukerman e del suo trio trovano massima espressione nello scenario di<br />

Palazzo Colonna. Suggestione altissima in particolare nel Trio op. 70, n. 1 di Beethoven, conosciuto come “Trio<br />

degli spettri” quando l'atmosfera evocativa del secondo movimento non potrebbe trovare cornice più all'altezza.<br />

Si replica con un concerto e una masterclass il giorno seguente a Imola.<br />

Tra le grandi novità di quest'anno occupa un posto di rilievo la nuova collaborazione con la Galleria Borghese che<br />

in un evento in primavera in via di definizione farà da cornice al fascino di Domus Artium.


Un programma complessivo non solo di<br />

grande fascino quello della nuova stagione<br />

di Domus Artium, ma che vede anche profili<br />

di artisti originali come la nota pianista<br />

canadese Hélène Mercier che si esibirà<br />

insieme alle star del violino e del<br />

violoncello, Renaud Capuçon e Kian<br />

Soltani. Con loro anche il primo clarinetto<br />

dell'Orchestra di Parigi dal 1981, Pascal<br />

Moraguès. Il quartetto si cimenterà<br />

nell'esecuzione di un programma<br />

densissimo dedicato al Quatuor pour la fin<br />

du temps, capolavoro mistico di Olivier<br />

Messiaen scritto dal compositore durante la<br />

prigionia in un campo tedesco nel 1941,<br />

uno dei più alti esempi di musica<br />

cameristica del XX secolo.<br />

Mentre Midori, la grandissima musicista<br />

giapponese avvolta in un alone di aura<br />

misteriosa, sarà al Casino dell’Aurora di<br />

Villa Boncompagni Ludovisi il 26 maggio<br />

con un recital di musiche per violino solo di<br />

Bach.<br />

Ad aprire le porte sarà la Principessa<br />

Boncompagni Ludovisi: "il desiderio di<br />

promuovere e patrocinare l'arte e la cultura<br />

donando l'uso della Villa per scopi benefici<br />

è sempre stato uno dei valori fondamentali<br />

della mia famiglia". Replica ad Imola in<br />

masterclass il 27. La data al Casino<br />

dell'Aurora, vero e proprio museo che<br />

conserva al suo interno l'unico affresco di<br />

Caravaggio al mondo, vedrà anche la<br />

partecipazione di Vittorio Sgarbi in veste di<br />

oratore con un'insolita lettura per<br />

similitudini e contrasti tra Caravaggio e<br />

Bach.<br />

DOMUS ARTIUM ha uno degli aspetti di<br />

unicità nella convivialità che caratterizza<br />

ogni serata che si conclude con una cena<br />

ed un'esperienza del gusto ogni volta<br />

diverse e che vedono spesso protagonisti<br />

chef affermati come nel caso di Antonio<br />

Ziantoni, giovane chef stellato della<br />

Capitale. Partner per l'offerta di vini<br />

d'eccellenza cantine tra le più affermate<br />

come nel caso di Antinori, Colle<br />

Massari,Corte dei Papi.<br />

DOMUS ARTIUM BARRETT WISSMAN, DIRETTORE ESECUTIVO PP<br />

DOMUS ARTIUM ANGELA GHEORGHIU PRIMO PIANO<br />

DOMUS ARTIUM HELENE MERCIER<br />

DOMUS ARTIUM PINCHAS ZUKERMAN<br />

DOMUS ARTIUM NINA KOTOVA


18 giugno <strong>2023</strong><br />

Categorie:<br />

Miglior Ballerino<br />

Miglior Ballerina<br />

Miglior Coppia<br />

Miglior Maestro<br />

Miglior Spettacolo Classico<br />

Miglior Musical<br />

Miglior TV DanceShow,<br />

<br />

Miglior Coreografo<br />

Miglior Dance Movie<br />

Premio alla Carriera<br />

ph Monica Irma Ricci<br />

modella Camilla Mancuso<br />

Grafica: Sara Galentino<br />

Premio Speciale alle Arti<br />

www.stefanofrancia.com<br />

www.tuttoballo20.com<br />

le candidature devono essere presentate<br />

entro il 18 maggio <strong>2023</strong> a:<br />

ass.stefanofrancia@gmail.com<br />

whatsapp + 39 335 435168


TuttoBallo<br />

Musica <strong>2023</strong>.<br />

Elena Faggi<br />

Bruangel<br />

Dal 2 gennaio <strong>2023</strong> in rotazione radiofonica<br />

“Dito Medio”, il nuovo singolo di Elena Faggi<br />

estratto dal nuovo ep “Prevedibile”.<br />

“Dito medio” è la quarta traccia dell’EP<br />

“Prevedibile” di Elena Faggi. Parla di quella fase<br />

dell’amore in cui provi a fidarti di una persona,<br />

anche se temi che ti faccia soffrire. Non sai se<br />

dare ascolto al cuore o alla mente, se dare peso<br />

al passato o al presente. Alla fine, però, capisci<br />

che è meglio lasciar andare una persona che<br />

non ti ama come meriteresti, salutandola così<br />

“con tanto di dito medio”. Spiega l'artista a<br />

proposito del brano: “Per me Dito medio è una<br />

canzone di crescita, sento di essere cresciuta e<br />

maturata scrivendola e cantandola. Penso in più<br />

che trasmetta un messaggio molto importante:<br />

se non lasci andare la persona sbagliata, non<br />

darai la possibilità a quella giusta di arrivare. La<br />

cosa che più mi piace di questa canzone è la<br />

sua eleganza, la classe con cui parla della<br />

decisione importante e, talvolta dolorosa, di<br />

lasciar andare una persona, per il proprio bene.”<br />

Il videoclip di “Dito medio” è stato pubblicato su<br />

YouTube il 22/02/2022, che, oltre ad essere una<br />

data palindroma, era il giorno del ventesimo<br />

compleanno di Elena. Questo video fa vedere le<br />

emozioni e i pensieri che si hanno quando si<br />

vive una relazione squilibrata, dove si dà tanto e<br />

non si riceve, per questo era importante far<br />

vedere la vicinanza degli amici nelle scene<br />

finali, che aiutano a prendere la decisione più<br />

giusta. Commenta l'artista “Per me ha<br />

significato tanto inserire la scena finale dello<br />

spegnimento delle candeline, perché<br />

rappresenta “il diventare grande” di cui parlo<br />

nella canzone, maturare e capire cos’è meglio<br />

per sé stessi. È stato bellissimo, anche se un<br />

po’ freddo hahahah, girare la maggior parte<br />

delle scene a Cesenatico, soprattutto perché<br />

con me c’erano i musicisti che hanno suonato<br />

nella canzone, tra cui mio fratello Francesco,<br />

che, oltre ad essere il pianista, è il producer del<br />

pezzo. Infine, ci tengo a ringraziare il<br />

videomaker Marco Trastu, che riesce sempre a<br />

rendere le nostre idee realtà, e mio padre Fabio<br />

Faggi, con il quale ho scritto la sceneggiatura.”<br />

“Mama”, il nuovo singolo di Bruangel. Il brano,<br />

scritto in collaborazione con Antonio Lancini si<br />

ispira a “Sunny” di Bobby Hebb. Appartenente al<br />

“Bruangel Rebirth Project” MAMA racconta il<br />

piacere di un semplice tempo passato in<br />

compagnia della propria mamma, ironizzando<br />

un pochino sui ruoli che ad un certo punto della<br />

vita fra genitori e figli si invertono.<br />

“Una cena al giapponese? Non potevo non<br />

parlare di quanto lo ama! - Dichiara Bruangel -<br />

Come per tante altre mamme che cucinano<br />

meticolosamente piatti eccellenti desiderando a<br />

volte di evadere un pochino dai canonici fornelli,<br />

nulla è più di un’uscita al giapponese!! E, come<br />

dico nel testo mamma è divertente,<br />

spumeggiante, una monella, più moderna di<br />

me!” Il videoclip è stato realizzato da Luca<br />

Coassin in collaborazione con il giovane telento<br />

Nicholas Baitieri. “Abbiamo realizzato un<br />

videoclip che si presenta come un viaggio nel<br />

tempo e nei colori di unospazio impossibile ed<br />

unico, con me e mia madre Irvana a bordo della<br />

“Lancia Fulvia Sport 1300 Zagato del 1968”<br />

colore rosso Palermo! - Dichiara Bruangel - La<br />

meravigliosa collaborazione con Luca è in<br />

essere da quattro anni, con ben sette videoclip<br />

realizzati”.


TuttoBallo<br />

LA FREAKY QUEEN<br />

Dopo il successo del singolo “Follow Me” con il rapper<br />

canadese Tory Lanez, che in poche settimane ha<br />

superato un milione di ascolti su Spotify, la Freaky<br />

Queen SENHIT torna con il nuovo singolo “TRY TO<br />

LOVE YOU” che sarà disponibile dalla notte di<br />

Capodanno, 1° gennaio <strong>2023</strong>, in radio e in digitale. Il<br />

brano è prodotto da Thomas Stengaard, che già ha<br />

collaborato con Senhit per “Adrenalina” (singolo<br />

arrivato in finale all’Eurovision Song Contest 2021 per<br />

San Marino e che ha superato 17 milioni di ascolti su<br />

Spotify) e che ha lavorato con molte star eurovisive e<br />

artisti come Alvaro Soler. “Try to Love You” è una<br />

ballata in inglese, raffinata e dal sound internazionale.<br />

«Ho sentito talmente tanto entusiasmo quando è uscita<br />

la cover di “Jesus, Oh What a Wonderful Child!” che<br />

non potevo aspettare oltre per condividere con voi<br />

della nuova musica! Sto lavorando su questo brano da<br />

mesi, insieme a persone straordinarie, e credo<br />

rappresenti un punto di svolta per la mia carriera<br />

artistica perché è un singolo per certi versi più maturo<br />

con delle sonorità eleganti e una profonda intensità»<br />

racconta Senhit. Il singolo sarà accompagnato da un<br />

videoclip esclusivo, disponibile sempre dal 1° gennaio,<br />

aprendo così il nuovo anno della poliedrica artista che<br />

è già ricco di appuntamenti! Continuano infatti le<br />

esibizioni della Freaky Queen nei più importanti<br />

festival dedicati al mondo dell’Eurovision Song<br />

Contest. Dopo la performance del 17 novembre al Het<br />

Grote Songfestivalfeest di Amsterdam, a cui hanno<br />

partecipato artisti eurovisivi come Conchita Wurst,<br />

Jamala, Loreen e i Lordi, il prossimo appuntamento è il<br />

13 gennaio a Londra alla Royal Vauxhall Tavern.<br />

Senhit è stata chiamata a presentare il 16 giugno il<br />

Gran Galà del Festival internazionale di Cori Lgbtq+<br />

Various Voices (www.various-voices.it) che si terrà a<br />

Bologna dal 14 al 18 giugno <strong>2023</strong> con il Patrocinio<br />

della Regione Emilia Romagna. Per la prima volta in<br />

assoluto dalla prima edizione del 1985, il Festival<br />

approderà infatti in Italia. Ad oggi sono previsti in<br />

arrivo più di 3500 coristi per 108 cori provenienti da 20<br />

nazioni diverse tra cui tutta Europa e Stati Uniti.<br />

Oltre a presentare la serata, Senhit sta preparando<br />

una performance a sorpresa e si esibirà anche<br />

durante la Cerimonia di chiusura del 17 giugno! Senhit<br />

è stata confermata per il secondo anno come<br />

presentatrice del talent show “Una Voce per San<br />

Marino”, il concorso televisivo che sceglierà l’artista<br />

che rappresenterà il Titano all’Eurovision Song<br />

Contest <strong>2023</strong>, organizzato da San Marino RTV, Media<br />

Evolution e Segreteria di Stato Turismo. L’ultimo<br />

brano di Senhit è “Jesus, Oh What a Wonderful<br />

Child!”, cover della celebre canzone natalizia di<br />

Mariah Carey, registrato a Verona insieme al<br />

Sunshine Gospel Choir di Torino, diretto da Alex<br />

Negro, insieme alla band di Senhit e a una vigorosa<br />

sessione di fiati, con la direzione musicale di Placido<br />

Salamone. Una canzone piena di speranza che<br />

l’artista italo eritrea vuole condividere con i suoi fan<br />

internazionali trasmettendo gioia e serenità.


Ricominciamo il nuovo anno con tante belle speranze, ci immergiamo nella<br />

vita quotidiana con il pensiero fiabesco nelle menti, perché non si finisce<br />

mai di essere bambini, giusto! Come una celebre frase de “Il Piccolo<br />

principe” diceva: “Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di<br />

essi se ne ricordano”, quindi vedere le cose con gli occhi dei più piccoli ci<br />

fa vivere meglio ed essere spontanei.<br />

Un viaggio da favola di cui vorrei rendervi partecipi è la visita alla regina<br />

del Baltico dove la magia si fonde con la storia.<br />

Aspetto da libro illustrato, Lubecca è una piccola città del nord della<br />

Germania, con uno tra i più bei centri storici medievali d'Europa.<br />

Ricostruita dopo i bombardamenti del 1942, è stata poi dichiarata<br />

Patrimonio dell'Umanità UNESCO. La zona del porto si affaccia<br />

direttamente sul Mar Baltico e la città è attraversata da diversi fiumi che le<br />

conferiscono una particolare conformazione. Gemma preziosa che dal XII<br />

secolo vanta più di 1000 edifici storici, a testimonianza del suo ruolo come<br />

membro fondatore della potente Lega Anseatica, che le ha meritato il<br />

soprannome di "Regina della Hanse". Alle spalle del suo simbolo, la<br />

Holstentor, porta fortificata della città vecchia, la più famosa ed antica<br />

porta della città, è situata in Holstentorplatz, all'ingresso della Città<br />

Vecchia. Risale al lontano 1478 e ha sempre rappresentato il simbolo della<br />

potenza e del prestigio cittadino. Formata da due torri circolari collegate<br />

con un edificio in mattoni rossi, oggi è considerata il monumento simbolo di<br />

Lubecca, nonché uno dei più importanti di tutta la Germania. Al suo interno<br />

ospita un museo dedicato all'attività mercantile. Inoltre, le sue cilindriche<br />

torri gemelle dal tetto a punta, unite da un frontone a gradoni, hanno<br />

incantato Andy Warhol: la sua stampa è ora esposta nel Sankt Annen<br />

Museum. Troverete strade fiancheggiate da case medievali appartenute ai<br />

mercanti e da chiese con guglie che formano la cosiddetta "corona" di<br />

Lubecca.<br />

Perdersi nelle stradine di Lubecca è la materia di cui sono fatti i sogni di un<br />

vero inguaribile viaggiatore. Non sai mai quando ti ritroverai in un cortile<br />

acciottolato nascosto in mezzo ad adorabili case colorate, dove il tempo<br />

sembra essersi fermato. Il centro storico di Lubecca ha più di mille case<br />

antiche di valore artistico che sono sotto tutela e che conservano ancora<br />

oggi tutto lo splendore di una volta. Una passeggiata tra i monumenti della<br />

città vi porterà indietro di alcuni secoli. Particolarmente interessanti sono<br />

gli edifici nello stile della Backsteingotik, l'architettura gotica a mattoni<br />

rossi. Tra i luoghi di interesse architettonico e storico troviamo il<br />

Puppenbrücke, il primo ponte in pietra che venne costruito nella città<br />

anseatica di Lubecca. Il Duomo di Lubecca, il più antico monumento della<br />

città, la sua costruzione risale infatti al 1173. Inoltre, i suoi campanili<br />

gemelli, che misurano ben 114,67 m, sono fra i più alti d'Europa. I<br />

Magazzini del Sale, si trovano sulla sponda del fiume, poco lontani dal<br />

molo da dove partono le crociere della città e vicino all'Holstentor. Si tratta<br />

di un'attrazione davvero imperdibile, sia di giorno che di notte: questi<br />

antichi depositi di stoccaggio sono molto suggestivi al tramonto e alla sera,<br />

quando le luci si riflettono sull'acqua. L’ospedale di Santo Spirito uno dei<br />

più antichi in Europa. La Marienkirche, o Chiesa di Santa Maria, è<br />

l'emblema della potenza e della prosperità di Lubecca. Costruita fra il 1250<br />

e il 1350 sul punto più alto della Città Vecchia, anch'essa è Patrimonio<br />

UNESCO. Al suo interno ospita numerosi organi monumentali ed è la terza<br />

chiesa per dimensione della Germania. Alla nascita della Chiesa è legata<br />

una leggenda, che ha a che fare con la statua di un simpatico diavoletto<br />

situata su un lato. “Si narra che quando fu posta la prima pietra, il diavolo<br />

pensò che si stesse costruendo un'osteria, così si diede da fare per aiutare<br />

i muratori del cantiere.<br />

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Quando però si accorse che l'edificio cresceva più del previsto, capì di essersi<br />

sbagliato e andò su tutte le furie, tanto che con un enorme masso cominciò a<br />

distruggere ciò che avevano costruito. Allora, un coraggioso ed astuto<br />

capomastro propose al diavolo uno scambio: terminare la chiesa in cambio di<br />

un'osteria nelle immediate vicinanze. Al diavolo l’idea piacque. La chiesa venne<br />

terminata e a due passi da lì sorsero le celebri cantine del Ratsweinkeller, ancor<br />

oggi frequentatissime dai buongustai. La casa dei Buddenbrook-Haus con il<br />

museo dedicato a Thomas Mann. La piazza del mercato con il Palazzo<br />

Comunale. Il Museumshafen (museo marittimo) con molte navi storiche. Oltre ai<br />

luoghi di interesse storico e culturale, Lubecca offre anche bellezze<br />

naturalistiche e divertimenti di tutti i tipi. Il Mar Baltico e le spiagge di<br />

Travemünde si trovano difatti ad appena 15 minuti in auto dalla città, mentre il<br />

centro storico, ricco di negozi e ristoranti, ospita regolarmente interessanti<br />

eventi tra cui festival musicali e gastronomici. Non dimenticate di assaggiare i<br />

famosi dolci di marzapane di Lubecca: molte pasticcerie della città li sfornano<br />

ancora oggi con la ricetta originale. Non potrete dire di essere stati a Lubecca<br />

senza aver assaggiato il famoso marzapane del Cafè Niederegger con alle<br />

spalle più di 200 anni di storia, serve il puro marzapane (senza additivi) e una<br />

miriade di prelibatezze al marzapane, tra cui crostate, torte, bevande, liquore e<br />

cioccolatini. In questo locale potrete assaggiare la specialità più famosa di<br />

Lubecca, ma anche visitare una sala espositiva in cui potrete sapere tutto sul<br />

marzapane, come viene prodotto e la sua storia. Questo dolce a base di<br />

mandorle e zucchero è nato in Oriente, ma ha una lunga tradizione a Lubecca.<br />

Qui i pasticceri avevano sempre gli ingredienti a portata di mano, perché la città<br />

era un importante centro commerciale. La Breite Straße attraversa da nord a sud<br />

il centro della Città Vecchia. Questa strada pedonale lunga circa 450 metri è un<br />

vero e proprio paradiso per chi va caccia di occasioni: troverai non solo boutique<br />

di moda, gioiellerie, negozi di accessori e centri commerciali, ma anche<br />

tantissimi bar e ristoranti dove fermarti una volta soddisfatta la tua voglia di<br />

shopping.<br />

Una città tutta da scoprire, un viaggio che si rispetti passa anche per la cucina<br />

locale! Vista la vicinanza al mare, nei ristoranti della città non mancano ottimi<br />

piatti di pesce, passando anche per le tradizionali ricette a base di carne e le<br />

ottime birre. Ma non solo. Tra i prodotti tipici della città di Lubecca il principe<br />

incontrastato come ho già detto prima è il marzapane riconosciuto come<br />

prodotto agroalimentare tradizionale dall’Unione Europea. Ma la zona dove<br />

sorge la città che va dal mare all’entroterra gli conferisce una molteplice varietà<br />

di prodotti agroalimentari di gran livello, tra questi ci si può imbattere in: patti a<br />

base di pesci del baltico, dove la fanno da padroni, arringhe, merluzzi e<br />

crostacei, utilizzati nelle più svariate preparazioni. Il Birnen, Bohnen und Speck<br />

uno spezzatino preparato con pere, fagiolini, patate e pancetta. L’anguilla<br />

affumicata. La zuppa di bacche di sambuco. Il Labskaus, si tratta di un piatto a<br />

base di manzo, patate e cipolle, a cui poi, in alcune varianti, vengono aggiunti<br />

anche cetrioli, barbabietole e... aringhe. La carne viene fatta bollire e poi tritata<br />

insieme a barbabietola, cipolle, patate lesse e aringa. Una volta impiattato, in<br />

alcuni casi viene aggiunto anche un uovo sopra. Un piatto molto sostanzioso,<br />

ma da provare! Il Rübenmus, si prepara con barbabietola, pancetta, patate e<br />

carote. Durante la cottura vengono poi aggiunti altri ingredienti, come un po' di<br />

burro, panna per dare morbidezza, sale, pepe, noce moscata e zucchero<br />

aromatizzato per dargli una spinta in più. Viene servito come contorno a piatti di<br />

carne, come la salsiccia, oppure come piatto unico insieme al pesce,<br />

specialmente con aringhe. Il Rote Grütze uno dei dolci per eccellenza della città<br />

di Lubecca, si tratta di un dolce dalla consistenza un po' gelatinosa, a base di<br />

fecola di patate e frutti rossi.<br />

Quindi come dei piccoli avventurieri golosi tuffiamoci nel mare della fantasia e<br />

seguiamo le vie che portano a Lubecca tra un pezzo di marzapane e un bizzarro<br />

diavoletto.<br />

“Si ha l’età che si sente di avere.” Thomas Mann


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MERLUZZO ALLA MOSTARDA<br />

1,5 KG DI MERLUZZO<br />

500 GR DI PATATE<br />

250 GR DI PISELLI<br />

BURRO Q.B.<br />

<br />

PER LE FOCCACCINE : 180 GR DI SPINACI COTTI, 2 UOVA, 200 ML DI LATTE, 15 GR DI<br />

FARINA DI SEGALE, NOCE MOSCATA, SALE, BURRO Q.B.<br />

PER LA SALSA: 50 GR DI BURRO, 1 CUCCHIAIO DI FARINA, 30 CL DI LATTE, 1<br />

CUCCHIAIO DI SENAPE<br />

PROCEDIMENTO<br />

Asciugare il merluzzo. Preriscaldare il forno a 210° C. Mettere il merluzzo in una pirofila imburrata con la<br />

pelle rivolta verso l’alto, coprire la pirofila con un foglio di alluminio e infornare per 20 minuti. A cottura<br />

ultimata lasciare riposare per qualche minuto a forno spento.<br />

Per la salsa: in una casseruola fondere il burro, togliere dal fuoco ed aggiungere senza smettere di<br />

mescolare la farina ed il latte. Rimettere sul fuoco e fare addensare a fuoco dolce per 10 minuti, a cottura<br />

ultimata aggiungere la senape incorporandola con una frusta. (tenere in caldo)<br />

Per le focaccine: tritare gli spinaci precedentemente cotti al vapore o in padella. Montare gli albumi con un<br />

pizzico di sale. Sbattere i tuorli con il latte , la farina, il sale, la noce moscata e il burro. Unire gli spinaci e gli<br />

albumi montati facendo attenzione a non smontarli con un movimento dal basso verso l’alto, fino ad ottenere<br />

un composto morbido e spumoso. A questo punto cuocere le focaccine come fossero delle crespelle su una<br />

padella imburrata.<br />

Pelare e lavare le patate, farle cuocere a vapore per 30 minuti con i piselli.<br />

Quando abbiamo tutti gli ingredienti pronti possiamo impattare disponendo le focaccine sul fondo del piatto<br />

ricoprire con le patate e piselli, adagiare il merluzzo porzionato e condire il tutto con la salsa alla senape.


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ARINGHE ALLA BISMACK<br />

INGREDIENTI<br />

6 FILETTI DI ARINGA<br />

1 CIPOLLA<br />

250 ML DI ACETO AROMATIZZATO<br />

PER LA SALSA<br />

150 GR DI YOGURT NATURALE<br />

2 BARBABIETOLE COTTE<br />

1 CUCCHIAIO DI SALSA DI RAFANO<br />

2 CIPOLLOTTI PER GUARNIRE<br />

PROCEDIMENTO<br />

Stendere i filetti di aringa in una fondina dalla parte della pelle e coprire con la cipolla<br />

affettata sottilmente. Cospargere di pepe e bagnare con l’aceto. Coprire la fondina con la<br />

pellicola e fare marinare in frigorifero per 2 giorni.<br />

Passato il tempo di marinatura, scolare ed asciugare le aringhe. Grattugiare la barbabietola<br />

e mescolare con lo yogurt e la salsa al rafano.<br />

Servire le aringhe con la salsa allo yogurt e cipollotto fresco affettato.<br />

(a Lubecca vengono servite anche come pasto veloce in panini di farina di segale freschi)


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DISCHI DI MARZAPANE E MARMELLATA D’ARANCE<br />

INGREDIENTI<br />

PER IL MARZAPANE<br />

50 GR DI MANDORLE TRITATE<br />

100 GR DI FARINA 0<br />

1 TUORLO D’UOVO<br />

1 CUCCHIAIO DI SPEZIE PAN DI ZENZERO<br />

1 CUCCHIAIO DI LIQUORE ALL’ARANCIA<br />

75 GR DI BURRO<br />

50 GR DI ZUCCHERO A VELO<br />

PER IL RIPIENO: 50 G DI MARMELLATA DI ARANCIA<br />

PER LA LACCATURA: 2 CUCCHIAI DI LIQUORE ALL’ARANCIA, LA<br />

SPREMUTA DI UN ARANCIA FRESCA, ZUCCHERO A VELO Q.B.<br />

PROCEDIMENTO<br />

Mettere tutti gli ingredienti per l’impasto in una ciotola e amalgamare il tutto molto velocemente per ottenere un<br />

impasto omogeneo (potete usare anche la planetaria con la foglia). Avvolgere l’impasto nella pellicola e fare<br />

riposare in frigorifero per 6 ore.<br />

Preriscaldare il forno a 160° C. Estrarre l’impasto dal frigorifero, lavorarlo per qualche secondo con le mani e<br />

stendere con un mattarello ad uno spessore di 3 mm metà dell’impasto. Con l’ausilio di un coppapasta tagliare dei<br />

dischi di circa 3 cm di diametro e disporli su una teglia foderata di carta forno.<br />

Infornare e cuocere per 12 minuti. A fine cottura estrarli dal forno e farli raffreddare.<br />

Spalmare la marmellata di arancia sui biscotti e fare riposare, nel mentre stendere il restante marzapane con dello<br />

zucchero a velo per evitare che appiccichi al tavolo di lavoro sempre ad uno spessore di 3 mm, tagliare della<br />

stessa misura dei biscotti. Sovrapporre i dischi di marzapane ai biscotti ricoperti di marmellata.<br />

Preparare la laccatura: in una ciotola versare il liquore all’arancia e la spremuta, con una frusta lavorare la salsa<br />

con lo zucchero a velo fino ad ottenere una consistenza cremosa.<br />

Ricoprire i dolcetti con la laccatura all’arancia e fare riposare in frigorifero.<br />

Servire quando si saranno rassodati.


Le collane musicali per la cura del copro, dell’anima e della mente. Prodotte<br />

dall’associazione Stefano Francia <strong>EnjoyArt</strong>, Pomodoro Studio Edizioni<br />

Musicale - Always Record e composte dalla compositrice americana Judie<br />

Collins e dal maestro Ciro Vinci. Ultima produzione "Dillo Alla Danza 2002"<br />

In arrivo "Dillo Alla Danza vol 3" pubblicazione dei musicisti che hanno partecipato alla<br />

Giornata Mondiale della Danza del 30 Aprile a Terni. Con la copertina realizzata con<br />

l'opera del vincitore della sezione visiva del concorso "Dillo Alla Danza", Pierangeli<br />

Antonio, con il quadro "il mio paese", la compilation contiene 11 tracce che comprendono<br />

8 inediti e 3 bonus track, musica d'ascolto e relaxing che spazia dal pop alle ballate rock,<br />

alla new age.<br />

01. Giulia Muti – Opera d’Arte<br />

02. Neroelettrico – La Stanza Favola<br />

03. Roberto Funaro – Come Se<br />

04. Massimo Zanetti - The Old New York<br />

05. Movie Brass Quintet - Clash on Mars<br />

06. Lorenzo Sebastianelli - Carnevale Romano<br />

07. Piera Mussardo - Swing Blues on a Winter Afternoon<br />

08. INK- Bisogna Solo credersi<br />

09. Julie Collins – Happy Feet – Bonus Track<br />

10. Julie Collins – Sweethearts – Bonus Track<br />

11. Ciro Vinci – Iris – Bonus Track<br />

L'associazione Stefano Francia <strong>EnjoyArt</strong>, con la produzione discografica vuole offrire una<br />

vetrina agli artisti emergenti e non, promuovendo la loro arte, pubblicando stili e generi<br />

diversi. Il listino delle produzioni ALWAYS Pomodoro Studio Edizioni Musicali e Stefano<br />

Francia <strong>EnjoyArt</strong> è disponibile su tutti i digital store (Spotify, Deezer, Amazon Music,<br />

Apple Music… ) è comprende vari volumi, ognuno dei quali presentano i generi che<br />

spaziano dal pop al rock, dalla Dance to Rhythm al Relaxing.<br />

"Rhythm" è un progetto discografico creato dalla ALWAYS Pomodoro Studio e al quale<br />

l'associazione Stefano Francia <strong>EnjoyArt</strong> ha aderito subito. Bernando Lafonte ideatore dei<br />

progetti insieme all'artista americana Julie Collis, hanno studiato i ritmi di tutti i balli<br />

proponendo tracce dedicate al Cha Cha Cha, Rumba, Bachata, ritmi che permettono ai<br />

danzatori di esercitarsi e studiare attraverso i battiti della musica.<br />

La musica e la danza aiutano a conoscersi meglio, sondando con cautela e tranquillità le<br />

fragili pieghe del nostro corpo psichico. Secondo la Federazione Italiana Musicoterapia<br />

(FEDIM) “le motivazioni che muovono le persone ad ascoltare o a produrre musica<br />

nascono per lo più dalla necessità pressante di entrare in una dimensione mentale che<br />

permetta il contatto con la propria sfera emotiva, dove è possibile la strutturazione di uno<br />

spazio immateriale gestibile secondo le regole della propria fantasia”. Una serie di<br />

concetti importanti che vanno ad avvalorare il nostro valore della musica: ascoltare<br />

(oppure fare) della musica è una vera a propria attività artistica. Per questo abbiamo<br />

deciso di divulgare anche la collana musicale "Relaxing", brani composti da esperti<br />

esperti in musicoterapia: Julie Collins e Ciro Vinci. I due compositori con le loro<br />

musiche accompagnano chiunque, ballerini e non, nell’attività di rilassamento quotidiano<br />

e meditazione. I brani inclusi nei volumi sono composti a 4<strong>32</strong> Hz. L’accordo a 4<strong>32</strong> Hertz<br />

(Hz) risuona con le frequenze fondamentali del vivente: battito cardiaco, replicazione del<br />

DNA, sincronizzazione cerebrale, e con la Risonanza di Schumann e la geometria della<br />

creazione. Le pubblicazioni discografiche prodotte dalla Always - pomodoro studio<br />

edizioni musicali e Stefano Francia <strong>EnjoyArt</strong> sono state realizzate per divulgare suoni in<br />

grado di influenzare tutte le cose con le quali vengono in contatto. L'esperienza musicale<br />

può influenzare, infatti, molteplici ambiti, come le funzioni cognitive, le capacità motorie,<br />

lo sviluppo emozionale, le abilità sociali e la qualità della vita.<br />

Le varie produzioni psono scaricabili direttamente dai digital store.


TuttoBallo<br />

Trucchi per snellire il viso…<br />

Mauri Menga<br />

Make-up Artisti


Per ottenere un viso più magro, possiamo giocare con i chiaroscuri<br />

in modo da creare diversi effetti. Se non siamo molto abituate a<br />

truccarci, possiamo concentrarci unicamente sugli occhi.<br />

Far sembrare il viso più magro, sottile e stilizzato è possibile grazie<br />

ad alcuni consigli di make-up.<br />

Non è necessario essere truccatori professionisti né passare troppo<br />

tempo utilizzando pennelli o fard per sfoggiare un viso più magro,<br />

assottigliare le guance o far sembrare più sottili tutti i lineamenti.<br />

L’unica cosa di cui avete bisogno è un illuminante, una buona base<br />

di trucco, fard, eyeliner ed un pennello per ottenere lineamenti<br />

perfetti ! Pronte per prendere appunti?<br />

Correttore epiteliale<br />

Una base per il trucco che richiami il colore della nostra pelle,<br />

correttore chiaro scuro.<br />

Un fissatore o polvere traslucida, un illuminante.<br />

La prima cosa da fare è applicare il correttore epiteliale sotto l'<br />

occhio più scuro, aiutandoci con un pennello per stendere il prodotto<br />

in modo uniforme; stendiamo e sfumiamo la base trucco naturale.<br />

Se abbiamo un protettore solare, ancora meglio, ci si può aiutare<br />

con un pennello apposito o con una spugnetta di lattice, in modo da<br />

far aderire il tutto con i polpastrelli.<br />

Adesso trattiamo le zone chiave con cui poter affinare il viso.<br />

Applichiamo il correttore chiaro sotto l'occhio per illuminarlo , un<br />

pennellino fondamentale; col correttore scuro andremo dalla fine<br />

dell’ occhio, sotto lo zigomo, fino all’ attaccatura dei capelli<br />

sfumandolo dal basso verso l'alto con aiuto dei polpastrelli,andando<br />

in obliquo.<br />

Un’altra linea andrà dalle tempie alla mandibola e un’ultima proprio<br />

sotto il mento. Con l’aiuto delle dita, sfumiamo i bordi di questa<br />

correttore scuro.<br />

Infine, applichiamo il fissatore oppure, se lo preferiamo, la polvere<br />

traslucida per fissare tutto il trucco.<br />

Il fard è un altro punto forte per ottenere un viso più magro.<br />

Scegliete sempre tonalità sul rosa o sull’arancione. Il segreto sta<br />

nell’applicare il fard proprio al centro degli zigomi, creando una sorta<br />

di triangolo capovolto.<br />

Applichiamo questo tocco magico ed ideale: l’illuminante. Secondo<br />

gli esperti di bellezza, se illuminiamo la parte superiore della fronte,<br />

il centro del naso e la linea della mandibola, riusciamo ad ingannare<br />

l’occhio sviando l’attenzione dalle zone più ampie.<br />

Iniziate pettinando le sopracciglia con un pettine speciale e<br />

pettinatele verso l’alto.<br />

Con l’aiuto della matita per sopracciglia, tracciate una linea nella<br />

direzione di crescita del pelo, per poi sfumare con il pennello<br />

coprendo tutti gli spazi vuoti. Il risultato è fantastico!<br />

Fare uso dell’eyeliner per disegnare quello sguardo felino tipico<br />

dello stile pin up è ideale per far apparire più snello e più sottile il<br />

nostro viso.<br />

Come delineare gli occhi.<br />

Iniziamo applicando un “primer” per eliminare le rughette o le<br />

imperfezioni.<br />

In seguito, faremo uso delle ombre dell’occhio in toni nude o beige.<br />

Per delineare gli occhi, dovete solo tracciare una linea ben definita<br />

sulle ciglia superiori. In seguito, faremo uso delle ombre dell’occhio<br />

in toni nude o beige.<br />

Per delineare gli occhi, dovete solo tracciare una linea ben definita<br />

sulle ciglia superiori.<br />

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Per ottenere un effetto più equilibrato, abbiamo<br />

dato più importanza alla zona degli occhi e degli<br />

zigomi; pertanto, non sarà adeguato un rossetto<br />

dalle tonalità scure.<br />

La cosa migliore è optare per una tonalità rosata,<br />

beige oppure un semplice gloss. Conferisce un<br />

tocco di delicata dolcezza e naturalezza.<br />

I toni più scuri del contouring e questo sguardo<br />

felino creano già un equilibrio particolare ed<br />

impeccabile dandoci un aspetto attraente,<br />

luminoso ed un viso molto più magro.


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Carnevale <strong>2023</strong><br />

QUANDO INIZIA IL CARNEVALE <strong>2023</strong>?<br />

NELLA CHIESA CATTOLICA LA DOMENICA DI SETTUAGESIMA È CELEBRATA CIRCA SETTANTA GIORNI<br />

PRIMA DELLA DOMENICA DI PASQUA E SEGNA L'INIZIO DEL COSIDETTO TEMPO DI SETTUAGESIMA (O<br />

TEMPO DI CARNEVALE), UN PERIODO DI PREPARAZIONE ALLA QUARESIMA, IN CUI SI INIZIA L'ASTINENZA<br />

DALLE CARNI NEI GIORNI FERIALI. PER IL <strong>2023</strong> PERTANTO L'INIZIO DEL CARNEVALE SARÀ IL 05/02/<strong>2023</strong>.<br />

QUANDO FINISCE IL CARNEVALE <strong>2023</strong>?<br />

IL CARNEVALE TERMINA QUARANTA GIORNI PRIMA DELLA DOMENICA DI PASQUA CON IL MARTEDÌ<br />

GRASSO. IL GIORNO SUCCESSIVO, CONOSCIUTO COME IL MERCOLEDÌ DELLE CENERI SEGNA L'INIZIO<br />

DELLA QUARESIMA, UN PERIODO IN CUI I FEDELI SI ASTENGONO DAL MANGIARE CARNE NEI GIORNI<br />

FERIALI. PER IL <strong>2023</strong> PERTANTO IL CARNEVALE FINISCE IL 21/02/<strong>2023</strong>.


Pensiero del mese<br />

DI FRANCESCA MEUCCI - DIRETTRICE DI SOLOMENTE<br />

https://www.solomente.it<br />

Siete pronti ai festeggiamenti del Carnevale?<br />

Una festa che coinvolge grandi e piccoli in<br />

ogni parte d'Italia e del mondo con eventi di<br />

ogni genere, legati al folklore e alle tradizioni<br />

locali. Via agli scherzi e alle maschere, ai<br />

coriandoli, ai colori e all'allegria, che mai<br />

come in questo periodo storico è necessaria<br />

e catartica.<br />

Senza dubbio c'è un posto in particolare<br />

dove va in scena quello che viene definito "il<br />

più grande spettacolo del mondo": Rio de<br />

Janeiro! I festeggiamenti iniziano il venerdì<br />

per finire alle prime ore del Mercoledì delle<br />

Ceneri, il periodo di carnevale è una grande<br />

festa di gioia, pace e cameratismo. Dodici<br />

scuole di samba si sfidano per il titolo di<br />

campione del Carnevale allestendo un vero e<br />

proprio show con musica, carri allegorici,<br />

balli e costumi incredibili. Fino al 1984 le<br />

esibizioni avevano luogo per le strade della<br />

città, poi Oscar Niemeyer ha progettato Il<br />

Sambodromo, uno stadio capace di ospitare<br />

80.000 spettatori e oltre 30.000 partecipanti<br />

che esibiscono il loro talento sulla pista. È<br />

costituito da diverse strutture indipendenti,<br />

note come settori, su entrambi i lati del viale<br />

Marquês de Sapucaí. I tamburi risuonano<br />

accompagnati dai cori degli spettatori che<br />

ballano insieme ai partecipanti in un clima di<br />

euforia e gioia sfrenata.<br />

L'atmosfera è unica, contagiosa,<br />

emozionante e il Carnevale diventa una festa<br />

di condivisione assoluta.<br />

Che la condivisione, la gioia, la musica, il<br />

ballo, l'allegria e i colori possano<br />

accompagnarci spesso, non solo a<br />

Carnevale, perché non dobbiamo contare i<br />

giorni ma fare in modo che i giorni contino!<br />

https://www.solomente.it


<strong>32</strong><br />

Malika Ayane<br />

è Grizabella nel musical Cats<br />

© F R E E P R E S S O N L I N E - v i e t a t a l a r i p r o d u z i o n e D I R E T T A D A F A B R I Z I O S I L V E S T R I - S E G R E T E R I A D I R E D A Z I O N E P I N A D E L L E S I T E - T U T T O B A L L O 2 0 @ G M A I L . C O M - e d i z i o n e " S t e f a n o F r a n c i a E n j o y A r y "

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