Imaging Journal 01/2023
Imaging Journal è la rivista B2B dedicata al trade del mondo di foto-video di nuova generazione, pubblicata da Nelson Srl, che così completa l’offerta editoriale B2B e B2C nel mondo del consumer electronics connotata dal mensile trade Touch Journal (che può essere sfogliato anche in digitale in questa pagina) e dal web magazine iGizmo.it. Imaging Journal è una testata cartacea (oltre che accessibile in formato sfogliabile digitale) distribuita in abbonamento postale e inviata sia ai negozi specializzati di fotografia e video, sia ai brand, ai distributori, agli operatori del retail (on-line e off-line) e alle aziende che fanno noleggio di materiali (corpi macchina, ottiche, supporti, luci, generatori e così via), per qualsiasi tipo di produzione o esigenza. Questo mix variegato ma completo del palcoscenico italiano “dell’immagine” è l’elemento innovativo e differenziante rispetto al passato.
Imaging Journal è la rivista B2B dedicata al trade del mondo di foto-video di nuova generazione, pubblicata da Nelson Srl, che così completa l’offerta editoriale B2B e B2C nel mondo del consumer electronics connotata dal mensile trade Touch Journal (che può essere sfogliato anche in digitale in questa pagina) e dal web magazine iGizmo.it. Imaging Journal è una testata cartacea (oltre che accessibile in formato sfogliabile digitale) distribuita in abbonamento postale e inviata sia ai negozi specializzati di fotografia e video, sia ai brand, ai distributori, agli operatori del retail (on-line e off-line) e alle aziende che fanno noleggio di materiali (corpi macchina, ottiche, supporti, luci, generatori e così via), per qualsiasi tipo di produzione o esigenza. Questo mix variegato ma completo del palcoscenico italiano “dell’immagine” è l’elemento innovativo e differenziante rispetto al passato.
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20<br />
di Luca Figini<br />
Videomaking, la nuova frontiera<br />
del mercato imaging<br />
Abbiamo incontrato Mauro Fabbri di Visionaria Film<br />
per capire come il mondo professionale si stia evolvendo e quale è il ruolo del renting<br />
l fotografo si è evoluto. “Non conosco<br />
più un professionista che<br />
I<br />
direttamente, o nell’ambito di uno<br />
staff, non produca video e contenuti<br />
digitali nel senso più esteso”,<br />
esordisce così Mauro Fabbri, special project &<br />
marketing manager di Visionaria Film. Che continua:<br />
“Inevitabilmente si sta abbassando l’asticella<br />
per entrare nel mondo professionale dell’imaging<br />
e questo provoca una contaminazione totale<br />
di dispositivi, tecnologie e linguaggi visivi: basti<br />
pensare all’intelligenza artificiale e alle capacità<br />
degli smartphone, che hanno ristretto il mercato<br />
della fotografia professionale perché molte necessità<br />
di questo segmento sono soddisfatte da<br />
semi-professionisti. Poi ci sarebbe da valutare la<br />
qualità del risultato. Ma nel frattempo i professionisti,<br />
che ancora si muovono sul mercato in modo<br />
coerente, con un alto profilo e con idee interessanti,<br />
hanno diversificato l’attività. Da una parte<br />
come creator super qualificati per piattaforme<br />
stock, questo ha portato a una forte specializzazione<br />
che ha generato nuovi modelli di business<br />
fotografici. Per molti di questi fotografi si tratta<br />
di valorizzare al massimo le sessioni di shooting<br />
producendo centinaia di scatti che poi sono proposti<br />
attraverso le piattaforme e che vanno a intercettare<br />
gli utilizzi più disparati. Dall’altra parte,<br />
i professionisti dell’imaging sono diventati oltre<br />
che fotografi anche eccellenti videomaker che<br />
operano in case di produzione specializzate e anche<br />
di caratura broadcast, oppure attraverso contatti<br />
diretti con i clienti di varia natura e dimensione”.<br />
Il mondo della produzione video è immenso,<br />
perché accorpa vari progetti e attività: dalla clip<br />
per i social fino alle serie per lo streaming e i canali<br />
digitali o satellitari. L’elemento interessante<br />
è che in questo universo così disparato cambiano<br />
radicalmente le attrezzature e il modo di lavorare<br />
in base al progetto che si sviluppa. Spiega Mauro<br />
Fabbri: “Nel nostro caso, come Visionaria Film,<br />
entriamo in contatto con numerosi videomaker.<br />
Da quelli che noleggiano gli spazi e le attrezzature,<br />
ma possono anche portare il loro equipaggiamento,<br />
fino a quelli che ingaggiamo per le nostre<br />
produzioni e che comprendono anche personale<br />
qualificato a registrare in esterna utilizzando droni,<br />
gimbal e dispositivi evoluti”.<br />
Il mercato del noleggio<br />
La grande opportunità di questa trasformazione<br />
è data dalla crescita professionale che si può<br />
intraprendere per cogliere le opportunità di un<br />
segmento imaging composto di varie anime e<br />
di tante nuove sfaccettature finora impensabili,<br />
che si sono aperte con l’evoluzione del mercato.<br />
Secondo Mauro Fabbri “ci sono tantissime realtà<br />
specializzate nella fornitura di qualsiasi tipo di<br />
attrezzatura, accessorio e dispositivo necessario<br />
per le produzioni. Anche in questo caso, a seconda<br />
delle scelte e del partner, si accede a un<br />
paniere di componenti e a un work flow specifici<br />
che determinano i risultati finali. Le scelte dei vari<br />
prodotti e soluzioni variano in base a numerosi<br />
fattori: il tipo di produzione, le necessità del committente,<br />
le abitudini e il know-how dei videomaker.<br />
Poi molto incide l’evoluzione e l’innovazione<br />
che i brand dei corpi macchina e delle ottiche<br />
sanno profondere nei loro prodotti per rispondere<br />
alle sempre più elevate esigenze qualitative e di<br />
resa della produzione video. Spesso l’innovazione<br />
nei nuovi prodotti determina un’oscillazione del<br />
mercato verso i brand: si pensi, per esempio, agli<br />
zoom per utilizzo cinema, tradizionalmente legato<br />
a ottiche fisse, che stanno rispondendo a esigenze<br />
specifiche di produzione e stanno avendo<br />
un ottimo riscontro. Le ottica di fascia alta sono<br />
ormai prerogativa di questo ambito di utilizzo”.<br />
La domanda viene spontanea: come una realtà<br />
come Visionaria Film sceglie il materiale da utilizzare<br />
per le produzioni? Dice Mauro Fabbri: “La<br />
scelta dipende dalla tipologia del prodotto finale<br />
(per esempio, spot, Tv, pubblicità, streaming e<br />
così via). In secondo luogo, la scelta passa dal direttore<br />
della fotografia, che ha l’ultima parola su<br />
ottiche e macchine da utilizzare in base al gusto,<br />
all’immagine, alle luci e al risultato finale. Il terzo<br />
requisito è il budget a disposizione, che determina<br />
anche il livello qualitativo dell’attrezzatura. Nel<br />
nostro caso abbiamo scelto di acquistare praticamente<br />
tutto il necessario (nel 2022 abbiamo girato<br />
oltre 250 spot), fino a un certo punto perché<br />
in alcuni casi conviene noleggiare. L’equilibrio tra<br />
noleggio e acquisto è in corrispondenza del numero<br />
di produzioni e del fatturato: se si produce<br />
quanto serve per generare il fatturato necessario,<br />
il noleggio conviene perché non si immobilizzano<br />
capitali. Le case di produzione strutturate, come<br />
nel caso di Visionaria che ha anche i teatri di posa,<br />
adottano un mix virtuoso, che predilige l’acquisto<br />
e accede al noleggio per specifici progetti”. ■