05.04.2023 Views

Imaging Journal 01/2023

Imaging Journal è la rivista B2B dedicata al trade del mondo di foto-video di nuova generazione, pubblicata da Nelson Srl, che così completa l’offerta editoriale B2B e B2C nel mondo del consumer electronics connotata dal mensile trade Touch Journal (che può essere sfogliato anche in digitale in questa pagina) e dal web magazine iGizmo.it. Imaging Journal è una testata cartacea (oltre che accessibile in formato sfogliabile digitale) distribuita in abbonamento postale e inviata sia ai negozi specializzati di fotografia e video, sia ai brand, ai distributori, agli operatori del retail (on-line e off-line) e alle aziende che fanno noleggio di materiali (corpi macchina, ottiche, supporti, luci, generatori e così via), per qualsiasi tipo di produzione o esigenza. Questo mix variegato ma completo del palcoscenico italiano “dell’immagine” è l’elemento innovativo e differenziante rispetto al passato.

Imaging Journal è la rivista B2B dedicata al trade del mondo di foto-video di nuova generazione, pubblicata da Nelson Srl, che così completa l’offerta editoriale B2B e B2C nel mondo del consumer electronics connotata dal mensile trade Touch Journal (che può essere sfogliato anche in digitale in questa pagina) e dal web magazine iGizmo.it. Imaging Journal è una testata cartacea (oltre che accessibile in formato sfogliabile digitale) distribuita in abbonamento postale e inviata sia ai negozi specializzati di fotografia e video, sia ai brand, ai distributori, agli operatori del retail (on-line e off-line) e alle aziende che fanno noleggio di materiali (corpi macchina, ottiche, supporti, luci, generatori e così via), per qualsiasi tipo di produzione o esigenza. Questo mix variegato ma completo del palcoscenico italiano “dell’immagine” è l’elemento innovativo e differenziante rispetto al passato.

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20<br />

di Luca Figini<br />

Videomaking, la nuova frontiera<br />

del mercato imaging<br />

Abbiamo incontrato Mauro Fabbri di Visionaria Film<br />

per capire come il mondo professionale si stia evolvendo e quale è il ruolo del renting<br />

l fotografo si è evoluto. “Non conosco<br />

più un professionista che<br />

I<br />

direttamente, o nell’ambito di uno<br />

staff, non produca video e contenuti<br />

digitali nel senso più esteso”,<br />

esordisce così Mauro Fabbri, special project &<br />

marketing manager di Visionaria Film. Che continua:<br />

“Inevitabilmente si sta abbassando l’asticella<br />

per entrare nel mondo professionale dell’imaging<br />

e questo provoca una contaminazione totale<br />

di dispositivi, tecnologie e linguaggi visivi: basti<br />

pensare all’intelligenza artificiale e alle capacità<br />

degli smartphone, che hanno ristretto il mercato<br />

della fotografia professionale perché molte necessità<br />

di questo segmento sono soddisfatte da<br />

semi-professionisti. Poi ci sarebbe da valutare la<br />

qualità del risultato. Ma nel frattempo i professionisti,<br />

che ancora si muovono sul mercato in modo<br />

coerente, con un alto profilo e con idee interessanti,<br />

hanno diversificato l’attività. Da una parte<br />

come creator super qualificati per piattaforme<br />

stock, questo ha portato a una forte specializzazione<br />

che ha generato nuovi modelli di business<br />

fotografici. Per molti di questi fotografi si tratta<br />

di valorizzare al massimo le sessioni di shooting<br />

producendo centinaia di scatti che poi sono proposti<br />

attraverso le piattaforme e che vanno a intercettare<br />

gli utilizzi più disparati. Dall’altra parte,<br />

i professionisti dell’imaging sono diventati oltre<br />

che fotografi anche eccellenti videomaker che<br />

operano in case di produzione specializzate e anche<br />

di caratura broadcast, oppure attraverso contatti<br />

diretti con i clienti di varia natura e dimensione”.<br />

Il mondo della produzione video è immenso,<br />

perché accorpa vari progetti e attività: dalla clip<br />

per i social fino alle serie per lo streaming e i canali<br />

digitali o satellitari. L’elemento interessante<br />

è che in questo universo così disparato cambiano<br />

radicalmente le attrezzature e il modo di lavorare<br />

in base al progetto che si sviluppa. Spiega Mauro<br />

Fabbri: “Nel nostro caso, come Visionaria Film,<br />

entriamo in contatto con numerosi videomaker.<br />

Da quelli che noleggiano gli spazi e le attrezzature,<br />

ma possono anche portare il loro equipaggiamento,<br />

fino a quelli che ingaggiamo per le nostre<br />

produzioni e che comprendono anche personale<br />

qualificato a registrare in esterna utilizzando droni,<br />

gimbal e dispositivi evoluti”.<br />

Il mercato del noleggio<br />

La grande opportunità di questa trasformazione<br />

è data dalla crescita professionale che si può<br />

intraprendere per cogliere le opportunità di un<br />

segmento imaging composto di varie anime e<br />

di tante nuove sfaccettature finora impensabili,<br />

che si sono aperte con l’evoluzione del mercato.<br />

Secondo Mauro Fabbri “ci sono tantissime realtà<br />

specializzate nella fornitura di qualsiasi tipo di<br />

attrezzatura, accessorio e dispositivo necessario<br />

per le produzioni. Anche in questo caso, a seconda<br />

delle scelte e del partner, si accede a un<br />

paniere di componenti e a un work flow specifici<br />

che determinano i risultati finali. Le scelte dei vari<br />

prodotti e soluzioni variano in base a numerosi<br />

fattori: il tipo di produzione, le necessità del committente,<br />

le abitudini e il know-how dei videomaker.<br />

Poi molto incide l’evoluzione e l’innovazione<br />

che i brand dei corpi macchina e delle ottiche<br />

sanno profondere nei loro prodotti per rispondere<br />

alle sempre più elevate esigenze qualitative e di<br />

resa della produzione video. Spesso l’innovazione<br />

nei nuovi prodotti determina un’oscillazione del<br />

mercato verso i brand: si pensi, per esempio, agli<br />

zoom per utilizzo cinema, tradizionalmente legato<br />

a ottiche fisse, che stanno rispondendo a esigenze<br />

specifiche di produzione e stanno avendo<br />

un ottimo riscontro. Le ottica di fascia alta sono<br />

ormai prerogativa di questo ambito di utilizzo”.<br />

La domanda viene spontanea: come una realtà<br />

come Visionaria Film sceglie il materiale da utilizzare<br />

per le produzioni? Dice Mauro Fabbri: “La<br />

scelta dipende dalla tipologia del prodotto finale<br />

(per esempio, spot, Tv, pubblicità, streaming e<br />

così via). In secondo luogo, la scelta passa dal direttore<br />

della fotografia, che ha l’ultima parola su<br />

ottiche e macchine da utilizzare in base al gusto,<br />

all’immagine, alle luci e al risultato finale. Il terzo<br />

requisito è il budget a disposizione, che determina<br />

anche il livello qualitativo dell’attrezzatura. Nel<br />

nostro caso abbiamo scelto di acquistare praticamente<br />

tutto il necessario (nel 2022 abbiamo girato<br />

oltre 250 spot), fino a un certo punto perché<br />

in alcuni casi conviene noleggiare. L’equilibrio tra<br />

noleggio e acquisto è in corrispondenza del numero<br />

di produzioni e del fatturato: se si produce<br />

quanto serve per generare il fatturato necessario,<br />

il noleggio conviene perché non si immobilizzano<br />

capitali. Le case di produzione strutturate, come<br />

nel caso di Visionaria che ha anche i teatri di posa,<br />

adottano un mix virtuoso, che predilige l’acquisto<br />

e accede al noleggio per specifici progetti”. ■

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