Imaging Journal 01/2023

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4 di Luca Figini GfK fotografa il mercato imaging in Italia Dai risultati del 2022 ai trend 2023: come si sta muovendo il segmento della fotografia nei negozi italiani e quanto incide davvero l’e-commerce er GfK l’imaging è P suddiviso in varie categorie di prodotto: dalle action camera e camcorder, fino alle fotocamere reflex e mirrorles con ottica intercambiabile e fissa, fino agli accessori, alle macchine fotografiche a sviluppo istantaneo e agli obiettivi. I trend del 2022 rispetto al 2021 sono differenti a seconda del tipo di prodotto ma significativi, come spiega Fabrizio Marazzi, regional lead market intelligence West & South Europe di GfK: “Le action cam hanno un andamento sostanzialmente flat, mentre i tradizionali camcorder sono una fetta ormai piccolissima del mercato. A crescere sono le fotocamere a obiettivo intercambiabile, con una market share del 27% e una crescita del 18%. A decrescere sono i prodotti a ottica non intercambiabile, che invece decrescono del 10% pur mantenendo una quota del 16%, e quelle a ottica fissa che è al 7% con una contrazione del 27%. I dati riguardano il combinato disposto del sell-out del canale retail della consumer electronics e di quello dei negozi specializzati, compreso l’on-line in entrambi i casi. Continuando ad analizzare la composizione del segmento imaging, i modelli a sviluppo istantaneo (stampanti portatili e corpi macchina) hanno una quota del 7% con una crescita del 9%, mentre gli accessori sono al 6% con un andamento flat. Crescono del 18% gli obiettivi, che hanno un’incidenza del 28% sul sell-out dell’intero segmento imaging”. Il prezzo medio è indicativo Spostando l’attenzione dalla quota di mercato al prezzo medio per tipo di prodotto, si individuano dinamiche interessanti per chi tratta la categoria imaging. Si scopre che le action cam hanno avuto un prezzo medio di vendita (iva inclusa al consumatore) di 246 euro nel 2022 (era a 231 nel 2021), i corpi macchina con obiettivo intercambiabile sono passati da 2.439 euro di prezzo medio del 2021 a 2.537 euro del 2022 e gli obiettivi da 728 euro a 853 euro. I prodotti a sviluppo istantaneo sono rimasti sostanzialmente invariati (94 euro nel 2022 contro 92 euro dell’anno precedente), mentre gli accessori sono passati da 44 euro a 54 euro. “Nel mercato totale dell’imaging, i corpi macchina con obiettivo intercambiabile e gli obiettivi generano oltre il 50% a valore”, spiega Fabrizio Marazzi. Che continua precisando alcune coordinate per capire il mercato: “I traguardi pre-pandemia non sono stati più raggiunti. Nel 2019 il volume in Italia era di oltre 1,5 milioni di unità, nel 2022 si è sfiorato il milione di pezzi. Tuttavia il fatturato è continuato a crescere dal 2020 al 2022 in virtù del prezzo medio in ascesa, arrivando a oltre 310 milioni di euro complessivi per l’anno scorso. Questo significa che cresce la parte alta del mercato, quindi in sintesi aumenta il valore ma non il volume. Se poi segmentiamo l’ultimo trimestre 2022, il valore continua a crescere con un ritmo intorno al 10% con circa 310 euro medi di prezzo”. L’analisi del comparto imaging si posta, necessariamente, sui canali che generano il mercato. Qui si hanno alcune sorprese, magari non così evidenti ma sostanziali. Spiega ancora Fabrizio Marazzi: “Il comparto cresce nella parte on-line con un +25% nel 2022 rispetto al 2021 e il web che conserva saldamente una quota superiore a un terzo del giro d’affari (37%, era del 33% nel 2021). Ma è il canale fisico, per quanto flat in termini di crescita (3%) ha generare il 63% del valore”. Per la precisione, quando si parla di Internet, GfK comprende gli store non solo dei pure player ma anche delle insegne retail e del canale specializzato. “A livello di valore, dividendo il mercato tra generalisti (retail e pure player on-line) e canale specializzato (fotonegozianti e affini), si apprende che quest’ultimo ha un peso del 55% rispetto al 45% dell’altro canale e cresce del 17%”. Questo è un dato fondamentale per i negozi specializzati in foto-
5 grafia perché riflette una condizione eccellente di fiducia sia da parte dei brand, sia da parte dei consumatori che individuano una figura altamente professionale, preparata e pronta a supportare e consigliare nella vendita del corpo macchina, nell’uso e nella scelta del corredo necessario (dalle borse, agli accessori fino agli obiettivi aggiuntivi). Il profilo dell’utente I trend e le numeriche spiegate da Fabrizio Marazzi lasciano intendere che il fenomeno del “creating”, sia esso a livello professionale, semi-pro e amatoriale, sta incidendo nelle scelte d’acquisto dei consumatori. Spiega Antonella Bartolini, senior consultant di GfK: “Sta emergendo una nuova abitudine d’utilizzo legata ai vlog, legato agli influencer e alla creazione e fruizione dei contenuti on-line. Questo incide e inciderà sempre più sulle fotocamere di fascia alta o con caratteristiche evolute, particolari e specifiche”. A questo si sommano i professionisti che generano contenuti per lavoro, quindi operano a un livello superiore ai creator, così come ci sono utenti che evolvono la dotazione dallo smartphone alla fotocamera per Sales Value Euro Jan 19-Dec 19 Jan 20-Dec 20 Jan 21-Dec 21 Jan 22-Dec 22 2022 vs 2021 IMAGING SECTOR 401.202.555 268.071.050 297.171.717 310.250.750 4,4 CAMCORDER 40.114.553 29.581.735 27.709.112 27.301.220 -1,5 Action CAM 31.125.066 23.017.613 20.355.495 20.433.888 0,4 Video camera 6.380.620 4.969.757 5.412.247 5.644.259 4,3 Multi Media Card adapter 2.608.868 1.594.364 1.941.370 1.223.073 -37,0 DIGITAL CAMERA 236.762.731 148.412.711 158.824.107 157.679.561 -0,7 Changeable Lens Full frame 89.752.789 56.230.650 71.959.320 84.622.737 17,6 Changeable Lens no Full frame 94.080.064 60.383.931 55.532.142 50.110.099 -9,8 Fixed Lens 52.929.879 31.798.130 31.332.645 22.946.725 -26,8 SMALL PHOTO PRINTER 22.466.829 18.144.088 19.371.615 21.023.644 8,5 IMAGING ACCESSORIES 21.979.986 17.302.988 17.443.756 17.437.666 -0,0 INTERCHA.LENSES 79.878.455 54.629.528 73.823.127 86.808.659 17,6 rinnovate o mutate esigenze personali e professionali. Un altro tema forte è quello dei fotoamatori che scattano per hobby e per passione e si stanno sempre più affidando ai modelli più innovativi, perché sensibili alle perfomance superiori. La sfida da affrontare è quella del ricambio generazionale, perché i consumatori medi non sono giovani salvo che, appunto, non si prendano in considerazione utenti professionali o creator che abbassano la media d’età nella scelta d’acquisto della fotocamera. Spiega Antonella Bartolini: “Emerge che il prodotto premium traina il mercato e i volumi si sono abbassati ma il valore è cresciuto grazie a prodotti di nicchia ma utilizzati a livelli professionali, in senso ampio del termine. Quindi si annoverano professionisti che operano con e in azienda, gli utenti specializzati nel video e nella fotografia, l’utilizzatore evoluto che cura eventi e coloro i quali fanno comunicazione video. Il mondo imaging sta dunque cambiando perché stanno nascendo e rinnovandosi le figure professionali che operano in questo segmento e hanno un’età più giovane perché hanno sfruttato il ‘push’ del video di qualità che è emerso nel corso del lockdown e si è sviluppato nel tempo”. La forza del negozio fisico I dati di GfK dimostrano ancora una volta che il negozio fisico riveste ancora un’importanza fondamentale e ha le potenzialità di entrare in sinergia virtuosa con l’on-line. Spiega Bartolini: “I fotospecialist che operano hanno superato le fasi alterne del mercato e si sono affrancati e rafforzati per offrire prodotti e servizi tali da diventare veri e propri punti di riferimento per una categoria di utenti esigenti ma fedeli e con necessità più varie rispetto al passato. Le necessità fotografiche sono tante e sono cambiate: non più solo quelle relative al matrimonio o simili ma anche quelle che riguardano la produzione e post-elaborazione video anche B2B attraverso servizi e risorse innovative, come i droni e il cloud”. Chiosa Fabrizio Marazzi: “Il canale fisico è importante ma bisogna considerare il trend di incidenza dell’on-line: la media della consumer electronics è intorno al 27%, nel fotografico è al 37%. Questo motivato anche dal fatto che l’utente fotografico è molto più evoluto e ha spesso e volentieri necessità specifiche che lo portano ad acquistare su canali distinti”. ■
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