Archeomatica 4 2022 - Landscape Visibility
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Tecnologie per i Beni Culturali<br />
35<br />
Cosa sta facendo il Distretto<br />
Tecnologico del Lazio per i Beni<br />
Culturali – Il Distretto Tecnologico<br />
per i Beni Culturali del Lazio è una<br />
della maggiori realtà in termini<br />
di valorizzazione tecnologica, conservazione<br />
e fruizione del patrimonio<br />
storico-artistico e culturale<br />
del territorio. La Regione ha pertanto<br />
investito 37 milioni di euro<br />
nel DTC – Distretto Tecnologico<br />
per le nuove tecnologie applicate<br />
ai Beni ed alle Attività Culturali.<br />
L’Avviso pubblico mira a sostenere<br />
la diffusione di tecnologie innovative<br />
per la valorizzazione, conservazione,<br />
recupero, fruizione e<br />
sostenibilità del patrimonio culturale<br />
del Lazio.<br />
È stata pubblicata sul<br />
BURL la graduatoria<br />
dei 35 progetti ammessi<br />
al finanziame -<br />
to relativi all’avviso<br />
pubblico Ricerca e sviluppo<br />
di tecnologie per<br />
la valorizzazione del<br />
patrimonio culturale del<br />
DTC – Distretto Tecnologico<br />
per le nuove tecnologie<br />
applicate ai beni e<br />
alle attività culturali del<br />
Lazio. A breve, partiranno<br />
i cantieri dei primi<br />
21 progetti già finanzi -<br />
ti. La graduatoria dei<br />
35 progetti finanziabil<br />
rientra nell’Azione TE2 del DTC riguardante<br />
appunto interventi per<br />
la ricerca e lo sviluppo di nuove<br />
tecnologie per la valorizzazione,<br />
la tutela, la fruizione, la conservazione,<br />
il recupero e la sostenibilità<br />
del patrimonio culturale<br />
laziale. Le azioni riguarderanno<br />
complessi monumentali, raccolte<br />
e realtà museali, aree e parchi archeologici,<br />
archivi e biblioteche,<br />
e coinvolgeranno 83 Comuni e 193<br />
Luoghi della Cultura del Lazio. Per<br />
quanto riguarda la tipologia dei<br />
proponenti, spicca la forte presenza<br />
degli enti locali, seguiti da altre<br />
istituzioni pubbliche, enti ecclesiastici,<br />
fondazioni, associazioni,<br />
cooperative e società private.<br />
Se nella prima fase sono stati progettati<br />
gli interventi e poste le basi<br />
per la realizzazione di quest'ultimi,<br />
questa seconda fase del bando<br />
DTC Lazio è dedicata alla concreta<br />
realizzazione degli interventi stessi<br />
con nuovi fondi messi a disposizione<br />
degli addetti ai lavori.<br />
Tra i progetti finanziati spiccano i<br />
seguenti per innovazione e competitività,<br />
ma anche ai fini della<br />
ricerca, conservazione, fruizione<br />
e valorizzazione.<br />
Il Complesso di Villa Gregoriana:<br />
nuove tecnologie per la conservazione,<br />
valorizzazione, gestione e<br />
fruizione sostenibili<br />
Promosso e gestito dal FAI - Fondo<br />
Ambiente Italiano) oggetto di numerosi<br />
restauri e progetti di conservazione<br />
nel corso degli anni a<br />
causa del forte dissesto idrogeologico<br />
della zona.<br />
Il complesso di Villa Gregoriana,<br />
che si sviluppa su un’area complessiva<br />
di circa 35.000 mq, è ricco<br />
di componenti archeologiche,<br />
architettoniche e botaniche che si<br />
mescolano e convivono costituendo<br />
un luogo estremamente articolato,<br />
prodotto dalla stratificazion<br />
di eventi costruttivi e spontanei<br />
che sulla stessa area sono intervenuti<br />
costruendo nel parco quell’unicum<br />
naturale-artificiale che lo<br />
caratterizza e che ne ha fatto il<br />
tema centrale nelle rappresentazioni<br />
pittoriche di Tivoli nel corso<br />
di tutto l’Ottocento.<br />
A livello archeologico, vanno certamente<br />
segnalati i templi di Vesta<br />
e della Sibilla, la Villa di Manlio Vopisco,<br />
il complesso sistema idraulico<br />
romano costituito da cunicoli e<br />
acquedotti.<br />
Obiettivi del progetto<br />
• Preservare lo stato del luogo da<br />
rischi ambientali e fisici e garantirne<br />
contestualmente la fruizione<br />
in sicurezza.<br />
• Raggiungere l’autonomia energetica<br />
con un impatto positivo sul<br />
contenimento dei costi di gestione.<br />
• Aumentare la conoscenza del<br />
complesso, attraverso strumenti<br />
digitali e innovativi, per valorizzarne<br />
i molteplici aspetti (storici,<br />
letterari, artistici,<br />
botanici) e spettacolarizzare<br />
gli aspetti culturali, incrementando<br />
il numero dei visitatori.<br />
S.T.AR.T. Ostia Soluzioni Tecnologiche<br />
per l’ARrcheologia<br />
e il Territorio<br />
Utilizzare lo strumento BIM<br />
(Building Information Modeling),<br />
ancora scarsamente<br />
applicato al settore dei Beni<br />
Culturali, per gestire le fasi<br />
di studio e diagnostica degli<br />
edifici storici e supportare la<br />
successiva progettazione degli<br />
interventi conservativi.<br />
È l’obiettivo del progetto del Parco<br />
Archeologico di Ostia Antica,<br />
un patrimonio di oltre 130 ettari<br />
che comprende le 3 aree archeologiche<br />
principali (città romana di<br />
Ostia, necropoli di Isola Sacra e<br />
infrastrutture portuali di Portus) e<br />
14 aree demaniali.<br />
Numerosi i casi di studio inseriti<br />
nel progetto (Ninfeo degli Eroti,<br />
Caupona del Pavone, Domus di<br />
Giove Fulminatore, Domus della<br />
Nicchia a mosaico, Domus delle<br />
Colonne, Domus dei Pesci, Domus<br />
di via della Caupona, Necropoli di<br />
Via Laurentina e di Pianabella, le<br />
Saline, Tor Boacciana, le ville costiere),<br />
incluse 2 strutture museali<br />
(Museo Ostiense e Museo delle<br />
Navi di Fiumicino). Filo conduttore