Waste n. 25 maggio 2023
Gestione e riciclo rifiuti degli impianti nucleari italiani Eco energia da scarti vitivinicoli tra circolarità e bioeconomia
Gestione e riciclo rifiuti degli impianti nucleari italiani
Eco energia da scarti vitivinicoli tra circolarità e bioeconomia
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e tecnologie<br />
per l’ambiente<br />
Economia Circolare<br />
Soluzioni e tecnologie<br />
per l’ambiente<br />
Economia Circolare<br />
2 3<br />
4<br />
6 PRIMO PIANO Soluzioni<br />
IN EVIDENZA<br />
1 2 3 4<br />
IN EVIDENZA<br />
PRIMO PIANO<br />
12 3<br />
4<br />
7<br />
Numeri e poltrone<br />
ReLife Recycling<br />
Nuova vita e nuove<br />
nomine!<br />
Il primo gruppo<br />
italiano di<br />
economia circolare,<br />
reale e certificata, con un<br />
modello di sviluppo unico<br />
nel nostro paese in Europa,<br />
ReLife Group, ha nominato<br />
come proprio Direttore<br />
Generale Enzo Scalia.<br />
Laureato in Scienze<br />
Politiche presso<br />
l’Università di Genova,<br />
Scalia si occupa di circular<br />
economy a livello europeo<br />
dal 1994.<br />
Nel corso della sua<br />
carriera, ha esteso la<br />
raccolta differenziata degli<br />
imballaggi in plastica per<br />
conto di Replastic, primo<br />
tra i Consorzi di filiera<br />
istituiti in Italia, gestito la<br />
nascita di CONAI e<br />
sviluppato per Tetra Pakl e<br />
fasi di riciclo dei cartoni<br />
per bevande.<br />
“Sono particolarmente<br />
felice e molto orgoglioso di<br />
questa nomina”, ha<br />
dichiarato Enzo Scalia “Il<br />
Gruppo sta crescendo<br />
nell’alveo di una continuità<br />
manageriale che l’azionista<br />
di <strong>maggio</strong>ranza non solo ha<br />
riconosciuto, ma sulla<br />
quale ha basato i piani di<br />
sviluppo per il prossimo<br />
futuro, che si preannuncia<br />
davvero ricco di sinergie e<br />
investimenti.<br />
ReLife Group, dopo la<br />
razionalizzazione delle<br />
divisioni operative, è pronta<br />
ad affrontare le sfide che<br />
l’economia circolare ci<br />
lancia quotidianamente”.<br />
NASA<br />
“Balle” spaziali<br />
Non solo sulla terra, ma anche<br />
orbitanti. E la questione sta<br />
diventando sempre più urgente e<br />
meno rinviabile. Stiamo parlando dei rifiuti<br />
nel vuoto cosmico, perché l’industria<br />
spaziale sta crescendo rapidamente a<br />
livello globale. “Si prevede che il numero di<br />
satelliti in orbità aumenterà dagli attuali<br />
9.000 a più di 60.000 entro il 2030”. Si stima<br />
infatti che oltre 100.000 miliardi di<br />
12 3<br />
4<br />
frammenti non tracciati di vecchi satelliti<br />
non tracciati siano già in orbita. per<br />
allontanare il rischio che accada nello<br />
spazio ciò che si è verificato negli oceani,<br />
gli esperti ritengono “che serva una<br />
cooperazione collettiva, sostenuta dalla<br />
scienza per sviluppare un trattato<br />
legalmente vincolante che contribuisca a<br />
proteggere l’orbita terrestre”. L’accordo<br />
“dovrebbe includere misure per<br />
implementare la responsabilità del<br />
produttore e dell’utente per satelliti e<br />
detriti, dal momento del lancio in poi”.<br />
Sarebbe necessario applicare una<br />
legislazione internazionale che includa<br />
contravvenzioni e incentivi per assicurare la<br />
responsabilità.<br />
“Solo mantenendo uno spazio pulito,<br />
potremo continuare a fare progressi<br />
nell’uso dei satelliti e nell’esplorazione<br />
spaziale e relative tecnologie” dichiara<br />
Kimberley Miner della Nasa.<br />
Acea Ambiente e Hitachi<br />
Zosen<br />
Roma caput waste<br />
Un’importante<br />
proposta di<br />
partenariato<br />
pubblico privato su base<br />
project financing, è<br />
stata presentata da<br />
Acea Ambiente (società<br />
del gruppo Acea) per<br />
l’affidamento in<br />
concessione della<br />
progettazione,<br />
costruzione e gestione<br />
di un impianto di<br />
termovalorizzazione - e<br />
relativa impiantistica –<br />
rispondendo “all’avviso<br />
espolrativo” pubblicato<br />
da Roma Capitale.<br />
Il team multidisciplinare<br />
con cui è stata seguita<br />
Acea, ha visto alti profili<br />
di diritto societario,<br />
diritto ambientale e<br />
tributario. Hitachi Zosen<br />
(azienda di tecnologia<br />
pulita che opera nel<br />
settore dell’energia da<br />
rifiuti) è stata seguita da<br />
Chiomenti con un team<br />
altrettanto<br />
multidisciplinare<br />
composto da: Filippo<br />
Modulo, Carola<br />
Antonini, Giulio<br />
Napolitano, Marco<br />
Cerritelli. Hitachi Zosen<br />
ha operato anche con<br />
Vincenzo Spandri, suo<br />
general Counsel.<br />
Biorepack<br />
Il biocompostabile<br />
presente in più etichette<br />
Secondo lo studio<br />
dell’Osservatorio<br />
Immagino GS1<br />
Italy (che incrocia le<br />
informazioni riportate<br />
sulle etichette di quasi<br />
130.000 prodotti con le<br />
rilevazioni NielsenIQ su<br />
venduto e consumo), c’è<br />
stata una crescita a due<br />
cifre (+15,8%) delle<br />
etichette nell’area delle<br />
bioplastiche. 1.095 sono i<br />
12 3<br />
4<br />
prodotti presentati col claim<br />
“biodegradabile”, e 863 quelli<br />
col claim “compostabile”. Trra<br />
i claim emergenti, Ok -<br />
Compost che ha visto<br />
aumentare del +32,9% in un<br />
anno il giro d’affari: merito<br />
dell’aumento dell’offerta<br />
arrivata a 690 prodotti, e<br />
del trend positivo di<br />
accessori usa e getta e di<br />
gelati in vaschetta. Anche<br />
per il pack in Mater- Bi, si<br />
registra un buon aumento<br />
dei prodotti (34.000) con<br />
un riferimento alla<br />
sostenibilità in etichetta.<br />
Il claim “riciclabile”<br />
invece è stato rilevato su<br />
4.299 prodotti.<br />
Maggio <strong>2023</strong><br />
Maggio <strong>2023</strong>