Waste n. 25 maggio 2023
Gestione e riciclo rifiuti degli impianti nucleari italiani Eco energia da scarti vitivinicoli tra circolarità e bioeconomia
Gestione e riciclo rifiuti degli impianti nucleari italiani
Eco energia da scarti vitivinicoli tra circolarità e bioeconomia
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e tecnologie<br />
per l’ambiente<br />
Economia Circolare<br />
Soluzioni e tecnologie<br />
per l’ambiente<br />
Economia Circolare<br />
22 ECONOMIA CIRCOLARE Soluzioni<br />
DECOMMISSIONING<br />
DECOMMISSIONING<br />
ECONOMIA CIRCOLARE<br />
23<br />
Anche le trivelle<br />
e la caldaia G300<br />
sono state<br />
demolite<br />
per recuperare<br />
ogni parte<br />
metallica.<br />
Il camino snox<br />
è stato<br />
smantellato<br />
evitando<br />
interferenze<br />
con altre fasi<br />
di lavorazione<br />
e assicurando<br />
il futuro riutilizzo<br />
dei materiali.<br />
La transizione è circolare<br />
Eni Rewind è impegnata nella demolizione di impianti<br />
e strutture nel sito industriale di Gela. In cantiere<br />
si lavora per massimizzare il recupero dei materiali<br />
Il processo di riqualificazione dei siti industriali<br />
richiede, in molti casi, lo smantellamento degli<br />
impianti già dismessi o da avviare alla dismissione.<br />
Sono interventi di grande complessità,<br />
non solo ingegneristica, ma anche per la<br />
conseguente gestione dei rifiuti derivanti dalla<br />
bonifica e dalle demolizioni delle strutture.<br />
In questo ambito Eni Rewind, la società ambientale<br />
di Eni, ha maturato un’esperienza in numerosi<br />
cantieri di differente tipologia impiantistica,<br />
arrivando a sviluppare standard progettuali che<br />
si avvalgono di tecnologie specifiche e finalizzate<br />
a massimizzare il recupero dei singoli materiali,<br />
riducendo l’invio dei rifiuti in discarica, in linea<br />
con i principi dell’economia circolare.<br />
Un metodo che nel sito di Gela, dove la società<br />
opera nelle aree di sua proprietà e su mandato<br />
di RaGe, acronimo della società Eni Raffineria<br />
di Gela, si sta concretizzando con il completamento<br />
delle demolizioni degli ex impianti legati<br />
alla raffinazione, nel pieno rispetto del cronoprogramma<br />
previsto dal Protocollo d’Intesa siglato<br />
nel 2019 e in linea con la strategia di transizione<br />
energetica di Eni.<br />
Per il camino Snox, la vecchia Torcia, le trivelle<br />
e la caldaia G300 si è proceduto principalmente<br />
tramite smontaggio top-down, evitando interferenze<br />
con altre unità operative e assicurando il<br />
futuro riutilizzo dei materiali.<br />
Si massimizza<br />
La demolizione di queste strutture ha prodotto circa<br />
6.000 tonnellate di rottami metallici, motori e<br />
cavi elettrici inviati a recupero che potranno trovare<br />
una seconda vita nei settori civile e industriale.<br />
Entro il <strong>2023</strong> si completeranno le demolizioni<br />
delle caldaie dell’ex centrale termoelettrica G100<br />
e G200 e saranno avviati i lavori per il camino quadricanne.<br />
Tutti questi interventi sono destinati a<br />
cambiare lo skyline dell’area industriale di Gela,<br />
trattandosi di impianti dal forte impatto visivo, riconoscibili<br />
e identificabili anche a distanza. l<br />
Maggio <strong>2023</strong><br />
Maggio <strong>2023</strong>