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GreenPlanner 2024

Eccovi lo sfogliabile della GreenPlanner 2024, l'almanacco dei progetti Green italiani: si tratta della dodicesima edizione (194 pagine - costo di copertina 15€ - Isbn 978-88-946130-5-6). La potete acquistare qui: https://www.greenplanner.it/negozio/

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Cosa mangeremo domani<br />

Insetti commestibili<br />

a cura di Giovanni Sogari<br />

dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, Università di Parma<br />

Cara vecchia entomofagia<br />

La crescita della popolazione<br />

mondiale e il conseguente<br />

aumento della<br />

domanda di proteine di origine<br />

animale hanno indirizzato la<br />

ricerca verso nuove fonti proteiche.<br />

Tra le possibili alternative<br />

esistono anche gli insetti<br />

commestibili. Tuttavia, l’entomofagia<br />

(dal greco éntomos, “insetto”,<br />

e phăgein, “mangiare”),<br />

non è una pratica alimentare<br />

nuova perché in diverse parti<br />

del mondo si consumano insetti<br />

da millenni. Questo però non<br />

avviene in Italia e nella maggior parte dei Paesi<br />

occidentali. Ciò nonostante, nell’ultimo decennio,<br />

il potenziale utilizzo degli insetti come alimento<br />

ha attirato l’attenzione della comunità scientifica,<br />

dell'industria alimentare, delle autorità pubbliche<br />

e dei legislatori europei. Tra le motivazioni di questo<br />

interesse ci sono i benefici di tipo nutrizionale<br />

e ambientale. Per esempio, molte specie di insetti<br />

sono fonti di composti nutrizionali con un alto<br />

contenuto di proteine, grassi, minerali, vitamine e<br />

fibre. Tuttavia, a livello globale, gli alimenti a base<br />

di insetti sono ancora considerati un mercato di<br />

48 greenplanner<br />

OBIETTIVO: RIDURRE LA NEOFOBIA<br />

In generale, gli insetti commestibili possono essere consumati<br />

interi o in polvere (farina) da utilizzare come ingrediente in<br />

alimenti, tra cui pane, pasta, pizza, biscotti. Oggigiorno, l’applicazione<br />

più comune della farina di insetti è l’utilizzo come<br />

ingrediente nella produzione di snack e barrette proteiche,<br />

soprattutto per gli sportivi. Rimane però una sfida importante<br />

passare da un mercato di nicchia a uno più affermato. Per superare<br />

le barriere di accettazione dei consumatori verso gli insetti<br />

come fonte alimentare, bisognerà pensare a campagne di sensibilizzazione<br />

sui benefici di una dieta più sostenibile insieme<br />

a esperienze di degustazione per aumentarne la familiarità,<br />

riducendo la neofobia e il disgusto.<br />

nicchia a causa sia per l’iter legislativo sia per la<br />

bassa accettazione da parte dei consumatori.<br />

Nell’Unione Europea i prodotti a base di insetti<br />

sono classificati come “nuovi alimenti” (novel<br />

food) e sono quindi soggetti ad autorizzazione ai<br />

sensi del Regolamento (Ue) 2015/2283, prima<br />

di essere immessi sul mercato. Intanto, la Commissione<br />

europea ha autorizzato l'immissione di<br />

alcune specie, tra cui le larve essiccate di Tenebrio<br />

molitor (il verme della farina), l’Acheta domesticus<br />

(il grillo), la Locusta migratoria e l’Alphitobius diaperinus<br />

(il verme della farina minore).

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