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GreenPlanner 2024

Eccovi lo sfogliabile della GreenPlanner 2024, l'almanacco dei progetti Green italiani: si tratta della dodicesima edizione (194 pagine - costo di copertina 15€ - Isbn 978-88-946130-5-6). La potete acquistare qui: https://www.greenplanner.it/negozio/

Eccovi lo sfogliabile della GreenPlanner 2024, l'almanacco dei progetti Green italiani: si tratta della dodicesima edizione (194 pagine - costo di copertina 15€ - Isbn 978-88-946130-5-6). La potete acquistare qui: https://www.greenplanner.it/negozio/

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RIGENERAZIONE<br />

ECOLOGICA


questa<br />

<strong>2024</strong><br />

appartiene a<br />

nickname<br />

professione<br />

hobby<br />

cell / tel<br />

indirizzo email<br />

come mi muovo per andare al lavoro •a piedi •bici •treno •auto<br />

ho installato<br />

tetto fotovoltaico pannelli solari termici<br />

impianto geotermico pale minieoliche<br />

il mio footprint<br />

giornaliero è<br />

(per calcolarlo:)<br />

la mia produzione annua di energia rinnovabile è pari a<br />

kW<br />

Non farti mai mancare<br />

le buone notizie.<br />

Soprattutto<br />

se sono Sostenibili:<br />

segui ogni giorno<br />

greenplanner.it<br />

Tieniti aggiornato.<br />

Iscriviti alla nostra newsletter<br />

È gratuita!<br />

greenplanner 3


Sommario<br />

Gennaio<br />

pag.9<br />

Febbraio<br />

pag.23<br />

Marzo<br />

pag.39<br />

Una maledetta impronta<br />

Spazi e luoghi del nostro<br />

buon vivere<br />

Cosa mangeremo domani<br />

Aprile<br />

pag.53<br />

Maggio<br />

pag.67<br />

Giugno<br />

pag.83<br />

Tu chiamale ClimateTech<br />

Da scarto a risorsa: il segreto<br />

dell’economia circolare<br />

Sulla strada della buona<br />

agricoltura<br />

Luglio<br />

pag.97<br />

Agosto<br />

pag.111<br />

Settembre<br />

pag.127<br />

La crisi climatica nei fatti<br />

Sempre più verde la vita<br />

degli italiani<br />

Muoviamoci al meglio<br />

senza inquinare<br />

Ottobre<br />

pag.141<br />

Novembre<br />

pag.157<br />

Dicembre<br />

pag.171<br />

Vita da animali<br />

Ambiente a regola d’arte<br />

Specializzarsi nel Green conviene<br />

4 greenplanner


Editoriale<br />

Apprendere oggi è un dovere<br />

Anche ecologico<br />

a cura di M.Cristina Ceresa<br />

Siamo sempre più superficiali, approfondiamo<br />

poco e anzi spesso abbiamo proprio<br />

atteggiamenti riottosi rispetto alla conoscenza<br />

ambientale: non ci interessa? Forse che<br />

non ci tocchino i problemi che il nostro Pianeta e<br />

noi stessi stiamo vivendo? O ne abbiamo paura?<br />

Si parla di ecoansia: ma l’unico modo vero per<br />

cacciarla - io credo - è quello di conoscere cause<br />

e soluzioni.<br />

Apprendere torna così a essere con forza un’azione<br />

rivoluzionaria.<br />

Ma come dobbiamo apprendere? Con metodo,<br />

costanza e, suggeriscono le neuroscienze, con<br />

supporti che permettano di fissare nella memoria<br />

il dato. In una parola: attraverso le pubblicazioni<br />

di... carta.<br />

La libertà della<br />

conoscenza:<br />

ci si autoincatena<br />

quando smettiamo<br />

di apprendere<br />

e approfondire<br />

Eppure, cosa sta succedendo?<br />

Alcuni dati mostrano che si legge poco e niente. La<br />

carta poi è diventata una cenerentola. Ma io non ci<br />

credo che ormai non si leggano più i libri stampati.<br />

Addirittura, non voglio neppure abituarmi all’idea<br />

che non si prendano più appunti a mano e che si<br />

guardino solo le immagini scorrendole dall’alto al<br />

basso.<br />

Non mi capacito che si presti più solo ‘orecchio’ per<br />

poi dimenticare tutto quasi subito perché intanto si<br />

fanno altre mille cose.<br />

Non ci credo e dedico questa nuova <strong>GreenPlanner</strong>,<br />

la dodicesima*, a chi non ci crede come me e prende<br />

appunti e segna cosa gli succede giorno per<br />

giorno.<br />

La dedico a chi ha voglia di essere stimolato sui<br />

temi legati alla nostra sopravvivenza ecologica per<br />

poi andare ad approfondire il modo più giusto per<br />

ognuno di noi per stare su questo Pianeta senza<br />

prepotenza (ah la nostra maledetta impronta!).<br />

Apprendere è già una forma<br />

di sopravvivenza<br />

Doppia alfabetizzazione la chiamano per spiegare che<br />

il nostro cervello deve imparare a differenziare come<br />

si legge e apprende dalla ‘carta’ da come si legge per<br />

tenere a mente - apprendere - dai device.<br />

Uno scatto in avanti che pensiamo possa culminare<br />

con la presa di coscienza che il mondo attorno a noi<br />

si sta modificando sotto gli effetti della tecnologia<br />

e noi non solo non dobbiamo farci sopraffare, bensì<br />

dobbiamo guidare la trasformazione.<br />

Anche a livello ecologico. Tutto, ancora una volta, parte<br />

dalla nostra personale cultura: non limitiamola per<br />

pigrizia, distrazione o inutile ecoansia.<br />

*Ve le ricordate le copertine degli anni scorsi? In questa<br />

<strong>GreenPlanner</strong> ve le riportiamo mese per mese.<br />

Tornate a scoprirle e se vi vengono alla mente dei<br />

bei ricordi vissuti in questi anni scriveteci con uno<br />

scatto della vostra personale <strong>GreenPlanner</strong> vissuta:<br />

lo pubblicheremo senz’altro.<br />

greenplanner 5


Storia di copertina<br />

La rete dei parchi e musei minerari italiani ReMi-Ispra<br />

patrimonio industriale, archeologico, culturale,<br />

storico e paesaggistico intorno alla quale si sono<br />

sviluppate aggregazioni sociali e comunità che<br />

hanno determinato le condizioni essenziali per<br />

la crescita economica e sociale del paese.<br />

Il grande patrimonio minerario dismesso, per<br />

alcuni decenni, è rimasto abbandonato a sé<br />

stesso, senza intravedere alcuna possibilità sul<br />

suo futuro. Alcune norme orientate alla riconversione<br />

e recupero ambientale hanno favorito<br />

le prime azioni di recupero sul territorio in Sara<br />

cura di Agata Patanè,<br />

coordinatore nazionale della Rete ReMi dei musei e parchi minerari e della Giornata Nazionale<br />

delle Miniere. Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia Ispra<br />

Dalla riqualificazione delle miniere<br />

dismesse spunti per una pianificazione<br />

sostenibile del territorio<br />

L’Italia conserva un vasto e originale patrimonio<br />

industriale dismesso legato all’estrazione<br />

e lavorazione dei minerali, nonché<br />

una variegata ricchezza geomineraria. I resti e<br />

le testimonianze di oltre 2 millenni di attività<br />

estrattiva lungo la penisola costituiscono un<br />

patrimonio di dati scientifici, antropologici e<br />

storico culturali assai elevato, con significative<br />

potenzialità divulgative e turistiche non ancora<br />

apprezzate appieno.<br />

I siti minerari rappresentano la tipica sintesi di<br />

LA RIQUALIFICAZIONE<br />

NEL GOAL 11<br />

La promozione della tutela,<br />

valorizzazione e riconversione<br />

di parte dell’importante<br />

patrimonio minerario<br />

dismesso è in linea con gli<br />

obiettivi di sviluppo sostenibile<br />

sulle città e comunità<br />

sostenibili (Goal 11 dell’Onu<br />

- Agenda 2030). Il patrimonio<br />

culturale e naturale va tutelato<br />

e valorizzato in un’ottica<br />

di sviluppo economico<br />

sostenibile. La pianificazione<br />

della riconversione delle aree<br />

dismesse, a parte l’eventuale<br />

possibile rivalutazione ai fini<br />

produttivi legati alle Materie<br />

Prime Critiche necessarie oggi<br />

alla transizione ecologica,<br />

va realizzata con approccio<br />

integrato ad altri ambiti<br />

territoriali quali i circuiti dei<br />

cammini e vie storiche, dei<br />

borghi italiani, delle ferrovie<br />

turistiche, della mobilità dolce<br />

a piedi e in bicicletta, dei<br />

luoghi dell’enogastronomia di<br />

qualità, etc. La riqualificazione<br />

delle vaste aree di territorio<br />

dismesso rientra appieno negli<br />

obiettivi fissati dallo European<br />

Green Deal.<br />

Il Codice dei Beni Culturali e<br />

del Paesaggio, all’articolo 10,<br />

comma 4, lettera h, attribuisce<br />

al patrimonio minerario<br />

dismesso italiano la valenza<br />

di “bene culturale di interesse<br />

storico ed etnoantropologico”),<br />

quale perfetto connubio fra<br />

scienza e natura, fra uomo e<br />

ambiente.<br />

In questo contesto si inserisce<br />

l’azione dell’Ispra impegnata<br />

da tempo sulla tematica<br />

della tutela e valorizzazione<br />

dei siti minerari dismessi².<br />

Nel 2006 ha pubblicato<br />

uno studio di “Censimento<br />

dei siti minerari italiani<br />

abbandonati ”, oggi contenuto<br />

nel database Gemma, la<br />

banca dati nazionale sulle<br />

risorse minerarie in corso di<br />

aggiornamento e revisione<br />

che conta oggi più di 3.000<br />

siti dismessi sul territorio<br />

nazionale e nel 2009, le “Linee<br />

guida per la tutela, gestione e<br />

valorizzazione di siti e parchi<br />

Geo-Minerari ”.<br />

L’esigenza di una rete<br />

nazionale matura all’interno<br />

delle iniziative della Giornata<br />

Nazionale delle Miniere<br />

che Ispra coordina dal 2009<br />

in collaborazione con Aipai<br />

(Associazione italiana per<br />

la tutela del patrimonio<br />

industriale), come una<br />

6 greenplanner


degna, in Toscana, in Piemonte<br />

ma complessivamente, non vi<br />

è stata una strategia nazionale<br />

capace di affrontare in maniera<br />

unitaria la gestione delle realtà<br />

minerarie dismesse.<br />

Gli anni Novanta sono stati un<br />

momento di passaggio importante<br />

in quanto alcune realtà,<br />

spinte da stimoli culturali, spesso<br />

di valenza locale, hanno avviato<br />

i primi tentativi di tutela e<br />

valorizzazione del patrimonio.<br />

Monumento<br />

Naturale di Pan<br />

di Zucchero visto<br />

dall’interno della<br />

galleria di Porto<br />

Flavia (miniera di<br />

Masua - Iglesias<br />

Parco Geominerario<br />

Storico e<br />

Ambientale)<br />

Poi, in anni più recenti si è avuto un cambio di<br />

tendenza e il patrimonio minerario ha iniziato a<br />

essere interpretato, anche alla luce dei processi<br />

attivati su scala europea, come una opportunità<br />

culturale.<br />

Un importante risultato della rete nazionale<br />

ReMi-Ispra è stato quello di avanzare una proposta<br />

di legge, quale sintesi delle varie esigenze<br />

territoriali, che, seppure non esaustiva, è certamente<br />

un punto di partenza innovativo per<br />

una gestione sostenibile del nostro patrimonio<br />

minerario. Il disegno di legge 1274/2018¹ e<br />

“Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dei siti<br />

minerari dismessi e del loro patrimonio geologico,<br />

storico, archeologico, paesaggistico e ambientale”,<br />

è la prima proposta concreta di cornice normativa<br />

elaborata in Italia sui siti minerari dismessi,<br />

maturata in seno alla Rete ReMi ed è<br />

pertanto espressione e frutto di una<br />

elaborata sintesi dei vari soggetti che<br />

quotidianamente gestiscono il patrimonio<br />

minerario nel nostro paese. 1<br />

© S. Sernagiotto, Archivio Pgsa<br />

specifica necessità di tutto<br />

il mondo di soggetti pubblici<br />

e privati che operano nel<br />

settore della gestione di beni<br />

culturali legati al mondo delle<br />

miniere non più produttive.<br />

La rete dei musei e parchi<br />

minerari ReMi, coordinata<br />

da Ispra, promossa in<br />

collaborazione con la Regione<br />

Lombardia, patrocinata<br />

da Mase, Anim, Aipai, Cng<br />

(Consiglio Nazionale dei<br />

Geologi), ha visto da subito<br />

la partecipazione dei quattro<br />

parchi minerari nazionali e<br />

di buona parte delle realtà<br />

minerarie museali italiane,<br />

con obiettivo prioritario<br />

promuovere in tutto il Paese<br />

i temi della conservazione,<br />

tutela e valorizzazione<br />

del patrimonio minerario<br />

dismesso, la conoscenza<br />

reciproca, la diffusione delle<br />

informazioni e la promozione<br />

delle singole iniziative e<br />

proposte da parte dei siti<br />

musealizzati.<br />

Tutti i dati e i risultati sulle<br />

attività condotte fino a oggi,<br />

sono scaricabili sul sito<br />

Ispra-ReMi, tra cui il volume<br />

“Viaggio nell’Italia mineraria³”,<br />

una guida nazionale sui<br />

75 siti appartenenti alla<br />

rete nazionale in corso di<br />

aggiornamento e ristampa.<br />

Ispra-ReMi ha pubblicato<br />

sulla materia⁴: il Quaderno<br />

3/2011 “Recupero e<br />

valorizzazione delle miniere<br />

dismesse: lo stato dell’arte in<br />

Italia”; il Quaderno 14/2015<br />

“Giornata Nazionale delle<br />

miniere- Edizioni 2009-<br />

2015”; il numero monografico<br />

della Rivista “Il Patrimonio<br />

industriale minerario e i suoi<br />

valori ”; il Quaderno 20/21<br />

“Indicazioni per la formazione<br />

di operatori turistici minerari.<br />

Pubblicazione della ReMi ”.<br />

2 3 4<br />

greenplanner 7


appunti del mese<br />

L<br />

1<br />

8<br />

15<br />

M<br />

2<br />

9<br />

16<br />

M<br />

3<br />

10<br />

17<br />

G<br />

4<br />

11<br />

18<br />

V<br />

5<br />

12<br />

19<br />

S<br />

6<br />

13<br />

20<br />

D<br />

7<br />

14<br />

21<br />

22 23 24 25 26 27 28<br />

29 30 31 1 2 3 4<br />

Elezioni europee <strong>2024</strong><br />

È il momento di agire insieme in nome del Green Deal europeo<br />

Per superare le sfide dei cambiamenti climatici,<br />

l’Ue ha avviato una transizione verde e<br />

sostenibile, per diventare il primo continente a<br />

impatto climatico zero entro il 2050, con una<br />

prima riduzione delle emissioni del 55% entro<br />

il 2030.<br />

Si tratta del Green Deal europeo, finalizzato ad<br />

accrescere il benessere e migliorare la salute<br />

dei cittadini così come delle generazioni future.<br />

Concretamente, il Parlamento europeo si sta<br />

occupando di alcuni dossier legislativi chiave,<br />

come rifiuti da imballaggi, efficientamento energetico<br />

degli edifici, riduzione dell’inquinamento,<br />

stop alla vendita di<br />

auto diesel e benzina<br />

dal 2035, e tantissimo<br />

altro, relativo al cosiddetto<br />

pacchetto Fit for<br />

55, il piano europeo per<br />

realizzare la transizione<br />

verde.<br />

Se sei interessato a<br />

questi temi e vuoi dire<br />

la tua, la community di “insieme per.eu” è il<br />

luogo che fa per te! Uno spazio di condivisione e<br />

coinvolgimento, dove puoi confrontarti con altri<br />

cittadini europei.<br />

Come partecipare<br />

Iscriviti e partecipa alle tante iniziative che l’Ufficio<br />

in Italia del Parlamento europeo<br />

sta organizzando in vista delle<br />

prossime elezioni europee di giugno<br />

<strong>2024</strong>. Unisciti anche tu e fai la<br />

differenza! Per saperne di più:


gennaio/<br />

Una maledetta impronta<br />

Ogni uomo porta l’intera impronta<br />

della condizione umana.<br />

Michel de Montaigne, filosofo<br />

Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />

Piemonte: Miniera Gianna, Val Germanasca, Prali (TO). Percorso in trenino in sotterraneo<br />

Foto: Archivio Storico Ecomuseo Regionale delle Miniere e della Val Germanasca<br />

greenplanner 9


Una maledetta impronta<br />

Stop alla nostra<br />

brutta impronta<br />

ambientale<br />

Le decisioni che prendiamo<br />

oggi, e nei prossimi anni, possono<br />

garantire un Pianeta più<br />

sicuro per i millenni a venire.<br />

Politici, leader e classi dirigenti<br />

di tutto il mondo devono fare<br />

una scelta: difendere il clima<br />

per le generazioni presenti e<br />

future, o comportarsi come criminali<br />

che lasciano un’eredità<br />

tossica ai nostri figli e nipoti. È<br />

questo il pensiero di una associazione<br />

ambientalista come<br />

Greenpeace, ben conscia<br />

1 LUNEDÌ Giornata mondiale della pace<br />

AM<br />

PM<br />

2 MARTEDÌ<br />

alla dipendenza<br />

dai combustibili<br />

fossili<br />

AM<br />

PM<br />

incrementare el<br />

le eenergie<br />

er<br />

rinnovabili<br />

giusta transizione<br />

verso un futuro a zero<br />

emissioni di carbonio<br />

tassa sugli esorbitanti<br />

extra-profitti accumulati<br />

dall’industria del gas<br />

e del petrolio<br />

conservazione efficace<br />

ed equa di circa il<br />

30-50% del suolo<br />

terrestre, delle acque<br />

dolci e dell’oceano<br />

3 MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

Fonte: Greenpeace<br />

10 greenplanner


settimana 1<br />

gennaio <strong>2024</strong><br />

4<br />

AM<br />

5<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

Giornata internazionale del braille<br />

PM<br />

della nostra catastrofica impronta<br />

ambientale.<br />

Non occorre attendere un miracolo<br />

- è il pensiero di molti -<br />

perché in realtà esistono già le<br />

soluzioni di cui abbiamo bisogno<br />

per dimezzare le emissioni<br />

in questo decennio. Un accordo<br />

per l’eliminazione equa e rapida<br />

di carbone, petrolio e gas deve<br />

diventare la priorità assoluta<br />

dei governi. Detto ciò, gli eventi<br />

estremi saranno sempre più<br />

frequenti. Anche in Italia e nelle<br />

comunità più vulnerabili, che<br />

spesso hanno meno responsabilità<br />

nel riscaldamento globale.<br />

AM<br />

PM<br />

SABATO<br />

6 7<br />

DOMENICA<br />

La causa<br />

scientifica<br />

Più di un secolo di utilizzo<br />

di combustibili fossili e di<br />

uso iniquo e non sostenibile<br />

dell’energia e del suolo ha<br />

portato a un riscaldamento<br />

globale di 1,1°C rispetto ai<br />

livelli preindustriali. Da questa<br />

situazione sono scaturiti<br />

eventi meteorologici estremi<br />

più frequenti e intensi, che<br />

hanno causato impatti sempre<br />

più pericolosi sulla natura<br />

e sulle persone in ogni regione<br />

del mondo. Le emissioni<br />

dovrebbero già diminuire e<br />

dovranno essere ridotte di<br />

quasi la metà entro il 2030,<br />

se si vuole limitare il riscaldamento<br />

a 1,5°C.<br />

greenplanner 11


Una maledetta impronta<br />

L’edificio va<br />

decarbonizzato<br />

8<br />

AM<br />

9<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

MARTEDÌ<br />

PM<br />

PM<br />

Anche tutto l’ecosistema<br />

dell’ambiente costruito non<br />

scherza come generazione<br />

di un impatto negativo: una<br />

realtà come McKinsey valuta<br />

che l’intero ciclo di vita (progettazione,<br />

produzione dei<br />

materiali, costruzione, utilizzo<br />

e demolizione) di tutti gli<br />

edifici e le infrastrutture residenziali<br />

e commerciali, sia<br />

responsabile, direttamente<br />

o indirettamente, di circa il<br />

40% delle emissioni globali di<br />

CO₂ derivanti dai combustibili<br />

e del 25% delle emissioni<br />

complessive di gas a effetto<br />

serra (Ghg). Di conseguenza,<br />

l’edilizia è tra i settori<br />

con le emissioni più alte,<br />

ancor più della produzione<br />

di energia elettrica, del trasporto<br />

marittimo e dell’aviazione.<br />

La buona notizia è che<br />

decarbonizzare anche questo<br />

settore si può e in più, se si<br />

invertisse la rotta, si potrebbero<br />

generare da 800 miliardi<br />

a 1,9mila milioni di dollari di<br />

nuovo valore verde in tutti i<br />

settori. Per questo, McKinsey<br />

& Company ha lanciato il<br />

Net Zero Built Environment<br />

12 greenplanner<br />

10<br />

AM<br />

MERCOLEDÌ<br />

PM


settimana 2<br />

gennaio <strong>2024</strong><br />

11<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

PM<br />

Council, che riunisce molti<br />

dei principali operatori storici<br />

e nuove scaleup che operano<br />

nell’ecosistema dell’ambiente<br />

costruito, con l’obiettivo di<br />

stimolare un cambiamento<br />

e contribuire a un futuro più<br />

sostenibile e verde.<br />

12<br />

VENERDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

SABATO<br />

13 14<br />

DOMENICA<br />

Bisogna triplicare<br />

gli sforzi<br />

L’analisi di McKinsey mostra<br />

che nel ciclo di vita di<br />

un edificio tipico, il 76% delle<br />

emissioni proviene dalle<br />

operazioni e il restante 24%<br />

dalla lavorazione delle materie<br />

prime utilizzate per la<br />

costruzione di nuovi edifici.<br />

Considerato che l’80% del<br />

patrimonio edilizio previsto<br />

per il 2050 esiste già,<br />

l’ambiente costruito dovrà<br />

decarbonizzare non solo le<br />

emissioni incorporate ma<br />

anche, cosa più importante,<br />

le emissioni operative<br />

del patrimonio edilizio esistente.<br />

Per raggiungere gli<br />

obiettivi di emissioni nette<br />

zero entro il 2050, i vari<br />

settori industriali dovranno<br />

triplicare il ritmo di decarbonizzazione<br />

rispetto agli<br />

ultimi 30 anni.<br />

greenplanner 13


EVOLUZIONE<br />

NATURALE<br />

Crescere insieme<br />

alla più innovativa fiera B2B<br />

del Florovivaismo, del Garden<br />

e del Paesaggio in Italia.<br />

21 22 23<br />

Febbraio <strong>2024</strong><br />

FI I<br />

MYPLANTGARDEN.COM<br />

14 greenplanner


Una maledetta impronta<br />

Obiettivi al 2030<br />

a cura di M.Cristina Ceresa<br />

È allarme<br />

biodiversità<br />

nel nostro<br />

Paese<br />

deve accelerare<br />

sulla protezione del proprio<br />

territorio. Ovvero, L’Italia<br />

attivarsi seriamente in tema di<br />

salvaguardia della biodiversità<br />

per invertire il degrado degli<br />

ecosistemi. Altrimenti, non<br />

solo non riuscirà a rispettare gli<br />

obiettivi prefissati al 2030 (salvaguardia<br />

di almeno il 10% delle<br />

aree protette), ma metterà a<br />

serio rischio la vita di fauna e<br />

flora (oltre che la nostra).<br />

L’indicazione arriva dritta da<br />

una serie di analisi condotte<br />

da un gruppo internazionale di<br />

ricercatori, guidato da studiosi<br />

dell’Università di Bologna.<br />

Purtroppo per l’Europa, la<br />

ricerca mostra che non sono<br />

messi bene anche gli altri<br />

Paesi.<br />

Di fatto, solo Lussemburgo,<br />

Svezia e Finlandia raggiungono<br />

o si avvicinano all’obiettivo di<br />

garantire entro il 2030 aree a<br />

protezione integrale nel 10%<br />

del loro territorio. L’Italia è al<br />

quinto posto tra i paesi Ue,<br />

e purtroppo si ferma al 5,1%.<br />

Francia e Germania non arrivano<br />

all’1%.<br />

I dati attestati provengono<br />

dalla prima ricerca a livello<br />

europeo sulle aree rigorosamente<br />

protette, che l’Unione<br />

Internazionale per la Conservazione<br />

della Natura (Iucn)<br />

classifica come riserve integrali,<br />

aree wilderness e parchi<br />

nazionali. Si tratta di aree nelle<br />

ALTERAZIONI ANTROPOCENTRICHE<br />

La distruzione, il degrado e la frammentazione degli habitat<br />

sono le principali cause della perdita di biodiversità e stanno<br />

innescando la sesta estinzione di massa. Oggi, escludendo l’Antartide,<br />

più del 70% delle terre emerse e circa il 90% degli oceani<br />

è stato alterato dalle attività umane. In Europa, non è rimasta<br />

nessuna singola area contigua superiore a 10.000 chilometri<br />

quadrati priva di impatti umani. Tuttavia, esistono ancora aree<br />

con alta selvaticità ed ecosistemi piuttosto integri, presenti<br />

prevalentemente all’interno di aree protette.<br />

quali l’ambiente naturale è<br />

conservato nella sua integrità<br />

e l’intervento umano è molto<br />

limitato.<br />

«C’è ancora molto lavoro da fare<br />

per garantire la conservazione<br />

della biodiversità, attraverso<br />

una rigorosa azione di cooperazione<br />

internazionale tra<br />

i paesi e l’impegno dei singoli<br />

stati all’individuazione di aree<br />

nazionali da destinare a protezione».<br />

Questo il commento di<br />

Roberto Cazzolla Gatti, biologo<br />

della conservazione al Dipartimento<br />

di Scienze Biologiche,<br />

Geologiche e Ambientali<br />

dell’Università di Bologna e<br />

primo autore dello studio. Cazzolla<br />

Gatti avanza anche una<br />

proposta, ovvero che sarebbe<br />

importante che «l’allargamento<br />

delle aree con protezione integrale<br />

sia in linea con l’obiettivo<br />

di preservare la biodiversità e gli<br />

ecosistemi sull’intera gamma<br />

di condizioni geografiche ed<br />

ecologiche che si trovano nel<br />

territorio europeo».<br />

greenplanner 15


Una maledetta impronta<br />

Quanta acqua<br />

“mangiamo”?<br />

15<br />

LUNEDÌ<br />

Le impronte idriche possono<br />

variare a seconda del luogo di<br />

produzione e dei metodi utilizzati,<br />

ma danno un’indicazione<br />

delle notevoli quantità di acqua<br />

necessarie per la produzione<br />

degli alimenti. Too Good To<br />

Go (l’azienda che ha inventato<br />

l’omonima app che aiuta a rimettere<br />

in circolo l’invenduto<br />

quotidiano), con l’aiuto di Water<br />

Footprint, fa qualche calcolo.<br />

Per esempio, una singola mela<br />

richiede circa 125 litri d’acqua<br />

per crescere, e gettarla via significa<br />

sprecare con essa anche<br />

tutta l’acqua utilizzata per<br />

la sua produzione. Un mazzo<br />

di lattuga ha un’impronta idrica<br />

media globale di 240 litri per<br />

chilogrammo.<br />

AM<br />

16<br />

AM<br />

MARTEDÌ<br />

PM<br />

Giornata mondiale della Neve<br />

PM<br />

La causa<br />

è scientifica<br />

CARNE (MANZO): per chilogrammo<br />

di prodotto, i cibi<br />

animali hanno generalmente<br />

un’impronta idrica maggiore<br />

rispetto agli alimenti vegetali.<br />

L’impronta idrica media globale<br />

della carne bovina è di<br />

15.400 litri/kg.<br />

PASTA: l’impronta idrica media<br />

globale del grano è di 1.827<br />

litri/kg, ovvero 913 litri per un<br />

pacchetto di 500 grammi. Circa<br />

l’80% di questa quantità è<br />

utilizzato per la coltivazione<br />

del grano. Si tratta di una me-<br />

17<br />

AM<br />

MERCOLEDÌ<br />

PM<br />

16 greenplanner


settimana 3<br />

gennaio <strong>2024</strong><br />

18<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

PM<br />

dia globale, che varia a seconda<br />

dell’origine del grano. Per<br />

esempio, nel caso dell’Italia,<br />

la pasta prodotta con grano<br />

locale ha un’impronta idrica di<br />

1.410 litri/kg.<br />

19<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

PIZZA: l’impronta idrica media<br />

globale di una pizza margherita<br />

(circa 725 grammi<br />

di prodotto) è di 1.260 litri<br />

d’acqua. La produzione della<br />

mozzarella è responsabile di<br />

circa il 50% dell’utilizzo totale<br />

di acqua, la farina di grano<br />

tenero del 44% e la passata di<br />

pomodoro di circa il 6%.<br />

SABATO<br />

20 21<br />

Giornata<br />

mondiale<br />

dell’abbraccio<br />

DOMENICA<br />

CIOCCOLATO: la produzione<br />

di 1 kg di cioccolato richiede<br />

circa 17.000 litri di acqua, la<br />

maggior parte dei quali viene<br />

utilizzata per la coltivazione<br />

e la lavorazione dei semi di<br />

cacao. Una tavoletta di circa<br />

100 grammi richiede quindi<br />

1.700 litri d’acqua.<br />

Ogni goccia conta<br />

PACCHETTO DI PASTA<br />

913 litri<br />

TAVOLETTA DI CIOCCOLATO<br />

1.700 litri<br />

PIZZA MARGHERITA<br />

1.259 litri<br />

Fonte: Dalla produzione al consumo,<br />

secondo Water Footprint<br />

greenplanner 17


Una maledetta impronta<br />

Mense<br />

universitarie<br />

più sostenibili<br />

22<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

PM<br />

Menù più vegetali negli Atenei<br />

italiani per frenare la crisi<br />

climatica. È quanto si prefigge<br />

il progetto Mense per il Clima<br />

ideato da MenoPerPiù e lanciato<br />

in Italia da Essere Animali<br />

sulla base di dati scientifici<br />

e certi: la produzione di<br />

proteine animali, che sfrutta<br />

l’83% delle terre agricole globali,<br />

è responsabile all’incirca<br />

del 15% delle emissioni di gas<br />

climalteranti e di un consumo<br />

significativo delle risorse idriche,<br />

sempre più scarse anche<br />

nel nostro Paese.<br />

In molte nazioni e città si<br />

stanno già sperimentando<br />

nuovi menù a minore impatto<br />

ambientale: a Berlino<br />

gli studenti hanno chiesto e<br />

ottenuto una riduzione di car-<br />

23<br />

AM<br />

MARTEDÌ<br />

PM<br />

1,5<br />

milioni<br />

di italiani<br />

seguono<br />

una DIETA<br />

VEGANA<br />

24<br />

AM<br />

MERCOLEDÌ<br />

Giornata internazionale dell’educazione<br />

PM<br />

Fonte: Nomisma,<br />

“Osservatorio The<br />

World After Lockdown”,<br />

giugno 2021<br />

18 greenplanner


settimana 4<br />

gennaio <strong>2024</strong><br />

25<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

PM<br />

ne e pesce nelle 34 mense e<br />

caffetterie delle quattro università<br />

della città. Nel Regno<br />

Unito invece 11 università,<br />

tra cui Goldsmiths, Cambridge<br />

e University of London<br />

hanno ridotto o eliminato la<br />

carne rossa. Anche le università<br />

italiane, luogo di scienza<br />

e conoscenza per eccellenza,<br />

possono cambiare la loro impronta<br />

in tavola.<br />

Metalli meno rari<br />

26<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

Usare rame a basso contenuto<br />

di carbonio può migliorare<br />

l’impronta ambientale<br />

di un’industria. È quanto ha<br />

deciso di fare Abb negli impianti<br />

di rimescolamento<br />

elettromagnetico (Ems) e nei<br />

motori elettrici ad alta efficienza.<br />

L’obiettivo è ridurre<br />

le emissioni di gas serra: in<br />

questo senso l’azienda si è<br />

impegnata nell’usare acciaio<br />

elettrico (e-steel) e alluminio<br />

riciclati.<br />

SABATO<br />

27 28<br />

Giornata<br />

internazionale<br />

della memoria<br />

delle vittime<br />

dell’Olocausto<br />

Giornata della<br />

protezione dei<br />

dati personali<br />

DOMENICA<br />

12 anni di<br />

<strong>GreenPlanner</strong><br />

Il diario continua a pag. 24<br />

NUMERO 1 / 2013<br />

Potevamo prendere molte<br />

strade: noi abbiamo scelto<br />

quella della Sostenibilità.<br />

greenplanner 19


Una maledetta impronta<br />

FOCUS OCEANO MARE<br />

Silvia Landi è una giornalista, laureata in scienze biologiche,<br />

che ormai vive a contatto con il mare e la campagna toscana.<br />

Consulente e presidente di Asd Mad Mure a dritta, ama raccontare il<br />

mare e come imparare a prendersene cura. Su <strong>GreenPlanner</strong>.it tiene<br />

la rubrica Save the Sea.<br />

Seguitela qui<br />

IN EVIDENZA<br />

Teti è un progetto di ricerca<br />

finanziato dall’Unione<br />

europea per sviluppare<br />

tecnologie innovative di<br />

controllo, monitoraggio e<br />

sicurezza in mare.<br />

Acqua da tutelare<br />

Ma come?<br />

Il pianeta Terra in realtà ha la stessa quantità<br />

di acqua dolce di sempre, sempre più spesso<br />

contaminata da inquinanti di varia natura, ma<br />

la popolazione umana è esplosa, mettendo<br />

in crisi le risorse idriche mondiali. Quasi il 70%<br />

del Pianeta, infatti, è coperto dall’acqua, ma<br />

di essa solo il 2,5% è dolce, mentre il resto è<br />

costituito da acqua di mare.<br />

Ma non è finita: di fatto solo l’1% dell’acqua<br />

dolce è facilmente disponibile perché la<br />

maggior parte di questa è intrappolata nei<br />

ghiacciai; diventa quindi lampante come<br />

la quantità di acqua dolce che serve a<br />

rifornire circa 8 miliardi di persone sia ormai<br />

decisamente limitata.<br />

Le nanotecnologie<br />

possono darci una<br />

mano...<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

La Nautical zero emission<br />

prevede il passaggio<br />

dal motore tradizionale a<br />

quello elettrico. Non solo<br />

per ridurre l’impatto ambientale<br />

ma anche quello<br />

di rumore e vibrazioni.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

A Trieste un gruppo di<br />

studenti e professori appassionati<br />

di vela sono<br />

impegnati nella ricerca di<br />

materiali per la realizzazione<br />

di imbarcazioni ad<br />

alta efficienza.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Politecnico di Torino e lo<br />

spinoff Wave for Energy<br />

accompagnano Eni a convertire<br />

il moto delle onde<br />

in elettricità. Lo si testa<br />

sull’isola di Pantelleria.<br />

Interessanti i risultati.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

© Depositphotos<br />

20 greenplanner


Una maledetta gennaio impronta <strong>2024</strong><br />

Le potenzialità del biochar<br />

a cura di Alessio Malcevschi<br />

docente del Dipartimento di Scienze Chimiche,<br />

della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell’Università degli Studi di Parma<br />

Come rimuovere 2,6 miliardi<br />

di tonnellate di CO 2<br />

all’anno<br />

Un alleato nella lotta ai<br />

cambiamenti climatici<br />

è costituito dal biochar,<br />

un materiale carbonioso derivabile<br />

dalla pirolisi di prodotti<br />

vegetali di scarto provenienti<br />

dall’allevamento e dall’agricoltura<br />

con produzione di energia<br />

da fonti rinnovabili, e che in<br />

conseguenza della sua struttura<br />

porosa e della sua stabilità<br />

chimica è in grado di fungere da<br />

carbon sink per centinaia di anni.<br />

L’Ipcc stima che il biochar<br />

abbia un potenziale globale<br />

per rimuovere 2,6 miliardi<br />

di tonnellate di CO 2<br />

all’anno,<br />

oltre che di apportare diversi<br />

benefici per la fertilità del suolo<br />

come l’aumento della capacità<br />

di ritenzione idrica e dell’efficienza<br />

nell’uso dell’azoto dei<br />

fertilizzanti. Il biochar da una<br />

parte rappresenta quindi un<br />

eccellente ammendante per<br />

recuperare terreni marginali.<br />

In Sud Europa si stimano circa<br />

8,5 milioni di ettari di superfici<br />

aride e in via di desertificazione.<br />

Dall’altra, il biochar permette di<br />

aumentare la resilienza delle<br />

piante ai cambiamenti climatici,<br />

favorendo forestazioni e afforestazioni<br />

anche in aree urbane<br />

e periurbane, accelerando<br />

i servizi ecosistemici a loro<br />

legati. Il suo uso rientra quindi<br />

in quei progetti innovativi che<br />

Immagine del biochar al microscopio<br />

elettronico<br />

permettono sia il sequestro del<br />

carbonio sia pratiche di offsetting,<br />

evitando così l’emissione<br />

di CO 2<br />

attraverso progetti di<br />

tutela delle foreste (Redd+) o<br />

di generazione di energia rinnovabile.<br />

IL BIOCHAR A PARMA<br />

In questa logica presso il Campus<br />

dell’Università di Parma, in collaborazione<br />

con Iren, è stato avviato<br />

un progetto di piantumazione<br />

di un bosco di 80 alberi a pronto<br />

effetto. Il progetto si pone l’obiettivo<br />

di migliorare le condizioni di<br />

attecchimento delle piante adulte<br />

utilizzando una miscela formata<br />

da compost derivante da raccolta<br />

differenziata del verde urbano e<br />

biochar proveniente dalla carbonizzazione<br />

di legname. Questo<br />

legname proviene dalla manutenzione<br />

di boschi vicino a<br />

Parma.<br />

Il progetto si collega al C100<br />

della Ue relativo alle città intelligenti<br />

e a impatto climatico zero<br />

volto a sostenere, promuovere<br />

e valorizzare 100 città europee,<br />

di cui Parma fa parte. Obiettivo:<br />

rendere la città emiliana neutrale<br />

entro il 2030, operazione a<br />

cui il biochar può dare un importante<br />

contributo.<br />

OBIETTIVI UE<br />

Per far fronte alla crisi climatica la Commissione europea ha lanciato<br />

da qualche anno una serie di iniziative studiate per ridurre le<br />

emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 e portare<br />

l’Europa sulla strada per diventare il primo Continente a impatto<br />

climatico zero entro il 2050. Tali progetti includono lo sviluppo<br />

del mercato Ets, il sostegno all’economia circolare e alle energie<br />

rinnovabili, lo stop per benzina e diesel dal 2035 sino alla volontà<br />

di piantare 3 miliardi di alberi, al fine di sviluppare nuove tecnologie<br />

“nature based” capaci di rimuovere il carbonio dall’atmosfera su<br />

larga scala nei prossimi dieci anni, sfruttando la capacità di fissare<br />

la CO 2<br />

atmosferica nelle biomasse attraverso la fotosintesi.<br />

greenplanner 21


appunti del mese<br />

L<br />

M<br />

M<br />

G<br />

V<br />

S<br />

D<br />

29<br />

5<br />

12<br />

19<br />

26<br />

30<br />

6<br />

13<br />

20<br />

27<br />

31<br />

7<br />

14<br />

21<br />

28<br />

1<br />

8<br />

15<br />

22<br />

29<br />

2<br />

9<br />

16<br />

23<br />

1<br />

3<br />

10<br />

17<br />

24<br />

2<br />

4<br />

11<br />

18<br />

25<br />

3<br />

22 greenplanner


febbraio/<br />

Spazi e luoghi<br />

del nostro buon vivere<br />

Sogniamo tutti giardini incantati<br />

al di là dell’orizzonte,<br />

invece di goderci la vista delle aiuole in fiore<br />

sotto le nostre finestre.<br />

Orazio, poeta romano<br />

Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />

Sardegna: Laveria La Marmora, Miniera di Nebida (CI). Nel Parco Geominerario Storico e Ambientale<br />

Foto: Gianni Alvito<br />

greenplanner 23


Spazi e luoghi del nostro buon vivere<br />

L’architettura<br />

del nostro vivere<br />

29<br />

LUNEDÌ<br />

Anche i luoghi che abitiamo<br />

sono al centro della transizione<br />

verde e sostenibile. Che siano<br />

città, quartieri, paesi di pianura<br />

o di montagna, non è solo<br />

questione di costi, ma anche<br />

di “stare al meglio”. Dunque,<br />

di che cosa ci dobbiamo circondare?<br />

Che scelte dobbiamo<br />

fare? E chi ci deve aiutare a vivere<br />

meglio?<br />

Le amministrazioni locali sono<br />

considerate il soggetto chiave<br />

per la trasformazione smart<br />

dei comuni italiani (51%), ma<br />

è importante anche il peso<br />

attribuito ai comportamenti<br />

individuali (23%). Lo sintetizza<br />

un’indagine realizzata da Ey in<br />

collaborazione con Swg, su un<br />

campione di oltre 1.200 residenti<br />

in città italiane capoluogo<br />

di provincia. Indagine che<br />

mostra anche come le città<br />

siano percepite in forte miglioramento<br />

dal punto di vista delle<br />

infrastrutture digitali (+24%)<br />

e della bellezza degli spazi<br />

(+10%), ma in arretramento<br />

per quanto riguarda la qualità<br />

dell’aria e dell’ambiente (-15%)<br />

e delle relazioni sociali (-11%).<br />

La città<br />

dei 15 minuti<br />

AM<br />

30<br />

AM<br />

31<br />

AM<br />

MARTEDÌ<br />

MERCOLEDÌ<br />

PM<br />

PM<br />

Giornata internazionale della Zebra<br />

PM<br />

La “città dei 15 minuti” prevede<br />

di riorganizzare gli spazi urbani<br />

in modo che il cittadino possa<br />

trovare - entro 15 minuti a piedi<br />

da casa - tutto quello che gli<br />

serve per vivere: lavoro (anche<br />

in coworking), negozi, strutture<br />

sanitarie, scuole, impianti sportivi,<br />

spazi culturali, bar e ristoranti,<br />

luoghi di aggregazione. In<br />

24 greenplanner


settimana 5<br />

1<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

PM<br />

gennaio/febbraio <strong>2024</strong><br />

questo modo, le persone non<br />

devono prendere l’auto o i mezzi<br />

pubblici, riducendo traffico e<br />

inquinamento, riappropriandosi<br />

del tempo perso negli spostamenti<br />

e riscoprendo la socialità<br />

nel proprio quartiere.<br />

HA<br />

DETTO<br />

2<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

Giornata mondiale delle zone umide<br />

PM<br />

SABATO<br />

3 4<br />

DOMENICA<br />

Giornata<br />

mondiale per<br />

la lotta contro<br />

il cancro<br />

Giornata<br />

mondiale<br />

della<br />

fratellanza<br />

umana<br />

Le città italiane sono al<br />

centro di enormi sfide di<br />

cambiamento sociale, economico<br />

e ambientale, e i<br />

cittadini richiedono alle amministrazioni<br />

locali uno sforzo<br />

per riprogettarle in base<br />

alle esigenze di Sostenibilità<br />

ambientale, digitalizzazione<br />

e inclusività. Si tratta di un<br />

impegno verso tutta la comunità<br />

e le generazioni future,<br />

da realizzare insieme a<br />

istituzioni, enti locali, aziende<br />

e alle migliori energie del territorio,<br />

per compiere l’ultimo<br />

miglio della trasformazione<br />

delle città, cioè idee e progetti<br />

che consentano ai cittadini<br />

di vivere in uno spazio disegnato<br />

a misura di persona.<br />

Massimo Antonelli,<br />

Ceo di Ey in Italia e Coo<br />

di Ey Europe West<br />

Per quella che è la sua percezione,<br />

oggi quale tra i seguenti soggetti è<br />

il più importante per rendere la sua<br />

città più smart e vivibile?<br />

Le associazioni<br />

di categoria<br />

Amministrazioni<br />

comunali<br />

Le imprese<br />

del territorio<br />

I singoli<br />

cittadini<br />

Le associazioni<br />

di cittadini<br />

23<br />

3<br />

12<br />

11<br />

51<br />

Fonte: Indagine Ey<br />

greenplanner 25


Spazi e luoghi del nostro buon vivere<br />

5<br />

LUNEDÌ Giornata mondiale contro lo spreco alimentare<br />

AM<br />

PM<br />

6<br />

AM<br />

MARTEDÌ<br />

Giornata mondiale contro l’infibulazione<br />

e le mutilazioni genitali femminili<br />

PM<br />

Tutti in città<br />

Così però scoppia…<br />

Le città sono parte integrante<br />

dell’economia globale e generano<br />

oltre l’80% del Pil mondiale.<br />

Oggi il 56% della popolazione<br />

mondiale vive in città, ed entro<br />

il 2050 questa tendenza riguarderà<br />

quasi sette persone<br />

su dieci. Anche le città che non<br />

prevedono una crescita demografica<br />

sono alle prese con volumi<br />

di trasporto che mettono<br />

sotto pressione lo spazio e le<br />

infrastrutture urbane.<br />

Ancora, le città impattano sul<br />

consumo di energia: rappresentano<br />

due terzi del consumo<br />

energetico globale e sono responsabili<br />

di oltre il 70% delle<br />

emissioni di gas serra.<br />

Date le dimensioni della rete<br />

7<br />

MERCOLEDÌ Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo<br />

AM<br />

PM<br />

26 greenplanner


settimana 6<br />

febbraio <strong>2024</strong><br />

8<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

Giornata mondiale per la sicurezza in Rete<br />

PM<br />

di trasporto, qualsiasi cambiamento<br />

legato alla Sostenibilità<br />

ha un potenziale significativo<br />

per ridurre le emissioni, l’inquinamento<br />

e la congestione.<br />

Secondo le stime di McKinsey,<br />

oltre la metà delle emissioni dei<br />

trasporti è generata dalle autovetture.<br />

In questo contesto, i sistemi di<br />

trasporto intelligenti (Its), il pedaggio<br />

della congestione urbana<br />

e le piattaforme Mobility as a<br />

Service (Maas) sono tra i sistemi<br />

e le soluzioni più avanzate<br />

attualmente in fase di sviluppo.<br />

9<br />

VENERDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

SABATO<br />

10 11<br />

Giornata<br />

del ricordo<br />

Giornata<br />

internazionale<br />

per le donne<br />

e le ragazze<br />

nella scienza<br />

DOMENICA<br />

Venosa circolare<br />

La città di Venosa (Potenza)<br />

è stata individuata come territorio<br />

pilota per realizzare il<br />

laboratorio urbano sull’economia<br />

circolare, al fine di attivare<br />

processi di rigenerazione socioculturale<br />

e di valorizzazione<br />

sostenibile del territorio e del<br />

patrimonio culturale. «Attraverso<br />

la metodologia dello<br />

smart lab stiamo creando uno<br />

spazio interdisciplinare di incontro<br />

e ascolto, di relazione<br />

e collaborazione tra imprese,<br />

enti di ricerca, istituzioni e società<br />

civile», ha sottolineato<br />

Carolina Innella, responsabile<br />

delle attività progettuali<br />

dell’Enea.<br />

greenplanner 27


Spazi e luoghi del nostro buon vivere<br />

Metropoli<br />

da rigenerare<br />

Le città italiane sono ancora<br />

lontane dagli obiettivi di mobilità,<br />

riduzione delle emissioni e<br />

sicurezza fissati al 2030. Questo<br />

è quanto emerso, in sintesi,<br />

dal bilancio finale di Clean<br />

Cities, la campagna itinerante<br />

di Legambiente che ha messo<br />

in luce il ruolo che i capoluoghi<br />

italiani possono svolgere per<br />

guidare il paese verso una mobilità<br />

a zero emissioni.<br />

12<br />

LUNEDÌ Giornata internazionale contro l’uso dei bambini soldato<br />

AM<br />

PM<br />

Migliorare l’aria<br />

Creare più spazi<br />

di Social housing<br />

13<br />

AM<br />

MARTEDÌ<br />

PM<br />

Introdurre la<br />

velocità ridotta<br />

a 30 km/h<br />

Piazze “circolari”<br />

Si chiamano EcoPiazze e sono<br />

progetti di arredo urbano modulari<br />

studiati per paesi e città<br />

che intendono trasformare le<br />

proprie piazze in “agorà sostenibili”.<br />

Panchine, lampioni, fontanelle,<br />

portabici, staccionate,<br />

vasi, cestini, impianti di illuminazione<br />

per percorsi pedonali<br />

e giardini, pavimentazioni e<br />

marciapiedi, blocchi per la realizzazione<br />

di pareti armate.<br />

La proposta viene da Ricoeso,<br />

startup del riciclo che realizza<br />

arredi urbani di ecodesign attraverso<br />

materiali provenienti<br />

dal trattamento dei rifiuti inerti,<br />

prodotti dalle attività di costruzione<br />

e demolizione.<br />

14<br />

AM<br />

MERCOLEDÌ<br />

PM<br />

28 greenplanner


settimana 7<br />

febbraio <strong>2024</strong><br />

15<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

PM<br />

HA<br />

DETTO<br />

16<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

Le città italiane devono<br />

compiere un importante<br />

cambiamento per diventare<br />

più vivibili e meno inquinate,<br />

ponendo al centro della loro<br />

strategia la mobilità pubblica,<br />

condivisa, elettrica,<br />

attiva e intermodale. In particolare,<br />

le 9 città pioniere<br />

- Bergamo, Bologna, Firenze,<br />

Milano, Padova, Parma,<br />

Prato, Roma e Torino - incluse<br />

nella Missione per la<br />

Neutralità Climatica, devono<br />

definire un percorso chiaro<br />

per raggiungere l’obiettivo<br />

del netzero entro 7 anni.<br />

Stefano Ciafani,<br />

presidente nazionale<br />

di Legambiente<br />

SABATO<br />

17 18<br />

Giornata<br />

mondiale<br />

della sindrome<br />

di Asperger<br />

DOMENICA<br />

La consapevolezza<br />

dei cittadini è<br />

fondamentale<br />

• Il 75% degli italiani accende<br />

le luci solo quando necessario,<br />

e il 67% usa lampadine<br />

a basso consumo<br />

• Il 52% dei cittadini sceglie<br />

il fornitore di energia elettrica<br />

e gas in base al prezzo<br />

• Il 97% degli italiani conferma<br />

l’importanza di avere<br />

più energia prodotta da<br />

fonti rinnovabili<br />

• Il 52% degli intervistati<br />

valuterebbe un cambio di<br />

fornitore per avere energia<br />

“green”.<br />

Fonte: Report dell’Osservatorio<br />

Deloitte sui trend di sostenibilità e<br />

innovazione.<br />

greenplanner 29


Spazi e luoghi del nostro buon vivere<br />

L’opportunità<br />

di una casa green<br />

In Europa, gli edifici sono responsabili<br />

del 40% del consumo<br />

energetico e del 36% delle<br />

emissioni di gas a effetto serra.<br />

«E - come sottolinea Marco<br />

Merlo Campioni, Ceo di Save<br />

Nrg - circa il 75% del patrimonio<br />

immobiliare europeo è<br />

inefficiente dal punto di vista<br />

energetico».<br />

Uno spreco e un inquinamento<br />

che non possiamo più permetterci.<br />

Merlo Campioni è ottimista,<br />

tanto che parla di arrivare<br />

a «una riduzione del 5-6% del<br />

consumo totale di energia e,<br />

di conseguenza, del 5% delle<br />

emissioni di CO 2<br />

».<br />

Per questo, l’Unione europea<br />

ha inserito, nel pacchetto Fit<br />

for 55, la direttiva Epbd sull’efficienza<br />

energetica degli edifici,<br />

rivista recentemente proprio<br />

per allinearla agli obiettivi di<br />

decarbonizzazione al 2050. La<br />

direttiva, chiamata anche Case<br />

Green, prevede scaglioni temporali<br />

diversi per il raggiungimento<br />

degli obiettivi, stabiliti<br />

in base alla tipologia di edificio<br />

coinvolto. Nel caso di edifici<br />

pubblici e non residenziali, entro<br />

il 2030 deve essere raggiunta<br />

la classe D, mentre gli<br />

edifici residenziali hanno tempo<br />

fino al 2033. Invece, a partire<br />

dal 2028 i nuovi edifici residenziali<br />

dovranno essere Nzeb.<br />

19<br />

AM<br />

20<br />

AM<br />

21<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

MARTEDÌ<br />

PM<br />

Giornata mondiale della giustizia sociale<br />

PM<br />

Apre MyPlant&Garden in fiera a Rho, Milano.<br />

Qui si terrà la prima tappa del Planet Art Camp<br />

MERCOLEDÌ III edizione<br />

Giornata mondiale delle Balene<br />

Giornata internazionale della lingua madre<br />

PM<br />

30 greenplanner


settimana 8<br />

22<br />

AM<br />

23<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

PM<br />

febbraio <strong>2024</strong><br />

Da dove iniziare<br />

a creare<br />

una casa green<br />

• RIQUALIFICAZIONE<br />

DEGLI IMPIANTI<br />

TERMICI<br />

• SOSTITUZIONE DEGLI<br />

IMPIANTI A GAS<br />

• INSTALLAZIONE DEL<br />

FOTOVOLTAICO E DEL<br />

SOLARE TERMICO<br />

• AGGIUNTA DI SISTEMI<br />

DI ACCUMULO<br />

ENERGETICO<br />

• RELAMPING A LED<br />

• SOSTITUZIONE DI<br />

INFISSI E SERRAMENTI<br />

• INTERVENTI PER LA<br />

SICUREZZA SISMICA<br />

DELL’EDIFICIO<br />

• TETTI VERDI<br />

SABATO<br />

24 25<br />

DOMENICA<br />

LO SAI<br />

CHE...<br />

Quando ci si appresta a valutare<br />

un terreno ai fini di<br />

un’operazione immobiliare<br />

(che sia libero oppure già<br />

urbanizzato) è importante<br />

analizzare il suo stato ambientale,<br />

il contesto in cui<br />

si colloca e, soprattutto,<br />

i cosiddetti vizi ambientali<br />

occulti, troppo spesso sottovalutati.<br />

greenplanner 31


Spazi e luoghi del nostro buon vivere<br />

26<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

PM<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

Comunità<br />

energetiche:<br />

avanti tutta<br />

L’Italia ha l’ambizioso obiettivo<br />

di raggiungere 5 GW<br />

di potenza installata con la<br />

creazione di comunità energetiche,<br />

ma a oggi queste<br />

rappresentano un’opportunità<br />

non ancora sfruttata<br />

appieno.<br />

Secondo Accenture, le Cer<br />

potrebbero generare una<br />

riduzione di CO 2<br />

pari a 1,35<br />

milioni di tonnellate e un beneficio<br />

economico tra 1,3 e<br />

1,5 miliardi di euro.<br />

Quando si parla di comunità<br />

energetica si intende<br />

un’associazione di utenti,<br />

che siano enti pubblici locali,<br />

aziende, attività commerciali<br />

e/o cittadini privati, che<br />

collaborano per produrre,<br />

consumare, condividere e<br />

gestire l’energia prodotta da<br />

fonti rinnovabili attraverso<br />

uno o più impianti energetici<br />

installati nelle vicinanze.<br />

Cosa aspettiamo, dunque?<br />

Germania e Danimarca stanno<br />

già mostrando<br />

che gli effetti<br />

sono più che positivi.<br />

32 greenplanner<br />

27<br />

AM<br />

28<br />

AM<br />

MARTEDÌ<br />

Giornata internazionale dell’Orso polare<br />

Giornata mondiale delle Ong<br />

PM<br />

MERCOLEDÌ Giornata mondiale delle malattie rare<br />

PM


settimana 9<br />

febbraio/marzo <strong>2024</strong><br />

29<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

PM<br />

Normativa Cer<br />

• Autoconsumo collettivo<br />

(Auc), dove due o più<br />

clienti finali, residenti<br />

nello stesso condominio,<br />

producono energia<br />

elettrica rinnovabile per<br />

il proprio consumo, immagazzinamento<br />

e rivendita.<br />

1<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

Giornata contro la discriminazione<br />

PM<br />

• Comunità energetica<br />

rinnovabile (Cer), che<br />

coinvolge invece persone<br />

fisiche, autorità<br />

locali e Pmi, unite con<br />

lo stesso obiettivo della<br />

forma precedente e che<br />

si costituiscono come<br />

soggetto giuridico basato<br />

sulla partecipazione<br />

aperta e volontaria degli<br />

iscritti.<br />

SABATO<br />

2 3<br />

DOMENICA<br />

Giornata mondiale<br />

della fauna<br />

selvatica (giornata<br />

mondiale della<br />

Natura)<br />

12 anni di<br />

<strong>GreenPlanner</strong><br />

Il diario continua a pag. 40<br />

NUMERO 2 / 2014<br />

È tempo di cambiare.<br />

Lo dicevamo già nel 2014.<br />

greenplanner 33


Spazi e luoghi del nostro buon vivere<br />

Analisi dei territori<br />

a cura della redazione<br />

Facciamo una Tac<br />

alle strade<br />

La riqualificazione dei territori<br />

passa anche da una corretta<br />

manutenzione delle strade.<br />

A gestire al meglio questa tematica,<br />

sia dal punto di vista economico<br />

sia in maniera efficiente e<br />

veloce, ci pensa Phacelia, realtà<br />

innovativa toscana che si occupa<br />

di consulenze ingegneristiche<br />

ambientali e anche di bonifiche.<br />

L’azienda ha ideato Zum55, un<br />

sistema di diagnostica basato<br />

su algoritmo nativo (e certificato<br />

dall’Hub tecnologico di Confindustria<br />

con il Politecnico di Milano)<br />

della rete stradale. Cristina Nati,<br />

presidente di questa Srl benefit,<br />

la chiama «la Tac stradale» e in<br />

effetti Zum55 è uno strumento<br />

diagnostico del manto stradale e<br />

a breve dovrebbe essere in grado<br />

di rilevare anche la situazione<br />

sottostante. «Il prossimo step -<br />

aggiunge la Nati che ricorda come<br />

Phacelia stia lavorando su questo<br />

sistema di intelligenza artificiale<br />

da 3 anni - è l’analisi dei cosiddetti<br />

“sottoservizi”. La quinta release<br />

di Zum55 sarà in grado di valutare<br />

lo stato dell’arte di tubazioni<br />

gas, acqua e fibra ottica. In più,<br />

verranno gestite segnaletiche<br />

orizzontali e verticali, poi a seguire<br />

passi carrabili, numeri civici<br />

e illuminazione pubblica,<br />

creando anche<br />

repository a uso degli<br />

uffici stessi».<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Phacelia Società Benefit è<br />

un gruppo specializzato nel<br />

rinnovamento digitale del<br />

settore delle infrastrutture.<br />

Il target sono le Pubbliche<br />

amministrazioni, ma anche<br />

le aziende pubbliche e private,<br />

o i professionisti e le<br />

associazioni che si occupano<br />

di riqualificazione stradale.<br />

NOTIZIE DAL WEB<br />

L’obiettivo è rendere l’Europa climaticamente<br />

neutra entro il 2050, bisogna quindi<br />

arrivare a quella data riducendo drasticamente<br />

le emissioni di gas serra di<br />

almeno il 55% entro il 2030.<br />

34 greenplanner<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Patrimonio immobiliare ed efficienza<br />

energetica vanno di pari passo. In Italia più<br />

di un milione di edifici saranno da riqualificare<br />

con pesanti interventi di<br />

edilizia moderna.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

© Depositphotos


Spazi e luoghi del nostro buon vivere<br />

Traiettorie<br />

L’autoconsumo<br />

alla finestra<br />

Con autoconsumo diffuso<br />

si intendono configurazioni<br />

composte da produttori<br />

e consumatori nelle quali<br />

l’energia prodotta dagli impianti,<br />

principalmente fotovoltaici, viene<br />

condivisa con i clienti finali<br />

attraverso la rete pubblica.<br />

Per poter effettuare autoconsumo<br />

diffuso è necessario che i<br />

soggetti interessati si organizzino<br />

in una delle configurazioni<br />

definite dalla normativa: come<br />

autoconsumatore collettivo<br />

(schema aperto a tutti i clienti<br />

finali e a tutti i produttori a patto<br />

che questi siano localizzati all’interno<br />

dello stesso edificio), oppure<br />

come Comunità energetiche<br />

(schemi in cui il vincolo territoriale<br />

è meno stringente - i parte-<br />

cipanti devono essere connessi<br />

sotto la stessa cabina primaria<br />

- ma caratterizzati da una maggior<br />

complessità organizzativa).<br />

In quest’ultimo caso è necessario<br />

costituirsi come soggetto giuridico<br />

autonomo, e definire uno<br />

statuto. Il target sono le aziende,<br />

i cittadini, le Pmi e gli enti locali.<br />

In entrambi i casi, gli impianti<br />

potranno avere la capacità massima<br />

di 1 MW.<br />

a cura di Salvatore Alessandro Casa<br />

Elemens consultant<br />

Attraverso queste soluzioni,<br />

cittadini e imprese, soprattutto<br />

se accompagnati da soggetti<br />

strutturati ed esperti nel settore,<br />

potranno beneficiare di una riduzione<br />

del costo della bolletta: per<br />

ogni unità di energia consumata<br />

dai clienti finali contemporaneamente<br />

a un’unità di energia prodotta<br />

da impianti di produzione, il<br />

Gse riconoscerà un incentivo alla<br />

configurazione che contribuirà a<br />

coprire il costo dell’impianto e a<br />

ridurre la spesa energetica.<br />

Gli incentivi sull’autoconsumo<br />

diffuso valorizzano il consumo<br />

contemporaneo alla produzione<br />

e danno la possibilità<br />

anche a soggetti che non<br />

hanno la capacità economica di<br />

realizzare in modo autonomo<br />

l’impianto, di partecipare portando<br />

valore aggiunto<br />

agli schemi<br />

attraverso il loro<br />

consumo.<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

Tre software per sviluppare una Cer<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

Nell’ottica di favorire la nascita e la diffusione<br />

delle Comunità energetiche rinnovabili<br />

(Cer), Enea ha sviluppato una serie<br />

di strumenti software, tra cui Recon, Dhomus<br />

e Smart Sim.<br />

RECON è finalizzato a supportare valutazioni<br />

preliminari di tipo energetico, economico e finanziario<br />

per la nascita delle Cer ed è fruibile gratuitamente<br />

effettuando un’analisi energetica ed<br />

economica. Tra i risultati vi sono la resa energetica<br />

dell’impianto fotovoltaico, l’autoconsumo e la<br />

condivisione dell’energia, la riduzione<br />

delle emissioni di CO 2<br />

, i risparmi, i ricavi,<br />

i costi, i flussi di cassa attualizzati<br />

e i principali indicatori finanziari.<br />

DHOMUS un portale dedicato agli utenti residenziali<br />

il cui obiettivo è renderli consapevoli<br />

dell’energia consumata e per quali usi, così da<br />

guidarli a contenere i consumi. Dhomus è anche<br />

in grado di elaborare i dati acquisiti e calcolare<br />

degli indicatori di prestazioni energetiche delle<br />

abitazioni.<br />

SMART SIM consente di effettuare una simulazione<br />

della domanda energetica di un’abitazione<br />

e valutare la potenziale flessibilità. Inoltre, il<br />

tool offre suggerimenti per risparmiare sull’energia,<br />

proponendo interventi di efficientamento,<br />

e sui costi della bolletta.<br />

(a cura di Ocleto D’Arcangelo, ricercatore Enea)<br />

36 greenplanner


Spazi e luoghi del nostro buon vivere<br />

FOCUS<br />

Si parla di smart lighting quando ci si riferisce all’illuminazione<br />

pubblica che utilizza sensori e tecnologie per adattarsi alla<br />

routine della città e delle persone. In questo modo si riducono<br />

i costi energetici e migliorano la sicurezza e la qualità della vita.<br />

Continua a leggere qui<br />

IN EVIDENZA<br />

A Milano si inizia a depavimentare,<br />

cioè togliere il<br />

manto stradale. Le strade<br />

prenderanno un nuovo<br />

colore: il verde, perché<br />

in questi luoghi nasceranno<br />

aiuole e giardini.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

© Depositphotos<br />

Alberghi belli<br />

perché condivisi<br />

A cura di Graziella Falaguasta<br />

I territori si possono riqualificare in molti<br />

modi. Un sistema efficace è quello di creare<br />

alberghi condivisi, formula di ospitalità e<br />

ricettività innovativa ideata e messa a punto<br />

come modello specifico da Giancarlo Dall’Ara,<br />

docente di marketing turistico. Dall’Italia<br />

all’estero: Giappone, Croazia, Albania, Svizzera<br />

sono solo alcune delle Nazioni che lo stanno<br />

adottando.<br />

Ora c’è anche l’associazione degli Alberghi<br />

diffusi che ne supporta la diffusione per<br />

una “economia non invasiva, sostenibile,<br />

rigenerativa, rispettosa dell’ambiente, del<br />

territorio circostante<br />

e, soprattutto, delle<br />

persone”.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Bologna trova nei modelli<br />

del digital twin un<br />

grande aiuto sul cammino<br />

della smart city. Presi<br />

in considerazione dai<br />

dati catastali ai modelli<br />

sociali e sensoristici.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Come se la cava Torino<br />

con la transizione ecologica?<br />

Nel capoluogo<br />

piemontese molti gli interventi<br />

che prevedono il<br />

rinverdimento della città.<br />

Ma non solo...<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Due città come Genova e<br />

Bergamo lavorano sulla<br />

conversione a territori<br />

smart. Obiettivo tutelare<br />

luoghi e cittadini rispetto<br />

alla crisi climatica.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

greenplanner 37


appunti del mese<br />

L M M G V S D<br />

26 27 28 29 1 2 3<br />

4 5 6 7 8 9 10<br />

11 12 13 14 15 16 17<br />

18 19 20 21 22 23 24<br />

25 26 27 28 29 30 31<br />

38 greenplanner


marzo/<br />

Cosa mangeremo domani<br />

Il mondo ha a disposizione la tecnologia necessaria<br />

per permettere a dieci miliardi di persone<br />

una nutrizione sostenibile.<br />

Norman Ernest Borlaug, premio Nobel per la pace nel 1970<br />

Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />

Sicilia: Parco minerario di Gabara (San Cataldo CL). Qui i due ingressi della discenderia della zolfara<br />

Foto: Lillo Miccichè<br />

greenplanner 39


Cosa mangeremo domani<br />

Cambia il cibo<br />

nel nostro piatto<br />

I dati sono molto chiari: in futuro<br />

si mangerà diversamente,<br />

e produttori e distributori<br />

stanno ragionando su come<br />

affrontare al meglio i nuovi<br />

mercati.<br />

Le previsioni vedono il 2030<br />

come l’anno di svolta anche<br />

per i Paesi europei. Entro questa<br />

data, oltre 390 milioni di<br />

consumatori metteranno nel<br />

piatto 260mila tonnellate di<br />

prodotti a base di insetti.<br />

4<br />

AM<br />

5<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

MARTEDÌ<br />

Giornata mondiale dell'Ingegneria<br />

per lo Sviluppo Sostenibile<br />

PM<br />

Giornata nazionale del ricondizionato<br />

PM<br />

Anche il mercato mondiale<br />

della carne in vitro, che ha<br />

già registrato investimenti da<br />

capogiro, pari a 1,3 miliardi di<br />

dollari, potrebbe avere la sua<br />

bella impennata.<br />

La Commissione Ue ha già<br />

sdoganato la farina di grillo<br />

e, secondo Nomisma, nel<br />

giro di poco tempo ci sarà un<br />

maggior impiego degli insetti<br />

40 greenplanner<br />

6<br />

AM<br />

MERCOLEDÌ<br />

PM


settimana 10<br />

marzo <strong>2024</strong><br />

7<br />

AM<br />

8<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

Giornata internazionale della Donna<br />

PM<br />

come ingredienti nei prodotti<br />

alimentari, con una produzione<br />

Ue in crescita di 180<br />

volte a partire dal 2019 fino<br />

al 2025, passando da 500 a<br />

90mila tonnellate (per arrivare<br />

a 260mila nel 2030).<br />

Previsto, da qui ai prossimi<br />

tre anni, un calo produttivo<br />

degli insetti interi di quasi il<br />

15%, mentre saliranno in media<br />

anche del 5% le vendite di<br />

pane, sostituti della carne e<br />

nutraceutici, a base di polvere<br />

di insetti.<br />

Il via libera della Food and<br />

drug americana alla carne di<br />

pollo prodotta in laboratorio<br />

accende poi i riflettori sulle<br />

ambizioni latenti in Europa in<br />

questo settore, con le aziende<br />

di riferimento a livello mondiale,<br />

tra laboratori e start-up,<br />

passate da 13 a 117 dal 2016<br />

al 2022, e con la produzione<br />

globale di carne in vitro che, al<br />

2030, si prospetta in aumento<br />

fino a 2,1 milioni di tonnellate.<br />

Ma a non tutti piace questa<br />

tendenza, agricoltori italiani<br />

e loro associazioni in primis.<br />

Al domani la sentenza di chi<br />

aveva ragione.<br />

SABATO<br />

9 10<br />

DOMENICA<br />

IL<br />

DATO<br />

L’aumento della richiesta di<br />

cibo, legata al progressivo<br />

incremento demografico<br />

-10 miliardi di persone al<br />

2050 (stime Onu) - comporterà<br />

una evoluzione dei<br />

modelli di consumo e delle<br />

abitudini alimentari, e alcuni<br />

Paesi stanno sostenendo<br />

la possibilità di produrre<br />

sinteticamente le proteine.<br />

greenplanner 41


Cosa mangeremo domani<br />

11<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

Giornata mondiale del sonno<br />

PM<br />

12<br />

AM<br />

MARTEDÌ<br />

Anniversario (il trentacinquesimo)<br />

del World Wide Web<br />

PM<br />

Che bello,<br />

tutti a tavola<br />

Metà del Pianeta ormai mangia<br />

per il piacere di mangiare<br />

più che per un reale bisogno di<br />

nutrizione. La spiegazione ce<br />

la dà una neuroscienziata del<br />

Cnr, Maria Luisa Malosio: «Il<br />

comportamento alimentare<br />

che determina il mangiare per<br />

piacere e non per effettiva necessità<br />

energetica è definito<br />

come fame edonica, che implica<br />

che siano meccanismi di<br />

natura neurobiologica a stabilire<br />

la sensazione di piacere<br />

per certi cibi e che questo possa<br />

sfociare in una dipendenza<br />

da alcuni alimenti».<br />

All’origine c’è l’aumento del<br />

neurotrasmettitore dopamina<br />

nei centri della ricompensa del<br />

cervello. «A svolgere un ruo-<br />

42 greenplanner<br />

13<br />

AM<br />

MERCOLEDÌ<br />

PM


settimana 11<br />

marzo <strong>2024</strong><br />

14<br />

AM<br />

PM<br />

15<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

Giornata internazionale di azione per i fiumi<br />

AM<br />

PM<br />

lo importante nell’esperienza<br />

edonica del cibo è innanzitutto<br />

la secrezione salivare, processo<br />

avviato da un feedback<br />

neurologico innescato dalla<br />

vista, dall’odore e persino dal<br />

pensiero del cibo, che stimola<br />

le ghiandole salivari a produrre<br />

saliva», chiarisce la ricercatrice.<br />

«Studi scientifici hanno<br />

dimostrato come il flusso salivare<br />

e la sua composizione<br />

(per esempio mucine, proteine<br />

ricche di proline, sodio, attività<br />

amilolitica, proteolitica e lipolitica),<br />

che può variare individualmente,<br />

hanno un impatto<br />

sulla percezione dei sapori<br />

come grasso, dolcezza, salinità,<br />

astringenza, amarezza e<br />

aroma retro nasale».<br />

SABATO<br />

16 17<br />

DOMENICA<br />

Nuove abitudini<br />

Negli ultimi anni l’attenzione<br />

degli italiani verso un’alimentazione<br />

più Sostenibile è<br />

cresciuta esponenzialmente.<br />

Lo conferma un’indagine condotta<br />

da TheFork, in cui il 61%<br />

degli intervistati sostiene di<br />

preferire i prodotti di stagione,<br />

mentre il 52% dichiara di<br />

evitare l’acquisto di<br />

alimenti eccessivamente<br />

confezionati<br />

con<br />

la plastica,<br />

ed è attento<br />

alla conservazione<br />

dei cibi<br />

per evitare sprechi.<br />

C’è inoltre chi si impegna<br />

nello smaltimento corretto<br />

dell’olio esausto e di altri rifiuti<br />

alimentari (40%), chi predilige<br />

l’acquisto di materie prime locali<br />

(37%) e chi vuole ridurre il<br />

consumo di carne rossa (35%).<br />

greenplanner 43


Cosa mangeremo domani<br />

Come evitare<br />

le medicine<br />

La dieta mediterranea è importante<br />

e, suggerisce Etta<br />

Finocchiaro, specialista in<br />

Scienza dell’Alimentazione e<br />

Nutrizione Clinica, «più che<br />

andare alla ricerca<br />

di un singolo superfood<br />

miracoloso,<br />

dovremmo<br />

riscoprire le basi<br />

della nostra tradizione<br />

alimentare, e<br />

variare gli alimenti<br />

e i macronutrienti<br />

nel corso della giornata e della<br />

settimana, riducendo l’introito<br />

calorico giornaliero totale e<br />

prediligendo preparazioni culinarie<br />

semplici».<br />

Buone pratiche<br />

in cucina<br />

Invece di soffriggere, stufare<br />

aggiungendo un goccio d’acqua<br />

alle verdure e all’olio di<br />

cottura. In questo modo si<br />

limitano i grassi e si evita di<br />

portare l’olio a una temperatura<br />

troppo elevata, che lo<br />

renderebbe nocivo.<br />

Insaporire i piatti, dolci e salati,<br />

usando spezie ed erbe<br />

aromatiche, fresche o essiccate;<br />

il sedano essiccato per<br />

esempio è un valido sostituto<br />

del sale.<br />

Ridurre le preparazioni con<br />

glutine e lattosio, anche in<br />

assenza di celiachia o intolleranze:<br />

così facendo, si evita<br />

di sovraccaricare l’intestino<br />

con alimenti potenzialmente<br />

irritanti.<br />

Fonte: suggerimenti a cura di Gloria<br />

Olivieri<br />

18<br />

AM<br />

19<br />

AM<br />

20<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

MARTEDÌ<br />

MERCOLEDÌ<br />

PM<br />

PM<br />

Giornata mondiale del Passero<br />

Giornata internazionale della felicità<br />

PM<br />

44 greenplanner


settimana 12<br />

21<br />

AM<br />

22<br />

AM<br />

Giornata mondiale delle Foreste e dei Boschi<br />

Giornata mondiale della Sindrome di Down<br />

GIOVEDÌ<br />

Giornata internazionale per l’eliminazione<br />

della discriminazione razziale<br />

PM<br />

VENERDÌ<br />

Giornata mondiale dell’acqua<br />

PM<br />

marzo <strong>2024</strong><br />

Mai farsi<br />

mancare...<br />

• CEREALI INTEGRALI<br />

(riso rosso e integrale,<br />

farro, avena, orzo, segale<br />

ecc.) e legumi (fagioli,<br />

ceci, lenticchie ecc.).<br />

• FRUTTA E VERDURA<br />

(purché non amidacea,<br />

come patate o altri<br />

tuberi).<br />

• CURCUMA, da associare<br />

al PEPE NERO per farla<br />

assorbire dall’organismo.<br />

• ALLIACEAE, cioè aglio<br />

e cipolla a volontà.<br />

• ARANCE E FRUTTI<br />

ARANCIONI, GIALLI<br />

E ROSSI.<br />

• CAVOLI E CRUCIFERE<br />

(rape, rafano, senape,<br />

mostarda).<br />

SABATO<br />

23 24<br />

Giornata<br />

mondiale della<br />

meteorologia<br />

Giornata<br />

nazionale<br />

dell'agricoltura<br />

negli Usa<br />

DOMENICA<br />

Giornata<br />

mondiale per<br />

la lotta alla<br />

tubercolosi<br />

Giornata<br />

internazionale<br />

del diritto<br />

alla verità in<br />

relazione con<br />

gravi violazioni<br />

dei diritti<br />

umani e della<br />

dignità delle<br />

vittime<br />

Analisi<br />

sul latte<br />

Enea ha messo a punto un<br />

kit diagnostico per aziende<br />

lattiero-casearie e laboratori<br />

di analisi, in grado di rilevare<br />

in modo rapido, efficace<br />

e a basso costo la presenza<br />

dell’aflatossina M1 nel latte<br />

crudo. Questa sostanza è<br />

considerata cancerogena per<br />

l’uomo. La tossina si sviluppa<br />

quando gli animali sono stati<br />

nutriti con mangimi contaminati.<br />

greenplanner 45


Cosa mangeremo domani<br />

LO SAI<br />

CHE...<br />

Tuorlo d’uovo, frutta secca<br />

e pesce sono alimenti che<br />

contengono triptofano e<br />

inducono la produzione di<br />

serotonina, che ci fa stare<br />

bene due volte. Quale cibo<br />

sostitutivo ci darà la stessa<br />

carica?<br />

25<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

Ora della Terra<br />

Giornata internazionale di commemorazione<br />

delle vittime della schiavitù<br />

PM<br />

Cuore “vegetabile”<br />

In Europa, le vendite di alimenti<br />

di origine vegetale sono aumentate<br />

negli ultimi anni anche<br />

grazie all’introduzione sul<br />

mercato di alcune innovazioni,<br />

che permettono a un maggior<br />

numero di consumatori di scegliere<br />

prodotti a base vegetale<br />

di ultima generazione. Un mercato<br />

che, secondo Good Food<br />

Institute Europe, vale 5,7 miliardi<br />

di euro, e che in Italia ha<br />

ancora problemi sui modi in cui<br />

può essere “definito”.<br />

26<br />

AM<br />

MARTEDÌ<br />

PM<br />

SUL PODIO DEI PRODOTTI<br />

DI ORIGINE VEGETALE PIÙ<br />

APPREZZATI DAGLI ITALIANI<br />

LATTE, POLPETTE VEGETALI<br />

E ALTRI PIATTI PRONTI<br />

IL MERCATO ITALIANO<br />

È IL TERZO PIÙ<br />

GRANDE D’EUROPA<br />

NELLA VENDITA DI<br />

ALIMENTI DI ORIGINE<br />

VEGETALE<br />

27<br />

AM<br />

MERCOLEDÌ<br />

PM<br />

DAL 2020 LE VENDITE<br />

IN QUESTO SETTORE<br />

SONO CRESCIUTE<br />

COMPLESSIVAMENTE DEL<br />

21%<br />

Fonte: NielsenIQ<br />

46 greenplanner


settimana 13 marzo <strong>2024</strong><br />

28<br />

AM<br />

29<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

PM<br />

HA<br />

DETTO<br />

Se supportate dalla tecnologia,<br />

dagli investimenti<br />

e dalle autorità di regolamentazione,<br />

le proteine<br />

alternative hanno margine<br />

per raddoppiare la propria<br />

quota di mercato, sempre<br />

entro il 2035. Questo non<br />

ci stupisce, considerando<br />

i passi da gigante fatti da<br />

questo tipo di prodotti in<br />

termini di accettazione da<br />

parte dei consumatori.<br />

Lamberto Biscarini,<br />

Managing director<br />

e senior partner<br />

di Boston Consulting Group<br />

SABATO<br />

30 31<br />

DOMENICA<br />

12 anni di<br />

<strong>GreenPlanner</strong><br />

Il diario continua a pag. 54<br />

NUMERO 3 / 2015<br />

L’arte ci è sempre piaciuta.<br />

La Land art ancora di più.<br />

greenplanner 47


Cosa mangeremo domani<br />

Insetti commestibili<br />

a cura di Giovanni Sogari<br />

dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, Università di Parma<br />

Cara vecchia entomofagia<br />

La crescita della popolazione<br />

mondiale e il conseguente<br />

aumento della<br />

domanda di proteine di origine<br />

animale hanno indirizzato la<br />

ricerca verso nuove fonti proteiche.<br />

Tra le possibili alternative<br />

esistono anche gli insetti<br />

commestibili. Tuttavia, l’entomofagia<br />

(dal greco éntomos, “insetto”,<br />

e phăgein, “mangiare”),<br />

non è una pratica alimentare<br />

nuova perché in diverse parti<br />

del mondo si consumano insetti<br />

da millenni. Questo però non<br />

avviene in Italia e nella maggior parte dei Paesi<br />

occidentali. Ciò nonostante, nell’ultimo decennio,<br />

il potenziale utilizzo degli insetti come alimento<br />

ha attirato l’attenzione della comunità scientifica,<br />

dell'industria alimentare, delle autorità pubbliche<br />

e dei legislatori europei. Tra le motivazioni di questo<br />

interesse ci sono i benefici di tipo nutrizionale<br />

e ambientale. Per esempio, molte specie di insetti<br />

sono fonti di composti nutrizionali con un alto<br />

contenuto di proteine, grassi, minerali, vitamine e<br />

fibre. Tuttavia, a livello globale, gli alimenti a base<br />

di insetti sono ancora considerati un mercato di<br />

48 greenplanner<br />

OBIETTIVO: RIDURRE LA NEOFOBIA<br />

In generale, gli insetti commestibili possono essere consumati<br />

interi o in polvere (farina) da utilizzare come ingrediente in<br />

alimenti, tra cui pane, pasta, pizza, biscotti. Oggigiorno, l’applicazione<br />

più comune della farina di insetti è l’utilizzo come<br />

ingrediente nella produzione di snack e barrette proteiche,<br />

soprattutto per gli sportivi. Rimane però una sfida importante<br />

passare da un mercato di nicchia a uno più affermato. Per superare<br />

le barriere di accettazione dei consumatori verso gli insetti<br />

come fonte alimentare, bisognerà pensare a campagne di sensibilizzazione<br />

sui benefici di una dieta più sostenibile insieme<br />

a esperienze di degustazione per aumentarne la familiarità,<br />

riducendo la neofobia e il disgusto.<br />

nicchia a causa sia per l’iter legislativo sia per la<br />

bassa accettazione da parte dei consumatori.<br />

Nell’Unione Europea i prodotti a base di insetti<br />

sono classificati come “nuovi alimenti” (novel<br />

food) e sono quindi soggetti ad autorizzazione ai<br />

sensi del Regolamento (Ue) 2015/2283, prima<br />

di essere immessi sul mercato. Intanto, la Commissione<br />

europea ha autorizzato l'immissione di<br />

alcune specie, tra cui le larve essiccate di Tenebrio<br />

molitor (il verme della farina), l’Acheta domesticus<br />

(il grillo), la Locusta migratoria e l’Alphitobius diaperinus<br />

(il verme della farina minore).


D.O.P.<br />

Mela Val di Non<br />

Me gustAs mÁs<br />

la mela che piace a tutti<br />

anche all’ambiente<br />

Dalle valli di Melinda, la mela che la pensa come te.<br />

Piace perché è prodotta in modo sostenibile, in armonia con la natura.<br />

Piace perché utilizza solo energie rinnovabili.<br />

Piace perché è l’unica al mondo ad essere conservata nel cuore della montagna.<br />

Piace perché i suoi fiori sono impollinati naturalmente dalle api,<br />

grazie alla collaborazione con gli apicoltori della valle.<br />

greenplanner 49


Cosa mangeremo domani<br />

Ricerche in laboratorio<br />

La carne alternativa:<br />

ha il suo perché<br />

Il potenziale vantaggio che<br />

viene attribuito alla produzione<br />

di carne coltivata rispetto<br />

all’industria della carne<br />

bovina tradizionale è quello di<br />

diminuire le emissioni di gas<br />

serra, anche se va detto che la<br />

produzione di carne coltivata<br />

su larga scala è ancora in via di<br />

sviluppo, per questo motivo risulta<br />

ancora difficile farne una<br />

valutazione dell’impatto ambientale.<br />

La società di consulenza<br />

indipendente CeDelft ha<br />

pubblicato una valutazione del<br />

ciclo di vita e un’analisi tecnico-economica<br />

di un modello di<br />

impianto di produzione di carne<br />

coltivata su larga scala, dimostrando<br />

che entro il 2030 la<br />

carne coltivata potrebbe avere<br />

un'impronta di carbonio inferiore<br />

e un impatto ambientale<br />

complessivo ridotto rispetto<br />

alla produzione di carne convenzionale.<br />

Secondo l’Istituto Superiore<br />

per la ricerca e l’ambiente<br />

(Ispra), gli allevamenti intensivi,<br />

in Italia, rappresentano la<br />

seconda causa di produzione<br />

di polveri fini (Pm 2.5). Inoltre,<br />

secondo l’Agenzia europea per<br />

l’ambiente, nel 2019 le Pm 2.5<br />

sono state responsabili della<br />

morte di circa 50.000 persone<br />

in Italia. I dati mostrano che gli<br />

allevamenti intensivi sono una<br />

fonte inquinante significativa e<br />

che l’agricoltura cellulare può<br />

essere un’alternativa ecosostenibile<br />

per la produzione di<br />

carne.<br />

Giù le mani dalle ricerche<br />

Nemmeno è sul mercato e già il governo italiano vuole impedirne<br />

la produzione e la vendita. Ma come si fa a proibire<br />

qualcosa che non esiste ancora? Parliamo della carne coltivata,<br />

che piu volte le lobby dell’industria degli<br />

allevamenti intensivi hanno provato a vietare,<br />

pur non esistendo ancora la tecnologia che ne<br />

consentirebbe la vendita su larga scala.<br />

a cura di Cecilia Ceccherini e Bruna Anzà<br />

ricercatrici in Italbiotec e Kernel Science<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

COME SI FA LA CARNE<br />

“SINTETICA“?<br />

Attraverso la coltura in vitro<br />

o in bioreattori di cellule<br />

staminali prelevate<br />

dagli animali si<br />

può ottenere la<br />

“carne coltivata”.<br />

Ciò è possibile<br />

utilizzando un<br />

particolare tipo di<br />

cellule staminali,<br />

“satelliti 40”, che<br />

vengono estratte<br />

da un campione<br />

di tessuto muscolare<br />

e posizionate<br />

su un<br />

supporto edibile<br />

e biodegradabile sul quale<br />

far orientare la crescita<br />

delle cellule e dar loro una<br />

struttura tridimensionale.<br />

Le cellule poi sono trasferite<br />

in un bioreattore dove<br />

vengono fatte proliferare<br />

fino a raggiungere la concentrazione<br />

desiderata.<br />

Analogamente a quanto<br />

accade all'interno del corpo<br />

di un animale, le cellule<br />

vengono alimentate con un<br />

mezzo di coltura cellulare<br />

ricco di ossigeno, costituito<br />

da nutrienti di base come<br />

aminoacidi, glucosio, vitamine<br />

e sali inorganici e<br />

integrato con fattori di crescita<br />

e altre proteine. Così,<br />

le cellule staminali vanno<br />

incontro alla fase di differenziazione<br />

in miotubi, i<br />

quali compongono il tessuto<br />

muscolare dei mammiferi.<br />

50 greenplanner


Cosa mangeremo domani<br />

FOCUS<br />

Si parla tanto di evitare di mangiare carni perché derivano dagli<br />

allevamenti intensivi. E che dire allora del latte (e dei suoi derivati)?<br />

La scienza sta pensando anche a quello: dopo la carne e il pesce in<br />

provetta arriva anche il latte sintetico. In Israele la ricerca è avanti<br />

tanto che si appresta a diventare uno dei primi paesi al mondo a<br />

vendere veri e propri prodotti lattiero caseari senza mucche.<br />

IN EVIDENZA<br />

E poi c’è un altro gravoso<br />

problema: quello dello<br />

spreco che in Italia fa finire<br />

nel cestino circa 75 gr di<br />

cibo al giorno pro capite.<br />

Per fortuna ora ci aiuta<br />

l’intelligenza artificiale.<br />

© Depositphotos<br />

Sopravvivere<br />

anche al cibo<br />

Sfamare l’umanità è una delle cause più nobili<br />

da quando esiste la presa di coscienza collettiva<br />

tipica dell’era moderna. Non è facile produrre<br />

delle fonti energetiche e commestibili in territori<br />

in cui scarseggia ogni forma di materia prima,<br />

o dove è impossibile reperirla per problemi<br />

di varia natura. Ci si può dunque espandere<br />

nelle riflessioni e dalle teorie si può passare<br />

alla pratica. Le ricerche scientifiche e le nuove<br />

tecnologie, facendo leva sulle tradizioni culinarie<br />

del mondo intero, sono in grado di offrire<br />

soluzioni decisive. Ma chi è pronto a sfamarsi<br />

con i cibi delle nuove frontiere? Secondo una<br />

ricerca realizzata dalle Università di Pisa e<br />

Parma con altri atenei nel<br />

mondo, il tipico fruitore di<br />

questo alimento potrebbe<br />

essere un giovane.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Per produrre un uovo servono<br />

circa 135 litri di acqua,<br />

per una fetta di pane<br />

40 litri e per una tazza di<br />

caffè circa 35. I calcoli li fa<br />

il Water to Food del Politecnico<br />

di Torino.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

La prima settimana di gennaio<br />

è dedicata all’alimentazione<br />

vegana. Tant’è che<br />

in molti ormai la chiamano<br />

Veganuary con la massima<br />

attenzione all’ambiente<br />

e agli animali.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

È allarme tra i medici:<br />

in molti assumono una<br />

medicina che combatte<br />

il diabete per dimagrire.<br />

Cosa fa e perché è un<br />

pericolo il semaglutide.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

greenplanner 51


Con sonnen puoi trasformare ogni abitazione<br />

in una casa a indipendenza energetica<br />

Grazie all’integrazione di un impianto fotovoltaico con un sistema di accumulo intelligente sonnenBatterie è possibile<br />

non solo autoprodurre energia pulita, ma gestirla al meglio per coprire il fabbisogno energetico di tutta l’abitazione.<br />

Perchè scegliere sonnenBatterie 10?<br />

• Versatile: compatibilie con tutti gli impianti fotovoltaici, nuovi o esistenti<br />

• Affidabile: vita utile di 10.000 cicli di carica/scarica<br />

• Flessibile: disponibile con capacità da 5,5 / 11 / 22 kWh<br />

• Sicuro: batteria con tecnologia Litio-Ferro-Fosfato (LiFePO4)<br />

• Intelligente: con carica predittiva e dati meteo per ottimizzare l’autoconsumo<br />

• Smart: gestibile da remoto tramite la sonnen App e il Portale Clienti sonnen<br />

Sei un progettista con esperienza nel mondo dell’efficientamento energetico?<br />

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sulle soluzioni sonnen e sugli strumenti per coniugare massima efficienza<br />

energetica e sostenibilità, per concept progettuali innovativi.<br />

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aprile/<br />

Tu chiamale ClimateTech<br />

Tre sono i componenti fondamentali<br />

per garantire un ambiente sicuro:<br />

hardware senza difetti, software senza difetti<br />

ed essere umano senza difetti.<br />

Giovanni Ziccardi, giornalista e scrittore<br />

Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />

Lombardia: Parco minerario di Cortabbio-Primaluna (LC). Galleria mineraria<br />

Foto: Archivio miniere turistiche del Lago di Como<br />

greenplanner 53


Tu chiamale ClimateTech<br />

La tecnologia<br />

al servizio<br />

della transizione<br />

ecologica<br />

Come scriviamo spesso su<br />

greenplanner.it, le soluzioni<br />

per combattere gli effetti del<br />

cambiamento climatico e agevolare<br />

la transizione ecologica<br />

ed energetica ci sono, e le<br />

possiamo classificare sotto il<br />

nome di ClimateTech, termine<br />

con il quale cataloghiamo le<br />

tecnologie innovative progettate<br />

per migliorare l’efficienza<br />

energetica, promuovere<br />

l’uso delle energie rinnovabili,<br />

1 LUNEDÌ<br />

AM<br />

2 MARTEDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

Giornata mondiale della<br />

consapevolezza sull’autismo<br />

PM<br />

aumentare l’adattamento ai<br />

cambiamenti climatici e sostenere<br />

la decarbonizzazione.<br />

Sono varie le applicazioni che<br />

rientrano in questo ambito. In<br />

primis, manco a dirlo, ci sono<br />

le energie rinnovabili e le tecnologie<br />

che ottimizzano la<br />

produzione di energia solare<br />

ed eolica.<br />

Ovviamente, sono ClimateTech<br />

anche quelle che trasportano<br />

l’energia elettrica e servono<br />

a stoccarla. Ma anche la gestione<br />

intelligente dell’energia<br />

per rendere efficiente il settore<br />

edilizio e immobiliare, fino a<br />

quelle che aiutano a controllare<br />

il territorio e a gestire meglio le<br />

risorse idriche e naturali nella<br />

coltivazione, sono tecnologie<br />

54 greenplanner<br />

3 MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

PM


settimana 14<br />

aprile <strong>2024</strong><br />

4<br />

AM<br />

5<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

PM<br />

che ci aiuteranno nella necessaria<br />

transizione ecologica.<br />

Sappiamo che i tre settori che<br />

contribuiscono maggiormente<br />

alle emissioni inquinanti sono<br />

il trasporto, l’edilizia e l’agricoltura:<br />

ecco allora che qui ci<br />

concentriamo.<br />

Per il settore del real estate invece<br />

le PropTech - aziende e<br />

start up tecnologiche - stanno<br />

rivoluzionando il modo di costruire,<br />

gestire i cantieri e gli<br />

immobili, facendo dell’efficienza<br />

energetica e della simulazione<br />

attiva due perni per il futuro.<br />

Infine, l’uso di Intelligenza artificiale<br />

e droni aiuta l’agricoltura<br />

a essere più efficiente e a<br />

sprecare meno risorse, dando<br />

inoltre una mano a controllare<br />

il territorio contro il dissesto<br />

idrogeologico che affligge il nostro<br />

Paese e che può essere affrontato<br />

solo con la tecnologia.<br />

SABATO<br />

DOMENICA<br />

6 7<br />

Giornata<br />

Giornata<br />

mondiale<br />

mondiale<br />

dello sport<br />

della salute<br />

Sinonimo<br />

di GreenTech<br />

Soluzioni per la<br />

produzione<br />

di energia verde<br />

Tecnologia per la<br />

mobilità verde<br />

EdTech (tecnologia di<br />

sensibilizzazione degli<br />

stakeholder)*<br />

Monitoraggio<br />

dell’impronta di carbonio<br />

e carbon offsetting<br />

* Soluzioni che<br />

portino a ridurre le<br />

emissioni sia dirette<br />

(Scope 1)<br />

sia indirette<br />

(Scope 2 e 3)<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

greenplanner 55


Tu chiamale ClimateTech<br />

L’Italia deve<br />

“rinnovare”<br />

la sua energia<br />

Nei prossimi cinque anni si prevede<br />

che verrà installata una<br />

potenza di energia rinnovabile<br />

pari a quella degli ultimi venti.<br />

E il nostro Paese, nel 2022, ha<br />

raggiunto i 2,5 GW fotovoltaici,<br />

dimostrando un recupero<br />

rispetto alla stasi degli ultimi<br />

anni.<br />

21.378 sono le imprese che<br />

dichiarano attività legate alla<br />

filiera delle rinnovabili. Quasi un<br />

terzo si concentra in Lombardia,<br />

Lazio e Veneto. I dati emergono<br />

dal 1° Rapporto sulla geografia<br />

produttiva delle rinnovabili in<br />

Italia di Fondazione Symbola<br />

e Italian Exhibition Group. Ci<br />

sono però ancora grossi problemi<br />

di autorizzazioni e lentezze<br />

nelle installazioni. Probabilmente<br />

anche la disponibilità dei<br />

prodotti gioca un ruolo decisivo<br />

in questa lenta corsa<br />

alle rinnovabili, che<br />

però sta raggiungendo<br />

una decisa maturità<br />

tecnologica. Anche in Italia<br />

si prevede che, grazie<br />

all’eolico flottante, il settore<br />

wind offshore abbia il<br />

vento in poppa.<br />

I 2,5 GW DI NUOVA<br />

CAPACITÀ INSTALLATA<br />

IN ITALIA SONO RIPARTITI TRA:<br />

SETTORE RESIDENZIALE<br />

1.103 MW<br />

COMMERCIALE<br />

749 MW<br />

INDUSTRIALE<br />

E UTILITY SCALE<br />

630 MW<br />

Fonte: Fondazione Symbola<br />

8<br />

AM<br />

9<br />

AM<br />

10<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

MARTEDÌ<br />

MERCOLEDÌ<br />

PM<br />

PM<br />

PM<br />

56 greenplanner


settimana 15<br />

aprile <strong>2024</strong><br />

11<br />

AM<br />

PM<br />

12<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

Giornata mondiale del Mare<br />

AM<br />

PM<br />

SABATO<br />

13 14<br />

DOMENICA<br />

HA<br />

DETTO<br />

L’Italia deve diventare l’hub<br />

delle rinnovabili. Se davvero<br />

si vuole contrastare la<br />

crisi climatica, accelerare<br />

la transizione ecologica e<br />

centrare gli obiettivi di decarbonizzazione<br />

indicati<br />

dall’Europa, il nostro Paese<br />

deve puntare con fermezza<br />

su rinnovabili, efficienza,<br />

autoproduzione, reti elettriche<br />

e accumuli. In questo<br />

percorso, è indispensabile<br />

che il Governo metta in<br />

campo una politica di breve,<br />

medio e lungo periodo<br />

anche rispetto ai target di<br />

decarbonizzazione non più<br />

rimandabili. Primo fra tutti,<br />

occorre semplificare l’iter<br />

dei processi autorizzativi,<br />

per garantire certezza dei<br />

tempi, e potenziare gli uffici<br />

delle Regioni che rilasciano<br />

le autorizzazioni, affinché<br />

gestiscano meglio i progetti<br />

che si stanno accumulando.<br />

Occorre riordinare la<br />

normativa sulle rinnovabili<br />

e aggiornare il Pniec (Piano<br />

nazionale integrato per<br />

l’energia e il clima 2030),<br />

rispondendo al nuovo scenario<br />

energetico che dovrà<br />

evolvere verso la configurazione<br />

di nuovi paesaggi<br />

sempre più rinnovabili e<br />

pensando sia agli obiettivi<br />

di decarbonizzazione al<br />

2035, sia al modo migliore<br />

di integrarle nei territori.<br />

Stefano Ciafani,<br />

presidente nazionale<br />

di Legambiente<br />

greenplanner 57


Tu chiamale ClimateTech<br />

Economia circolare & Tech<br />

La riparazione è un diritto<br />

E anche una bella attività<br />

a cura di M.Cristina Ceresa<br />

La logica della sostituzione<br />

di un prodotto non funzionante<br />

fa consumare ogni<br />

anno nell’Unione europea 30<br />

milioni di tonnellate di risorse<br />

primarie, generando circa 35<br />

milioni di tonnellate di rifiuti e<br />

261 milioni di tonnellate di emissioni<br />

di gas a effetto serra. In<br />

termini di risparmio economico,<br />

inoltre, acquistare un nuovo prodotto<br />

comporta per i consumatori<br />

europei una perdita di quasi<br />

12 miliardi di euro all’anno.<br />

Tutto questo si può tentare di<br />

arginare riparando o acquistando<br />

l’usato. Nonostante questo, la<br />

riparazione è considerata una<br />

pratica difficile allo stato attuale.<br />

Inoltre, dietro alla logica della<br />

riparazione c’è un’altra interessante<br />

motivazione: risistemare<br />

un qualsiasi oggetto significa<br />

anche sviluppare delle capacità<br />

creative e di intelligenza che proprio<br />

in un’epoca dove le macchine<br />

e il digitale fanno da padrone<br />

vanno salvaguardate e rinforzate.<br />

Ripariamo dunque. Noi di<br />

<strong>GreenPlanner</strong> abbiamo dato vita<br />

CONOSCI I REPAIR CAFFÈ?<br />

Prendono il nome di Repair caffè spazi e luoghi dove tutti<br />

possono cimentarsi sul tema del riuso, della riparazione e del<br />

riciclo di oggetti. Di solito sono a libero accesso<br />

e in condivisione di beni materiali (spazio, arredi,<br />

attrezzi per il fai-da-te ecc.). L’atmosfera è di massima<br />

collaborazione in puro stile di volontariato.<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

a un contest che sfida sul campo<br />

i restarter. L’appuntamento, ogni<br />

anno, cade attorno alla giornata<br />

della riparazione che si tiene<br />

verso la metà di ottobre.<br />

Il regolamento che seguiamo è<br />

chiaro e intuitivo: nel più puro spirito<br />

della riparazione comunitaria,<br />

le squadre provenienti da tutta<br />

Italia lavorano in modo collaborativo.<br />

È più che ammesso sbirciare<br />

quello che fanno i vicini, chiedendo<br />

anche pareri e commentando,<br />

scambiandosi attrezzi e<br />

pezzi di ricambio. Non viene premiata<br />

solo l’efficacia e l’efficienza<br />

della riparazione, ma anche la<br />

creatività. La stessa che contraddistingue<br />

il premio Gambiarra, dal<br />

portoghese brasiliano “soluzione<br />

improvvisata per risolvere un<br />

problema con quello che si ha<br />

sotto mano“. Se poi si è eleganti<br />

tanto meglio: con il premio Kintsugi,<br />

dall’arte giapponese della<br />

saldatura dorata che consiste<br />

nell’aggiustare gli oggetti di ceramica<br />

rotti mettendo in evidenza il<br />

punto di rottura e la riparazione,<br />

la riparazione permette di raccontare<br />

anche una bella storia.<br />

(ha collaborato Francesco Cara)<br />

Ringraziamo gli Ecodesigner<br />

Per essere riparati al meglio i prodotti devono<br />

essere progettati in una nuova ottica:<br />

quella dell’ecodesign. In questo senso, il<br />

Regolamento europeo sull’ecodesign si pone<br />

l’obiettivo di estendere la gamma di prodotti oggetto<br />

di regolazione e di stabilire ulteriori regole<br />

(oltre a quelle intorno all’efficienza energetica)<br />

relative alle caratteristiche che tali prodotti devono<br />

avere (e alle informazioni che<br />

devono essere garantite ai consumatori)<br />

per poter essere immessi sul<br />

mercato europeo.<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

58 greenplanner


Tu chiamale ClimateTech<br />

FOCUS<br />

Paolo Galli è il contributor di <strong>GreenPlanner</strong> specializzato nelle<br />

tecnologie verdi/ClimateTech. Si occupa anche di temi legati anche<br />

alla digitalizzazione sostenibile, all’intelligenza artificiale e al machine<br />

learning con tutte le loro potenziali applicazioni ecosostenibili.<br />

Seguitelo qui<br />

IN EVIDENZA<br />

II codice di condotta europeo<br />

(Coc) per l’efficienza<br />

energetica dei data center<br />

suggerisce agli operatori<br />

più attenzione sull’efficientamento<br />

energetico<br />

delle loro infrastrutture.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

© Depositphotos<br />

Calcolo dell’impronta<br />

delle attività agricole<br />

Il settore agricolo ha un forte impatto<br />

sull’ambiente soprattutto a causa<br />

delle emissioni di gas serra degli<br />

allevamenti e dell’utilizzo dei pesticidi.<br />

Ma quanto impattano questi elementi<br />

sull’inquinamento? Uno strumento messo<br />

a punto da diversi enti, tra cui il Politecnico<br />

di Milano, dipartimento di Ingegneria Civile<br />

e Ambientale (Dica), e il Deib dell’Università<br />

degli Studi dell’Insubria, permette di<br />

calcolarlo.<br />

Il progetto, che prende il nome di Dust, è<br />

stato avviato per studiare il patrimonio<br />

di dati open informativi per l’analisi delle<br />

concentrazioni di<br />

inquinanti aerodispersi<br />

tipicamente emessi<br />

dalle attività agricole.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

® Google<br />

Google Research ha sviluppato<br />

la piattaforma<br />

Flood Hub che, attraverso<br />

l’Ai e i big data, aiuta prevedere<br />

in anticipo l’avvenire<br />

di un’esondazione o<br />

di una alluvione.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

A livello mondiale l’IoT<br />

potrebbe generare tra i<br />

5.500 e i 12.600 miliardi<br />

di dollari entro il 2030.<br />

Interessante la svolta biobased<br />

per rendere questo<br />

comparto più Sostenibile.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Le batterie al litio non<br />

hanno più segreti e potranno<br />

anche essere più<br />

sicure ora che è possibile<br />

fotografare in tempo<br />

reale con immagini in 3D<br />

le loro funzioni.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

greenplanner 59


Tu chiamale ClimateTech<br />

PropTech, il futuro<br />

del real estate<br />

Le Property Technology, più<br />

succintamente PropTech, sono<br />

start up e aziende che utilizzano<br />

tecnologie innovative per<br />

trasformare il settore immobiliare.<br />

È un fenomeno in fortissima<br />

crescita in Italia, specie<br />

a Milano (città che conta più<br />

della metà delle PropTech italiane),<br />

che vede il numero delle<br />

aziende della categoria più che<br />

sestuplicato dal 2018. Nel corso<br />

del <strong>2024</strong> ci si aspetta quindi<br />

una crescita costante del numero<br />

di aziende del settore - il<br />

ritmo di crescita è di circa una<br />

nuova start up alla settimana<br />

- che porterà il settore a oltre<br />

300 PropTech.<br />

Sono cinque le aree che nel<br />

nostro Paese contraddistinguono<br />

questo mercato: la prima<br />

riguarda la collaborazione<br />

con il comparto del Fintech<br />

e riguarda prevalentemente<br />

le operazioni di crowd e social<br />

funding delle costruzioni;<br />

poi, c’è l’area dello smart real<br />

15<br />

AM<br />

16<br />

AM<br />

LUNEDÌ Giornata mondiale dell’arte<br />

PM<br />

MARTEDÌ<br />

PM<br />

17<br />

AM<br />

MERCOLEDÌ<br />

PM<br />

PropTech nei fatti<br />

• automazione<br />

dei processi immobiliari<br />

• valutazione degli immobili<br />

• gestione cantieri<br />

• efficienza energetica<br />

• ...<br />

60 greenplanner


settimana 16<br />

18<br />

AM<br />

19<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

PM<br />

SABATO<br />

20 21<br />

DOMENICA<br />

Giornata<br />

mondiale della<br />

migrazione dei<br />

pesci<br />

Giornata<br />

mondiale della<br />

creatività e<br />

dell’innovazione<br />

aprile <strong>2024</strong><br />

estate, che consta di soluzioni<br />

per la gestione dell’efficienza<br />

energetica degli edifici;<br />

una larga parte di PropTech<br />

si occupa poi di Construction<br />

Technology (ConTech), ovvero<br />

utilizza le tecnologie innovative<br />

per la creazione di modelli<br />

digitali dei cantieri e consente<br />

una maggiore interazione tra<br />

progettazione e cantiere, anche<br />

attraverso sistemi di realtà aumentata<br />

e metaverso; quindi,<br />

c’è il settore della shared economy,<br />

che offre nuovi format<br />

di tipologia edilizia e, infine, i<br />

professional services, che offrono<br />

soluzioni consulenziali<br />

avanzate per il mondo del real<br />

estate o delle costruzioni.<br />

L’idrogeno,<br />

come e perché<br />

Lo slancio dell’industria dell’idrogeno<br />

è molto forte: nonostante<br />

non possa venire<br />

considerato come la prima<br />

scelta dell’utenza finale per la<br />

mobilità pulita - la sua minor<br />

efficienza energetica nei confronti<br />

dell’elettrico lo sconsiglia<br />

(e l’industria automobilistica<br />

si è già orientata verso la<br />

mobilità elettrica) - l’idrogeno<br />

è invece un’ottima soluzione<br />

per l’accumulo energetico -<br />

quindi come coadiuvante per<br />

lo stoccaggio delle energie<br />

rinnovabili - ma anche per il<br />

trasporto pesante - autotreni,<br />

aeroplani e navi.<br />

Il nostro continente rimane<br />

leader a livello mondiale nella<br />

realizzazione di progetti<br />

sull’idrogeno, catalizzando<br />

su di sé<br />

più del 35% degli<br />

investimenti totali.<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

greenplanner 61


Tu chiamale ClimateTech<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

Controllo<br />

del territorio<br />

L’intelligenza artificiale sta diventando<br />

pervasiva all’interno<br />

di tutti i settori produttivi,<br />

e l’agricoltura e il controllo del<br />

territorio non ne sono esclusi.<br />

In particolare, i vantaggi per<br />

l’agricoltura possono arrivare<br />

da una migliore efficienza, accuratezza<br />

e Sostenibilità delle<br />

pratiche agricole.<br />

Quello che maggiormente potrà<br />

aiutare il settore nella riduzione<br />

del suo impatto ambientale<br />

è un più efficiente (oltre che<br />

svolto in tempo reale) controllo<br />

delle colture, una gestione ottimizzata<br />

dell’irrigazione, una<br />

migliore previsione delle rese<br />

delle coltivazioni, l’automazione<br />

e l’introduzione della robotica<br />

nelle pratiche agricole, una<br />

gestione meno invasiva e più<br />

sostenibile delle malerbe e dei<br />

parassiti e, infine,<br />

l’ottimizzazione<br />

della produzione<br />

alimentare.<br />

22<br />

AM<br />

23<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

MARTEDÌ<br />

Giornata internazionale della Terra<br />

Premiazione del Planet Art Camp terza edizione<br />

PM<br />

Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore<br />

PM<br />

UN TOCCASANA<br />

L’intelligenza artificiale,<br />

inoltre, aiuta gli agricoltori a<br />

identificare precocemente i<br />

problemi, a controllare il territorio<br />

in modo più preciso<br />

grazie ai modelli predittivi, ai<br />

sensori e ai droni e, infine, a<br />

migliorare la tracciabilità dei<br />

prodotti alimentari.<br />

24<br />

AM<br />

MERCOLEDÌ<br />

Giornata mondiale per gli animali da laboratorio<br />

PM<br />

62 greenplanner


settimana 17<br />

aprile <strong>2024</strong><br />

25<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

Giornata mondiale del Pinguino<br />

Giornata mondiale della malaria<br />

Festa nazionale della Liberazione<br />

PM<br />

Qui si fanno<br />

anche le batterie...<br />

elettriche<br />

26<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

Un’analisi condotta dal team di<br />

McKinsey Battery Insights ha<br />

previsto che l’intera catena di<br />

produzione delle batterie agli<br />

ioni di litio - dall’estrazione, alla<br />

produzione fino al riciclo delle<br />

vecchie batterie - potrebbe<br />

crescere di oltre il 30% all’anno<br />

fino al 2030, anno in cui lo studio<br />

stima un mercato del valore<br />

di oltre 400 miliardi di dollari e<br />

oltre 4,7 TWh di capacità.<br />

Se la parte del leone sarà giocata<br />

dalla Cina - con circa il<br />

45% della domanda totale di<br />

ioni di litio nel 2025 e il 40%<br />

nel 2030 - McKinsey prevede<br />

che la crescita più<br />

elevata avverrà<br />

negli stati Uniti e<br />

in Europa.<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

SABATO<br />

27 28<br />

DOMENICA<br />

Giornata internazionale per<br />

la salvaguardia delle rane<br />

Giornata mondiale delle<br />

vittime dell’amianto<br />

Giornata internazionale<br />

per la sicurezza sul lavoro<br />

12 anni di<br />

<strong>GreenPlanner</strong><br />

Il diario continua a pag. 68<br />

NUMERO 4 / 2016<br />

Era l’anno europeo contro lo<br />

spreco. Noi continuiamo a<br />

combatterlo tutti i giorni.<br />

greenplanner 63


Tu chiamale ClimateTech<br />

FOCUS<br />

Cristina Molteni è laureata in architettura al Politecnico di Milano e si<br />

occupa di progettazione e di direzione lavori, con particolare attenzione<br />

agli edifici Nzeb. Per <strong>GreenPlanner</strong> è la referente degli argomenti legati<br />

alla progettazione sostenibile<br />

Seguitela qui<br />

IN EVIDENZA<br />

Le serre bioclimatiche non<br />

sono solo quelle legate<br />

all’agricoltura 4.0: anche<br />

in edilizia se ne fa ricorso.<br />

E gli esempi cui ispirarsi<br />

non mancano.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Luce ed energia<br />

dalle finestre<br />

A cura di Cristina Molteni<br />

Negli interventi di ammodernamento di un<br />

edificio, sia esso residenziale piuttosto che<br />

terziario commerciale, le superfici vetrate<br />

giocano un ruolo importante nei carichi di<br />

raffreddamento: si stima infatti che il 33%<br />

delle spese di raffreddamento siano dovute<br />

all’aumento di calore solare dalle finestre.<br />

Pertanto, nei processi di rinnovamento del<br />

parco edilizio, le soluzioni proposte possono<br />

contribuire a un controllo efficace del<br />

guadagno termico.<br />

Si inseriscono in questo trend le pellicole<br />

a controllo solare, basate sull’evoluzione<br />

della nanotecnologia.<br />

Gli esempi ormai non<br />

mancano...<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

C’è chi pensa che non per<br />

forza il “cappotto” sia la<br />

strada migliore per isolare<br />

una casa. Anche i nuovi<br />

laterizi sono una buona<br />

soluzione.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Ecco come riconoscere<br />

in un battere d’occhio un<br />

edificio che ha installato<br />

una facciata ventilata. Un<br />

rivestimento che garantisce<br />

le prestazioni energetiche<br />

dell’involucro.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Perché crediamo fortemente<br />

che la geotermia<br />

possa aiutare il sistema<br />

Italia nel cammino verso<br />

la transizione energetica?<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

© Depositphotos<br />

64 greenplanner


Con aroTHERM plus, silenziosità, sostenibilità<br />

ed efficienza vanno oltre ogni tua aspettativa.<br />

Zero emissioni, con gas refrigerante naturale<br />

amico del clima.<br />

Il massimo dell’efficienza e del risparmio.<br />

Estremamente silenziosa.<br />

Scopri di più su vaillant.it<br />

greenplanner 65


Per conoscere le imprese<br />

Signify trasforma la luce<br />

in un elemento di economia circolare<br />

La strategia verde di Signify<br />

si identifica in un motto:<br />

Brighter Lives, Better World<br />

Cambiando il modo in<br />

cui creiamo e usiamo la<br />

luce, possiamo migliorare la vita<br />

delle persone e avere un impatto<br />

positivo sul pianeta. Abbiamo<br />

fatto alcune promesse ambiziose<br />

che manterremo, a partire dalle<br />

nostre operazioni che sono già al<br />

100% carbon neutral. L’80% dei<br />

nostri ricavi sarà sostenibile e<br />

consegneremo al mondo 2 miliardi<br />

di lampade e apparecchi Led prodotti<br />

con presupposti Green.<br />

La luce è un movimento circolare di onde elettromagnetiche.<br />

Signify, leader mondiale dell’illuminazione<br />

e all’avanguardia nel mondo dello IoT<br />

lighting, ne ha fatto una missione e ora il “movimento<br />

circolare” è pervasivo non solo nei metodi<br />

di produzione, ma anche nei propri parametri<br />

economici.<br />

È la stampa in 3D la bandiera rappresentativa<br />

di questa mission: dopo l’uso i prodotti Signify<br />

possono essere rinnovati, riutilizzati o riciclati<br />

all’infinito.<br />

Gli impegni di Signify in vista del 2025<br />

Già dal 2020 Signify è 100% carbon neutral nelle global<br />

operation e ha bandito dal 2021 la plastica fossile<br />

negli imballaggi e ora punta:<br />

• Utilizzo di energia 100% rinnovabile<br />

• Zero sprechi in tutti i luoghi di produzione<br />

• Illuminare 10 milioni di vite attraverso<br />

la Signify Foundation<br />

• Ambiente di lavoro sicuro con un tasso<br />

di casi registrati totali di


maggio/<br />

Da scarto a risorsa: il segreto<br />

dell’economia circolare<br />

L’economia circolare incrocia la sfida della qualità,<br />

si nutre dei talenti dei territori<br />

e dà forza alla missione del nostro Paese.<br />

Ermete Realacci, ambientalista e politico italiano<br />

Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />

Marche: Parco Museo dello Zolfo di Marche e Romagna (Sassoferrato, AN). Miniera di Zolfo di<br />

Cabernardi<br />

Foto: Eleonora Guerra<br />

greenplanner 67


Da scarto a risorsa: il segreto dell’economia circolare<br />

Fantastica<br />

economia circolare<br />

Non smetteremo mai di dirlo:<br />

l’economia circolare è fantastica<br />

perché, oltre a essere proficua,<br />

è anche piena di creatività.<br />

È l’avverarsi delle pratiche alchemiche.<br />

Certo, lì avevano l’obiettivo<br />

di trasformare qualsiasi<br />

materia povera in oro. L’economia<br />

circolare in realtà fa di più:<br />

trasforma gli scarti in materie<br />

utili senza andare a sfruttare<br />

l’ambiente. Quindi, l’economia<br />

circolare è ecologica. Ma è anche<br />

“oro puro” per chi la attua al<br />

meglio. Lo dice bene Edo Ronchi,<br />

presidente del Circular economy<br />

network: «Per le imprese<br />

manifatturiere europee i materiali<br />

rappresentano oltre il 40%<br />

dei costi di produzione», inten-<br />

29 LUNEDÌ<br />

AM<br />

30 MARTEDÌ<br />

AM<br />

Giornata della memoria per tutte<br />

le vittime della guerra chimica<br />

PM<br />

PM<br />

dendo i materiali che hanno a<br />

che fare con l’economia lineare<br />

e che devono essere “estratti”.<br />

Estrazione che «è la causa di<br />

circa il 50% delle emissioni di<br />

gas serra e del 90% della perdita<br />

di biodiversità».<br />

Quindi, l’Economia circolare<br />

conviene e fa bene all’ambiente.<br />

Il tutto poi avvantaggia<br />

noi cittadini/consumatori:<br />

se tutto prende il via, si parla<br />

di un risparmio annuo di 60<br />

miliardi di euro sulla spesa dei<br />

consumatori, fino ad arrivare<br />

nel 2030 a 118 miliardi di<br />

euro.<br />

1 MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

Festa del lavoro<br />

PM<br />

68 greenplanner


settimana 18 aprile/maggio <strong>2024</strong><br />

2<br />

AM<br />

3<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

Giornata mondiale del Tonno<br />

Giornata mondiale della lentezza<br />

PM<br />

Giornata mondiale della libertà di stampa<br />

PM<br />

SABATO<br />

4 5<br />

DOMENICA<br />

Situazione<br />

altalenante<br />

Malgrado sia ben chiaro<br />

come l’economia circolare<br />

generi valore, in cinque anni<br />

siamo passati dal 9,1% al<br />

7,2%. In altre parole, stiamo<br />

riciclando di meno. Tra<br />

le prime cinque economie<br />

dell’Ue, l’Italia rimane comunque<br />

quella più circolare,<br />

anche se negli ultimi cinque<br />

anni ha perso posizioni,<br />

mentre gli altri hanno accelerato.<br />

Il tasso di utilizzo circolare<br />

dei materiali in Italia è al<br />

18,4%, resta più alto della<br />

media Ue (11,7%) nel 2021<br />

(eravamo al 20,6% nel 2020<br />

e al 19,5% nel 2019). Cosa<br />

sta succedendo dunque?<br />

Secondo Ronchi, «bisogna<br />

rispettare il cronoprogramma<br />

di attuazione della Strategia<br />

nazionale per l’economia<br />

circolare, recepire<br />

tempestivamente le misure<br />

europee, rafforzare il sostegno<br />

alle imprese e prevedere<br />

misure di fiscalità ecologica<br />

nella legge delega».<br />

ITALIA<br />

FRANCIA<br />

SPAGNA<br />

POLONIA<br />

GERMANIA<br />

Indice di performance<br />

sull’economia circolare<br />

2022: classifica dei<br />

cinque principali Paesi<br />

europei (dati dal Rapporto<br />

sull’economia circolare)<br />

greenplanner 69


Da scarto a risorsa: il segreto dell’economia circolare<br />

6<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

PM<br />

Riparare è meglio<br />

che buttare<br />

Sono circa 24.000 le aziende<br />

italiane che svolgono attività<br />

di riparazione. Il dato arriva dal<br />

Rapporto nazionale sull’economia<br />

circolare, che mostra<br />

come, in fatto di “riparazione”,<br />

il nostro Paese sia al terzo<br />

posto tra le cinque economie<br />

più importanti d’Europa, dietro<br />

alla Francia (35.300 imprese)<br />

e alla Spagna (29.100). Negli<br />

ultimi dieci anni, però, le nostre<br />

aziende sono diminuite: 2.622<br />

in meno rispetto al 2011, quasi<br />

-10%. Calano anche in Polonia,<br />

mentre crescono in Spagna,<br />

Francia e Germania.<br />

Se si considera il valore della<br />

produzione generato dalle<br />

aziende, in Italia si superano i<br />

2,1 miliardi di euro (+122 M€<br />

circa rispetto al 2011). Siamo<br />

dietro alla Francia (4,5 Mld€),<br />

a pari merito con la Spagna<br />

e davanti alla Germania (2<br />

Mld€). Gli addetti alle imprese<br />

di riparazione operanti in Italia<br />

nel 2020 sono quasi 10.800<br />

(in calo di circa 1.500 unità rispetto<br />

al 2019 e di 2.300 circa<br />

sul 2011), mentre Germania,<br />

Spagna e Francia impiegano<br />

un numero di addetti più che<br />

doppio rispetto all’Italia.<br />

70 greenplanner<br />

7<br />

AM<br />

8<br />

AM<br />

MARTEDÌ<br />

MERCOLEDÌ<br />

Giornata mondiale della risata<br />

PM<br />

Giornata mondiale della Croce Rossa<br />

e della Mezzaluna Rossa<br />

PM


settimana 19<br />

maggio <strong>2024</strong><br />

9<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

PM<br />

Estrazioni<br />

da apparecchi<br />

in disuso<br />

10<br />

VENERDÌ<br />

Terre rare: chiamiamo così<br />

una classe di elementi chimici<br />

utilizzati nei dispositivi<br />

elettronici.<br />

Ci sono terre rare nei cellulari,<br />

nei veicoli elettrici e pure<br />

nelle pale eoliche: estrarle<br />

dai minerali richiede un processo<br />

costoso e inquinante,<br />

e per questo si stanno<br />

trovando delle soluzioni. La<br />

possibilità di reperirle a costi<br />

più bassi rispetto a quelli<br />

AM<br />

PM<br />

SABATO<br />

11 12<br />

Giornata<br />

mondiale<br />

degli Uccelli<br />

migratori<br />

DOMENICA<br />

attuali e contenendo l’impatto<br />

sull’ambiente è una sfida<br />

decisiva per l’Europa, che dipende<br />

in gran parte dalle importazioni<br />

di queste materie.<br />

E lo è ancora di più nell’ottica<br />

della transizione ecologica.<br />

Lo hanno capito bene dei<br />

giovani ricercatori dell’Università<br />

di Milano-Bicocca. Il<br />

sistema messo a punto impiega<br />

due tipologie di rifiuto:<br />

grazie alle nanotecnologie, le<br />

terre rare vengono “estratte”<br />

da apparecchi elettronici in<br />

disuso, utilizzando un dispositivo<br />

realizzato con materiale<br />

poroso a partire dagli<br />

scarti dell’industria chimica<br />

e dell’acciaio. Il loro progetto<br />

si chiama Rare.<br />

greenplanner 71


Da scarto a risorsa: il segreto dell’economia circolare<br />

LO SAI<br />

CHE...<br />

In Francia hanno introdotto<br />

già dallo scorso anno il bonus<br />

riparazione. L’obiettivo<br />

è incoraggiare i consumatori<br />

ad aggiustare piuttosto<br />

che acquistare nuovi<br />

elettrodomestici, compresi<br />

i cellulari. Sono oltre 22.000<br />

le persone che avrebbero<br />

utilizzato il bonus nei primi<br />

mesi del 2022.<br />

Questo provvedimento nasce<br />

in seno alla legge antispreco<br />

Agec (Loi Anti-gaspillage<br />

pour une économie<br />

circulaire), che ha stanziato<br />

anche una bella somma: si<br />

parla di 410 milioni di euro<br />

in sei anni.<br />

13<br />

AM<br />

14<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

MARTEDÌ<br />

PM<br />

PM<br />

Anche a noi piace<br />

aggiustare<br />

Negli ultimi anni, quasi un<br />

italiano su 2 (il 45% degli intervistati)<br />

ha acquistato un<br />

prodotto usato e uno su 3 (il<br />

36% del campione) un prodotto<br />

ricondizionato o rigenerato.<br />

Oltre l’80% delle persone intervistate<br />

pensa che ridurre<br />

il packaging sia importante.<br />

Leasing, noleggio e sharing<br />

72 greenplanner<br />

15<br />

AM<br />

MERCOLEDÌ<br />

Giornata internazionale della famiglia<br />

PM


settimana 20<br />

maggio <strong>2024</strong><br />

16<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

Giornata internazionale della luce<br />

PM<br />

sono utilizzati più della media<br />

(+10-11%) dalla fascia di<br />

popolazione di età compresa<br />

tra i 18 e i 30 anni. Gli under<br />

30, però, sono i più scettici<br />

circa le proposte per incentivare<br />

un approccio più circolare<br />

alle scelte d’acquisto, e hanno<br />

poca fiducia nella capacità di<br />

migliorare la governance del<br />

settore. Lo attesta una ricerca<br />

realizzata lo scorso anno da<br />

Cen e Legacoop, in collaborazione<br />

con Ipsos, su un campione<br />

rappresentativo di cittadini.<br />

17<br />

VENERDÌ Giornata internazionale contro l’omofobia<br />

AM<br />

PM<br />

SABATO<br />

18 19<br />

DOMENICA<br />

L’impronta delle<br />

cattive abitudini<br />

La logica della sostituzione di<br />

un prodotto non funzionante,<br />

invece della sua riparazione,<br />

genera ogni anno nell’Unione<br />

europea circa 35 milioni di tonnellate<br />

di rifiuti e 261 milioni di<br />

tonnellate di emissioni di gas<br />

a effetto serra. In termini economici,<br />

inoltre, acquistare un<br />

nuovo prodotto invece di ripararne<br />

uno “vecchio” comporta<br />

per i consumatori europei una<br />

perdita di quasi 12 miliardi di<br />

euro all’anno.<br />

Nonostante questo, la riparazione<br />

è considerata una pratica<br />

difficile allo stato attuale. E, per<br />

alcuni, anche fuori moda come<br />

professione.<br />

greenplanner 73


Da scarto a risorsa: il segreto dell’economia circolare<br />

New material<br />

Sericina il brutto anatroccolo<br />

dell’industria della seta<br />

a cura di Laura Cipolla, Antonino Natalello, Ivana Dragojlov e Simone Vesentini<br />

(Uni Bicocca)<br />

La seta grezza è costituita<br />

principalmente da due<br />

proteine, la fibroina e la sericina.<br />

Mentre la prima componente<br />

è utilizzata nell’industria<br />

tessile per prodotti di pregio, la<br />

sericina è considerata un materiale<br />

di scarto, e quindi rilasciata<br />

nelle acque di lavorazione a seguito<br />

del processo di sgommatura.<br />

In questo modello lineare<br />

che dal bozzolo porta al filato<br />

la sericina viene inevitabilmente<br />

persa. Il progetto “Ritessere:<br />

Silk sericin material from textile<br />

industry by product” propone un<br />

nuovo modello economico circolare<br />

che dal bozzolo porti sia al<br />

filato di fibroina sia a materiali di<br />

sericina per nuovi utilizzi.<br />

Date le sue proprietà quali la biocompatibilità,<br />

l’attività antibatterica,<br />

antiossidante e idratante, la<br />

sericina viene già utilizzata come<br />

componente bioattivo in ambito<br />

cosmetico e dermatologico.<br />

ll progetto Ritessere vuole esplorare<br />

nuovi ambiti di applicazione<br />

quali substrati bidimensionali -<br />

vedi la realizzazione di maschere<br />

facciali o packaging nell’industria<br />

alimentare - oppure strutture<br />

tridimensionali per le colture cellulari<br />

per l’ingegneria dei tessuti.<br />

Per fare questo è necessario<br />

partire da un bozzolo che abbia<br />

caratteristiche di tracciabilità<br />

che sovente non sono garantite<br />

dai principali produttori asiatici.<br />

Inoltre, è necessario studiare le<br />

caratteristiche chimico fisiche<br />

della sericina e standardizzare<br />

Un altro interessante progetto legato al<br />

passato e al futuro della seta è quello che<br />

prende il nome di Aracne. Niente a che<br />

vedere con i ragni: Aracne è solo l’acronimo di<br />

“Advocating the role of silk art and cultural heritage<br />

at national and european scale”. Con i finanziamenti<br />

Horizon il Crea punta così a rilanciare in<br />

Italia e in Europa la filiera della seta.<br />

Da sapere che la gelsicoltura ha moltissimi sbocil<br />

processo di estrazione per<br />

poi procedere alla sua modifica<br />

per le applicazioni desiderate.<br />

Ritessere è un progetto<br />

multidisciplinare che coinvolge<br />

esperti di gelsi- e bachi-coltura;<br />

ingegneri esperti sugli aspetti<br />

tecnologici e sulle ricadute economiche<br />

di nuovi biomateriali;<br />

chimici organici e biofisici per la<br />

modifica e la caratterizzazione<br />

delle proprietà chimico fisiche<br />

della sericina di partenza e dei<br />

prodotti finali.<br />

Il progetto Ritessere è stato finanziato da Fondazione Cariplo con il<br />

programma Economia Circolare - Promuovere ricerca per un futuro<br />

sostenibile (2022) e vede come partner del progetto il Dipartimento di<br />

Elettronica, Informazione e Bioingegneria e il Dipartimento di Ingegneria<br />

Gestionale del Politecnico di Milano (ente capofila), il Dipartimento di<br />

Biotecnologie e Bioscienze dell’Università di Milano-Bicocca e il Laboratorio<br />

di Gelsibachicoltura del Crea Agricoltura e Ambiente di Padova.<br />

Forte ritorno alla gelsibachicoltura<br />

chi: dalla produzione di seta per il tessile ad altri<br />

settori come quello cosmetico e biomedicale. La<br />

crisalide può essere destinata alla mangimistica,<br />

così come le more vengono utilizzate dall’industria<br />

alimentare. Foglie e legno, invece, sono<br />

sottoprodotti ideali per l’industria farmaceutica<br />

o per la zootecnia.<br />

Ce ne parla Silvia Cappellozza, dirigente<br />

di ricerca Crea qui<br />

74 greenplanner


Per conoscere le imprese<br />

DECATHLON / Dichiarazione extra finanziaria di performance 2022<br />

Creare Valore Sostenibile<br />

Nel 2022 Decathlon Gruppo è riuscita<br />

a ridurre le proprie emissioni assolute di<br />

CO 2 rispetto al 2021 pur incrementando<br />

le vendite e il fatturato. Per raggiungere<br />

il nuovo obiettivo, sarà necessario<br />

intensificare ulteriormente gli sforzi ed<br />

agire su tre leve: decarbonizzare le attività<br />

dell’Azienda, ottimizzare l’offerta e ideare<br />

prodotti duraturi nel tempo, e infine, far<br />

passare il nostro modello di economia<br />

circolare su larga scala. Tutte queste leve<br />

saranno favorite da una trasformazione<br />

digitale e da una gestione integrata della<br />

performance ambientale.<br />

Il coinvolgimento dei collaboratori\<br />

collaboratrici è determinante: per far ciò<br />

integriamo l’ambiente sempre più nelle<br />

strategie e la Cultura d’Impresa.<br />

OBIETTIVI<br />

-20% di emissioni assolute di CO 2 entro il 2026 - sulla base delle emissioni<br />

misurate nel 2021<br />

OBIETTIVI<br />

1. Decarbonizzare tutte<br />

le attività dell’Azienda<br />

Ridurre l’intensità di carbonio<br />

dei prodotti; investire in<br />

materie prime più sostenibili;<br />

supportare i fornitori nell’utilizzo<br />

di fonti energetiche rinnovabili;<br />

decarbonizzare i trasporti; agire<br />

sulla mobilità dei clienti e dei<br />

collaboratori, ecc.<br />

2. Ottimizzare l’offerta<br />

e ideare prodotti che<br />

durano nel tempo<br />

Incrementare la creazione di<br />

valore economico riducendo le<br />

emissioni di CO 2<br />

(creare un’offerta<br />

che tenga in considerazione<br />

il margine percentuale/CO 2<br />

per prodotto); sviluppare una<br />

gamma di prodotti al servizio<br />

della circolarità (prodotti duraturi,<br />

riparabili, riciclabili, tracciabili).<br />

3. Promuovere su<br />

larga scala modelli<br />

di business circolari<br />

Sviluppare dei modelli di business<br />

(second hand, noleggio,<br />

riparazione) per garantire<br />

l’accesso allo sport e la creazione<br />

di valore.<br />

4. Impattare sull’ecosistema attraverso la sensibilizzazione e il coinvolgimento<br />

> decathlon.it


Da scarto a risorsa: il segreto dell’economia circolare<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

Economia circolare<br />

è molto Pink&Green<br />

L’economia circolare è vissuta<br />

tutti i giorni in prima linea dalle<br />

donne italiane, che mettono l’anima<br />

e il cervello su progetti che<br />

sono le fondamenta del nostro<br />

futuro, perché danno una chance<br />

in più anche all’ambiente. È<br />

questo che stiamo raccontando<br />

in Pink&Green da 4 anni a questa<br />

parte.<br />

Un format editoriale che deve<br />

il suo successo allo scouting di<br />

progetti che escono sovente da<br />

centri di ricerca per poi diventare<br />

business nei settori merceologici<br />

più disparati: dal food<br />

all’industria pesante.<br />

Invitiamo chiunque abbia ideato<br />

una soluzione di economia<br />

circolare a scrivere alla<br />

redazione: non<br />

mancheremo di<br />

prenderla in considerazione.<br />

20<br />

AM<br />

21<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

MARTEDÌ<br />

Giornata europea del Mare<br />

PM<br />

Giornata mondiale delle Api<br />

Giornata internazionale della diversità culturale<br />

per il dialogo e lo sviluppo<br />

PM<br />

A DEPURARE LE ACQUE e<br />

a riutilizzarle ci pensa Iride<br />

Acque<br />

22<br />

AM<br />

MERCOLEDÌ<br />

Giornata internazionale della diversità biologica<br />

PM<br />

LA CASA SI FA CIRCOLARE<br />

grazie all’agricoltura e ai suoi<br />

fantastici scarti<br />

76 greenplanner


settimana 21<br />

maggio <strong>2024</strong><br />

23<br />

GIOVEDÌ Giornata mondiale delle Tartarughe<br />

AM<br />

PM<br />

ATELIER RIFORMA applica<br />

l’Intelligenza artificiale<br />

all’obiettivo di salvare i vestiti<br />

dal macero<br />

24<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

ANCHE AI FIORI si promette<br />

una vita infinita, trasformandoli<br />

in biopolimero<br />

GLI SCARTI dell’industria<br />

ittica diventano valore<br />

SABATO<br />

25 26<br />

Giornata dell’Africa<br />

DOMENICA<br />

UN PROGETTO portato<br />

avanti da un gruppo di donne<br />

di Mumbai per recuperare<br />

la vecchia stoffa dei sari,<br />

indumenti tipici delle donne<br />

indiane. Ne parliamo con<br />

Oxfam che supporta I was a<br />

sari anche in Italia<br />

greenplanner 77


Da scarto a risorsa: il segreto dell’economia circolare<br />

Ultimo<br />

comandamento:<br />

non buttare<br />

Non ti serve più? Donalo,<br />

scambialo o vendilo. La<br />

Second hand economy si sta<br />

sviluppando anche tra gli italiani,<br />

che stanno scoprendo<br />

sempre più una nuova modalità<br />

di baratto o di vendita di<br />

tutto ciò che hanno in casa e<br />

di cui non sanno più che farsene.<br />

Rivolgersi al mercato del<br />

Second hand rappresenta la<br />

scelta ideale non solo in termini<br />

di risparmio economico,<br />

ma anche ecologico: obiettivo,<br />

non fare finire più nulla in<br />

discarica.<br />

Basta aprire un armadio e<br />

capire cosa si può vendere.<br />

Ma non ci sono solo i vestiti a<br />

trainare il mercato del second<br />

hand: le categorie che stanno<br />

registrando un maggior<br />

numero di transazioni negli<br />

ultimi tempi sono collezionismo,<br />

casa & giardino e sport<br />

& tempo libero.<br />

Prima di vendere delle cose, si<br />

potrebbe pensare di dar loro<br />

27<br />

AM<br />

28<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

MARTEDÌ<br />

PM<br />

PM<br />

Anche nella vita di tutti i<br />

giorni possiamo attuare<br />

buone pratiche di economia<br />

circolare. Come? Praticando<br />

la regola delle 4 R:<br />

• RIUSA<br />

• RICICLA<br />

• RIPARA<br />

• REGALA<br />

(O AL MASSIMO VENDI)<br />

29<br />

AM<br />

MERCOLEDÌ<br />

Giornata internazionale degli operatori<br />

di pace delle Nazioni Unite<br />

PM<br />

78 greenplanner


settimana 22<br />

30<br />

AM<br />

31<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

Giornata mondiale della lotta al fumo<br />

PM<br />

maggio/giugno 2023<br />

Le piattaforme<br />

più famose:<br />

dove vendere il proprio<br />

guardaroba (o rifarselo)<br />

Wallapop.com<br />

Subito.it<br />

Vinted.it<br />

Depop.com<br />

Etsy.com<br />

una nuova vita. Basta avere<br />

un tocco di manualità (stanno<br />

impazzando anche i corsi di<br />

falegnameria, meccanica - soprattutto<br />

per aggiustare le bici<br />

- e sartoria) e creatività. Oltre<br />

a tempo e voglia di non buttare<br />

via più niente.<br />

E se poi volete davvero divertirvi,<br />

partecipate a uno<br />

swap party o vendete direttamente<br />

voi a un mercatino<br />

organizzato dal vivo.<br />

Noi di Greenplanner<br />

ogni anno<br />

facciamo il Passamano.<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

SABATO<br />

1 2<br />

Giornata<br />

mondiale dei<br />

genitori<br />

Festa della<br />

Repubblica<br />

Italiana<br />

DOMENICA<br />

12 anni di<br />

<strong>GreenPlanner</strong><br />

Il diario continua a pag. 84<br />

NUMERO 5 / 2017<br />

Un intero anno dedicato<br />

alle migliori specie<br />

botaniche.<br />

MediaPartner Enea.<br />

greenplanner 79


Per saperne<br />

di più e<br />

<br />

petizione<br />

<br />

qui<br />

Acqua Sant’Anna appoggia l’iniziativa A Buon Rendere<br />

e invita a firmare la petizione. Ecco perché:<br />

Alberto Bertone, amministratore delegato e presidente di Acqua Sant’Anna, si sta<br />

facendo portavoce dell’introduzione del vuoto a rendere cercando di sensibilizzare<br />

sul tema: come già avviene in molti Paesi europei, il deposito cauzionale<br />

sul materiale plastico aiuterebbe il consumatore al giusto<br />

riciclo e a far diventare il recupero il più capillare possibile. «Attribuendo<br />

un valore economico alla plastica - sostiene - nessuno la<br />

getterebbe nell’ambiente». Segui qui la videointervista<br />

Sede legale: Via Commendator Giuseppe Bertone, 1 12010 Vinadio (CN) - Italy<br />

Sede Commerciale e Marketing: Via Papa Giovanni Paolo II, 12, 10043, Orbassano (TO) Italia


Da scarto a risorsa: il segreto dell’economia circolare<br />

FOCUS<br />

Aurora Magni insegna Sostenibilità dei sistemi industriali alla Liuc di<br />

Castellanza e collabora con Università e centri in tema di innovazione<br />

nell’industria tessile e della moda. È presidente e cofondatrice della società<br />

di ricerca e consulenza Blumine<br />

Seguitela su <strong>GreenPlanner</strong>.it qui<br />

IN EVIDENZA<br />

Sdoganare l’utilizzo delle<br />

fibre rigenerate nelle<br />

collezioni. È questo un<br />

lavoro di cultura circolare<br />

che le aziende di moda<br />

devono iniziare seriamente<br />

a perseguire.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

© Depositphotos<br />

La moda è tecnologia<br />

circolare<br />

A cura di Diego Sevieri<br />

L’innovazione sostenibile nel settore tessile<br />

ha oggi un ruolo decisivo nel decarbonizzare<br />

e rendere Green l’industria della moda. Grazie<br />

alla ricerca si è arrivati non soltanto alla<br />

realizzazione di nuovi tessuti ecologici con<br />

caratteristiche di maggiore efficienza, ma<br />

soprattutto al perfezionamento dei processi<br />

di produzione, che utilizzano meno sostanze<br />

tossiche, hanno meno scarti e sono meno<br />

esigenti in termini di consumo di acqua ed<br />

energia. La grande opportunità sta anche<br />

nell’associare l’economia circolare nei processi<br />

produttivi. Sono ben consci molti operatori.<br />

Alcuni sono arrivati a<br />

scrivere un manifesto.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Il poliestere del futuro<br />

potrebbe essere meno<br />

chimico e più ecologico.<br />

La nuova frontiera infatti<br />

è quella di produrlo dal<br />

sequestro di CO 2<br />

.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Lavori in corso in tema di<br />

rifiuti tessili. Fondamentale<br />

è però prendere in<br />

considerazione tutta la filiera<br />

e non solo la raccolta,<br />

selezione, riuso, riciclo.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Il riciclo delle fibre cellulosiche<br />

permette la<br />

nascita di una nuova<br />

industria sostenibile<br />

partendo da un minore<br />

impatto ambientale.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

greenplanner 81


appunti del mese<br />

L M M G V S D<br />

27 28 29 30 31 1 2<br />

3 4 5 6 7 8 9<br />

10 11 12<br />

17 18 19<br />

24 25 26<br />

13 14 15<br />

20 21 22<br />

16<br />

23<br />

27 28 29 30<br />

82 greenplanner


giugno/<br />

Sulla strada<br />

della buona agricoltura<br />

Per migliaia di anni agricoltori e allevatori<br />

hanno tratto spunto dai processi naturali.<br />

L’allevamento industriale considera<br />

la natura un ostacolo da superare.<br />

Jonathan Safran Foer, scrittore<br />

Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />

Toscana: Pozzo Roma (Gavorrano GR). Siamo nel Parco Nazionale delle Colline Metallifere.<br />

Foto di: Marco Porciani<br />

greenplanner 83


Sulla strada della buona agricoltura<br />

L’agricoltura green<br />

che ci aiuta a<br />

proteggere il suolo<br />

Il suolo è due volte da proteggere:<br />

la prima dalla cementificazione;<br />

la seconda<br />

dalla cattiva agricoltura che,<br />

ricorrendo a chimica e cattive<br />

pratiche, lo sta rendendo<br />

sterile. Secondo la Fao (Organizzazione<br />

delle Nazioni<br />

3<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

Giornata mondiale della bicicletta<br />

PM<br />

4<br />

AM<br />

MARTEDÌ<br />

Giornata internazionale dei bambini innocenti<br />

vittime d’aggressioni<br />

PM<br />

Un bell’esempio ci viene<br />

dall’agricoltura naturale<br />

coreana (Knf): l’assunto di base<br />

è sempre quello di ricorrere ai<br />

microorganismi indigeni per<br />

arricchire il suolo, sfruttando<br />

così il potenziale intrinseco di<br />

piante e animali e limitando il<br />

consumo di acqua.<br />

5<br />

AM<br />

MERCOLEDÌ<br />

Giornata mondiale dell’Ambiente<br />

Giornata internazionale per la lotta alla pesca illegale<br />

PM<br />

Unite per l’alimentazione e<br />

l’agricoltura) entro il 2050 il<br />

90% delle terre ora coltivate<br />

andranno incontro all’infertilità.<br />

Proprio quelle terre da<br />

84 greenplanner


settimana 23<br />

giugno <strong>2024</strong><br />

6<br />

AM<br />

7<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

Da oggi fino al 9 giugno si vota in Europa<br />

per il rinnovo del Parlamento Europeo<br />

PM<br />

Giornata mondiale della sicurezza alimentare<br />

PM<br />

cui dipende il sostentamento<br />

di 8 miliardi di persone (9<br />

miliardi al 2030), cui vanno<br />

aggiunti anche gli animali.<br />

Parlare di rigenerazione del<br />

suolo significa riqualificare<br />

il rapporto dell’uomo con<br />

il terreno, integrando nelle<br />

tecniche agronomiche la funzione<br />

ecologica di un sistema<br />

territoriale. Se è vero che il<br />

modello di agricoltura tradizionale<br />

è stato un passaggio<br />

fondamentale nel sistema di<br />

produzione, oggi è necessario<br />

uno step successivo.<br />

Meno trattori in campo e più<br />

biodiversità. Tra i nuovi modelli<br />

è interessante l’uso delle<br />

cover crop, le colture di copertura<br />

che proteggono il suolo<br />

dall’erosione e ne mantengono<br />

le sostanze nutritive. Ma<br />

è fondamentale che le nuove<br />

pratiche vengano<br />

insegnate nelle<br />

scuole agrarie. Al<br />

più presto.<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

SABATO<br />

8 9<br />

Giornata<br />

mondiale degli<br />

oceani<br />

DOMENICA<br />

HA<br />

DETTO<br />

Il suolo è importantissimo<br />

e in qualità di professionisti<br />

tecnicoscientifici, noi agronomi<br />

abbiamo il compito<br />

di dare un buon contributo<br />

alle nuove generazioni. È<br />

importante parlare di verde<br />

e guardare alle buone<br />

produzioni in termini di<br />

qualità: non possiamo più<br />

depauperare le risorse ambientali.<br />

Francesca Oggionni<br />

presidente Ordine dei dottori<br />

agronomi e forestali di Milano<br />

greenplanner 85


Sulla strada della buona agricoltura<br />

Il perché<br />

del biologico<br />

rigenerativo<br />

Le pratiche agricole convenzionali<br />

hanno degradato i suoli<br />

e accelerato la crisi climatica,<br />

considerato che sono responsabili<br />

di circa il 30% delle emissioni<br />

globali di carbonio, del<br />

70% dell’uso di acqua dolce e di<br />

una riduzione della biodiversità<br />

del 30%. È qui che insiste il Rodale<br />

Institute, attivo sin dagli<br />

anni 40 negli Usa, che propone<br />

il biologico rigenerativo, ovvero<br />

un approccio olistico all’agricoltura<br />

che incoraggia l’innovazione<br />

continua e il miglioramento<br />

delle misure ambientali,<br />

sociali ed economiche.<br />

L’Eroc italiano<br />

È a Parma, voluto da Davines,<br />

azienda di cosmetica<br />

naturale, il primo centro rigenerativo<br />

biologico europeo<br />

(Eroc) che segue le direttive<br />

del Rodale Institute. Qui saranno<br />

promosse la ricerca<br />

sulla Sostenibilità e la formazione<br />

degli agricoltori delle<br />

aziende europee di piccole<br />

e medie dimensioni, che<br />

preservano le colture locali<br />

dedicate all’alimentazione, la<br />

nutrizione e la bellezza. Il progetto<br />

ha già ottenuto il Premio<br />

Capitale Naturale 2022,<br />

in collaborazione con Wwf e<br />

Crea - Rete rurale nazionale.<br />

10 LUNEDÌ<br />

AM<br />

11 MARTEDÌ<br />

AM<br />

12 MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

PM<br />

Giornata mondiale contro il lavoro minorile<br />

PM<br />

86 greenplanner


settimana 24<br />

13<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

PM<br />

giugno <strong>2024</strong><br />

Il bio in Italia<br />

L’Italia è il paese del bio: lo<br />

afferma Nomisma, calcolando<br />

sia la quota di superficie<br />

agricola, sia il numero degli<br />

operatori e l’export. Stiamo<br />

parlando di un mercato legato<br />

agli alimenti biologici<br />

che raggiunge i 260 miliardi<br />

di dollari (dato al 2022), con<br />

il nostro Paese che cuba 4,4<br />

miliardi di euro, con quasi 3<br />

di export.<br />

14<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

Giornata mondiale del donatore di sangue<br />

PM<br />

SABATO<br />

15 16 DOMENICA<br />

Giornata<br />

mondiale<br />

del vento<br />

Giornata<br />

mondiale contro<br />

gli abusi sugli<br />

anziani<br />

Dove si acquista<br />

il biologico?<br />

Secondo Nielsen, il 58% del<br />

totale delle vendite di bio<br />

in Italia vengono effettuate<br />

nella Distribuzione moderna<br />

(definita così perché è sempre<br />

più organizzata in catene<br />

commerciali). Nel 2022, gli<br />

acquisti bio in questo canale<br />

si sono attestati a 2,3 miliardi<br />

di euro, con un incremento<br />

dell’1,6% a valore rispetto al<br />

2021. Cresce il volume del<br />

bio anche nel carrello (+1,5%),<br />

mentre il totale del carrello<br />

alimentare è sostanzialmente<br />

fermo (+0,4%).<br />

greenplanner 87


Sulla strada della buona agricoltura<br />

Rigenerazione<br />

a cura di Annamaria Ranieri<br />

ordinario di Chimica Agraria<br />

all’Università di Pisa e accademica dei Georgofili<br />

Suoli sempre<br />

più “salati”:<br />

come coltivarli?<br />

della salinità<br />

dei suoli e dell’acqua per<br />

L’aumento<br />

l’irrigazione è un problema<br />

che sta vertiginosamente<br />

crescendo nelle regioni aride<br />

e semiaride del Mediterraneo.<br />

Approssimativamente, 18 milioni<br />

di ettari, corrispondenti<br />

al 25% del totale delle terre irrigate<br />

nell’area Mediterranea<br />

sono colpite dal fenomeno<br />

della salinità. Questo influenza<br />

la crescita delle specie vegetali<br />

coltivate riducendone i loro<br />

raccolti, restringendo così l’uso<br />

di terreni per la loro coltivazione<br />

e incrementandone la desertificazione.<br />

La crescita della<br />

popolazione nell’area mediterranea<br />

a cui stiamo assistendo<br />

e che aumenterà negli anni a<br />

venire, deve quindi prevedere<br />

l’uso agricolo di terre saline per<br />

venire incontro alla aumentata<br />

richiesta di cibo, nell’ottica comunque<br />

di una intensificazione<br />

sostenibile dell’agricoltura.<br />

Il bacino del Mediterraneo è<br />

un hotspot di biodiversità (da<br />

15.000 a 25.000 specie) e di<br />

queste il 60% rappresenta specie<br />

uniche nella regione. È stato<br />

stimato che solo il 10% delle<br />

specie vegetali, coltivate in<br />

passato, siano ancora allevate.<br />

Le monocolture sono la forza<br />

trainante della perdita di diversità<br />

genetica e della necessità<br />

di costosi input (come per<br />

esempio i fertilizzanti e pesticidi),<br />

che alla fine inquinano<br />

il suolo, l’acqua e il cibo che<br />

stanno producendo. Le esperienze<br />

degli agricoltori locali<br />

del Mediterraneo nel miglioramento<br />

dell’agricoltura tradizionale<br />

e della produttività<br />

animale in condizioni aride e<br />

saline sono limitate. Per sostenere<br />

e riportare la produzione<br />

agricola a livelli economici<br />

accettabili e per favorire<br />

il sostentamento degli agricoltori<br />

poveri nella regione, i<br />

sistemi di produzione agricola<br />

devono essere adeguati e devono<br />

essere resilienti ai cambiamenti<br />

climatici nell’area<br />

mediterranea.<br />

Obiettivo di HaloFarMs è rendere<br />

sostenibili e redditizi, mediante soluzioni<br />

nature based, i sistemi agricoli della<br />

regione mediterranea, mirando a far<br />

fronte alla salinità del suolo e dell’acqua<br />

mediante l’uso di piante selvatiche<br />

tolleranti al sale: le alofite.<br />

IL PROGETTO HALOFARMS<br />

HaloFarMs è l’acronimo di “Development<br />

and Optimization of Halophyte based<br />

Farming systems in salt affected Mediterranean<br />

Soils”. È un progetto “Prima”,<br />

che rappresenta l’iniziativa lanciata da<br />

19 paesi euro-mediterranei, dei quali<br />

11 Stati Membri (Cipro, Croazia, Francia,<br />

Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo,<br />

Malta, Portogallo, Slovenia, Spagna) e<br />

8 paesi extra europei (Algeria, Egitto,<br />

Israele, Giordania, Libano, Marocco, Tunisia,<br />

Turchia) per la creazione di un programma<br />

europeo congiunto di ricerca<br />

e innovazione (R&I) sulle tematiche di<br />

“water management and provisions and<br />

agro food systems in the Mediterranean<br />

Region”.<br />

88 greenplanner


Sulla strada della buona agricoltura<br />

Botanica assorbi inquinamento<br />

Le 10 piante che fanno bene<br />

a noi e all’ambiente<br />

a cura di M.Cristina Ceresa<br />

Ci sono ancora tante specie<br />

e piante da scoprire che ci<br />

possono dare una mano<br />

a stare bene. Come il Tulsi. Io l’ho<br />

scoperto in India dove lo chiamano<br />

basilico santo. La medicina<br />

ayurvedica consiglia di farsi ogni<br />

giorno una bella tisana di Tulsi.<br />

Ma una recente ricerca condotta<br />

da GardenersLondon mostra<br />

come circondarsi di Tulsi possa<br />

giovare anche alla qualità dell’aria<br />

indoor. «I nostri calcoli - scrive<br />

Niki Strupnenski, esperto botanico<br />

- mostrano che in 24 ore il<br />

Tulsi può portare a un aumento<br />

del 13,46% dell’ossigeno nell’aria<br />

e assorbire circa 68,4 ppm di<br />

anidride carbonica. Inoltre, pare<br />

che sia un’efficace repellente per<br />

le zanzare».<br />

GardenersLondon ritiene che<br />

anche le palme siano ottime<br />

piante da adottare perché hanno<br />

un grande potere di assorbimento.<br />

Bisogna però fare attenzione<br />

nel caso si abbiano in casa<br />

animali domestici. Alcune infatti<br />

possono risultare tossiche per i<br />

nostri amici a 4 zampe.<br />

In questo caso consigliano la<br />

Palma signora, ovvero la Rhapis<br />

excelsa.<br />

sorbimento di CO 2<br />

, con una media<br />

di 32,40 ppm al giorno.<br />

Un’altra specie da scoprire come<br />

“amica” è la Pianta della gomma<br />

Parliamo di succulente e non<br />

solo qui: vedi anche pag.94.<br />

Secondo i calcoli di GardenersLondon<br />

la Pianta della gomma<br />

è in grado di aumentare il livello<br />

di ossigeno dell’8,06% in 24<br />

LA PALMA ARECA<br />

Però, guardate che performance<br />

ha la palma Areca. I dati dimostrano<br />

che per 24 ore una<br />

palma di areca può aumentare<br />

la concentrazione di ossigeno di<br />

quasi il 10%. È anche una delle<br />

migliori piante in termini di asore.<br />

Questa specie è anche in<br />

grado di assorbire una quantità<br />

di anidride carbonica tale da far<br />

registrare una diminuzione di<br />

28,80 ppm.<br />

È interessante notare che la<br />

pianta del caucciù può essere<br />

utilizzata per produrre gomma<br />

se lasciata crescere come albero<br />

nel suo habitat naturale.<br />

Fantastica la natura, anche<br />

quella più umile come l’edera.<br />

Ce n’è una che chiamano del<br />

diavolo che comunque ci aiuta<br />

e non poco. L’edera del diavolo -<br />

detta anche pothos dorato - è in<br />

grado, sempre secondo l’analisi<br />

inglese, di rilasciare una quantità<br />

di ossigeno nell’aria tale da<br />

far percepire un aumento del<br />

7,20% entro 24 ore. Contemporaneamente,<br />

la pianta di pothos<br />

dorato può ridurre i livelli di CO 2<br />

di 28,80 ppm.<br />

Le Dieci migliori piante da interno<br />

classificate in base al rilascio di ossigeno<br />

Specie botanica<br />

Tulsi (Holy Basil)<br />

Areca Palm<br />

Lady palm<br />

Rubber Plant<br />

English Ivy<br />

Orchid<br />

Snake Plant<br />

Devil’s Ivy<br />

Aloe Vera<br />

PeaceLily<br />

O 2<br />

prodotta nelle 24h<br />

+13,46%<br />

+9,97%<br />

+8,35%<br />

+8,06%<br />

+7,84%<br />

+7,56%<br />

+7,20%<br />

+7,20%<br />

+7,02%<br />

+5,83%<br />

CO 2<br />

assorbita nelle 24h<br />

-15,94%<br />

-7,57%<br />

-6,74%<br />

-6,76%<br />

-6,74%<br />

-6,71%<br />

-8,39%<br />

-6,73%<br />

-8,41%<br />

-6,73%<br />

Fonte: GardenersLondon<br />

greenplanner 89


Sulla strada della buona agricoltura<br />

17 LUNEDÌ<br />

AM<br />

Giornata mondiale per la lotta<br />

alla desertificazione e alla siccità<br />

PM<br />

Che cos’è<br />

l’agricoltura<br />

biodinamica<br />

Nell’agricoltura biodinamica la<br />

concimazione, la coltivazione<br />

e l’allevamento sono attuati<br />

con modalità che rispettano e<br />

promuovono la fertilità e la vitalità<br />

del terreno e, allo stesso<br />

tempo, le qualità tipiche delle<br />

specie vegetali e animali. Il metodo<br />

biodinamico è nato con<br />

Rudolf Steiner (1861-1925),<br />

che cercò di descrivere tutti gli<br />

aspetti della vita e della scienza<br />

nei termini della filosofia<br />

olistica da lui ideata, denominata<br />

Antroposofia. Dal 1927<br />

è stato introdotto il marchio<br />

Demeter (da Demetra, il nome<br />

della Dea greca della fertilità,<br />

che era ritenuta responsabile<br />

della fioritura di tutte le piante).<br />

Demeter Italia è un’associazione<br />

di produttori, trasformatori e<br />

distributori di prodotti agricoli e<br />

alimentari biodinamici affiliata<br />

alla Biodynamic federation demeter<br />

international (Bfdi). Con<br />

sede a Parma, Demeter Italia<br />

svolge un’azione di controllo<br />

sulla produzione, la trasforma-<br />

18 MARTEDÌ Giornata della gastronomia sostenibile<br />

AM<br />

PM<br />

19 MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

90 greenplanner


settimana 25<br />

20<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

Giornata mondiale dei rifugiati<br />

PM<br />

giugno <strong>2024</strong><br />

zione e la commercializzazione<br />

dei prodotti, seguendo le fasi<br />

della filiera fino al rilascio della<br />

certificazione e all’etichettatura.<br />

L’Associazione comprende<br />

oltre 700 aziende, diffuse su<br />

tutto il territorio nazionale e<br />

appartenenti a diversi settori<br />

merceologici: vino, olio, frutta,<br />

verdure, spezie, erbe aromatiche,<br />

carne, prodotti caseari e<br />

cosmetici.<br />

21<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

SABATO<br />

22 23 DOMENICA<br />

Giornata<br />

mondiale<br />

Foresta<br />

Pluviale<br />

HA<br />

DETTO<br />

Le imprenditrici donne<br />

sono in aumento, soprattutto<br />

nel mondo biologico<br />

e biodinamico, perché<br />

l’agricoltura, con l’aiuto<br />

della tecnologia e dei macchinari,<br />

ha fatto passi da<br />

gigante, ponendo la forza<br />

fisica in secondo piano. Ma<br />

la ragione più profonda è<br />

legata al fatto che il lavoro<br />

agricolo si sta affrancando<br />

dalla sua connotazione<br />

storica di attività legata<br />

solo ed esclusivamente a<br />

soggetti più deboli e meno<br />

istruiti (basti pensare che<br />

la servitù della gleba in alcuni<br />

paesi è stata eliminata<br />

di recente). Tutti possono<br />

fare agricoltura, specialmente<br />

le donne, che sono<br />

più sensibili nei confronti<br />

della materia vivente e della<br />

terra.<br />

Rosalia Caimo<br />

dell’azienda Terra di Lomellina,<br />

in provincia di Pavia, i cui<br />

86 ettari in conduzione<br />

biodinamica dal 2006<br />

producono riso, cereali e altri<br />

seminativi.<br />

greenplanner 91


Sulla strada della buona agricoltura<br />

Le biotech<br />

in campo<br />

Piante editate o cisgeniche<br />

capaci di accrescere la Sostenibilità<br />

delle colture attraverso<br />

la riduzione dei trattamenti<br />

fitosanitari. Anche le biotecnologie<br />

sono pesantemente chiamate<br />

in campo per rilanciare<br />

un’agricoltura a basso impatto<br />

ambientale. In questo senso si<br />

stanno studiando anche le Tea<br />

(le nuove tecniche genomiche)<br />

per accrescere la sostenibilità<br />

e produrre alimenti più salutari.<br />

Ne sono un esempio piante di<br />

pomodoro resistenti alle piante<br />

parassite (ma anche allo stress<br />

salino e idrico), basilico resistente<br />

alla peronospora, frumento<br />

duro resistente all’oidio,<br />

viti resistenti a peronospora e<br />

oidio, nonché melo resistente<br />

alla ticchiolatura.<br />

Piante con migliorate caratteristiche<br />

produttive, qualitative<br />

o nutrizionali, come orzo e frumento<br />

editati per aumentare la<br />

resa potenziale, agrumi arricchiti<br />

di composti antiossidanti<br />

e senza semi; melanzane e viti<br />

senza semi, pomodori a più<br />

alto valore nutrizionale.<br />

24 LUNEDÌ<br />

AM<br />

25 MARTEDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

Giornata mondiale del marittimo<br />

PM<br />

26 MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

Giornata internazionale contro l’abuso<br />

e il traffico illecito di stupefacenti<br />

Giornata internazionale per le vittime di tortura<br />

PM<br />

92 greenplanner


settimana 26<br />

giugno <strong>2024</strong><br />

27<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

PM<br />

28<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

Orasì: il precision<br />

farming<br />

Indirizzare il giusto numero<br />

di semi in ogni metro quadrato<br />

di terreno e guidare gli<br />

impianti di irrigazione, così<br />

da eliminare eventuali sprechi<br />

d’acqua con l’obiettivo,<br />

ancora una volta, di favorire<br />

una Sostenibilità di tipo<br />

climatico e ambientale, ma<br />

anche economica, produttiva<br />

e sociale: è questo l’obiettivo<br />

dell’agricoltura di precisione.<br />

Testimone di queste pratiche<br />

è Orasì, marchio di prodotti<br />

100% vegetali lanciato da<br />

Unigrà nel 2015.<br />

SABATO<br />

29 30 DOMENICA<br />

Giornata<br />

internazionale<br />

dei Tropici<br />

Asteroid Day<br />

12 anni di<br />

<strong>GreenPlanner</strong><br />

Il diario continua a pag. 98<br />

NUMERO 6 / 2018<br />

Alla scoperta dei<br />

siti Unesco italiani.<br />

MediaPartner Unesco.<br />

greenplanner 93


Sulla strada della buona agricoltura<br />

FOCUS<br />

Lattuga e verdure a foglia verde sono tra le colture più comuni da coltivare<br />

in una serra verticale. Signify, con i suoi prodotti Led Philips GrowWise e<br />

le ricette di luce appositamente studiate nel Philips GrowWise Center di<br />

Eindhoven, supporta gli obiettivi di Sostenibilità delle Nazioni Unite, tra cui<br />

la necessità di una maggiore disponibilità alimentare, con soluzioni per lo<br />

sviluppo dell’agricoltura verticale.<br />

Per saperne di più<br />

IN EVIDENZA<br />

Avocado made in Italy<br />

coltivati su 400 ettari<br />

di terreni sardi e calabri.<br />

Interessanti anche i<br />

presupposti biologici e<br />

il ricorso alla tecnologia<br />

blockchain.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Perché conviene<br />

coltivare il luppolo<br />

in Italia<br />

A cura della redazione<br />

Alla scoperta di quella che è ancora considerata<br />

una filiera minore, ma che per molti agricoltori<br />

rappresenta oggi una soluzione per rimanere<br />

competitivi di fronte alle difficoltà di un mercato<br />

caratterizzato da prezzi stagnanti e costi di<br />

produzione crescenti. Lo sviluppo di una filiera<br />

luppolicola italiana è un fenomeno recente,<br />

con produzioni agricole che escono dal settore<br />

hobbistico per riversarsi in quello commerciale<br />

a partire dal 2015 in tutta Italia, trainato<br />

dal boom dei birrifici artigianali. Lo afferma<br />

Katya Carbone, head<br />

of Food Chemistry and<br />

Biotechnology Lab del<br />

Crea.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Raccogliere i piccoli frutti<br />

in maniera sempre più<br />

efficiente e tecnologica.<br />

Nasce per questo il progetto<br />

Ferox, coordinato<br />

dalla Fondazione Bruno<br />

Kessler.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Fito e biostimolanti: gli<br />

organismi naturali sono<br />

sempre più studiati per<br />

creare una buona agricoltura,<br />

sia biologica sia<br />

in produzione integrata.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Le succulente come coltivazione<br />

del futuro. I<br />

presupposti ci sono tutti.<br />

E l’industria ringrazierà.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

© Depositphotos<br />

94 greenplanner


appunti del mese<br />

L<br />

1<br />

8<br />

15<br />

M<br />

2<br />

9<br />

16<br />

M<br />

3<br />

10<br />

17<br />

G<br />

4<br />

11<br />

18<br />

V<br />

5<br />

12<br />

19<br />

S<br />

6<br />

13<br />

20<br />

D<br />

7<br />

14<br />

21<br />

22 23 24 25 26 27 28<br />

29 30 31 1 2 3 4<br />

96 greenplanner


luglio/<br />

La crisi climatica nei fatti<br />

A me non importa risultare impopolare,<br />

mi importa della giustizia climatica e del Pianeta.<br />

Greta Thunberg, ambientalista<br />

Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />

Trentino: Ecomuseo dell’Argentario (Civezzano TN). Il Pozzo di Damocle all’interno della Canopa<br />

delle Acque<br />

Foto: Elio Dellantonio<br />

greenplanner 97


La crisi climatica nei fatti<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

Un clima sempre<br />

più incerto<br />

Il timore è sempre più reale: la<br />

temperatura globale potrebbe<br />

salire di 1,5 gradi. Un innalzamento<br />

cominciato con la<br />

grande rivoluzione industriale<br />

nella seconda metà dell’Ottocento,<br />

che mira pericolosamente<br />

al punto di non ritorno<br />

di oltre due gradi. Con estati<br />

sempre più “bollenti”.<br />

Due anni fa l’Organizzazione<br />

meteorologica mondiale<br />

aveva annunciato che entro<br />

il 2026 c’era una probabilità<br />

del 93% che almeno un anno<br />

risultasse il più caldo mai registrato.<br />

I dati di Copernicus<br />

parlano altrettanto chiaro,<br />

e queste condizioni portano<br />

ad avere terreni più asciutti e<br />

meno umidi, con enormi criticità<br />

soprattutto nelle aree<br />

dedite all’agricoltura.<br />

Ma se agiamo subito - ci fa<br />

sapere l’Intergovernmental<br />

panel on climate change (Ipcc)<br />

- potremmo ancora invertire<br />

la rotta: entro il 2100 potremo<br />

scendere sotto la soglia di 1,5<br />

gradi. Siamo quindi ancora in<br />

tempo per intervenire e impedire<br />

lo scioglimento dei grandi<br />

corpi ghiacciati, gli spostamenti<br />

di masse d’acqua dovuti a calore<br />

e umidità, e radicali cambi tra<br />

agricoltura e allevamenti per<br />

poter sopravvivere nel nuovo<br />

clima che si prospetta. Se non<br />

faremo qualcosa, oltre ai rischi<br />

già citati, vedremo anche estinguersi<br />

varie specie animali, ridurre<br />

la biodiversità di foreste<br />

e barriere coralline. E, come<br />

allerta Edward O.<br />

Wilson, «condurci<br />

alla sesta estinzione<br />

di massa».<br />

98 greenplanner<br />

1 LUNEDÌ<br />

AM<br />

2 MARTEDÌ<br />

AM<br />

3 MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

PM<br />

PM


settimana 27<br />

luglio <strong>2024</strong><br />

4<br />

GIOVEDÌ<br />

Hippo(C) come ci<br />

autodistruggiamo<br />

AM<br />

PM<br />

(lo ha detto E.O. Wilson)<br />

5<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

H<br />

Habitat fragmentation<br />

(forest clearance)<br />

I<br />

Invasive species<br />

P<br />

Population growth<br />

(urbanization, unbalances)<br />

P<br />

Pollution<br />

(agricolture, industrial,<br />

chemical pollution)<br />

O<br />

Overfishing and overhunting<br />

+<br />

CLIMATE CHANGE<br />

(biological and<br />

biogeographical evidence)<br />

SABATO<br />

6 7<br />

Giornata<br />

internazionale<br />

delle cooperative<br />

Giornata<br />

internazionale<br />

del bacio<br />

DOMENICA<br />

Gradi<br />

ed eventi<br />

estremi<br />

Gli scenari<br />

dell’Ipcc si proiettano<br />

al ventennio 2080-<br />

2100, con i pro e i contro dovuti<br />

al rispetto dei protocolli<br />

mondiali e dei target di Sostenibilità<br />

e impatto ambientale.<br />

Se vincessimo queste<br />

sfide, il riscaldamento globale<br />

si attesterebbe intorno a 1,4<br />

gradi. Diverso il caso in cui<br />

continuassimo sulla linea fin<br />

qui seguita: a medie emissioni<br />

si arriva intorno ai 2,7 gradi,<br />

mentre con alte emissioni si<br />

arriva a 4,4 gradi.<br />

greenplanner 99


La crisi climatica nei fatti<br />

Un futuro<br />

senza ghiacciai<br />

Entro il 2100 due ghiacciai su<br />

tre potrebbero scomparire a<br />

causa del cambiamento climatico.<br />

La previsione è della<br />

Carnegie Mellon University.<br />

La situazione è grave: a essere<br />

minacciati sono soprattutto<br />

i ghiacciai con un’estensione<br />

inferiore al chilometro quadrato,<br />

che si trovano in Europa<br />

Centrale, Canada occidentale<br />

e Stati Uniti d’America. Riuscire<br />

a prevedere la perdita di<br />

massa è la sfida che bisogna<br />

porsi d’ora in avanti per capire<br />

come cambierà l’ambiente, e<br />

per programmare futuri interventi<br />

di adattamento e mitigazione<br />

al clima.<br />

Qualcosa si sta già facendo<br />

nell’ambito di alcuni studi: dalla<br />

campagna di perforazione<br />

in Antartide “Beyond Epica -<br />

Oldest Ice”, che durerà fino al<br />

2026, all’analisi delle eruzioni<br />

vulcaniche per ricostruire la<br />

storia della copertura glaciale<br />

con il progetto “Magic”, coordinato<br />

dal dipartimento di Scienze<br />

della terra dell’Università di<br />

Pisa. Questi due report saranno<br />

in grado di fornire preziosi<br />

elementi nei prossimi anni.<br />

8<br />

AM<br />

PM<br />

9<br />

AM<br />

PM<br />

10<br />

LUNEDÌ Giornata internazionale del Mar Mediterraneo<br />

MARTEDÌ<br />

MERCOLEDÌ Giornata di Nikola Tesla<br />

AM<br />

PM<br />

L’Holtedahlfonna, uno dei più<br />

estesi ed elevati ghiacciai<br />

dell’arcipelago delle Svalbard, visto<br />

dal fotografo Riccardo Selvatico<br />

100 greenplanner


settimana 28<br />

luglio <strong>2024</strong><br />

11<br />

AM<br />

12<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

Giornata mondiale della popolazione<br />

PM<br />

PM<br />

Il pericolo<br />

per quelli italiani<br />

In Italia i ghiacciai sono 903.<br />

E sono diminuiti del 30% in<br />

poco meno di 60 anni. Secondo<br />

un sistema di monitoraggio<br />

realizzato dall’Università<br />

degli Studi di Milano, sotto i<br />

10 chilometri quadrati ci sono<br />

l’Adamello, il Miage e il Forni.<br />

Ghiacciai stretti tra due fuochi:<br />

il caldo e l’impronta idrica,<br />

cioè l’indicatore di acqua dolce<br />

consumata per beni o servizi.<br />

Secondo i dati rilasciati da Legambiente,<br />

in Italia il valore è<br />

di circa 130 miliardi metri cubi<br />

l’anno. Una quantità non più<br />

sostenibile, che bisogna ridurre<br />

rapidamente.<br />

SABATO<br />

13 14<br />

Giornata<br />

mondiale dello<br />

Squalo e dello<br />

Scimpanzé<br />

DOMENICA<br />

L’Adamello<br />

che era<br />

Un gruppo di ricercatori, al<br />

termine del primo anno di<br />

studi del progetto “ClimAda”,<br />

guidato da Fondazione<br />

Lombardia per l’ambiente e<br />

sostenuto da Fondazione<br />

Cariplo, ha dichiarato che il<br />

ghiacciaio della Val Camonica<br />

potrebbe sciogliersi<br />

entro la fine di questo secolo.<br />

Si tratta dell’Adamello,<br />

il più profondo d’Italia, al<br />

confine con il Trentino. Ma<br />

non sarà il solo a subire gli<br />

impatti del cambiamento<br />

climatico dovuto al surriscaldamento<br />

delle temperature<br />

globali.<br />

greenplanner 101


La crisi climatica nei fatti<br />

Fitorisanamento<br />

e non solo<br />

15<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

Giornata mondiale della capacità dei giovani<br />

PM<br />

16<br />

AM<br />

MARTEDÌ<br />

PM<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

Purificano l’aria, ma bonificano<br />

anche i terreni. Le piante, da<br />

sempre nostre alleate, sanno<br />

fare anche questo: radicandosi<br />

nel terreno fanno sì che<br />

questo reagisca attivamente,<br />

avviando processi biologici di<br />

riduzione della contaminazione<br />

dei suoli.<br />

Non tutte le specie danno lo<br />

stesso importante contributo<br />

in termini di assorbimento di<br />

smog e di metalli pesanti. Il<br />

Disat - Dipartimento di Scienze<br />

dell’Ambiente e della Terra<br />

dell’Università<br />

degli Studi di Milano<br />

Bicocca - sta<br />

da qualche anno<br />

102 greenplanner<br />

17<br />

AM<br />

MERCOLEDÌ<br />

PM


settimana 29<br />

luglio <strong>2024</strong><br />

18<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

Nelson Mandela International Day<br />

PM<br />

analizzando in profondità il<br />

tema. E Milano “si è messa a<br />

disposizione” come città test.<br />

«Si tratta dei primi interventi<br />

su aree pubbliche volti ad<br />

adottare tecniche di Nature<br />

based Solution (Nbs) - ha spiegato<br />

l’assessora all’Ambiente<br />

e al Verde Elena Grandi del<br />

capoluogo lombardo - basate<br />

cioè sull’utilizzo di specie vegetali,<br />

dette iperaccumulatrici,<br />

in grado di avviare processi<br />

biologici di riduzione della contaminazione<br />

dei suoli».<br />

19<br />

VENERDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

SABATO<br />

20 21<br />

DOMENICA<br />

Deforestare<br />

fa due volte male<br />

Le foreste non sono solo il<br />

nostro polmone, ma favoriscono<br />

il trasporto di umidità<br />

dal mare alla terraferma, specialmente<br />

in presenza di condizioni<br />

atmosferiche umide. Al<br />

contrario, laddove l’atmosfera<br />

è più secca, la traspirazione<br />

delle piante potrebbe inficiare<br />

il trasporto di masse d’aria<br />

marina umida, limitando<br />

così le precipitazioni piovose.<br />

Questi ultimissimi aspetti<br />

stanno emergendo da studi<br />

recenti. A condurli un team<br />

di università, tra cui l’Istituto<br />

di scienze dell’atmosfera e<br />

del clima del Consiglio nazionale<br />

delle ricerche di Torino<br />

(Cnr-Isac) e l’Università degli<br />

studi di Firenze. La deforestazione<br />

deumidifica l’atmosfera<br />

rendendola più secca e<br />

la vegetazione - nella fase di<br />

ricrescita - estraendo acqua<br />

dal suolo ne intensifica l’aridità:<br />

in questo modo,<br />

diminuisce l’afflusso<br />

di aria umida dal<br />

mare.<br />

greenplanner 103


Aiuto alle persone<br />

per la<br />

diversificazione dei<br />

loro mezzi di<br />

sostentamento<br />

Protezione delle<br />

risorse, dei redditi e<br />

dei raccolti con<br />

assicurazioni e<br />

risparmi<br />

Miglioramento<br />

dell'accesso ai<br />

mercati<br />

Aiuto ai governi e<br />

comunità nel<br />

prendere decisioni<br />

più consapevoli con<br />

migliori previsioni<br />

climatiche<br />

Analisi delle relazioni<br />

tra cambiamento<br />

climatico e la fame<br />

per migliori politiche<br />

e programmi<br />

OGGI<br />

37 PAESI<br />

attuano soluzioni climatiche ed<br />

energetiche integrate negli<br />

interventi per la sicurezza<br />

alimentare<br />

DAL 2009<br />

13 MILIONI<br />

di persone sono state supportate con<br />

soluzioni climatiche ed energetiche<br />

DAL 2009<br />

OLTRE 300 MILIONI<br />

DI DOLLARI<br />

sono stati mobilitati dal WFP per azioni<br />

di adattamento ai cambiamenti<br />

climatici<br />

Ottobre 2018<br />

104 greenplanner


La crisi climatica nei fatti<br />

Impatto sulle aziende<br />

Pmi italiane a rischio crisi climatica<br />

a cura di Camilla Galli Macricè<br />

Le aziende italiane devono<br />

al più presto mettere a<br />

budget soldi e azioni per<br />

limitare l’impatto che la crisi<br />

climatica avrà sul loro business.<br />

Gli eventi fisici estremi, dalle<br />

alluvioni alle frane, rappresentano<br />

una seria minaccia anche<br />

a livello sociale e finanziario. Le<br />

imprese che non adotteranno<br />

rapidamente provvedimenti per<br />

gestire la crisi climatica (tra le<br />

cause del dissesto idrogeologico),<br />

avranno nel 2050 il 25%<br />

in più di probabilità di default<br />

rispetto a oggi e il 44% in più<br />

di chi invece investe fin da ora.<br />

Non solo: per le aziende ad alto<br />

rischio fisico (oltre l’8%, concentrate<br />

soprattutto in Emilia<br />

Romagna, Toscana, Liguria, Valle<br />

d’Aosta e lungo tutto l’Appennino)<br />

si prospetta al 2050 una<br />

crescita dei costi annui per la<br />

ricostruzione di impianti e strutture<br />

pari all’1,6% dell’attivo e dei<br />

premi assicurativi fino al 3% del<br />

fatturato.<br />

I dati emergono da una ricerca<br />

del Cerved che ha simulato per<br />

le Pmi italiane il Climate Stress<br />

Test della Bce.<br />

Da questo, si deduce che le<br />

aziende italiane dovrebbero<br />

finanziare fin da ora il processo<br />

di transizione valutato attorno<br />

ai 203 miliardi di euro, di cui ben<br />

137 (il 67%) nei prossimi 8 anni.<br />

La fetta più consistente riguarda<br />

il Nord (73,7 miliardi nel Nord<br />

Ovest e 54,8 nel Nord Est),<br />

dove si concentra la gran parte<br />

delle attività produttive, ma è<br />

al Sud che si deve intervenire<br />

subito anche con un adeguato<br />

sostegno, per non incidere sui<br />

bilanci e aggravare le situazioni<br />

finanziarie più fragili.<br />

Tic toc...<br />

il tempo<br />

sta per<br />

scadere<br />

ARoma è stato installato un orologio, il Climate<br />

Clock (climateclock.world), che batte il tempo<br />

che resta al mondo, prima che il cambiamento<br />

climatico prenda il definitivo sopravvento e<br />

tutto finisca.<br />

Il grande “orologio del clima” è stato posizionato<br />

sulla facciata del Mite (Ministero dell’ambiente<br />

e della Sicurezza energetica) in Via Cristoforo<br />

Colombo. Orologi analoghi si trovano a New York,<br />

Seoul e Glasgow.<br />

greenplanner 105


La crisi climatica nei fatti<br />

Italia: il difficile<br />

rapporto<br />

con l’acqua<br />

è più piovosa di Olanda<br />

o Germania, eppure la<br />

Penisola è a rischio siccità<br />

a causa della mancanza di<br />

infrastrutture<br />

lo stress idrico impatta<br />

su agricoltura, turismo e<br />

industria, con danni stimati<br />

nell’ordine dei 20 miliardi<br />

di euro (dati riferiti al<br />

2000/2022)<br />

22<br />

AM<br />

23<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

MARTEDÌ<br />

PM<br />

PM<br />

versa 165mila euro<br />

al giorno alla Ue come<br />

sanzione per infrazioni<br />

relative alla carenza di<br />

sistemi di depurazione e<br />

riuso delle acque reflue<br />

soffre di una carenza<br />

di infrastrutture idriche per<br />

gestire e utilizzare l’acqua<br />

quando e dove serve, ed<br />

è caratterizzata da una<br />

rete colabrodo: oltre il<br />

40% dell’acqua potabile<br />

prelevata non arriva ai<br />

rubinetti<br />

24<br />

AM<br />

MERCOLEDÌ<br />

PM<br />

Fonte: Rapporto Water Economy<br />

in Italy, Proger<br />

Materia rinnovabile<br />

L’acqua è una risorsa critica.<br />

Un paradosso se pensiamo<br />

che il 70% della Terra è ricoperto<br />

di acqua, ma solo il<br />

3% è acqua dolce, e l’1,6% è<br />

106 greenplanner


settimana 30<br />

luglio <strong>2024</strong><br />

25<br />

AM<br />

26<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

PM<br />

rappresentato da ghiacciai e<br />

calotte polari. Quindi, a oggi,<br />

solo lo 0,4% è utilizzabile.<br />

L’acqua è una risorsa naturale<br />

ma è un bene finito, e la<br />

vera sfida dei nostri tempi è<br />

trasformarla in una materia<br />

rinnovabile. Con l’introduzione<br />

di un’economia circolare<br />

della risorsa idrica si può<br />

superare questa importante<br />

criticità, e la dissalazione e<br />

il riutilizzo di acque reflue,<br />

opportunamente trattate,<br />

rappresentano una soluzione<br />

efficace e immediata. Il<br />

tasso di crescita della dissalazione,<br />

infatti, è dell’8%<br />

annuo, e a oggi 183 paesi ne<br />

fanno uso - Medio Oriente<br />

(50%), Israele, Cipro, Malta,<br />

Spagna e Italia - con oltre<br />

16.000 impianti funzionanti<br />

che producono 90 milioni di<br />

metri cubi di acqua dolce al<br />

giorno.<br />

Fonte: Aqua Italia (Associazione<br />

costruttori trattamenti acque<br />

primarie federata Anima<br />

Confindustria)<br />

SABATO<br />

27 28<br />

Giornata<br />

internazionale per<br />

la conservazione<br />

delle Mangrovie<br />

DOMENICA<br />

12 anni di<br />

<strong>GreenPlanner</strong><br />

Il diario continua a pag. 112<br />

NUMERO 7 / 2019<br />

Sulle due ruote come<br />

simbolo di un ottimo<br />

stile di vita.<br />

greenplanner 107


La crisi climatica nei fatti<br />

Ambienti antropizzati<br />

Rischio isole di calore<br />

Preoccupano le isole di calore perché stanno mettendo seriamente<br />

a rischio la popolazione mondiale. Quella europea non<br />

è esente: uno studio spagnolo condotto dall‘Istituto di Barcellona<br />

per la Salute Globale (Isglobal) ha stimato i tassi di mortalità<br />

su una popolazione di circa 57 milioni di abitanti, residenti in 93 città<br />

europee. Il riscaldamento globale è in corso, così come la crescita<br />

urbana è in costante aumento. È necessario correre ai ripari perché,<br />

come ha affermato la ricercatrice Tamara Iungman, prima autrice<br />

dello studio, «le previsioni basate sulle emissioni attuali rivelano che<br />

le malattie e la morte legate al caldo diventeranno in futuro un onere<br />

maggiore per i nostri servizi sanitari».<br />

Come agire dunque? Allargando le aree verdi in città, consigliano in<br />

molti, compreso Asso.Imprevia.<br />

ECCO LE RISULTANZE SU ALCUNE CITTÀ ITALIANE<br />

La città di Roma potrebbe evitare duecento decessi<br />

all’anno estendendo la sua copertura arborea<br />

dall’attuale 9% al 30%.<br />

Fonte: Isglobal<br />

A Napoli, il 17% di alberi in più eviterebbe<br />

75 decessi all'anno.<br />

A Milano, passare dal 6% attuale al tanto ambito 30%<br />

scongiurerebbe più di 60 decessi all’anno.<br />

Da notare che salendo al 30% di copertura arborea, ci sarebbero 42<br />

morti in meno all'anno a Bologna, 38 a Genova, 3 a Padova, 30 a<br />

Palermo, 71 a Torino, 9 a Trieste.<br />

a cura della redazione<br />

Cosa<br />

temono<br />

gli italiani<br />

Greenpeace ha affidato<br />

ad AstraRicerche un’indagine<br />

per capire quali<br />

siano le emergenze ambientali<br />

che preoccupano di più gli italiani.<br />

Al primo posto troviamo la<br />

paura dei cambiamenti climatici<br />

(20,9%) e dei loro effetti più evidenti<br />

come siccità e inondazioni<br />

(17,4%), due voci che insieme<br />

riguardano quasi 4 italiani su 10,<br />

a cui seguono l’inquinamento<br />

dell’aria (10,8%) e dell’acqua<br />

(8,9%).<br />

Gli italiani hanno paura anche<br />

della mancanza di accesso<br />

all’acqua potabile (8,5%), dell’impatto<br />

delle sostanze chimiche<br />

su salute e ambiente (7%),<br />

dell’aumento della quantità di<br />

rifiuti (6,7%), di un’agricoltura non<br />

sostenibile e degli allevamenti<br />

intensivi (5,3%), della deforestazione<br />

(4,3%), della necessità di<br />

proteggere le specie e gli ecosistemi<br />

(4,1%), dell’erosione del<br />

suolo (2,9%).<br />

Morte da inquinamento dell’aria<br />

L’inquinamento causa nel nostro Paese ogni anno la morte prematura di oltre 60.000 persone;<br />

inoltre, più dell’8% delle morti attribuibili al Covid - circa 10.000 persone - si sarebbero potute<br />

evitare se la qualità dell’aria fosse stata meno velenosa. Per questo oltre 40 associazioni monitorano<br />

con attenzione la Direttiva europea aria.<br />

«La via per rientrare nei limiti per gli inquinanti indicati dall’Oms in Italia, anche in Pianura padana,<br />

passa attraverso l’integrazione di misure tecniche con azioni di natura strutturale e, non ultimo, il<br />

sostegno al cambiamento di abitudini e comportamenti da parte dei cittadini che - se adeguatamente<br />

informati - sono pronti a fare la loro parte», spiega la presidente di Cittadini per l’aria Anna Gerometta.<br />

greenplanner 109


appunti del mese<br />

L M M G V S D<br />

29 30 31 1 2<br />

5<br />

12<br />

6<br />

13<br />

7<br />

14<br />

8<br />

15<br />

9<br />

16<br />

19<br />

26<br />

20<br />

27<br />

21<br />

28<br />

22<br />

29<br />

23<br />

30<br />

3<br />

10<br />

17<br />

24<br />

31<br />

4<br />

11<br />

18<br />

25<br />

1<br />

110 greenplanner


agosto/<br />

Sempre più verde<br />

la vita degli italiani<br />

Vita, in cui l’aria,<br />

non respirata,<br />

mi avvolga;<br />

nessuno spreco di tessuti;<br />

loro assenza.<br />

Carlos Drummond de Andrade, poeta<br />

(versi tratti dalla poesia “Vita minore”)<br />

Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />

Sicilia: Il Parco minerario delle Zolfare di Comitini (AG). Gruppo in visita ai forni gill<br />

Foto: Angelo Cutaia<br />

greenplanner 111


Sempre più verde la vita degli italiani<br />

Consapevolezza:<br />

così è per noi tutti<br />

La Sostenibilità sembra essere<br />

sempre più vicina agli<br />

italiani e alla loro quotidianità.<br />

A confermarlo è un’indagine<br />

condotta da Ipsos.<br />

Negli ultimi dieci anni la consapevolezza<br />

degli italiani<br />

circa i temi green è passata<br />

dall’8 al 37%: le persone<br />

sono sempre più attente al<br />

proprio comportamento e a<br />

quello delle aziende, di cui<br />

influenzano l’orientamento<br />

attraverso gli acquisti.<br />

Il 68% degli italiani (quasi 2<br />

su 3) è pronto a spendere di<br />

più se un prodotto è sostenibile.<br />

Secondo un sondaggio<br />

promosso da Shopify, sono<br />

soprattutto Millennials e<br />

GenZ a seguire questo trend.<br />

I più virtuosi scelgono i prodotti<br />

valutandone l’impatto<br />

ambientale (55%), il rispetto<br />

dei lavoratori e delle leggi<br />

(22%), l’eticità percepita<br />

dell’azienda (21%). Non bisogna<br />

però trascurare un dato<br />

importante: secondo gli italiani,<br />

oggi, solo il 34% delle<br />

aziende nazionali si comporta<br />

in modo responsabile.<br />

Secondo Ipsos, il rapporto<br />

tra italiani e Sostenibilità<br />

può essere definito entro<br />

quattro tipologie di persone:<br />

i sostenitori, gli aperti, gli<br />

scettici e gli indifferenti. Se<br />

i primi sono passati dal 20%<br />

del 2018 al 23% del 2022,<br />

gli indifferenti sono diminuiti<br />

dal 17 al 14%.<br />

Cosa vuol dire? Che la Sostenibilità<br />

sta diventando sempre<br />

più argomento di tutti: il<br />

95% degli italiani ne conosce<br />

almeno il concetto.<br />

29 LUNEDÌ<br />

AM<br />

30 MARTEDÌ<br />

AM<br />

31 MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

Giornata mondiale della Tigre<br />

PM<br />

Giornata mondiale dell’amicizia<br />

Giornata mondiale contro la tratta delle persone<br />

PM<br />

PM<br />

112 greenplanner


settimana 31<br />

luglio/agosto <strong>2024</strong><br />

1<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

PM<br />

2<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

SABATO<br />

3 4<br />

DOMENICA<br />

Verde digitale<br />

La transizione energetica e<br />

quella digitale sono due ambiti<br />

strettamente connessi e<br />

indagati da Francesco Caio e<br />

Pierangelo Soldavini in “Digitalizzazione.<br />

Per un nuovo<br />

rinascimento italiano” (Vita e<br />

Pensiero, 2023, 16 €, 181 pp.).<br />

I due professionisti sostengono<br />

come la necessità di<br />

un’accelerazione verso le fonti<br />

rinnovabili significhi, di pari<br />

passo, un’accelerazione nella<br />

profonda trasformazione<br />

dell’ecosistema energetico: da<br />

un sistema fortemente centralizzato<br />

a uno distribuito in cui<br />

un insieme di attori - spesso<br />

produttori e consumatori allo<br />

stesso tempo - sono interconnessi<br />

in un unico grande apparato.<br />

Un ecosistema che non è<br />

neanche ipotizzabile senza una<br />

diffusa adozione di elementi<br />

di comunicazione e controllo<br />

digitali, “intelligenti”, distribuiti<br />

e interconnessi. La sfida della<br />

digitalizzazione del Paese<br />

non rappresenta solamente<br />

un necessario adeguamento<br />

tecnologico per l’industria e per<br />

i cittadini, ma diventa uno strumento<br />

cruciale per il percorso<br />

verso un’Italia più<br />

sostenibile e adeguata<br />

alle nuove<br />

sfide ambientali.<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

greenplanner 113


Sempre più verde la vita degli italiani<br />

5<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

PM<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

Turismo greener<br />

& greener<br />

L’idea di turismo degli italiani<br />

è cambiata. Complice, forse,<br />

la pandemia, l’82% preferisce<br />

frequentare mete non affollate:<br />

non a caso, ad attrarre<br />

maggiormente gli italiani sono<br />

natura e paesaggi (65%), seguiti<br />

da arte, storia, cultura ed<br />

eventi (62%). A confermarlo è il<br />

12° rapporto “Italiani, turismo<br />

sostenibile ed ecoturismo”, a<br />

cura di Fondazione Univerde e<br />

Noto Sondaggi.<br />

Secondo l’indagine, nei prossimi<br />

dieci anni cresceranno la<br />

sensibilità per l’ecoturismo e<br />

il turismo sostenibile, inteso<br />

come pratica che rispetta l’ambiente<br />

e riduce il consumo di<br />

energie e risorse del territorio<br />

(+71% degli italiani). Il 76% degli<br />

intervistati già lo ritiene una<br />

pratica corretta, a cui avvicinarsi<br />

sempre di più.<br />

Però, quando arriva il momento<br />

di pianificare un viaggio, solo<br />

il 41% è disponibile a spendere<br />

il 10-20% in più per non danneggiare<br />

l’ambiente.<br />

Sui trasporti le idee sono chiare:<br />

il rapporto dimostra che il<br />

64% del campione selezionato<br />

ha già preferito muoversi<br />

con il treno proprio per motivi<br />

ecologici. Il trasporto su rotaia,<br />

infatti, è responsabile dello<br />

0,4% di emissioni di CO 2<br />

, confermandosi<br />

tra i sistemi<br />

di trasporto<br />

energeticamente<br />

più efficienti.<br />

6<br />

AM<br />

7<br />

AM<br />

MARTEDÌ<br />

MERCOLEDÌ<br />

PM<br />

PM<br />

114 greenplanner


settimana 32<br />

agosto <strong>2024</strong><br />

8<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

PM<br />

LO SAI<br />

CHE...<br />

9<br />

VENERDÌ<br />

Giornata internazionale dei popoli indigeni<br />

Esiste uno standard che<br />

certifica il buon turismo. È<br />

il Global sustainable tourism<br />

council (Gstc), organizzazione<br />

senza scopo di<br />

lucro nata dall’Unep e dal<br />

Unwto, che opera per definire<br />

standard, i criteri Gstc<br />

appunto, per lo sviluppo<br />

sostenibile nel turismo<br />

e nel settore<br />

dei viaggi a<br />

livello globale.<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

AM<br />

PM<br />

SABATO<br />

10 11<br />

Giornata<br />

mondiale<br />

del Leone<br />

DOMENICA<br />

A piedi è meglio<br />

Si cammina di più. Anche in<br />

vacanza: per questo i “cammini<br />

d’Italia” sono sempre<br />

più organizzati con mappe,<br />

segnalazioni e informazioni<br />

per soggiornare. Segnaliamo<br />

che c’è anche una App,<br />

WeWard, che invoglia e abitua<br />

a camminare. Fatti due<br />

calcoli, WeWard afferma che<br />

a fronte di 8.000-9.000 passi<br />

al giorno si arriva a “risparmiare”<br />

oltre mille euro l’anno.<br />

E questo a fronte del fatto<br />

che non si usa la macchina.<br />

greenplanner 115


Sempre più verde la vita degli italiani<br />

Buona luce<br />

per vivere meglio<br />

La luce naturale ha un enorme<br />

impatto sul nostro benessere<br />

e anche sulla produttività,<br />

e siccome trascorriamo il 90%<br />

del nostro tempo in ambienti<br />

chiusi è bene scegliere un sistema<br />

di illuminazione il più<br />

possibile naturale. In questo<br />

modo possiamo migliorare la<br />

creatività, l'umore e la concentrazione.<br />

Inoltre, una corretta<br />

illuminazione riduce lo stress<br />

e contribuisce a migliorare il<br />

sonno.<br />

Per questo motivo, Signify ha<br />

sviluppato nel tempo diverse<br />

soluzioni, sia per la casa sia per<br />

gli ambienti professionali, in<br />

grado di ricreare la luce naturale.<br />

La più recente e innovativa è<br />

NatureConnect, un sistema di<br />

pannelli che simulano gli effetti<br />

della luce solare in ambienti<br />

interni, portandone i benefici<br />

in termini di ciclo circadiano e<br />

benessere.<br />

NatureConnect non solo imita<br />

la luce diurna ma riproduce la<br />

vista del cielo utilizzando ricette<br />

di luce che aumentano i livelli<br />

di energia e ci permettono<br />

di sintonizzarci con la natura<br />

anche all’interno di uno spazio<br />

chiuso.<br />

12<br />

AM<br />

13<br />

AM<br />

14<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

MARTEDÌ<br />

MERCOLEDÌ<br />

Giornata internazionale della gioventù<br />

Giornata mondiale dell’Elefante<br />

PM<br />

PM<br />

PM<br />

116 greenplanner


settimana 33<br />

15<br />

AM<br />

16<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

PM<br />

agosto <strong>2024</strong><br />

Occhio al mare<br />

L’inquinamento dei mari<br />

passa anche per la lavatrice.<br />

Una delle cause è il lavaggio<br />

degli indumenti in nylon<br />

e poliestere che rilasciano<br />

parti microscopiche che poi<br />

finiscono nelle acque reflue e<br />

nell’ambiente. A confermarlo,<br />

uno studio condotto da Ocean<br />

Wise Conservation Association.<br />

Nei campioni di acqua<br />

prelevati sono stati rintracciati<br />

circa 40 frammenti per metro<br />

cubo, e il 92% del materiale era<br />

composto da fibre sintetiche.<br />

SABATO<br />

17 18<br />

DOMENICA<br />

Finirà il tempo<br />

dei profumi?<br />

Le temperature aumentano<br />

e a rimetterci sono anche i<br />

profumi naturali e i principi<br />

attivi già usati dalla medicina<br />

ayurvedica. Gelsomino, rosa,<br />

tuberosa e lavanda, tra le<br />

materie prime più utilizzate<br />

nella produzione di profumi,<br />

stanno soffrendo la siccità<br />

prolungata e l’alternanza tra<br />

ondate di calore e bombe<br />

d’acqua improvvise. In India<br />

le bizze della crisi climatica<br />

stanno mettendo a<br />

rischio anche<br />

la disponibilità<br />

di essenze<br />

mediche.<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

greenplanner 117


Sempre più verde la vita degli italiani<br />

FOCUS/TURISMO SOSTENIBILE<br />

L’ecologia è tema forte in Germania, tant’è che da qualche tempo a<br />

questa parte sono molti i turisti attenti all’ambiente che organizzano<br />

una vacanza in territorio tedesco. Molte le mete da visitare tutte<br />

quante con un perché Sostenibile. Tanto che un calcolatore permette di<br />

valutare le emissioni di ogni turista.<br />

Per maggiori informazioni www.germany.travel<br />

IN EVIDENZA<br />

La Germania è uno dei<br />

Paesi europei con la maggiore<br />

superficie boschiva,<br />

che ricopre circa il 32%<br />

del territorio nazionale.<br />

E non c’è solo la Foresta<br />

Nera...<br />

Vacanze tedesche<br />

A cura della redazione<br />

La strategia turistica dell’Ente Nazionale<br />

Germanico per il Turismo (Gntb) punta sul<br />

Green per rilanciare la visita in tutte le stagioni<br />

dei propri territori. E le risposte non mancano:<br />

la Germania è, infatti, al sesto posto su 163<br />

Paesi nell’indice Esg che valuta i progressi verso<br />

il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo<br />

sostenibile delle Nazioni Unite; al quinto posto<br />

su 117 Paesi nel Travel & Tourism Development<br />

Index del World Economic Forum e al 13°<br />

posto su 180 Paesi nell’indice di performance<br />

ambientale.<br />

L’inclusività e l’accessibilità delle mete è totale:<br />

anche i visitatori con disabilità possono godersi<br />

una vacanza in Germania, dove negli ultimi<br />

anni sono aumentate le<br />

alternative per organizzare<br />

un viaggio in sicurezza e con<br />

facilità.<br />

118 greenplanner<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Per gli amanti della bicicletta<br />

la Germania offre<br />

oltre 250 itinerari ciclabili<br />

a lunga percorrenza.<br />

Inoltre, lungo il tragitto<br />

ci sono circa 4.700 bed<br />

& bike.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Sono ben quattro i Dark<br />

sky park in Germania<br />

certificati da Ida. Prendeteli<br />

in considerazione<br />

per una vacanza lontana<br />

dall’inquinamento luminoso.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Embrace German Nature:<br />

un terzo della superficie<br />

tedesca è “Paesaggio<br />

naturale nazionale"; 16<br />

i Parchi nazionali e 104<br />

quelli naturali... e poi da<br />

scoprire i siti Unesco.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

© Depositphotos


Siamo snowboarder, siamo sciatori, siamo runner, siamo<br />

climber, siamo ciclisti, siamo trekker. Siamo tutto ciò che è<br />

OUTDOOR.<br />

Siamo praticanti, siamo professionisti, siamo principianti e<br />

siamo - tutti - guidati dalle medesime passioni.<br />

Siamo coloro che hanno provato a cercare sé stessi<br />

all’interno degli AMBIENTI NATURALI e che<br />

riconoscono questo processo come fondamentale per la<br />

crescita della CULTURA UMANA.<br />

CREDIAMO<br />

Nella centralità dell’ambiente naturale all’interno<br />

dell’esperienza umana e in una visione biocentrica del<br />

mondo.<br />

Nell’uomo come effettivo componente della realtà<br />

naturale.<br />

Nell’utilità delle pratiche outdoor come mezzo di<br />

riconnessione con l’ambiente naturale.<br />

Nella funzione della cultura outdoor come mezzo di<br />

sensibilizzazione verso le problematiche ambientali.<br />

Nella limitatezza di una visione delle pratiche outdoor<br />

<br />

superamento dei limiti.<br />

<br />

<br />

da parte della massa critica.<br />

Nell’importanza di qualunque partecipazione attiva, dalla<br />

più piccola alla più grande.<br />

Nell’importanza dell’educazione e dell’esempio.<br />

In una possibile coesistenza tra gli aspetti di sviluppo<br />

territoriale legati all’outdoor e il rispetto ambientale.<br />

Valorizziamo il superamento dei limiti soggettivi in<br />

campo outdoor ma riconosciamo questo obiettivo come<br />

assolutamente secondario rispetto all’ESPERIENZA IN<br />

NATURA e con la natura.<br />

Ci battiamo per diffondere una chiave PULITA e<br />

COSCIENTE delle pratiche outdoor che rispetti in primis<br />

l’ambiente naturale e che concepisca l’uomo stesso come<br />

PARTE INTEGRANTE di quella natura all’interno della<br />

quale - oltre che vivere - pratichiamo queste passioni<br />

che ci permettono di imparare, divertirci, condividere e<br />

sopravvivere.<br />

In un momento come questo, in cui le pratiche outdoor<br />

sono oggetto di un business crescente e sempre più spesso<br />

strumentalizzate da logiche di marketing che spingono<br />

verso la mera spettacolarizzazione, ribadiamo l’importanza<br />

dell’ESSENZA PIÙ PURA DELL’OUTDOOR come<br />

mezzo per riconnetterci con la parte più profonda e vera di<br />

noi stessi.<br />

Per questa ragione LOTTEREMO per creare e diffondere<br />

una CULTURA OUTDOOR che si ponga in prima linea<br />

per RIAVVICINARE L’UOMO ALLE PROPRIE<br />

ORIGINI oggettive e per difendere il contesto senza il<br />

quale queste pratiche non avrebbero senso di esistere:<br />

l’ambiente naturale.<br />

Nella necessità di perseguire una cultura outdoor<br />

transnazionale e intercontinentale.<br />

CI OPPONIAMO<br />

A una visione antropocentrica del mondo che riduce la<br />

natura a mera risorsa economica.<br />

Alla strumentalizzazione della natura.<br />

<br />

Allo sterile green marketing che non sia sostenuto da<br />

concrete azioni e da campagne volte alla sensibilizzazione<br />

verso tematiche ambientali.<br />

<br />

ambientale.<br />

Allo sfruttamento di aree sensibili in nome di un presunto<br />

progresso economico che non tiene in considerazione<br />

<br />

forniti dagli ecosistemi al genere umano.<br />

Vogliamo quindi porre le basi e manifestare le nostre<br />

intenzioni per creare un CAMBIAMENTO CULTURALE<br />

OUTDOOR che non sia imposto e neppure supposto,<br />

bensì ricercato, sudato e gridato liberamente da chiunque<br />

condivida tali principi.<br />

Vogliamo creare una MASSA CRITICA<br />

D’AVANGUARDIA in grado di INFLUENZARE IL<br />

MERCATO OUTDOOR e gli operatori del settore perché<br />

siano sempre più responsabili verso le proprie comunità di<br />

consumatori e sempre più attente ai processi produttivi e<br />

organizzativi SOSTENIBILI.<br />

<br />

politico/economiche verso la CONSERVAZIONE DEGLI<br />

AMBIENTI NATURALI e verso uno sviluppo sostenibile<br />

dei territori e della cultura outdoor.<br />

Operiamo e lavoriamo dal basso perché crediamo nella<br />

PARTECIPAZIONE ATTIVA e perché è in basso<br />

che sta la terra su cui ci muoviamo e che, più di ogni altra<br />

cosa, desideriamo difendere.<br />

Luca Albrisi<br />

Simone Barberi<br />

Andrea Benesso<br />

Davide “Zeo” Branca<br />

Luca Dalpez<br />

Maria Carla Ferrero<br />

Francesco “Paco” Gentilucci<br />

Davide Grazielli<br />

Dino Lanzaretti<br />

Jacopo Larcher<br />

Matteo Pavana<br />

Eva Toschi<br />

greenplanner 119


Sempre più verde la vita degli italiani<br />

Perché conviene<br />

andar per boschi<br />

I boschi, se ben curati, ricoprono<br />

un ruolo cruciale per<br />

il benessere globale e collettivo:<br />

secondo l’Inventario<br />

nazionale delle foreste e dei<br />

serbatoi forestali di carbonio<br />

(Infc 2015), circa il 36,7%<br />

del territorio italiano ne è<br />

ricoperto. La Sardegna ha<br />

l’11,3% delle foreste italiane,<br />

seguita a breve distanza da<br />

Toscana (10,9%) e Piemonte<br />

(8,7%) che sono le tre regioni<br />

più boscate del Paese.<br />

Ma non solo: l’immersione<br />

nei boschi ha effetti positivi<br />

sulla salute, come attestano<br />

numerosi studi scientifici.<br />

All’origine di tali benefici c’è<br />

la nostra familiarità con questi<br />

luoghi, che hanno costituito<br />

per lungo tempo l'habitat<br />

degli esseri umani. Le molecole<br />

immesse dalle piante<br />

nell’atmosfera poi, svolgono<br />

19<br />

AM<br />

20<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

MARTEDÌ<br />

Giornata mondiale dell’aiuto umanitario<br />

Giornata mondiale della fotografia<br />

PM<br />

PM<br />

21<br />

AM<br />

MERCOLEDÌ<br />

Giornata internazionale del ricordo<br />

e tributo alle vittime del terrorismo<br />

PM<br />

120 greenplanner


settimana 34<br />

agosto <strong>2024</strong><br />

22<br />

AM<br />

23<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

Giornata internazionale per la commemorazione<br />

del commercio degli schiavi e della sua abolizione<br />

PM<br />

attività di tipo antinfiammatorio,<br />

analgesico, antiossidante,<br />

antiproliferativo, ansiolitico<br />

e antidepressivo. È<br />

questo l’ambito di ricerca di<br />

Federica Zabini e Francesco<br />

Meneguzzo dell’Istituto per<br />

la bioeconomia del Cnr. Che<br />

vi consigliamo di seguire.<br />

Le A dei boschi<br />

I boschi rilasciano composti<br />

organici che hanno<br />

effetto:<br />

• antinfiammatorio<br />

• analgesico<br />

• antiossidante<br />

• antiproliferativo<br />

• ansiolitico<br />

• antidepressivo<br />

SABATO<br />

24 25<br />

DOMENICA<br />

Lo dice la scienza<br />

Negli ultimi anni si sono<br />

accumulate evidenze statisticamente<br />

significative<br />

sugli effetti positivi dell’immersione<br />

nei boschi, anche<br />

per periodi molto brevi,<br />

soprattutto per quanto<br />

riguarda il benessere psicologico<br />

(stress, ansia, depressione)<br />

e fisiologico, con<br />

effetti positivi a livello dei<br />

sistemi cardio-respiratorio<br />

e immunitario. Viceversa,<br />

è noto che la mancanza di<br />

contatto con la natura è<br />

un fattore di rischio per la<br />

salute mentale. La diffusione<br />

di disturbi come ansia e<br />

depressione sta crescendo<br />

rapidamente, soprattutto<br />

tra i residenti delle aree<br />

urbane, e dopo la recente<br />

pandemia.<br />

greenplanner 121


Sempre più verde la vita degli italiani<br />

12 milioni di italiani<br />

se la fumano<br />

Il fumo è causa nota di almeno<br />

25 patologie tra cui Bpco e<br />

malattie cardiovascolari. Circa<br />

l’85% dei casi di cancro del<br />

polmone è legato all’abitudine<br />

al fumo. I dati sono spaventosi,<br />

tanto più che secondo il<br />

Ministero della Salute, i fumatori<br />

in Italia sarebbero oltre<br />

12 milioni. Sono poi 93mila le<br />

persone all’anno che muoiono<br />

per le conseguenze del fumo<br />

da sigaretta.<br />

«È estremamente importante<br />

fare capire alle persone che<br />

l’abitudine al fumo è molto<br />

insidiosa e pericolosa perché<br />

i danni non si manifestano in<br />

maniera acuta, come in altre<br />

patologie (quelle cardiovascolari,<br />

come l’infarto del miocardio<br />

per esempio), ma hanno un<br />

tempo di latenza molto lungo,<br />

di 20-30 anni, per potersi affermare,<br />

quindi bisogna fare<br />

capire che le conseguenze<br />

sono estremamente debilitanti<br />

e alterano la qualità di vita delle<br />

persone». È questo l’appello di<br />

Alessandro Vatrella, presidente<br />

della Società Italiana Pneumologia<br />

Campania, impegnato<br />

nella cura dei pazienti che sviluppano<br />

malattie legate all’abitudine<br />

del fumo di sigaretta.<br />

26<br />

AM<br />

PM<br />

27<br />

AM<br />

PM<br />

28<br />

LUNEDÌ Giornata mondiale del Cane<br />

MARTEDÌ<br />

MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

Cabina fumatori al Parlamento<br />

europeo di Bruxelles<br />

122 greenplanner


settimana 35<br />

agosto/settembre <strong>2024</strong><br />

29<br />

AM<br />

PM<br />

30<br />

GIOVEDÌ Giornata mondiale contro i test nucleari<br />

VENERDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

LO SAI<br />

CHE...<br />

Oggi nei centri antifumo accede<br />

solo lo 0,1% dei fumatori.<br />

Il tabagismo è un fenomeno<br />

molto insidioso e deve<br />

essere affrontato con forza<br />

attraverso la cultura della<br />

riduzione del rischio e una<br />

solida rete di clinici, pazienti<br />

e associazioni di pazienti.<br />

È quanto consiglia Motore<br />

Sanità.<br />

Troppo rumore<br />

In Europa l’inquinamento acustico<br />

rappresenta la seconda<br />

maggiore minaccia ambientale<br />

per la salute dopo l’inquinamento<br />

dell’aria: più di<br />

100 milioni di persone,<br />

vale a dire il 20% della<br />

popolazione, sono<br />

esposte a livelli eccessivi<br />

di rumore. I rumori più nocivi<br />

provengono da strade, ferrovie<br />

e traffico aereo.<br />

SABATO<br />

31 1<br />

Giornata<br />

internazionale<br />

della solidarietà<br />

DOMENICA<br />

12 anni di<br />

<strong>GreenPlanner</strong><br />

Il diario continua a pag. 128<br />

NUMERO 8 / 2020<br />

In difesa degli animali<br />

assediati dall’inquinamento.<br />

MediaPartner Wwf.<br />

greenplanner 123


Sempre più verde la vita degli italiani<br />

Dal Rapporto sulla felicità nel mondo<br />

Le 10 nazioni più felici sono...<br />

a cura di Camilla Galli Macricè<br />

La prima Giornata mondiale<br />

della felicità è stata<br />

celebrata undici anni fa,<br />

il 20 marzo 2013. Da allora in<br />

molti riconoscono l’importanza<br />

di misurare la felicità e il benessere<br />

personale, tant’è che<br />

sempre più aziende, ma anche<br />

pubbliche amministrazioni,<br />

stanno sostenendo maggiormente<br />

le politiche pubbliche e<br />

private allo scopo di contribuire<br />

a promuovere la felicità e il benessere.<br />

E sono nati anche dei movimenti<br />

che portano avanti il benessere<br />

della persona (in fondo<br />

felicità vuol dire appunto<br />

stare e sentirsi bene).<br />

Allora, andiamo a vedere in<br />

quale Paese ci si sente più felici<br />

(nb: manca l’Italia).<br />

I dieci paesi più felici sono (in<br />

ordine decrescente):<br />

1. Finlandia<br />

2. Danimarca<br />

3. Islanda<br />

4. Israele<br />

5. Paesi Bassi<br />

Fonte: Rapporto sulla felicità<br />

nel mondo (dati al 2023)<br />

6. Svezia<br />

7. Norvegia<br />

8. Svizzera<br />

9. Lussemburgo<br />

10. Nuova Zelanda<br />

La Finlandia si conferma al vertice<br />

della classifica per il sesto<br />

anno consecutivo. La Lituania<br />

è l’unico paese nuovo a entrare<br />

nei primi venti posti, conquistando<br />

più di trenta posizioni<br />

rispetto al 2017. L’Afghanistan<br />

e il Libano, devastati dalla<br />

guerra, restano i due paesi più<br />

infelici tra quelli oggetto del<br />

sondaggio.<br />

In generale, le persone sono<br />

più felici se vivono in paesi<br />

dove lo scarto di felicità è<br />

minore. Gli scarti di felicità a<br />

livello globale sono rimasti<br />

pressoché stabili, pur essendo<br />

cresciuti in molti paesi africani.<br />

Per saperne di più vi invitiamo<br />

a leggere il “Rapporto sulla felicità<br />

nel mondo”, una pubblicazione<br />

della Sustainable Development<br />

Solutions Network<br />

basata sui dati del Gallup World<br />

Poll. Il rapporto è sostenuto<br />

da: Fondazione Ernesto Illy, Illycaffè,<br />

Davines Group, Wall’s<br />

(marchio di gelati di Unilever),<br />

The Blue Chip Foundation,<br />

The William, Jeff and Jennifer<br />

Gross Family Foundation,<br />

The Happier Way Foundation<br />

e The Regeneration Society<br />

Foundation.<br />

PER STUDIARE E CAPIRE LA FELICITÀ...<br />

Sonja Lyubomirsky - della University of California,<br />

Riverside - ha dimostrato che la felicità<br />

dipende al 50% dalla genetica, per il 10%<br />

dalle circostanze della vita e per il<br />

restante 40% da comportamenti.<br />

124 greenplanner<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Scienziati, ricercatori ed esperti concordano<br />

tutti sullo stesso punto: il binomio<br />

felicità-Sostenibilità non solo è possibile,<br />

ma è anche efficace.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

© Depositphotos


Per conoscere le imprese<br />

Act now: Pulsee Luce e Gas<br />

invita ad agire subito<br />

per la salvaguardia del Pianeta<br />

Dall’app di Pulsee, connessa<br />

ad AWorld, gli utenti che hanno<br />

sottoscritto un contratto con<br />

l’utility full digital di Axpo Italia<br />

possono misurare il proprio<br />

impatto ambientale e adottare<br />

nuovi comportamenti<br />

Èuna comunità sempre più consapevole<br />

e Sostenibile quella che ruota<br />

attorno a Pulsee Luce e Gas, brand<br />

per le utenze domestiche full digital di<br />

Axpo Italia. I clienti di questa utility stanno utilizzando<br />

attivamente l’app Pulsee che, tra gli altri<br />

servizi, include AWorld, piattaforma nata dall’omonima<br />

start-up italiana con l’obiettivo di guidare<br />

e incentivare le persone a vivere in maniera<br />

sempre più sostenibile, misurandone l’impatto e<br />

la footprint sull’ambiente.<br />

Si tratta di un’operazione<br />

culturale di “impact engagement”,<br />

che utilizza<br />

tecniche di gamification<br />

basandosi sull’interrelazione<br />

di 3 macro-fasi:<br />

education, engagement e<br />

misurazione d’impatto.<br />

Inoltre, dall’app di Pulsee<br />

ora collegata ad AWorld<br />

è possibile calcolare, attraverso<br />

l’algoritmo sviluppato<br />

in partnership con<br />

Unfccc (Unites Nations Framework Convention<br />

on Climate Change) la propria Carbon footprint.<br />

Quest’ultima viene calcolata a partire da una serie<br />

di domande appartenenti a 4 aree di impatto<br />

(food, home, travel, shopping) che permettono di<br />

tracciare le proprie emissioni annuali.<br />

Pulsee Luce e Gas è sempre più Green<br />

Pulsee Luce e Gas è da sempre impegnata nelle<br />

azioni a tutela dell’ambiente. Oltre a offrire,<br />

senza costi aggiuntivi, a tutti i suoi clienti energia<br />

elettrica certificata al 100% da fonti rinnovabili<br />

grazie al programma My Green Energy,<br />

che consente di ricevere energia verde per la<br />

fornitura elettrica di casa e di ottenere la certificazione<br />

annuale della provenienza per i propri<br />

consumi, con Zero Carbon Footprint permette di<br />

azzerare le emissioni di CO 2<br />

(stimate sulla base<br />

delle abitudini di vita) per essere completamente<br />

carbon-free.<br />

«Questa integrazione dei servizi di Pulsee ha una<br />

valenza duplice: continuare a mettere al centro<br />

l’innovazione del settore energetico e allo stesso<br />

tempo occuparci in maniera concreta del nostro<br />

Pianeta - afferma Alicia Lubrani, chief marketing<br />

officer e country corporate communication<br />

director di Axpo e Pulsee<br />

Luce e Gas -. Siamo particolarmente<br />

orgogliosi<br />

di poter condividere con<br />

tutti i nostri clienti il sistema<br />

di valori di AWorld.<br />

Un operatore energetico<br />

che guarda al futuro<br />

deve saper andare oltre<br />

la commodity e proporre<br />

ai consumatori un insieme<br />

di servizi che consenta<br />

di unire al controllo delle<br />

utenze, passioni, priorità<br />

e uno stile di vita sostenibile. Oggi i consumatori<br />

sono molto più consapevoli delle sfide che incombono<br />

e chiedono alle aziende attenzione e concretezza<br />

verso la Sostenibilità e il climate change. Con<br />

AWorld vogliamo stimolarli a supportare questo<br />

percorso verso un futuro net zero».<br />

Pulsee Luce e Gas è un marchio di Axpo Italia SpA. Sede legale: Via IV Novembre, 149, 00187 Roma.<br />

Sede operativa: Via XII Ottobre, 1, 16121 Genova. Uffici di Milano: Corso Italia 3, 20121 Milano


126 greenplanner<br />

appunti del mese<br />

L<br />

26<br />

9<br />

2<br />

16<br />

23<br />

30<br />

M<br />

27<br />

10<br />

3<br />

17<br />

24<br />

1<br />

M<br />

28<br />

11<br />

4<br />

18<br />

25<br />

2<br />

G<br />

29<br />

12<br />

5<br />

19<br />

26<br />

3<br />

V<br />

30<br />

13<br />

6<br />

20<br />

27<br />

4<br />

S<br />

31<br />

14<br />

7<br />

21<br />

28<br />

5<br />

D<br />

1<br />

15<br />

8<br />

22<br />

29<br />

6


settembre/<br />

Muoviamoci al meglio<br />

senza inquinare<br />

La filosofia implica<br />

una mobilità libera del pensiero,<br />

è un atto creativo<br />

che dissolve le ideologie.<br />

Martin Heidegger, filosofo<br />

Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />

Friuli Venezia Giulia: Musei Tarvisio (UD). Interno della Miniera di Raibl di Cave del Predil<br />

Foto: Elena Menis<br />

greenplanner 127


Muoviamoci al meglio senza inquinare<br />

Economie<br />

in movimento:<br />

lo sharing “spacca”<br />

La sharing mobility è in continua<br />

crescita nelle città italiane,<br />

e porta con sé nuovi modi di vivere<br />

le nostre vite. Carsharing,<br />

scootersharing, bikesharing,<br />

monopattino sharing: la micromobilità<br />

affascina gli italiani,<br />

2 LUNEDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

3 MARTEDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

che optano anche per le soluzioni<br />

piccole ed elettriche.<br />

La sharing italiana diventa così<br />

sempre più green: lo attesta<br />

l’Osservatorio Nazionale sulla<br />

Sharing Mobility, che evidenzia<br />

come il 94,5% dei veicoli in<br />

condivisione nelle città italiane<br />

sia ormai a zero emissioni.<br />

Le città simbolo della sharing<br />

mobility continuano a essere<br />

Milano e Roma, ma anche Palermo<br />

e Napoli stanno salendo<br />

nelle classifiche, confermando<br />

quindi una crescita del settore<br />

nel Centro-Sud.<br />

4 MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

Meglio<br />

che all’estero<br />

La sharing mobility italiana<br />

afferma la sua posizione di<br />

vertice nel confronto con<br />

l’Europa, nell’European sha-<br />

128 greenplanner


settimana 36<br />

settembre <strong>2024</strong><br />

5<br />

AM<br />

6<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

Giornata internazionale della carità<br />

PM<br />

PM<br />

red mobility index, tracciato<br />

da Fluctuo, con Milano prima<br />

città europea in termini<br />

di veicoli in sharing per abitante.<br />

Come numero assoluto<br />

di veicoli presenti su strada,<br />

Roma è al quarto posto in<br />

Europa e Milano la segue al<br />

quinto, e sono precedute da<br />

Parigi, Berlino e Amburgo.<br />

Milano è “medaglia di bronzo”<br />

per l’uso del bikesharing,<br />

dopo Parigi e Barcellona,<br />

mentre Roma è prima per la<br />

crescita dei noleggi in scooter<br />

sharing del 2022 rispetto a<br />

quelli del 2021.<br />

LO SAI<br />

CHE...<br />

• La maggioranza delle<br />

percorrenze non avviene<br />

nei giorni lavorativi, ma<br />

nel weekend<br />

• Gli spostamenti cosiddetti<br />

non sistematici e<br />

per motivazioni diverse<br />

da lavoro e studio sono<br />

predominanti<br />

SABATO<br />

7 8 DOMENICA<br />

Giornata<br />

internazionale<br />

dell’aria pulita<br />

per i cieli blu<br />

Giornata<br />

internazionale<br />

dell’alfabetizzazione<br />

Purtroppo, però, questa<br />

struttura della mobilità<br />

tende a premiare la flessibilità<br />

dell’auto privata (e<br />

questo non va a vantaggio<br />

dell’ambiente), penalizzando<br />

l’uso del trasporto<br />

pubblico. Tuttavia, fa anche<br />

intravvedere la potenzialità<br />

dei servizi di sharing mobility<br />

e la possibile espansione<br />

della mobilità attiva,<br />

soprattutto quella in bicicletta.<br />

Fonte: App Pollicino<br />

greenplanner 129


Muoviamoci al meglio senza inquinare<br />

Anche<br />

le assicurazioni<br />

si “muovono”<br />

«L’aumento dei mezzi in circolazione<br />

in sharing - osserva<br />

Paola Bianchi, chief commercial<br />

officer di Ima Italia Assistance<br />

- e le differenti tipologie<br />

presenti ci impongono lo studio<br />

di un prodotto di assistenza<br />

alla mobilità al passo con i<br />

9 LUNEDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

10 MARTEDÌ<br />

Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio<br />

AM PM<br />

IL<br />

DATO<br />

11 MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

99 kg<br />

COMPRARE UNA BICI USATA<br />

CONSENTE DI RISPARMIARE<br />

MEDIAMENTE<br />

Fonte: Report Second Hand Effect<br />

2021, realizzato per Subito da Ivl,<br />

Istituto Svedese di Ricerca Ambientale,<br />

che analizza l’impatto ambientale della<br />

compravendita dell’usato basandosi sul<br />

metodo Lca (Life-Cycle Assessment)<br />

130 greenplanner


settimana 37<br />

settembre <strong>2024</strong><br />

12<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

Giornata internazionale senza sacchetti di plastica<br />

PM<br />

tempi e in grado di incontrare<br />

le esigenze degli utenti con<br />

prodotti innovativi, sempre più<br />

smart e personalizzabili».<br />

Ima Italia, assieme a Datafolio,<br />

società assicurativa specializzata<br />

nell’uso dei dati per la gestione<br />

dei rischi di mobilità, ha<br />

ideato un’assicurazione 100%<br />

pay as you go, basata unicamente<br />

sui chilometri percorsi e<br />

l’esposizione al rischio.<br />

13<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

Vai di elettrico<br />

SABATO<br />

14 15 DOMENICA<br />

Giornata<br />

mondiale<br />

della<br />

democrazia<br />

Entro il 2030 le case automobilistiche<br />

investiranno quasi<br />

1.200 miliardi di euro per l’elettrificazione,<br />

e già in questi<br />

ultimi due anni un quinto delle<br />

auto prodotte in Italia è stato<br />

full electric.<br />

Una quota destinata a crescere<br />

notevolmente nei prossimi<br />

anni. L’intera filiera della componentistica<br />

dovrà quindi farsi<br />

trovare pronta, per alimentare<br />

la produzione locale di auto e<br />

per l’export. Il dato è certificato<br />

dall’Osservatorio Tea, nato<br />

su impulso di Motus-E e del<br />

Cami (il Center for automotive<br />

and mobilityinnovation del<br />

Dipartimento di Management<br />

dell’Università Ca’ Foscari Venezia).<br />

Giuseppe Giulio Calabrese<br />

è il responsabile scientifico<br />

dell’Osservatorio Tea, oltre<br />

a essere dirigente di ricerca del<br />

Cnr-IrCres.<br />

greenplanner 131


Muoviamoci al meglio senza inquinare<br />

Idrogeno<br />

avanti tutta<br />

A poco a poco,<br />

anche in Europa ci<br />

si sposta su mezzi alimentati<br />

a idrogeno. La Germania è in<br />

testa (+70%), seguita da Paesi<br />

Bassi e Svizzera. In Italia la<br />

mancanza di una rete di stazioni<br />

di rifornimento adeguata ha<br />

limitato fortemente la crescita<br />

del mercato. Proprio per questo,<br />

all’interno dei 3,64 miliardi<br />

previsti per la filiera idrogeno<br />

nel Pnrr, 530 milioni di euro<br />

sono dedicati a sostenere la<br />

costruzione di stazioni per il<br />

trasporto stradale (230 milioni,<br />

40 stazioni) e ferroviario (300<br />

milioni per 10 stazioni) entro<br />

il 2026.<br />

In particolare, ci tiene a sottolineare<br />

l’associazione H2It seguendo<br />

le linee guida del Mise,<br />

per il trasporto stradale pesante<br />

l’obiettivo è di avere il 2% della<br />

flotta nazionale di camion a<br />

lungo raggio alimentato a idrogeno<br />

al 2030, spianando così la<br />

strada anche allo sviluppo della<br />

mobilità leggera a idrogeno.<br />

Fonte: H2IT<br />

16 LUNEDÌ<br />

AM<br />

17 MARTEDÌ<br />

AM<br />

Giornata mondiale per la protezione<br />

della fascia di ozono<br />

16/22 settembre: Settimana europea<br />

della mobilità sostenibile<br />

PM<br />

PM<br />

Al posto<br />

dei jet privati<br />

Troppi jet privati partono<br />

dall’Italia (un volo su 10), che<br />

diventa così il quarto Paese<br />

europeo per numero di voli<br />

effettuati, 55.624 (in crescita<br />

del 61% rispetto al 2021). Da<br />

notare anche che il 55% dei<br />

voli di jet privati effettuati in<br />

Europa nel 2022 ha percorso<br />

una distanza inferiore a 750<br />

km, in molti casi percorribile<br />

con alternative più sostenibili.<br />

18 MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

Giornata mondiale per il monitoraggio delle acque<br />

Giornata internazionale della parità di retribuzione<br />

PM<br />

132 greenplanner


settimana 38<br />

settembre <strong>2024</strong><br />

19<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

PM<br />

Così, al Parlamento italiano<br />

è stata depositata una legge<br />

presentata da Alleanza Verdi<br />

e Sinistra che prevede un<br />

divieto graduale entro il 2030<br />

di volo dei jet privati che non<br />

garantiscano emissioni zero, e<br />

che possono essere facilmente<br />

sostituiti da un viaggio in treno<br />

in Italia. Inserita anche una revisione<br />

al rialzo della tassazione<br />

sui voli e sul carburante dei<br />

jet privati.<br />

20<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

SABATO<br />

21 22 DOMENICA<br />

Giornata<br />

internazionale<br />

della pace<br />

Giornata<br />

mondiale<br />

dell’Alzheimer<br />

Giornata<br />

mondiale<br />

senza auto<br />

La rete<br />

del carpooling<br />

In macchina al lavoro? Solo<br />

se vai con qualche collega. È<br />

questa la logica del carpooling,<br />

pratica che sta prendendo<br />

piede anche in Italia. L’app<br />

di Jojob Real Time Carpooling<br />

permette di mettere in collegamento<br />

i passeggeri ma<br />

anche di valutare i risparmi di<br />

CO 2<br />

. Ma non solo: il carpooling<br />

ha anche dei vantaggi economici,<br />

sia per chi ospita sia per<br />

chi “prende un passaggio”. La<br />

presenza di migliaia di tragitti<br />

che collegano il territorio alle<br />

singole sedi aziendali rappresenta<br />

una nuova alternativa di<br />

trasporto: una vera e propria<br />

rete di trasporti per chi fa pendolarismo.<br />

greenplanner 133


Muoviamoci al meglio senza inquinare<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

Facciamo<br />

il check up alla bici<br />

Manutenere una bicicletta è<br />

alla base della nostra sicurezza<br />

stradale. Si tratta di<br />

un’operazione semplice, ma<br />

spesso ci si dimentica di effettuarla.<br />

A questo QRcode<br />

qualche saggio consiglio da<br />

prendere in considerazione,<br />

soprattutto se la<br />

bici “ha riposato”<br />

tutto l’inverno nel<br />

box o in cantina.<br />

23<br />

LUNEDÌ Giornata internazionale delle lingue dei segni<br />

AM<br />

PM<br />

24 MARTEDÌ<br />

AM<br />

Giornata mondiale del sordo<br />

PM<br />

Le operazioni<br />

di manutenzione<br />

sulla bici prevedono<br />

il controllo di:<br />

• COPERTONI E CAMERE D’ARIA<br />

• PATTINI DEI FRENI<br />

• LUCI ANTERIORI E POSTERIORI<br />

• CATENA<br />

Caro lucchetto...<br />

A proposito di lucchetti, se<br />

non lo avete già, inutile lesinare<br />

sul costo, perché altrimenti<br />

diventano eccessiva-<br />

134 greenplanner<br />

25 MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

PM


settimana 39<br />

settembre <strong>2024</strong><br />

26<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

Giornata europea delle lingue<br />

Giornata mondiale per l’eliminazione<br />

delle armi nucleari<br />

PM<br />

mente facili da<br />

aprire o danneggiare.<br />

Meglio spendere<br />

50/75 euro<br />

per un buon lucchetto<br />

e ritrovare<br />

sempre la bicicletta, piuttosto<br />

che spenderne 10 e la settimana<br />

dopo doverne ricomprare<br />

una nuova. Non è così<br />

che si ottimizzano i costi.<br />

27<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

Giornata mondiale del turismo<br />

PM<br />

LO SAI<br />

CHE...<br />

Seppur non obbligatorio<br />

per il Codice della Strada,<br />

è buona cosa installare uno<br />

specchietto sulla bicicletta<br />

per guardarsi alle spalle,<br />

specie prima di cominciare<br />

a svoltare a sinistra o per<br />

capire se qualcuno ci sta<br />

tallonando per compiere<br />

qualche manovra.<br />

SABATO<br />

28 29 DOMENICA<br />

Giornata<br />

internazionale<br />

dell’accesso<br />

universale<br />

all’informazione<br />

Giornata<br />

mondiale<br />

del cuore<br />

12 anni di<br />

<strong>GreenPlanner</strong><br />

Il diario continua a pag. 142<br />

NUMERO 9 / 2021<br />

Street art per città<br />

veramente smart.<br />

greenplanner 135


OFFRIRE UN FUTURO MIGLIORE<br />

AI BAMBINI DI OGGI, AL MONDO DI DOMANI.<br />

Donare è una potente manifestazione di altruismo<br />

a ui diamo molto alore per sinia<br />

impegnarsi attivamente per il cambiamento.<br />

Si possono donare somme di denaro, per<br />

supportare chi ha più bisogno o si può donare<br />

il proprio tempo e le proprie conoscenze.<br />

Per chi desidera donare il proprio tempo, Save<br />

the Children, la più importante organizzazione ione<br />

internazionale indipendente che da oltre 100<br />

anni lotta per salvare le bambine e i bambini a<br />

rischio e garantire loro un futuro, si impegna nel<br />

progettare esperienze di volontariato utili alla<br />

causa e motivanti per le persone e per dare ai<br />

propri volontari la possibilità di diventare attivi-tivista<br />

nel proprio territorio, partecipando ed essen-sendo<br />

testimoni e agenti di impatto e cambiamento<br />

nella vita di bambini, bambine e adolescenti più in<br />

difcoltà supportati dallrganizzazione.<br />

Anche le aziende possono coinvolgere le proprie prie<br />

persone in attività di volontariato e team ding, dando la possibilità a quelle persone che<br />

buil-<br />

vorrebbero impegnarsi ma non hanno tempo di<br />

farlo: il volontariato di “competenza” è per i stri beneciari una preziosa risorsa.<br />

no-<br />

I dipendenti possono essere coinvolti in attività<br />

di retake o a momenti di formazione su tematiche<br />

concordate ai ragazzi e alle ragazze dei nostri<br />

26 Punti Luce, centri educativi ad accesso<br />

pomeridiano gratuito sorti nelle periferie più<br />

svantaggiate delle città italiane.<br />

Le aziende sono anche protagoniste di partner-<br />

ship che rappresentano per Save the Children un<br />

ambito di collaborazione virtuoso: la sostenibilità,<br />

tema centrale per le imprese, signica trovare<br />

il giusto punto di equilibrio tra protto e benessere,<br />

inteso come attenzione rivolta alle persone, al<br />

territorio e alla comunità di riferimento.<br />

Le aziende mettono a disposizione non solo fondi,<br />

ma le loro conoscenze, il personale volontario<br />

e le reti di relazioni: Save the Children non è<br />

vista solo come un ente da sostenere nanziariamente,<br />

ma un attore che riesce a supportare<br />

l’azienda nella totalità del suo impegno e a cambiare<br />

insieme il futuro di tantissimi bambini in<br />

Italia e nel mondo.<br />

Per avere maggiori informazioni sul volontariato<br />

in Save the Children scrivi a:<br />

Volontariato@savethechildren.org<br />

Per info sulle partnership aziendali, scrivi a:<br />

italy.corporate@savethechildren.org


Muoviamoci al meglio senza inquinare<br />

Pianificazione territoriale<br />

a cura di Silvia Livoni<br />

esperta di marketing territoriale<br />

La bicicletta tra rigenerazione,<br />

Sostenibilità e fruibilità dei luoghi<br />

Per il World business council<br />

for sustainable development<br />

"mobilità sostenibile"<br />

significa dare alle persone<br />

la possibilità di spostarsi<br />

in libertà, comunicare e<br />

stabilire relazioni senza mai<br />

perdere di vista l'aspetto<br />

umano e quello ambientale,<br />

oggi come in futuro.<br />

© Paolo Ciaberta per Bike Hub<br />

La bicicletta può essere, e<br />

sempre più sta diventando,<br />

la chiave di lettura di<br />

una transizione e rigenerazione<br />

ecologica dei territori e delle persone.<br />

Lo dimostrano le azioni e<br />

i risultati concreti riscontrabili là<br />

dove vengono applicate logiche<br />

ambientali, economiche e socioculturali<br />

adeguate.<br />

Dalla mobilità sostenibile al turismo,<br />

la bicicletta è l’elemento comune<br />

per chi già vive in un luogo<br />

e per chi lo visita e lo scopre per<br />

la prima volta.<br />

Con il suo ritmo lento, la bicicletta<br />

ci porta da palazzi antichi di un<br />

centro storico alle periferie, alle<br />

campagne, facendoci davvero vivere<br />

il mutamento che racconta<br />

la storia di un luogo, le trasformazioni,<br />

la ricchezza o la povertà,<br />

ma altrettanto permette di<br />

vedere ciò che manca in termini<br />

di servizi e infrastrutture.<br />

La bicicletta è un ecosistema di<br />

contaminazioni: quando protagonista<br />

di mobilità sostenibile,<br />

con la sua economia porta valore<br />

e qualità della vita e, quando<br />

protagonista del viaggio e<br />

dello svago, diventa connettore<br />

ideale tra natura, arte, enogastronomia,<br />

favorendo il coinvolgimento<br />

e l’incontro con le<br />

comunità locali.<br />

CICLOTURISMO<br />

Il cicloturismo crea indotto e una spesa maggiore del turista<br />

medio sul territorio. Il Rapporto Ecosistema della Bicicletta di<br />

Banca Ifis ha evidenziato che la bicicletta è stata la compagna<br />

di viaggio per 6,3 milioni di turisti in Italia, 1,9 milioni di questi<br />

considerati veri e propri cicloturisti con una durata media della<br />

vacanza in bici di 11 giorni.<br />

LE DUE RUOTE VERDI<br />

IN CITTÀ<br />

Per quanto riguarda la mobilità,<br />

alcune città hanno cominciato<br />

a promuovere l’uso<br />

delle due ruote, educando i<br />

cittadini con misure importanti,<br />

trasformando centri<br />

storici e urbani in isole con<br />

estese aree Ztl, o istituendo<br />

le “città 30”, abbassando il<br />

limite di velocità per ridurre<br />

gli incidenti ma anche per<br />

dimostrare la convenienza<br />

temporale ed economica<br />

a percorrere i tragitti casa-scuola<br />

e casa-lavoro in<br />

bici, magari elettrica. Il fatto<br />

che le capofila di questi<br />

mutamenti siano metropoli<br />

come Parigi e Valencia dimostra<br />

che, anche in Italia, in<br />

ogni città e comune possano<br />

essere applicate le stesse<br />

buone pratiche.<br />

greenplanner 137


Muoviamoci al meglio senza inquinare<br />

FOCUS<br />

Marco Fardelli di professione è architetto e designer, ma la sua passione<br />

per la bici lo ha portato a specializzarsi prima come Esperto promotore<br />

della Mobilità ciclistica e poi a diventare il referente della mobilità<br />

Sostenibile per <strong>GreenPlanner</strong>. Qui potete trovare tutte le sue prove di<br />

prodotto, ma anche gli aggiornamenti in fatto di due ruote<br />

IN EVIDENZA<br />

Dobbiamo rendere sicure<br />

le strade per tutti gli<br />

utenti delle bici. Ancora di<br />

più per i bambini, cosicché<br />

possano spostarsi sulle<br />

due ruote senza pericoli.<br />

Quanto sono importanti<br />

le ciclofficine...<br />

A cura di Marco Fardelli<br />

Non solo per la promozione delle biciclette,<br />

ma anche per il recupero di spazi urbani. Le<br />

ciclofficine sono un bell’esempio di ritorno ai<br />

mestieri legati alla manutenzione (riparare è<br />

meglio che buttare).<br />

La ciclofficina a Gallarate di Andrea Cattaneo<br />

è anche un'interessante esperienza<br />

imprenditoriale. Realizzata in un piccolo<br />

prefabbricato, posto alle spalle della<br />

stazione ferroviaria della cittadina lombarda,<br />

è praticamente inglobata nell’area della<br />

Velostazione. E i ciclisti lo sanno...<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Un metro e mezzo è la<br />

distanza minima tra una<br />

qualsiasi 4 ruote e una<br />

bicicletta: ma come fare<br />

e da dove iniziare per<br />

educare l’automobilista<br />

al rispetto del ciclista?<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Alla luce degli investimenti<br />

per costruire una<br />

strada, l’effettiva modifica<br />

alla viabilità cittadina<br />

è da considerare<br />

un investimento lungimirante.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Non sono tutte uguali le<br />

rastrelliere e quando le<br />

si sceglie conviene tenere<br />

in considerazioni alcuni<br />

parametri. Tra questi i<br />

materiali usati e la sicurezza<br />

rispetto ai furti.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

© Depositphotos<br />

138 greenplanner


Muoviamoci al meglio senza inquinare<br />

Trend in ricerca e sviluppo<br />

a cura di Paolo Galli<br />

Innovazione tecnologica<br />

e automazione, così si guida il futuro<br />

La mobilità del futuro dovrà essere sostenibile e a basso impatto<br />

ambientale: l’innovazione tecnologica gioca ovviamente<br />

un ruolo fondamentale, non soltanto nel determinare il propulsore<br />

che alimenterà i mezzi.<br />

Infatti, saranno l’automazione e l’applicazione dell’intelligenza artificiale<br />

nei vari settori della mobilità - privata, industriale, del trasporto<br />

merci - a contribuire fortemente allo sviluppo di un nuovo modello di<br />

mobilità. Vediamo alcuni campi applicativi.<br />

città delle auto, dei sistemi di<br />

condivisione dei veicoli e anche<br />

del parcheggio. L’intelligenza<br />

artificiale consentirà di rendere<br />

ancora più efficaci queste<br />

piattaforme, aiutando a ridurre<br />

traffico ed emissioni.<br />

Guida autonoma<br />

dei veicoli privati<br />

I veicoli a guida autonoma offriranno<br />

una serie di vantaggi<br />

per la mobilità sostenibile, soprattutto<br />

in termini di ottimizzazione<br />

del flusso del traffico<br />

e di riduzione degli incidenti. La<br />

guida autonoma potrà estendersi<br />

anche ai mezzi di trasporto<br />

pubblici di superficie - autobus,<br />

tram e taxi - contribuendo,<br />

attraverso l’adozione di stili di<br />

guida più economici, alla riduzione<br />

dell’inquinamento.<br />

Droni per<br />

la logistica<br />

Lo spostamento<br />

delle merci<br />

nell’ultimo miglio è una delle<br />

cause principali dell’aumento<br />

del traffico urbano e anche di<br />

inquinamento. L'uso dei droni<br />

- la cui sperimentazione è già<br />

in fase molto avanzata - con-<br />

sentirà la consegna di merci a<br />

breve distanza, riducendo la<br />

dipendenza dai veicoli tradizionali<br />

e diminuendo le emissioni<br />

della logistica di trasporto.<br />

Ottimizzazione<br />

del trasporto pubblico<br />

I sistemi<br />

smart e gli<br />

algoritmi<br />

intelligenti<br />

di gestione<br />

del trasporto pubblico ottimizzeranno<br />

le rotte, il carico<br />

dei veicoli e gli orari, migliorando<br />

l'efficienza complessiva del<br />

sistema di trasporto. Con una<br />

significativa riduzione del traffico,<br />

delle congestioni stradali<br />

e delle emissioni inquinanti,<br />

migliorando al tempo stesso<br />

l'esperienza dei passeggeri.<br />

Car sharing, car pooling<br />

e smart parking<br />

Con l’evoluzione delle<br />

piattaforme di sharing<br />

stanno nascendo<br />

soluzioni evolute<br />

per la condivisione in<br />

Trasporto su<br />

gomma delle merci<br />

automatizzato<br />

Il trasporto su gomma delle<br />

merci, che segue percorsi lunghi<br />

e soprattutto autostradali,<br />

potrà essere automatizzato<br />

attraverso soluzioni di guida<br />

autonoma. Attualmente sono<br />

in fase avanzata di sperimentazione<br />

soluzioni che hanno<br />

sulle spalle milioni di chilometri<br />

di strada percorsa.<br />

Queste soluzioni, oltre a ridurre<br />

i consumi di carburante<br />

e di gomma grazie a modelli<br />

di guida ottimizzati, permettono<br />

di rendere più efficiente la<br />

programmazione dei trasporti<br />

a lungo raggio e<br />

li rende più sicuri,<br />

riducendo gli errori<br />

umani legati<br />

a stanchezza e<br />

visibilità.<br />

greenplanner 139


appunti del mese<br />

L M M G V S D<br />

30 1 2 3 4<br />

7<br />

14<br />

8<br />

15<br />

9<br />

16<br />

10<br />

17<br />

11<br />

18<br />

21<br />

28<br />

22<br />

29<br />

23<br />

30<br />

24<br />

31<br />

25<br />

1<br />

5<br />

12<br />

19<br />

26<br />

2<br />

6<br />

13<br />

20<br />

27<br />

3<br />

140 greenplanner


ottobre/<br />

Vita da animali<br />

Credo che i sacrifici animali<br />

siano stati inventati dall’uomo<br />

come pretesto per mangiare carne.<br />

Origene di Alessandria, teologo<br />

Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />

Lazio: Miniere della riserva naturale di Canale Monterano (Roma). Specie Rhinolophus euryale<br />

Foto: Marco Scalisi<br />

greenplanner 141


Vita da animali<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

Salviamoci,<br />

salvandoli<br />

Sono gli animali a dover avere<br />

sempre più paura dell’essere<br />

umano: bipede “sempre/ovunque”<br />

e invadente. E così si difendono<br />

facendosi passare per<br />

“pericolosi”. Orsi, lupi, cinghiali.<br />

Ma anche le vacche, quando<br />

caricano, in effetti fanno paura.<br />

E allora che fare? Intanto,<br />

non bisogna spaventarli. Poi,<br />

se camminiamo in un bosco,<br />

facciamoci sentire. Non servono<br />

rumori fastidiosi, gli animali<br />

hanno i sensi molto sviluppati<br />

e si accorgono subito di noi e ci<br />

evitano. Utile è portare con sé<br />

un campanellino per far sentire<br />

il suo din din leggero.<br />

È Davide Adamo, International<br />

mountain leader e<br />

guida escursionistica,<br />

a darci questi<br />

e altri consigli.<br />

30 LUNEDÌ Giornata marittima mondiale<br />

AM<br />

PM<br />

1 MARTEDÌ<br />

AM<br />

Giornata internazionale delle persone anziane<br />

PM<br />

Ecco cosa conviene fare<br />

se ci si trova davanti<br />

a un animale selvatico:<br />

• rimanere calmi e fermi<br />

• cercare di non fare movimenti<br />

bruschi<br />

• cercare di farsi identificare<br />

come persone non minacciose<br />

parlando con voce calma<br />

• indietreggiare lentamente<br />

senza voltarsi, così da avere<br />

sempre la possibilità di<br />

vedere l’animale<br />

• non urlare o parlare<br />

ad alta voce<br />

• non agitare nervosamente<br />

le braccia o lanciare oggetti<br />

• cercare di spostarsi<br />

lentamente, lasciando ampio<br />

spazio di fuga al selvatico<br />

2 MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

Giornata internazionale della nonviolenza<br />

PM<br />

142 greenplanner


settimana 40 settembre/ottobre <strong>2024</strong><br />

3<br />

GIOVEDÌ<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

4<br />

AM<br />

PM<br />

Giornata mondiale degli animali<br />

PM<br />

Cras<br />

e Crase del Wwf<br />

I Cras (Centri di recupero animali<br />

selvatici) sono strutture<br />

che si occupano di curare, recuperare<br />

e liberare esemplari<br />

di fauna selvatica autoctona<br />

soccorsi in stato di difficoltà.<br />

Questi centri si trovano in<br />

tutte le regioni d’Italia.<br />

Ogni giorno vengono curati in<br />

questi centri aironi, cicogne,<br />

gru, ricci, ghiandaie, caprioli,<br />

tassi, poiane, civette, lupi,<br />

aquile... Sono stati feriti da<br />

fucili da caccia, dai bocconi<br />

SABATO<br />

DOMENICA<br />

5 6<br />

Giornata<br />

Giornata<br />

mondiale<br />

mondiale<br />

degli<br />

del sorriso<br />

insegnanti<br />

avvelenati, dall’impatto con<br />

automobili o con i fili dell’alta<br />

tensione. Spesso sono vittima<br />

delle trappole dei bracconieri.<br />

Per gli animali esotici ci sono i<br />

Crase (Centri di recupero animali<br />

selvatici esotici). Questi<br />

accolgono per lo più animali<br />

sequestrati dalle forze di polizia<br />

perché commercializzati<br />

o detenuti illegalmente, come<br />

pappagalli, orsetti lavatori,<br />

piccole scimmie, iguane, ma<br />

anche grandi felini come leoni<br />

e tigri.<br />

greenplanner 143


Vita da animali<br />

Isolotti fatti<br />

con i gusci di cozze<br />

Per permettere al Fraticello<br />

(Sternula albifrons), alla Sterna<br />

comune (Sterna hirundo), al<br />

Beccapesci (Thalasseus sandvicensis),<br />

come pure al Gabbiano<br />

roseo (Chroicocephalus genei)<br />

e al Cavaliere d’Italia (Himantopus<br />

himantopus) di nidificare<br />

con serenità, la Fondazione<br />

MedSea ha creato degli isolotti<br />

artificiali nelle zone umide costiere<br />

del Golfo di Oristano. La<br />

particolarità di questi nidi è<br />

L’importanza<br />

delle zone umide<br />

Corru Mannu è una zona<br />

umida di elevato pregio, e<br />

già negli anni Settanta viene<br />

inserita nella lista delle<br />

zone umide di importanza<br />

internazionale predisposta<br />

sulla base della convenzione<br />

Ramsar. In base alla direttiva<br />

comunitaria Habitat<br />

n. 92/43/Cee e Uccelli n.<br />

79/409/Cee, viene dichiarata<br />

sito di interesse comunitario<br />

e zona di protezione speciale,<br />

e conseguentemente inserita<br />

nella rete Natura 2000.<br />

7<br />

AM<br />

PM<br />

8<br />

AM<br />

PM<br />

9<br />

LUNEDÌ Giornata mondiale dell’habitat<br />

MARTEDÌ<br />

MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

144 greenplanner


settimana 41<br />

ottobre <strong>2024</strong><br />

10<br />

AM<br />

11<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

Giornata mondiale contro la pena di morte<br />

Giornata mondiale della salute mentale<br />

PM<br />

Giornata internazionale delle bambine<br />

e delle ragazze<br />

PM<br />

la composizione: 2.000 sacchi<br />

di iuta sono stati riempiti di<br />

gusci di cozze messi a disposizione<br />

dalla Nieddittas, che in<br />

questa parte della Sardegna ha<br />

i propri stabilimenti.<br />

La parte superficiale dell’isolotto<br />

è costituita da uno strato<br />

misto di gusci frantumati,<br />

cozze e bisso, per rendere la<br />

superficie accogliente per i futuri<br />

ospiti dell’isolotto. Inoltre,<br />

a seguito dei risultati del monitoraggio,<br />

verranno posizionate,<br />

se necessario, sagome di<br />

uccelli, che potranno attrarre<br />

altre specie sulla superficie per<br />

la nidificazione.<br />

SABATO<br />

12 13<br />

DOMENICA<br />

Giornata<br />

internazionale<br />

per la riduzione<br />

dei disastri<br />

naturali<br />

Avvistata<br />

la gazza marina<br />

L’Alca torda - ovvero una gazza<br />

marina dalla livrea bianconera<br />

- è un uccello dotato di<br />

notevole capacità di volo, che<br />

può anche immergersi fino a<br />

100 metri di profondità. Ora è<br />

sempre più presente nei mari<br />

italiani, un ambiente non convenzionale<br />

per questa specie.<br />

«Il progressivo spostamento<br />

verso le nostre coste - spiega<br />

Angelo Viviano, ricercatore del<br />

Cnr-Iret - sembra indotto da<br />

più fattori: da un lato, i sempre<br />

più frequenti fenomeni atmosferici<br />

estremi, che potrebbero<br />

averli spinti a trovare riparo nel<br />

Mediterraneo». Dall’altro, la ricerca<br />

di nuove prede, visto che<br />

la zona di origine della gazza è<br />

sempre più sfruttata dalla pesca<br />

dell’uomo.<br />

greenplanner 145


Vita da animali<br />

FOCUS<br />

L'Ocse ha incluso il benessere degli animali nelle sue Linee guida per le imprese<br />

multinazionali sulla condotta aziendale responsabile, esortando le aziende a sostenere il<br />

benessere degli animali nelle loro politiche e pratiche. Una decisione importante visto che<br />

i Paesi dell’Ocse rappresentano circa tre quarti del commercio globale. I dettagli delle linee<br />

guida sono stati applauditi anche da una realtà come Humane Society International, che<br />

promuove il benessere degli animali in più di 50 Paesi.<br />

IN EVIDENZA<br />

Nuove rotte: anche le<br />

rondini, come altre specie<br />

di uccelli, si adattano<br />

ai cambiamenti climatici<br />

e migrano in maniera diversa.<br />

Uno studio scientifico<br />

lo dimostra.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Dead species walking:<br />

500mila specie sono<br />

in via d’estinzione<br />

A cura della redazione<br />

Un rapporto firmato Ipbes evidenzia come<br />

almeno il 9% di tutte le specie di mammiferi<br />

allevati per l’alimentazione o l’agricoltura<br />

sono già state portate all’estinzione e<br />

almeno 1.000 sono minacciate. Di queste,<br />

500 entro la fine di questo secolo.<br />

Gli scenari sviluppati da numerosi<br />

scienziati, sulla base dei dati oggi<br />

disponibili, indicano che gli attuali tassi di<br />

estinzioni delle specie in natura sono da<br />

cento a mille volte superiori alla media<br />

delle estinzioni della<br />

storia del Pianeta.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Massimo Wertmüller<br />

è un attore che porta<br />

anche in scena il suo<br />

amore per gli animali.<br />

La sua voce anche per<br />

la campagna Lndc.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Sempre più animali sono<br />

sotto stress quando gli<br />

umani si divertono a<br />

lanciare i botti. Qui spieghiamo<br />

cosa fare per<br />

creare loro minori problemi<br />

possibili.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Il 17 febbraio è la festa<br />

internazionale dedicata<br />

ai felini di casa.<br />

Qui i consigli di un’etologa<br />

su come gestire al<br />

meglio un gatto che vive<br />

nei nostri appartamenti.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

greenplanner 147


Vita da animali<br />

Stop a lumachicidi<br />

e topicidi<br />

È purtroppo sempre più lungo<br />

l’elenco di animali morti per<br />

avvelenamento. «Si tratta di<br />

una vera e propria emergenza<br />

che interessa<br />

tutto il territorio<br />

nazionale,<br />

e che miete<br />

decine e decine<br />

di vittime<br />

ogni giorno. Va<br />

affrontata seriamente, non è<br />

possibile continuare in questo<br />

modo», dichiara Piera Rosati,<br />

presidente di Lndc Animal Protection.<br />

«A oggi, l’unica arma<br />

esistente contro lo spargimento<br />

di esche e bocconi avvelenati<br />

è un’ordinanza ministeriale<br />

che viene rinnovata ogni anno,<br />

ma che purtroppo non rappresenta<br />

un vero deterrente. Inoltre,<br />

questa ordinanza prevede<br />

una serie di procedure a carico<br />

dei veterinari, degli Istituti Zooprofilattici<br />

e dei Sindaci che<br />

spesso non vengono messe in<br />

atto correttamente. C’è anche<br />

da dire che l’acquisto di veleni<br />

come lumachicidi e topicidi è<br />

estremamente facile e senza<br />

un’adeguata tracciatura. Tutto<br />

questo fa sì che i malintenzionati<br />

si sentano sicuri di poter<br />

compiere queste stragi senza<br />

rischiare granché».<br />

Secondo Lndc è importante<br />

che la vendita di veleni sia soggetta<br />

a maggiori controlli e a<br />

una tracciatura che consenta di<br />

risalire in maniera più efficace<br />

a chi ha acquistato e utilizzato<br />

una determinata sostanza.<br />

Questo, una volta effettuati i<br />

rilievi autoptici con l’identificazione<br />

del veleno utilizzato,<br />

permetterebbe finalmente di<br />

14<br />

AM<br />

PM<br />

15<br />

AM<br />

PM<br />

16<br />

LUNEDÌ Giornata mondiale contro l’incenerimento dei rifiuti<br />

MARTEDÌ<br />

MERCOLEDÌ Giornata mondiale dell’alimentazione<br />

AM<br />

PM<br />

148 greenplanner


settimana 42<br />

17<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

Giornata mondiale della eradicazione della povertà<br />

PM<br />

ottobre <strong>2024</strong><br />

rintracciare con maggiore certezza<br />

gli autori di questi gesti<br />

vigliacchi e crudeli.<br />

«Allo stesso tempo, da sempre<br />

chiediamo che lo Stato si doti<br />

di una legge ad hoc per punire<br />

questo genere di reati e che<br />

preveda pene severissime, anziché<br />

affidarsi a una semplice<br />

ordinanza» chiosa Rosati.<br />

Altri rischi...<br />

18<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

Gli incroci di razze fanno soffrire<br />

ormai molti cani. Ma con<br />

l’aumento delle temperature<br />

globali, i rischi per alcuni di loro<br />

sono ancora maggiori. Infatti,<br />

secondo quanto riportato<br />

da uno studio pubblicato su<br />

Scientific Reports, le malattie<br />

SABATO<br />

19 20<br />

DOMENICA<br />

legate al calore hanno un’incidenza<br />

maggiore in alcune specie,<br />

come Chow Chow, Bulldog<br />

inglese e francese, Carlini e Cavalier<br />

King. A comprometterli<br />

sarebbe proprio la forma del<br />

loro cranio, da cui dipenderebbero<br />

malattie cardiorespiratorie<br />

fatali. E poi c’è la questione<br />

dei molossi, una<br />

moda che sta diventando<br />

un vero<br />

problema.<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

greenplanner 149


Vita da animali<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

Adotta un ciuchino<br />

o una gallina...<br />

Adottare gli animali è un’ottima<br />

pratica che sta prendendo<br />

sempre più piede. Ci sono<br />

infinite possibilità: cani che si<br />

adottano senza portarli a casa<br />

ma andandoli a trovare settimanalmente;<br />

anche galline e<br />

asini sono animali molto gettonati<br />

nelle adozioni a distanza.<br />

E poi ci sono le tartarughe<br />

marine: insomma, si può voler<br />

bene in tanti modi<br />

agli animali, senza<br />

necessariamente<br />

“possederli”.<br />

21<br />

AM<br />

22<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

MARTEDÌ<br />

PM<br />

PM<br />

23<br />

AM<br />

MERCOLEDÌ<br />

PM<br />

Adozioni<br />

anche online<br />

In Italia, gli animali senza<br />

tetto sono oltre 3 milioni;<br />

ciononostante, solo un<br />

italiano su cinque sceglie<br />

di adottare il proprio<br />

150 greenplanner


settimana 43<br />

ottobre <strong>2024</strong><br />

24<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

Giornata delle Nazioni Unite<br />

PM<br />

amico a quattro zampe.<br />

Tenta di dare una soluzione<br />

a questo problema<br />

Empethy, una start up che<br />

punta a facilitare l’adozione<br />

di cani e gatti e contrastare<br />

il fenomeno del<br />

randagismo.<br />

Brutti cantieri<br />

spuntano in mare<br />

25<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

Giornata mondiale della pasta<br />

PM<br />

Il deep sea mining è l’ennesima<br />

conferma che le attività umane<br />

compromettono la salute della<br />

fauna. È quanto succede ai<br />

delfini e alle focene dell’Oceano<br />

Pacifico che - secondo uno<br />

studio dell’Università di Exeter<br />

e dei Greenpeace Research Laboratories<br />

- sarebbero fortemente<br />

stressati dalle estrazioni<br />

minerarie nei fondali marini. La<br />

crescente domanda di smart<br />

phone, veicoli elettrici e tecnologie<br />

che richiedono l’uso di<br />

cobalto, rame, zinco e nickel ha<br />

spinto l’industria a guardare ai<br />

giacimenti marini. Ma se questa<br />

pratica prenderà piede, i cetacei<br />

saranno costretti a subire ulteriore<br />

inquinamento acustico.<br />

SABATO<br />

26 27<br />

DOMENICA<br />

Giornata mondiale del<br />

patrimonio audiovisivo<br />

greenplanner 151


PER SAPERNE DI PIÙ<br />

Vita da animali<br />

Abbandonare<br />

un cane è reato:<br />

ecco come<br />

denunciare<br />

L’amore per gli animali è a<br />

macchia di leopardo: se da un<br />

lato in Italia il 37,7% dei cittadini<br />

dichiara di avere almeno un<br />

animale in casa (fonte: Eurispes<br />

2022), i dati del Ministero<br />

della Salute dello scorso anno<br />

rilevano circa 110mila ingressi<br />

nei canili sanitari e nei canili<br />

rifugio di tutta Italia, e quasi<br />

70mila gatti randagi sterilizzati<br />

dal servizio veterinario pubblico.<br />

Il fenomeno dell’abbandono<br />

degli animali domestici non<br />

riguarda solo il Sud Italia.<br />

L’unico modo per porre fine a<br />

questo comportamento criminale,<br />

perseguibile penalmente,<br />

è una presa di coscienza collettiva<br />

attraverso l’educazione<br />

fin da bambini, per arrivare a<br />

un salto di qualità della società.<br />

È importante ricordare che<br />

l’abbandono di animali è un<br />

reato sanzionato dall’art. 727<br />

del Codice Penale, che prevede<br />

l’arresto fino a<br />

un anno o un’ammenda<br />

da 1.000 a<br />

10.000 euro.<br />

28<br />

AM<br />

29<br />

AM<br />

30<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

MARTEDÌ<br />

MERCOLEDÌ<br />

PM<br />

PM<br />

PM<br />

© Depositphotos<br />

152 greenplanner


settimana 44<br />

ottobre/novembre <strong>2024</strong><br />

31<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

Giornata mondiale del risparmio<br />

Giornata mondiale delle città<br />

PM<br />

Storia dei canili<br />

1<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

Giornata mondiale vegan<br />

PM<br />

In Italia, nel 1954, si istituirono<br />

i canili dove ospitare i<br />

cani vaganti sul territorio,<br />

principalmente per affrontare<br />

la pericolosità di una<br />

zoonosi come la rabbia.<br />

I cani venivano soppressi<br />

dopo tre giorni se non<br />

reclamati o destinati alla<br />

sperimentazione. Ci fu una<br />

strage di cani finché, nel<br />

1991, con la legge 281, fu<br />

fortunatamente eliminata<br />

la soppressione. Tuttavia,<br />

per molto tempo non sono<br />

stati fatti i passaggi corretti<br />

per la prevenzione del<br />

randagismo, ovvero sterilizzazione,<br />

anagrafe degli<br />

animali, pene severe e promozione<br />

culturale.<br />

SABATO<br />

2 3<br />

DOMENICA<br />

12 anni di<br />

<strong>GreenPlanner</strong><br />

Il diario continua a pag. 158<br />

NUMERO 10 / 2022<br />

Il nostro Pianeta visto<br />

dall’alto. MediaPartner:<br />

programma europeo<br />

Copernicus.<br />

greenplanner 153


milioni di animali che soffrono negli allevamenti.<br />

Vivono in gabbie strettissime, non conoscono la luce del sole,<br />

subiscono mutilazioni e spesso anche maltrattamenti.<br />

Le nostre indagini, le più trasmesse dai media italiani,<br />

permettono di rendere visibile la loro sofferenza e di denunciarlo.<br />

WWW.ESSEREANIMALI.ORG/5X1000


Vita da animali<br />

FOCUS<br />

In Sicilia, il grifone è tornato a nidificare nel 2005, grazie al progetto di ricostituzione<br />

della popolazione curato dall’Ente Parco dei Nebrodi. Il ritorno di questi grandi avvoltoi<br />

nei Nebrodi assume rilievo sia per lo sviluppo dell’economia locale legata al turismo<br />

naturalistico, sia perché, essendo l’unica colonia di tutto il Meridione d’Italia, consente<br />

una continuità genetica con le altre popolazioni di Grifoni del resto della penisola e dei<br />

paesi mediterranei vicini.<br />

IN EVIDENZA<br />

Dolce dormire: i gatti per<br />

istinto sono portati a dormire<br />

durante il giorno e<br />

rimanere sempre all’erta<br />

di notte. Ecco perché capita<br />

e cosa fare se il proprio<br />

gatto dorme più del solito.<br />

© Depositphotos<br />

Uffici open<br />

Anche agli animali<br />

A cura della redazione<br />

Si diffonde la buona abitudine di portare<br />

sul luogo di lavoro il proprio animale da<br />

compagnia. Per lo più sono i cani a godere di<br />

questa soluzione. Ne abbiamo parlato con chi<br />

trova questa pratica veramente stimolante.<br />

Sempre che si seguano alcune buone regole<br />

di convivenza (massima attenzione anche a<br />

quei colleghi che sono allergici al pelo degli<br />

animali).<br />

In generale, i vantaggi del cane in ufficio non<br />

riguardano solo il padrone: ce ne sono anche<br />

per l’animale, che non trascorre il tempo<br />

in solitudine, ma influisce positivamente<br />

e distende il clima<br />

lavorativo.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

In Italia la percezione del<br />

problema del bracconaggio<br />

è davvero limitata,<br />

eppure al di là del Mar<br />

Mediterraneo questa<br />

attività illegale mette in<br />

pericolo la biodiversità...<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Potremmo definire<br />

Green Job l’educatore cinofilo?<br />

Di fatto, è una figura<br />

professionale che<br />

va al di là del dog sitter.<br />

Con una deontologia<br />

chiara.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Animali alloctoni:<br />

uno studio coordinato<br />

dall’Università degli<br />

Studi di Milano spiega i<br />

rischi dell’introduzione<br />

in nuovi habitat di piante<br />

e di fauna esotica.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

greenplanner 155


appunti del mese<br />

L<br />

M<br />

M<br />

G<br />

V<br />

S<br />

D<br />

28 29 30 31 1 2 3<br />

4 5 6 7 8 9 10<br />

11<br />

18<br />

12<br />

19<br />

13<br />

20<br />

14<br />

21<br />

15<br />

22<br />

16<br />

23<br />

17<br />

24<br />

25 26 27 28 29 30 1<br />

156 greenplanner


novembre/<br />

Ambiente a regola d’arte<br />

Credo che avere la terra<br />

e non rovinarla<br />

sia la più bella forma d’arte<br />

che si possa desiderare.<br />

Andy Warhol, artista<br />

Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />

Toscana: Parco Nazionale Museo delle Miniere dell’Amiata (GR). Sala del Mito nel Museo<br />

Multimediale<br />

Foto: Daniele Rappuoli<br />

greenplanner 157


Ambiente a regola d’arte<br />

Opere naturali<br />

e le loro correnti<br />

4<br />

LUNEDÌ<br />

La natura è arte per eccellenza:<br />

lo stupore che nasce<br />

in noi osservandola è inimitabile,<br />

e come disse Albert<br />

Einstein: «Ogni cosa che puoi<br />

immaginare, la natura l’ha già<br />

creata». A fronte di questa<br />

affermazione noi ora abbiamo<br />

due doveri: proteggere<br />

l’infinita bellezza della natura<br />

e imitarla al meglio nella sua<br />

saggezza. Nasce da questa<br />

suggestione il percorso Arte e<br />

ambiente che affrontiamo in<br />

queste pagine.<br />

Correnti verdi<br />

Qui di seguito alcune<br />

delle più famose correnti<br />

artistiche che<br />

prendono spunto<br />

dalla natura e dall’ambiente:<br />

AM<br />

5<br />

AM<br />

MARTEDÌ<br />

PM<br />

Giornata mondiale della consapevolezza degli tsunami<br />

PM<br />

• Bio art: sono opere che<br />

includono in maniera attiva<br />

materiale vivente, come per<br />

esempio piante, muschi, in<br />

una funzione restaurativa.<br />

• Eco art: con questo termine<br />

gli artisti puntano a produrre<br />

opere che Wikipedia<br />

definisce “ecologicamente<br />

responsabili”.<br />

• Land art (anche nella declinazione<br />

della Earth art o<br />

della Earth work): queste<br />

correnti nascono tra gli anni<br />

60 e 70 dello scorso secolo,<br />

prima negli Stati Uniti e<br />

poi in Europa, ma non tutte<br />

hanno un animo prettamente<br />

ecologico, bensì<br />

si tratta di opere che sono<br />

esposte “all’aperto”. La Land<br />

art, però (o almeno quella<br />

6<br />

AM<br />

MERCOLEDÌ<br />

Giornata internazionale della protezione dell’ambiente<br />

nella guerra e nei conflitti armati<br />

PM<br />

158 greenplanner


settimana 45<br />

novembre <strong>2024</strong><br />

7<br />

AM<br />

8<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

PM<br />

SABATO<br />

9 10<br />

Giornata<br />

mondiale<br />

per la scienza,<br />

la pace e lo<br />

sviluppo<br />

DOMENICA<br />

che piace a noi di Green-<br />

Planner) utilizza per lo più<br />

materiali naturali: legno in<br />

primis. Nel nostro progetto<br />

di Planet Art Camp utilizziamo<br />

anche materiale di<br />

recupero (esclusa però la<br />

plastica).<br />

• Environmental installation<br />

o Sited sculpture:<br />

sono queste installazioni<br />

di sculture in un ambiente<br />

considerato più come sito<br />

che come fonte di materiali.<br />

• Site specific performance<br />

art: fanno parte di questa<br />

corrente le performance in<br />

cui l’artista si connette fisicamente<br />

con un particolare<br />

contesto ambientale<br />

in una maniera che viene<br />

documentata con video o<br />

fotografie.<br />

• Social sculpture: in questo<br />

caso ci si riferisce a opere<br />

d’arte che si focalizzano<br />

sulla relazione tra ambiente<br />

e società. Opere che coinvolgono<br />

la comunità locale o<br />

che chiedono allo spettatore<br />

di partecipare attivamente,<br />

promuovendo una presa<br />

di coscienza delle condizioni<br />

ambientali circostanti.<br />

• Assemblage and recycled<br />

art: eccoci a parlare di opere<br />

realizzate con materiali<br />

trovati (sia artificiali sia naturali).<br />

• Econvention: questa è la<br />

combinazione di “Ecology”<br />

e “Invention”, che si riferisce<br />

a opere che riparano<br />

danni dell’ambiente naturali.<br />

Viene chiamata anche<br />

“Reclamation Art” (Arte di<br />

ripristino).<br />

Tabella elaborata con l’aiuto<br />

di Wikipedia<br />

greenplanner 159


Ambiente a regola d’arte<br />

Salvare le opere<br />

dall’inquinamento<br />

© Matteo De Fina<br />

11<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

PM<br />

L’inquinamento è nemico<br />

dell’arte, ma per fortuna sono<br />

sempre più le tecnologie e le<br />

soluzioni che ci aiutano a proteggere<br />

le opere proprio dagli<br />

ambienti malsani. Come il progetto<br />

del Cnr-Ispc, che studia<br />

i principali inquinanti gassosi,<br />

organici e inorganici, mediante<br />

campionatori passivi presenti<br />

nelle sale museali. Un bel test<br />

è in atto presso la Collezione<br />

Peggy Guggenheim di Venezia,<br />

ovvero presso Palazzo Venier<br />

dei Leoni. Qui si tengono<br />

monitorate le condizioni ambientali,<br />

l’analisi della qualità<br />

dell’aria e, nello stesso tempo,<br />

si analizza il flusso di visitatori<br />

per verificare l’impatto sulle<br />

opere come il Paesaggio con<br />

macchie rosse, n. 2 di Vasily<br />

Kandinsky (nella foto) del<br />

1913, e La donna luna di Jackson<br />

Pollock, del 1942, nonché<br />

le teche in cui sono conservate<br />

le sculture Dinamismo di<br />

un cavallo in corsa + case di<br />

Umberto Boccioni del 1915<br />

e Testa a conchiglia di Jean<br />

(Hans) Arp del 1933 circa.<br />

160 greenplanner<br />

12<br />

AM<br />

13<br />

AM<br />

MARTEDÌ<br />

MERCOLEDÌ<br />

PM<br />

Giornata mondiale della gentilezza<br />

PM


settimana 46<br />

14<br />

AM<br />

15<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

Giornata mondiale del diabete<br />

PM<br />

PM<br />

novembre <strong>2024</strong><br />

Cresce il turismo<br />

culturale<br />

Almeno quattro turisti su<br />

dieci nel mondo apprezzano<br />

il “cultural tourism” e si<br />

muovono pianificando viaggi<br />

“studio”. Tant’è che il mercato<br />

sembra poter raggiungere<br />

numeri sorprendenti: +160%<br />

entro il 2028. In testa gli<br />

americani: uno su 2 viaggia<br />

esclusivamente per conoscere<br />

nuove culture.<br />

Così, anche in Italia le iniziative<br />

per valorizzare il settore<br />

in ottica green non mancano.<br />

Si è ritagliato una bella<br />

specializzazione in questo<br />

contesto CulturaIdentità, un<br />

movimento (con una rivista<br />

mensile) che ha come obiettivo<br />

la valorizzazione delle bellezze<br />

culturali e ambientali<br />

appartenenti al territorio del<br />

Bel Paese.<br />

SABATO<br />

16 17<br />

Giornata<br />

internazionale<br />

della tolleranza<br />

DOMENICA<br />

Giornata<br />

internazionale<br />

degli studenti<br />

Giornata<br />

mondiale<br />

del ricordo<br />

delle vittime<br />

del traffico<br />

stradale<br />

12<br />

miliardi i<br />

di dollari<br />

IL FATTURATO ENTRO IL 2028<br />

DEL MERCATO WORLDWIDE<br />

DEL TURISMO CULTURALE<br />

L’hashtag<br />

#culturaltourism<br />

conta quasi<br />

80<br />

mila<br />

contenuti<br />

PUBBLICATI<br />

SU<br />

INSTAGRAM<br />

greenplanner 161


Ambiente a regola d’arte<br />

Musei<br />

a cielo aperto<br />

Alcuni sono ormai storici, altri<br />

faticano a trovare fondi per<br />

rimanere in vita: tutti però lasciano<br />

un segno in chi li visita.<br />

Sono i musei che ospitano la<br />

Land art: sale che come soffitto<br />

hanno il cielo e non temono<br />

intemperie perché è nella<br />

natura delle opere di Land art<br />

andare a sgretolarsi nel tempo.<br />

Così succede alla ormai veterana<br />

Arte Sella, uno spazio<br />

dove l’artista non è protagonista<br />

assoluto dell’opera d’arte,<br />

ma accetta che sia la natura a<br />

completare il suo lavoro. I lavori<br />

esposti ad Arte Sella (che si<br />

trova presso Borgo Valsugana,<br />

in provincia di Trento) sono collocati<br />

in un hic et nunc e sono<br />

costruiti privilegiando materiali<br />

naturali.<br />

Smach Constellation of art,<br />

culture & history in the Dolomites<br />

è una biennale internazionale<br />

di arte pubblica. A ogni<br />

edizione vengono selezionate,<br />

da una giuria di professionisti<br />

di settore, dieci opere tramite<br />

un concorso internazionale. La<br />

mostra open air di arte contemporanea<br />

si svolge in Val<br />

Badia, nel contesto paesaggistico<br />

e culturale delle Dolomiti,<br />

patrimonio Unesco dal 2009.<br />

Le opere installate en plein air<br />

tra i 1.800 e i 2.300 metri di<br />

altitudine sono visitabili in 3<br />

giorni di escursioni (verificare<br />

il periodo di esposizione: nel<br />

2023 è stato da luglio a settembre).<br />

Una volta smantellate<br />

le opere sono “raccolte” in Val<br />

dl’Ert (in ladino: Valle dell’Arte).<br />

Qui c’è la collezione permanente<br />

di Smach.<br />

Interessante anche visitare la<br />

18<br />

AM<br />

19<br />

AM<br />

20<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

MARTEDÌ<br />

MERCOLEDÌ<br />

PM<br />

Giornata internazionale dell’uomo<br />

PM<br />

Giornata mondiale del bambino<br />

Giornata internazionale della memoria transgender<br />

PM<br />

162 greenplanner


settimana 47<br />

novembre <strong>2024</strong><br />

21<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

Giornata mondiale della filosofia<br />

Giornata mondiale della televisione<br />

Arbor Day (Italia)<br />

PM<br />

pineta di Pur in Valle di Ledro,<br />

la Ledro Land art dove la creatività<br />

artistica si fa complice<br />

della natura attraverso il lavoro<br />

di reinterpretazione degli spazi<br />

e interazione con gli elementi<br />

presenti, proposto dagli artisti<br />

partecipanti al progetto.<br />

Lungo il suggestivo sentiero,<br />

che costeggiando il torrente<br />

Assat conduce a Malga Cita, il<br />

paesaggio si fa custode e interlocutore<br />

degli interventi site<br />

specific che ogni anno vengono<br />

realizzati sul posto durante la<br />

stagione estiva.<br />

22<br />

VENERDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

SABATO<br />

23 24<br />

DOMENICA<br />

Anche la Sardegna ha il suo<br />

parco di Land art: lo si trova<br />

sul Monte Arci, protagonista<br />

assoluto del progetto. È<br />

qui che il Land art festival,<br />

in un percorso scandito dalle<br />

opere, favorisce la rivitalizzazione<br />

dell’ampio territorio, le<br />

sue bellezze storico-naturalistiche,<br />

nonché le sei piccole<br />

comunità coinvolte: Ales,<br />

Masullas, Morgongiori, Pau,<br />

Usellus e Villa Verde.<br />

greenplanner 163


Ambiente a regola d’arte<br />

Iscrivetevi<br />

al Planet Art Camp<br />

Piace agli studenti (target superiori<br />

e Università) il Planet Art<br />

Camp, allertati ormai alle call to<br />

action delle varie edizioni. Un<br />

content artistico su solide basi<br />

scientifiche. Obiettivo del format<br />

è creare consapevolezza<br />

sui temi legati a suolo, acqua<br />

e aria riducendo la nostra impronta<br />

ambientale. Ai giovani,<br />

il Planet Art Camp dà la possibilità<br />

di esprimere, artisticamente,<br />

le proprie opinioni. E di<br />

lasciare un segno. Partecipando,<br />

gli studenti associano alle<br />

lezioni scientifiche (disponibili<br />

su Greenplanner.it gli interventi<br />

dei docenti e dei ricercatori universitari<br />

che hanno appoggiato<br />

il progetto) anche le tematiche<br />

tipiche della Land art. E quindi,<br />

seguendo il regolamento<br />

25<br />

AM<br />

26<br />

AM<br />

LUNEDÌ<br />

MARTEDÌ<br />

Giornata internazionale per l’eliminazione<br />

della violenza contro le donne<br />

PM<br />

PM<br />

27<br />

AM<br />

MERCOLEDÌ<br />

PM<br />

Il Planet Art Camp è patrocinato<br />

dal Parlamento e dalla Commissione<br />

europea; dal Comune<br />

di Milano; da Legambiente, ma<br />

anche da tante realtà aziendali<br />

che credono in questo format.<br />

164 greenplanner


settimana 48 novembre/dicembre <strong>2024</strong><br />

28<br />

AM<br />

29<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

PM<br />

possono progettare una propria<br />

opera d’arte con la quale<br />

partecipare alla<br />

selezione e vincere<br />

il contest ideato da<br />

<strong>GreenPlanner</strong>.<br />

Teatro “Sostenibile”<br />

14 teatri europei hanno dato<br />

vita a una collaborazione per<br />

testare soluzioni sperimentali<br />

che possano combattere le<br />

sfide lanciate dal cambiamento<br />

climatico. Stages, acronimo per<br />

Sustainable theatre alliance<br />

for a green environmental<br />

shift, prevede, all’interno della<br />

mission di progetto, l’organizzazione<br />

di workshop e di eventi<br />

che coinvolgono artisti, studiosi<br />

e pubblico per ideare insieme<br />

scenari di futuri desiderabili.<br />

Il programma (dal 2022 al<br />

2025) è finanziato dall’Unione<br />

Europea, e include<br />

tra i partecipanti il<br />

Piccolo Teatro di<br />

Milano.<br />

PER SAPERNE DI PIÙ PER SAPERNE DI PIÙ<br />

SABATO<br />

30 1<br />

DOMENICA<br />

Giornata<br />

mondiale contro<br />

l’Aids<br />

12 anni di<br />

<strong>GreenPlanner</strong><br />

Il diario continua a pag. 172<br />

NUMERO 11 / 2023<br />

Sommersi dai problemi<br />

ambientali. Ma le soluzioni<br />

non mancano...<br />

greenplanner 165


Ambiente a regola d’arte<br />

Installazioni di Land art in GreenParlor / 1<br />

L’importanza dei rami<br />

Il lavoro dell’artista Marcello<br />

Donini, intitolato “Ti ramo tanto”,<br />

nasce per ragionare sulle<br />

molte evidenze dell’intelligenza<br />

vegetale, desunte dai lavori<br />

scientifici di Stefano Mancuso,<br />

e di un nuovo ordine di studiosi,<br />

sull’ampia dotazione di sensi e<br />

di resilienza degli alberi e delle<br />

piante. Quest’ultima capacità,<br />

la resilienza, è la dote che in<br />

questi anni si chiede sempre più<br />

spesso di sviluppare al genere<br />

Il progetto “Ti ramo tanto” è stato<br />

presentato durante la Milano Green<br />

Week 2023 presso il GreenParlor<br />

(sede della redazione di Green<br />

Planner). Il progetto si inserisce<br />

nell’ambito della manifestazione<br />

Planet Art Camp per cui Marcello<br />

Donini è relatore<br />

umano al fine di adattarsi e resistere<br />

ai cambiamenti climatici,<br />

piuttosto che di contrastarli.<br />

L’obiettivo principale di Donini<br />

è quello di celebrare la connessione<br />

tra l’uomo e la natura,<br />

a cura della redazione<br />

evidenziando l’importanza di<br />

preservare e proteggere l’ambiente<br />

in cui viviamo e cercando<br />

di comprendere come si possa<br />

prendere esempio dai meccanismi<br />

automatici degli alberi,<br />

dai “tropismi” utili delle piante,<br />

dall’intelligenza adattiva per<br />

crescere bene e in collegamento<br />

con il resto del creato. Attraverso<br />

le sue creazioni di Land art,<br />

l’artista vuole trasmettere un<br />

messaggio di amore e rispetto<br />

per la natura, della sempre più<br />

stretta intersezione tra elementi<br />

naturali ed elementi artificiali,<br />

incoraggiando il pubblico a riflettere<br />

sulle proprie azioni e sul<br />

modo in cui interagiamo con il<br />

nostro ambiente.<br />

Le opere esposte in “Ti ramo<br />

tanto”, colorate in accesi toni del<br />

rosso, giallo e blu, sono sorprendenti<br />

nella loro semplicità e immediatezza.<br />

Donini utilizza i materiali<br />

naturali in modo creativo,<br />

trasformando rami e tronchi in<br />

sculture suggestive che si integrano<br />

perfettamente nel paesaggio<br />

circostante. L’artista crea<br />

composizioni armoniose che<br />

invitano il pubblico a immergersi<br />

nella natura, a contemplarne la<br />

maestosità.<br />

L’AUTORE DI “TI RAMO TANTO”<br />

Marcello Donini è nato a Milano nel 1964 sotto il segno dei pesci. Ha dipinto per anni figure caricaturali,<br />

ambiguamente antropomorfe, uomini con molte braccia, uomini contenitore che si raccontano<br />

attraverso il liquido che sgorga dalla testa tubo. Un genere surreale e vagamente inquietante.<br />

Dal 2013 lavora su installazioni con materiali naturali - tipicamente legno - all’interno di aree verdi.<br />

È fondatore e presidente all’associazione Arte in Cascina con finalità di promozione e sviluppo della<br />

Land Art, una forma d’arte innovativa e sorprendente che utilizza materiali naturali come legno,<br />

rami, foglie, sassi per realizzare opere e installazioni che si inseriscono armoniosamente nella<br />

natura. Ha curato la realizzazione di numerose opere di Land Art da parte di riconosciuti artisti del<br />

genere, tra cui Marco Nones, Roberto Conte, Elena Milani, Oplà+, Flavio Da Rold e Giorgio Vazza,<br />

Emmanuele Panzarini, Sofia Rossetti, e tanti altri.<br />

166 greenplanner


Ambiente a regola d’arte<br />

FOCUS<br />

Anche nelle vigne si fa arte. Succede da vent’anni all’Art<br />

Park La Court che ha in Michele Chiarlo il patron; il<br />

parco artistico, patrimonio umanità dell’Unesco, è<br />

situato a La Court, “chateaux” dei Chiarlo sulle colline di<br />

Castelnuovo Calcea (Asti). Cin cin all’arte.<br />

IN EVIDENZA<br />

Sono molto efficaci le opere<br />

di Elena Redaelli (in giuria<br />

nel Planet art camp).<br />

Esempio è l’opera Emersioni,<br />

arazzo che ricorda<br />

una grande balena, fatto<br />

con materiale di recupero.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Spettacolo contro<br />

il fast fashion<br />

A cura di M. Cristina Ceresa<br />

Giralamoda è uno spettacolo teatrale ideato<br />

da Trama Plaza, associazione culturale<br />

milanese molto attiva nella divulgazione di<br />

una moda Sostenibile. In scena si punta ad<br />

aprire gli occhi su quanto l’industria del fast<br />

fashion faccia danni sociali e ambientali.<br />

Grazie all’uso di tecniche teatrali stimolanti,<br />

la performance porta lo spettatore a<br />

ragionare su come sia tossico e alquanto<br />

innaturale il mondo del fashion usa e getta;<br />

proprio l’acquirente, “cambiando stile”,<br />

potrebbe fare la differenza.<br />

Una performance teatrale altamente<br />

consigliata agli studenti<br />

dove fa breccia una<br />

nuova prospettiva di<br />

moda.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Gli scarti si fanno burattini<br />

nelle mani di Giampiero<br />

De Santis, eclettico personaggio<br />

che mette a disposizione<br />

dell’arte i suoi<br />

tanti mestieri tra grafica,<br />

design e collezionismo.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Interessante l’operazione<br />

di rivitalizzazione<br />

dell’archivio Audiovisivo<br />

del Movimento Operaio<br />

e Democratico centrato<br />

sul riuso creativo delle<br />

immagini.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Il taglia e cuci applicato<br />

agli scarti di stoffa diventa<br />

un laboratorio che<br />

ha anche un valore psicosociale.<br />

Si fa a Carrara<br />

sotto l’egida del progetto<br />

Una vela per la rinascita.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

greenplanner 167


Con il patrocinio di<br />

acqua<br />

nuvole<br />

clima<br />

suolo<br />

oceano<br />

aria<br />

landart<br />

ora<br />

creatività<br />

antropocene<br />

fauna<br />

PAC/<br />

Planet<br />

Art<br />

Camp<br />

3 edizione<br />

Il format artistico<br />

scientifico dedicato<br />

agli studenti e al loro<br />

impegno nei confronti<br />

della crisi ambientale<br />

salvaguardia<br />

energiaverde<br />

tecnologia<br />

radici<br />

scienza<br />

ecologia<br />

28/9/2023<br />

22/4/<strong>2024</strong><br />

campi<br />

spiagge<br />

atmosfera<br />

piante<br />

fiumi<br />

pioggia<br />

mare<br />

ambiente<br />

laghi<br />

biodiversità<br />

vegetali<br />

agricoltura<br />

animali<br />

Sponsor<br />

Sponsor<br />

Tecnici


Ambiente a regola d’arte<br />

Vernisage in GreenParlor / 2<br />

a cura di M. Cristina Ceresa<br />

Arte da una matrice<br />

naturale: il linoleum<br />

Nasce all’insegna dell’arte<br />

e del recupero di materiali<br />

la collaborazione<br />

creativa tra gli artisti della<br />

Stamperia Ripa 69 di Roma e<br />

<strong>GreenPlanner</strong>.<br />

In questo contesto sono gli<br />

scarti del linoleum a farla da<br />

padrone. I pannelli creati in<br />

maniera naturale (il linoleum<br />

è una matrice green per eccellenza)<br />

fanno da base alle incisioni<br />

della collezione Segno<br />

e Haiku alla quale partecipano<br />

diversi artisti tra cui Luisa<br />

Baciarlini, Alessia Consiglio,<br />

Susanna Doccioli, Luca Fabbri,<br />

Marcello Fraietta, Valeria<br />

Gasparrini, Caroline Heider,<br />

Elio G. Mazzali, Giorgia Pilozzi,<br />

Gianluca Tedaldi...<br />

È lo stesso Gianluca Tedaldi,<br />

curatore di parecchie mostre<br />

e rassegne di grafica e pittura<br />

della Stamperia Ripa 69, a proporre<br />

l’idea di ispirarsi ai colori<br />

della matrice e di produrre immagini<br />

grafiche che parlassero<br />

di natura e di stagioni, come<br />

negli Haiku giapponesi. Temi<br />

cari al taglio editoriale della<br />

<strong>GreenPlanner</strong>.<br />

Tutti gli artisti partecipanti al<br />

progetto sono stati invitati a<br />

riflettere sui temi sopracitati<br />

e, prendendo spunto dal colore<br />

della matrice scelta, a realizzare<br />

una grafica nel tema della<br />

natura e delle stagioni.<br />

Agli artisti è stato chiesto di<br />

testare il materiale e di trarne<br />

Immagini di prove di incisione su<br />

linoleum. A fianco, la sede della<br />

stamperia a Roma<br />

un giudizio critico dal punto di<br />

vista dell’incisore in materia<br />

di duttilità, stesura del colore,<br />

comportamento del materiale<br />

in fase di stampa.<br />

In GreenParlor, la sede milanese<br />

della redazione, il vernissage<br />

Segno e Haiku di gennaio<br />

<strong>2024</strong> ha lasciato tracce artistiche<br />

e qui i lettori di <strong>GreenPlanner</strong><br />

possono recarsi e toccare<br />

con mano le opere della Stamperia<br />

Ripa 69. (ha collaborato<br />

Susanna Doccioli)<br />

greenplanner 169


170 greenplanner<br />

appunti del mese<br />

L<br />

25<br />

9<br />

2<br />

16<br />

23<br />

30<br />

M<br />

26<br />

10<br />

3<br />

17<br />

24<br />

31<br />

M<br />

27<br />

11<br />

4<br />

18<br />

25<br />

1<br />

G<br />

28<br />

12<br />

5<br />

19<br />

26<br />

2<br />

V<br />

29<br />

13<br />

6<br />

20<br />

27<br />

3<br />

S<br />

30<br />

14<br />

7<br />

21<br />

28<br />

4<br />

D<br />

1<br />

15<br />

8<br />

22<br />

29<br />

5


dicembre/<br />

Specializzarsi<br />

nel Green conviene<br />

Una persona con una laurea è una persona<br />

che sa meglio destreggiarsi<br />

nell’oceano della formazione.<br />

Ha ricevuto un orientamento.<br />

Maria Montessori, pedagoga<br />

Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />

Toscana: Parco Archeominerario di San Silvestro (Campiglia Marittima, LI). Il percorso sotterraneo<br />

dentro la miniera del Temperino<br />

Foto: Archivio Parchi Val di Cornia<br />

greenplanner 171


Specializzarsi nel Green conviene<br />

I ragazzi lo sanno<br />

che ci vuole una<br />

professione verde<br />

Gli studenti italiani hanno una<br />

buona conoscenza in fatto di<br />

cambiamenti climatici, tanto<br />

che una recente ricerca, condotta<br />

da GoStudent (EdTech<br />

europea che si occupa di ripetizioni,<br />

con più di 1.500 dipendenti<br />

e 5 milioni di famiglie<br />

supportate ogni mese), parla di<br />

una alta percentuale di consapevolezza:<br />

l’81%. E il 74% afferma<br />

di volerne sapere sempre<br />

di più.<br />

Il Green, insomma, a scuola<br />

piace: gli stessi ragazzi sono<br />

d’accordo sull’introduzione di<br />

Lavoro<br />

e cambiamenti<br />

climatici<br />

75%<br />

PERCENTUALE<br />

DEGLI ITALIANI<br />

SECONDO CUI<br />

L’IMPATTO SUL CLIMA DELLE<br />

ATTIVITÀ DI UN POTENZIALE<br />

DATORE DI LAVORO È UN<br />

CRITERIO RILEVANTE DI SCELTA<br />

OCCUPAZIONALE<br />

LUNEDÌ<br />

2<br />

Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù<br />

AM<br />

PM<br />

3 MARTEDÌ<br />

AM<br />

Giornata internazionale delle persone con disabilità<br />

PM<br />

Italia e Portogallo 75%<br />

Spagna e Bulgaria 74%<br />

Romania 73%<br />

Lettonia 72%<br />

Grecia 70%<br />

Estonia 67%<br />

Irlanda 64%<br />

Polonia 62%<br />

Slovenia 60%<br />

Danimarca e Ungheria 59%<br />

Lituania e Slovacchia 57%<br />

Germania 56%<br />

Paesi Bassi 55%<br />

Austria 54%<br />

Belgio, Croazia e Rep. Ceca 52%<br />

Svezia 50%<br />

Finlandia 46%<br />

Fonte: Bei<br />

4 MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

172 greenplanner


settimana 49<br />

dicembre <strong>2024</strong><br />

5<br />

AM<br />

6<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

Giornata mondiale del Suolo<br />

Giornata internazionale del volontariato<br />

per lo sviluppo economico e sociale<br />

PM<br />

PM<br />

tematiche green, da parte del<br />

proprio sistema scolastico, entro<br />

i prossimi cinque anni (72%).<br />

Inoltre, il 76% degli intervistati<br />

vorrebbe che le stesse strutture<br />

scolastiche diventassero più<br />

ecofriendly, adottando politiche<br />

virtuose e, possibilmente,<br />

sostenibili.<br />

Da qui è facile dedurre che anche<br />

i percorsi di studio, oltre<br />

che alla consapevolezza, possano<br />

portare anche a prendere<br />

la strada della Sostenibilità.<br />

«Gli studenti mostrano un profondo<br />

interesse verso la questione<br />

climatica - ha affermato<br />

Ricardo Reinoso, vice presidente<br />

global sale di GoStudent<br />

- e, nei prossimi cinque anni,<br />

possiamo immaginare che le<br />

scuole del Paese possano fornire<br />

loro i giusti strumenti per<br />

essere sempre aggiornati sulle<br />

questioni che gli stanno più a<br />

cuore».<br />

SABATO<br />

7 8 DOMENICA<br />

Formazione<br />

continua<br />

Per lo studente adulto di<br />

oggi diventa urgente non<br />

solo approcciarsi alle pratiche<br />

digitali, ma anche acquisire<br />

consapevolezza sulla<br />

Sostenibilità, sul rispetto<br />

ambientale, sulle pratiche<br />

green, sull’educazione alla<br />

cittadinanza attiva. Per molti<br />

adulti sussiste l’esigenza<br />

di possedere o rinnovare il<br />

titolo di studio per cogliere<br />

le opportunità offerte dal<br />

mondo del lavoro, tenendo<br />

conto dei nuovi parametri<br />

legati ai Green Job.<br />

Fonte: Rete dei Centri Regionali<br />

di Ricerca, Sperimentazione e<br />

Sviluppo<br />

greenplanner 173


Specializzarsi nel Green conviene<br />

Europa & Green Job<br />

Nei prossimi cinque anni, oltre<br />

100 milioni di europei dovranno<br />

aggiornare le proprie competenze<br />

o riqualificarsi, e l’Europa<br />

prevede che il passaggio a<br />

un’economia a basse emissioni<br />

di carbonio creerà oltre 1 milione<br />

di posti di lavoro entro il<br />

2030. Le priorità delle green<br />

skill riguardano in particolare<br />

tre settori: edilizia, automotive<br />

e trasporti, turismo.<br />

Le competenze verdi avranno<br />

diverse azioni europee di riferimento:<br />

1. definizione di una tassonomia<br />

delle competenze verdi;<br />

2. monitoraggio e analisi statistica<br />

delle competenze verdi;<br />

3. educazione ai cambiamenti<br />

climatici, alle questioni ambientali,<br />

alla transizione verso<br />

l’energia pulita e allo sviluppo<br />

sostenibile, in cui siano definiti<br />

i diversi livelli di competenza<br />

ecologica;<br />

4. sviluppo delle competenze<br />

verdi di base per il mercato del<br />

lavoro.<br />

9 LUNEDÌ<br />

AM<br />

10 MARTEDÌ<br />

AM<br />

Giornata internazionale contro la corruzione<br />

Giornata mondiale per la commemorazione e per la<br />

dignità delle vittime di genocidio e della prevenzione<br />

di questo crimine<br />

PM<br />

Giornata internazionale dei diritti degli animali<br />

Giornata mondiale dei diritti dell’uomo<br />

PM<br />

11 MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

Giornata internazionale della montagna<br />

PM<br />

Fondamentale sarà l’integrazione<br />

delle considerazioni ambientali<br />

e climatiche a tutti i livelli<br />

scolastici, con un richiamo<br />

all’urgenza di innalzare il livello<br />

e la diffusione delle competenze<br />

Stem (Scienza, tecnologia,<br />

ingegneria e matematica), promuovendo<br />

dei percorsi, in particolare<br />

tra le giovani donne.<br />

174 greenplanner


settimana 50<br />

dicembre <strong>2024</strong><br />

12<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

Giornata internazionale della<br />

copertura sanitaria universale<br />

PM<br />

13<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

SABATO<br />

14 15 DOMENICA<br />

Finanziamenti<br />

a supporto<br />

I programmi di finanziamento<br />

che accompagnano i giovani nel<br />

mettere a frutto le competenze<br />

green vanno da ErasmusPlus<br />

a Horizon Europe, per la mobilità<br />

dei ricercatori, favorendo<br />

la sinergia tra il mondo delle<br />

imprese e quello accademico.<br />

Le professioni attente al benessere<br />

del mare e del patrimonio<br />

subacqueo (la Blue economy),<br />

possono contare sul<br />

Fondo europeo per gli affari<br />

marittimi e la pesca; ci sono<br />

poi il Fondo sociale europeo<br />

Plus (Fse+), Europa Digitale e<br />

il Meccanismo per una transizione<br />

giusta, oltre al programma<br />

Life, per il coinvolgimento<br />

di figure professionali a supporto<br />

dei progetti con focus su<br />

ambiente e clima.<br />

Ma lo sviluppo delle competenze<br />

in ottica green è presente<br />

anche nei finanziamenti di<br />

InvestEu, del Fondo europeo<br />

di adeguamento alla globalizzazione<br />

per i lavoratori sfollati;<br />

del Fondo europeo di sviluppo<br />

regionale (Fesr); del Fondo di<br />

transizione giusta e del Corpo<br />

europeo di solidarietà.<br />

I green job saranno sempre<br />

più oggetto di attenzione anche<br />

nelle iniziative che l’Europa<br />

ciclicamente metterà in<br />

campo, come la Settimana<br />

europea delle competenze<br />

professionali.<br />

greenplanner 175


Specializzarsi nel Green conviene<br />

EuTeens4Green<br />

chiama a sé<br />

i giovani<br />

EuTeens4Green - Giovani ambasciatori<br />

per una transizione<br />

giusta e inclusiva - è il progetto<br />

che può aprire le porte per<br />

nuove forme di occupazione nel<br />

green in tutta Europa, selezionando<br />

e aderendo ai progetti<br />

in essere.<br />

Si tratta di una molteplicità di<br />

azioni, laboratori didattici, visite<br />

in loco, attività verdi come il<br />

giardinaggio e l’agricoltura, lo<br />

sviluppo di soluzioni di economia<br />

circolare nei settori alimentare,<br />

rifiuti, energia, concorsi e<br />

giochi su temi green.<br />

Opportunità<br />

di coesione Ue<br />

Date un occhio a Kohesio se<br />

siete interessati a formazione<br />

e a opportunità lavorative<br />

per giovani giornalisti,<br />

aspiranti tali, studenti e fotografi<br />

(Youth4Regions).<br />

Il Nuovo Bauhaus europeo<br />

- Stelle Nascenti dà supporto<br />

a giovani con idee<br />

per spazi belli, sostenibili,<br />

inclusivi.<br />

Youth4Cooperation Interreg<br />

si occupa invece di progetti<br />

di cooperazione territoriale,<br />

anche su transizione verde<br />

e digitale.<br />

L’obiettivo di EuTeens4Green<br />

è responsabilizzare i giovani, in<br />

particolare quelli fra i 15 e i 24<br />

anni, e aumentare la partecipazione<br />

al processo decisionale<br />

per una transizione verde inclusiva.<br />

Il progetto si concentra sulle<br />

regioni che saranno maggior-<br />

16 LUNEDÌ<br />

AM<br />

17 MARTEDÌ<br />

AM<br />

18 MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

PM<br />

Giornata internazionale dei migranti<br />

PM<br />

176 greenplanner


settimana 51<br />

19<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

PM<br />

dicembre <strong>2024</strong><br />

mente colpite dalla transizione<br />

verso la neutralità climatica, fortemente<br />

dipendenti dai combustibili<br />

fossili e dalle industrie<br />

ad alta intensità di carbonio.<br />

Un’opportunità per crescere<br />

responsabilmente e diventare<br />

attori del cambiamento, proponendo<br />

azioni che aiutino a<br />

costruire una ripresa verde nella<br />

propria regione, contribuendo<br />

così alla buona governance della<br />

Politica di Coesione.<br />

Ma attenzione, ci si può candidare<br />

solo fino a marzo <strong>2024</strong>.<br />

20<br />

AM<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

SABATO<br />

21 22 DOMENICA<br />

Giornata mondiale<br />

dello snowboard<br />

Giornata internazionale della solidarietà umana<br />

Sono Green job<br />

anche:<br />

• Il muratore green<br />

(ovvero chi avrà competenze<br />

di bioedilizia)<br />

• Il responsabile vendite a<br />

marchio ecologico<br />

• L’installatore di reti<br />

elettriche a migliore<br />

efficienza<br />

• L’informatico ambientale<br />

• L’esperto di marketing<br />

ambientale<br />

• L’ecodesigner<br />

• Il certificatore della qualità<br />

ambientale<br />

•<br />

L’installatore di impianti di<br />

condizionamento a basso<br />

impatto ambientale<br />

Secondo Symbola, al 2025 il 38%<br />

del fabbisogno di professioni richiederà<br />

competenze green con<br />

importanza elevata (circa 1,3-<br />

1,4 milioni di occupati).<br />

greenplanner 177


Specializzarsi nel Green conviene<br />

Dove vai<br />

se LinkedIn<br />

non ce l’hai<br />

Molti di noi conoscono il canale<br />

social LinkedIn, che viene prevalentemente<br />

utilizzato per<br />

sviluppare una rete professionale<br />

e veicolare contenuti<br />

relativi al mercato del mondo<br />

del lavoro. Attualmente viene<br />

largamente utilizzato dalle<br />

Colpo d’occhio<br />

sul profilo LinkedIn<br />

Biotech@BtBs<br />

• Creare reti con enti, associazioni<br />

e testate giornalistiche che<br />

promuovono e diffondono la<br />

cultura delle biotecnologie<br />

• Divulgare e comunicare il<br />

contributo delle biotecnologie<br />

nella vita quotidiana<br />

• Promuovere la formazione<br />

dei futuri biotecnologi e di tutte<br />

quelle attività organizzate dai<br />

Corsi di Studio in Biotecnologie<br />

di Bicocca<br />

• Creare reti con le aziende per<br />

l’attivazione di collaborazioni<br />

sia in ambito formativo sia per<br />

valorizzare i nostri studenti<br />

• Promuovere eventi di interesse<br />

sulle biotecnologie<br />

• Diffondere tra gli studenti<br />

maggiore consapevolezza<br />

nell’utilizzo di LinkedIn<br />

come strumento di personal<br />

branding, anche contribuendo<br />

personalmente e partecipando<br />

alla redazione della pagina<br />

• Mappare i ruoli professionali<br />

occupati dai laureati, per avere<br />

un continuo riscontro dal<br />

mondo del lavoro e mantenere<br />

attuale la formazione in ambito<br />

biotecnologico<br />

23 LUNEDÌ<br />

AM<br />

24 MARTEDÌ<br />

AM<br />

25 MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

PM<br />

PM<br />

178 greenplanner


settimana 52<br />

dicembre <strong>2024</strong><br />

26<br />

AM<br />

27<br />

AM<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

PM<br />

SABATO<br />

28 29 DOMENICA<br />

agenzie per il lavoro e dalle<br />

imprese come strumento per<br />

la ricerca di personale. «Tale<br />

canale social è tuttavia poco<br />

diffuso tra i più giovani anche<br />

nel momento in cui si stanno<br />

affacciando al mondo del<br />

lavoro - afferma Laura Cipolla,<br />

docente di biotecnologie<br />

all’Università Bicocca di Milano».<br />

Così la docente e il suo<br />

team hanno aperto la pagina<br />

Linkedin Bicocca<br />

Biotech@BtBs.<br />

Per saperne di più,<br />

collegati qui.<br />

Dirigenti verdi<br />

Unioncamere stima che il<br />

fabbisogno di competenze<br />

green intermedie delle imprese<br />

e della Pubblica amministrazione<br />

sarà compreso<br />

tra i 2,2 e i 2,4 milioni di lavoratori,<br />

circa il 63% del fabbisogno<br />

dei prossimi anni. La<br />

domanda di Green job riguarderà<br />

in maniera trasversale<br />

sia le professioni tecniche<br />

sia quelle a elevata<br />

specializzazione,<br />

e<br />

sempre<br />

più richieste<br />

saranno<br />

le professionalità<br />

che ruotano<br />

intorno<br />

all’ambiente,<br />

all’ecosostenibilità,<br />

al risparmio<br />

energetico<br />

e all’economia<br />

circolare. Si tratta<br />

di una proiezione<br />

al 2025.<br />

greenplanner 179


Specializzarsi nel Green conviene<br />

Manca il lavoro<br />

o la voglia?<br />

In Italia, l’istruzione e la formazione,<br />

ma anche il lavoro<br />

- soprattutto quello dedicato<br />

ai giovani - sono le voci<br />

peggiori secondo la classifica<br />

dell’Istat sul Benessere equo<br />

(Bes) rispetto alla media europea.<br />

Il tasso di occupazione<br />

italiano nel 2022 è stato di<br />

circa 10 punti percentuali più<br />

basso rispetto a quello medio<br />

europeo (74,7%), con una<br />

distanza molto accentuata<br />

tra le donne (55,0% in Italia<br />

rispetto al 69,4% della media<br />

Ue). A preoccupare anche<br />

i Neet, ovvero i ragazzi e le<br />

ragazze tra i 15 e i 29 anni<br />

che non studiano o lavorano,<br />

che in Italia ammontano<br />

al 19,0% del totale - contro<br />

l’11,7% della media Ue.<br />

Eppure non si<br />

ricerca il Green job<br />

Negli ultimi anni gli annunci<br />

di lavoro nel settore dei Green<br />

job sono cresciuti dell’85%<br />

su Indeed ma, a fronte di un<br />

aumento delle offerte, nello<br />

stesso periodo le ricerche per<br />

questi ruoli sono diminuite<br />

del 2%. Un dato che indica un<br />

mismatch di talenti e un’enorme<br />

opportunità per le persone<br />

in cerca di nuovi sbocchi<br />

professionali (dati: febbraio<br />

2023 vs febbraio 2020). Secondo<br />

Ilaria Caccamo, managing<br />

director di Indeed in Italia,<br />

«la Sostenibilità è un tema<br />

di dibattito quotidiano, ma le<br />

persone non hanno ancora<br />

davvero contezza delle possibilità<br />

di lavoro che offre e di<br />

180 greenplanner<br />

30 LUNEDÌ<br />

AM<br />

31 MARTEDÌ<br />

AM<br />

1 MERCOLEDÌ<br />

AM<br />

PM<br />

PM<br />

PM


ALMANACCO SETTIMANALE<br />

DEI PROGETTI SOSTENIBILI<br />

12 a EDIZIONE<br />

Anno XII – edizione 2023 Registrazione presso il Tribunale di Milano n.267/9.9.2013 - Compendio a greenplanner.it<br />

notes<br />

settimana 1<br />

dicembre <strong>2024</strong>/gennaio 2025<br />

2<br />

AM<br />

3<br />

GIOVEDÌ<br />

VENERDÌ<br />

PM<br />

come prepararsi per coglierle.<br />

Scuole e università sono al lavoro<br />

già da tempo, e puntano<br />

già molto su corsi e master<br />

dedicati, rivolti sia ai professionisti<br />

già in carriera, sia ai<br />

giovani che devono fare il loro<br />

ingresso sul mercato del lavoro.<br />

Importanti atenei hanno<br />

addirittura deciso di inserire<br />

la Sostenibilità come materia<br />

trasversale in tutti i corsi di<br />

laurea. Parallelamente, per<br />

le aziende sarà sempre più<br />

importante creare consapevolezza<br />

sui ruoli offerti e<br />

sulle mansioni richieste per<br />

formare i professionisti degli<br />

anni a venire».<br />

AM<br />

PM<br />

SABATO<br />

4 5 DOMENICA<br />

12 anni di<br />

<strong>GreenPlanner</strong><br />

<strong>2024</strong><br />

RIGENERAZIONE<br />

ECOLOGICA<br />

Come tornare sui nostri passi<br />

e invertire la rotta. Tutti i giorni<br />

NUMERO 12 / <strong>2024</strong><br />

Rigenerare il nostro<br />

territorio si può.<br />

L’esempio delle miniere.<br />

MediaPartner Ispra.<br />

greenplanner 181


Specializzarsi nel Green conviene<br />

L’accademy del fotovoltaico<br />

a cura della redazione<br />

E.On sostiene la formazione<br />

dei futuri professionisti del solare<br />

L<br />

a transizione energetica ha bisogno di professionisti<br />

qualificati e quindi la tematica<br />

dei Green job gioca un ruolo strategico per<br />

lo sviluppo sostenibile del Paese, dal punto di<br />

vista ambientale ma anche economico e sociale.<br />

Fondamentale, però, è erogare la formazione<br />

giusta.<br />

Mentre per le caldaie tradizionali e per i climatizzatori<br />

non mancano operatori preparati e aggiornati,<br />

negli ultimi anni è emersa la necessità<br />

di inserire nuove figure professionali: installatori<br />

di impianti fotovoltaici, di sistemi di accumulo,<br />

di pompe di calore non solo full electric ma di<br />

tipologia ibrida, di wallbox per la ricarica di auto<br />

elettriche. Tecnici in grado di operare in un sistema<br />

complesso.<br />

Occorre, quindi, nuova manodopera, adeguatamente<br />

formata. Per questo è nata l’idea della<br />

E.On Academy, per offrire una possibilità di formazione<br />

altamente specializzata e di lavoro.<br />

I corsi di formazione messi in campo da E.On<br />

seguono una linea ibrida, ovvero una formazione<br />

online seguita da un training in aula. In totale<br />

sono 150 ore di formazione: 60 teoriche sulle<br />

nuove tecnologie e sulla sicurezza sul lavoro<br />

(normative e comportamenti, tanto per dare un<br />

esempio).<br />

Durante le restanti 90 ore i<br />

partecipanti si ritrovano nelle<br />

aule attrezzate e possono<br />

cimentarsi con simulazioni di<br />

installazione di impianti fotovoltaici,<br />

di caldaie e di colonnine<br />

di ricarica.<br />

Al progetto E.On Academy<br />

possono partecipare neodiplomati<br />

di istituti tecnici e<br />

professionali che intendono<br />

diventare installatori, ma anche<br />

professionisti già qualificati<br />

che cercano un upgrade<br />

delle proprie competenze, o coloro che cercano<br />

un’opportunità per riqualificarsi nel mondo delle<br />

rinnovabili avendo una predisposizione per le<br />

professioni tecniche.<br />

I primi corsi sono stati erogati a Massazza, in<br />

provincia di Biella, e a San Daniele del Friuli (Udine),<br />

dove hanno sede due realtà del Gruppo E.On<br />

che offrono soluzioni per l’efficienza<br />

energetica.<br />

A questo Qrcode un assaggio dei<br />

corsi.<br />

Ogni corso prevede tre step: formazione teorica,<br />

pratica e successivo inserimento in una squadra<br />

operativa che si occuperà della formazione di cantiere<br />

182 greenplanner


Università degli Studi di Milano - Bicocca<br />

Biotecnologo,<br />

professione del futuro<br />

Il Dipartimento di Biotecnologie<br />

e Bioscienze dell’Università degli<br />

Studi di Milano - Bicocca offre<br />

l’opportunità di diventare biotecnologo<br />

industriale e di sviluppare<br />

una professione strategica per il<br />

futuro. Il percorso si sviluppa a<br />

partire dal Corso di Laurea triennale<br />

in Biotecnologie (I livello) in<br />

cui si acquisiscono competenze<br />

sui sistemi biologici e sulle loro<br />

applicazioni tecnologiche attraverso<br />

l’opportunità di svolgere<br />

oltre 400 ore di attività di laboratori<br />

professionalizzanti.<br />

Durante il percorso, inoltre, si<br />

ha la possibilità di partecipare a<br />

Laurea magistrale<br />

Poiché il settore biotecnologico<br />

è altamente innovativo,<br />

il percorso prosegue con il<br />

Corso di Laurea Magistrale (II<br />

livello) in Biotecnologie Industriali.<br />

Il Corso è stato recentemente<br />

potenziato e offre<br />

l’opportunità di modulare lo<br />

studio sui propri interessi, con<br />

la possibilità di approfondire le<br />

biotecnologie industriali correlate<br />

all’ambito dello sviluppo<br />

di processi e prodotti sostenibili,<br />

della salute umana, e delle<br />

tecnologie bioinformatiche e<br />

sistemiche. L’eccellente valore<br />

della formazione dei Biotecnologi<br />

Industriali di Bicocca è<br />

chiaramente riconosciuto dal<br />

mondo del lavoro: il tasso di<br />

occupazione dei laureati in<br />

Biotecnologie Industriali a 1<br />

anno dalla laurea è superiore al<br />

90% nell’ultimo biennio.<br />

diverse attività utili per l’inserimento<br />

nel mondo del lavoro, tra<br />

cui incontri con esponenti industriali<br />

del settore biotecnologico<br />

e approfondimenti alla scoperta<br />

delle figure professionali.<br />

La collaborazione accademia-industria<br />

La sinergia con il mondo dell’industria e la mobilità internazionale<br />

sono aspetti fondamentali per arrivare a un alto livello di formazione<br />

e per perseguire risultati brillanti. Il Corso di studio è costantemente<br />

impegnato nel potenziamento delle collaborazioni con le aziende<br />

e con le associazioni di settore per consentire ai propri studenti di<br />

acquisire una formazione ad alto livello sia tecnico-scientifica sia in<br />

termini di competenze nell’ambito delle soft skills, promuovendo<br />

tirocini in azienda, percorsi di eccellenza con certificazione digitale,<br />

mobilità internazionale. I corsi di studio in Biotecnologie e Biotecnologie<br />

Industriali offrono diverse opportunità di avvicinamento al<br />

mondo del lavoro, tra cui percorsi di orientamento professionale in<br />

collaborazione con associazioni di settore e orientatori professionisti,<br />

approfondimento del ruolo dei biotecnologi nell’ambito delle<br />

competenze richieste in azienda sulle certificazioni di Sostenibilità,<br />

approfondimento di ruoli professionali nei dipartimenti aziendali<br />

di supporto alla Ricerca e Sviluppo (per esempio Marketing&sales,<br />

Business development, ruoli professionali nelle big pharma).<br />

Tirocini in<br />

azienda 1<br />

DATI ACCREDITATI DA ALMALAUREA<br />

Tirocini<br />

all’estero 2<br />

50% 25%<br />

15% media<br />

nazionale<br />

Soddisfazione<br />

dei nostri<br />

studenti 3<br />

Biotecnologie:<br />

8/10<br />

Biotecnologie<br />

Industriali:<br />

8/10<br />

Tasso<br />

di occupazione<br />

a 1 anno<br />

dalla laurea<br />

magistrale 4<br />

94%<br />

86% media<br />

nazionale<br />

1. Dati del Corso di Studio riferiti agli immatricolati nell’anno accademico 2021/2022<br />

in percentuale sui tirocini totali<br />

2. Fonte: Indicatori ANVUR relativi ai laureati nel 2020 (dati pre-pandemia).<br />

3. Grado di soddisfazione degli studenti su una scala da 0 (nullo) a 10 (eccellente)<br />

Fonte: banca dati di Ateneo<br />

4. Fonte: Occupazione dei laureati - Rapporto AlmaLaurea 2023,<br />

riferito ai laureati 2021 (www.almalaurea.it)<br />

DIFFONDERE LA CONOSCENZA DELLE BIOTECNOLOGIE:<br />

puoi seguire tutte le attività dei corsi di studio e approfondire<br />

alcuni aspetti delle biotecnologie sulla pagina linkedIn:<br />

Università degli Studi Milano - Bicocca Piazza dell’Ateneo Nuovo, 1 - 20126 Milano<br />

Mesi medi<br />

di ingresso<br />

nel mondo<br />

del lavoro 4<br />

4,3<br />

5,8 media<br />

nazionale


Specializzarsi nel Green conviene<br />

Opportunità professionali nel settore idrico<br />

di Camilla Galli Macricé<br />

Ridurre l’impronta idrica:<br />

una sfida cui si dedica<br />

il Water manager<br />

È<br />

compito del Water manager<br />

ridurre l’impronta idrica<br />

in qualunque processo<br />

produttivo. Una figura professionale<br />

di cui si ha sempre più<br />

bisogno. Ne abbiamo parlato con<br />

una realtà innovativa come Iride<br />

Acque, che fa dell’efficientamento<br />

delle acque reflue il proprio<br />

core business. «In Italia, come in<br />

altre parti del mondo - riflette a<br />

proposito Monica Casadei, Ceo<br />

dell’azienda lombarda - ci siamo<br />

abituati nell’ultimo decennio<br />

ad apprezzare la figura dell’Energy<br />

manager per risparmiare<br />

dal punto di vista dell’efficienza<br />

energetica. Oggi, però, nel momento<br />

storico in cui siamo, con<br />

la siccità che incombe, l’impronta<br />

idrica è diventata importante<br />

quanto l’impronta energetica e<br />

dunque il Water manager è una<br />

figura destinata a diventare ogni<br />

giorno più ricercata, soprattutto<br />

in quei settori le cui produzioni<br />

dipendono dall’acqua».<br />

Secondo Casadei, il Wm deve<br />

avere delle competenze trasversali:<br />

«Non è un tecnico impiantista<br />

che deve avere conoscenze<br />

necessariamente ingegneristiche,<br />

ma deve essere in grado di<br />

sfruttare diversi saperi per avere<br />

una visione generale del processo<br />

industriale in cui viene utilizzata<br />

l’acqua e trovare le migliori soluzioni<br />

per salvaguardarla, ovvero<br />

ridurne il consumo, ottimizzarne i<br />

costi e la qualità e massimizzarne<br />

il riutilizzo».<br />

L’importante però è sapere<br />

lavorare in team: «Con Water<br />

manager - chiosa Casadei - non<br />

si intende esclusivamente una<br />

singola figura, ma può essere<br />

anche un gruppo di professionisti<br />

con competenze diverse,<br />

il cui obiettivo è preservare le<br />

risorse idriche in ottica di un<br />

consumo responsabile. In Iride<br />

Acque è così: l’azienda aggrega<br />

le singole competenze delle<br />

persone che la compongono<br />

al fine di raggiungere l’obiettivo<br />

comune. Il nostro compito<br />

consiste nell’analizzare come<br />

il cliente utilizza l’acqua nell’intero<br />

processo industriale, per<br />

individuare, grazie a un aggiornamento<br />

continuo sulle nuove<br />

tecnologie, le soluzioni<br />

migliori per<br />

ridurne l’impronta<br />

idrica».<br />

La roadmap salva acqua<br />

Stefano Corsi, dell’Ordine degli Ingegneri di Firenze, ha affermato<br />

che «dobbiamo ridurre i consumi idrici alla fonte. L’ingegneria ambientale<br />

può aiutare a salvaguardare la disponibilità idrica».<br />

Ecco 6 proposte.<br />

1. Favorire la depurazione diffusa rispetto a quella concentrata,<br />

sfruttando la capacità autodepurativa del reticolo minore per una<br />

migliore qualità delle acque.<br />

2. Progettare ecosistemi filtro e fitodepurazione non solo in sostituzione<br />

ma anche come soluzione a valle di scarichi concentrati di<br />

impianti esistenti.<br />

3. Realizzare progetti di recupero e riuso delle acque reflue depurate<br />

4. Realizzare sistemi di drenaggio urbano tramite infrastrutture verdi<br />

(aree verdi, trincee filtranti, speciali isole di traffico).<br />

5. Promuovere il risparmio idrico sia nel settore domestico sia in<br />

quello agricolo, anche incentivando la scelta di colture meno esigenti.<br />

6. Incentivare la diffusione di piccoli invasi a uso irriguo, sia tramite il<br />

recupero di quelli esistenti sia attraverso la realizzazione di altri nuovi,<br />

con agevolazioni finanziarie e semplificazioni procedurali.<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

184 greenplanner


Master in Account e Sales management<br />

all’Università Cattolica di Milano<br />

Addetti alle vendite<br />

con preparazione ai temi<br />

legati alla Sostenibilità<br />

Il Sales manager è oggi uno tra<br />

i più importanti ruoli all’interno<br />

del panorama aziendale, un tassello<br />

irrinunciabile del mercato<br />

business to business, sempre<br />

più complesso e articolato non<br />

solo per il progressivo sviluppo<br />

del digitale, ma anche per il<br />

crescente orientamento ai temi<br />

della Sostenibilità. Per questo, il<br />

Master in Account e Sales Management,<br />

promosso da Almed<br />

e Centrimark - Università Cattolica<br />

del Sacro Cuore di Milano,<br />

ha l’obiettivo di formare in modo<br />

innovativo esperti in tecniche<br />

commerciali che possono inserirsi<br />

in realtà aziendali attente<br />

anche alla business ethic per integrare<br />

Sostenibilità ambientale,<br />

sociale ed economica.<br />

Per l’undicesimo anno consecutivo,<br />

il percorso formativo di<br />

questo Master propone alcuni<br />

affondi specifici che, da un lato,<br />

consentono di maturare skill determinanti<br />

per la gestione delle<br />

vendite online e offline. Dall’altro,<br />

offre contenuti mirati a promuovere<br />

atteggiamenti etici e<br />

responsabili. Durante ogni edizione,<br />

infatti, viene organizzata<br />

una tavola rotonda con manager,<br />

professionisti ed esperti vendite<br />

di vari settori, per esaminare in<br />

modo approfondito e concreto<br />

il binomio vendite e Sostenibilità,<br />

alla luce dei nuovi trend. Recentemente,<br />

inoltre, sono stati<br />

proposti in aula agli allievi anche<br />

alcuni project work e challenge<br />

basati su brief reali che hanno<br />

permesso di sviluppare lavori<br />

ad hoc sul tema. Questo è stato<br />

possibile grazie alla collaborazione<br />

di numerose aziende partner<br />

del Master, da sempre attente e<br />

sensibili agli alti livelli di qualità,<br />

sia in termini professionali, sia<br />

valoriali, Sostenibilità compresa.<br />

Il ruolo del Sales può essere<br />

inserito pienamente fra i green job<br />

del futuro. Per altre informazioni<br />

su questo percorso formativo<br />

è possibile mandare una mail<br />

a master.sales@unicatt.it. Le<br />

iscrizioni si chiudono nel mese di<br />

ottobre.<br />

La parola agli studenti<br />

Come riportato nel blog del Master<br />

sales, in un articolo redatto<br />

dagli studenti della IX edizione,<br />

Emanuele Conforti e Matteo<br />

Bertelli.<br />

Ogni singolo venditore può scegliere di adottare pratiche<br />

sostenibili, come spostarsi meno e utilizzare mezzi di trasporto<br />

sostenibili, valutare l’impatto ambientale delle proprie azioni<br />

e limitare l’invio di email inutili o utilizzare piattaforme di<br />

videoconferenza a basso consumo energetico. Informarsi e<br />

formarsi sulle questioni ambientali, sensibilizzare colleghi e clienti<br />

sull’importanza delle pratiche sostenibili e promuovere standard<br />

etici all’interno dell’azienda possono contribuire a creare una<br />

cultura aziendale attenta all’ambiente.<br />

Università Cattolica di MIlano Largo Agostino Gemelli, 1 - 20123 Milano


Specializzarsi nel Green conviene<br />

FOCUS<br />

Possiamo annoverare il lavoro del social media tra i Green job? Sicuramente<br />

nelle loro “mani” c’è la potenzialità di informare sui temi verdi. Il<br />

riuscire ad arrivare a grandi numeri di persone è poi fondamentale per<br />

sensibilizzare su tematiche ambientali cruciali...<br />

Ne parliamo con il team di Acrimònia Studios qui<br />

IN EVIDENZA<br />

Environmental government<br />

regulatory, ecco chi<br />

si occupa di conformità<br />

alle leggi e ai regolamenti<br />

della nazione in ambito<br />

green.<br />

C’è un master<br />

per l’industria casearia<br />

La chiamano la via Emilia del latte e si trova<br />

sulla direttiva Milano/Lodi/Parma. Qui,<br />

proprio con la collaborazione dell’Università<br />

Statale di Milano, dell’Università di<br />

Parma, dell’Università Cattolica del Sacro<br />

Cuore e del Crea - Consiglio per la Ricerca<br />

in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia<br />

Agraria - è nato un nuovo corso di laurea a<br />

orientamento professionale in tecnologie<br />

e gestione dell’impresa casearia con un<br />

importante matrice “professionalizzante”. Si<br />

tratta infatti di un corso per le aziende e con<br />

le aziende, teso alla formazione di figure di<br />

alto profilo professionale.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Nella bellissima scuola<br />

dei Mosaicisti del Friuli si<br />

impara un’arte unica nel<br />

suo genere che fa dialogare<br />

designer, artisti<br />

e progettisti in maniera<br />

sostenibile.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Interessante anche la figura<br />

del Chief happiness<br />

officer (Cho): ce ne parla<br />

una delle prime manager<br />

che ha ottenuto questa<br />

certificazione.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

Circa il 40% delle professioni<br />

del futuro mancano<br />

in Europa: per questo<br />

l’Unione europea accelera<br />

la transizione delle<br />

competenze.<br />

CONTINUA A LEGGERE QUI<br />

© Depositphotos<br />

186 greenplanner


Specializzarsi nel Green conviene<br />

Certificazioni<br />

a cura di Chiara Guizzetti<br />

autrice del blog “Esg in azione”<br />

Quali bollini verdi conoscere<br />

al meglio per essere Esg oriented<br />

In questi ultimi anni abbiamo<br />

assistito a una proliferazione<br />

di certificazioni in ambito<br />

Esg. Alcune di esse (le varie<br />

Iso, la Sa8000) sono ormai<br />

note alla maggior parte delle<br />

persone. Tuttavia, imparare a<br />

orientarsi nel mare magnum<br />

delle certificazioni permette di<br />

aumentare la consapevolezza<br />

nei confronti della Sostenibilità,<br />

di prendere decisioni ponderate<br />

e aggiungere al proprio<br />

cv un sapere non scontato.<br />

Lato imprese, invece, ottenere<br />

una certificazione può<br />

rinforzare la reputazione e il<br />

posizionamento nel mercato<br />

di riferimento. Scegliere quella<br />

giusta diventa una decisione<br />

strategica.<br />

Tutto ciò ci permette anche di<br />

utilizzare propriamente, senza<br />

incappare nel Greenwashing,<br />

terminologie a volte abusate.<br />

LE CERTIFICAZIONI PER L’ECONOMIA CIRCOLARE<br />

Anche l’economia circolare ha le sue certificazioni. Con lo<br />

standard francese Afnor Xp X30-901 del 2018 è possibile certificare<br />

un’azienda per il suo sistema di gestione dei progetti<br />

di economia circolare. L’adesione allo standard è volontaria; il<br />

modello combina le tre dimensioni Esg con sette criteri rilevanti<br />

per l’economia circolare (procurement sostenibile, ecodesign,<br />

simbiosi industriale, economia funzionale, consumo<br />

responsabile, prolungamento della vita utile, gestione efficace<br />

di materie prime e prodotti alla fine del loro ciclo vita. Come<br />

altri sistemi di gestione (Iso 9001, Iso 14001) anche questa<br />

certificazione valorizza il principio del miglioramento continuo.<br />

Pubblicato nel 2017 dal British Standard Institute, il framework<br />

Bs8001 è pensato per le organizzazioni, di ogni<br />

tipologia e dimensione, che vogliono implementare, all’interno<br />

della propria realtà, i principi dell’economia circolare (riusa,<br />

ricicla, riduci). Lo standard agisce secondo sei direttrici che<br />

valorizzano l’innovazione, la collaborazione, l’ottimizzazione<br />

del valore, la trasparenza, attraverso la condivisione di<br />

consigli, raccomandazioni e best practice per una migliore<br />

implementazione.<br />

Chi di noi non ha mai osservato,<br />

studiando le caratteristiche<br />

di un prodotto, la presenza<br />

di una frase quale “kilometro<br />

zero”, “filiera controllata”, “non<br />

testato sugli animali” posta<br />

all’interno dell’etichetta? Sono<br />

frasi che sensibilizzano il consumatore<br />

nel proprio processo<br />

decisionale di acquisto ed è<br />

per questo che devono essere<br />

formulate in modo chiaro e circostanziato,<br />

a prova di (cattive)<br />

interpretazioni. La norma Iso/<br />

Ts 170033 dedicata agli ethical<br />

claim, e alle informazioni che<br />

supportano tale dichiarazione,<br />

è stata emanata nel 2019 con<br />

l’obiettivo di definire principi<br />

e requisiti per l’applicazione<br />

delle asserzioni etiche. Secondo<br />

la normativa, l’ethical claim<br />

può essere riferito ad aspetti<br />

di sviluppo economico, di tutela<br />

dell’ambiente e di giustizia<br />

sociale. Come già previsto per<br />

altre normative Iso, l’attendibilità<br />

dell’asserzione viene<br />

sottoposta a verifiche da parte<br />

di enti indipendenti accreditati.<br />

greenplanner 187


Specializzarsi nel Green conviene<br />

I Green job: una visione di genere<br />

Quando il cambiamento<br />

crea opportunità<br />

M<br />

algrado i buoni presupposti<br />

e le previsioni in<br />

tema di Green job, la<br />

creazione di nuovi posti di lavoro<br />

green non è scontata: sono<br />

necessarie politiche adeguate<br />

e coerenti per promuovere sia<br />

le imprese verdi sia le strategie<br />

che contemperino l’impatto<br />

sociale causato dalla perdita di<br />

posti di lavoro tra quei lavoratori<br />

che operano nelle imprese che<br />

oggi contribuiscono al degrado<br />

ambientale. Alla base di tutte le<br />

scelte ci deve essere una progettualità<br />

sociale che sappia andare<br />

oltre la “tirannia del presente”.<br />

In questo contesto si fa ancora<br />

più forte la prospettiva di genere.<br />

La transizione verso un’economia<br />

più sostenibile e la progettualità<br />

sociale e politica che la<br />

sottende, non può non affrontare<br />

e trovare risposte ad alcune<br />

questioni fondamentali con le<br />

quali il movimento femminile e<br />

femminista si sta confrontando<br />

da tempo: la presenza femminile<br />

in ambiti storicamente<br />

maschili, l’equità di genere, le<br />

pari opportunità per lavoratrici<br />

e lavoratori, la partecipazione<br />

delle donne al processo di formulazione<br />

delle scelte politiche<br />

e sociali.<br />

Alcuni focus che possono inserire<br />

un approccio di genere nella<br />

transizione ecologica e sui quali<br />

FORMAZIONE AVANTI TUTTA<br />

Formazione e istruzione: orientare le giovani donne verso<br />

percorsi di studio che le rendano adeguate a ricoprire ruoli non<br />

marginali nei settori green e a scegliere lavori green. Significa<br />

rendere certi tipi di istruzione (Stem), non solo accessibili ma<br />

anche desiderabili per le ragazze.<br />

Rivoluzione culturale: la transizione ecologica è solo marginalmente<br />

una questione tecnica, è in primis un “progetto sociale”<br />

che deve essere in grado di motivare le persone a comportarsi<br />

in modo radicalmente diverso, le organizzazioni a guardare<br />

lontano, i politici a scegliere di sacrificare qualcosa nel presente<br />

per creare futuro.<br />

a cura di Daniela Bandera<br />

founder e past president Ewmd italia, sociologa delle<br />

organizzazioni e del lavoro e Ceo di Nomesis<br />

Ewmd Italia può portare la propria<br />

esperienza in tema di leadership<br />

femminile. Promuoverla<br />

è utile per poter disporre di più<br />

voci quando si lavora nelle diverse<br />

“stanze dei bottoni” con ruoli<br />

di comando e di potere.<br />

Partecipazione delle donne nei<br />

settori legati ai Green job: in<br />

questi stessi c’è una sovrastante<br />

presenza maschile, è quindi<br />

utile sostenere e incentivare la<br />

partecipazione femminile, per<br />

evitare i bias che una organizzazione<br />

mono genere<br />

produce nella<br />

gestione della complessità.<br />

COSA FA EWMD ITALIA<br />

Attraverso il proprio Think<br />

Tank Ewom, Ewmd Italia<br />

ha attivato un percorso formativo<br />

esperienziale interno<br />

(Step) per le associate. Il<br />

Chapter di Reggio/Modena<br />

ha ideato il campus estivo<br />

“Ragazze Digitali” e, non<br />

ultimo, tutti gli anni viene<br />

premiata una donna che<br />

si è distinta con il premio<br />

She Made a Difference,<br />

per offrire alle giovani generazioni<br />

dei role model di<br />

donne che hanno sfidato<br />

i luoghi comuni e si sono<br />

realizzate facendo la differenza.<br />

I chapter di Ewmd<br />

Italia sono impegnati nelle<br />

scuole per orientare alle<br />

facoltà Stem e offrono<br />

mentoring alle ragazze che<br />

vogliono crescere e alle organizzazioni<br />

che vogliono<br />

valorizzarle.<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

188 greenplanner


Specializzarsi nel Green conviene<br />

Scuola e azienda<br />

a cura di Riccardo Balbo,<br />

direttore accademico Gruppo IED<br />

I giovani chiedono un futuro:<br />

all’ombra dei platani o delle palme?<br />

In ordine sparso: ghiaccio e grandine travolgono<br />

le città d’estate, mentre incendi e fiamme ne devastano<br />

e paralizzano altre, i fiumi sono asciutti<br />

e i campi aridi già in inverno, le piogge battenti si<br />

rivelano delle alluvioni. Sono episodi improvvisi<br />

ma che si susseguono ormai sempre più frequenti,<br />

tanto da far dimenticare la portata anche di quelli<br />

avvenuti solo un mese prima: è evidente che si è<br />

rotto un sistema. Mi spiego: il downburst che si è<br />

abbattuto per la prima volta su Milano a fine luglio<br />

2023 è un fenomeno nuovo per le nostre regioni<br />

climatiche, ma che diventerà sempre più possibile<br />

e frequente. E aggiungo una riflessione non secondaria<br />

sulla quantità di alberi che sono stati sradicati<br />

o spezzati nei viali: la vegetazione delle nostre<br />

città non è adatta a questi avvenimenti. I platani<br />

dovrebbero essere sostituiti dalle palme per poter<br />

resistere a fenomeni tropicali. L’ambiente è un<br />

sistema - esattamente come il corpo umano - ad<br />

altissimo grado di complessità, che si adatta pur<br />

di mantenere l’equilibrio complessivo: un ecosistema,<br />

appunto, è scandito da un suo ritmo vitale,<br />

completo, affascinante e instancabile. Riconoscerne<br />

la forza e la fragilità significa dargli un valore,<br />

diversamente lo condanniamo alla ricerca di un<br />

nuovo equilibrio, che passa attraverso adattamenti<br />

che non tengono conto dell’uomo. In modo<br />

discontinuo ne abbiamo riconosciuto il valore, ma<br />

nel tempo abbiamo forzato la mano, sfruttando<br />

in modo intensivo alcune risorse e non curando<br />

per niente alcune altre. Come Scuola dobbiamo<br />

riconoscere senza distrazioni gli allarmi dell’ambiente<br />

e rispondere con azioni virtuose, preventive<br />

e risolutive per salvaguardare l’equilibrio del Pianeta,<br />

riportando fiducia ai più giovani, sempre più<br />

esposti al malessere dell’ecoansia. IED è Azienda<br />

oltre che Scuola, e ha una responsabilità reale e<br />

dichiarata: la sua evoluzione societaria positiva l’ha<br />

trasformata in Società Benefit. Oggi il Dna della<br />

Scuola fondata nel 1966 si coagula in obiettivi<br />

societari che puntano a generare valore condiviso,<br />

con l’impegno a operare in modo responsabile,<br />

sostenibile e trasparente nei confronti di persone,<br />

territori e ambiente. La responsabilità è altissima.<br />

Fra i temi di IED Square - la settimana di didattica<br />

immersiva degli studenti del terzo anno che avvia il<br />

progetto di tesi - abbiamo inserito proprio il sentimento<br />

dell’ecoansia. Abbiamo il compito di formare<br />

i giovani attraverso l’offerta dei nostri corsi, ma<br />

dobbiamo saperla rinnovare secondo le urgenze<br />

della società. Ci si diploma imparando linguaggi,<br />

tecniche e teorie, ma a noi interessa trasmettere il<br />

design come un mindset che sintetizzi Sostenibilità<br />

sociale, ambientale, economica ed etica, verso un<br />

comune equilibrio, senza creare dinamiche oppositive.<br />

Nel prossimo triennio IED vuole mantenere<br />

il pensiero di Sostenibilità in forma trasversale in<br />

tutte le sue aree - design e prodotto, moda, arti<br />

visive, comunicazione e restauro - e ampliare l’offerta<br />

in verticale in ambiti come quello dei materiali<br />

nel nuovo Master in Fashion Design - Learning<br />

from nature for a sustainable fashion system o<br />

nei due Bienni Specialistici in Ecodesign e in Sustainable<br />

Design - Materiali e textile.<br />

COLPO D’OCCHIO<br />

IED è un Gruppo internazionale, il più grande Network di Alta Formazione in ambito creativo ad<br />

aver mantenuto dal 1966 uno sguardo globale e una matrice culturale profondamente italiana. È<br />

presente con 11 sedi in 3 Paesi, Italia, Spagna e Brasile. In Italia, IED opera attraverso la capogruppo<br />

che nel 2022 è stata trasformata in una Società Benefit con<br />

l’obiettivo di formalizzare il suo impatto positivo sulla società e sul<br />

pianeta. IED è una scuola inclusiva e transdisciplinare che utilizza il<br />

design come linguaggio universale per il cambiamento.<br />

greenplanner 189


Un'associazione di cittadini che hanno scelto di<br />

impegnarsi per difendere il diritto di respirare aria<br />

pulita. Attivi in tutta Italia, grazie al coordinamento e al<br />

contributo di tante altre realtà, comitati, ricercatori e<br />

attivisti.<br />

Organizza campagne di scienza partecipata per il<br />

monitoraggio degli inquinanti, condivide dati e<br />

informazioni, promuove comportamenti virtuosi,<br />

propone strategie e soluzioni efficaci, sollecita<br />

amministrazioni pubbliche e imprese a cambiare<br />

davvero.<br />

Dal 2015 promuove la campagna Facciamo Respirare il<br />

Mediterraneo, con l'obiettivo di ridurre le emissioni<br />

provenienti dalle navi e migliorare la qualità dell'aria<br />

nelle città portuali.<br />

La qualità dell’aria non è un bene negoziabile, perché<br />

riguarda la nostra stessa vita. Il danno che oggi deriva<br />

nel nostro Paese alla popolazione, all’ambiente, al<br />

patrimonio culturale, dall’inquinamento dell’aria è, di<br />

fatto, incalcolabile.<br />

Per scoprire di più visita il sito<br />

www.cittadiniperlaria.org<br />

Grazie all'ultima campagna di scienza<br />

partecipata Salviamo l'aria: NO2 NO<br />

GRAZIE! svoltasi nel 2023 l'associazione<br />

ha pubblicato le nuove mappe relative<br />

al monitoraggio del biossido di azoto<br />

nelle aree di Roma e Milano.<br />

Esplora i risultati:


Suggerimenti di lettura<br />

Sostenibilità tra le pagine dei libri<br />

a cura di M.Cristina Ceresa<br />

Che cosa stai leggendo di<br />

bello? È questa una domanda<br />

che mi è sempre<br />

venuta naturale: vivo con i libri<br />

sulla scrivania e sul comodino:<br />

romanzi storici in primis, ma anche<br />

saggi.<br />

E proprio in tema di saggi ho<br />

rivolto il quesito al Comitato<br />

scientifico di <strong>GreenPlanner</strong>,<br />

composto da ricercatori e docenti<br />

universitari in settori afferenti<br />

alla Sostenibilità.<br />

L’imbeccata<br />

di Maurizio Bettiga<br />

L’invenzione della natura.<br />

Le avventure di Alexander<br />

Von Humboldt, l’eroe<br />

perduto della scienza.<br />

di Andrea Wulf, storica e<br />

scrittrice tedesco-britannica<br />

Luiss University Press,<br />

22 € - 516 pp.<br />

nel suo sforzo unificatore, ha<br />

per primo pensato al concetto<br />

unitario di “natura”, come<br />

la intendiamo noi ogni giorno.<br />

Per questo, ogni volta che pensiamo<br />

a preservare “la natura”<br />

e l’“ambiente”, come entità integrate,<br />

delle quali facciamo<br />

parte anche noi, continuiamo<br />

il suo pensiero e lui rivive nei<br />

nostri sforzi per costruire una<br />

società sostenibile, circolare e<br />

integrata con i cicli naturali.<br />

Ecco i loro suggerimenti. Prima<br />

però permettetemi una personale<br />

imbeccata: un testo che<br />

spiega a fondo cosa è la biomimesi<br />

e come ci permette di<br />

imparare dallo studio scientifico<br />

della natura.<br />

Lo potete approfondire in Quando<br />

la natura ispira la scienza<br />

di Mat Fournier (Edizioni Lswr,<br />

34,90 € - 160 pp.).<br />

PERCHÉ LO CONSIGLIA:<br />

Alexander von Humboldt è<br />

con noi tutti i giorni. Ma non lo<br />

sappiamo. Il libro mi ha aperto<br />

gli occhi e fatto conoscere una<br />

delle personalità scientifiche<br />

più straordinarie del Diciottesimo/Diciannovesimo<br />

secolo,<br />

ma forse di sempre. Grazie alla<br />

sua passione, curiosità e inesauribile<br />

sete di capire come<br />

funziona il mondo, inteso<br />

come ambiente naturale, von<br />

Humboldt ha lasciato un’impronta<br />

eterna sul terreno<br />

delle scienze della vita, della<br />

terra, del clima e molto altro.<br />

Perché è con noi tutti i giorni?<br />

Non solo perché portano il<br />

suo nome specie animali e fenomeni<br />

naturali più che qualsiasi<br />

altro essere umano, ma<br />

anche perché von Humboldt,<br />

L’imbeccata<br />

di Laura Cipolla<br />

Il giro del mondo<br />

nell’Antropocene<br />

di Telmo Pievani,<br />

Mauro Varotto<br />

Raffaello Cortina Editore,<br />

22 € - 200 pp.<br />

PERCHÉ LO CONSIGLIA:<br />

Sentiamo sempre più frequentemente<br />

parlare di cambiamenti<br />

climatici e della necessità di<br />

mettere in atto stili di vita, di<br />

consumi e di produzioni sostenibili,<br />

nel rispetto dell’ambiente<br />

e per garantire che il nostro<br />

pianeta possa essere un luogo<br />

adatto alla vita. Il primo passo<br />

greenplanner 191


verso la Sostenibilità e il cambiamento<br />

è una presa di consapevolezza<br />

della situazione<br />

attuale. Ne “Il giro del mondo<br />

nell’Antropocene” Telmo Pievani<br />

e Mauro Varotto, prendendo<br />

spunto dal romanzo di Jules<br />

Verne “Il giro del mondo in ottanta<br />

giorni”, ci accompagnano<br />

in un duplice viaggio intorno<br />

al mondo. La rotta è tracciata<br />

dalla mappa geografica del<br />

nostro pianeta, che conduce il<br />

lettore in due viaggi paralleli,<br />

l’uno nell’anno 2872 e l’altro<br />

nel mondo attuale. Il viaggio nel<br />

futuro, partendo dalle origini, ci<br />

presenta la trasformazione del<br />

nostro pianeta ipotizzando che<br />

le calotte polari si siano completamente<br />

disciolte a causa<br />

dei cambiamenti climatici provocando<br />

un innalzamento dei<br />

mari di 65 metri rispetto all’attuale.<br />

Una condizione surreale,<br />

che tuttavia, grazie all’eccellente<br />

narrazione, diventa una prospettiva<br />

realistica. Il viaggio nel<br />

mondo attuale, invece, ci aiuta<br />

a prendere consapevolezza, in<br />

modo sintetico ma incisivo, di<br />

quanto si sia accentuato negli<br />

ultimi decenni l’impatto delle<br />

attività umane in settori come<br />

lo stato dei flussi migratori, la<br />

gestione delle risorse energetiche,<br />

idriche, oceaniche, boschive,<br />

alimentari e dei rifiuti.<br />

La conclusione del viaggio porta<br />

con sé la piena consapevolezza<br />

che non possiamo stare a<br />

guardare, ma che ciascuno di<br />

noi deve fare gioco di squadra<br />

portando il suo contributo per<br />

essere protagonista del cambiamento.<br />

Una piccola nota: il<br />

libro è stampato su carta proveniente<br />

da foreste certificate,<br />

come ulteriore invito all’azione.<br />

192 greenplanner<br />

L’imbeccata<br />

di Alessio Malcevschi<br />

Una terra per tutti<br />

a cura di Jørgen Randers,<br />

Johan Rockström, Sandrine<br />

Dixson-Declève, Owen<br />

Gaffney, Jayati Ghosh, Per<br />

Espen Stoknes<br />

Edizioni Ambiente,<br />

25 € - 276 pp.<br />

PERCHÉ LO CONSIGLIA:<br />

Si tratta dell’ultimo rapporto<br />

del Club di Roma, scritto tra<br />

gli altri da Sandrine Dixson,<br />

studiosa di fama internazionale<br />

sui temi dei cambiamenti<br />

climatici, sviluppo sostenibile,<br />

finanza sostenibile e sistemi<br />

complessi e attualmente copresidente<br />

del Club di Roma,<br />

da Jørgen Randers, che è tra<br />

i fondatori del Club di Roma,<br />

e da Johan Rockström, che è<br />

uno scienziato riconosciuto a<br />

livello internazionale sui temi<br />

della Sostenibilità globale e<br />

consulente per le questioni relative<br />

allo sviluppo sostenibile<br />

per il World Economic Forum, il<br />

Sustainable Development Solutions<br />

Network delle Nazioni<br />

Unite (Sdsn) e la Convenzione<br />

quadro delle Nazioni Unite sulle<br />

conferenze sui cambiamenti<br />

climatici (Unfccc). È un libro<br />

che utilizzando programmi di<br />

modellizzazione dinamica dei<br />

sistemi analizza la possibilità<br />

di realizzare nuove strategie<br />

per raggiungere un benessere<br />

globale entro i limiti planetari<br />

nello spazio di una sola generazione.<br />

Data la sua struttura<br />

divulgativa, penso che questo<br />

libro possa costituire una lettura<br />

necessaria per chiunque sia<br />

interessato a trovare il modo di<br />

vivere bene nell’Antropocene.<br />

L’imbeccata<br />

di Isabella Pisano<br />

Il piccolo principe,<br />

racconto di Antoine<br />

de Saint-Exupéry<br />

varie edizioni<br />

PERCHÉ LO CONSIGLIA:<br />

Suggerendo la lettura del Piccolo<br />

principe vorrei essere un tantino<br />

provocatoria. Si tratta di un libro<br />

per tutte le età che, da sempre,<br />

educa alla Sostenibilità, libero<br />

da qualsiasi etichetta. È un racconto<br />

che sicuramente è stato<br />

letto da molti, ma è anche uno di<br />

quei libri che va riletto ogni tanto<br />

perché ha infinite chiavi di lettura,<br />

così come la sostenibilità che<br />

può e deve essere affrontata da<br />

infiniti punti di vista.


L’imbeccata<br />

di Nicoletta Ravasio<br />

L’altro mondo<br />

di Fabio Deotto<br />

Bompiani editore, 19 € - 336 pp.<br />

PERCHÉ LO CONSIGLIA:<br />

Il libro è scritto in forma di reportage<br />

di viaggio attraverso<br />

luoghi che già stanno sperimentando<br />

gli effetti del riscaldamento<br />

globale, o comunque<br />

dell’attività umana. Maldive,<br />

Florida, Luisiana naturalmente<br />

ma anche il villaggio di Babbo<br />

Natale, la Franciacorta e altri.<br />

È ricco di elementi scientifici<br />

(l’autore è laureato in Biotecnologie),<br />

ma anche di dettagli<br />

storici curiosi e interessanti,<br />

per esempio il racconto delle<br />

vicende dei primi migranti climatici<br />

degli Usa, la tribù dei<br />

Biloxi-Chitimacha-Choctaw.<br />

Nel 1830 l‘Indian Removal Act<br />

costrinse questi nativi ad allontanarsi<br />

dalle loro terre per trasferirsi<br />

nell’Isle de San Charles<br />

in Luisiana, una terra concessa<br />

loro “finché l’erba crescerà e<br />

l’acqua continuerà a scorrere”.<br />

Ma già nei primi anni 2000 l’isola<br />

era quasi completamente<br />

sommersa dall’acqua in seguito<br />

a eventi climatici, estrazioni di<br />

petrolio e sprofondamento del<br />

terreno, per cui i nativi hanno<br />

preteso che l’accordo fosse rispettato<br />

e nel 2016 hanno ottenuto<br />

dal governo lo stanziamento<br />

per l’acquisto di terreni<br />

60 km più a nord. Il libro propone<br />

anche ampie discussioni sul<br />

bisogno di controllo del genere<br />

umano e la sua conseguente<br />

riluttanza ad accettare questo<br />

drammatico cambiamento.<br />

L’imbeccata<br />

di AnnaMaria Ranieri<br />

Come funziona<br />

davvero il mondo<br />

di Vaclav Smil<br />

Einaudi Stile libero Extra, 1<br />

19,50 € - 440 pp.<br />

PERCHÉ LO CONSIGLIA:<br />

Il libro ci porta per mano nell’esplorazione<br />

di principi e macrosistemi<br />

che sono alla base<br />

del nostro benessere. Per farci<br />

rendere consapevoli di ciò,<br />

le analisi che riporta l’autore<br />

sono suffragate da una grande<br />

quantità di dati scientifici tratti<br />

da una bibliografia molto ampia.<br />

Come riporta l’autore, “questo<br />

libro intende fornire le basi<br />

della conoscenza finalizzata<br />

alla comprensione delle realtà<br />

che stanno alla base della biosfera,<br />

della storia e del mondo<br />

che abbiamo creato attraverso<br />

un punto di vista misurato e<br />

razionale”.<br />

Il libro è composto da 7 capitoli.<br />

Il primo ci mostra come le nostre<br />

società ad alto consumo energetico<br />

abbiano costantemente<br />

incrementato la propria dipendenza<br />

dai combustibili fossili.<br />

Il secondo capitolo tratta della<br />

necessità più elementare,<br />

quella legata alla produzione<br />

di cibo che ha bisogno di grandi<br />

quantità di combustibili fossili,<br />

da cui questa economia sarà<br />

ancora dipendente per lungo<br />

tempo.<br />

Il terzo capitolo parla dei quattro<br />

pilastri della civiltà moderna:<br />

ammoniaca, acciaio, calcestruzzo<br />

e plastica. Si parla tanto<br />

della smaterializzazione delle<br />

economie moderne puntando<br />

sul settore dei servizi e dei dispositivi<br />

elettronici miniaturizzati,<br />

ma in termini assoluti la<br />

domanda di materie prime è<br />

aumentata sia nei paesi ricchi<br />

sia, ancor di più, in quelli poveri.<br />

Il quarto capitolo è una storia<br />

della globalizzazione.<br />

Il quinto capitolo ci mostra i rischi<br />

a cui le società moderne<br />

sono state esposte e la loro capacità<br />

di aver ridotto tali rischi<br />

(malattie, uragani ecc).<br />

Il sesto capitolo tratta del riscaldamento<br />

globale partendo<br />

dall’analisi delle trasformazioni<br />

ambientali che si ripercuotono<br />

su tre elementi essenziali per<br />

la nostra vita: ossigeno, acqua<br />

e cibo. In questo contesto l’autore<br />

denuncia che è da più di un<br />

secolo che sono riportati dati<br />

sull’effettivo incremento della<br />

temperatura associato all’aumento<br />

di CO 2<br />

atmosferica.<br />

Nell’ultimo capitolo, l’autore<br />

si rivolge ai lettori volgendo lo<br />

sguardo al futuro, riportando le<br />

due tendenze opposte di pensiero<br />

moderno, quello catastrofista<br />

e quello tecno-ottimista.<br />

greenplanner 193


Anno XII<br />

Registrazione presso il Tribunale di Milano<br />

n. 267/9.9.2013<br />

EDITORE<br />

Edizioni Green Planner Srl Società Benefit<br />

Sede legale: Via Riva di Trento, 17a - Milano<br />

REDAZIONE<br />

c/o GreenParlor<br />

via privata della Braida 5 - 20121 Milano<br />

Direttore responsabile<br />

M.Cristina Ceresa<br />

cristina@greenplanner.it<br />

COLLABORATORI DI REDAZIONE<br />

redazione@greenplanner.it<br />

Alfredo Agosti, Nicole Bianchi, Ida Ciaralli,<br />

Graziella Falaguasta, Bartolomeo Galli, Paolo Galli,<br />

Tommaso Maria Galli, Camilla Galli Macricé,<br />

Chiara Guizzetti, Aurora Magni, Silvia Landi, Cristina<br />

Molteni, Marco Fardelli, Lorenzo Rotella, Diego Sevieri<br />

ALTRE FIRME<br />

Bruna Anzà, Danilo Bandera, Riccardo Balbo,<br />

Cecilia Ceccarini, Salvatore Alessandro Casa,<br />

Ocleto D'Arcangelo, Agata Patanè, Giovanni Sogari<br />

COMITATO SCIENTIFICO<br />

Maurizio Bettiga, Laura Cipolla,<br />

Alessio Malcevschi, Isabella Pisano,<br />

Anna Maria Ranieri, Nicoletta Ravasio<br />

GRAFICA E IMPAGINAZIONE<br />

5.08 di Bianca Milani<br />

FOTO DI COPERTINA<br />

Valle d’Aosta - gruppo in visita in sotterraneo<br />

alla miniera di Magnetite di Cogne,<br />

© Archivio ReMi-Ispra<br />

FOTO COPERTINE MESE<br />

Per gentile concessione della Rete dei parchi<br />

e musei minerari ReMi-Ispra<br />

Altre foto: Depositphotos<br />

Illustrazioni: Freepik<br />

Aforismi tratti da: frasicelebri.it<br />

MARKETING<br />

marketing@greenplanner.it<br />

STAMPA<br />

Galli Thierry stampa Srl<br />

Via E. Caviglia, 3 - 20139 Milano<br />

Testi chiusi in redazione il 21 agosto 2023<br />

<strong>2024</strong><br />

Che ognuno faccia la propria<br />

parte: noi di <strong>GreenPlanner</strong><br />

diffondiamo e viviamo<br />

la Consapevolezza ambientale<br />

tutti i giorni<br />

Noi di Edizioni Green Planner siamo consci di<br />

essere nel bel mezzo di un percorso di cambiamento<br />

che ci ha visto, nel giro di pochi anni,<br />

passare dall’essere un’azienda B Corp a trasformarci,<br />

dal punto di vista giuridico, in una<br />

Srl Società Benefit (iscritti anche ad Assobenefit)<br />

fino al conseguimento dello status di<br />

azienda del Bene Comune. Un cammino fatto<br />

di raccolta di dati e di informazioni, apprendimento<br />

di logiche gestionali di governo d’impresa,<br />

confronti con un team di esperti, valorizzazione<br />

sistemica di quanto già facciamo e<br />

attivazione del pensiero critico per individuare<br />

come possiamo fare meglio per generare anche<br />

il bene comune.<br />

Il nostro cammino non si esaurisce mai: abbiamo<br />

gli strumenti per affrontarlo al meglio e<br />

aiutiamo le aziende a vivere consapevolmente<br />

questo passaggio.<br />

Intanto, siamo arrivati con successo alla dodicesima<br />

edizione della <strong>GreenPlanner</strong>. La mitica<br />

per molti. Un caso editoriale senza dubbio<br />

che punta ad alzare l’asticella della conoscenza<br />

delle tematiche ecologiche e ambientali<br />

degli italiani attraverso la nostra testata giornalistica.<br />

Il nostro codice deontologico prevede:<br />

• Uso di notizie certe e approfondite<br />

• No acchiappa click<br />

• No ecoansia (che secondo noi si combatte<br />

con la conoscenza)<br />

• Ottimismo nelle soluzioni adottabili, ma<br />

certificate<br />

• Linee guida per uno sviluppo Sistema Paese<br />

resiliente<br />

• Sviluppo professionalità (GreenJobs)<br />

• Informazione che si accompagna alla formazione<br />

Qui troverete l’ultima relazione di impatto che<br />

abbiamo redatto.<br />

greenplanner 194


IN QUESTA PARLIAMO DI:<br />

Gennaio<br />

Una maledetta impronta<br />

Febbraio<br />

Spazi e luoghi del nostro<br />

buon vivere<br />

Marzo<br />

Cosa mangeremo domani<br />

Aprile<br />

Tu chiamale ClimateTech<br />

Maggio<br />

Da scarto a risorsa: il segreto<br />

dell’economia circolare<br />

Giugno<br />

Sulla strada della buona<br />

agricoltura<br />

Luglio<br />

La crisi climatica nei fatti<br />

Agosto<br />

Sempre più verde la vita<br />

degli italiani<br />

Settembre<br />

Muoviamoci al meglio<br />

senza inquinare<br />

Ottobre<br />

Vita da animali<br />

Novembre<br />

Ambiente a regola d’arte<br />

Dicembre<br />

Specializzarsi nel Green conviene<br />

L’unica testata giornalistica ambientale<br />

che da 12 anni si legge, si usa e si conserva<br />

Annuario 15 €

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