GreenPlanner 2024
Eccovi lo sfogliabile della GreenPlanner 2024, l'almanacco dei progetti Green italiani: si tratta della dodicesima edizione (194 pagine - costo di copertina 15€ - Isbn 978-88-946130-5-6). La potete acquistare qui: https://www.greenplanner.it/negozio/
Eccovi lo sfogliabile della GreenPlanner 2024, l'almanacco dei progetti Green italiani: si tratta della dodicesima edizione (194 pagine - costo di copertina 15€ - Isbn 978-88-946130-5-6). La potete acquistare qui: https://www.greenplanner.it/negozio/
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RIGENERAZIONE<br />
ECOLOGICA
questa<br />
<strong>2024</strong><br />
appartiene a<br />
nickname<br />
professione<br />
hobby<br />
cell / tel<br />
indirizzo email<br />
come mi muovo per andare al lavoro •a piedi •bici •treno •auto<br />
ho installato<br />
tetto fotovoltaico pannelli solari termici<br />
impianto geotermico pale minieoliche<br />
il mio footprint<br />
giornaliero è<br />
(per calcolarlo:)<br />
la mia produzione annua di energia rinnovabile è pari a<br />
kW<br />
Non farti mai mancare<br />
le buone notizie.<br />
Soprattutto<br />
se sono Sostenibili:<br />
segui ogni giorno<br />
greenplanner.it<br />
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È gratuita!<br />
greenplanner 3
Sommario<br />
Gennaio<br />
pag.9<br />
Febbraio<br />
pag.23<br />
Marzo<br />
pag.39<br />
Una maledetta impronta<br />
Spazi e luoghi del nostro<br />
buon vivere<br />
Cosa mangeremo domani<br />
Aprile<br />
pag.53<br />
Maggio<br />
pag.67<br />
Giugno<br />
pag.83<br />
Tu chiamale ClimateTech<br />
Da scarto a risorsa: il segreto<br />
dell’economia circolare<br />
Sulla strada della buona<br />
agricoltura<br />
Luglio<br />
pag.97<br />
Agosto<br />
pag.111<br />
Settembre<br />
pag.127<br />
La crisi climatica nei fatti<br />
Sempre più verde la vita<br />
degli italiani<br />
Muoviamoci al meglio<br />
senza inquinare<br />
Ottobre<br />
pag.141<br />
Novembre<br />
pag.157<br />
Dicembre<br />
pag.171<br />
Vita da animali<br />
Ambiente a regola d’arte<br />
Specializzarsi nel Green conviene<br />
4 greenplanner
Editoriale<br />
Apprendere oggi è un dovere<br />
Anche ecologico<br />
a cura di M.Cristina Ceresa<br />
Siamo sempre più superficiali, approfondiamo<br />
poco e anzi spesso abbiamo proprio<br />
atteggiamenti riottosi rispetto alla conoscenza<br />
ambientale: non ci interessa? Forse che<br />
non ci tocchino i problemi che il nostro Pianeta e<br />
noi stessi stiamo vivendo? O ne abbiamo paura?<br />
Si parla di ecoansia: ma l’unico modo vero per<br />
cacciarla - io credo - è quello di conoscere cause<br />
e soluzioni.<br />
Apprendere torna così a essere con forza un’azione<br />
rivoluzionaria.<br />
Ma come dobbiamo apprendere? Con metodo,<br />
costanza e, suggeriscono le neuroscienze, con<br />
supporti che permettano di fissare nella memoria<br />
il dato. In una parola: attraverso le pubblicazioni<br />
di... carta.<br />
La libertà della<br />
conoscenza:<br />
ci si autoincatena<br />
quando smettiamo<br />
di apprendere<br />
e approfondire<br />
Eppure, cosa sta succedendo?<br />
Alcuni dati mostrano che si legge poco e niente. La<br />
carta poi è diventata una cenerentola. Ma io non ci<br />
credo che ormai non si leggano più i libri stampati.<br />
Addirittura, non voglio neppure abituarmi all’idea<br />
che non si prendano più appunti a mano e che si<br />
guardino solo le immagini scorrendole dall’alto al<br />
basso.<br />
Non mi capacito che si presti più solo ‘orecchio’ per<br />
poi dimenticare tutto quasi subito perché intanto si<br />
fanno altre mille cose.<br />
Non ci credo e dedico questa nuova <strong>GreenPlanner</strong>,<br />
la dodicesima*, a chi non ci crede come me e prende<br />
appunti e segna cosa gli succede giorno per<br />
giorno.<br />
La dedico a chi ha voglia di essere stimolato sui<br />
temi legati alla nostra sopravvivenza ecologica per<br />
poi andare ad approfondire il modo più giusto per<br />
ognuno di noi per stare su questo Pianeta senza<br />
prepotenza (ah la nostra maledetta impronta!).<br />
Apprendere è già una forma<br />
di sopravvivenza<br />
Doppia alfabetizzazione la chiamano per spiegare che<br />
il nostro cervello deve imparare a differenziare come<br />
si legge e apprende dalla ‘carta’ da come si legge per<br />
tenere a mente - apprendere - dai device.<br />
Uno scatto in avanti che pensiamo possa culminare<br />
con la presa di coscienza che il mondo attorno a noi<br />
si sta modificando sotto gli effetti della tecnologia<br />
e noi non solo non dobbiamo farci sopraffare, bensì<br />
dobbiamo guidare la trasformazione.<br />
Anche a livello ecologico. Tutto, ancora una volta, parte<br />
dalla nostra personale cultura: non limitiamola per<br />
pigrizia, distrazione o inutile ecoansia.<br />
*Ve le ricordate le copertine degli anni scorsi? In questa<br />
<strong>GreenPlanner</strong> ve le riportiamo mese per mese.<br />
Tornate a scoprirle e se vi vengono alla mente dei<br />
bei ricordi vissuti in questi anni scriveteci con uno<br />
scatto della vostra personale <strong>GreenPlanner</strong> vissuta:<br />
lo pubblicheremo senz’altro.<br />
greenplanner 5
Storia di copertina<br />
La rete dei parchi e musei minerari italiani ReMi-Ispra<br />
patrimonio industriale, archeologico, culturale,<br />
storico e paesaggistico intorno alla quale si sono<br />
sviluppate aggregazioni sociali e comunità che<br />
hanno determinato le condizioni essenziali per<br />
la crescita economica e sociale del paese.<br />
Il grande patrimonio minerario dismesso, per<br />
alcuni decenni, è rimasto abbandonato a sé<br />
stesso, senza intravedere alcuna possibilità sul<br />
suo futuro. Alcune norme orientate alla riconversione<br />
e recupero ambientale hanno favorito<br />
le prime azioni di recupero sul territorio in Sara<br />
cura di Agata Patanè,<br />
coordinatore nazionale della Rete ReMi dei musei e parchi minerari e della Giornata Nazionale<br />
delle Miniere. Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia Ispra<br />
Dalla riqualificazione delle miniere<br />
dismesse spunti per una pianificazione<br />
sostenibile del territorio<br />
L’Italia conserva un vasto e originale patrimonio<br />
industriale dismesso legato all’estrazione<br />
e lavorazione dei minerali, nonché<br />
una variegata ricchezza geomineraria. I resti e<br />
le testimonianze di oltre 2 millenni di attività<br />
estrattiva lungo la penisola costituiscono un<br />
patrimonio di dati scientifici, antropologici e<br />
storico culturali assai elevato, con significative<br />
potenzialità divulgative e turistiche non ancora<br />
apprezzate appieno.<br />
I siti minerari rappresentano la tipica sintesi di<br />
LA RIQUALIFICAZIONE<br />
NEL GOAL 11<br />
La promozione della tutela,<br />
valorizzazione e riconversione<br />
di parte dell’importante<br />
patrimonio minerario<br />
dismesso è in linea con gli<br />
obiettivi di sviluppo sostenibile<br />
sulle città e comunità<br />
sostenibili (Goal 11 dell’Onu<br />
- Agenda 2030). Il patrimonio<br />
culturale e naturale va tutelato<br />
e valorizzato in un’ottica<br />
di sviluppo economico<br />
sostenibile. La pianificazione<br />
della riconversione delle aree<br />
dismesse, a parte l’eventuale<br />
possibile rivalutazione ai fini<br />
produttivi legati alle Materie<br />
Prime Critiche necessarie oggi<br />
alla transizione ecologica,<br />
va realizzata con approccio<br />
integrato ad altri ambiti<br />
territoriali quali i circuiti dei<br />
cammini e vie storiche, dei<br />
borghi italiani, delle ferrovie<br />
turistiche, della mobilità dolce<br />
a piedi e in bicicletta, dei<br />
luoghi dell’enogastronomia di<br />
qualità, etc. La riqualificazione<br />
delle vaste aree di territorio<br />
dismesso rientra appieno negli<br />
obiettivi fissati dallo European<br />
Green Deal.<br />
Il Codice dei Beni Culturali e<br />
del Paesaggio, all’articolo 10,<br />
comma 4, lettera h, attribuisce<br />
al patrimonio minerario<br />
dismesso italiano la valenza<br />
di “bene culturale di interesse<br />
storico ed etnoantropologico”),<br />
quale perfetto connubio fra<br />
scienza e natura, fra uomo e<br />
ambiente.<br />
In questo contesto si inserisce<br />
l’azione dell’Ispra impegnata<br />
da tempo sulla tematica<br />
della tutela e valorizzazione<br />
dei siti minerari dismessi².<br />
Nel 2006 ha pubblicato<br />
uno studio di “Censimento<br />
dei siti minerari italiani<br />
abbandonati ”, oggi contenuto<br />
nel database Gemma, la<br />
banca dati nazionale sulle<br />
risorse minerarie in corso di<br />
aggiornamento e revisione<br />
che conta oggi più di 3.000<br />
siti dismessi sul territorio<br />
nazionale e nel 2009, le “Linee<br />
guida per la tutela, gestione e<br />
valorizzazione di siti e parchi<br />
Geo-Minerari ”.<br />
L’esigenza di una rete<br />
nazionale matura all’interno<br />
delle iniziative della Giornata<br />
Nazionale delle Miniere<br />
che Ispra coordina dal 2009<br />
in collaborazione con Aipai<br />
(Associazione italiana per<br />
la tutela del patrimonio<br />
industriale), come una<br />
6 greenplanner
degna, in Toscana, in Piemonte<br />
ma complessivamente, non vi<br />
è stata una strategia nazionale<br />
capace di affrontare in maniera<br />
unitaria la gestione delle realtà<br />
minerarie dismesse.<br />
Gli anni Novanta sono stati un<br />
momento di passaggio importante<br />
in quanto alcune realtà,<br />
spinte da stimoli culturali, spesso<br />
di valenza locale, hanno avviato<br />
i primi tentativi di tutela e<br />
valorizzazione del patrimonio.<br />
Monumento<br />
Naturale di Pan<br />
di Zucchero visto<br />
dall’interno della<br />
galleria di Porto<br />
Flavia (miniera di<br />
Masua - Iglesias<br />
Parco Geominerario<br />
Storico e<br />
Ambientale)<br />
Poi, in anni più recenti si è avuto un cambio di<br />
tendenza e il patrimonio minerario ha iniziato a<br />
essere interpretato, anche alla luce dei processi<br />
attivati su scala europea, come una opportunità<br />
culturale.<br />
Un importante risultato della rete nazionale<br />
ReMi-Ispra è stato quello di avanzare una proposta<br />
di legge, quale sintesi delle varie esigenze<br />
territoriali, che, seppure non esaustiva, è certamente<br />
un punto di partenza innovativo per<br />
una gestione sostenibile del nostro patrimonio<br />
minerario. Il disegno di legge 1274/2018¹ e<br />
“Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dei siti<br />
minerari dismessi e del loro patrimonio geologico,<br />
storico, archeologico, paesaggistico e ambientale”,<br />
è la prima proposta concreta di cornice normativa<br />
elaborata in Italia sui siti minerari dismessi,<br />
maturata in seno alla Rete ReMi ed è<br />
pertanto espressione e frutto di una<br />
elaborata sintesi dei vari soggetti che<br />
quotidianamente gestiscono il patrimonio<br />
minerario nel nostro paese. 1<br />
© S. Sernagiotto, Archivio Pgsa<br />
specifica necessità di tutto<br />
il mondo di soggetti pubblici<br />
e privati che operano nel<br />
settore della gestione di beni<br />
culturali legati al mondo delle<br />
miniere non più produttive.<br />
La rete dei musei e parchi<br />
minerari ReMi, coordinata<br />
da Ispra, promossa in<br />
collaborazione con la Regione<br />
Lombardia, patrocinata<br />
da Mase, Anim, Aipai, Cng<br />
(Consiglio Nazionale dei<br />
Geologi), ha visto da subito<br />
la partecipazione dei quattro<br />
parchi minerari nazionali e<br />
di buona parte delle realtà<br />
minerarie museali italiane,<br />
con obiettivo prioritario<br />
promuovere in tutto il Paese<br />
i temi della conservazione,<br />
tutela e valorizzazione<br />
del patrimonio minerario<br />
dismesso, la conoscenza<br />
reciproca, la diffusione delle<br />
informazioni e la promozione<br />
delle singole iniziative e<br />
proposte da parte dei siti<br />
musealizzati.<br />
Tutti i dati e i risultati sulle<br />
attività condotte fino a oggi,<br />
sono scaricabili sul sito<br />
Ispra-ReMi, tra cui il volume<br />
“Viaggio nell’Italia mineraria³”,<br />
una guida nazionale sui<br />
75 siti appartenenti alla<br />
rete nazionale in corso di<br />
aggiornamento e ristampa.<br />
Ispra-ReMi ha pubblicato<br />
sulla materia⁴: il Quaderno<br />
3/2011 “Recupero e<br />
valorizzazione delle miniere<br />
dismesse: lo stato dell’arte in<br />
Italia”; il Quaderno 14/2015<br />
“Giornata Nazionale delle<br />
miniere- Edizioni 2009-<br />
2015”; il numero monografico<br />
della Rivista “Il Patrimonio<br />
industriale minerario e i suoi<br />
valori ”; il Quaderno 20/21<br />
“Indicazioni per la formazione<br />
di operatori turistici minerari.<br />
Pubblicazione della ReMi ”.<br />
2 3 4<br />
greenplanner 7
appunti del mese<br />
L<br />
1<br />
8<br />
15<br />
M<br />
2<br />
9<br />
16<br />
M<br />
3<br />
10<br />
17<br />
G<br />
4<br />
11<br />
18<br />
V<br />
5<br />
12<br />
19<br />
S<br />
6<br />
13<br />
20<br />
D<br />
7<br />
14<br />
21<br />
22 23 24 25 26 27 28<br />
29 30 31 1 2 3 4<br />
Elezioni europee <strong>2024</strong><br />
È il momento di agire insieme in nome del Green Deal europeo<br />
Per superare le sfide dei cambiamenti climatici,<br />
l’Ue ha avviato una transizione verde e<br />
sostenibile, per diventare il primo continente a<br />
impatto climatico zero entro il 2050, con una<br />
prima riduzione delle emissioni del 55% entro<br />
il 2030.<br />
Si tratta del Green Deal europeo, finalizzato ad<br />
accrescere il benessere e migliorare la salute<br />
dei cittadini così come delle generazioni future.<br />
Concretamente, il Parlamento europeo si sta<br />
occupando di alcuni dossier legislativi chiave,<br />
come rifiuti da imballaggi, efficientamento energetico<br />
degli edifici, riduzione dell’inquinamento,<br />
stop alla vendita di<br />
auto diesel e benzina<br />
dal 2035, e tantissimo<br />
altro, relativo al cosiddetto<br />
pacchetto Fit for<br />
55, il piano europeo per<br />
realizzare la transizione<br />
verde.<br />
Se sei interessato a<br />
questi temi e vuoi dire<br />
la tua, la community di “insieme per.eu” è il<br />
luogo che fa per te! Uno spazio di condivisione e<br />
coinvolgimento, dove puoi confrontarti con altri<br />
cittadini europei.<br />
Come partecipare<br />
Iscriviti e partecipa alle tante iniziative che l’Ufficio<br />
in Italia del Parlamento europeo<br />
sta organizzando in vista delle<br />
prossime elezioni europee di giugno<br />
<strong>2024</strong>. Unisciti anche tu e fai la<br />
differenza! Per saperne di più:
gennaio/<br />
Una maledetta impronta<br />
Ogni uomo porta l’intera impronta<br />
della condizione umana.<br />
Michel de Montaigne, filosofo<br />
Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />
Piemonte: Miniera Gianna, Val Germanasca, Prali (TO). Percorso in trenino in sotterraneo<br />
Foto: Archivio Storico Ecomuseo Regionale delle Miniere e della Val Germanasca<br />
greenplanner 9
Una maledetta impronta<br />
Stop alla nostra<br />
brutta impronta<br />
ambientale<br />
Le decisioni che prendiamo<br />
oggi, e nei prossimi anni, possono<br />
garantire un Pianeta più<br />
sicuro per i millenni a venire.<br />
Politici, leader e classi dirigenti<br />
di tutto il mondo devono fare<br />
una scelta: difendere il clima<br />
per le generazioni presenti e<br />
future, o comportarsi come criminali<br />
che lasciano un’eredità<br />
tossica ai nostri figli e nipoti. È<br />
questo il pensiero di una associazione<br />
ambientalista come<br />
Greenpeace, ben conscia<br />
1 LUNEDÌ Giornata mondiale della pace<br />
AM<br />
PM<br />
2 MARTEDÌ<br />
alla dipendenza<br />
dai combustibili<br />
fossili<br />
AM<br />
PM<br />
incrementare el<br />
le eenergie<br />
er<br />
rinnovabili<br />
giusta transizione<br />
verso un futuro a zero<br />
emissioni di carbonio<br />
tassa sugli esorbitanti<br />
extra-profitti accumulati<br />
dall’industria del gas<br />
e del petrolio<br />
conservazione efficace<br />
ed equa di circa il<br />
30-50% del suolo<br />
terrestre, delle acque<br />
dolci e dell’oceano<br />
3 MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
Fonte: Greenpeace<br />
10 greenplanner
settimana 1<br />
gennaio <strong>2024</strong><br />
4<br />
AM<br />
5<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
Giornata internazionale del braille<br />
PM<br />
della nostra catastrofica impronta<br />
ambientale.<br />
Non occorre attendere un miracolo<br />
- è il pensiero di molti -<br />
perché in realtà esistono già le<br />
soluzioni di cui abbiamo bisogno<br />
per dimezzare le emissioni<br />
in questo decennio. Un accordo<br />
per l’eliminazione equa e rapida<br />
di carbone, petrolio e gas deve<br />
diventare la priorità assoluta<br />
dei governi. Detto ciò, gli eventi<br />
estremi saranno sempre più<br />
frequenti. Anche in Italia e nelle<br />
comunità più vulnerabili, che<br />
spesso hanno meno responsabilità<br />
nel riscaldamento globale.<br />
AM<br />
PM<br />
SABATO<br />
6 7<br />
DOMENICA<br />
La causa<br />
scientifica<br />
Più di un secolo di utilizzo<br />
di combustibili fossili e di<br />
uso iniquo e non sostenibile<br />
dell’energia e del suolo ha<br />
portato a un riscaldamento<br />
globale di 1,1°C rispetto ai<br />
livelli preindustriali. Da questa<br />
situazione sono scaturiti<br />
eventi meteorologici estremi<br />
più frequenti e intensi, che<br />
hanno causato impatti sempre<br />
più pericolosi sulla natura<br />
e sulle persone in ogni regione<br />
del mondo. Le emissioni<br />
dovrebbero già diminuire e<br />
dovranno essere ridotte di<br />
quasi la metà entro il 2030,<br />
se si vuole limitare il riscaldamento<br />
a 1,5°C.<br />
greenplanner 11
Una maledetta impronta<br />
L’edificio va<br />
decarbonizzato<br />
8<br />
AM<br />
9<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
MARTEDÌ<br />
PM<br />
PM<br />
Anche tutto l’ecosistema<br />
dell’ambiente costruito non<br />
scherza come generazione<br />
di un impatto negativo: una<br />
realtà come McKinsey valuta<br />
che l’intero ciclo di vita (progettazione,<br />
produzione dei<br />
materiali, costruzione, utilizzo<br />
e demolizione) di tutti gli<br />
edifici e le infrastrutture residenziali<br />
e commerciali, sia<br />
responsabile, direttamente<br />
o indirettamente, di circa il<br />
40% delle emissioni globali di<br />
CO₂ derivanti dai combustibili<br />
e del 25% delle emissioni<br />
complessive di gas a effetto<br />
serra (Ghg). Di conseguenza,<br />
l’edilizia è tra i settori<br />
con le emissioni più alte,<br />
ancor più della produzione<br />
di energia elettrica, del trasporto<br />
marittimo e dell’aviazione.<br />
La buona notizia è che<br />
decarbonizzare anche questo<br />
settore si può e in più, se si<br />
invertisse la rotta, si potrebbero<br />
generare da 800 miliardi<br />
a 1,9mila milioni di dollari di<br />
nuovo valore verde in tutti i<br />
settori. Per questo, McKinsey<br />
& Company ha lanciato il<br />
Net Zero Built Environment<br />
12 greenplanner<br />
10<br />
AM<br />
MERCOLEDÌ<br />
PM
settimana 2<br />
gennaio <strong>2024</strong><br />
11<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
PM<br />
Council, che riunisce molti<br />
dei principali operatori storici<br />
e nuove scaleup che operano<br />
nell’ecosistema dell’ambiente<br />
costruito, con l’obiettivo di<br />
stimolare un cambiamento<br />
e contribuire a un futuro più<br />
sostenibile e verde.<br />
12<br />
VENERDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
SABATO<br />
13 14<br />
DOMENICA<br />
Bisogna triplicare<br />
gli sforzi<br />
L’analisi di McKinsey mostra<br />
che nel ciclo di vita di<br />
un edificio tipico, il 76% delle<br />
emissioni proviene dalle<br />
operazioni e il restante 24%<br />
dalla lavorazione delle materie<br />
prime utilizzate per la<br />
costruzione di nuovi edifici.<br />
Considerato che l’80% del<br />
patrimonio edilizio previsto<br />
per il 2050 esiste già,<br />
l’ambiente costruito dovrà<br />
decarbonizzare non solo le<br />
emissioni incorporate ma<br />
anche, cosa più importante,<br />
le emissioni operative<br />
del patrimonio edilizio esistente.<br />
Per raggiungere gli<br />
obiettivi di emissioni nette<br />
zero entro il 2050, i vari<br />
settori industriali dovranno<br />
triplicare il ritmo di decarbonizzazione<br />
rispetto agli<br />
ultimi 30 anni.<br />
greenplanner 13
EVOLUZIONE<br />
NATURALE<br />
Crescere insieme<br />
alla più innovativa fiera B2B<br />
del Florovivaismo, del Garden<br />
e del Paesaggio in Italia.<br />
21 22 23<br />
Febbraio <strong>2024</strong><br />
FI I<br />
MYPLANTGARDEN.COM<br />
14 greenplanner
Una maledetta impronta<br />
Obiettivi al 2030<br />
a cura di M.Cristina Ceresa<br />
È allarme<br />
biodiversità<br />
nel nostro<br />
Paese<br />
deve accelerare<br />
sulla protezione del proprio<br />
territorio. Ovvero, L’Italia<br />
attivarsi seriamente in tema di<br />
salvaguardia della biodiversità<br />
per invertire il degrado degli<br />
ecosistemi. Altrimenti, non<br />
solo non riuscirà a rispettare gli<br />
obiettivi prefissati al 2030 (salvaguardia<br />
di almeno il 10% delle<br />
aree protette), ma metterà a<br />
serio rischio la vita di fauna e<br />
flora (oltre che la nostra).<br />
L’indicazione arriva dritta da<br />
una serie di analisi condotte<br />
da un gruppo internazionale di<br />
ricercatori, guidato da studiosi<br />
dell’Università di Bologna.<br />
Purtroppo per l’Europa, la<br />
ricerca mostra che non sono<br />
messi bene anche gli altri<br />
Paesi.<br />
Di fatto, solo Lussemburgo,<br />
Svezia e Finlandia raggiungono<br />
o si avvicinano all’obiettivo di<br />
garantire entro il 2030 aree a<br />
protezione integrale nel 10%<br />
del loro territorio. L’Italia è al<br />
quinto posto tra i paesi Ue,<br />
e purtroppo si ferma al 5,1%.<br />
Francia e Germania non arrivano<br />
all’1%.<br />
I dati attestati provengono<br />
dalla prima ricerca a livello<br />
europeo sulle aree rigorosamente<br />
protette, che l’Unione<br />
Internazionale per la Conservazione<br />
della Natura (Iucn)<br />
classifica come riserve integrali,<br />
aree wilderness e parchi<br />
nazionali. Si tratta di aree nelle<br />
ALTERAZIONI ANTROPOCENTRICHE<br />
La distruzione, il degrado e la frammentazione degli habitat<br />
sono le principali cause della perdita di biodiversità e stanno<br />
innescando la sesta estinzione di massa. Oggi, escludendo l’Antartide,<br />
più del 70% delle terre emerse e circa il 90% degli oceani<br />
è stato alterato dalle attività umane. In Europa, non è rimasta<br />
nessuna singola area contigua superiore a 10.000 chilometri<br />
quadrati priva di impatti umani. Tuttavia, esistono ancora aree<br />
con alta selvaticità ed ecosistemi piuttosto integri, presenti<br />
prevalentemente all’interno di aree protette.<br />
quali l’ambiente naturale è<br />
conservato nella sua integrità<br />
e l’intervento umano è molto<br />
limitato.<br />
«C’è ancora molto lavoro da fare<br />
per garantire la conservazione<br />
della biodiversità, attraverso<br />
una rigorosa azione di cooperazione<br />
internazionale tra<br />
i paesi e l’impegno dei singoli<br />
stati all’individuazione di aree<br />
nazionali da destinare a protezione».<br />
Questo il commento di<br />
Roberto Cazzolla Gatti, biologo<br />
della conservazione al Dipartimento<br />
di Scienze Biologiche,<br />
Geologiche e Ambientali<br />
dell’Università di Bologna e<br />
primo autore dello studio. Cazzolla<br />
Gatti avanza anche una<br />
proposta, ovvero che sarebbe<br />
importante che «l’allargamento<br />
delle aree con protezione integrale<br />
sia in linea con l’obiettivo<br />
di preservare la biodiversità e gli<br />
ecosistemi sull’intera gamma<br />
di condizioni geografiche ed<br />
ecologiche che si trovano nel<br />
territorio europeo».<br />
greenplanner 15
Una maledetta impronta<br />
Quanta acqua<br />
“mangiamo”?<br />
15<br />
LUNEDÌ<br />
Le impronte idriche possono<br />
variare a seconda del luogo di<br />
produzione e dei metodi utilizzati,<br />
ma danno un’indicazione<br />
delle notevoli quantità di acqua<br />
necessarie per la produzione<br />
degli alimenti. Too Good To<br />
Go (l’azienda che ha inventato<br />
l’omonima app che aiuta a rimettere<br />
in circolo l’invenduto<br />
quotidiano), con l’aiuto di Water<br />
Footprint, fa qualche calcolo.<br />
Per esempio, una singola mela<br />
richiede circa 125 litri d’acqua<br />
per crescere, e gettarla via significa<br />
sprecare con essa anche<br />
tutta l’acqua utilizzata per<br />
la sua produzione. Un mazzo<br />
di lattuga ha un’impronta idrica<br />
media globale di 240 litri per<br />
chilogrammo.<br />
AM<br />
16<br />
AM<br />
MARTEDÌ<br />
PM<br />
Giornata mondiale della Neve<br />
PM<br />
La causa<br />
è scientifica<br />
CARNE (MANZO): per chilogrammo<br />
di prodotto, i cibi<br />
animali hanno generalmente<br />
un’impronta idrica maggiore<br />
rispetto agli alimenti vegetali.<br />
L’impronta idrica media globale<br />
della carne bovina è di<br />
15.400 litri/kg.<br />
PASTA: l’impronta idrica media<br />
globale del grano è di 1.827<br />
litri/kg, ovvero 913 litri per un<br />
pacchetto di 500 grammi. Circa<br />
l’80% di questa quantità è<br />
utilizzato per la coltivazione<br />
del grano. Si tratta di una me-<br />
17<br />
AM<br />
MERCOLEDÌ<br />
PM<br />
16 greenplanner
settimana 3<br />
gennaio <strong>2024</strong><br />
18<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
PM<br />
dia globale, che varia a seconda<br />
dell’origine del grano. Per<br />
esempio, nel caso dell’Italia,<br />
la pasta prodotta con grano<br />
locale ha un’impronta idrica di<br />
1.410 litri/kg.<br />
19<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
PIZZA: l’impronta idrica media<br />
globale di una pizza margherita<br />
(circa 725 grammi<br />
di prodotto) è di 1.260 litri<br />
d’acqua. La produzione della<br />
mozzarella è responsabile di<br />
circa il 50% dell’utilizzo totale<br />
di acqua, la farina di grano<br />
tenero del 44% e la passata di<br />
pomodoro di circa il 6%.<br />
SABATO<br />
20 21<br />
Giornata<br />
mondiale<br />
dell’abbraccio<br />
DOMENICA<br />
CIOCCOLATO: la produzione<br />
di 1 kg di cioccolato richiede<br />
circa 17.000 litri di acqua, la<br />
maggior parte dei quali viene<br />
utilizzata per la coltivazione<br />
e la lavorazione dei semi di<br />
cacao. Una tavoletta di circa<br />
100 grammi richiede quindi<br />
1.700 litri d’acqua.<br />
Ogni goccia conta<br />
PACCHETTO DI PASTA<br />
913 litri<br />
TAVOLETTA DI CIOCCOLATO<br />
1.700 litri<br />
PIZZA MARGHERITA<br />
1.259 litri<br />
Fonte: Dalla produzione al consumo,<br />
secondo Water Footprint<br />
greenplanner 17
Una maledetta impronta<br />
Mense<br />
universitarie<br />
più sostenibili<br />
22<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
PM<br />
Menù più vegetali negli Atenei<br />
italiani per frenare la crisi<br />
climatica. È quanto si prefigge<br />
il progetto Mense per il Clima<br />
ideato da MenoPerPiù e lanciato<br />
in Italia da Essere Animali<br />
sulla base di dati scientifici<br />
e certi: la produzione di<br />
proteine animali, che sfrutta<br />
l’83% delle terre agricole globali,<br />
è responsabile all’incirca<br />
del 15% delle emissioni di gas<br />
climalteranti e di un consumo<br />
significativo delle risorse idriche,<br />
sempre più scarse anche<br />
nel nostro Paese.<br />
In molte nazioni e città si<br />
stanno già sperimentando<br />
nuovi menù a minore impatto<br />
ambientale: a Berlino<br />
gli studenti hanno chiesto e<br />
ottenuto una riduzione di car-<br />
23<br />
AM<br />
MARTEDÌ<br />
PM<br />
1,5<br />
milioni<br />
di italiani<br />
seguono<br />
una DIETA<br />
VEGANA<br />
24<br />
AM<br />
MERCOLEDÌ<br />
Giornata internazionale dell’educazione<br />
PM<br />
Fonte: Nomisma,<br />
“Osservatorio The<br />
World After Lockdown”,<br />
giugno 2021<br />
18 greenplanner
settimana 4<br />
gennaio <strong>2024</strong><br />
25<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
PM<br />
ne e pesce nelle 34 mense e<br />
caffetterie delle quattro università<br />
della città. Nel Regno<br />
Unito invece 11 università,<br />
tra cui Goldsmiths, Cambridge<br />
e University of London<br />
hanno ridotto o eliminato la<br />
carne rossa. Anche le università<br />
italiane, luogo di scienza<br />
e conoscenza per eccellenza,<br />
possono cambiare la loro impronta<br />
in tavola.<br />
Metalli meno rari<br />
26<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
Usare rame a basso contenuto<br />
di carbonio può migliorare<br />
l’impronta ambientale<br />
di un’industria. È quanto ha<br />
deciso di fare Abb negli impianti<br />
di rimescolamento<br />
elettromagnetico (Ems) e nei<br />
motori elettrici ad alta efficienza.<br />
L’obiettivo è ridurre<br />
le emissioni di gas serra: in<br />
questo senso l’azienda si è<br />
impegnata nell’usare acciaio<br />
elettrico (e-steel) e alluminio<br />
riciclati.<br />
SABATO<br />
27 28<br />
Giornata<br />
internazionale<br />
della memoria<br />
delle vittime<br />
dell’Olocausto<br />
Giornata della<br />
protezione dei<br />
dati personali<br />
DOMENICA<br />
12 anni di<br />
<strong>GreenPlanner</strong><br />
Il diario continua a pag. 24<br />
NUMERO 1 / 2013<br />
Potevamo prendere molte<br />
strade: noi abbiamo scelto<br />
quella della Sostenibilità.<br />
greenplanner 19
Una maledetta impronta<br />
FOCUS OCEANO MARE<br />
Silvia Landi è una giornalista, laureata in scienze biologiche,<br />
che ormai vive a contatto con il mare e la campagna toscana.<br />
Consulente e presidente di Asd Mad Mure a dritta, ama raccontare il<br />
mare e come imparare a prendersene cura. Su <strong>GreenPlanner</strong>.it tiene<br />
la rubrica Save the Sea.<br />
Seguitela qui<br />
IN EVIDENZA<br />
Teti è un progetto di ricerca<br />
finanziato dall’Unione<br />
europea per sviluppare<br />
tecnologie innovative di<br />
controllo, monitoraggio e<br />
sicurezza in mare.<br />
Acqua da tutelare<br />
Ma come?<br />
Il pianeta Terra in realtà ha la stessa quantità<br />
di acqua dolce di sempre, sempre più spesso<br />
contaminata da inquinanti di varia natura, ma<br />
la popolazione umana è esplosa, mettendo<br />
in crisi le risorse idriche mondiali. Quasi il 70%<br />
del Pianeta, infatti, è coperto dall’acqua, ma<br />
di essa solo il 2,5% è dolce, mentre il resto è<br />
costituito da acqua di mare.<br />
Ma non è finita: di fatto solo l’1% dell’acqua<br />
dolce è facilmente disponibile perché la<br />
maggior parte di questa è intrappolata nei<br />
ghiacciai; diventa quindi lampante come<br />
la quantità di acqua dolce che serve a<br />
rifornire circa 8 miliardi di persone sia ormai<br />
decisamente limitata.<br />
Le nanotecnologie<br />
possono darci una<br />
mano...<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
La Nautical zero emission<br />
prevede il passaggio<br />
dal motore tradizionale a<br />
quello elettrico. Non solo<br />
per ridurre l’impatto ambientale<br />
ma anche quello<br />
di rumore e vibrazioni.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
A Trieste un gruppo di<br />
studenti e professori appassionati<br />
di vela sono<br />
impegnati nella ricerca di<br />
materiali per la realizzazione<br />
di imbarcazioni ad<br />
alta efficienza.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Politecnico di Torino e lo<br />
spinoff Wave for Energy<br />
accompagnano Eni a convertire<br />
il moto delle onde<br />
in elettricità. Lo si testa<br />
sull’isola di Pantelleria.<br />
Interessanti i risultati.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
© Depositphotos<br />
20 greenplanner
Una maledetta gennaio impronta <strong>2024</strong><br />
Le potenzialità del biochar<br />
a cura di Alessio Malcevschi<br />
docente del Dipartimento di Scienze Chimiche,<br />
della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell’Università degli Studi di Parma<br />
Come rimuovere 2,6 miliardi<br />
di tonnellate di CO 2<br />
all’anno<br />
Un alleato nella lotta ai<br />
cambiamenti climatici<br />
è costituito dal biochar,<br />
un materiale carbonioso derivabile<br />
dalla pirolisi di prodotti<br />
vegetali di scarto provenienti<br />
dall’allevamento e dall’agricoltura<br />
con produzione di energia<br />
da fonti rinnovabili, e che in<br />
conseguenza della sua struttura<br />
porosa e della sua stabilità<br />
chimica è in grado di fungere da<br />
carbon sink per centinaia di anni.<br />
L’Ipcc stima che il biochar<br />
abbia un potenziale globale<br />
per rimuovere 2,6 miliardi<br />
di tonnellate di CO 2<br />
all’anno,<br />
oltre che di apportare diversi<br />
benefici per la fertilità del suolo<br />
come l’aumento della capacità<br />
di ritenzione idrica e dell’efficienza<br />
nell’uso dell’azoto dei<br />
fertilizzanti. Il biochar da una<br />
parte rappresenta quindi un<br />
eccellente ammendante per<br />
recuperare terreni marginali.<br />
In Sud Europa si stimano circa<br />
8,5 milioni di ettari di superfici<br />
aride e in via di desertificazione.<br />
Dall’altra, il biochar permette di<br />
aumentare la resilienza delle<br />
piante ai cambiamenti climatici,<br />
favorendo forestazioni e afforestazioni<br />
anche in aree urbane<br />
e periurbane, accelerando<br />
i servizi ecosistemici a loro<br />
legati. Il suo uso rientra quindi<br />
in quei progetti innovativi che<br />
Immagine del biochar al microscopio<br />
elettronico<br />
permettono sia il sequestro del<br />
carbonio sia pratiche di offsetting,<br />
evitando così l’emissione<br />
di CO 2<br />
attraverso progetti di<br />
tutela delle foreste (Redd+) o<br />
di generazione di energia rinnovabile.<br />
IL BIOCHAR A PARMA<br />
In questa logica presso il Campus<br />
dell’Università di Parma, in collaborazione<br />
con Iren, è stato avviato<br />
un progetto di piantumazione<br />
di un bosco di 80 alberi a pronto<br />
effetto. Il progetto si pone l’obiettivo<br />
di migliorare le condizioni di<br />
attecchimento delle piante adulte<br />
utilizzando una miscela formata<br />
da compost derivante da raccolta<br />
differenziata del verde urbano e<br />
biochar proveniente dalla carbonizzazione<br />
di legname. Questo<br />
legname proviene dalla manutenzione<br />
di boschi vicino a<br />
Parma.<br />
Il progetto si collega al C100<br />
della Ue relativo alle città intelligenti<br />
e a impatto climatico zero<br />
volto a sostenere, promuovere<br />
e valorizzare 100 città europee,<br />
di cui Parma fa parte. Obiettivo:<br />
rendere la città emiliana neutrale<br />
entro il 2030, operazione a<br />
cui il biochar può dare un importante<br />
contributo.<br />
OBIETTIVI UE<br />
Per far fronte alla crisi climatica la Commissione europea ha lanciato<br />
da qualche anno una serie di iniziative studiate per ridurre le<br />
emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 e portare<br />
l’Europa sulla strada per diventare il primo Continente a impatto<br />
climatico zero entro il 2050. Tali progetti includono lo sviluppo<br />
del mercato Ets, il sostegno all’economia circolare e alle energie<br />
rinnovabili, lo stop per benzina e diesel dal 2035 sino alla volontà<br />
di piantare 3 miliardi di alberi, al fine di sviluppare nuove tecnologie<br />
“nature based” capaci di rimuovere il carbonio dall’atmosfera su<br />
larga scala nei prossimi dieci anni, sfruttando la capacità di fissare<br />
la CO 2<br />
atmosferica nelle biomasse attraverso la fotosintesi.<br />
greenplanner 21
appunti del mese<br />
L<br />
M<br />
M<br />
G<br />
V<br />
S<br />
D<br />
29<br />
5<br />
12<br />
19<br />
26<br />
30<br />
6<br />
13<br />
20<br />
27<br />
31<br />
7<br />
14<br />
21<br />
28<br />
1<br />
8<br />
15<br />
22<br />
29<br />
2<br />
9<br />
16<br />
23<br />
1<br />
3<br />
10<br />
17<br />
24<br />
2<br />
4<br />
11<br />
18<br />
25<br />
3<br />
22 greenplanner
febbraio/<br />
Spazi e luoghi<br />
del nostro buon vivere<br />
Sogniamo tutti giardini incantati<br />
al di là dell’orizzonte,<br />
invece di goderci la vista delle aiuole in fiore<br />
sotto le nostre finestre.<br />
Orazio, poeta romano<br />
Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />
Sardegna: Laveria La Marmora, Miniera di Nebida (CI). Nel Parco Geominerario Storico e Ambientale<br />
Foto: Gianni Alvito<br />
greenplanner 23
Spazi e luoghi del nostro buon vivere<br />
L’architettura<br />
del nostro vivere<br />
29<br />
LUNEDÌ<br />
Anche i luoghi che abitiamo<br />
sono al centro della transizione<br />
verde e sostenibile. Che siano<br />
città, quartieri, paesi di pianura<br />
o di montagna, non è solo<br />
questione di costi, ma anche<br />
di “stare al meglio”. Dunque,<br />
di che cosa ci dobbiamo circondare?<br />
Che scelte dobbiamo<br />
fare? E chi ci deve aiutare a vivere<br />
meglio?<br />
Le amministrazioni locali sono<br />
considerate il soggetto chiave<br />
per la trasformazione smart<br />
dei comuni italiani (51%), ma<br />
è importante anche il peso<br />
attribuito ai comportamenti<br />
individuali (23%). Lo sintetizza<br />
un’indagine realizzata da Ey in<br />
collaborazione con Swg, su un<br />
campione di oltre 1.200 residenti<br />
in città italiane capoluogo<br />
di provincia. Indagine che<br />
mostra anche come le città<br />
siano percepite in forte miglioramento<br />
dal punto di vista delle<br />
infrastrutture digitali (+24%)<br />
e della bellezza degli spazi<br />
(+10%), ma in arretramento<br />
per quanto riguarda la qualità<br />
dell’aria e dell’ambiente (-15%)<br />
e delle relazioni sociali (-11%).<br />
La città<br />
dei 15 minuti<br />
AM<br />
30<br />
AM<br />
31<br />
AM<br />
MARTEDÌ<br />
MERCOLEDÌ<br />
PM<br />
PM<br />
Giornata internazionale della Zebra<br />
PM<br />
La “città dei 15 minuti” prevede<br />
di riorganizzare gli spazi urbani<br />
in modo che il cittadino possa<br />
trovare - entro 15 minuti a piedi<br />
da casa - tutto quello che gli<br />
serve per vivere: lavoro (anche<br />
in coworking), negozi, strutture<br />
sanitarie, scuole, impianti sportivi,<br />
spazi culturali, bar e ristoranti,<br />
luoghi di aggregazione. In<br />
24 greenplanner
settimana 5<br />
1<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
PM<br />
gennaio/febbraio <strong>2024</strong><br />
questo modo, le persone non<br />
devono prendere l’auto o i mezzi<br />
pubblici, riducendo traffico e<br />
inquinamento, riappropriandosi<br />
del tempo perso negli spostamenti<br />
e riscoprendo la socialità<br />
nel proprio quartiere.<br />
HA<br />
DETTO<br />
2<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
Giornata mondiale delle zone umide<br />
PM<br />
SABATO<br />
3 4<br />
DOMENICA<br />
Giornata<br />
mondiale per<br />
la lotta contro<br />
il cancro<br />
Giornata<br />
mondiale<br />
della<br />
fratellanza<br />
umana<br />
Le città italiane sono al<br />
centro di enormi sfide di<br />
cambiamento sociale, economico<br />
e ambientale, e i<br />
cittadini richiedono alle amministrazioni<br />
locali uno sforzo<br />
per riprogettarle in base<br />
alle esigenze di Sostenibilità<br />
ambientale, digitalizzazione<br />
e inclusività. Si tratta di un<br />
impegno verso tutta la comunità<br />
e le generazioni future,<br />
da realizzare insieme a<br />
istituzioni, enti locali, aziende<br />
e alle migliori energie del territorio,<br />
per compiere l’ultimo<br />
miglio della trasformazione<br />
delle città, cioè idee e progetti<br />
che consentano ai cittadini<br />
di vivere in uno spazio disegnato<br />
a misura di persona.<br />
Massimo Antonelli,<br />
Ceo di Ey in Italia e Coo<br />
di Ey Europe West<br />
Per quella che è la sua percezione,<br />
oggi quale tra i seguenti soggetti è<br />
il più importante per rendere la sua<br />
città più smart e vivibile?<br />
Le associazioni<br />
di categoria<br />
Amministrazioni<br />
comunali<br />
Le imprese<br />
del territorio<br />
I singoli<br />
cittadini<br />
Le associazioni<br />
di cittadini<br />
23<br />
3<br />
12<br />
11<br />
51<br />
Fonte: Indagine Ey<br />
greenplanner 25
Spazi e luoghi del nostro buon vivere<br />
5<br />
LUNEDÌ Giornata mondiale contro lo spreco alimentare<br />
AM<br />
PM<br />
6<br />
AM<br />
MARTEDÌ<br />
Giornata mondiale contro l’infibulazione<br />
e le mutilazioni genitali femminili<br />
PM<br />
Tutti in città<br />
Così però scoppia…<br />
Le città sono parte integrante<br />
dell’economia globale e generano<br />
oltre l’80% del Pil mondiale.<br />
Oggi il 56% della popolazione<br />
mondiale vive in città, ed entro<br />
il 2050 questa tendenza riguarderà<br />
quasi sette persone<br />
su dieci. Anche le città che non<br />
prevedono una crescita demografica<br />
sono alle prese con volumi<br />
di trasporto che mettono<br />
sotto pressione lo spazio e le<br />
infrastrutture urbane.<br />
Ancora, le città impattano sul<br />
consumo di energia: rappresentano<br />
due terzi del consumo<br />
energetico globale e sono responsabili<br />
di oltre il 70% delle<br />
emissioni di gas serra.<br />
Date le dimensioni della rete<br />
7<br />
MERCOLEDÌ Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo<br />
AM<br />
PM<br />
26 greenplanner
settimana 6<br />
febbraio <strong>2024</strong><br />
8<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
Giornata mondiale per la sicurezza in Rete<br />
PM<br />
di trasporto, qualsiasi cambiamento<br />
legato alla Sostenibilità<br />
ha un potenziale significativo<br />
per ridurre le emissioni, l’inquinamento<br />
e la congestione.<br />
Secondo le stime di McKinsey,<br />
oltre la metà delle emissioni dei<br />
trasporti è generata dalle autovetture.<br />
In questo contesto, i sistemi di<br />
trasporto intelligenti (Its), il pedaggio<br />
della congestione urbana<br />
e le piattaforme Mobility as a<br />
Service (Maas) sono tra i sistemi<br />
e le soluzioni più avanzate<br />
attualmente in fase di sviluppo.<br />
9<br />
VENERDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
SABATO<br />
10 11<br />
Giornata<br />
del ricordo<br />
Giornata<br />
internazionale<br />
per le donne<br />
e le ragazze<br />
nella scienza<br />
DOMENICA<br />
Venosa circolare<br />
La città di Venosa (Potenza)<br />
è stata individuata come territorio<br />
pilota per realizzare il<br />
laboratorio urbano sull’economia<br />
circolare, al fine di attivare<br />
processi di rigenerazione socioculturale<br />
e di valorizzazione<br />
sostenibile del territorio e del<br />
patrimonio culturale. «Attraverso<br />
la metodologia dello<br />
smart lab stiamo creando uno<br />
spazio interdisciplinare di incontro<br />
e ascolto, di relazione<br />
e collaborazione tra imprese,<br />
enti di ricerca, istituzioni e società<br />
civile», ha sottolineato<br />
Carolina Innella, responsabile<br />
delle attività progettuali<br />
dell’Enea.<br />
greenplanner 27
Spazi e luoghi del nostro buon vivere<br />
Metropoli<br />
da rigenerare<br />
Le città italiane sono ancora<br />
lontane dagli obiettivi di mobilità,<br />
riduzione delle emissioni e<br />
sicurezza fissati al 2030. Questo<br />
è quanto emerso, in sintesi,<br />
dal bilancio finale di Clean<br />
Cities, la campagna itinerante<br />
di Legambiente che ha messo<br />
in luce il ruolo che i capoluoghi<br />
italiani possono svolgere per<br />
guidare il paese verso una mobilità<br />
a zero emissioni.<br />
12<br />
LUNEDÌ Giornata internazionale contro l’uso dei bambini soldato<br />
AM<br />
PM<br />
Migliorare l’aria<br />
Creare più spazi<br />
di Social housing<br />
13<br />
AM<br />
MARTEDÌ<br />
PM<br />
Introdurre la<br />
velocità ridotta<br />
a 30 km/h<br />
Piazze “circolari”<br />
Si chiamano EcoPiazze e sono<br />
progetti di arredo urbano modulari<br />
studiati per paesi e città<br />
che intendono trasformare le<br />
proprie piazze in “agorà sostenibili”.<br />
Panchine, lampioni, fontanelle,<br />
portabici, staccionate,<br />
vasi, cestini, impianti di illuminazione<br />
per percorsi pedonali<br />
e giardini, pavimentazioni e<br />
marciapiedi, blocchi per la realizzazione<br />
di pareti armate.<br />
La proposta viene da Ricoeso,<br />
startup del riciclo che realizza<br />
arredi urbani di ecodesign attraverso<br />
materiali provenienti<br />
dal trattamento dei rifiuti inerti,<br />
prodotti dalle attività di costruzione<br />
e demolizione.<br />
14<br />
AM<br />
MERCOLEDÌ<br />
PM<br />
28 greenplanner
settimana 7<br />
febbraio <strong>2024</strong><br />
15<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
PM<br />
HA<br />
DETTO<br />
16<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
Le città italiane devono<br />
compiere un importante<br />
cambiamento per diventare<br />
più vivibili e meno inquinate,<br />
ponendo al centro della loro<br />
strategia la mobilità pubblica,<br />
condivisa, elettrica,<br />
attiva e intermodale. In particolare,<br />
le 9 città pioniere<br />
- Bergamo, Bologna, Firenze,<br />
Milano, Padova, Parma,<br />
Prato, Roma e Torino - incluse<br />
nella Missione per la<br />
Neutralità Climatica, devono<br />
definire un percorso chiaro<br />
per raggiungere l’obiettivo<br />
del netzero entro 7 anni.<br />
Stefano Ciafani,<br />
presidente nazionale<br />
di Legambiente<br />
SABATO<br />
17 18<br />
Giornata<br />
mondiale<br />
della sindrome<br />
di Asperger<br />
DOMENICA<br />
La consapevolezza<br />
dei cittadini è<br />
fondamentale<br />
• Il 75% degli italiani accende<br />
le luci solo quando necessario,<br />
e il 67% usa lampadine<br />
a basso consumo<br />
• Il 52% dei cittadini sceglie<br />
il fornitore di energia elettrica<br />
e gas in base al prezzo<br />
• Il 97% degli italiani conferma<br />
l’importanza di avere<br />
più energia prodotta da<br />
fonti rinnovabili<br />
• Il 52% degli intervistati<br />
valuterebbe un cambio di<br />
fornitore per avere energia<br />
“green”.<br />
Fonte: Report dell’Osservatorio<br />
Deloitte sui trend di sostenibilità e<br />
innovazione.<br />
greenplanner 29
Spazi e luoghi del nostro buon vivere<br />
L’opportunità<br />
di una casa green<br />
In Europa, gli edifici sono responsabili<br />
del 40% del consumo<br />
energetico e del 36% delle<br />
emissioni di gas a effetto serra.<br />
«E - come sottolinea Marco<br />
Merlo Campioni, Ceo di Save<br />
Nrg - circa il 75% del patrimonio<br />
immobiliare europeo è<br />
inefficiente dal punto di vista<br />
energetico».<br />
Uno spreco e un inquinamento<br />
che non possiamo più permetterci.<br />
Merlo Campioni è ottimista,<br />
tanto che parla di arrivare<br />
a «una riduzione del 5-6% del<br />
consumo totale di energia e,<br />
di conseguenza, del 5% delle<br />
emissioni di CO 2<br />
».<br />
Per questo, l’Unione europea<br />
ha inserito, nel pacchetto Fit<br />
for 55, la direttiva Epbd sull’efficienza<br />
energetica degli edifici,<br />
rivista recentemente proprio<br />
per allinearla agli obiettivi di<br />
decarbonizzazione al 2050. La<br />
direttiva, chiamata anche Case<br />
Green, prevede scaglioni temporali<br />
diversi per il raggiungimento<br />
degli obiettivi, stabiliti<br />
in base alla tipologia di edificio<br />
coinvolto. Nel caso di edifici<br />
pubblici e non residenziali, entro<br />
il 2030 deve essere raggiunta<br />
la classe D, mentre gli<br />
edifici residenziali hanno tempo<br />
fino al 2033. Invece, a partire<br />
dal 2028 i nuovi edifici residenziali<br />
dovranno essere Nzeb.<br />
19<br />
AM<br />
20<br />
AM<br />
21<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
MARTEDÌ<br />
PM<br />
Giornata mondiale della giustizia sociale<br />
PM<br />
Apre MyPlant&Garden in fiera a Rho, Milano.<br />
Qui si terrà la prima tappa del Planet Art Camp<br />
MERCOLEDÌ III edizione<br />
Giornata mondiale delle Balene<br />
Giornata internazionale della lingua madre<br />
PM<br />
30 greenplanner
settimana 8<br />
22<br />
AM<br />
23<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
PM<br />
febbraio <strong>2024</strong><br />
Da dove iniziare<br />
a creare<br />
una casa green<br />
• RIQUALIFICAZIONE<br />
DEGLI IMPIANTI<br />
TERMICI<br />
• SOSTITUZIONE DEGLI<br />
IMPIANTI A GAS<br />
• INSTALLAZIONE DEL<br />
FOTOVOLTAICO E DEL<br />
SOLARE TERMICO<br />
• AGGIUNTA DI SISTEMI<br />
DI ACCUMULO<br />
ENERGETICO<br />
• RELAMPING A LED<br />
• SOSTITUZIONE DI<br />
INFISSI E SERRAMENTI<br />
• INTERVENTI PER LA<br />
SICUREZZA SISMICA<br />
DELL’EDIFICIO<br />
• TETTI VERDI<br />
SABATO<br />
24 25<br />
DOMENICA<br />
LO SAI<br />
CHE...<br />
Quando ci si appresta a valutare<br />
un terreno ai fini di<br />
un’operazione immobiliare<br />
(che sia libero oppure già<br />
urbanizzato) è importante<br />
analizzare il suo stato ambientale,<br />
il contesto in cui<br />
si colloca e, soprattutto,<br />
i cosiddetti vizi ambientali<br />
occulti, troppo spesso sottovalutati.<br />
greenplanner 31
Spazi e luoghi del nostro buon vivere<br />
26<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
PM<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
Comunità<br />
energetiche:<br />
avanti tutta<br />
L’Italia ha l’ambizioso obiettivo<br />
di raggiungere 5 GW<br />
di potenza installata con la<br />
creazione di comunità energetiche,<br />
ma a oggi queste<br />
rappresentano un’opportunità<br />
non ancora sfruttata<br />
appieno.<br />
Secondo Accenture, le Cer<br />
potrebbero generare una<br />
riduzione di CO 2<br />
pari a 1,35<br />
milioni di tonnellate e un beneficio<br />
economico tra 1,3 e<br />
1,5 miliardi di euro.<br />
Quando si parla di comunità<br />
energetica si intende<br />
un’associazione di utenti,<br />
che siano enti pubblici locali,<br />
aziende, attività commerciali<br />
e/o cittadini privati, che<br />
collaborano per produrre,<br />
consumare, condividere e<br />
gestire l’energia prodotta da<br />
fonti rinnovabili attraverso<br />
uno o più impianti energetici<br />
installati nelle vicinanze.<br />
Cosa aspettiamo, dunque?<br />
Germania e Danimarca stanno<br />
già mostrando<br />
che gli effetti<br />
sono più che positivi.<br />
32 greenplanner<br />
27<br />
AM<br />
28<br />
AM<br />
MARTEDÌ<br />
Giornata internazionale dell’Orso polare<br />
Giornata mondiale delle Ong<br />
PM<br />
MERCOLEDÌ Giornata mondiale delle malattie rare<br />
PM
settimana 9<br />
febbraio/marzo <strong>2024</strong><br />
29<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
PM<br />
Normativa Cer<br />
• Autoconsumo collettivo<br />
(Auc), dove due o più<br />
clienti finali, residenti<br />
nello stesso condominio,<br />
producono energia<br />
elettrica rinnovabile per<br />
il proprio consumo, immagazzinamento<br />
e rivendita.<br />
1<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
Giornata contro la discriminazione<br />
PM<br />
• Comunità energetica<br />
rinnovabile (Cer), che<br />
coinvolge invece persone<br />
fisiche, autorità<br />
locali e Pmi, unite con<br />
lo stesso obiettivo della<br />
forma precedente e che<br />
si costituiscono come<br />
soggetto giuridico basato<br />
sulla partecipazione<br />
aperta e volontaria degli<br />
iscritti.<br />
SABATO<br />
2 3<br />
DOMENICA<br />
Giornata mondiale<br />
della fauna<br />
selvatica (giornata<br />
mondiale della<br />
Natura)<br />
12 anni di<br />
<strong>GreenPlanner</strong><br />
Il diario continua a pag. 40<br />
NUMERO 2 / 2014<br />
È tempo di cambiare.<br />
Lo dicevamo già nel 2014.<br />
greenplanner 33
Spazi e luoghi del nostro buon vivere<br />
Analisi dei territori<br />
a cura della redazione<br />
Facciamo una Tac<br />
alle strade<br />
La riqualificazione dei territori<br />
passa anche da una corretta<br />
manutenzione delle strade.<br />
A gestire al meglio questa tematica,<br />
sia dal punto di vista economico<br />
sia in maniera efficiente e<br />
veloce, ci pensa Phacelia, realtà<br />
innovativa toscana che si occupa<br />
di consulenze ingegneristiche<br />
ambientali e anche di bonifiche.<br />
L’azienda ha ideato Zum55, un<br />
sistema di diagnostica basato<br />
su algoritmo nativo (e certificato<br />
dall’Hub tecnologico di Confindustria<br />
con il Politecnico di Milano)<br />
della rete stradale. Cristina Nati,<br />
presidente di questa Srl benefit,<br />
la chiama «la Tac stradale» e in<br />
effetti Zum55 è uno strumento<br />
diagnostico del manto stradale e<br />
a breve dovrebbe essere in grado<br />
di rilevare anche la situazione<br />
sottostante. «Il prossimo step -<br />
aggiunge la Nati che ricorda come<br />
Phacelia stia lavorando su questo<br />
sistema di intelligenza artificiale<br />
da 3 anni - è l’analisi dei cosiddetti<br />
“sottoservizi”. La quinta release<br />
di Zum55 sarà in grado di valutare<br />
lo stato dell’arte di tubazioni<br />
gas, acqua e fibra ottica. In più,<br />
verranno gestite segnaletiche<br />
orizzontali e verticali, poi a seguire<br />
passi carrabili, numeri civici<br />
e illuminazione pubblica,<br />
creando anche<br />
repository a uso degli<br />
uffici stessi».<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Phacelia Società Benefit è<br />
un gruppo specializzato nel<br />
rinnovamento digitale del<br />
settore delle infrastrutture.<br />
Il target sono le Pubbliche<br />
amministrazioni, ma anche<br />
le aziende pubbliche e private,<br />
o i professionisti e le<br />
associazioni che si occupano<br />
di riqualificazione stradale.<br />
NOTIZIE DAL WEB<br />
L’obiettivo è rendere l’Europa climaticamente<br />
neutra entro il 2050, bisogna quindi<br />
arrivare a quella data riducendo drasticamente<br />
le emissioni di gas serra di<br />
almeno il 55% entro il 2030.<br />
34 greenplanner<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Patrimonio immobiliare ed efficienza<br />
energetica vanno di pari passo. In Italia più<br />
di un milione di edifici saranno da riqualificare<br />
con pesanti interventi di<br />
edilizia moderna.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
© Depositphotos
Spazi e luoghi del nostro buon vivere<br />
Traiettorie<br />
L’autoconsumo<br />
alla finestra<br />
Con autoconsumo diffuso<br />
si intendono configurazioni<br />
composte da produttori<br />
e consumatori nelle quali<br />
l’energia prodotta dagli impianti,<br />
principalmente fotovoltaici, viene<br />
condivisa con i clienti finali<br />
attraverso la rete pubblica.<br />
Per poter effettuare autoconsumo<br />
diffuso è necessario che i<br />
soggetti interessati si organizzino<br />
in una delle configurazioni<br />
definite dalla normativa: come<br />
autoconsumatore collettivo<br />
(schema aperto a tutti i clienti<br />
finali e a tutti i produttori a patto<br />
che questi siano localizzati all’interno<br />
dello stesso edificio), oppure<br />
come Comunità energetiche<br />
(schemi in cui il vincolo territoriale<br />
è meno stringente - i parte-<br />
cipanti devono essere connessi<br />
sotto la stessa cabina primaria<br />
- ma caratterizzati da una maggior<br />
complessità organizzativa).<br />
In quest’ultimo caso è necessario<br />
costituirsi come soggetto giuridico<br />
autonomo, e definire uno<br />
statuto. Il target sono le aziende,<br />
i cittadini, le Pmi e gli enti locali.<br />
In entrambi i casi, gli impianti<br />
potranno avere la capacità massima<br />
di 1 MW.<br />
a cura di Salvatore Alessandro Casa<br />
Elemens consultant<br />
Attraverso queste soluzioni,<br />
cittadini e imprese, soprattutto<br />
se accompagnati da soggetti<br />
strutturati ed esperti nel settore,<br />
potranno beneficiare di una riduzione<br />
del costo della bolletta: per<br />
ogni unità di energia consumata<br />
dai clienti finali contemporaneamente<br />
a un’unità di energia prodotta<br />
da impianti di produzione, il<br />
Gse riconoscerà un incentivo alla<br />
configurazione che contribuirà a<br />
coprire il costo dell’impianto e a<br />
ridurre la spesa energetica.<br />
Gli incentivi sull’autoconsumo<br />
diffuso valorizzano il consumo<br />
contemporaneo alla produzione<br />
e danno la possibilità<br />
anche a soggetti che non<br />
hanno la capacità economica di<br />
realizzare in modo autonomo<br />
l’impianto, di partecipare portando<br />
valore aggiunto<br />
agli schemi<br />
attraverso il loro<br />
consumo.<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
Tre software per sviluppare una Cer<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
Nell’ottica di favorire la nascita e la diffusione<br />
delle Comunità energetiche rinnovabili<br />
(Cer), Enea ha sviluppato una serie<br />
di strumenti software, tra cui Recon, Dhomus<br />
e Smart Sim.<br />
RECON è finalizzato a supportare valutazioni<br />
preliminari di tipo energetico, economico e finanziario<br />
per la nascita delle Cer ed è fruibile gratuitamente<br />
effettuando un’analisi energetica ed<br />
economica. Tra i risultati vi sono la resa energetica<br />
dell’impianto fotovoltaico, l’autoconsumo e la<br />
condivisione dell’energia, la riduzione<br />
delle emissioni di CO 2<br />
, i risparmi, i ricavi,<br />
i costi, i flussi di cassa attualizzati<br />
e i principali indicatori finanziari.<br />
DHOMUS un portale dedicato agli utenti residenziali<br />
il cui obiettivo è renderli consapevoli<br />
dell’energia consumata e per quali usi, così da<br />
guidarli a contenere i consumi. Dhomus è anche<br />
in grado di elaborare i dati acquisiti e calcolare<br />
degli indicatori di prestazioni energetiche delle<br />
abitazioni.<br />
SMART SIM consente di effettuare una simulazione<br />
della domanda energetica di un’abitazione<br />
e valutare la potenziale flessibilità. Inoltre, il<br />
tool offre suggerimenti per risparmiare sull’energia,<br />
proponendo interventi di efficientamento,<br />
e sui costi della bolletta.<br />
(a cura di Ocleto D’Arcangelo, ricercatore Enea)<br />
36 greenplanner
Spazi e luoghi del nostro buon vivere<br />
FOCUS<br />
Si parla di smart lighting quando ci si riferisce all’illuminazione<br />
pubblica che utilizza sensori e tecnologie per adattarsi alla<br />
routine della città e delle persone. In questo modo si riducono<br />
i costi energetici e migliorano la sicurezza e la qualità della vita.<br />
Continua a leggere qui<br />
IN EVIDENZA<br />
A Milano si inizia a depavimentare,<br />
cioè togliere il<br />
manto stradale. Le strade<br />
prenderanno un nuovo<br />
colore: il verde, perché<br />
in questi luoghi nasceranno<br />
aiuole e giardini.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
© Depositphotos<br />
Alberghi belli<br />
perché condivisi<br />
A cura di Graziella Falaguasta<br />
I territori si possono riqualificare in molti<br />
modi. Un sistema efficace è quello di creare<br />
alberghi condivisi, formula di ospitalità e<br />
ricettività innovativa ideata e messa a punto<br />
come modello specifico da Giancarlo Dall’Ara,<br />
docente di marketing turistico. Dall’Italia<br />
all’estero: Giappone, Croazia, Albania, Svizzera<br />
sono solo alcune delle Nazioni che lo stanno<br />
adottando.<br />
Ora c’è anche l’associazione degli Alberghi<br />
diffusi che ne supporta la diffusione per<br />
una “economia non invasiva, sostenibile,<br />
rigenerativa, rispettosa dell’ambiente, del<br />
territorio circostante<br />
e, soprattutto, delle<br />
persone”.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Bologna trova nei modelli<br />
del digital twin un<br />
grande aiuto sul cammino<br />
della smart city. Presi<br />
in considerazione dai<br />
dati catastali ai modelli<br />
sociali e sensoristici.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Come se la cava Torino<br />
con la transizione ecologica?<br />
Nel capoluogo<br />
piemontese molti gli interventi<br />
che prevedono il<br />
rinverdimento della città.<br />
Ma non solo...<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Due città come Genova e<br />
Bergamo lavorano sulla<br />
conversione a territori<br />
smart. Obiettivo tutelare<br />
luoghi e cittadini rispetto<br />
alla crisi climatica.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
greenplanner 37
appunti del mese<br />
L M M G V S D<br />
26 27 28 29 1 2 3<br />
4 5 6 7 8 9 10<br />
11 12 13 14 15 16 17<br />
18 19 20 21 22 23 24<br />
25 26 27 28 29 30 31<br />
38 greenplanner
marzo/<br />
Cosa mangeremo domani<br />
Il mondo ha a disposizione la tecnologia necessaria<br />
per permettere a dieci miliardi di persone<br />
una nutrizione sostenibile.<br />
Norman Ernest Borlaug, premio Nobel per la pace nel 1970<br />
Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />
Sicilia: Parco minerario di Gabara (San Cataldo CL). Qui i due ingressi della discenderia della zolfara<br />
Foto: Lillo Miccichè<br />
greenplanner 39
Cosa mangeremo domani<br />
Cambia il cibo<br />
nel nostro piatto<br />
I dati sono molto chiari: in futuro<br />
si mangerà diversamente,<br />
e produttori e distributori<br />
stanno ragionando su come<br />
affrontare al meglio i nuovi<br />
mercati.<br />
Le previsioni vedono il 2030<br />
come l’anno di svolta anche<br />
per i Paesi europei. Entro questa<br />
data, oltre 390 milioni di<br />
consumatori metteranno nel<br />
piatto 260mila tonnellate di<br />
prodotti a base di insetti.<br />
4<br />
AM<br />
5<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
MARTEDÌ<br />
Giornata mondiale dell'Ingegneria<br />
per lo Sviluppo Sostenibile<br />
PM<br />
Giornata nazionale del ricondizionato<br />
PM<br />
Anche il mercato mondiale<br />
della carne in vitro, che ha<br />
già registrato investimenti da<br />
capogiro, pari a 1,3 miliardi di<br />
dollari, potrebbe avere la sua<br />
bella impennata.<br />
La Commissione Ue ha già<br />
sdoganato la farina di grillo<br />
e, secondo Nomisma, nel<br />
giro di poco tempo ci sarà un<br />
maggior impiego degli insetti<br />
40 greenplanner<br />
6<br />
AM<br />
MERCOLEDÌ<br />
PM
settimana 10<br />
marzo <strong>2024</strong><br />
7<br />
AM<br />
8<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
Giornata internazionale della Donna<br />
PM<br />
come ingredienti nei prodotti<br />
alimentari, con una produzione<br />
Ue in crescita di 180<br />
volte a partire dal 2019 fino<br />
al 2025, passando da 500 a<br />
90mila tonnellate (per arrivare<br />
a 260mila nel 2030).<br />
Previsto, da qui ai prossimi<br />
tre anni, un calo produttivo<br />
degli insetti interi di quasi il<br />
15%, mentre saliranno in media<br />
anche del 5% le vendite di<br />
pane, sostituti della carne e<br />
nutraceutici, a base di polvere<br />
di insetti.<br />
Il via libera della Food and<br />
drug americana alla carne di<br />
pollo prodotta in laboratorio<br />
accende poi i riflettori sulle<br />
ambizioni latenti in Europa in<br />
questo settore, con le aziende<br />
di riferimento a livello mondiale,<br />
tra laboratori e start-up,<br />
passate da 13 a 117 dal 2016<br />
al 2022, e con la produzione<br />
globale di carne in vitro che, al<br />
2030, si prospetta in aumento<br />
fino a 2,1 milioni di tonnellate.<br />
Ma a non tutti piace questa<br />
tendenza, agricoltori italiani<br />
e loro associazioni in primis.<br />
Al domani la sentenza di chi<br />
aveva ragione.<br />
SABATO<br />
9 10<br />
DOMENICA<br />
IL<br />
DATO<br />
L’aumento della richiesta di<br />
cibo, legata al progressivo<br />
incremento demografico<br />
-10 miliardi di persone al<br />
2050 (stime Onu) - comporterà<br />
una evoluzione dei<br />
modelli di consumo e delle<br />
abitudini alimentari, e alcuni<br />
Paesi stanno sostenendo<br />
la possibilità di produrre<br />
sinteticamente le proteine.<br />
greenplanner 41
Cosa mangeremo domani<br />
11<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
Giornata mondiale del sonno<br />
PM<br />
12<br />
AM<br />
MARTEDÌ<br />
Anniversario (il trentacinquesimo)<br />
del World Wide Web<br />
PM<br />
Che bello,<br />
tutti a tavola<br />
Metà del Pianeta ormai mangia<br />
per il piacere di mangiare<br />
più che per un reale bisogno di<br />
nutrizione. La spiegazione ce<br />
la dà una neuroscienziata del<br />
Cnr, Maria Luisa Malosio: «Il<br />
comportamento alimentare<br />
che determina il mangiare per<br />
piacere e non per effettiva necessità<br />
energetica è definito<br />
come fame edonica, che implica<br />
che siano meccanismi di<br />
natura neurobiologica a stabilire<br />
la sensazione di piacere<br />
per certi cibi e che questo possa<br />
sfociare in una dipendenza<br />
da alcuni alimenti».<br />
All’origine c’è l’aumento del<br />
neurotrasmettitore dopamina<br />
nei centri della ricompensa del<br />
cervello. «A svolgere un ruo-<br />
42 greenplanner<br />
13<br />
AM<br />
MERCOLEDÌ<br />
PM
settimana 11<br />
marzo <strong>2024</strong><br />
14<br />
AM<br />
PM<br />
15<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
Giornata internazionale di azione per i fiumi<br />
AM<br />
PM<br />
lo importante nell’esperienza<br />
edonica del cibo è innanzitutto<br />
la secrezione salivare, processo<br />
avviato da un feedback<br />
neurologico innescato dalla<br />
vista, dall’odore e persino dal<br />
pensiero del cibo, che stimola<br />
le ghiandole salivari a produrre<br />
saliva», chiarisce la ricercatrice.<br />
«Studi scientifici hanno<br />
dimostrato come il flusso salivare<br />
e la sua composizione<br />
(per esempio mucine, proteine<br />
ricche di proline, sodio, attività<br />
amilolitica, proteolitica e lipolitica),<br />
che può variare individualmente,<br />
hanno un impatto<br />
sulla percezione dei sapori<br />
come grasso, dolcezza, salinità,<br />
astringenza, amarezza e<br />
aroma retro nasale».<br />
SABATO<br />
16 17<br />
DOMENICA<br />
Nuove abitudini<br />
Negli ultimi anni l’attenzione<br />
degli italiani verso un’alimentazione<br />
più Sostenibile è<br />
cresciuta esponenzialmente.<br />
Lo conferma un’indagine condotta<br />
da TheFork, in cui il 61%<br />
degli intervistati sostiene di<br />
preferire i prodotti di stagione,<br />
mentre il 52% dichiara di<br />
evitare l’acquisto di<br />
alimenti eccessivamente<br />
confezionati<br />
con<br />
la plastica,<br />
ed è attento<br />
alla conservazione<br />
dei cibi<br />
per evitare sprechi.<br />
C’è inoltre chi si impegna<br />
nello smaltimento corretto<br />
dell’olio esausto e di altri rifiuti<br />
alimentari (40%), chi predilige<br />
l’acquisto di materie prime locali<br />
(37%) e chi vuole ridurre il<br />
consumo di carne rossa (35%).<br />
greenplanner 43
Cosa mangeremo domani<br />
Come evitare<br />
le medicine<br />
La dieta mediterranea è importante<br />
e, suggerisce Etta<br />
Finocchiaro, specialista in<br />
Scienza dell’Alimentazione e<br />
Nutrizione Clinica, «più che<br />
andare alla ricerca<br />
di un singolo superfood<br />
miracoloso,<br />
dovremmo<br />
riscoprire le basi<br />
della nostra tradizione<br />
alimentare, e<br />
variare gli alimenti<br />
e i macronutrienti<br />
nel corso della giornata e della<br />
settimana, riducendo l’introito<br />
calorico giornaliero totale e<br />
prediligendo preparazioni culinarie<br />
semplici».<br />
Buone pratiche<br />
in cucina<br />
Invece di soffriggere, stufare<br />
aggiungendo un goccio d’acqua<br />
alle verdure e all’olio di<br />
cottura. In questo modo si<br />
limitano i grassi e si evita di<br />
portare l’olio a una temperatura<br />
troppo elevata, che lo<br />
renderebbe nocivo.<br />
Insaporire i piatti, dolci e salati,<br />
usando spezie ed erbe<br />
aromatiche, fresche o essiccate;<br />
il sedano essiccato per<br />
esempio è un valido sostituto<br />
del sale.<br />
Ridurre le preparazioni con<br />
glutine e lattosio, anche in<br />
assenza di celiachia o intolleranze:<br />
così facendo, si evita<br />
di sovraccaricare l’intestino<br />
con alimenti potenzialmente<br />
irritanti.<br />
Fonte: suggerimenti a cura di Gloria<br />
Olivieri<br />
18<br />
AM<br />
19<br />
AM<br />
20<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
MARTEDÌ<br />
MERCOLEDÌ<br />
PM<br />
PM<br />
Giornata mondiale del Passero<br />
Giornata internazionale della felicità<br />
PM<br />
44 greenplanner
settimana 12<br />
21<br />
AM<br />
22<br />
AM<br />
Giornata mondiale delle Foreste e dei Boschi<br />
Giornata mondiale della Sindrome di Down<br />
GIOVEDÌ<br />
Giornata internazionale per l’eliminazione<br />
della discriminazione razziale<br />
PM<br />
VENERDÌ<br />
Giornata mondiale dell’acqua<br />
PM<br />
marzo <strong>2024</strong><br />
Mai farsi<br />
mancare...<br />
• CEREALI INTEGRALI<br />
(riso rosso e integrale,<br />
farro, avena, orzo, segale<br />
ecc.) e legumi (fagioli,<br />
ceci, lenticchie ecc.).<br />
• FRUTTA E VERDURA<br />
(purché non amidacea,<br />
come patate o altri<br />
tuberi).<br />
• CURCUMA, da associare<br />
al PEPE NERO per farla<br />
assorbire dall’organismo.<br />
• ALLIACEAE, cioè aglio<br />
e cipolla a volontà.<br />
• ARANCE E FRUTTI<br />
ARANCIONI, GIALLI<br />
E ROSSI.<br />
• CAVOLI E CRUCIFERE<br />
(rape, rafano, senape,<br />
mostarda).<br />
SABATO<br />
23 24<br />
Giornata<br />
mondiale della<br />
meteorologia<br />
Giornata<br />
nazionale<br />
dell'agricoltura<br />
negli Usa<br />
DOMENICA<br />
Giornata<br />
mondiale per<br />
la lotta alla<br />
tubercolosi<br />
Giornata<br />
internazionale<br />
del diritto<br />
alla verità in<br />
relazione con<br />
gravi violazioni<br />
dei diritti<br />
umani e della<br />
dignità delle<br />
vittime<br />
Analisi<br />
sul latte<br />
Enea ha messo a punto un<br />
kit diagnostico per aziende<br />
lattiero-casearie e laboratori<br />
di analisi, in grado di rilevare<br />
in modo rapido, efficace<br />
e a basso costo la presenza<br />
dell’aflatossina M1 nel latte<br />
crudo. Questa sostanza è<br />
considerata cancerogena per<br />
l’uomo. La tossina si sviluppa<br />
quando gli animali sono stati<br />
nutriti con mangimi contaminati.<br />
greenplanner 45
Cosa mangeremo domani<br />
LO SAI<br />
CHE...<br />
Tuorlo d’uovo, frutta secca<br />
e pesce sono alimenti che<br />
contengono triptofano e<br />
inducono la produzione di<br />
serotonina, che ci fa stare<br />
bene due volte. Quale cibo<br />
sostitutivo ci darà la stessa<br />
carica?<br />
25<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
Ora della Terra<br />
Giornata internazionale di commemorazione<br />
delle vittime della schiavitù<br />
PM<br />
Cuore “vegetabile”<br />
In Europa, le vendite di alimenti<br />
di origine vegetale sono aumentate<br />
negli ultimi anni anche<br />
grazie all’introduzione sul<br />
mercato di alcune innovazioni,<br />
che permettono a un maggior<br />
numero di consumatori di scegliere<br />
prodotti a base vegetale<br />
di ultima generazione. Un mercato<br />
che, secondo Good Food<br />
Institute Europe, vale 5,7 miliardi<br />
di euro, e che in Italia ha<br />
ancora problemi sui modi in cui<br />
può essere “definito”.<br />
26<br />
AM<br />
MARTEDÌ<br />
PM<br />
SUL PODIO DEI PRODOTTI<br />
DI ORIGINE VEGETALE PIÙ<br />
APPREZZATI DAGLI ITALIANI<br />
LATTE, POLPETTE VEGETALI<br />
E ALTRI PIATTI PRONTI<br />
IL MERCATO ITALIANO<br />
È IL TERZO PIÙ<br />
GRANDE D’EUROPA<br />
NELLA VENDITA DI<br />
ALIMENTI DI ORIGINE<br />
VEGETALE<br />
27<br />
AM<br />
MERCOLEDÌ<br />
PM<br />
DAL 2020 LE VENDITE<br />
IN QUESTO SETTORE<br />
SONO CRESCIUTE<br />
COMPLESSIVAMENTE DEL<br />
21%<br />
Fonte: NielsenIQ<br />
46 greenplanner
settimana 13 marzo <strong>2024</strong><br />
28<br />
AM<br />
29<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
PM<br />
HA<br />
DETTO<br />
Se supportate dalla tecnologia,<br />
dagli investimenti<br />
e dalle autorità di regolamentazione,<br />
le proteine<br />
alternative hanno margine<br />
per raddoppiare la propria<br />
quota di mercato, sempre<br />
entro il 2035. Questo non<br />
ci stupisce, considerando<br />
i passi da gigante fatti da<br />
questo tipo di prodotti in<br />
termini di accettazione da<br />
parte dei consumatori.<br />
Lamberto Biscarini,<br />
Managing director<br />
e senior partner<br />
di Boston Consulting Group<br />
SABATO<br />
30 31<br />
DOMENICA<br />
12 anni di<br />
<strong>GreenPlanner</strong><br />
Il diario continua a pag. 54<br />
NUMERO 3 / 2015<br />
L’arte ci è sempre piaciuta.<br />
La Land art ancora di più.<br />
greenplanner 47
Cosa mangeremo domani<br />
Insetti commestibili<br />
a cura di Giovanni Sogari<br />
dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, Università di Parma<br />
Cara vecchia entomofagia<br />
La crescita della popolazione<br />
mondiale e il conseguente<br />
aumento della<br />
domanda di proteine di origine<br />
animale hanno indirizzato la<br />
ricerca verso nuove fonti proteiche.<br />
Tra le possibili alternative<br />
esistono anche gli insetti<br />
commestibili. Tuttavia, l’entomofagia<br />
(dal greco éntomos, “insetto”,<br />
e phăgein, “mangiare”),<br />
non è una pratica alimentare<br />
nuova perché in diverse parti<br />
del mondo si consumano insetti<br />
da millenni. Questo però non<br />
avviene in Italia e nella maggior parte dei Paesi<br />
occidentali. Ciò nonostante, nell’ultimo decennio,<br />
il potenziale utilizzo degli insetti come alimento<br />
ha attirato l’attenzione della comunità scientifica,<br />
dell'industria alimentare, delle autorità pubbliche<br />
e dei legislatori europei. Tra le motivazioni di questo<br />
interesse ci sono i benefici di tipo nutrizionale<br />
e ambientale. Per esempio, molte specie di insetti<br />
sono fonti di composti nutrizionali con un alto<br />
contenuto di proteine, grassi, minerali, vitamine e<br />
fibre. Tuttavia, a livello globale, gli alimenti a base<br />
di insetti sono ancora considerati un mercato di<br />
48 greenplanner<br />
OBIETTIVO: RIDURRE LA NEOFOBIA<br />
In generale, gli insetti commestibili possono essere consumati<br />
interi o in polvere (farina) da utilizzare come ingrediente in<br />
alimenti, tra cui pane, pasta, pizza, biscotti. Oggigiorno, l’applicazione<br />
più comune della farina di insetti è l’utilizzo come<br />
ingrediente nella produzione di snack e barrette proteiche,<br />
soprattutto per gli sportivi. Rimane però una sfida importante<br />
passare da un mercato di nicchia a uno più affermato. Per superare<br />
le barriere di accettazione dei consumatori verso gli insetti<br />
come fonte alimentare, bisognerà pensare a campagne di sensibilizzazione<br />
sui benefici di una dieta più sostenibile insieme<br />
a esperienze di degustazione per aumentarne la familiarità,<br />
riducendo la neofobia e il disgusto.<br />
nicchia a causa sia per l’iter legislativo sia per la<br />
bassa accettazione da parte dei consumatori.<br />
Nell’Unione Europea i prodotti a base di insetti<br />
sono classificati come “nuovi alimenti” (novel<br />
food) e sono quindi soggetti ad autorizzazione ai<br />
sensi del Regolamento (Ue) 2015/2283, prima<br />
di essere immessi sul mercato. Intanto, la Commissione<br />
europea ha autorizzato l'immissione di<br />
alcune specie, tra cui le larve essiccate di Tenebrio<br />
molitor (il verme della farina), l’Acheta domesticus<br />
(il grillo), la Locusta migratoria e l’Alphitobius diaperinus<br />
(il verme della farina minore).
D.O.P.<br />
Mela Val di Non<br />
Me gustAs mÁs<br />
la mela che piace a tutti<br />
anche all’ambiente<br />
Dalle valli di Melinda, la mela che la pensa come te.<br />
Piace perché è prodotta in modo sostenibile, in armonia con la natura.<br />
Piace perché utilizza solo energie rinnovabili.<br />
Piace perché è l’unica al mondo ad essere conservata nel cuore della montagna.<br />
Piace perché i suoi fiori sono impollinati naturalmente dalle api,<br />
grazie alla collaborazione con gli apicoltori della valle.<br />
greenplanner 49
Cosa mangeremo domani<br />
Ricerche in laboratorio<br />
La carne alternativa:<br />
ha il suo perché<br />
Il potenziale vantaggio che<br />
viene attribuito alla produzione<br />
di carne coltivata rispetto<br />
all’industria della carne<br />
bovina tradizionale è quello di<br />
diminuire le emissioni di gas<br />
serra, anche se va detto che la<br />
produzione di carne coltivata<br />
su larga scala è ancora in via di<br />
sviluppo, per questo motivo risulta<br />
ancora difficile farne una<br />
valutazione dell’impatto ambientale.<br />
La società di consulenza<br />
indipendente CeDelft ha<br />
pubblicato una valutazione del<br />
ciclo di vita e un’analisi tecnico-economica<br />
di un modello di<br />
impianto di produzione di carne<br />
coltivata su larga scala, dimostrando<br />
che entro il 2030 la<br />
carne coltivata potrebbe avere<br />
un'impronta di carbonio inferiore<br />
e un impatto ambientale<br />
complessivo ridotto rispetto<br />
alla produzione di carne convenzionale.<br />
Secondo l’Istituto Superiore<br />
per la ricerca e l’ambiente<br />
(Ispra), gli allevamenti intensivi,<br />
in Italia, rappresentano la<br />
seconda causa di produzione<br />
di polveri fini (Pm 2.5). Inoltre,<br />
secondo l’Agenzia europea per<br />
l’ambiente, nel 2019 le Pm 2.5<br />
sono state responsabili della<br />
morte di circa 50.000 persone<br />
in Italia. I dati mostrano che gli<br />
allevamenti intensivi sono una<br />
fonte inquinante significativa e<br />
che l’agricoltura cellulare può<br />
essere un’alternativa ecosostenibile<br />
per la produzione di<br />
carne.<br />
Giù le mani dalle ricerche<br />
Nemmeno è sul mercato e già il governo italiano vuole impedirne<br />
la produzione e la vendita. Ma come si fa a proibire<br />
qualcosa che non esiste ancora? Parliamo della carne coltivata,<br />
che piu volte le lobby dell’industria degli<br />
allevamenti intensivi hanno provato a vietare,<br />
pur non esistendo ancora la tecnologia che ne<br />
consentirebbe la vendita su larga scala.<br />
a cura di Cecilia Ceccherini e Bruna Anzà<br />
ricercatrici in Italbiotec e Kernel Science<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
COME SI FA LA CARNE<br />
“SINTETICA“?<br />
Attraverso la coltura in vitro<br />
o in bioreattori di cellule<br />
staminali prelevate<br />
dagli animali si<br />
può ottenere la<br />
“carne coltivata”.<br />
Ciò è possibile<br />
utilizzando un<br />
particolare tipo di<br />
cellule staminali,<br />
“satelliti 40”, che<br />
vengono estratte<br />
da un campione<br />
di tessuto muscolare<br />
e posizionate<br />
su un<br />
supporto edibile<br />
e biodegradabile sul quale<br />
far orientare la crescita<br />
delle cellule e dar loro una<br />
struttura tridimensionale.<br />
Le cellule poi sono trasferite<br />
in un bioreattore dove<br />
vengono fatte proliferare<br />
fino a raggiungere la concentrazione<br />
desiderata.<br />
Analogamente a quanto<br />
accade all'interno del corpo<br />
di un animale, le cellule<br />
vengono alimentate con un<br />
mezzo di coltura cellulare<br />
ricco di ossigeno, costituito<br />
da nutrienti di base come<br />
aminoacidi, glucosio, vitamine<br />
e sali inorganici e<br />
integrato con fattori di crescita<br />
e altre proteine. Così,<br />
le cellule staminali vanno<br />
incontro alla fase di differenziazione<br />
in miotubi, i<br />
quali compongono il tessuto<br />
muscolare dei mammiferi.<br />
50 greenplanner
Cosa mangeremo domani<br />
FOCUS<br />
Si parla tanto di evitare di mangiare carni perché derivano dagli<br />
allevamenti intensivi. E che dire allora del latte (e dei suoi derivati)?<br />
La scienza sta pensando anche a quello: dopo la carne e il pesce in<br />
provetta arriva anche il latte sintetico. In Israele la ricerca è avanti<br />
tanto che si appresta a diventare uno dei primi paesi al mondo a<br />
vendere veri e propri prodotti lattiero caseari senza mucche.<br />
IN EVIDENZA<br />
E poi c’è un altro gravoso<br />
problema: quello dello<br />
spreco che in Italia fa finire<br />
nel cestino circa 75 gr di<br />
cibo al giorno pro capite.<br />
Per fortuna ora ci aiuta<br />
l’intelligenza artificiale.<br />
© Depositphotos<br />
Sopravvivere<br />
anche al cibo<br />
Sfamare l’umanità è una delle cause più nobili<br />
da quando esiste la presa di coscienza collettiva<br />
tipica dell’era moderna. Non è facile produrre<br />
delle fonti energetiche e commestibili in territori<br />
in cui scarseggia ogni forma di materia prima,<br />
o dove è impossibile reperirla per problemi<br />
di varia natura. Ci si può dunque espandere<br />
nelle riflessioni e dalle teorie si può passare<br />
alla pratica. Le ricerche scientifiche e le nuove<br />
tecnologie, facendo leva sulle tradizioni culinarie<br />
del mondo intero, sono in grado di offrire<br />
soluzioni decisive. Ma chi è pronto a sfamarsi<br />
con i cibi delle nuove frontiere? Secondo una<br />
ricerca realizzata dalle Università di Pisa e<br />
Parma con altri atenei nel<br />
mondo, il tipico fruitore di<br />
questo alimento potrebbe<br />
essere un giovane.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Per produrre un uovo servono<br />
circa 135 litri di acqua,<br />
per una fetta di pane<br />
40 litri e per una tazza di<br />
caffè circa 35. I calcoli li fa<br />
il Water to Food del Politecnico<br />
di Torino.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
La prima settimana di gennaio<br />
è dedicata all’alimentazione<br />
vegana. Tant’è che<br />
in molti ormai la chiamano<br />
Veganuary con la massima<br />
attenzione all’ambiente<br />
e agli animali.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
È allarme tra i medici:<br />
in molti assumono una<br />
medicina che combatte<br />
il diabete per dimagrire.<br />
Cosa fa e perché è un<br />
pericolo il semaglutide.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
greenplanner 51
Con sonnen puoi trasformare ogni abitazione<br />
in una casa a indipendenza energetica<br />
Grazie all’integrazione di un impianto fotovoltaico con un sistema di accumulo intelligente sonnenBatterie è possibile<br />
non solo autoprodurre energia pulita, ma gestirla al meglio per coprire il fabbisogno energetico di tutta l’abitazione.<br />
Perchè scegliere sonnenBatterie 10?<br />
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• Sicuro: batteria con tecnologia Litio-Ferro-Fosfato (LiFePO4)<br />
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aprile/<br />
Tu chiamale ClimateTech<br />
Tre sono i componenti fondamentali<br />
per garantire un ambiente sicuro:<br />
hardware senza difetti, software senza difetti<br />
ed essere umano senza difetti.<br />
Giovanni Ziccardi, giornalista e scrittore<br />
Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />
Lombardia: Parco minerario di Cortabbio-Primaluna (LC). Galleria mineraria<br />
Foto: Archivio miniere turistiche del Lago di Como<br />
greenplanner 53
Tu chiamale ClimateTech<br />
La tecnologia<br />
al servizio<br />
della transizione<br />
ecologica<br />
Come scriviamo spesso su<br />
greenplanner.it, le soluzioni<br />
per combattere gli effetti del<br />
cambiamento climatico e agevolare<br />
la transizione ecologica<br />
ed energetica ci sono, e le<br />
possiamo classificare sotto il<br />
nome di ClimateTech, termine<br />
con il quale cataloghiamo le<br />
tecnologie innovative progettate<br />
per migliorare l’efficienza<br />
energetica, promuovere<br />
l’uso delle energie rinnovabili,<br />
1 LUNEDÌ<br />
AM<br />
2 MARTEDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
Giornata mondiale della<br />
consapevolezza sull’autismo<br />
PM<br />
aumentare l’adattamento ai<br />
cambiamenti climatici e sostenere<br />
la decarbonizzazione.<br />
Sono varie le applicazioni che<br />
rientrano in questo ambito. In<br />
primis, manco a dirlo, ci sono<br />
le energie rinnovabili e le tecnologie<br />
che ottimizzano la<br />
produzione di energia solare<br />
ed eolica.<br />
Ovviamente, sono ClimateTech<br />
anche quelle che trasportano<br />
l’energia elettrica e servono<br />
a stoccarla. Ma anche la gestione<br />
intelligente dell’energia<br />
per rendere efficiente il settore<br />
edilizio e immobiliare, fino a<br />
quelle che aiutano a controllare<br />
il territorio e a gestire meglio le<br />
risorse idriche e naturali nella<br />
coltivazione, sono tecnologie<br />
54 greenplanner<br />
3 MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
PM
settimana 14<br />
aprile <strong>2024</strong><br />
4<br />
AM<br />
5<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
PM<br />
che ci aiuteranno nella necessaria<br />
transizione ecologica.<br />
Sappiamo che i tre settori che<br />
contribuiscono maggiormente<br />
alle emissioni inquinanti sono<br />
il trasporto, l’edilizia e l’agricoltura:<br />
ecco allora che qui ci<br />
concentriamo.<br />
Per il settore del real estate invece<br />
le PropTech - aziende e<br />
start up tecnologiche - stanno<br />
rivoluzionando il modo di costruire,<br />
gestire i cantieri e gli<br />
immobili, facendo dell’efficienza<br />
energetica e della simulazione<br />
attiva due perni per il futuro.<br />
Infine, l’uso di Intelligenza artificiale<br />
e droni aiuta l’agricoltura<br />
a essere più efficiente e a<br />
sprecare meno risorse, dando<br />
inoltre una mano a controllare<br />
il territorio contro il dissesto<br />
idrogeologico che affligge il nostro<br />
Paese e che può essere affrontato<br />
solo con la tecnologia.<br />
SABATO<br />
DOMENICA<br />
6 7<br />
Giornata<br />
Giornata<br />
mondiale<br />
mondiale<br />
dello sport<br />
della salute<br />
Sinonimo<br />
di GreenTech<br />
Soluzioni per la<br />
produzione<br />
di energia verde<br />
Tecnologia per la<br />
mobilità verde<br />
EdTech (tecnologia di<br />
sensibilizzazione degli<br />
stakeholder)*<br />
Monitoraggio<br />
dell’impronta di carbonio<br />
e carbon offsetting<br />
* Soluzioni che<br />
portino a ridurre le<br />
emissioni sia dirette<br />
(Scope 1)<br />
sia indirette<br />
(Scope 2 e 3)<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
greenplanner 55
Tu chiamale ClimateTech<br />
L’Italia deve<br />
“rinnovare”<br />
la sua energia<br />
Nei prossimi cinque anni si prevede<br />
che verrà installata una<br />
potenza di energia rinnovabile<br />
pari a quella degli ultimi venti.<br />
E il nostro Paese, nel 2022, ha<br />
raggiunto i 2,5 GW fotovoltaici,<br />
dimostrando un recupero<br />
rispetto alla stasi degli ultimi<br />
anni.<br />
21.378 sono le imprese che<br />
dichiarano attività legate alla<br />
filiera delle rinnovabili. Quasi un<br />
terzo si concentra in Lombardia,<br />
Lazio e Veneto. I dati emergono<br />
dal 1° Rapporto sulla geografia<br />
produttiva delle rinnovabili in<br />
Italia di Fondazione Symbola<br />
e Italian Exhibition Group. Ci<br />
sono però ancora grossi problemi<br />
di autorizzazioni e lentezze<br />
nelle installazioni. Probabilmente<br />
anche la disponibilità dei<br />
prodotti gioca un ruolo decisivo<br />
in questa lenta corsa<br />
alle rinnovabili, che<br />
però sta raggiungendo<br />
una decisa maturità<br />
tecnologica. Anche in Italia<br />
si prevede che, grazie<br />
all’eolico flottante, il settore<br />
wind offshore abbia il<br />
vento in poppa.<br />
I 2,5 GW DI NUOVA<br />
CAPACITÀ INSTALLATA<br />
IN ITALIA SONO RIPARTITI TRA:<br />
SETTORE RESIDENZIALE<br />
1.103 MW<br />
COMMERCIALE<br />
749 MW<br />
INDUSTRIALE<br />
E UTILITY SCALE<br />
630 MW<br />
Fonte: Fondazione Symbola<br />
8<br />
AM<br />
9<br />
AM<br />
10<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
MARTEDÌ<br />
MERCOLEDÌ<br />
PM<br />
PM<br />
PM<br />
56 greenplanner
settimana 15<br />
aprile <strong>2024</strong><br />
11<br />
AM<br />
PM<br />
12<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
Giornata mondiale del Mare<br />
AM<br />
PM<br />
SABATO<br />
13 14<br />
DOMENICA<br />
HA<br />
DETTO<br />
L’Italia deve diventare l’hub<br />
delle rinnovabili. Se davvero<br />
si vuole contrastare la<br />
crisi climatica, accelerare<br />
la transizione ecologica e<br />
centrare gli obiettivi di decarbonizzazione<br />
indicati<br />
dall’Europa, il nostro Paese<br />
deve puntare con fermezza<br />
su rinnovabili, efficienza,<br />
autoproduzione, reti elettriche<br />
e accumuli. In questo<br />
percorso, è indispensabile<br />
che il Governo metta in<br />
campo una politica di breve,<br />
medio e lungo periodo<br />
anche rispetto ai target di<br />
decarbonizzazione non più<br />
rimandabili. Primo fra tutti,<br />
occorre semplificare l’iter<br />
dei processi autorizzativi,<br />
per garantire certezza dei<br />
tempi, e potenziare gli uffici<br />
delle Regioni che rilasciano<br />
le autorizzazioni, affinché<br />
gestiscano meglio i progetti<br />
che si stanno accumulando.<br />
Occorre riordinare la<br />
normativa sulle rinnovabili<br />
e aggiornare il Pniec (Piano<br />
nazionale integrato per<br />
l’energia e il clima 2030),<br />
rispondendo al nuovo scenario<br />
energetico che dovrà<br />
evolvere verso la configurazione<br />
di nuovi paesaggi<br />
sempre più rinnovabili e<br />
pensando sia agli obiettivi<br />
di decarbonizzazione al<br />
2035, sia al modo migliore<br />
di integrarle nei territori.<br />
Stefano Ciafani,<br />
presidente nazionale<br />
di Legambiente<br />
greenplanner 57
Tu chiamale ClimateTech<br />
Economia circolare & Tech<br />
La riparazione è un diritto<br />
E anche una bella attività<br />
a cura di M.Cristina Ceresa<br />
La logica della sostituzione<br />
di un prodotto non funzionante<br />
fa consumare ogni<br />
anno nell’Unione europea 30<br />
milioni di tonnellate di risorse<br />
primarie, generando circa 35<br />
milioni di tonnellate di rifiuti e<br />
261 milioni di tonnellate di emissioni<br />
di gas a effetto serra. In<br />
termini di risparmio economico,<br />
inoltre, acquistare un nuovo prodotto<br />
comporta per i consumatori<br />
europei una perdita di quasi<br />
12 miliardi di euro all’anno.<br />
Tutto questo si può tentare di<br />
arginare riparando o acquistando<br />
l’usato. Nonostante questo, la<br />
riparazione è considerata una<br />
pratica difficile allo stato attuale.<br />
Inoltre, dietro alla logica della<br />
riparazione c’è un’altra interessante<br />
motivazione: risistemare<br />
un qualsiasi oggetto significa<br />
anche sviluppare delle capacità<br />
creative e di intelligenza che proprio<br />
in un’epoca dove le macchine<br />
e il digitale fanno da padrone<br />
vanno salvaguardate e rinforzate.<br />
Ripariamo dunque. Noi di<br />
<strong>GreenPlanner</strong> abbiamo dato vita<br />
CONOSCI I REPAIR CAFFÈ?<br />
Prendono il nome di Repair caffè spazi e luoghi dove tutti<br />
possono cimentarsi sul tema del riuso, della riparazione e del<br />
riciclo di oggetti. Di solito sono a libero accesso<br />
e in condivisione di beni materiali (spazio, arredi,<br />
attrezzi per il fai-da-te ecc.). L’atmosfera è di massima<br />
collaborazione in puro stile di volontariato.<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
a un contest che sfida sul campo<br />
i restarter. L’appuntamento, ogni<br />
anno, cade attorno alla giornata<br />
della riparazione che si tiene<br />
verso la metà di ottobre.<br />
Il regolamento che seguiamo è<br />
chiaro e intuitivo: nel più puro spirito<br />
della riparazione comunitaria,<br />
le squadre provenienti da tutta<br />
Italia lavorano in modo collaborativo.<br />
È più che ammesso sbirciare<br />
quello che fanno i vicini, chiedendo<br />
anche pareri e commentando,<br />
scambiandosi attrezzi e<br />
pezzi di ricambio. Non viene premiata<br />
solo l’efficacia e l’efficienza<br />
della riparazione, ma anche la<br />
creatività. La stessa che contraddistingue<br />
il premio Gambiarra, dal<br />
portoghese brasiliano “soluzione<br />
improvvisata per risolvere un<br />
problema con quello che si ha<br />
sotto mano“. Se poi si è eleganti<br />
tanto meglio: con il premio Kintsugi,<br />
dall’arte giapponese della<br />
saldatura dorata che consiste<br />
nell’aggiustare gli oggetti di ceramica<br />
rotti mettendo in evidenza il<br />
punto di rottura e la riparazione,<br />
la riparazione permette di raccontare<br />
anche una bella storia.<br />
(ha collaborato Francesco Cara)<br />
Ringraziamo gli Ecodesigner<br />
Per essere riparati al meglio i prodotti devono<br />
essere progettati in una nuova ottica:<br />
quella dell’ecodesign. In questo senso, il<br />
Regolamento europeo sull’ecodesign si pone<br />
l’obiettivo di estendere la gamma di prodotti oggetto<br />
di regolazione e di stabilire ulteriori regole<br />
(oltre a quelle intorno all’efficienza energetica)<br />
relative alle caratteristiche che tali prodotti devono<br />
avere (e alle informazioni che<br />
devono essere garantite ai consumatori)<br />
per poter essere immessi sul<br />
mercato europeo.<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
58 greenplanner
Tu chiamale ClimateTech<br />
FOCUS<br />
Paolo Galli è il contributor di <strong>GreenPlanner</strong> specializzato nelle<br />
tecnologie verdi/ClimateTech. Si occupa anche di temi legati anche<br />
alla digitalizzazione sostenibile, all’intelligenza artificiale e al machine<br />
learning con tutte le loro potenziali applicazioni ecosostenibili.<br />
Seguitelo qui<br />
IN EVIDENZA<br />
II codice di condotta europeo<br />
(Coc) per l’efficienza<br />
energetica dei data center<br />
suggerisce agli operatori<br />
più attenzione sull’efficientamento<br />
energetico<br />
delle loro infrastrutture.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
© Depositphotos<br />
Calcolo dell’impronta<br />
delle attività agricole<br />
Il settore agricolo ha un forte impatto<br />
sull’ambiente soprattutto a causa<br />
delle emissioni di gas serra degli<br />
allevamenti e dell’utilizzo dei pesticidi.<br />
Ma quanto impattano questi elementi<br />
sull’inquinamento? Uno strumento messo<br />
a punto da diversi enti, tra cui il Politecnico<br />
di Milano, dipartimento di Ingegneria Civile<br />
e Ambientale (Dica), e il Deib dell’Università<br />
degli Studi dell’Insubria, permette di<br />
calcolarlo.<br />
Il progetto, che prende il nome di Dust, è<br />
stato avviato per studiare il patrimonio<br />
di dati open informativi per l’analisi delle<br />
concentrazioni di<br />
inquinanti aerodispersi<br />
tipicamente emessi<br />
dalle attività agricole.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
® Google<br />
Google Research ha sviluppato<br />
la piattaforma<br />
Flood Hub che, attraverso<br />
l’Ai e i big data, aiuta prevedere<br />
in anticipo l’avvenire<br />
di un’esondazione o<br />
di una alluvione.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
A livello mondiale l’IoT<br />
potrebbe generare tra i<br />
5.500 e i 12.600 miliardi<br />
di dollari entro il 2030.<br />
Interessante la svolta biobased<br />
per rendere questo<br />
comparto più Sostenibile.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Le batterie al litio non<br />
hanno più segreti e potranno<br />
anche essere più<br />
sicure ora che è possibile<br />
fotografare in tempo<br />
reale con immagini in 3D<br />
le loro funzioni.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
greenplanner 59
Tu chiamale ClimateTech<br />
PropTech, il futuro<br />
del real estate<br />
Le Property Technology, più<br />
succintamente PropTech, sono<br />
start up e aziende che utilizzano<br />
tecnologie innovative per<br />
trasformare il settore immobiliare.<br />
È un fenomeno in fortissima<br />
crescita in Italia, specie<br />
a Milano (città che conta più<br />
della metà delle PropTech italiane),<br />
che vede il numero delle<br />
aziende della categoria più che<br />
sestuplicato dal 2018. Nel corso<br />
del <strong>2024</strong> ci si aspetta quindi<br />
una crescita costante del numero<br />
di aziende del settore - il<br />
ritmo di crescita è di circa una<br />
nuova start up alla settimana<br />
- che porterà il settore a oltre<br />
300 PropTech.<br />
Sono cinque le aree che nel<br />
nostro Paese contraddistinguono<br />
questo mercato: la prima<br />
riguarda la collaborazione<br />
con il comparto del Fintech<br />
e riguarda prevalentemente<br />
le operazioni di crowd e social<br />
funding delle costruzioni;<br />
poi, c’è l’area dello smart real<br />
15<br />
AM<br />
16<br />
AM<br />
LUNEDÌ Giornata mondiale dell’arte<br />
PM<br />
MARTEDÌ<br />
PM<br />
17<br />
AM<br />
MERCOLEDÌ<br />
PM<br />
PropTech nei fatti<br />
• automazione<br />
dei processi immobiliari<br />
• valutazione degli immobili<br />
• gestione cantieri<br />
• efficienza energetica<br />
• ...<br />
60 greenplanner
settimana 16<br />
18<br />
AM<br />
19<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
PM<br />
SABATO<br />
20 21<br />
DOMENICA<br />
Giornata<br />
mondiale della<br />
migrazione dei<br />
pesci<br />
Giornata<br />
mondiale della<br />
creatività e<br />
dell’innovazione<br />
aprile <strong>2024</strong><br />
estate, che consta di soluzioni<br />
per la gestione dell’efficienza<br />
energetica degli edifici;<br />
una larga parte di PropTech<br />
si occupa poi di Construction<br />
Technology (ConTech), ovvero<br />
utilizza le tecnologie innovative<br />
per la creazione di modelli<br />
digitali dei cantieri e consente<br />
una maggiore interazione tra<br />
progettazione e cantiere, anche<br />
attraverso sistemi di realtà aumentata<br />
e metaverso; quindi,<br />
c’è il settore della shared economy,<br />
che offre nuovi format<br />
di tipologia edilizia e, infine, i<br />
professional services, che offrono<br />
soluzioni consulenziali<br />
avanzate per il mondo del real<br />
estate o delle costruzioni.<br />
L’idrogeno,<br />
come e perché<br />
Lo slancio dell’industria dell’idrogeno<br />
è molto forte: nonostante<br />
non possa venire<br />
considerato come la prima<br />
scelta dell’utenza finale per la<br />
mobilità pulita - la sua minor<br />
efficienza energetica nei confronti<br />
dell’elettrico lo sconsiglia<br />
(e l’industria automobilistica<br />
si è già orientata verso la<br />
mobilità elettrica) - l’idrogeno<br />
è invece un’ottima soluzione<br />
per l’accumulo energetico -<br />
quindi come coadiuvante per<br />
lo stoccaggio delle energie<br />
rinnovabili - ma anche per il<br />
trasporto pesante - autotreni,<br />
aeroplani e navi.<br />
Il nostro continente rimane<br />
leader a livello mondiale nella<br />
realizzazione di progetti<br />
sull’idrogeno, catalizzando<br />
su di sé<br />
più del 35% degli<br />
investimenti totali.<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
greenplanner 61
Tu chiamale ClimateTech<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
Controllo<br />
del territorio<br />
L’intelligenza artificiale sta diventando<br />
pervasiva all’interno<br />
di tutti i settori produttivi,<br />
e l’agricoltura e il controllo del<br />
territorio non ne sono esclusi.<br />
In particolare, i vantaggi per<br />
l’agricoltura possono arrivare<br />
da una migliore efficienza, accuratezza<br />
e Sostenibilità delle<br />
pratiche agricole.<br />
Quello che maggiormente potrà<br />
aiutare il settore nella riduzione<br />
del suo impatto ambientale<br />
è un più efficiente (oltre che<br />
svolto in tempo reale) controllo<br />
delle colture, una gestione ottimizzata<br />
dell’irrigazione, una<br />
migliore previsione delle rese<br />
delle coltivazioni, l’automazione<br />
e l’introduzione della robotica<br />
nelle pratiche agricole, una<br />
gestione meno invasiva e più<br />
sostenibile delle malerbe e dei<br />
parassiti e, infine,<br />
l’ottimizzazione<br />
della produzione<br />
alimentare.<br />
22<br />
AM<br />
23<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
MARTEDÌ<br />
Giornata internazionale della Terra<br />
Premiazione del Planet Art Camp terza edizione<br />
PM<br />
Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore<br />
PM<br />
UN TOCCASANA<br />
L’intelligenza artificiale,<br />
inoltre, aiuta gli agricoltori a<br />
identificare precocemente i<br />
problemi, a controllare il territorio<br />
in modo più preciso<br />
grazie ai modelli predittivi, ai<br />
sensori e ai droni e, infine, a<br />
migliorare la tracciabilità dei<br />
prodotti alimentari.<br />
24<br />
AM<br />
MERCOLEDÌ<br />
Giornata mondiale per gli animali da laboratorio<br />
PM<br />
62 greenplanner
settimana 17<br />
aprile <strong>2024</strong><br />
25<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
Giornata mondiale del Pinguino<br />
Giornata mondiale della malaria<br />
Festa nazionale della Liberazione<br />
PM<br />
Qui si fanno<br />
anche le batterie...<br />
elettriche<br />
26<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
Un’analisi condotta dal team di<br />
McKinsey Battery Insights ha<br />
previsto che l’intera catena di<br />
produzione delle batterie agli<br />
ioni di litio - dall’estrazione, alla<br />
produzione fino al riciclo delle<br />
vecchie batterie - potrebbe<br />
crescere di oltre il 30% all’anno<br />
fino al 2030, anno in cui lo studio<br />
stima un mercato del valore<br />
di oltre 400 miliardi di dollari e<br />
oltre 4,7 TWh di capacità.<br />
Se la parte del leone sarà giocata<br />
dalla Cina - con circa il<br />
45% della domanda totale di<br />
ioni di litio nel 2025 e il 40%<br />
nel 2030 - McKinsey prevede<br />
che la crescita più<br />
elevata avverrà<br />
negli stati Uniti e<br />
in Europa.<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
SABATO<br />
27 28<br />
DOMENICA<br />
Giornata internazionale per<br />
la salvaguardia delle rane<br />
Giornata mondiale delle<br />
vittime dell’amianto<br />
Giornata internazionale<br />
per la sicurezza sul lavoro<br />
12 anni di<br />
<strong>GreenPlanner</strong><br />
Il diario continua a pag. 68<br />
NUMERO 4 / 2016<br />
Era l’anno europeo contro lo<br />
spreco. Noi continuiamo a<br />
combatterlo tutti i giorni.<br />
greenplanner 63
Tu chiamale ClimateTech<br />
FOCUS<br />
Cristina Molteni è laureata in architettura al Politecnico di Milano e si<br />
occupa di progettazione e di direzione lavori, con particolare attenzione<br />
agli edifici Nzeb. Per <strong>GreenPlanner</strong> è la referente degli argomenti legati<br />
alla progettazione sostenibile<br />
Seguitela qui<br />
IN EVIDENZA<br />
Le serre bioclimatiche non<br />
sono solo quelle legate<br />
all’agricoltura 4.0: anche<br />
in edilizia se ne fa ricorso.<br />
E gli esempi cui ispirarsi<br />
non mancano.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Luce ed energia<br />
dalle finestre<br />
A cura di Cristina Molteni<br />
Negli interventi di ammodernamento di un<br />
edificio, sia esso residenziale piuttosto che<br />
terziario commerciale, le superfici vetrate<br />
giocano un ruolo importante nei carichi di<br />
raffreddamento: si stima infatti che il 33%<br />
delle spese di raffreddamento siano dovute<br />
all’aumento di calore solare dalle finestre.<br />
Pertanto, nei processi di rinnovamento del<br />
parco edilizio, le soluzioni proposte possono<br />
contribuire a un controllo efficace del<br />
guadagno termico.<br />
Si inseriscono in questo trend le pellicole<br />
a controllo solare, basate sull’evoluzione<br />
della nanotecnologia.<br />
Gli esempi ormai non<br />
mancano...<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
C’è chi pensa che non per<br />
forza il “cappotto” sia la<br />
strada migliore per isolare<br />
una casa. Anche i nuovi<br />
laterizi sono una buona<br />
soluzione.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Ecco come riconoscere<br />
in un battere d’occhio un<br />
edificio che ha installato<br />
una facciata ventilata. Un<br />
rivestimento che garantisce<br />
le prestazioni energetiche<br />
dell’involucro.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Perché crediamo fortemente<br />
che la geotermia<br />
possa aiutare il sistema<br />
Italia nel cammino verso<br />
la transizione energetica?<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
© Depositphotos<br />
64 greenplanner
Con aroTHERM plus, silenziosità, sostenibilità<br />
ed efficienza vanno oltre ogni tua aspettativa.<br />
Zero emissioni, con gas refrigerante naturale<br />
amico del clima.<br />
Il massimo dell’efficienza e del risparmio.<br />
Estremamente silenziosa.<br />
Scopri di più su vaillant.it<br />
greenplanner 65
Per conoscere le imprese<br />
Signify trasforma la luce<br />
in un elemento di economia circolare<br />
La strategia verde di Signify<br />
si identifica in un motto:<br />
Brighter Lives, Better World<br />
Cambiando il modo in<br />
cui creiamo e usiamo la<br />
luce, possiamo migliorare la vita<br />
delle persone e avere un impatto<br />
positivo sul pianeta. Abbiamo<br />
fatto alcune promesse ambiziose<br />
che manterremo, a partire dalle<br />
nostre operazioni che sono già al<br />
100% carbon neutral. L’80% dei<br />
nostri ricavi sarà sostenibile e<br />
consegneremo al mondo 2 miliardi<br />
di lampade e apparecchi Led prodotti<br />
con presupposti Green.<br />
La luce è un movimento circolare di onde elettromagnetiche.<br />
Signify, leader mondiale dell’illuminazione<br />
e all’avanguardia nel mondo dello IoT<br />
lighting, ne ha fatto una missione e ora il “movimento<br />
circolare” è pervasivo non solo nei metodi<br />
di produzione, ma anche nei propri parametri<br />
economici.<br />
È la stampa in 3D la bandiera rappresentativa<br />
di questa mission: dopo l’uso i prodotti Signify<br />
possono essere rinnovati, riutilizzati o riciclati<br />
all’infinito.<br />
Gli impegni di Signify in vista del 2025<br />
Già dal 2020 Signify è 100% carbon neutral nelle global<br />
operation e ha bandito dal 2021 la plastica fossile<br />
negli imballaggi e ora punta:<br />
• Utilizzo di energia 100% rinnovabile<br />
• Zero sprechi in tutti i luoghi di produzione<br />
• Illuminare 10 milioni di vite attraverso<br />
la Signify Foundation<br />
• Ambiente di lavoro sicuro con un tasso<br />
di casi registrati totali di
maggio/<br />
Da scarto a risorsa: il segreto<br />
dell’economia circolare<br />
L’economia circolare incrocia la sfida della qualità,<br />
si nutre dei talenti dei territori<br />
e dà forza alla missione del nostro Paese.<br />
Ermete Realacci, ambientalista e politico italiano<br />
Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />
Marche: Parco Museo dello Zolfo di Marche e Romagna (Sassoferrato, AN). Miniera di Zolfo di<br />
Cabernardi<br />
Foto: Eleonora Guerra<br />
greenplanner 67
Da scarto a risorsa: il segreto dell’economia circolare<br />
Fantastica<br />
economia circolare<br />
Non smetteremo mai di dirlo:<br />
l’economia circolare è fantastica<br />
perché, oltre a essere proficua,<br />
è anche piena di creatività.<br />
È l’avverarsi delle pratiche alchemiche.<br />
Certo, lì avevano l’obiettivo<br />
di trasformare qualsiasi<br />
materia povera in oro. L’economia<br />
circolare in realtà fa di più:<br />
trasforma gli scarti in materie<br />
utili senza andare a sfruttare<br />
l’ambiente. Quindi, l’economia<br />
circolare è ecologica. Ma è anche<br />
“oro puro” per chi la attua al<br />
meglio. Lo dice bene Edo Ronchi,<br />
presidente del Circular economy<br />
network: «Per le imprese<br />
manifatturiere europee i materiali<br />
rappresentano oltre il 40%<br />
dei costi di produzione», inten-<br />
29 LUNEDÌ<br />
AM<br />
30 MARTEDÌ<br />
AM<br />
Giornata della memoria per tutte<br />
le vittime della guerra chimica<br />
PM<br />
PM<br />
dendo i materiali che hanno a<br />
che fare con l’economia lineare<br />
e che devono essere “estratti”.<br />
Estrazione che «è la causa di<br />
circa il 50% delle emissioni di<br />
gas serra e del 90% della perdita<br />
di biodiversità».<br />
Quindi, l’Economia circolare<br />
conviene e fa bene all’ambiente.<br />
Il tutto poi avvantaggia<br />
noi cittadini/consumatori:<br />
se tutto prende il via, si parla<br />
di un risparmio annuo di 60<br />
miliardi di euro sulla spesa dei<br />
consumatori, fino ad arrivare<br />
nel 2030 a 118 miliardi di<br />
euro.<br />
1 MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
Festa del lavoro<br />
PM<br />
68 greenplanner
settimana 18 aprile/maggio <strong>2024</strong><br />
2<br />
AM<br />
3<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
Giornata mondiale del Tonno<br />
Giornata mondiale della lentezza<br />
PM<br />
Giornata mondiale della libertà di stampa<br />
PM<br />
SABATO<br />
4 5<br />
DOMENICA<br />
Situazione<br />
altalenante<br />
Malgrado sia ben chiaro<br />
come l’economia circolare<br />
generi valore, in cinque anni<br />
siamo passati dal 9,1% al<br />
7,2%. In altre parole, stiamo<br />
riciclando di meno. Tra<br />
le prime cinque economie<br />
dell’Ue, l’Italia rimane comunque<br />
quella più circolare,<br />
anche se negli ultimi cinque<br />
anni ha perso posizioni,<br />
mentre gli altri hanno accelerato.<br />
Il tasso di utilizzo circolare<br />
dei materiali in Italia è al<br />
18,4%, resta più alto della<br />
media Ue (11,7%) nel 2021<br />
(eravamo al 20,6% nel 2020<br />
e al 19,5% nel 2019). Cosa<br />
sta succedendo dunque?<br />
Secondo Ronchi, «bisogna<br />
rispettare il cronoprogramma<br />
di attuazione della Strategia<br />
nazionale per l’economia<br />
circolare, recepire<br />
tempestivamente le misure<br />
europee, rafforzare il sostegno<br />
alle imprese e prevedere<br />
misure di fiscalità ecologica<br />
nella legge delega».<br />
ITALIA<br />
FRANCIA<br />
SPAGNA<br />
POLONIA<br />
GERMANIA<br />
Indice di performance<br />
sull’economia circolare<br />
2022: classifica dei<br />
cinque principali Paesi<br />
europei (dati dal Rapporto<br />
sull’economia circolare)<br />
greenplanner 69
Da scarto a risorsa: il segreto dell’economia circolare<br />
6<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
PM<br />
Riparare è meglio<br />
che buttare<br />
Sono circa 24.000 le aziende<br />
italiane che svolgono attività<br />
di riparazione. Il dato arriva dal<br />
Rapporto nazionale sull’economia<br />
circolare, che mostra<br />
come, in fatto di “riparazione”,<br />
il nostro Paese sia al terzo<br />
posto tra le cinque economie<br />
più importanti d’Europa, dietro<br />
alla Francia (35.300 imprese)<br />
e alla Spagna (29.100). Negli<br />
ultimi dieci anni, però, le nostre<br />
aziende sono diminuite: 2.622<br />
in meno rispetto al 2011, quasi<br />
-10%. Calano anche in Polonia,<br />
mentre crescono in Spagna,<br />
Francia e Germania.<br />
Se si considera il valore della<br />
produzione generato dalle<br />
aziende, in Italia si superano i<br />
2,1 miliardi di euro (+122 M€<br />
circa rispetto al 2011). Siamo<br />
dietro alla Francia (4,5 Mld€),<br />
a pari merito con la Spagna<br />
e davanti alla Germania (2<br />
Mld€). Gli addetti alle imprese<br />
di riparazione operanti in Italia<br />
nel 2020 sono quasi 10.800<br />
(in calo di circa 1.500 unità rispetto<br />
al 2019 e di 2.300 circa<br />
sul 2011), mentre Germania,<br />
Spagna e Francia impiegano<br />
un numero di addetti più che<br />
doppio rispetto all’Italia.<br />
70 greenplanner<br />
7<br />
AM<br />
8<br />
AM<br />
MARTEDÌ<br />
MERCOLEDÌ<br />
Giornata mondiale della risata<br />
PM<br />
Giornata mondiale della Croce Rossa<br />
e della Mezzaluna Rossa<br />
PM
settimana 19<br />
maggio <strong>2024</strong><br />
9<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
PM<br />
Estrazioni<br />
da apparecchi<br />
in disuso<br />
10<br />
VENERDÌ<br />
Terre rare: chiamiamo così<br />
una classe di elementi chimici<br />
utilizzati nei dispositivi<br />
elettronici.<br />
Ci sono terre rare nei cellulari,<br />
nei veicoli elettrici e pure<br />
nelle pale eoliche: estrarle<br />
dai minerali richiede un processo<br />
costoso e inquinante,<br />
e per questo si stanno<br />
trovando delle soluzioni. La<br />
possibilità di reperirle a costi<br />
più bassi rispetto a quelli<br />
AM<br />
PM<br />
SABATO<br />
11 12<br />
Giornata<br />
mondiale<br />
degli Uccelli<br />
migratori<br />
DOMENICA<br />
attuali e contenendo l’impatto<br />
sull’ambiente è una sfida<br />
decisiva per l’Europa, che dipende<br />
in gran parte dalle importazioni<br />
di queste materie.<br />
E lo è ancora di più nell’ottica<br />
della transizione ecologica.<br />
Lo hanno capito bene dei<br />
giovani ricercatori dell’Università<br />
di Milano-Bicocca. Il<br />
sistema messo a punto impiega<br />
due tipologie di rifiuto:<br />
grazie alle nanotecnologie, le<br />
terre rare vengono “estratte”<br />
da apparecchi elettronici in<br />
disuso, utilizzando un dispositivo<br />
realizzato con materiale<br />
poroso a partire dagli<br />
scarti dell’industria chimica<br />
e dell’acciaio. Il loro progetto<br />
si chiama Rare.<br />
greenplanner 71
Da scarto a risorsa: il segreto dell’economia circolare<br />
LO SAI<br />
CHE...<br />
In Francia hanno introdotto<br />
già dallo scorso anno il bonus<br />
riparazione. L’obiettivo<br />
è incoraggiare i consumatori<br />
ad aggiustare piuttosto<br />
che acquistare nuovi<br />
elettrodomestici, compresi<br />
i cellulari. Sono oltre 22.000<br />
le persone che avrebbero<br />
utilizzato il bonus nei primi<br />
mesi del 2022.<br />
Questo provvedimento nasce<br />
in seno alla legge antispreco<br />
Agec (Loi Anti-gaspillage<br />
pour une économie<br />
circulaire), che ha stanziato<br />
anche una bella somma: si<br />
parla di 410 milioni di euro<br />
in sei anni.<br />
13<br />
AM<br />
14<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
MARTEDÌ<br />
PM<br />
PM<br />
Anche a noi piace<br />
aggiustare<br />
Negli ultimi anni, quasi un<br />
italiano su 2 (il 45% degli intervistati)<br />
ha acquistato un<br />
prodotto usato e uno su 3 (il<br />
36% del campione) un prodotto<br />
ricondizionato o rigenerato.<br />
Oltre l’80% delle persone intervistate<br />
pensa che ridurre<br />
il packaging sia importante.<br />
Leasing, noleggio e sharing<br />
72 greenplanner<br />
15<br />
AM<br />
MERCOLEDÌ<br />
Giornata internazionale della famiglia<br />
PM
settimana 20<br />
maggio <strong>2024</strong><br />
16<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
Giornata internazionale della luce<br />
PM<br />
sono utilizzati più della media<br />
(+10-11%) dalla fascia di<br />
popolazione di età compresa<br />
tra i 18 e i 30 anni. Gli under<br />
30, però, sono i più scettici<br />
circa le proposte per incentivare<br />
un approccio più circolare<br />
alle scelte d’acquisto, e hanno<br />
poca fiducia nella capacità di<br />
migliorare la governance del<br />
settore. Lo attesta una ricerca<br />
realizzata lo scorso anno da<br />
Cen e Legacoop, in collaborazione<br />
con Ipsos, su un campione<br />
rappresentativo di cittadini.<br />
17<br />
VENERDÌ Giornata internazionale contro l’omofobia<br />
AM<br />
PM<br />
SABATO<br />
18 19<br />
DOMENICA<br />
L’impronta delle<br />
cattive abitudini<br />
La logica della sostituzione di<br />
un prodotto non funzionante,<br />
invece della sua riparazione,<br />
genera ogni anno nell’Unione<br />
europea circa 35 milioni di tonnellate<br />
di rifiuti e 261 milioni di<br />
tonnellate di emissioni di gas<br />
a effetto serra. In termini economici,<br />
inoltre, acquistare un<br />
nuovo prodotto invece di ripararne<br />
uno “vecchio” comporta<br />
per i consumatori europei una<br />
perdita di quasi 12 miliardi di<br />
euro all’anno.<br />
Nonostante questo, la riparazione<br />
è considerata una pratica<br />
difficile allo stato attuale. E, per<br />
alcuni, anche fuori moda come<br />
professione.<br />
greenplanner 73
Da scarto a risorsa: il segreto dell’economia circolare<br />
New material<br />
Sericina il brutto anatroccolo<br />
dell’industria della seta<br />
a cura di Laura Cipolla, Antonino Natalello, Ivana Dragojlov e Simone Vesentini<br />
(Uni Bicocca)<br />
La seta grezza è costituita<br />
principalmente da due<br />
proteine, la fibroina e la sericina.<br />
Mentre la prima componente<br />
è utilizzata nell’industria<br />
tessile per prodotti di pregio, la<br />
sericina è considerata un materiale<br />
di scarto, e quindi rilasciata<br />
nelle acque di lavorazione a seguito<br />
del processo di sgommatura.<br />
In questo modello lineare<br />
che dal bozzolo porta al filato<br />
la sericina viene inevitabilmente<br />
persa. Il progetto “Ritessere:<br />
Silk sericin material from textile<br />
industry by product” propone un<br />
nuovo modello economico circolare<br />
che dal bozzolo porti sia al<br />
filato di fibroina sia a materiali di<br />
sericina per nuovi utilizzi.<br />
Date le sue proprietà quali la biocompatibilità,<br />
l’attività antibatterica,<br />
antiossidante e idratante, la<br />
sericina viene già utilizzata come<br />
componente bioattivo in ambito<br />
cosmetico e dermatologico.<br />
ll progetto Ritessere vuole esplorare<br />
nuovi ambiti di applicazione<br />
quali substrati bidimensionali -<br />
vedi la realizzazione di maschere<br />
facciali o packaging nell’industria<br />
alimentare - oppure strutture<br />
tridimensionali per le colture cellulari<br />
per l’ingegneria dei tessuti.<br />
Per fare questo è necessario<br />
partire da un bozzolo che abbia<br />
caratteristiche di tracciabilità<br />
che sovente non sono garantite<br />
dai principali produttori asiatici.<br />
Inoltre, è necessario studiare le<br />
caratteristiche chimico fisiche<br />
della sericina e standardizzare<br />
Un altro interessante progetto legato al<br />
passato e al futuro della seta è quello che<br />
prende il nome di Aracne. Niente a che<br />
vedere con i ragni: Aracne è solo l’acronimo di<br />
“Advocating the role of silk art and cultural heritage<br />
at national and european scale”. Con i finanziamenti<br />
Horizon il Crea punta così a rilanciare in<br />
Italia e in Europa la filiera della seta.<br />
Da sapere che la gelsicoltura ha moltissimi sbocil<br />
processo di estrazione per<br />
poi procedere alla sua modifica<br />
per le applicazioni desiderate.<br />
Ritessere è un progetto<br />
multidisciplinare che coinvolge<br />
esperti di gelsi- e bachi-coltura;<br />
ingegneri esperti sugli aspetti<br />
tecnologici e sulle ricadute economiche<br />
di nuovi biomateriali;<br />
chimici organici e biofisici per la<br />
modifica e la caratterizzazione<br />
delle proprietà chimico fisiche<br />
della sericina di partenza e dei<br />
prodotti finali.<br />
Il progetto Ritessere è stato finanziato da Fondazione Cariplo con il<br />
programma Economia Circolare - Promuovere ricerca per un futuro<br />
sostenibile (2022) e vede come partner del progetto il Dipartimento di<br />
Elettronica, Informazione e Bioingegneria e il Dipartimento di Ingegneria<br />
Gestionale del Politecnico di Milano (ente capofila), il Dipartimento di<br />
Biotecnologie e Bioscienze dell’Università di Milano-Bicocca e il Laboratorio<br />
di Gelsibachicoltura del Crea Agricoltura e Ambiente di Padova.<br />
Forte ritorno alla gelsibachicoltura<br />
chi: dalla produzione di seta per il tessile ad altri<br />
settori come quello cosmetico e biomedicale. La<br />
crisalide può essere destinata alla mangimistica,<br />
così come le more vengono utilizzate dall’industria<br />
alimentare. Foglie e legno, invece, sono<br />
sottoprodotti ideali per l’industria farmaceutica<br />
o per la zootecnia.<br />
Ce ne parla Silvia Cappellozza, dirigente<br />
di ricerca Crea qui<br />
74 greenplanner
Per conoscere le imprese<br />
DECATHLON / Dichiarazione extra finanziaria di performance 2022<br />
Creare Valore Sostenibile<br />
Nel 2022 Decathlon Gruppo è riuscita<br />
a ridurre le proprie emissioni assolute di<br />
CO 2 rispetto al 2021 pur incrementando<br />
le vendite e il fatturato. Per raggiungere<br />
il nuovo obiettivo, sarà necessario<br />
intensificare ulteriormente gli sforzi ed<br />
agire su tre leve: decarbonizzare le attività<br />
dell’Azienda, ottimizzare l’offerta e ideare<br />
prodotti duraturi nel tempo, e infine, far<br />
passare il nostro modello di economia<br />
circolare su larga scala. Tutte queste leve<br />
saranno favorite da una trasformazione<br />
digitale e da una gestione integrata della<br />
performance ambientale.<br />
Il coinvolgimento dei collaboratori\<br />
collaboratrici è determinante: per far ciò<br />
integriamo l’ambiente sempre più nelle<br />
strategie e la Cultura d’Impresa.<br />
OBIETTIVI<br />
-20% di emissioni assolute di CO 2 entro il 2026 - sulla base delle emissioni<br />
misurate nel 2021<br />
OBIETTIVI<br />
1. Decarbonizzare tutte<br />
le attività dell’Azienda<br />
Ridurre l’intensità di carbonio<br />
dei prodotti; investire in<br />
materie prime più sostenibili;<br />
supportare i fornitori nell’utilizzo<br />
di fonti energetiche rinnovabili;<br />
decarbonizzare i trasporti; agire<br />
sulla mobilità dei clienti e dei<br />
collaboratori, ecc.<br />
2. Ottimizzare l’offerta<br />
e ideare prodotti che<br />
durano nel tempo<br />
Incrementare la creazione di<br />
valore economico riducendo le<br />
emissioni di CO 2<br />
(creare un’offerta<br />
che tenga in considerazione<br />
il margine percentuale/CO 2<br />
per prodotto); sviluppare una<br />
gamma di prodotti al servizio<br />
della circolarità (prodotti duraturi,<br />
riparabili, riciclabili, tracciabili).<br />
3. Promuovere su<br />
larga scala modelli<br />
di business circolari<br />
Sviluppare dei modelli di business<br />
(second hand, noleggio,<br />
riparazione) per garantire<br />
l’accesso allo sport e la creazione<br />
di valore.<br />
4. Impattare sull’ecosistema attraverso la sensibilizzazione e il coinvolgimento<br />
> decathlon.it
Da scarto a risorsa: il segreto dell’economia circolare<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
Economia circolare<br />
è molto Pink&Green<br />
L’economia circolare è vissuta<br />
tutti i giorni in prima linea dalle<br />
donne italiane, che mettono l’anima<br />
e il cervello su progetti che<br />
sono le fondamenta del nostro<br />
futuro, perché danno una chance<br />
in più anche all’ambiente. È<br />
questo che stiamo raccontando<br />
in Pink&Green da 4 anni a questa<br />
parte.<br />
Un format editoriale che deve<br />
il suo successo allo scouting di<br />
progetti che escono sovente da<br />
centri di ricerca per poi diventare<br />
business nei settori merceologici<br />
più disparati: dal food<br />
all’industria pesante.<br />
Invitiamo chiunque abbia ideato<br />
una soluzione di economia<br />
circolare a scrivere alla<br />
redazione: non<br />
mancheremo di<br />
prenderla in considerazione.<br />
20<br />
AM<br />
21<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
MARTEDÌ<br />
Giornata europea del Mare<br />
PM<br />
Giornata mondiale delle Api<br />
Giornata internazionale della diversità culturale<br />
per il dialogo e lo sviluppo<br />
PM<br />
A DEPURARE LE ACQUE e<br />
a riutilizzarle ci pensa Iride<br />
Acque<br />
22<br />
AM<br />
MERCOLEDÌ<br />
Giornata internazionale della diversità biologica<br />
PM<br />
LA CASA SI FA CIRCOLARE<br />
grazie all’agricoltura e ai suoi<br />
fantastici scarti<br />
76 greenplanner
settimana 21<br />
maggio <strong>2024</strong><br />
23<br />
GIOVEDÌ Giornata mondiale delle Tartarughe<br />
AM<br />
PM<br />
ATELIER RIFORMA applica<br />
l’Intelligenza artificiale<br />
all’obiettivo di salvare i vestiti<br />
dal macero<br />
24<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
ANCHE AI FIORI si promette<br />
una vita infinita, trasformandoli<br />
in biopolimero<br />
GLI SCARTI dell’industria<br />
ittica diventano valore<br />
SABATO<br />
25 26<br />
Giornata dell’Africa<br />
DOMENICA<br />
UN PROGETTO portato<br />
avanti da un gruppo di donne<br />
di Mumbai per recuperare<br />
la vecchia stoffa dei sari,<br />
indumenti tipici delle donne<br />
indiane. Ne parliamo con<br />
Oxfam che supporta I was a<br />
sari anche in Italia<br />
greenplanner 77
Da scarto a risorsa: il segreto dell’economia circolare<br />
Ultimo<br />
comandamento:<br />
non buttare<br />
Non ti serve più? Donalo,<br />
scambialo o vendilo. La<br />
Second hand economy si sta<br />
sviluppando anche tra gli italiani,<br />
che stanno scoprendo<br />
sempre più una nuova modalità<br />
di baratto o di vendita di<br />
tutto ciò che hanno in casa e<br />
di cui non sanno più che farsene.<br />
Rivolgersi al mercato del<br />
Second hand rappresenta la<br />
scelta ideale non solo in termini<br />
di risparmio economico,<br />
ma anche ecologico: obiettivo,<br />
non fare finire più nulla in<br />
discarica.<br />
Basta aprire un armadio e<br />
capire cosa si può vendere.<br />
Ma non ci sono solo i vestiti a<br />
trainare il mercato del second<br />
hand: le categorie che stanno<br />
registrando un maggior<br />
numero di transazioni negli<br />
ultimi tempi sono collezionismo,<br />
casa & giardino e sport<br />
& tempo libero.<br />
Prima di vendere delle cose, si<br />
potrebbe pensare di dar loro<br />
27<br />
AM<br />
28<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
MARTEDÌ<br />
PM<br />
PM<br />
Anche nella vita di tutti i<br />
giorni possiamo attuare<br />
buone pratiche di economia<br />
circolare. Come? Praticando<br />
la regola delle 4 R:<br />
• RIUSA<br />
• RICICLA<br />
• RIPARA<br />
• REGALA<br />
(O AL MASSIMO VENDI)<br />
29<br />
AM<br />
MERCOLEDÌ<br />
Giornata internazionale degli operatori<br />
di pace delle Nazioni Unite<br />
PM<br />
78 greenplanner
settimana 22<br />
30<br />
AM<br />
31<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
Giornata mondiale della lotta al fumo<br />
PM<br />
maggio/giugno 2023<br />
Le piattaforme<br />
più famose:<br />
dove vendere il proprio<br />
guardaroba (o rifarselo)<br />
Wallapop.com<br />
Subito.it<br />
Vinted.it<br />
Depop.com<br />
Etsy.com<br />
una nuova vita. Basta avere<br />
un tocco di manualità (stanno<br />
impazzando anche i corsi di<br />
falegnameria, meccanica - soprattutto<br />
per aggiustare le bici<br />
- e sartoria) e creatività. Oltre<br />
a tempo e voglia di non buttare<br />
via più niente.<br />
E se poi volete davvero divertirvi,<br />
partecipate a uno<br />
swap party o vendete direttamente<br />
voi a un mercatino<br />
organizzato dal vivo.<br />
Noi di Greenplanner<br />
ogni anno<br />
facciamo il Passamano.<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
SABATO<br />
1 2<br />
Giornata<br />
mondiale dei<br />
genitori<br />
Festa della<br />
Repubblica<br />
Italiana<br />
DOMENICA<br />
12 anni di<br />
<strong>GreenPlanner</strong><br />
Il diario continua a pag. 84<br />
NUMERO 5 / 2017<br />
Un intero anno dedicato<br />
alle migliori specie<br />
botaniche.<br />
MediaPartner Enea.<br />
greenplanner 79
Per saperne<br />
di più e<br />
<br />
petizione<br />
<br />
qui<br />
Acqua Sant’Anna appoggia l’iniziativa A Buon Rendere<br />
e invita a firmare la petizione. Ecco perché:<br />
Alberto Bertone, amministratore delegato e presidente di Acqua Sant’Anna, si sta<br />
facendo portavoce dell’introduzione del vuoto a rendere cercando di sensibilizzare<br />
sul tema: come già avviene in molti Paesi europei, il deposito cauzionale<br />
sul materiale plastico aiuterebbe il consumatore al giusto<br />
riciclo e a far diventare il recupero il più capillare possibile. «Attribuendo<br />
un valore economico alla plastica - sostiene - nessuno la<br />
getterebbe nell’ambiente». Segui qui la videointervista<br />
Sede legale: Via Commendator Giuseppe Bertone, 1 12010 Vinadio (CN) - Italy<br />
Sede Commerciale e Marketing: Via Papa Giovanni Paolo II, 12, 10043, Orbassano (TO) Italia
Da scarto a risorsa: il segreto dell’economia circolare<br />
FOCUS<br />
Aurora Magni insegna Sostenibilità dei sistemi industriali alla Liuc di<br />
Castellanza e collabora con Università e centri in tema di innovazione<br />
nell’industria tessile e della moda. È presidente e cofondatrice della società<br />
di ricerca e consulenza Blumine<br />
Seguitela su <strong>GreenPlanner</strong>.it qui<br />
IN EVIDENZA<br />
Sdoganare l’utilizzo delle<br />
fibre rigenerate nelle<br />
collezioni. È questo un<br />
lavoro di cultura circolare<br />
che le aziende di moda<br />
devono iniziare seriamente<br />
a perseguire.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
© Depositphotos<br />
La moda è tecnologia<br />
circolare<br />
A cura di Diego Sevieri<br />
L’innovazione sostenibile nel settore tessile<br />
ha oggi un ruolo decisivo nel decarbonizzare<br />
e rendere Green l’industria della moda. Grazie<br />
alla ricerca si è arrivati non soltanto alla<br />
realizzazione di nuovi tessuti ecologici con<br />
caratteristiche di maggiore efficienza, ma<br />
soprattutto al perfezionamento dei processi<br />
di produzione, che utilizzano meno sostanze<br />
tossiche, hanno meno scarti e sono meno<br />
esigenti in termini di consumo di acqua ed<br />
energia. La grande opportunità sta anche<br />
nell’associare l’economia circolare nei processi<br />
produttivi. Sono ben consci molti operatori.<br />
Alcuni sono arrivati a<br />
scrivere un manifesto.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Il poliestere del futuro<br />
potrebbe essere meno<br />
chimico e più ecologico.<br />
La nuova frontiera infatti<br />
è quella di produrlo dal<br />
sequestro di CO 2<br />
.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Lavori in corso in tema di<br />
rifiuti tessili. Fondamentale<br />
è però prendere in<br />
considerazione tutta la filiera<br />
e non solo la raccolta,<br />
selezione, riuso, riciclo.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Il riciclo delle fibre cellulosiche<br />
permette la<br />
nascita di una nuova<br />
industria sostenibile<br />
partendo da un minore<br />
impatto ambientale.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
greenplanner 81
appunti del mese<br />
L M M G V S D<br />
27 28 29 30 31 1 2<br />
3 4 5 6 7 8 9<br />
10 11 12<br />
17 18 19<br />
24 25 26<br />
13 14 15<br />
20 21 22<br />
16<br />
23<br />
27 28 29 30<br />
82 greenplanner
giugno/<br />
Sulla strada<br />
della buona agricoltura<br />
Per migliaia di anni agricoltori e allevatori<br />
hanno tratto spunto dai processi naturali.<br />
L’allevamento industriale considera<br />
la natura un ostacolo da superare.<br />
Jonathan Safran Foer, scrittore<br />
Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />
Toscana: Pozzo Roma (Gavorrano GR). Siamo nel Parco Nazionale delle Colline Metallifere.<br />
Foto di: Marco Porciani<br />
greenplanner 83
Sulla strada della buona agricoltura<br />
L’agricoltura green<br />
che ci aiuta a<br />
proteggere il suolo<br />
Il suolo è due volte da proteggere:<br />
la prima dalla cementificazione;<br />
la seconda<br />
dalla cattiva agricoltura che,<br />
ricorrendo a chimica e cattive<br />
pratiche, lo sta rendendo<br />
sterile. Secondo la Fao (Organizzazione<br />
delle Nazioni<br />
3<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
Giornata mondiale della bicicletta<br />
PM<br />
4<br />
AM<br />
MARTEDÌ<br />
Giornata internazionale dei bambini innocenti<br />
vittime d’aggressioni<br />
PM<br />
Un bell’esempio ci viene<br />
dall’agricoltura naturale<br />
coreana (Knf): l’assunto di base<br />
è sempre quello di ricorrere ai<br />
microorganismi indigeni per<br />
arricchire il suolo, sfruttando<br />
così il potenziale intrinseco di<br />
piante e animali e limitando il<br />
consumo di acqua.<br />
5<br />
AM<br />
MERCOLEDÌ<br />
Giornata mondiale dell’Ambiente<br />
Giornata internazionale per la lotta alla pesca illegale<br />
PM<br />
Unite per l’alimentazione e<br />
l’agricoltura) entro il 2050 il<br />
90% delle terre ora coltivate<br />
andranno incontro all’infertilità.<br />
Proprio quelle terre da<br />
84 greenplanner
settimana 23<br />
giugno <strong>2024</strong><br />
6<br />
AM<br />
7<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
Da oggi fino al 9 giugno si vota in Europa<br />
per il rinnovo del Parlamento Europeo<br />
PM<br />
Giornata mondiale della sicurezza alimentare<br />
PM<br />
cui dipende il sostentamento<br />
di 8 miliardi di persone (9<br />
miliardi al 2030), cui vanno<br />
aggiunti anche gli animali.<br />
Parlare di rigenerazione del<br />
suolo significa riqualificare<br />
il rapporto dell’uomo con<br />
il terreno, integrando nelle<br />
tecniche agronomiche la funzione<br />
ecologica di un sistema<br />
territoriale. Se è vero che il<br />
modello di agricoltura tradizionale<br />
è stato un passaggio<br />
fondamentale nel sistema di<br />
produzione, oggi è necessario<br />
uno step successivo.<br />
Meno trattori in campo e più<br />
biodiversità. Tra i nuovi modelli<br />
è interessante l’uso delle<br />
cover crop, le colture di copertura<br />
che proteggono il suolo<br />
dall’erosione e ne mantengono<br />
le sostanze nutritive. Ma<br />
è fondamentale che le nuove<br />
pratiche vengano<br />
insegnate nelle<br />
scuole agrarie. Al<br />
più presto.<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
SABATO<br />
8 9<br />
Giornata<br />
mondiale degli<br />
oceani<br />
DOMENICA<br />
HA<br />
DETTO<br />
Il suolo è importantissimo<br />
e in qualità di professionisti<br />
tecnicoscientifici, noi agronomi<br />
abbiamo il compito<br />
di dare un buon contributo<br />
alle nuove generazioni. È<br />
importante parlare di verde<br />
e guardare alle buone<br />
produzioni in termini di<br />
qualità: non possiamo più<br />
depauperare le risorse ambientali.<br />
Francesca Oggionni<br />
presidente Ordine dei dottori<br />
agronomi e forestali di Milano<br />
greenplanner 85
Sulla strada della buona agricoltura<br />
Il perché<br />
del biologico<br />
rigenerativo<br />
Le pratiche agricole convenzionali<br />
hanno degradato i suoli<br />
e accelerato la crisi climatica,<br />
considerato che sono responsabili<br />
di circa il 30% delle emissioni<br />
globali di carbonio, del<br />
70% dell’uso di acqua dolce e di<br />
una riduzione della biodiversità<br />
del 30%. È qui che insiste il Rodale<br />
Institute, attivo sin dagli<br />
anni 40 negli Usa, che propone<br />
il biologico rigenerativo, ovvero<br />
un approccio olistico all’agricoltura<br />
che incoraggia l’innovazione<br />
continua e il miglioramento<br />
delle misure ambientali,<br />
sociali ed economiche.<br />
L’Eroc italiano<br />
È a Parma, voluto da Davines,<br />
azienda di cosmetica<br />
naturale, il primo centro rigenerativo<br />
biologico europeo<br />
(Eroc) che segue le direttive<br />
del Rodale Institute. Qui saranno<br />
promosse la ricerca<br />
sulla Sostenibilità e la formazione<br />
degli agricoltori delle<br />
aziende europee di piccole<br />
e medie dimensioni, che<br />
preservano le colture locali<br />
dedicate all’alimentazione, la<br />
nutrizione e la bellezza. Il progetto<br />
ha già ottenuto il Premio<br />
Capitale Naturale 2022,<br />
in collaborazione con Wwf e<br />
Crea - Rete rurale nazionale.<br />
10 LUNEDÌ<br />
AM<br />
11 MARTEDÌ<br />
AM<br />
12 MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
PM<br />
Giornata mondiale contro il lavoro minorile<br />
PM<br />
86 greenplanner
settimana 24<br />
13<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
PM<br />
giugno <strong>2024</strong><br />
Il bio in Italia<br />
L’Italia è il paese del bio: lo<br />
afferma Nomisma, calcolando<br />
sia la quota di superficie<br />
agricola, sia il numero degli<br />
operatori e l’export. Stiamo<br />
parlando di un mercato legato<br />
agli alimenti biologici<br />
che raggiunge i 260 miliardi<br />
di dollari (dato al 2022), con<br />
il nostro Paese che cuba 4,4<br />
miliardi di euro, con quasi 3<br />
di export.<br />
14<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
Giornata mondiale del donatore di sangue<br />
PM<br />
SABATO<br />
15 16 DOMENICA<br />
Giornata<br />
mondiale<br />
del vento<br />
Giornata<br />
mondiale contro<br />
gli abusi sugli<br />
anziani<br />
Dove si acquista<br />
il biologico?<br />
Secondo Nielsen, il 58% del<br />
totale delle vendite di bio<br />
in Italia vengono effettuate<br />
nella Distribuzione moderna<br />
(definita così perché è sempre<br />
più organizzata in catene<br />
commerciali). Nel 2022, gli<br />
acquisti bio in questo canale<br />
si sono attestati a 2,3 miliardi<br />
di euro, con un incremento<br />
dell’1,6% a valore rispetto al<br />
2021. Cresce il volume del<br />
bio anche nel carrello (+1,5%),<br />
mentre il totale del carrello<br />
alimentare è sostanzialmente<br />
fermo (+0,4%).<br />
greenplanner 87
Sulla strada della buona agricoltura<br />
Rigenerazione<br />
a cura di Annamaria Ranieri<br />
ordinario di Chimica Agraria<br />
all’Università di Pisa e accademica dei Georgofili<br />
Suoli sempre<br />
più “salati”:<br />
come coltivarli?<br />
della salinità<br />
dei suoli e dell’acqua per<br />
L’aumento<br />
l’irrigazione è un problema<br />
che sta vertiginosamente<br />
crescendo nelle regioni aride<br />
e semiaride del Mediterraneo.<br />
Approssimativamente, 18 milioni<br />
di ettari, corrispondenti<br />
al 25% del totale delle terre irrigate<br />
nell’area Mediterranea<br />
sono colpite dal fenomeno<br />
della salinità. Questo influenza<br />
la crescita delle specie vegetali<br />
coltivate riducendone i loro<br />
raccolti, restringendo così l’uso<br />
di terreni per la loro coltivazione<br />
e incrementandone la desertificazione.<br />
La crescita della<br />
popolazione nell’area mediterranea<br />
a cui stiamo assistendo<br />
e che aumenterà negli anni a<br />
venire, deve quindi prevedere<br />
l’uso agricolo di terre saline per<br />
venire incontro alla aumentata<br />
richiesta di cibo, nell’ottica comunque<br />
di una intensificazione<br />
sostenibile dell’agricoltura.<br />
Il bacino del Mediterraneo è<br />
un hotspot di biodiversità (da<br />
15.000 a 25.000 specie) e di<br />
queste il 60% rappresenta specie<br />
uniche nella regione. È stato<br />
stimato che solo il 10% delle<br />
specie vegetali, coltivate in<br />
passato, siano ancora allevate.<br />
Le monocolture sono la forza<br />
trainante della perdita di diversità<br />
genetica e della necessità<br />
di costosi input (come per<br />
esempio i fertilizzanti e pesticidi),<br />
che alla fine inquinano<br />
il suolo, l’acqua e il cibo che<br />
stanno producendo. Le esperienze<br />
degli agricoltori locali<br />
del Mediterraneo nel miglioramento<br />
dell’agricoltura tradizionale<br />
e della produttività<br />
animale in condizioni aride e<br />
saline sono limitate. Per sostenere<br />
e riportare la produzione<br />
agricola a livelli economici<br />
accettabili e per favorire<br />
il sostentamento degli agricoltori<br />
poveri nella regione, i<br />
sistemi di produzione agricola<br />
devono essere adeguati e devono<br />
essere resilienti ai cambiamenti<br />
climatici nell’area<br />
mediterranea.<br />
Obiettivo di HaloFarMs è rendere<br />
sostenibili e redditizi, mediante soluzioni<br />
nature based, i sistemi agricoli della<br />
regione mediterranea, mirando a far<br />
fronte alla salinità del suolo e dell’acqua<br />
mediante l’uso di piante selvatiche<br />
tolleranti al sale: le alofite.<br />
IL PROGETTO HALOFARMS<br />
HaloFarMs è l’acronimo di “Development<br />
and Optimization of Halophyte based<br />
Farming systems in salt affected Mediterranean<br />
Soils”. È un progetto “Prima”,<br />
che rappresenta l’iniziativa lanciata da<br />
19 paesi euro-mediterranei, dei quali<br />
11 Stati Membri (Cipro, Croazia, Francia,<br />
Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo,<br />
Malta, Portogallo, Slovenia, Spagna) e<br />
8 paesi extra europei (Algeria, Egitto,<br />
Israele, Giordania, Libano, Marocco, Tunisia,<br />
Turchia) per la creazione di un programma<br />
europeo congiunto di ricerca<br />
e innovazione (R&I) sulle tematiche di<br />
“water management and provisions and<br />
agro food systems in the Mediterranean<br />
Region”.<br />
88 greenplanner
Sulla strada della buona agricoltura<br />
Botanica assorbi inquinamento<br />
Le 10 piante che fanno bene<br />
a noi e all’ambiente<br />
a cura di M.Cristina Ceresa<br />
Ci sono ancora tante specie<br />
e piante da scoprire che ci<br />
possono dare una mano<br />
a stare bene. Come il Tulsi. Io l’ho<br />
scoperto in India dove lo chiamano<br />
basilico santo. La medicina<br />
ayurvedica consiglia di farsi ogni<br />
giorno una bella tisana di Tulsi.<br />
Ma una recente ricerca condotta<br />
da GardenersLondon mostra<br />
come circondarsi di Tulsi possa<br />
giovare anche alla qualità dell’aria<br />
indoor. «I nostri calcoli - scrive<br />
Niki Strupnenski, esperto botanico<br />
- mostrano che in 24 ore il<br />
Tulsi può portare a un aumento<br />
del 13,46% dell’ossigeno nell’aria<br />
e assorbire circa 68,4 ppm di<br />
anidride carbonica. Inoltre, pare<br />
che sia un’efficace repellente per<br />
le zanzare».<br />
GardenersLondon ritiene che<br />
anche le palme siano ottime<br />
piante da adottare perché hanno<br />
un grande potere di assorbimento.<br />
Bisogna però fare attenzione<br />
nel caso si abbiano in casa<br />
animali domestici. Alcune infatti<br />
possono risultare tossiche per i<br />
nostri amici a 4 zampe.<br />
In questo caso consigliano la<br />
Palma signora, ovvero la Rhapis<br />
excelsa.<br />
sorbimento di CO 2<br />
, con una media<br />
di 32,40 ppm al giorno.<br />
Un’altra specie da scoprire come<br />
“amica” è la Pianta della gomma<br />
Parliamo di succulente e non<br />
solo qui: vedi anche pag.94.<br />
Secondo i calcoli di GardenersLondon<br />
la Pianta della gomma<br />
è in grado di aumentare il livello<br />
di ossigeno dell’8,06% in 24<br />
LA PALMA ARECA<br />
Però, guardate che performance<br />
ha la palma Areca. I dati dimostrano<br />
che per 24 ore una<br />
palma di areca può aumentare<br />
la concentrazione di ossigeno di<br />
quasi il 10%. È anche una delle<br />
migliori piante in termini di asore.<br />
Questa specie è anche in<br />
grado di assorbire una quantità<br />
di anidride carbonica tale da far<br />
registrare una diminuzione di<br />
28,80 ppm.<br />
È interessante notare che la<br />
pianta del caucciù può essere<br />
utilizzata per produrre gomma<br />
se lasciata crescere come albero<br />
nel suo habitat naturale.<br />
Fantastica la natura, anche<br />
quella più umile come l’edera.<br />
Ce n’è una che chiamano del<br />
diavolo che comunque ci aiuta<br />
e non poco. L’edera del diavolo -<br />
detta anche pothos dorato - è in<br />
grado, sempre secondo l’analisi<br />
inglese, di rilasciare una quantità<br />
di ossigeno nell’aria tale da<br />
far percepire un aumento del<br />
7,20% entro 24 ore. Contemporaneamente,<br />
la pianta di pothos<br />
dorato può ridurre i livelli di CO 2<br />
di 28,80 ppm.<br />
Le Dieci migliori piante da interno<br />
classificate in base al rilascio di ossigeno<br />
Specie botanica<br />
Tulsi (Holy Basil)<br />
Areca Palm<br />
Lady palm<br />
Rubber Plant<br />
English Ivy<br />
Orchid<br />
Snake Plant<br />
Devil’s Ivy<br />
Aloe Vera<br />
PeaceLily<br />
O 2<br />
prodotta nelle 24h<br />
+13,46%<br />
+9,97%<br />
+8,35%<br />
+8,06%<br />
+7,84%<br />
+7,56%<br />
+7,20%<br />
+7,20%<br />
+7,02%<br />
+5,83%<br />
CO 2<br />
assorbita nelle 24h<br />
-15,94%<br />
-7,57%<br />
-6,74%<br />
-6,76%<br />
-6,74%<br />
-6,71%<br />
-8,39%<br />
-6,73%<br />
-8,41%<br />
-6,73%<br />
Fonte: GardenersLondon<br />
greenplanner 89
Sulla strada della buona agricoltura<br />
17 LUNEDÌ<br />
AM<br />
Giornata mondiale per la lotta<br />
alla desertificazione e alla siccità<br />
PM<br />
Che cos’è<br />
l’agricoltura<br />
biodinamica<br />
Nell’agricoltura biodinamica la<br />
concimazione, la coltivazione<br />
e l’allevamento sono attuati<br />
con modalità che rispettano e<br />
promuovono la fertilità e la vitalità<br />
del terreno e, allo stesso<br />
tempo, le qualità tipiche delle<br />
specie vegetali e animali. Il metodo<br />
biodinamico è nato con<br />
Rudolf Steiner (1861-1925),<br />
che cercò di descrivere tutti gli<br />
aspetti della vita e della scienza<br />
nei termini della filosofia<br />
olistica da lui ideata, denominata<br />
Antroposofia. Dal 1927<br />
è stato introdotto il marchio<br />
Demeter (da Demetra, il nome<br />
della Dea greca della fertilità,<br />
che era ritenuta responsabile<br />
della fioritura di tutte le piante).<br />
Demeter Italia è un’associazione<br />
di produttori, trasformatori e<br />
distributori di prodotti agricoli e<br />
alimentari biodinamici affiliata<br />
alla Biodynamic federation demeter<br />
international (Bfdi). Con<br />
sede a Parma, Demeter Italia<br />
svolge un’azione di controllo<br />
sulla produzione, la trasforma-<br />
18 MARTEDÌ Giornata della gastronomia sostenibile<br />
AM<br />
PM<br />
19 MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
90 greenplanner
settimana 25<br />
20<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
Giornata mondiale dei rifugiati<br />
PM<br />
giugno <strong>2024</strong><br />
zione e la commercializzazione<br />
dei prodotti, seguendo le fasi<br />
della filiera fino al rilascio della<br />
certificazione e all’etichettatura.<br />
L’Associazione comprende<br />
oltre 700 aziende, diffuse su<br />
tutto il territorio nazionale e<br />
appartenenti a diversi settori<br />
merceologici: vino, olio, frutta,<br />
verdure, spezie, erbe aromatiche,<br />
carne, prodotti caseari e<br />
cosmetici.<br />
21<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
SABATO<br />
22 23 DOMENICA<br />
Giornata<br />
mondiale<br />
Foresta<br />
Pluviale<br />
HA<br />
DETTO<br />
Le imprenditrici donne<br />
sono in aumento, soprattutto<br />
nel mondo biologico<br />
e biodinamico, perché<br />
l’agricoltura, con l’aiuto<br />
della tecnologia e dei macchinari,<br />
ha fatto passi da<br />
gigante, ponendo la forza<br />
fisica in secondo piano. Ma<br />
la ragione più profonda è<br />
legata al fatto che il lavoro<br />
agricolo si sta affrancando<br />
dalla sua connotazione<br />
storica di attività legata<br />
solo ed esclusivamente a<br />
soggetti più deboli e meno<br />
istruiti (basti pensare che<br />
la servitù della gleba in alcuni<br />
paesi è stata eliminata<br />
di recente). Tutti possono<br />
fare agricoltura, specialmente<br />
le donne, che sono<br />
più sensibili nei confronti<br />
della materia vivente e della<br />
terra.<br />
Rosalia Caimo<br />
dell’azienda Terra di Lomellina,<br />
in provincia di Pavia, i cui<br />
86 ettari in conduzione<br />
biodinamica dal 2006<br />
producono riso, cereali e altri<br />
seminativi.<br />
greenplanner 91
Sulla strada della buona agricoltura<br />
Le biotech<br />
in campo<br />
Piante editate o cisgeniche<br />
capaci di accrescere la Sostenibilità<br />
delle colture attraverso<br />
la riduzione dei trattamenti<br />
fitosanitari. Anche le biotecnologie<br />
sono pesantemente chiamate<br />
in campo per rilanciare<br />
un’agricoltura a basso impatto<br />
ambientale. In questo senso si<br />
stanno studiando anche le Tea<br />
(le nuove tecniche genomiche)<br />
per accrescere la sostenibilità<br />
e produrre alimenti più salutari.<br />
Ne sono un esempio piante di<br />
pomodoro resistenti alle piante<br />
parassite (ma anche allo stress<br />
salino e idrico), basilico resistente<br />
alla peronospora, frumento<br />
duro resistente all’oidio,<br />
viti resistenti a peronospora e<br />
oidio, nonché melo resistente<br />
alla ticchiolatura.<br />
Piante con migliorate caratteristiche<br />
produttive, qualitative<br />
o nutrizionali, come orzo e frumento<br />
editati per aumentare la<br />
resa potenziale, agrumi arricchiti<br />
di composti antiossidanti<br />
e senza semi; melanzane e viti<br />
senza semi, pomodori a più<br />
alto valore nutrizionale.<br />
24 LUNEDÌ<br />
AM<br />
25 MARTEDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
Giornata mondiale del marittimo<br />
PM<br />
26 MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
Giornata internazionale contro l’abuso<br />
e il traffico illecito di stupefacenti<br />
Giornata internazionale per le vittime di tortura<br />
PM<br />
92 greenplanner
settimana 26<br />
giugno <strong>2024</strong><br />
27<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
PM<br />
28<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
Orasì: il precision<br />
farming<br />
Indirizzare il giusto numero<br />
di semi in ogni metro quadrato<br />
di terreno e guidare gli<br />
impianti di irrigazione, così<br />
da eliminare eventuali sprechi<br />
d’acqua con l’obiettivo,<br />
ancora una volta, di favorire<br />
una Sostenibilità di tipo<br />
climatico e ambientale, ma<br />
anche economica, produttiva<br />
e sociale: è questo l’obiettivo<br />
dell’agricoltura di precisione.<br />
Testimone di queste pratiche<br />
è Orasì, marchio di prodotti<br />
100% vegetali lanciato da<br />
Unigrà nel 2015.<br />
SABATO<br />
29 30 DOMENICA<br />
Giornata<br />
internazionale<br />
dei Tropici<br />
Asteroid Day<br />
12 anni di<br />
<strong>GreenPlanner</strong><br />
Il diario continua a pag. 98<br />
NUMERO 6 / 2018<br />
Alla scoperta dei<br />
siti Unesco italiani.<br />
MediaPartner Unesco.<br />
greenplanner 93
Sulla strada della buona agricoltura<br />
FOCUS<br />
Lattuga e verdure a foglia verde sono tra le colture più comuni da coltivare<br />
in una serra verticale. Signify, con i suoi prodotti Led Philips GrowWise e<br />
le ricette di luce appositamente studiate nel Philips GrowWise Center di<br />
Eindhoven, supporta gli obiettivi di Sostenibilità delle Nazioni Unite, tra cui<br />
la necessità di una maggiore disponibilità alimentare, con soluzioni per lo<br />
sviluppo dell’agricoltura verticale.<br />
Per saperne di più<br />
IN EVIDENZA<br />
Avocado made in Italy<br />
coltivati su 400 ettari<br />
di terreni sardi e calabri.<br />
Interessanti anche i<br />
presupposti biologici e<br />
il ricorso alla tecnologia<br />
blockchain.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Perché conviene<br />
coltivare il luppolo<br />
in Italia<br />
A cura della redazione<br />
Alla scoperta di quella che è ancora considerata<br />
una filiera minore, ma che per molti agricoltori<br />
rappresenta oggi una soluzione per rimanere<br />
competitivi di fronte alle difficoltà di un mercato<br />
caratterizzato da prezzi stagnanti e costi di<br />
produzione crescenti. Lo sviluppo di una filiera<br />
luppolicola italiana è un fenomeno recente,<br />
con produzioni agricole che escono dal settore<br />
hobbistico per riversarsi in quello commerciale<br />
a partire dal 2015 in tutta Italia, trainato<br />
dal boom dei birrifici artigianali. Lo afferma<br />
Katya Carbone, head<br />
of Food Chemistry and<br />
Biotechnology Lab del<br />
Crea.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Raccogliere i piccoli frutti<br />
in maniera sempre più<br />
efficiente e tecnologica.<br />
Nasce per questo il progetto<br />
Ferox, coordinato<br />
dalla Fondazione Bruno<br />
Kessler.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Fito e biostimolanti: gli<br />
organismi naturali sono<br />
sempre più studiati per<br />
creare una buona agricoltura,<br />
sia biologica sia<br />
in produzione integrata.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Le succulente come coltivazione<br />
del futuro. I<br />
presupposti ci sono tutti.<br />
E l’industria ringrazierà.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
© Depositphotos<br />
94 greenplanner
appunti del mese<br />
L<br />
1<br />
8<br />
15<br />
M<br />
2<br />
9<br />
16<br />
M<br />
3<br />
10<br />
17<br />
G<br />
4<br />
11<br />
18<br />
V<br />
5<br />
12<br />
19<br />
S<br />
6<br />
13<br />
20<br />
D<br />
7<br />
14<br />
21<br />
22 23 24 25 26 27 28<br />
29 30 31 1 2 3 4<br />
96 greenplanner
luglio/<br />
La crisi climatica nei fatti<br />
A me non importa risultare impopolare,<br />
mi importa della giustizia climatica e del Pianeta.<br />
Greta Thunberg, ambientalista<br />
Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />
Trentino: Ecomuseo dell’Argentario (Civezzano TN). Il Pozzo di Damocle all’interno della Canopa<br />
delle Acque<br />
Foto: Elio Dellantonio<br />
greenplanner 97
La crisi climatica nei fatti<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
Un clima sempre<br />
più incerto<br />
Il timore è sempre più reale: la<br />
temperatura globale potrebbe<br />
salire di 1,5 gradi. Un innalzamento<br />
cominciato con la<br />
grande rivoluzione industriale<br />
nella seconda metà dell’Ottocento,<br />
che mira pericolosamente<br />
al punto di non ritorno<br />
di oltre due gradi. Con estati<br />
sempre più “bollenti”.<br />
Due anni fa l’Organizzazione<br />
meteorologica mondiale<br />
aveva annunciato che entro<br />
il 2026 c’era una probabilità<br />
del 93% che almeno un anno<br />
risultasse il più caldo mai registrato.<br />
I dati di Copernicus<br />
parlano altrettanto chiaro,<br />
e queste condizioni portano<br />
ad avere terreni più asciutti e<br />
meno umidi, con enormi criticità<br />
soprattutto nelle aree<br />
dedite all’agricoltura.<br />
Ma se agiamo subito - ci fa<br />
sapere l’Intergovernmental<br />
panel on climate change (Ipcc)<br />
- potremmo ancora invertire<br />
la rotta: entro il 2100 potremo<br />
scendere sotto la soglia di 1,5<br />
gradi. Siamo quindi ancora in<br />
tempo per intervenire e impedire<br />
lo scioglimento dei grandi<br />
corpi ghiacciati, gli spostamenti<br />
di masse d’acqua dovuti a calore<br />
e umidità, e radicali cambi tra<br />
agricoltura e allevamenti per<br />
poter sopravvivere nel nuovo<br />
clima che si prospetta. Se non<br />
faremo qualcosa, oltre ai rischi<br />
già citati, vedremo anche estinguersi<br />
varie specie animali, ridurre<br />
la biodiversità di foreste<br />
e barriere coralline. E, come<br />
allerta Edward O.<br />
Wilson, «condurci<br />
alla sesta estinzione<br />
di massa».<br />
98 greenplanner<br />
1 LUNEDÌ<br />
AM<br />
2 MARTEDÌ<br />
AM<br />
3 MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
PM<br />
PM
settimana 27<br />
luglio <strong>2024</strong><br />
4<br />
GIOVEDÌ<br />
Hippo(C) come ci<br />
autodistruggiamo<br />
AM<br />
PM<br />
(lo ha detto E.O. Wilson)<br />
5<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
H<br />
Habitat fragmentation<br />
(forest clearance)<br />
I<br />
Invasive species<br />
P<br />
Population growth<br />
(urbanization, unbalances)<br />
P<br />
Pollution<br />
(agricolture, industrial,<br />
chemical pollution)<br />
O<br />
Overfishing and overhunting<br />
+<br />
CLIMATE CHANGE<br />
(biological and<br />
biogeographical evidence)<br />
SABATO<br />
6 7<br />
Giornata<br />
internazionale<br />
delle cooperative<br />
Giornata<br />
internazionale<br />
del bacio<br />
DOMENICA<br />
Gradi<br />
ed eventi<br />
estremi<br />
Gli scenari<br />
dell’Ipcc si proiettano<br />
al ventennio 2080-<br />
2100, con i pro e i contro dovuti<br />
al rispetto dei protocolli<br />
mondiali e dei target di Sostenibilità<br />
e impatto ambientale.<br />
Se vincessimo queste<br />
sfide, il riscaldamento globale<br />
si attesterebbe intorno a 1,4<br />
gradi. Diverso il caso in cui<br />
continuassimo sulla linea fin<br />
qui seguita: a medie emissioni<br />
si arriva intorno ai 2,7 gradi,<br />
mentre con alte emissioni si<br />
arriva a 4,4 gradi.<br />
greenplanner 99
La crisi climatica nei fatti<br />
Un futuro<br />
senza ghiacciai<br />
Entro il 2100 due ghiacciai su<br />
tre potrebbero scomparire a<br />
causa del cambiamento climatico.<br />
La previsione è della<br />
Carnegie Mellon University.<br />
La situazione è grave: a essere<br />
minacciati sono soprattutto<br />
i ghiacciai con un’estensione<br />
inferiore al chilometro quadrato,<br />
che si trovano in Europa<br />
Centrale, Canada occidentale<br />
e Stati Uniti d’America. Riuscire<br />
a prevedere la perdita di<br />
massa è la sfida che bisogna<br />
porsi d’ora in avanti per capire<br />
come cambierà l’ambiente, e<br />
per programmare futuri interventi<br />
di adattamento e mitigazione<br />
al clima.<br />
Qualcosa si sta già facendo<br />
nell’ambito di alcuni studi: dalla<br />
campagna di perforazione<br />
in Antartide “Beyond Epica -<br />
Oldest Ice”, che durerà fino al<br />
2026, all’analisi delle eruzioni<br />
vulcaniche per ricostruire la<br />
storia della copertura glaciale<br />
con il progetto “Magic”, coordinato<br />
dal dipartimento di Scienze<br />
della terra dell’Università di<br />
Pisa. Questi due report saranno<br />
in grado di fornire preziosi<br />
elementi nei prossimi anni.<br />
8<br />
AM<br />
PM<br />
9<br />
AM<br />
PM<br />
10<br />
LUNEDÌ Giornata internazionale del Mar Mediterraneo<br />
MARTEDÌ<br />
MERCOLEDÌ Giornata di Nikola Tesla<br />
AM<br />
PM<br />
L’Holtedahlfonna, uno dei più<br />
estesi ed elevati ghiacciai<br />
dell’arcipelago delle Svalbard, visto<br />
dal fotografo Riccardo Selvatico<br />
100 greenplanner
settimana 28<br />
luglio <strong>2024</strong><br />
11<br />
AM<br />
12<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
Giornata mondiale della popolazione<br />
PM<br />
PM<br />
Il pericolo<br />
per quelli italiani<br />
In Italia i ghiacciai sono 903.<br />
E sono diminuiti del 30% in<br />
poco meno di 60 anni. Secondo<br />
un sistema di monitoraggio<br />
realizzato dall’Università<br />
degli Studi di Milano, sotto i<br />
10 chilometri quadrati ci sono<br />
l’Adamello, il Miage e il Forni.<br />
Ghiacciai stretti tra due fuochi:<br />
il caldo e l’impronta idrica,<br />
cioè l’indicatore di acqua dolce<br />
consumata per beni o servizi.<br />
Secondo i dati rilasciati da Legambiente,<br />
in Italia il valore è<br />
di circa 130 miliardi metri cubi<br />
l’anno. Una quantità non più<br />
sostenibile, che bisogna ridurre<br />
rapidamente.<br />
SABATO<br />
13 14<br />
Giornata<br />
mondiale dello<br />
Squalo e dello<br />
Scimpanzé<br />
DOMENICA<br />
L’Adamello<br />
che era<br />
Un gruppo di ricercatori, al<br />
termine del primo anno di<br />
studi del progetto “ClimAda”,<br />
guidato da Fondazione<br />
Lombardia per l’ambiente e<br />
sostenuto da Fondazione<br />
Cariplo, ha dichiarato che il<br />
ghiacciaio della Val Camonica<br />
potrebbe sciogliersi<br />
entro la fine di questo secolo.<br />
Si tratta dell’Adamello,<br />
il più profondo d’Italia, al<br />
confine con il Trentino. Ma<br />
non sarà il solo a subire gli<br />
impatti del cambiamento<br />
climatico dovuto al surriscaldamento<br />
delle temperature<br />
globali.<br />
greenplanner 101
La crisi climatica nei fatti<br />
Fitorisanamento<br />
e non solo<br />
15<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
Giornata mondiale della capacità dei giovani<br />
PM<br />
16<br />
AM<br />
MARTEDÌ<br />
PM<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
Purificano l’aria, ma bonificano<br />
anche i terreni. Le piante, da<br />
sempre nostre alleate, sanno<br />
fare anche questo: radicandosi<br />
nel terreno fanno sì che<br />
questo reagisca attivamente,<br />
avviando processi biologici di<br />
riduzione della contaminazione<br />
dei suoli.<br />
Non tutte le specie danno lo<br />
stesso importante contributo<br />
in termini di assorbimento di<br />
smog e di metalli pesanti. Il<br />
Disat - Dipartimento di Scienze<br />
dell’Ambiente e della Terra<br />
dell’Università<br />
degli Studi di Milano<br />
Bicocca - sta<br />
da qualche anno<br />
102 greenplanner<br />
17<br />
AM<br />
MERCOLEDÌ<br />
PM
settimana 29<br />
luglio <strong>2024</strong><br />
18<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
Nelson Mandela International Day<br />
PM<br />
analizzando in profondità il<br />
tema. E Milano “si è messa a<br />
disposizione” come città test.<br />
«Si tratta dei primi interventi<br />
su aree pubbliche volti ad<br />
adottare tecniche di Nature<br />
based Solution (Nbs) - ha spiegato<br />
l’assessora all’Ambiente<br />
e al Verde Elena Grandi del<br />
capoluogo lombardo - basate<br />
cioè sull’utilizzo di specie vegetali,<br />
dette iperaccumulatrici,<br />
in grado di avviare processi<br />
biologici di riduzione della contaminazione<br />
dei suoli».<br />
19<br />
VENERDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
SABATO<br />
20 21<br />
DOMENICA<br />
Deforestare<br />
fa due volte male<br />
Le foreste non sono solo il<br />
nostro polmone, ma favoriscono<br />
il trasporto di umidità<br />
dal mare alla terraferma, specialmente<br />
in presenza di condizioni<br />
atmosferiche umide. Al<br />
contrario, laddove l’atmosfera<br />
è più secca, la traspirazione<br />
delle piante potrebbe inficiare<br />
il trasporto di masse d’aria<br />
marina umida, limitando<br />
così le precipitazioni piovose.<br />
Questi ultimissimi aspetti<br />
stanno emergendo da studi<br />
recenti. A condurli un team<br />
di università, tra cui l’Istituto<br />
di scienze dell’atmosfera e<br />
del clima del Consiglio nazionale<br />
delle ricerche di Torino<br />
(Cnr-Isac) e l’Università degli<br />
studi di Firenze. La deforestazione<br />
deumidifica l’atmosfera<br />
rendendola più secca e<br />
la vegetazione - nella fase di<br />
ricrescita - estraendo acqua<br />
dal suolo ne intensifica l’aridità:<br />
in questo modo,<br />
diminuisce l’afflusso<br />
di aria umida dal<br />
mare.<br />
greenplanner 103
Aiuto alle persone<br />
per la<br />
diversificazione dei<br />
loro mezzi di<br />
sostentamento<br />
Protezione delle<br />
risorse, dei redditi e<br />
dei raccolti con<br />
assicurazioni e<br />
risparmi<br />
Miglioramento<br />
dell'accesso ai<br />
mercati<br />
Aiuto ai governi e<br />
comunità nel<br />
prendere decisioni<br />
più consapevoli con<br />
migliori previsioni<br />
climatiche<br />
Analisi delle relazioni<br />
tra cambiamento<br />
climatico e la fame<br />
per migliori politiche<br />
e programmi<br />
OGGI<br />
37 PAESI<br />
attuano soluzioni climatiche ed<br />
energetiche integrate negli<br />
interventi per la sicurezza<br />
alimentare<br />
DAL 2009<br />
13 MILIONI<br />
di persone sono state supportate con<br />
soluzioni climatiche ed energetiche<br />
DAL 2009<br />
OLTRE 300 MILIONI<br />
DI DOLLARI<br />
sono stati mobilitati dal WFP per azioni<br />
di adattamento ai cambiamenti<br />
climatici<br />
Ottobre 2018<br />
104 greenplanner
La crisi climatica nei fatti<br />
Impatto sulle aziende<br />
Pmi italiane a rischio crisi climatica<br />
a cura di Camilla Galli Macricè<br />
Le aziende italiane devono<br />
al più presto mettere a<br />
budget soldi e azioni per<br />
limitare l’impatto che la crisi<br />
climatica avrà sul loro business.<br />
Gli eventi fisici estremi, dalle<br />
alluvioni alle frane, rappresentano<br />
una seria minaccia anche<br />
a livello sociale e finanziario. Le<br />
imprese che non adotteranno<br />
rapidamente provvedimenti per<br />
gestire la crisi climatica (tra le<br />
cause del dissesto idrogeologico),<br />
avranno nel 2050 il 25%<br />
in più di probabilità di default<br />
rispetto a oggi e il 44% in più<br />
di chi invece investe fin da ora.<br />
Non solo: per le aziende ad alto<br />
rischio fisico (oltre l’8%, concentrate<br />
soprattutto in Emilia<br />
Romagna, Toscana, Liguria, Valle<br />
d’Aosta e lungo tutto l’Appennino)<br />
si prospetta al 2050 una<br />
crescita dei costi annui per la<br />
ricostruzione di impianti e strutture<br />
pari all’1,6% dell’attivo e dei<br />
premi assicurativi fino al 3% del<br />
fatturato.<br />
I dati emergono da una ricerca<br />
del Cerved che ha simulato per<br />
le Pmi italiane il Climate Stress<br />
Test della Bce.<br />
Da questo, si deduce che le<br />
aziende italiane dovrebbero<br />
finanziare fin da ora il processo<br />
di transizione valutato attorno<br />
ai 203 miliardi di euro, di cui ben<br />
137 (il 67%) nei prossimi 8 anni.<br />
La fetta più consistente riguarda<br />
il Nord (73,7 miliardi nel Nord<br />
Ovest e 54,8 nel Nord Est),<br />
dove si concentra la gran parte<br />
delle attività produttive, ma è<br />
al Sud che si deve intervenire<br />
subito anche con un adeguato<br />
sostegno, per non incidere sui<br />
bilanci e aggravare le situazioni<br />
finanziarie più fragili.<br />
Tic toc...<br />
il tempo<br />
sta per<br />
scadere<br />
ARoma è stato installato un orologio, il Climate<br />
Clock (climateclock.world), che batte il tempo<br />
che resta al mondo, prima che il cambiamento<br />
climatico prenda il definitivo sopravvento e<br />
tutto finisca.<br />
Il grande “orologio del clima” è stato posizionato<br />
sulla facciata del Mite (Ministero dell’ambiente<br />
e della Sicurezza energetica) in Via Cristoforo<br />
Colombo. Orologi analoghi si trovano a New York,<br />
Seoul e Glasgow.<br />
greenplanner 105
La crisi climatica nei fatti<br />
Italia: il difficile<br />
rapporto<br />
con l’acqua<br />
è più piovosa di Olanda<br />
o Germania, eppure la<br />
Penisola è a rischio siccità<br />
a causa della mancanza di<br />
infrastrutture<br />
lo stress idrico impatta<br />
su agricoltura, turismo e<br />
industria, con danni stimati<br />
nell’ordine dei 20 miliardi<br />
di euro (dati riferiti al<br />
2000/2022)<br />
22<br />
AM<br />
23<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
MARTEDÌ<br />
PM<br />
PM<br />
versa 165mila euro<br />
al giorno alla Ue come<br />
sanzione per infrazioni<br />
relative alla carenza di<br />
sistemi di depurazione e<br />
riuso delle acque reflue<br />
soffre di una carenza<br />
di infrastrutture idriche per<br />
gestire e utilizzare l’acqua<br />
quando e dove serve, ed<br />
è caratterizzata da una<br />
rete colabrodo: oltre il<br />
40% dell’acqua potabile<br />
prelevata non arriva ai<br />
rubinetti<br />
24<br />
AM<br />
MERCOLEDÌ<br />
PM<br />
Fonte: Rapporto Water Economy<br />
in Italy, Proger<br />
Materia rinnovabile<br />
L’acqua è una risorsa critica.<br />
Un paradosso se pensiamo<br />
che il 70% della Terra è ricoperto<br />
di acqua, ma solo il<br />
3% è acqua dolce, e l’1,6% è<br />
106 greenplanner
settimana 30<br />
luglio <strong>2024</strong><br />
25<br />
AM<br />
26<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
PM<br />
rappresentato da ghiacciai e<br />
calotte polari. Quindi, a oggi,<br />
solo lo 0,4% è utilizzabile.<br />
L’acqua è una risorsa naturale<br />
ma è un bene finito, e la<br />
vera sfida dei nostri tempi è<br />
trasformarla in una materia<br />
rinnovabile. Con l’introduzione<br />
di un’economia circolare<br />
della risorsa idrica si può<br />
superare questa importante<br />
criticità, e la dissalazione e<br />
il riutilizzo di acque reflue,<br />
opportunamente trattate,<br />
rappresentano una soluzione<br />
efficace e immediata. Il<br />
tasso di crescita della dissalazione,<br />
infatti, è dell’8%<br />
annuo, e a oggi 183 paesi ne<br />
fanno uso - Medio Oriente<br />
(50%), Israele, Cipro, Malta,<br />
Spagna e Italia - con oltre<br />
16.000 impianti funzionanti<br />
che producono 90 milioni di<br />
metri cubi di acqua dolce al<br />
giorno.<br />
Fonte: Aqua Italia (Associazione<br />
costruttori trattamenti acque<br />
primarie federata Anima<br />
Confindustria)<br />
SABATO<br />
27 28<br />
Giornata<br />
internazionale per<br />
la conservazione<br />
delle Mangrovie<br />
DOMENICA<br />
12 anni di<br />
<strong>GreenPlanner</strong><br />
Il diario continua a pag. 112<br />
NUMERO 7 / 2019<br />
Sulle due ruote come<br />
simbolo di un ottimo<br />
stile di vita.<br />
greenplanner 107
La crisi climatica nei fatti<br />
Ambienti antropizzati<br />
Rischio isole di calore<br />
Preoccupano le isole di calore perché stanno mettendo seriamente<br />
a rischio la popolazione mondiale. Quella europea non<br />
è esente: uno studio spagnolo condotto dall‘Istituto di Barcellona<br />
per la Salute Globale (Isglobal) ha stimato i tassi di mortalità<br />
su una popolazione di circa 57 milioni di abitanti, residenti in 93 città<br />
europee. Il riscaldamento globale è in corso, così come la crescita<br />
urbana è in costante aumento. È necessario correre ai ripari perché,<br />
come ha affermato la ricercatrice Tamara Iungman, prima autrice<br />
dello studio, «le previsioni basate sulle emissioni attuali rivelano che<br />
le malattie e la morte legate al caldo diventeranno in futuro un onere<br />
maggiore per i nostri servizi sanitari».<br />
Come agire dunque? Allargando le aree verdi in città, consigliano in<br />
molti, compreso Asso.Imprevia.<br />
ECCO LE RISULTANZE SU ALCUNE CITTÀ ITALIANE<br />
La città di Roma potrebbe evitare duecento decessi<br />
all’anno estendendo la sua copertura arborea<br />
dall’attuale 9% al 30%.<br />
Fonte: Isglobal<br />
A Napoli, il 17% di alberi in più eviterebbe<br />
75 decessi all'anno.<br />
A Milano, passare dal 6% attuale al tanto ambito 30%<br />
scongiurerebbe più di 60 decessi all’anno.<br />
Da notare che salendo al 30% di copertura arborea, ci sarebbero 42<br />
morti in meno all'anno a Bologna, 38 a Genova, 3 a Padova, 30 a<br />
Palermo, 71 a Torino, 9 a Trieste.<br />
a cura della redazione<br />
Cosa<br />
temono<br />
gli italiani<br />
Greenpeace ha affidato<br />
ad AstraRicerche un’indagine<br />
per capire quali<br />
siano le emergenze ambientali<br />
che preoccupano di più gli italiani.<br />
Al primo posto troviamo la<br />
paura dei cambiamenti climatici<br />
(20,9%) e dei loro effetti più evidenti<br />
come siccità e inondazioni<br />
(17,4%), due voci che insieme<br />
riguardano quasi 4 italiani su 10,<br />
a cui seguono l’inquinamento<br />
dell’aria (10,8%) e dell’acqua<br />
(8,9%).<br />
Gli italiani hanno paura anche<br />
della mancanza di accesso<br />
all’acqua potabile (8,5%), dell’impatto<br />
delle sostanze chimiche<br />
su salute e ambiente (7%),<br />
dell’aumento della quantità di<br />
rifiuti (6,7%), di un’agricoltura non<br />
sostenibile e degli allevamenti<br />
intensivi (5,3%), della deforestazione<br />
(4,3%), della necessità di<br />
proteggere le specie e gli ecosistemi<br />
(4,1%), dell’erosione del<br />
suolo (2,9%).<br />
Morte da inquinamento dell’aria<br />
L’inquinamento causa nel nostro Paese ogni anno la morte prematura di oltre 60.000 persone;<br />
inoltre, più dell’8% delle morti attribuibili al Covid - circa 10.000 persone - si sarebbero potute<br />
evitare se la qualità dell’aria fosse stata meno velenosa. Per questo oltre 40 associazioni monitorano<br />
con attenzione la Direttiva europea aria.<br />
«La via per rientrare nei limiti per gli inquinanti indicati dall’Oms in Italia, anche in Pianura padana,<br />
passa attraverso l’integrazione di misure tecniche con azioni di natura strutturale e, non ultimo, il<br />
sostegno al cambiamento di abitudini e comportamenti da parte dei cittadini che - se adeguatamente<br />
informati - sono pronti a fare la loro parte», spiega la presidente di Cittadini per l’aria Anna Gerometta.<br />
greenplanner 109
appunti del mese<br />
L M M G V S D<br />
29 30 31 1 2<br />
5<br />
12<br />
6<br />
13<br />
7<br />
14<br />
8<br />
15<br />
9<br />
16<br />
19<br />
26<br />
20<br />
27<br />
21<br />
28<br />
22<br />
29<br />
23<br />
30<br />
3<br />
10<br />
17<br />
24<br />
31<br />
4<br />
11<br />
18<br />
25<br />
1<br />
110 greenplanner
agosto/<br />
Sempre più verde<br />
la vita degli italiani<br />
Vita, in cui l’aria,<br />
non respirata,<br />
mi avvolga;<br />
nessuno spreco di tessuti;<br />
loro assenza.<br />
Carlos Drummond de Andrade, poeta<br />
(versi tratti dalla poesia “Vita minore”)<br />
Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />
Sicilia: Il Parco minerario delle Zolfare di Comitini (AG). Gruppo in visita ai forni gill<br />
Foto: Angelo Cutaia<br />
greenplanner 111
Sempre più verde la vita degli italiani<br />
Consapevolezza:<br />
così è per noi tutti<br />
La Sostenibilità sembra essere<br />
sempre più vicina agli<br />
italiani e alla loro quotidianità.<br />
A confermarlo è un’indagine<br />
condotta da Ipsos.<br />
Negli ultimi dieci anni la consapevolezza<br />
degli italiani<br />
circa i temi green è passata<br />
dall’8 al 37%: le persone<br />
sono sempre più attente al<br />
proprio comportamento e a<br />
quello delle aziende, di cui<br />
influenzano l’orientamento<br />
attraverso gli acquisti.<br />
Il 68% degli italiani (quasi 2<br />
su 3) è pronto a spendere di<br />
più se un prodotto è sostenibile.<br />
Secondo un sondaggio<br />
promosso da Shopify, sono<br />
soprattutto Millennials e<br />
GenZ a seguire questo trend.<br />
I più virtuosi scelgono i prodotti<br />
valutandone l’impatto<br />
ambientale (55%), il rispetto<br />
dei lavoratori e delle leggi<br />
(22%), l’eticità percepita<br />
dell’azienda (21%). Non bisogna<br />
però trascurare un dato<br />
importante: secondo gli italiani,<br />
oggi, solo il 34% delle<br />
aziende nazionali si comporta<br />
in modo responsabile.<br />
Secondo Ipsos, il rapporto<br />
tra italiani e Sostenibilità<br />
può essere definito entro<br />
quattro tipologie di persone:<br />
i sostenitori, gli aperti, gli<br />
scettici e gli indifferenti. Se<br />
i primi sono passati dal 20%<br />
del 2018 al 23% del 2022,<br />
gli indifferenti sono diminuiti<br />
dal 17 al 14%.<br />
Cosa vuol dire? Che la Sostenibilità<br />
sta diventando sempre<br />
più argomento di tutti: il<br />
95% degli italiani ne conosce<br />
almeno il concetto.<br />
29 LUNEDÌ<br />
AM<br />
30 MARTEDÌ<br />
AM<br />
31 MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
Giornata mondiale della Tigre<br />
PM<br />
Giornata mondiale dell’amicizia<br />
Giornata mondiale contro la tratta delle persone<br />
PM<br />
PM<br />
112 greenplanner
settimana 31<br />
luglio/agosto <strong>2024</strong><br />
1<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
PM<br />
2<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
SABATO<br />
3 4<br />
DOMENICA<br />
Verde digitale<br />
La transizione energetica e<br />
quella digitale sono due ambiti<br />
strettamente connessi e<br />
indagati da Francesco Caio e<br />
Pierangelo Soldavini in “Digitalizzazione.<br />
Per un nuovo<br />
rinascimento italiano” (Vita e<br />
Pensiero, 2023, 16 €, 181 pp.).<br />
I due professionisti sostengono<br />
come la necessità di<br />
un’accelerazione verso le fonti<br />
rinnovabili significhi, di pari<br />
passo, un’accelerazione nella<br />
profonda trasformazione<br />
dell’ecosistema energetico: da<br />
un sistema fortemente centralizzato<br />
a uno distribuito in cui<br />
un insieme di attori - spesso<br />
produttori e consumatori allo<br />
stesso tempo - sono interconnessi<br />
in un unico grande apparato.<br />
Un ecosistema che non è<br />
neanche ipotizzabile senza una<br />
diffusa adozione di elementi<br />
di comunicazione e controllo<br />
digitali, “intelligenti”, distribuiti<br />
e interconnessi. La sfida della<br />
digitalizzazione del Paese<br />
non rappresenta solamente<br />
un necessario adeguamento<br />
tecnologico per l’industria e per<br />
i cittadini, ma diventa uno strumento<br />
cruciale per il percorso<br />
verso un’Italia più<br />
sostenibile e adeguata<br />
alle nuove<br />
sfide ambientali.<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
greenplanner 113
Sempre più verde la vita degli italiani<br />
5<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
PM<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
Turismo greener<br />
& greener<br />
L’idea di turismo degli italiani<br />
è cambiata. Complice, forse,<br />
la pandemia, l’82% preferisce<br />
frequentare mete non affollate:<br />
non a caso, ad attrarre<br />
maggiormente gli italiani sono<br />
natura e paesaggi (65%), seguiti<br />
da arte, storia, cultura ed<br />
eventi (62%). A confermarlo è il<br />
12° rapporto “Italiani, turismo<br />
sostenibile ed ecoturismo”, a<br />
cura di Fondazione Univerde e<br />
Noto Sondaggi.<br />
Secondo l’indagine, nei prossimi<br />
dieci anni cresceranno la<br />
sensibilità per l’ecoturismo e<br />
il turismo sostenibile, inteso<br />
come pratica che rispetta l’ambiente<br />
e riduce il consumo di<br />
energie e risorse del territorio<br />
(+71% degli italiani). Il 76% degli<br />
intervistati già lo ritiene una<br />
pratica corretta, a cui avvicinarsi<br />
sempre di più.<br />
Però, quando arriva il momento<br />
di pianificare un viaggio, solo<br />
il 41% è disponibile a spendere<br />
il 10-20% in più per non danneggiare<br />
l’ambiente.<br />
Sui trasporti le idee sono chiare:<br />
il rapporto dimostra che il<br />
64% del campione selezionato<br />
ha già preferito muoversi<br />
con il treno proprio per motivi<br />
ecologici. Il trasporto su rotaia,<br />
infatti, è responsabile dello<br />
0,4% di emissioni di CO 2<br />
, confermandosi<br />
tra i sistemi<br />
di trasporto<br />
energeticamente<br />
più efficienti.<br />
6<br />
AM<br />
7<br />
AM<br />
MARTEDÌ<br />
MERCOLEDÌ<br />
PM<br />
PM<br />
114 greenplanner
settimana 32<br />
agosto <strong>2024</strong><br />
8<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
PM<br />
LO SAI<br />
CHE...<br />
9<br />
VENERDÌ<br />
Giornata internazionale dei popoli indigeni<br />
Esiste uno standard che<br />
certifica il buon turismo. È<br />
il Global sustainable tourism<br />
council (Gstc), organizzazione<br />
senza scopo di<br />
lucro nata dall’Unep e dal<br />
Unwto, che opera per definire<br />
standard, i criteri Gstc<br />
appunto, per lo sviluppo<br />
sostenibile nel turismo<br />
e nel settore<br />
dei viaggi a<br />
livello globale.<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
AM<br />
PM<br />
SABATO<br />
10 11<br />
Giornata<br />
mondiale<br />
del Leone<br />
DOMENICA<br />
A piedi è meglio<br />
Si cammina di più. Anche in<br />
vacanza: per questo i “cammini<br />
d’Italia” sono sempre<br />
più organizzati con mappe,<br />
segnalazioni e informazioni<br />
per soggiornare. Segnaliamo<br />
che c’è anche una App,<br />
WeWard, che invoglia e abitua<br />
a camminare. Fatti due<br />
calcoli, WeWard afferma che<br />
a fronte di 8.000-9.000 passi<br />
al giorno si arriva a “risparmiare”<br />
oltre mille euro l’anno.<br />
E questo a fronte del fatto<br />
che non si usa la macchina.<br />
greenplanner 115
Sempre più verde la vita degli italiani<br />
Buona luce<br />
per vivere meglio<br />
La luce naturale ha un enorme<br />
impatto sul nostro benessere<br />
e anche sulla produttività,<br />
e siccome trascorriamo il 90%<br />
del nostro tempo in ambienti<br />
chiusi è bene scegliere un sistema<br />
di illuminazione il più<br />
possibile naturale. In questo<br />
modo possiamo migliorare la<br />
creatività, l'umore e la concentrazione.<br />
Inoltre, una corretta<br />
illuminazione riduce lo stress<br />
e contribuisce a migliorare il<br />
sonno.<br />
Per questo motivo, Signify ha<br />
sviluppato nel tempo diverse<br />
soluzioni, sia per la casa sia per<br />
gli ambienti professionali, in<br />
grado di ricreare la luce naturale.<br />
La più recente e innovativa è<br />
NatureConnect, un sistema di<br />
pannelli che simulano gli effetti<br />
della luce solare in ambienti<br />
interni, portandone i benefici<br />
in termini di ciclo circadiano e<br />
benessere.<br />
NatureConnect non solo imita<br />
la luce diurna ma riproduce la<br />
vista del cielo utilizzando ricette<br />
di luce che aumentano i livelli<br />
di energia e ci permettono<br />
di sintonizzarci con la natura<br />
anche all’interno di uno spazio<br />
chiuso.<br />
12<br />
AM<br />
13<br />
AM<br />
14<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
MARTEDÌ<br />
MERCOLEDÌ<br />
Giornata internazionale della gioventù<br />
Giornata mondiale dell’Elefante<br />
PM<br />
PM<br />
PM<br />
116 greenplanner
settimana 33<br />
15<br />
AM<br />
16<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
PM<br />
agosto <strong>2024</strong><br />
Occhio al mare<br />
L’inquinamento dei mari<br />
passa anche per la lavatrice.<br />
Una delle cause è il lavaggio<br />
degli indumenti in nylon<br />
e poliestere che rilasciano<br />
parti microscopiche che poi<br />
finiscono nelle acque reflue e<br />
nell’ambiente. A confermarlo,<br />
uno studio condotto da Ocean<br />
Wise Conservation Association.<br />
Nei campioni di acqua<br />
prelevati sono stati rintracciati<br />
circa 40 frammenti per metro<br />
cubo, e il 92% del materiale era<br />
composto da fibre sintetiche.<br />
SABATO<br />
17 18<br />
DOMENICA<br />
Finirà il tempo<br />
dei profumi?<br />
Le temperature aumentano<br />
e a rimetterci sono anche i<br />
profumi naturali e i principi<br />
attivi già usati dalla medicina<br />
ayurvedica. Gelsomino, rosa,<br />
tuberosa e lavanda, tra le<br />
materie prime più utilizzate<br />
nella produzione di profumi,<br />
stanno soffrendo la siccità<br />
prolungata e l’alternanza tra<br />
ondate di calore e bombe<br />
d’acqua improvvise. In India<br />
le bizze della crisi climatica<br />
stanno mettendo a<br />
rischio anche<br />
la disponibilità<br />
di essenze<br />
mediche.<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
greenplanner 117
Sempre più verde la vita degli italiani<br />
FOCUS/TURISMO SOSTENIBILE<br />
L’ecologia è tema forte in Germania, tant’è che da qualche tempo a<br />
questa parte sono molti i turisti attenti all’ambiente che organizzano<br />
una vacanza in territorio tedesco. Molte le mete da visitare tutte<br />
quante con un perché Sostenibile. Tanto che un calcolatore permette di<br />
valutare le emissioni di ogni turista.<br />
Per maggiori informazioni www.germany.travel<br />
IN EVIDENZA<br />
La Germania è uno dei<br />
Paesi europei con la maggiore<br />
superficie boschiva,<br />
che ricopre circa il 32%<br />
del territorio nazionale.<br />
E non c’è solo la Foresta<br />
Nera...<br />
Vacanze tedesche<br />
A cura della redazione<br />
La strategia turistica dell’Ente Nazionale<br />
Germanico per il Turismo (Gntb) punta sul<br />
Green per rilanciare la visita in tutte le stagioni<br />
dei propri territori. E le risposte non mancano:<br />
la Germania è, infatti, al sesto posto su 163<br />
Paesi nell’indice Esg che valuta i progressi verso<br />
il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo<br />
sostenibile delle Nazioni Unite; al quinto posto<br />
su 117 Paesi nel Travel & Tourism Development<br />
Index del World Economic Forum e al 13°<br />
posto su 180 Paesi nell’indice di performance<br />
ambientale.<br />
L’inclusività e l’accessibilità delle mete è totale:<br />
anche i visitatori con disabilità possono godersi<br />
una vacanza in Germania, dove negli ultimi<br />
anni sono aumentate le<br />
alternative per organizzare<br />
un viaggio in sicurezza e con<br />
facilità.<br />
118 greenplanner<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Per gli amanti della bicicletta<br />
la Germania offre<br />
oltre 250 itinerari ciclabili<br />
a lunga percorrenza.<br />
Inoltre, lungo il tragitto<br />
ci sono circa 4.700 bed<br />
& bike.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Sono ben quattro i Dark<br />
sky park in Germania<br />
certificati da Ida. Prendeteli<br />
in considerazione<br />
per una vacanza lontana<br />
dall’inquinamento luminoso.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Embrace German Nature:<br />
un terzo della superficie<br />
tedesca è “Paesaggio<br />
naturale nazionale"; 16<br />
i Parchi nazionali e 104<br />
quelli naturali... e poi da<br />
scoprire i siti Unesco.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
© Depositphotos
Siamo snowboarder, siamo sciatori, siamo runner, siamo<br />
climber, siamo ciclisti, siamo trekker. Siamo tutto ciò che è<br />
OUTDOOR.<br />
Siamo praticanti, siamo professionisti, siamo principianti e<br />
siamo - tutti - guidati dalle medesime passioni.<br />
Siamo coloro che hanno provato a cercare sé stessi<br />
all’interno degli AMBIENTI NATURALI e che<br />
riconoscono questo processo come fondamentale per la<br />
crescita della CULTURA UMANA.<br />
CREDIAMO<br />
Nella centralità dell’ambiente naturale all’interno<br />
dell’esperienza umana e in una visione biocentrica del<br />
mondo.<br />
Nell’uomo come effettivo componente della realtà<br />
naturale.<br />
Nell’utilità delle pratiche outdoor come mezzo di<br />
riconnessione con l’ambiente naturale.<br />
Nella funzione della cultura outdoor come mezzo di<br />
sensibilizzazione verso le problematiche ambientali.<br />
Nella limitatezza di una visione delle pratiche outdoor<br />
<br />
superamento dei limiti.<br />
<br />
<br />
da parte della massa critica.<br />
Nell’importanza di qualunque partecipazione attiva, dalla<br />
più piccola alla più grande.<br />
Nell’importanza dell’educazione e dell’esempio.<br />
In una possibile coesistenza tra gli aspetti di sviluppo<br />
territoriale legati all’outdoor e il rispetto ambientale.<br />
Valorizziamo il superamento dei limiti soggettivi in<br />
campo outdoor ma riconosciamo questo obiettivo come<br />
assolutamente secondario rispetto all’ESPERIENZA IN<br />
NATURA e con la natura.<br />
Ci battiamo per diffondere una chiave PULITA e<br />
COSCIENTE delle pratiche outdoor che rispetti in primis<br />
l’ambiente naturale e che concepisca l’uomo stesso come<br />
PARTE INTEGRANTE di quella natura all’interno della<br />
quale - oltre che vivere - pratichiamo queste passioni<br />
che ci permettono di imparare, divertirci, condividere e<br />
sopravvivere.<br />
In un momento come questo, in cui le pratiche outdoor<br />
sono oggetto di un business crescente e sempre più spesso<br />
strumentalizzate da logiche di marketing che spingono<br />
verso la mera spettacolarizzazione, ribadiamo l’importanza<br />
dell’ESSENZA PIÙ PURA DELL’OUTDOOR come<br />
mezzo per riconnetterci con la parte più profonda e vera di<br />
noi stessi.<br />
Per questa ragione LOTTEREMO per creare e diffondere<br />
una CULTURA OUTDOOR che si ponga in prima linea<br />
per RIAVVICINARE L’UOMO ALLE PROPRIE<br />
ORIGINI oggettive e per difendere il contesto senza il<br />
quale queste pratiche non avrebbero senso di esistere:<br />
l’ambiente naturale.<br />
Nella necessità di perseguire una cultura outdoor<br />
transnazionale e intercontinentale.<br />
CI OPPONIAMO<br />
A una visione antropocentrica del mondo che riduce la<br />
natura a mera risorsa economica.<br />
Alla strumentalizzazione della natura.<br />
<br />
Allo sterile green marketing che non sia sostenuto da<br />
concrete azioni e da campagne volte alla sensibilizzazione<br />
verso tematiche ambientali.<br />
<br />
ambientale.<br />
Allo sfruttamento di aree sensibili in nome di un presunto<br />
progresso economico che non tiene in considerazione<br />
<br />
forniti dagli ecosistemi al genere umano.<br />
Vogliamo quindi porre le basi e manifestare le nostre<br />
intenzioni per creare un CAMBIAMENTO CULTURALE<br />
OUTDOOR che non sia imposto e neppure supposto,<br />
bensì ricercato, sudato e gridato liberamente da chiunque<br />
condivida tali principi.<br />
Vogliamo creare una MASSA CRITICA<br />
D’AVANGUARDIA in grado di INFLUENZARE IL<br />
MERCATO OUTDOOR e gli operatori del settore perché<br />
siano sempre più responsabili verso le proprie comunità di<br />
consumatori e sempre più attente ai processi produttivi e<br />
organizzativi SOSTENIBILI.<br />
<br />
politico/economiche verso la CONSERVAZIONE DEGLI<br />
AMBIENTI NATURALI e verso uno sviluppo sostenibile<br />
dei territori e della cultura outdoor.<br />
Operiamo e lavoriamo dal basso perché crediamo nella<br />
PARTECIPAZIONE ATTIVA e perché è in basso<br />
che sta la terra su cui ci muoviamo e che, più di ogni altra<br />
cosa, desideriamo difendere.<br />
Luca Albrisi<br />
Simone Barberi<br />
Andrea Benesso<br />
Davide “Zeo” Branca<br />
Luca Dalpez<br />
Maria Carla Ferrero<br />
Francesco “Paco” Gentilucci<br />
Davide Grazielli<br />
Dino Lanzaretti<br />
Jacopo Larcher<br />
Matteo Pavana<br />
Eva Toschi<br />
greenplanner 119
Sempre più verde la vita degli italiani<br />
Perché conviene<br />
andar per boschi<br />
I boschi, se ben curati, ricoprono<br />
un ruolo cruciale per<br />
il benessere globale e collettivo:<br />
secondo l’Inventario<br />
nazionale delle foreste e dei<br />
serbatoi forestali di carbonio<br />
(Infc 2015), circa il 36,7%<br />
del territorio italiano ne è<br />
ricoperto. La Sardegna ha<br />
l’11,3% delle foreste italiane,<br />
seguita a breve distanza da<br />
Toscana (10,9%) e Piemonte<br />
(8,7%) che sono le tre regioni<br />
più boscate del Paese.<br />
Ma non solo: l’immersione<br />
nei boschi ha effetti positivi<br />
sulla salute, come attestano<br />
numerosi studi scientifici.<br />
All’origine di tali benefici c’è<br />
la nostra familiarità con questi<br />
luoghi, che hanno costituito<br />
per lungo tempo l'habitat<br />
degli esseri umani. Le molecole<br />
immesse dalle piante<br />
nell’atmosfera poi, svolgono<br />
19<br />
AM<br />
20<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
MARTEDÌ<br />
Giornata mondiale dell’aiuto umanitario<br />
Giornata mondiale della fotografia<br />
PM<br />
PM<br />
21<br />
AM<br />
MERCOLEDÌ<br />
Giornata internazionale del ricordo<br />
e tributo alle vittime del terrorismo<br />
PM<br />
120 greenplanner
settimana 34<br />
agosto <strong>2024</strong><br />
22<br />
AM<br />
23<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
Giornata internazionale per la commemorazione<br />
del commercio degli schiavi e della sua abolizione<br />
PM<br />
attività di tipo antinfiammatorio,<br />
analgesico, antiossidante,<br />
antiproliferativo, ansiolitico<br />
e antidepressivo. È<br />
questo l’ambito di ricerca di<br />
Federica Zabini e Francesco<br />
Meneguzzo dell’Istituto per<br />
la bioeconomia del Cnr. Che<br />
vi consigliamo di seguire.<br />
Le A dei boschi<br />
I boschi rilasciano composti<br />
organici che hanno<br />
effetto:<br />
• antinfiammatorio<br />
• analgesico<br />
• antiossidante<br />
• antiproliferativo<br />
• ansiolitico<br />
• antidepressivo<br />
SABATO<br />
24 25<br />
DOMENICA<br />
Lo dice la scienza<br />
Negli ultimi anni si sono<br />
accumulate evidenze statisticamente<br />
significative<br />
sugli effetti positivi dell’immersione<br />
nei boschi, anche<br />
per periodi molto brevi,<br />
soprattutto per quanto<br />
riguarda il benessere psicologico<br />
(stress, ansia, depressione)<br />
e fisiologico, con<br />
effetti positivi a livello dei<br />
sistemi cardio-respiratorio<br />
e immunitario. Viceversa,<br />
è noto che la mancanza di<br />
contatto con la natura è<br />
un fattore di rischio per la<br />
salute mentale. La diffusione<br />
di disturbi come ansia e<br />
depressione sta crescendo<br />
rapidamente, soprattutto<br />
tra i residenti delle aree<br />
urbane, e dopo la recente<br />
pandemia.<br />
greenplanner 121
Sempre più verde la vita degli italiani<br />
12 milioni di italiani<br />
se la fumano<br />
Il fumo è causa nota di almeno<br />
25 patologie tra cui Bpco e<br />
malattie cardiovascolari. Circa<br />
l’85% dei casi di cancro del<br />
polmone è legato all’abitudine<br />
al fumo. I dati sono spaventosi,<br />
tanto più che secondo il<br />
Ministero della Salute, i fumatori<br />
in Italia sarebbero oltre<br />
12 milioni. Sono poi 93mila le<br />
persone all’anno che muoiono<br />
per le conseguenze del fumo<br />
da sigaretta.<br />
«È estremamente importante<br />
fare capire alle persone che<br />
l’abitudine al fumo è molto<br />
insidiosa e pericolosa perché<br />
i danni non si manifestano in<br />
maniera acuta, come in altre<br />
patologie (quelle cardiovascolari,<br />
come l’infarto del miocardio<br />
per esempio), ma hanno un<br />
tempo di latenza molto lungo,<br />
di 20-30 anni, per potersi affermare,<br />
quindi bisogna fare<br />
capire che le conseguenze<br />
sono estremamente debilitanti<br />
e alterano la qualità di vita delle<br />
persone». È questo l’appello di<br />
Alessandro Vatrella, presidente<br />
della Società Italiana Pneumologia<br />
Campania, impegnato<br />
nella cura dei pazienti che sviluppano<br />
malattie legate all’abitudine<br />
del fumo di sigaretta.<br />
26<br />
AM<br />
PM<br />
27<br />
AM<br />
PM<br />
28<br />
LUNEDÌ Giornata mondiale del Cane<br />
MARTEDÌ<br />
MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
Cabina fumatori al Parlamento<br />
europeo di Bruxelles<br />
122 greenplanner
settimana 35<br />
agosto/settembre <strong>2024</strong><br />
29<br />
AM<br />
PM<br />
30<br />
GIOVEDÌ Giornata mondiale contro i test nucleari<br />
VENERDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
LO SAI<br />
CHE...<br />
Oggi nei centri antifumo accede<br />
solo lo 0,1% dei fumatori.<br />
Il tabagismo è un fenomeno<br />
molto insidioso e deve<br />
essere affrontato con forza<br />
attraverso la cultura della<br />
riduzione del rischio e una<br />
solida rete di clinici, pazienti<br />
e associazioni di pazienti.<br />
È quanto consiglia Motore<br />
Sanità.<br />
Troppo rumore<br />
In Europa l’inquinamento acustico<br />
rappresenta la seconda<br />
maggiore minaccia ambientale<br />
per la salute dopo l’inquinamento<br />
dell’aria: più di<br />
100 milioni di persone,<br />
vale a dire il 20% della<br />
popolazione, sono<br />
esposte a livelli eccessivi<br />
di rumore. I rumori più nocivi<br />
provengono da strade, ferrovie<br />
e traffico aereo.<br />
SABATO<br />
31 1<br />
Giornata<br />
internazionale<br />
della solidarietà<br />
DOMENICA<br />
12 anni di<br />
<strong>GreenPlanner</strong><br />
Il diario continua a pag. 128<br />
NUMERO 8 / 2020<br />
In difesa degli animali<br />
assediati dall’inquinamento.<br />
MediaPartner Wwf.<br />
greenplanner 123
Sempre più verde la vita degli italiani<br />
Dal Rapporto sulla felicità nel mondo<br />
Le 10 nazioni più felici sono...<br />
a cura di Camilla Galli Macricè<br />
La prima Giornata mondiale<br />
della felicità è stata<br />
celebrata undici anni fa,<br />
il 20 marzo 2013. Da allora in<br />
molti riconoscono l’importanza<br />
di misurare la felicità e il benessere<br />
personale, tant’è che<br />
sempre più aziende, ma anche<br />
pubbliche amministrazioni,<br />
stanno sostenendo maggiormente<br />
le politiche pubbliche e<br />
private allo scopo di contribuire<br />
a promuovere la felicità e il benessere.<br />
E sono nati anche dei movimenti<br />
che portano avanti il benessere<br />
della persona (in fondo<br />
felicità vuol dire appunto<br />
stare e sentirsi bene).<br />
Allora, andiamo a vedere in<br />
quale Paese ci si sente più felici<br />
(nb: manca l’Italia).<br />
I dieci paesi più felici sono (in<br />
ordine decrescente):<br />
1. Finlandia<br />
2. Danimarca<br />
3. Islanda<br />
4. Israele<br />
5. Paesi Bassi<br />
Fonte: Rapporto sulla felicità<br />
nel mondo (dati al 2023)<br />
6. Svezia<br />
7. Norvegia<br />
8. Svizzera<br />
9. Lussemburgo<br />
10. Nuova Zelanda<br />
La Finlandia si conferma al vertice<br />
della classifica per il sesto<br />
anno consecutivo. La Lituania<br />
è l’unico paese nuovo a entrare<br />
nei primi venti posti, conquistando<br />
più di trenta posizioni<br />
rispetto al 2017. L’Afghanistan<br />
e il Libano, devastati dalla<br />
guerra, restano i due paesi più<br />
infelici tra quelli oggetto del<br />
sondaggio.<br />
In generale, le persone sono<br />
più felici se vivono in paesi<br />
dove lo scarto di felicità è<br />
minore. Gli scarti di felicità a<br />
livello globale sono rimasti<br />
pressoché stabili, pur essendo<br />
cresciuti in molti paesi africani.<br />
Per saperne di più vi invitiamo<br />
a leggere il “Rapporto sulla felicità<br />
nel mondo”, una pubblicazione<br />
della Sustainable Development<br />
Solutions Network<br />
basata sui dati del Gallup World<br />
Poll. Il rapporto è sostenuto<br />
da: Fondazione Ernesto Illy, Illycaffè,<br />
Davines Group, Wall’s<br />
(marchio di gelati di Unilever),<br />
The Blue Chip Foundation,<br />
The William, Jeff and Jennifer<br />
Gross Family Foundation,<br />
The Happier Way Foundation<br />
e The Regeneration Society<br />
Foundation.<br />
PER STUDIARE E CAPIRE LA FELICITÀ...<br />
Sonja Lyubomirsky - della University of California,<br />
Riverside - ha dimostrato che la felicità<br />
dipende al 50% dalla genetica, per il 10%<br />
dalle circostanze della vita e per il<br />
restante 40% da comportamenti.<br />
124 greenplanner<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Scienziati, ricercatori ed esperti concordano<br />
tutti sullo stesso punto: il binomio<br />
felicità-Sostenibilità non solo è possibile,<br />
ma è anche efficace.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
© Depositphotos
Per conoscere le imprese<br />
Act now: Pulsee Luce e Gas<br />
invita ad agire subito<br />
per la salvaguardia del Pianeta<br />
Dall’app di Pulsee, connessa<br />
ad AWorld, gli utenti che hanno<br />
sottoscritto un contratto con<br />
l’utility full digital di Axpo Italia<br />
possono misurare il proprio<br />
impatto ambientale e adottare<br />
nuovi comportamenti<br />
Èuna comunità sempre più consapevole<br />
e Sostenibile quella che ruota<br />
attorno a Pulsee Luce e Gas, brand<br />
per le utenze domestiche full digital di<br />
Axpo Italia. I clienti di questa utility stanno utilizzando<br />
attivamente l’app Pulsee che, tra gli altri<br />
servizi, include AWorld, piattaforma nata dall’omonima<br />
start-up italiana con l’obiettivo di guidare<br />
e incentivare le persone a vivere in maniera<br />
sempre più sostenibile, misurandone l’impatto e<br />
la footprint sull’ambiente.<br />
Si tratta di un’operazione<br />
culturale di “impact engagement”,<br />
che utilizza<br />
tecniche di gamification<br />
basandosi sull’interrelazione<br />
di 3 macro-fasi:<br />
education, engagement e<br />
misurazione d’impatto.<br />
Inoltre, dall’app di Pulsee<br />
ora collegata ad AWorld<br />
è possibile calcolare, attraverso<br />
l’algoritmo sviluppato<br />
in partnership con<br />
Unfccc (Unites Nations Framework Convention<br />
on Climate Change) la propria Carbon footprint.<br />
Quest’ultima viene calcolata a partire da una serie<br />
di domande appartenenti a 4 aree di impatto<br />
(food, home, travel, shopping) che permettono di<br />
tracciare le proprie emissioni annuali.<br />
Pulsee Luce e Gas è sempre più Green<br />
Pulsee Luce e Gas è da sempre impegnata nelle<br />
azioni a tutela dell’ambiente. Oltre a offrire,<br />
senza costi aggiuntivi, a tutti i suoi clienti energia<br />
elettrica certificata al 100% da fonti rinnovabili<br />
grazie al programma My Green Energy,<br />
che consente di ricevere energia verde per la<br />
fornitura elettrica di casa e di ottenere la certificazione<br />
annuale della provenienza per i propri<br />
consumi, con Zero Carbon Footprint permette di<br />
azzerare le emissioni di CO 2<br />
(stimate sulla base<br />
delle abitudini di vita) per essere completamente<br />
carbon-free.<br />
«Questa integrazione dei servizi di Pulsee ha una<br />
valenza duplice: continuare a mettere al centro<br />
l’innovazione del settore energetico e allo stesso<br />
tempo occuparci in maniera concreta del nostro<br />
Pianeta - afferma Alicia Lubrani, chief marketing<br />
officer e country corporate communication<br />
director di Axpo e Pulsee<br />
Luce e Gas -. Siamo particolarmente<br />
orgogliosi<br />
di poter condividere con<br />
tutti i nostri clienti il sistema<br />
di valori di AWorld.<br />
Un operatore energetico<br />
che guarda al futuro<br />
deve saper andare oltre<br />
la commodity e proporre<br />
ai consumatori un insieme<br />
di servizi che consenta<br />
di unire al controllo delle<br />
utenze, passioni, priorità<br />
e uno stile di vita sostenibile. Oggi i consumatori<br />
sono molto più consapevoli delle sfide che incombono<br />
e chiedono alle aziende attenzione e concretezza<br />
verso la Sostenibilità e il climate change. Con<br />
AWorld vogliamo stimolarli a supportare questo<br />
percorso verso un futuro net zero».<br />
Pulsee Luce e Gas è un marchio di Axpo Italia SpA. Sede legale: Via IV Novembre, 149, 00187 Roma.<br />
Sede operativa: Via XII Ottobre, 1, 16121 Genova. Uffici di Milano: Corso Italia 3, 20121 Milano
126 greenplanner<br />
appunti del mese<br />
L<br />
26<br />
9<br />
2<br />
16<br />
23<br />
30<br />
M<br />
27<br />
10<br />
3<br />
17<br />
24<br />
1<br />
M<br />
28<br />
11<br />
4<br />
18<br />
25<br />
2<br />
G<br />
29<br />
12<br />
5<br />
19<br />
26<br />
3<br />
V<br />
30<br />
13<br />
6<br />
20<br />
27<br />
4<br />
S<br />
31<br />
14<br />
7<br />
21<br />
28<br />
5<br />
D<br />
1<br />
15<br />
8<br />
22<br />
29<br />
6
settembre/<br />
Muoviamoci al meglio<br />
senza inquinare<br />
La filosofia implica<br />
una mobilità libera del pensiero,<br />
è un atto creativo<br />
che dissolve le ideologie.<br />
Martin Heidegger, filosofo<br />
Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />
Friuli Venezia Giulia: Musei Tarvisio (UD). Interno della Miniera di Raibl di Cave del Predil<br />
Foto: Elena Menis<br />
greenplanner 127
Muoviamoci al meglio senza inquinare<br />
Economie<br />
in movimento:<br />
lo sharing “spacca”<br />
La sharing mobility è in continua<br />
crescita nelle città italiane,<br />
e porta con sé nuovi modi di vivere<br />
le nostre vite. Carsharing,<br />
scootersharing, bikesharing,<br />
monopattino sharing: la micromobilità<br />
affascina gli italiani,<br />
2 LUNEDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
3 MARTEDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
che optano anche per le soluzioni<br />
piccole ed elettriche.<br />
La sharing italiana diventa così<br />
sempre più green: lo attesta<br />
l’Osservatorio Nazionale sulla<br />
Sharing Mobility, che evidenzia<br />
come il 94,5% dei veicoli in<br />
condivisione nelle città italiane<br />
sia ormai a zero emissioni.<br />
Le città simbolo della sharing<br />
mobility continuano a essere<br />
Milano e Roma, ma anche Palermo<br />
e Napoli stanno salendo<br />
nelle classifiche, confermando<br />
quindi una crescita del settore<br />
nel Centro-Sud.<br />
4 MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
Meglio<br />
che all’estero<br />
La sharing mobility italiana<br />
afferma la sua posizione di<br />
vertice nel confronto con<br />
l’Europa, nell’European sha-<br />
128 greenplanner
settimana 36<br />
settembre <strong>2024</strong><br />
5<br />
AM<br />
6<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
Giornata internazionale della carità<br />
PM<br />
PM<br />
red mobility index, tracciato<br />
da Fluctuo, con Milano prima<br />
città europea in termini<br />
di veicoli in sharing per abitante.<br />
Come numero assoluto<br />
di veicoli presenti su strada,<br />
Roma è al quarto posto in<br />
Europa e Milano la segue al<br />
quinto, e sono precedute da<br />
Parigi, Berlino e Amburgo.<br />
Milano è “medaglia di bronzo”<br />
per l’uso del bikesharing,<br />
dopo Parigi e Barcellona,<br />
mentre Roma è prima per la<br />
crescita dei noleggi in scooter<br />
sharing del 2022 rispetto a<br />
quelli del 2021.<br />
LO SAI<br />
CHE...<br />
• La maggioranza delle<br />
percorrenze non avviene<br />
nei giorni lavorativi, ma<br />
nel weekend<br />
• Gli spostamenti cosiddetti<br />
non sistematici e<br />
per motivazioni diverse<br />
da lavoro e studio sono<br />
predominanti<br />
SABATO<br />
7 8 DOMENICA<br />
Giornata<br />
internazionale<br />
dell’aria pulita<br />
per i cieli blu<br />
Giornata<br />
internazionale<br />
dell’alfabetizzazione<br />
Purtroppo, però, questa<br />
struttura della mobilità<br />
tende a premiare la flessibilità<br />
dell’auto privata (e<br />
questo non va a vantaggio<br />
dell’ambiente), penalizzando<br />
l’uso del trasporto<br />
pubblico. Tuttavia, fa anche<br />
intravvedere la potenzialità<br />
dei servizi di sharing mobility<br />
e la possibile espansione<br />
della mobilità attiva,<br />
soprattutto quella in bicicletta.<br />
Fonte: App Pollicino<br />
greenplanner 129
Muoviamoci al meglio senza inquinare<br />
Anche<br />
le assicurazioni<br />
si “muovono”<br />
«L’aumento dei mezzi in circolazione<br />
in sharing - osserva<br />
Paola Bianchi, chief commercial<br />
officer di Ima Italia Assistance<br />
- e le differenti tipologie<br />
presenti ci impongono lo studio<br />
di un prodotto di assistenza<br />
alla mobilità al passo con i<br />
9 LUNEDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
10 MARTEDÌ<br />
Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio<br />
AM PM<br />
IL<br />
DATO<br />
11 MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
99 kg<br />
COMPRARE UNA BICI USATA<br />
CONSENTE DI RISPARMIARE<br />
MEDIAMENTE<br />
Fonte: Report Second Hand Effect<br />
2021, realizzato per Subito da Ivl,<br />
Istituto Svedese di Ricerca Ambientale,<br />
che analizza l’impatto ambientale della<br />
compravendita dell’usato basandosi sul<br />
metodo Lca (Life-Cycle Assessment)<br />
130 greenplanner
settimana 37<br />
settembre <strong>2024</strong><br />
12<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
Giornata internazionale senza sacchetti di plastica<br />
PM<br />
tempi e in grado di incontrare<br />
le esigenze degli utenti con<br />
prodotti innovativi, sempre più<br />
smart e personalizzabili».<br />
Ima Italia, assieme a Datafolio,<br />
società assicurativa specializzata<br />
nell’uso dei dati per la gestione<br />
dei rischi di mobilità, ha<br />
ideato un’assicurazione 100%<br />
pay as you go, basata unicamente<br />
sui chilometri percorsi e<br />
l’esposizione al rischio.<br />
13<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
Vai di elettrico<br />
SABATO<br />
14 15 DOMENICA<br />
Giornata<br />
mondiale<br />
della<br />
democrazia<br />
Entro il 2030 le case automobilistiche<br />
investiranno quasi<br />
1.200 miliardi di euro per l’elettrificazione,<br />
e già in questi<br />
ultimi due anni un quinto delle<br />
auto prodotte in Italia è stato<br />
full electric.<br />
Una quota destinata a crescere<br />
notevolmente nei prossimi<br />
anni. L’intera filiera della componentistica<br />
dovrà quindi farsi<br />
trovare pronta, per alimentare<br />
la produzione locale di auto e<br />
per l’export. Il dato è certificato<br />
dall’Osservatorio Tea, nato<br />
su impulso di Motus-E e del<br />
Cami (il Center for automotive<br />
and mobilityinnovation del<br />
Dipartimento di Management<br />
dell’Università Ca’ Foscari Venezia).<br />
Giuseppe Giulio Calabrese<br />
è il responsabile scientifico<br />
dell’Osservatorio Tea, oltre<br />
a essere dirigente di ricerca del<br />
Cnr-IrCres.<br />
greenplanner 131
Muoviamoci al meglio senza inquinare<br />
Idrogeno<br />
avanti tutta<br />
A poco a poco,<br />
anche in Europa ci<br />
si sposta su mezzi alimentati<br />
a idrogeno. La Germania è in<br />
testa (+70%), seguita da Paesi<br />
Bassi e Svizzera. In Italia la<br />
mancanza di una rete di stazioni<br />
di rifornimento adeguata ha<br />
limitato fortemente la crescita<br />
del mercato. Proprio per questo,<br />
all’interno dei 3,64 miliardi<br />
previsti per la filiera idrogeno<br />
nel Pnrr, 530 milioni di euro<br />
sono dedicati a sostenere la<br />
costruzione di stazioni per il<br />
trasporto stradale (230 milioni,<br />
40 stazioni) e ferroviario (300<br />
milioni per 10 stazioni) entro<br />
il 2026.<br />
In particolare, ci tiene a sottolineare<br />
l’associazione H2It seguendo<br />
le linee guida del Mise,<br />
per il trasporto stradale pesante<br />
l’obiettivo è di avere il 2% della<br />
flotta nazionale di camion a<br />
lungo raggio alimentato a idrogeno<br />
al 2030, spianando così la<br />
strada anche allo sviluppo della<br />
mobilità leggera a idrogeno.<br />
Fonte: H2IT<br />
16 LUNEDÌ<br />
AM<br />
17 MARTEDÌ<br />
AM<br />
Giornata mondiale per la protezione<br />
della fascia di ozono<br />
16/22 settembre: Settimana europea<br />
della mobilità sostenibile<br />
PM<br />
PM<br />
Al posto<br />
dei jet privati<br />
Troppi jet privati partono<br />
dall’Italia (un volo su 10), che<br />
diventa così il quarto Paese<br />
europeo per numero di voli<br />
effettuati, 55.624 (in crescita<br />
del 61% rispetto al 2021). Da<br />
notare anche che il 55% dei<br />
voli di jet privati effettuati in<br />
Europa nel 2022 ha percorso<br />
una distanza inferiore a 750<br />
km, in molti casi percorribile<br />
con alternative più sostenibili.<br />
18 MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
Giornata mondiale per il monitoraggio delle acque<br />
Giornata internazionale della parità di retribuzione<br />
PM<br />
132 greenplanner
settimana 38<br />
settembre <strong>2024</strong><br />
19<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
PM<br />
Così, al Parlamento italiano<br />
è stata depositata una legge<br />
presentata da Alleanza Verdi<br />
e Sinistra che prevede un<br />
divieto graduale entro il 2030<br />
di volo dei jet privati che non<br />
garantiscano emissioni zero, e<br />
che possono essere facilmente<br />
sostituiti da un viaggio in treno<br />
in Italia. Inserita anche una revisione<br />
al rialzo della tassazione<br />
sui voli e sul carburante dei<br />
jet privati.<br />
20<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
SABATO<br />
21 22 DOMENICA<br />
Giornata<br />
internazionale<br />
della pace<br />
Giornata<br />
mondiale<br />
dell’Alzheimer<br />
Giornata<br />
mondiale<br />
senza auto<br />
La rete<br />
del carpooling<br />
In macchina al lavoro? Solo<br />
se vai con qualche collega. È<br />
questa la logica del carpooling,<br />
pratica che sta prendendo<br />
piede anche in Italia. L’app<br />
di Jojob Real Time Carpooling<br />
permette di mettere in collegamento<br />
i passeggeri ma<br />
anche di valutare i risparmi di<br />
CO 2<br />
. Ma non solo: il carpooling<br />
ha anche dei vantaggi economici,<br />
sia per chi ospita sia per<br />
chi “prende un passaggio”. La<br />
presenza di migliaia di tragitti<br />
che collegano il territorio alle<br />
singole sedi aziendali rappresenta<br />
una nuova alternativa di<br />
trasporto: una vera e propria<br />
rete di trasporti per chi fa pendolarismo.<br />
greenplanner 133
Muoviamoci al meglio senza inquinare<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
Facciamo<br />
il check up alla bici<br />
Manutenere una bicicletta è<br />
alla base della nostra sicurezza<br />
stradale. Si tratta di<br />
un’operazione semplice, ma<br />
spesso ci si dimentica di effettuarla.<br />
A questo QRcode<br />
qualche saggio consiglio da<br />
prendere in considerazione,<br />
soprattutto se la<br />
bici “ha riposato”<br />
tutto l’inverno nel<br />
box o in cantina.<br />
23<br />
LUNEDÌ Giornata internazionale delle lingue dei segni<br />
AM<br />
PM<br />
24 MARTEDÌ<br />
AM<br />
Giornata mondiale del sordo<br />
PM<br />
Le operazioni<br />
di manutenzione<br />
sulla bici prevedono<br />
il controllo di:<br />
• COPERTONI E CAMERE D’ARIA<br />
• PATTINI DEI FRENI<br />
• LUCI ANTERIORI E POSTERIORI<br />
• CATENA<br />
Caro lucchetto...<br />
A proposito di lucchetti, se<br />
non lo avete già, inutile lesinare<br />
sul costo, perché altrimenti<br />
diventano eccessiva-<br />
134 greenplanner<br />
25 MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
PM
settimana 39<br />
settembre <strong>2024</strong><br />
26<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
Giornata europea delle lingue<br />
Giornata mondiale per l’eliminazione<br />
delle armi nucleari<br />
PM<br />
mente facili da<br />
aprire o danneggiare.<br />
Meglio spendere<br />
50/75 euro<br />
per un buon lucchetto<br />
e ritrovare<br />
sempre la bicicletta, piuttosto<br />
che spenderne 10 e la settimana<br />
dopo doverne ricomprare<br />
una nuova. Non è così<br />
che si ottimizzano i costi.<br />
27<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
Giornata mondiale del turismo<br />
PM<br />
LO SAI<br />
CHE...<br />
Seppur non obbligatorio<br />
per il Codice della Strada,<br />
è buona cosa installare uno<br />
specchietto sulla bicicletta<br />
per guardarsi alle spalle,<br />
specie prima di cominciare<br />
a svoltare a sinistra o per<br />
capire se qualcuno ci sta<br />
tallonando per compiere<br />
qualche manovra.<br />
SABATO<br />
28 29 DOMENICA<br />
Giornata<br />
internazionale<br />
dell’accesso<br />
universale<br />
all’informazione<br />
Giornata<br />
mondiale<br />
del cuore<br />
12 anni di<br />
<strong>GreenPlanner</strong><br />
Il diario continua a pag. 142<br />
NUMERO 9 / 2021<br />
Street art per città<br />
veramente smart.<br />
greenplanner 135
OFFRIRE UN FUTURO MIGLIORE<br />
AI BAMBINI DI OGGI, AL MONDO DI DOMANI.<br />
Donare è una potente manifestazione di altruismo<br />
a ui diamo molto alore per sinia<br />
impegnarsi attivamente per il cambiamento.<br />
Si possono donare somme di denaro, per<br />
supportare chi ha più bisogno o si può donare<br />
il proprio tempo e le proprie conoscenze.<br />
Per chi desidera donare il proprio tempo, Save<br />
the Children, la più importante organizzazione ione<br />
internazionale indipendente che da oltre 100<br />
anni lotta per salvare le bambine e i bambini a<br />
rischio e garantire loro un futuro, si impegna nel<br />
progettare esperienze di volontariato utili alla<br />
causa e motivanti per le persone e per dare ai<br />
propri volontari la possibilità di diventare attivi-tivista<br />
nel proprio territorio, partecipando ed essen-sendo<br />
testimoni e agenti di impatto e cambiamento<br />
nella vita di bambini, bambine e adolescenti più in<br />
difcoltà supportati dallrganizzazione.<br />
Anche le aziende possono coinvolgere le proprie prie<br />
persone in attività di volontariato e team ding, dando la possibilità a quelle persone che<br />
buil-<br />
vorrebbero impegnarsi ma non hanno tempo di<br />
farlo: il volontariato di “competenza” è per i stri beneciari una preziosa risorsa.<br />
no-<br />
I dipendenti possono essere coinvolti in attività<br />
di retake o a momenti di formazione su tematiche<br />
concordate ai ragazzi e alle ragazze dei nostri<br />
26 Punti Luce, centri educativi ad accesso<br />
pomeridiano gratuito sorti nelle periferie più<br />
svantaggiate delle città italiane.<br />
Le aziende sono anche protagoniste di partner-<br />
ship che rappresentano per Save the Children un<br />
ambito di collaborazione virtuoso: la sostenibilità,<br />
tema centrale per le imprese, signica trovare<br />
il giusto punto di equilibrio tra protto e benessere,<br />
inteso come attenzione rivolta alle persone, al<br />
territorio e alla comunità di riferimento.<br />
Le aziende mettono a disposizione non solo fondi,<br />
ma le loro conoscenze, il personale volontario<br />
e le reti di relazioni: Save the Children non è<br />
vista solo come un ente da sostenere nanziariamente,<br />
ma un attore che riesce a supportare<br />
l’azienda nella totalità del suo impegno e a cambiare<br />
insieme il futuro di tantissimi bambini in<br />
Italia e nel mondo.<br />
Per avere maggiori informazioni sul volontariato<br />
in Save the Children scrivi a:<br />
Volontariato@savethechildren.org<br />
Per info sulle partnership aziendali, scrivi a:<br />
italy.corporate@savethechildren.org
Muoviamoci al meglio senza inquinare<br />
Pianificazione territoriale<br />
a cura di Silvia Livoni<br />
esperta di marketing territoriale<br />
La bicicletta tra rigenerazione,<br />
Sostenibilità e fruibilità dei luoghi<br />
Per il World business council<br />
for sustainable development<br />
"mobilità sostenibile"<br />
significa dare alle persone<br />
la possibilità di spostarsi<br />
in libertà, comunicare e<br />
stabilire relazioni senza mai<br />
perdere di vista l'aspetto<br />
umano e quello ambientale,<br />
oggi come in futuro.<br />
© Paolo Ciaberta per Bike Hub<br />
La bicicletta può essere, e<br />
sempre più sta diventando,<br />
la chiave di lettura di<br />
una transizione e rigenerazione<br />
ecologica dei territori e delle persone.<br />
Lo dimostrano le azioni e<br />
i risultati concreti riscontrabili là<br />
dove vengono applicate logiche<br />
ambientali, economiche e socioculturali<br />
adeguate.<br />
Dalla mobilità sostenibile al turismo,<br />
la bicicletta è l’elemento comune<br />
per chi già vive in un luogo<br />
e per chi lo visita e lo scopre per<br />
la prima volta.<br />
Con il suo ritmo lento, la bicicletta<br />
ci porta da palazzi antichi di un<br />
centro storico alle periferie, alle<br />
campagne, facendoci davvero vivere<br />
il mutamento che racconta<br />
la storia di un luogo, le trasformazioni,<br />
la ricchezza o la povertà,<br />
ma altrettanto permette di<br />
vedere ciò che manca in termini<br />
di servizi e infrastrutture.<br />
La bicicletta è un ecosistema di<br />
contaminazioni: quando protagonista<br />
di mobilità sostenibile,<br />
con la sua economia porta valore<br />
e qualità della vita e, quando<br />
protagonista del viaggio e<br />
dello svago, diventa connettore<br />
ideale tra natura, arte, enogastronomia,<br />
favorendo il coinvolgimento<br />
e l’incontro con le<br />
comunità locali.<br />
CICLOTURISMO<br />
Il cicloturismo crea indotto e una spesa maggiore del turista<br />
medio sul territorio. Il Rapporto Ecosistema della Bicicletta di<br />
Banca Ifis ha evidenziato che la bicicletta è stata la compagna<br />
di viaggio per 6,3 milioni di turisti in Italia, 1,9 milioni di questi<br />
considerati veri e propri cicloturisti con una durata media della<br />
vacanza in bici di 11 giorni.<br />
LE DUE RUOTE VERDI<br />
IN CITTÀ<br />
Per quanto riguarda la mobilità,<br />
alcune città hanno cominciato<br />
a promuovere l’uso<br />
delle due ruote, educando i<br />
cittadini con misure importanti,<br />
trasformando centri<br />
storici e urbani in isole con<br />
estese aree Ztl, o istituendo<br />
le “città 30”, abbassando il<br />
limite di velocità per ridurre<br />
gli incidenti ma anche per<br />
dimostrare la convenienza<br />
temporale ed economica<br />
a percorrere i tragitti casa-scuola<br />
e casa-lavoro in<br />
bici, magari elettrica. Il fatto<br />
che le capofila di questi<br />
mutamenti siano metropoli<br />
come Parigi e Valencia dimostra<br />
che, anche in Italia, in<br />
ogni città e comune possano<br />
essere applicate le stesse<br />
buone pratiche.<br />
greenplanner 137
Muoviamoci al meglio senza inquinare<br />
FOCUS<br />
Marco Fardelli di professione è architetto e designer, ma la sua passione<br />
per la bici lo ha portato a specializzarsi prima come Esperto promotore<br />
della Mobilità ciclistica e poi a diventare il referente della mobilità<br />
Sostenibile per <strong>GreenPlanner</strong>. Qui potete trovare tutte le sue prove di<br />
prodotto, ma anche gli aggiornamenti in fatto di due ruote<br />
IN EVIDENZA<br />
Dobbiamo rendere sicure<br />
le strade per tutti gli<br />
utenti delle bici. Ancora di<br />
più per i bambini, cosicché<br />
possano spostarsi sulle<br />
due ruote senza pericoli.<br />
Quanto sono importanti<br />
le ciclofficine...<br />
A cura di Marco Fardelli<br />
Non solo per la promozione delle biciclette,<br />
ma anche per il recupero di spazi urbani. Le<br />
ciclofficine sono un bell’esempio di ritorno ai<br />
mestieri legati alla manutenzione (riparare è<br />
meglio che buttare).<br />
La ciclofficina a Gallarate di Andrea Cattaneo<br />
è anche un'interessante esperienza<br />
imprenditoriale. Realizzata in un piccolo<br />
prefabbricato, posto alle spalle della<br />
stazione ferroviaria della cittadina lombarda,<br />
è praticamente inglobata nell’area della<br />
Velostazione. E i ciclisti lo sanno...<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Un metro e mezzo è la<br />
distanza minima tra una<br />
qualsiasi 4 ruote e una<br />
bicicletta: ma come fare<br />
e da dove iniziare per<br />
educare l’automobilista<br />
al rispetto del ciclista?<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Alla luce degli investimenti<br />
per costruire una<br />
strada, l’effettiva modifica<br />
alla viabilità cittadina<br />
è da considerare<br />
un investimento lungimirante.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Non sono tutte uguali le<br />
rastrelliere e quando le<br />
si sceglie conviene tenere<br />
in considerazioni alcuni<br />
parametri. Tra questi i<br />
materiali usati e la sicurezza<br />
rispetto ai furti.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
© Depositphotos<br />
138 greenplanner
Muoviamoci al meglio senza inquinare<br />
Trend in ricerca e sviluppo<br />
a cura di Paolo Galli<br />
Innovazione tecnologica<br />
e automazione, così si guida il futuro<br />
La mobilità del futuro dovrà essere sostenibile e a basso impatto<br />
ambientale: l’innovazione tecnologica gioca ovviamente<br />
un ruolo fondamentale, non soltanto nel determinare il propulsore<br />
che alimenterà i mezzi.<br />
Infatti, saranno l’automazione e l’applicazione dell’intelligenza artificiale<br />
nei vari settori della mobilità - privata, industriale, del trasporto<br />
merci - a contribuire fortemente allo sviluppo di un nuovo modello di<br />
mobilità. Vediamo alcuni campi applicativi.<br />
città delle auto, dei sistemi di<br />
condivisione dei veicoli e anche<br />
del parcheggio. L’intelligenza<br />
artificiale consentirà di rendere<br />
ancora più efficaci queste<br />
piattaforme, aiutando a ridurre<br />
traffico ed emissioni.<br />
Guida autonoma<br />
dei veicoli privati<br />
I veicoli a guida autonoma offriranno<br />
una serie di vantaggi<br />
per la mobilità sostenibile, soprattutto<br />
in termini di ottimizzazione<br />
del flusso del traffico<br />
e di riduzione degli incidenti. La<br />
guida autonoma potrà estendersi<br />
anche ai mezzi di trasporto<br />
pubblici di superficie - autobus,<br />
tram e taxi - contribuendo,<br />
attraverso l’adozione di stili di<br />
guida più economici, alla riduzione<br />
dell’inquinamento.<br />
Droni per<br />
la logistica<br />
Lo spostamento<br />
delle merci<br />
nell’ultimo miglio è una delle<br />
cause principali dell’aumento<br />
del traffico urbano e anche di<br />
inquinamento. L'uso dei droni<br />
- la cui sperimentazione è già<br />
in fase molto avanzata - con-<br />
sentirà la consegna di merci a<br />
breve distanza, riducendo la<br />
dipendenza dai veicoli tradizionali<br />
e diminuendo le emissioni<br />
della logistica di trasporto.<br />
Ottimizzazione<br />
del trasporto pubblico<br />
I sistemi<br />
smart e gli<br />
algoritmi<br />
intelligenti<br />
di gestione<br />
del trasporto pubblico ottimizzeranno<br />
le rotte, il carico<br />
dei veicoli e gli orari, migliorando<br />
l'efficienza complessiva del<br />
sistema di trasporto. Con una<br />
significativa riduzione del traffico,<br />
delle congestioni stradali<br />
e delle emissioni inquinanti,<br />
migliorando al tempo stesso<br />
l'esperienza dei passeggeri.<br />
Car sharing, car pooling<br />
e smart parking<br />
Con l’evoluzione delle<br />
piattaforme di sharing<br />
stanno nascendo<br />
soluzioni evolute<br />
per la condivisione in<br />
Trasporto su<br />
gomma delle merci<br />
automatizzato<br />
Il trasporto su gomma delle<br />
merci, che segue percorsi lunghi<br />
e soprattutto autostradali,<br />
potrà essere automatizzato<br />
attraverso soluzioni di guida<br />
autonoma. Attualmente sono<br />
in fase avanzata di sperimentazione<br />
soluzioni che hanno<br />
sulle spalle milioni di chilometri<br />
di strada percorsa.<br />
Queste soluzioni, oltre a ridurre<br />
i consumi di carburante<br />
e di gomma grazie a modelli<br />
di guida ottimizzati, permettono<br />
di rendere più efficiente la<br />
programmazione dei trasporti<br />
a lungo raggio e<br />
li rende più sicuri,<br />
riducendo gli errori<br />
umani legati<br />
a stanchezza e<br />
visibilità.<br />
greenplanner 139
appunti del mese<br />
L M M G V S D<br />
30 1 2 3 4<br />
7<br />
14<br />
8<br />
15<br />
9<br />
16<br />
10<br />
17<br />
11<br />
18<br />
21<br />
28<br />
22<br />
29<br />
23<br />
30<br />
24<br />
31<br />
25<br />
1<br />
5<br />
12<br />
19<br />
26<br />
2<br />
6<br />
13<br />
20<br />
27<br />
3<br />
140 greenplanner
ottobre/<br />
Vita da animali<br />
Credo che i sacrifici animali<br />
siano stati inventati dall’uomo<br />
come pretesto per mangiare carne.<br />
Origene di Alessandria, teologo<br />
Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />
Lazio: Miniere della riserva naturale di Canale Monterano (Roma). Specie Rhinolophus euryale<br />
Foto: Marco Scalisi<br />
greenplanner 141
Vita da animali<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
Salviamoci,<br />
salvandoli<br />
Sono gli animali a dover avere<br />
sempre più paura dell’essere<br />
umano: bipede “sempre/ovunque”<br />
e invadente. E così si difendono<br />
facendosi passare per<br />
“pericolosi”. Orsi, lupi, cinghiali.<br />
Ma anche le vacche, quando<br />
caricano, in effetti fanno paura.<br />
E allora che fare? Intanto,<br />
non bisogna spaventarli. Poi,<br />
se camminiamo in un bosco,<br />
facciamoci sentire. Non servono<br />
rumori fastidiosi, gli animali<br />
hanno i sensi molto sviluppati<br />
e si accorgono subito di noi e ci<br />
evitano. Utile è portare con sé<br />
un campanellino per far sentire<br />
il suo din din leggero.<br />
È Davide Adamo, International<br />
mountain leader e<br />
guida escursionistica,<br />
a darci questi<br />
e altri consigli.<br />
30 LUNEDÌ Giornata marittima mondiale<br />
AM<br />
PM<br />
1 MARTEDÌ<br />
AM<br />
Giornata internazionale delle persone anziane<br />
PM<br />
Ecco cosa conviene fare<br />
se ci si trova davanti<br />
a un animale selvatico:<br />
• rimanere calmi e fermi<br />
• cercare di non fare movimenti<br />
bruschi<br />
• cercare di farsi identificare<br />
come persone non minacciose<br />
parlando con voce calma<br />
• indietreggiare lentamente<br />
senza voltarsi, così da avere<br />
sempre la possibilità di<br />
vedere l’animale<br />
• non urlare o parlare<br />
ad alta voce<br />
• non agitare nervosamente<br />
le braccia o lanciare oggetti<br />
• cercare di spostarsi<br />
lentamente, lasciando ampio<br />
spazio di fuga al selvatico<br />
2 MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
Giornata internazionale della nonviolenza<br />
PM<br />
142 greenplanner
settimana 40 settembre/ottobre <strong>2024</strong><br />
3<br />
GIOVEDÌ<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
4<br />
AM<br />
PM<br />
Giornata mondiale degli animali<br />
PM<br />
Cras<br />
e Crase del Wwf<br />
I Cras (Centri di recupero animali<br />
selvatici) sono strutture<br />
che si occupano di curare, recuperare<br />
e liberare esemplari<br />
di fauna selvatica autoctona<br />
soccorsi in stato di difficoltà.<br />
Questi centri si trovano in<br />
tutte le regioni d’Italia.<br />
Ogni giorno vengono curati in<br />
questi centri aironi, cicogne,<br />
gru, ricci, ghiandaie, caprioli,<br />
tassi, poiane, civette, lupi,<br />
aquile... Sono stati feriti da<br />
fucili da caccia, dai bocconi<br />
SABATO<br />
DOMENICA<br />
5 6<br />
Giornata<br />
Giornata<br />
mondiale<br />
mondiale<br />
degli<br />
del sorriso<br />
insegnanti<br />
avvelenati, dall’impatto con<br />
automobili o con i fili dell’alta<br />
tensione. Spesso sono vittima<br />
delle trappole dei bracconieri.<br />
Per gli animali esotici ci sono i<br />
Crase (Centri di recupero animali<br />
selvatici esotici). Questi<br />
accolgono per lo più animali<br />
sequestrati dalle forze di polizia<br />
perché commercializzati<br />
o detenuti illegalmente, come<br />
pappagalli, orsetti lavatori,<br />
piccole scimmie, iguane, ma<br />
anche grandi felini come leoni<br />
e tigri.<br />
greenplanner 143
Vita da animali<br />
Isolotti fatti<br />
con i gusci di cozze<br />
Per permettere al Fraticello<br />
(Sternula albifrons), alla Sterna<br />
comune (Sterna hirundo), al<br />
Beccapesci (Thalasseus sandvicensis),<br />
come pure al Gabbiano<br />
roseo (Chroicocephalus genei)<br />
e al Cavaliere d’Italia (Himantopus<br />
himantopus) di nidificare<br />
con serenità, la Fondazione<br />
MedSea ha creato degli isolotti<br />
artificiali nelle zone umide costiere<br />
del Golfo di Oristano. La<br />
particolarità di questi nidi è<br />
L’importanza<br />
delle zone umide<br />
Corru Mannu è una zona<br />
umida di elevato pregio, e<br />
già negli anni Settanta viene<br />
inserita nella lista delle<br />
zone umide di importanza<br />
internazionale predisposta<br />
sulla base della convenzione<br />
Ramsar. In base alla direttiva<br />
comunitaria Habitat<br />
n. 92/43/Cee e Uccelli n.<br />
79/409/Cee, viene dichiarata<br />
sito di interesse comunitario<br />
e zona di protezione speciale,<br />
e conseguentemente inserita<br />
nella rete Natura 2000.<br />
7<br />
AM<br />
PM<br />
8<br />
AM<br />
PM<br />
9<br />
LUNEDÌ Giornata mondiale dell’habitat<br />
MARTEDÌ<br />
MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
144 greenplanner
settimana 41<br />
ottobre <strong>2024</strong><br />
10<br />
AM<br />
11<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
Giornata mondiale contro la pena di morte<br />
Giornata mondiale della salute mentale<br />
PM<br />
Giornata internazionale delle bambine<br />
e delle ragazze<br />
PM<br />
la composizione: 2.000 sacchi<br />
di iuta sono stati riempiti di<br />
gusci di cozze messi a disposizione<br />
dalla Nieddittas, che in<br />
questa parte della Sardegna ha<br />
i propri stabilimenti.<br />
La parte superficiale dell’isolotto<br />
è costituita da uno strato<br />
misto di gusci frantumati,<br />
cozze e bisso, per rendere la<br />
superficie accogliente per i futuri<br />
ospiti dell’isolotto. Inoltre,<br />
a seguito dei risultati del monitoraggio,<br />
verranno posizionate,<br />
se necessario, sagome di<br />
uccelli, che potranno attrarre<br />
altre specie sulla superficie per<br />
la nidificazione.<br />
SABATO<br />
12 13<br />
DOMENICA<br />
Giornata<br />
internazionale<br />
per la riduzione<br />
dei disastri<br />
naturali<br />
Avvistata<br />
la gazza marina<br />
L’Alca torda - ovvero una gazza<br />
marina dalla livrea bianconera<br />
- è un uccello dotato di<br />
notevole capacità di volo, che<br />
può anche immergersi fino a<br />
100 metri di profondità. Ora è<br />
sempre più presente nei mari<br />
italiani, un ambiente non convenzionale<br />
per questa specie.<br />
«Il progressivo spostamento<br />
verso le nostre coste - spiega<br />
Angelo Viviano, ricercatore del<br />
Cnr-Iret - sembra indotto da<br />
più fattori: da un lato, i sempre<br />
più frequenti fenomeni atmosferici<br />
estremi, che potrebbero<br />
averli spinti a trovare riparo nel<br />
Mediterraneo». Dall’altro, la ricerca<br />
di nuove prede, visto che<br />
la zona di origine della gazza è<br />
sempre più sfruttata dalla pesca<br />
dell’uomo.<br />
greenplanner 145
Vita da animali<br />
FOCUS<br />
L'Ocse ha incluso il benessere degli animali nelle sue Linee guida per le imprese<br />
multinazionali sulla condotta aziendale responsabile, esortando le aziende a sostenere il<br />
benessere degli animali nelle loro politiche e pratiche. Una decisione importante visto che<br />
i Paesi dell’Ocse rappresentano circa tre quarti del commercio globale. I dettagli delle linee<br />
guida sono stati applauditi anche da una realtà come Humane Society International, che<br />
promuove il benessere degli animali in più di 50 Paesi.<br />
IN EVIDENZA<br />
Nuove rotte: anche le<br />
rondini, come altre specie<br />
di uccelli, si adattano<br />
ai cambiamenti climatici<br />
e migrano in maniera diversa.<br />
Uno studio scientifico<br />
lo dimostra.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Dead species walking:<br />
500mila specie sono<br />
in via d’estinzione<br />
A cura della redazione<br />
Un rapporto firmato Ipbes evidenzia come<br />
almeno il 9% di tutte le specie di mammiferi<br />
allevati per l’alimentazione o l’agricoltura<br />
sono già state portate all’estinzione e<br />
almeno 1.000 sono minacciate. Di queste,<br />
500 entro la fine di questo secolo.<br />
Gli scenari sviluppati da numerosi<br />
scienziati, sulla base dei dati oggi<br />
disponibili, indicano che gli attuali tassi di<br />
estinzioni delle specie in natura sono da<br />
cento a mille volte superiori alla media<br />
delle estinzioni della<br />
storia del Pianeta.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Massimo Wertmüller<br />
è un attore che porta<br />
anche in scena il suo<br />
amore per gli animali.<br />
La sua voce anche per<br />
la campagna Lndc.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Sempre più animali sono<br />
sotto stress quando gli<br />
umani si divertono a<br />
lanciare i botti. Qui spieghiamo<br />
cosa fare per<br />
creare loro minori problemi<br />
possibili.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Il 17 febbraio è la festa<br />
internazionale dedicata<br />
ai felini di casa.<br />
Qui i consigli di un’etologa<br />
su come gestire al<br />
meglio un gatto che vive<br />
nei nostri appartamenti.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
greenplanner 147
Vita da animali<br />
Stop a lumachicidi<br />
e topicidi<br />
È purtroppo sempre più lungo<br />
l’elenco di animali morti per<br />
avvelenamento. «Si tratta di<br />
una vera e propria emergenza<br />
che interessa<br />
tutto il territorio<br />
nazionale,<br />
e che miete<br />
decine e decine<br />
di vittime<br />
ogni giorno. Va<br />
affrontata seriamente, non è<br />
possibile continuare in questo<br />
modo», dichiara Piera Rosati,<br />
presidente di Lndc Animal Protection.<br />
«A oggi, l’unica arma<br />
esistente contro lo spargimento<br />
di esche e bocconi avvelenati<br />
è un’ordinanza ministeriale<br />
che viene rinnovata ogni anno,<br />
ma che purtroppo non rappresenta<br />
un vero deterrente. Inoltre,<br />
questa ordinanza prevede<br />
una serie di procedure a carico<br />
dei veterinari, degli Istituti Zooprofilattici<br />
e dei Sindaci che<br />
spesso non vengono messe in<br />
atto correttamente. C’è anche<br />
da dire che l’acquisto di veleni<br />
come lumachicidi e topicidi è<br />
estremamente facile e senza<br />
un’adeguata tracciatura. Tutto<br />
questo fa sì che i malintenzionati<br />
si sentano sicuri di poter<br />
compiere queste stragi senza<br />
rischiare granché».<br />
Secondo Lndc è importante<br />
che la vendita di veleni sia soggetta<br />
a maggiori controlli e a<br />
una tracciatura che consenta di<br />
risalire in maniera più efficace<br />
a chi ha acquistato e utilizzato<br />
una determinata sostanza.<br />
Questo, una volta effettuati i<br />
rilievi autoptici con l’identificazione<br />
del veleno utilizzato,<br />
permetterebbe finalmente di<br />
14<br />
AM<br />
PM<br />
15<br />
AM<br />
PM<br />
16<br />
LUNEDÌ Giornata mondiale contro l’incenerimento dei rifiuti<br />
MARTEDÌ<br />
MERCOLEDÌ Giornata mondiale dell’alimentazione<br />
AM<br />
PM<br />
148 greenplanner
settimana 42<br />
17<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
Giornata mondiale della eradicazione della povertà<br />
PM<br />
ottobre <strong>2024</strong><br />
rintracciare con maggiore certezza<br />
gli autori di questi gesti<br />
vigliacchi e crudeli.<br />
«Allo stesso tempo, da sempre<br />
chiediamo che lo Stato si doti<br />
di una legge ad hoc per punire<br />
questo genere di reati e che<br />
preveda pene severissime, anziché<br />
affidarsi a una semplice<br />
ordinanza» chiosa Rosati.<br />
Altri rischi...<br />
18<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
Gli incroci di razze fanno soffrire<br />
ormai molti cani. Ma con<br />
l’aumento delle temperature<br />
globali, i rischi per alcuni di loro<br />
sono ancora maggiori. Infatti,<br />
secondo quanto riportato<br />
da uno studio pubblicato su<br />
Scientific Reports, le malattie<br />
SABATO<br />
19 20<br />
DOMENICA<br />
legate al calore hanno un’incidenza<br />
maggiore in alcune specie,<br />
come Chow Chow, Bulldog<br />
inglese e francese, Carlini e Cavalier<br />
King. A comprometterli<br />
sarebbe proprio la forma del<br />
loro cranio, da cui dipenderebbero<br />
malattie cardiorespiratorie<br />
fatali. E poi c’è la questione<br />
dei molossi, una<br />
moda che sta diventando<br />
un vero<br />
problema.<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
greenplanner 149
Vita da animali<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
Adotta un ciuchino<br />
o una gallina...<br />
Adottare gli animali è un’ottima<br />
pratica che sta prendendo<br />
sempre più piede. Ci sono<br />
infinite possibilità: cani che si<br />
adottano senza portarli a casa<br />
ma andandoli a trovare settimanalmente;<br />
anche galline e<br />
asini sono animali molto gettonati<br />
nelle adozioni a distanza.<br />
E poi ci sono le tartarughe<br />
marine: insomma, si può voler<br />
bene in tanti modi<br />
agli animali, senza<br />
necessariamente<br />
“possederli”.<br />
21<br />
AM<br />
22<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
MARTEDÌ<br />
PM<br />
PM<br />
23<br />
AM<br />
MERCOLEDÌ<br />
PM<br />
Adozioni<br />
anche online<br />
In Italia, gli animali senza<br />
tetto sono oltre 3 milioni;<br />
ciononostante, solo un<br />
italiano su cinque sceglie<br />
di adottare il proprio<br />
150 greenplanner
settimana 43<br />
ottobre <strong>2024</strong><br />
24<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
Giornata delle Nazioni Unite<br />
PM<br />
amico a quattro zampe.<br />
Tenta di dare una soluzione<br />
a questo problema<br />
Empethy, una start up che<br />
punta a facilitare l’adozione<br />
di cani e gatti e contrastare<br />
il fenomeno del<br />
randagismo.<br />
Brutti cantieri<br />
spuntano in mare<br />
25<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
Giornata mondiale della pasta<br />
PM<br />
Il deep sea mining è l’ennesima<br />
conferma che le attività umane<br />
compromettono la salute della<br />
fauna. È quanto succede ai<br />
delfini e alle focene dell’Oceano<br />
Pacifico che - secondo uno<br />
studio dell’Università di Exeter<br />
e dei Greenpeace Research Laboratories<br />
- sarebbero fortemente<br />
stressati dalle estrazioni<br />
minerarie nei fondali marini. La<br />
crescente domanda di smart<br />
phone, veicoli elettrici e tecnologie<br />
che richiedono l’uso di<br />
cobalto, rame, zinco e nickel ha<br />
spinto l’industria a guardare ai<br />
giacimenti marini. Ma se questa<br />
pratica prenderà piede, i cetacei<br />
saranno costretti a subire ulteriore<br />
inquinamento acustico.<br />
SABATO<br />
26 27<br />
DOMENICA<br />
Giornata mondiale del<br />
patrimonio audiovisivo<br />
greenplanner 151
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
Vita da animali<br />
Abbandonare<br />
un cane è reato:<br />
ecco come<br />
denunciare<br />
L’amore per gli animali è a<br />
macchia di leopardo: se da un<br />
lato in Italia il 37,7% dei cittadini<br />
dichiara di avere almeno un<br />
animale in casa (fonte: Eurispes<br />
2022), i dati del Ministero<br />
della Salute dello scorso anno<br />
rilevano circa 110mila ingressi<br />
nei canili sanitari e nei canili<br />
rifugio di tutta Italia, e quasi<br />
70mila gatti randagi sterilizzati<br />
dal servizio veterinario pubblico.<br />
Il fenomeno dell’abbandono<br />
degli animali domestici non<br />
riguarda solo il Sud Italia.<br />
L’unico modo per porre fine a<br />
questo comportamento criminale,<br />
perseguibile penalmente,<br />
è una presa di coscienza collettiva<br />
attraverso l’educazione<br />
fin da bambini, per arrivare a<br />
un salto di qualità della società.<br />
È importante ricordare che<br />
l’abbandono di animali è un<br />
reato sanzionato dall’art. 727<br />
del Codice Penale, che prevede<br />
l’arresto fino a<br />
un anno o un’ammenda<br />
da 1.000 a<br />
10.000 euro.<br />
28<br />
AM<br />
29<br />
AM<br />
30<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
MARTEDÌ<br />
MERCOLEDÌ<br />
PM<br />
PM<br />
PM<br />
© Depositphotos<br />
152 greenplanner
settimana 44<br />
ottobre/novembre <strong>2024</strong><br />
31<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
Giornata mondiale del risparmio<br />
Giornata mondiale delle città<br />
PM<br />
Storia dei canili<br />
1<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
Giornata mondiale vegan<br />
PM<br />
In Italia, nel 1954, si istituirono<br />
i canili dove ospitare i<br />
cani vaganti sul territorio,<br />
principalmente per affrontare<br />
la pericolosità di una<br />
zoonosi come la rabbia.<br />
I cani venivano soppressi<br />
dopo tre giorni se non<br />
reclamati o destinati alla<br />
sperimentazione. Ci fu una<br />
strage di cani finché, nel<br />
1991, con la legge 281, fu<br />
fortunatamente eliminata<br />
la soppressione. Tuttavia,<br />
per molto tempo non sono<br />
stati fatti i passaggi corretti<br />
per la prevenzione del<br />
randagismo, ovvero sterilizzazione,<br />
anagrafe degli<br />
animali, pene severe e promozione<br />
culturale.<br />
SABATO<br />
2 3<br />
DOMENICA<br />
12 anni di<br />
<strong>GreenPlanner</strong><br />
Il diario continua a pag. 158<br />
NUMERO 10 / 2022<br />
Il nostro Pianeta visto<br />
dall’alto. MediaPartner:<br />
programma europeo<br />
Copernicus.<br />
greenplanner 153
milioni di animali che soffrono negli allevamenti.<br />
Vivono in gabbie strettissime, non conoscono la luce del sole,<br />
subiscono mutilazioni e spesso anche maltrattamenti.<br />
Le nostre indagini, le più trasmesse dai media italiani,<br />
permettono di rendere visibile la loro sofferenza e di denunciarlo.<br />
WWW.ESSEREANIMALI.ORG/5X1000
Vita da animali<br />
FOCUS<br />
In Sicilia, il grifone è tornato a nidificare nel 2005, grazie al progetto di ricostituzione<br />
della popolazione curato dall’Ente Parco dei Nebrodi. Il ritorno di questi grandi avvoltoi<br />
nei Nebrodi assume rilievo sia per lo sviluppo dell’economia locale legata al turismo<br />
naturalistico, sia perché, essendo l’unica colonia di tutto il Meridione d’Italia, consente<br />
una continuità genetica con le altre popolazioni di Grifoni del resto della penisola e dei<br />
paesi mediterranei vicini.<br />
IN EVIDENZA<br />
Dolce dormire: i gatti per<br />
istinto sono portati a dormire<br />
durante il giorno e<br />
rimanere sempre all’erta<br />
di notte. Ecco perché capita<br />
e cosa fare se il proprio<br />
gatto dorme più del solito.<br />
© Depositphotos<br />
Uffici open<br />
Anche agli animali<br />
A cura della redazione<br />
Si diffonde la buona abitudine di portare<br />
sul luogo di lavoro il proprio animale da<br />
compagnia. Per lo più sono i cani a godere di<br />
questa soluzione. Ne abbiamo parlato con chi<br />
trova questa pratica veramente stimolante.<br />
Sempre che si seguano alcune buone regole<br />
di convivenza (massima attenzione anche a<br />
quei colleghi che sono allergici al pelo degli<br />
animali).<br />
In generale, i vantaggi del cane in ufficio non<br />
riguardano solo il padrone: ce ne sono anche<br />
per l’animale, che non trascorre il tempo<br />
in solitudine, ma influisce positivamente<br />
e distende il clima<br />
lavorativo.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
In Italia la percezione del<br />
problema del bracconaggio<br />
è davvero limitata,<br />
eppure al di là del Mar<br />
Mediterraneo questa<br />
attività illegale mette in<br />
pericolo la biodiversità...<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Potremmo definire<br />
Green Job l’educatore cinofilo?<br />
Di fatto, è una figura<br />
professionale che<br />
va al di là del dog sitter.<br />
Con una deontologia<br />
chiara.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Animali alloctoni:<br />
uno studio coordinato<br />
dall’Università degli<br />
Studi di Milano spiega i<br />
rischi dell’introduzione<br />
in nuovi habitat di piante<br />
e di fauna esotica.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
greenplanner 155
appunti del mese<br />
L<br />
M<br />
M<br />
G<br />
V<br />
S<br />
D<br />
28 29 30 31 1 2 3<br />
4 5 6 7 8 9 10<br />
11<br />
18<br />
12<br />
19<br />
13<br />
20<br />
14<br />
21<br />
15<br />
22<br />
16<br />
23<br />
17<br />
24<br />
25 26 27 28 29 30 1<br />
156 greenplanner
novembre/<br />
Ambiente a regola d’arte<br />
Credo che avere la terra<br />
e non rovinarla<br />
sia la più bella forma d’arte<br />
che si possa desiderare.<br />
Andy Warhol, artista<br />
Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />
Toscana: Parco Nazionale Museo delle Miniere dell’Amiata (GR). Sala del Mito nel Museo<br />
Multimediale<br />
Foto: Daniele Rappuoli<br />
greenplanner 157
Ambiente a regola d’arte<br />
Opere naturali<br />
e le loro correnti<br />
4<br />
LUNEDÌ<br />
La natura è arte per eccellenza:<br />
lo stupore che nasce<br />
in noi osservandola è inimitabile,<br />
e come disse Albert<br />
Einstein: «Ogni cosa che puoi<br />
immaginare, la natura l’ha già<br />
creata». A fronte di questa<br />
affermazione noi ora abbiamo<br />
due doveri: proteggere<br />
l’infinita bellezza della natura<br />
e imitarla al meglio nella sua<br />
saggezza. Nasce da questa<br />
suggestione il percorso Arte e<br />
ambiente che affrontiamo in<br />
queste pagine.<br />
Correnti verdi<br />
Qui di seguito alcune<br />
delle più famose correnti<br />
artistiche che<br />
prendono spunto<br />
dalla natura e dall’ambiente:<br />
AM<br />
5<br />
AM<br />
MARTEDÌ<br />
PM<br />
Giornata mondiale della consapevolezza degli tsunami<br />
PM<br />
• Bio art: sono opere che<br />
includono in maniera attiva<br />
materiale vivente, come per<br />
esempio piante, muschi, in<br />
una funzione restaurativa.<br />
• Eco art: con questo termine<br />
gli artisti puntano a produrre<br />
opere che Wikipedia<br />
definisce “ecologicamente<br />
responsabili”.<br />
• Land art (anche nella declinazione<br />
della Earth art o<br />
della Earth work): queste<br />
correnti nascono tra gli anni<br />
60 e 70 dello scorso secolo,<br />
prima negli Stati Uniti e<br />
poi in Europa, ma non tutte<br />
hanno un animo prettamente<br />
ecologico, bensì<br />
si tratta di opere che sono<br />
esposte “all’aperto”. La Land<br />
art, però (o almeno quella<br />
6<br />
AM<br />
MERCOLEDÌ<br />
Giornata internazionale della protezione dell’ambiente<br />
nella guerra e nei conflitti armati<br />
PM<br />
158 greenplanner
settimana 45<br />
novembre <strong>2024</strong><br />
7<br />
AM<br />
8<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
PM<br />
SABATO<br />
9 10<br />
Giornata<br />
mondiale<br />
per la scienza,<br />
la pace e lo<br />
sviluppo<br />
DOMENICA<br />
che piace a noi di Green-<br />
Planner) utilizza per lo più<br />
materiali naturali: legno in<br />
primis. Nel nostro progetto<br />
di Planet Art Camp utilizziamo<br />
anche materiale di<br />
recupero (esclusa però la<br />
plastica).<br />
• Environmental installation<br />
o Sited sculpture:<br />
sono queste installazioni<br />
di sculture in un ambiente<br />
considerato più come sito<br />
che come fonte di materiali.<br />
• Site specific performance<br />
art: fanno parte di questa<br />
corrente le performance in<br />
cui l’artista si connette fisicamente<br />
con un particolare<br />
contesto ambientale<br />
in una maniera che viene<br />
documentata con video o<br />
fotografie.<br />
• Social sculpture: in questo<br />
caso ci si riferisce a opere<br />
d’arte che si focalizzano<br />
sulla relazione tra ambiente<br />
e società. Opere che coinvolgono<br />
la comunità locale o<br />
che chiedono allo spettatore<br />
di partecipare attivamente,<br />
promuovendo una presa<br />
di coscienza delle condizioni<br />
ambientali circostanti.<br />
• Assemblage and recycled<br />
art: eccoci a parlare di opere<br />
realizzate con materiali<br />
trovati (sia artificiali sia naturali).<br />
• Econvention: questa è la<br />
combinazione di “Ecology”<br />
e “Invention”, che si riferisce<br />
a opere che riparano<br />
danni dell’ambiente naturali.<br />
Viene chiamata anche<br />
“Reclamation Art” (Arte di<br />
ripristino).<br />
Tabella elaborata con l’aiuto<br />
di Wikipedia<br />
greenplanner 159
Ambiente a regola d’arte<br />
Salvare le opere<br />
dall’inquinamento<br />
© Matteo De Fina<br />
11<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
PM<br />
L’inquinamento è nemico<br />
dell’arte, ma per fortuna sono<br />
sempre più le tecnologie e le<br />
soluzioni che ci aiutano a proteggere<br />
le opere proprio dagli<br />
ambienti malsani. Come il progetto<br />
del Cnr-Ispc, che studia<br />
i principali inquinanti gassosi,<br />
organici e inorganici, mediante<br />
campionatori passivi presenti<br />
nelle sale museali. Un bel test<br />
è in atto presso la Collezione<br />
Peggy Guggenheim di Venezia,<br />
ovvero presso Palazzo Venier<br />
dei Leoni. Qui si tengono<br />
monitorate le condizioni ambientali,<br />
l’analisi della qualità<br />
dell’aria e, nello stesso tempo,<br />
si analizza il flusso di visitatori<br />
per verificare l’impatto sulle<br />
opere come il Paesaggio con<br />
macchie rosse, n. 2 di Vasily<br />
Kandinsky (nella foto) del<br />
1913, e La donna luna di Jackson<br />
Pollock, del 1942, nonché<br />
le teche in cui sono conservate<br />
le sculture Dinamismo di<br />
un cavallo in corsa + case di<br />
Umberto Boccioni del 1915<br />
e Testa a conchiglia di Jean<br />
(Hans) Arp del 1933 circa.<br />
160 greenplanner<br />
12<br />
AM<br />
13<br />
AM<br />
MARTEDÌ<br />
MERCOLEDÌ<br />
PM<br />
Giornata mondiale della gentilezza<br />
PM
settimana 46<br />
14<br />
AM<br />
15<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
Giornata mondiale del diabete<br />
PM<br />
PM<br />
novembre <strong>2024</strong><br />
Cresce il turismo<br />
culturale<br />
Almeno quattro turisti su<br />
dieci nel mondo apprezzano<br />
il “cultural tourism” e si<br />
muovono pianificando viaggi<br />
“studio”. Tant’è che il mercato<br />
sembra poter raggiungere<br />
numeri sorprendenti: +160%<br />
entro il 2028. In testa gli<br />
americani: uno su 2 viaggia<br />
esclusivamente per conoscere<br />
nuove culture.<br />
Così, anche in Italia le iniziative<br />
per valorizzare il settore<br />
in ottica green non mancano.<br />
Si è ritagliato una bella<br />
specializzazione in questo<br />
contesto CulturaIdentità, un<br />
movimento (con una rivista<br />
mensile) che ha come obiettivo<br />
la valorizzazione delle bellezze<br />
culturali e ambientali<br />
appartenenti al territorio del<br />
Bel Paese.<br />
SABATO<br />
16 17<br />
Giornata<br />
internazionale<br />
della tolleranza<br />
DOMENICA<br />
Giornata<br />
internazionale<br />
degli studenti<br />
Giornata<br />
mondiale<br />
del ricordo<br />
delle vittime<br />
del traffico<br />
stradale<br />
12<br />
miliardi i<br />
di dollari<br />
IL FATTURATO ENTRO IL 2028<br />
DEL MERCATO WORLDWIDE<br />
DEL TURISMO CULTURALE<br />
L’hashtag<br />
#culturaltourism<br />
conta quasi<br />
80<br />
mila<br />
contenuti<br />
PUBBLICATI<br />
SU<br />
INSTAGRAM<br />
greenplanner 161
Ambiente a regola d’arte<br />
Musei<br />
a cielo aperto<br />
Alcuni sono ormai storici, altri<br />
faticano a trovare fondi per<br />
rimanere in vita: tutti però lasciano<br />
un segno in chi li visita.<br />
Sono i musei che ospitano la<br />
Land art: sale che come soffitto<br />
hanno il cielo e non temono<br />
intemperie perché è nella<br />
natura delle opere di Land art<br />
andare a sgretolarsi nel tempo.<br />
Così succede alla ormai veterana<br />
Arte Sella, uno spazio<br />
dove l’artista non è protagonista<br />
assoluto dell’opera d’arte,<br />
ma accetta che sia la natura a<br />
completare il suo lavoro. I lavori<br />
esposti ad Arte Sella (che si<br />
trova presso Borgo Valsugana,<br />
in provincia di Trento) sono collocati<br />
in un hic et nunc e sono<br />
costruiti privilegiando materiali<br />
naturali.<br />
Smach Constellation of art,<br />
culture & history in the Dolomites<br />
è una biennale internazionale<br />
di arte pubblica. A ogni<br />
edizione vengono selezionate,<br />
da una giuria di professionisti<br />
di settore, dieci opere tramite<br />
un concorso internazionale. La<br />
mostra open air di arte contemporanea<br />
si svolge in Val<br />
Badia, nel contesto paesaggistico<br />
e culturale delle Dolomiti,<br />
patrimonio Unesco dal 2009.<br />
Le opere installate en plein air<br />
tra i 1.800 e i 2.300 metri di<br />
altitudine sono visitabili in 3<br />
giorni di escursioni (verificare<br />
il periodo di esposizione: nel<br />
2023 è stato da luglio a settembre).<br />
Una volta smantellate<br />
le opere sono “raccolte” in Val<br />
dl’Ert (in ladino: Valle dell’Arte).<br />
Qui c’è la collezione permanente<br />
di Smach.<br />
Interessante anche visitare la<br />
18<br />
AM<br />
19<br />
AM<br />
20<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
MARTEDÌ<br />
MERCOLEDÌ<br />
PM<br />
Giornata internazionale dell’uomo<br />
PM<br />
Giornata mondiale del bambino<br />
Giornata internazionale della memoria transgender<br />
PM<br />
162 greenplanner
settimana 47<br />
novembre <strong>2024</strong><br />
21<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
Giornata mondiale della filosofia<br />
Giornata mondiale della televisione<br />
Arbor Day (Italia)<br />
PM<br />
pineta di Pur in Valle di Ledro,<br />
la Ledro Land art dove la creatività<br />
artistica si fa complice<br />
della natura attraverso il lavoro<br />
di reinterpretazione degli spazi<br />
e interazione con gli elementi<br />
presenti, proposto dagli artisti<br />
partecipanti al progetto.<br />
Lungo il suggestivo sentiero,<br />
che costeggiando il torrente<br />
Assat conduce a Malga Cita, il<br />
paesaggio si fa custode e interlocutore<br />
degli interventi site<br />
specific che ogni anno vengono<br />
realizzati sul posto durante la<br />
stagione estiva.<br />
22<br />
VENERDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
SABATO<br />
23 24<br />
DOMENICA<br />
Anche la Sardegna ha il suo<br />
parco di Land art: lo si trova<br />
sul Monte Arci, protagonista<br />
assoluto del progetto. È<br />
qui che il Land art festival,<br />
in un percorso scandito dalle<br />
opere, favorisce la rivitalizzazione<br />
dell’ampio territorio, le<br />
sue bellezze storico-naturalistiche,<br />
nonché le sei piccole<br />
comunità coinvolte: Ales,<br />
Masullas, Morgongiori, Pau,<br />
Usellus e Villa Verde.<br />
greenplanner 163
Ambiente a regola d’arte<br />
Iscrivetevi<br />
al Planet Art Camp<br />
Piace agli studenti (target superiori<br />
e Università) il Planet Art<br />
Camp, allertati ormai alle call to<br />
action delle varie edizioni. Un<br />
content artistico su solide basi<br />
scientifiche. Obiettivo del format<br />
è creare consapevolezza<br />
sui temi legati a suolo, acqua<br />
e aria riducendo la nostra impronta<br />
ambientale. Ai giovani,<br />
il Planet Art Camp dà la possibilità<br />
di esprimere, artisticamente,<br />
le proprie opinioni. E di<br />
lasciare un segno. Partecipando,<br />
gli studenti associano alle<br />
lezioni scientifiche (disponibili<br />
su Greenplanner.it gli interventi<br />
dei docenti e dei ricercatori universitari<br />
che hanno appoggiato<br />
il progetto) anche le tematiche<br />
tipiche della Land art. E quindi,<br />
seguendo il regolamento<br />
25<br />
AM<br />
26<br />
AM<br />
LUNEDÌ<br />
MARTEDÌ<br />
Giornata internazionale per l’eliminazione<br />
della violenza contro le donne<br />
PM<br />
PM<br />
27<br />
AM<br />
MERCOLEDÌ<br />
PM<br />
Il Planet Art Camp è patrocinato<br />
dal Parlamento e dalla Commissione<br />
europea; dal Comune<br />
di Milano; da Legambiente, ma<br />
anche da tante realtà aziendali<br />
che credono in questo format.<br />
164 greenplanner
settimana 48 novembre/dicembre <strong>2024</strong><br />
28<br />
AM<br />
29<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
PM<br />
possono progettare una propria<br />
opera d’arte con la quale<br />
partecipare alla<br />
selezione e vincere<br />
il contest ideato da<br />
<strong>GreenPlanner</strong>.<br />
Teatro “Sostenibile”<br />
14 teatri europei hanno dato<br />
vita a una collaborazione per<br />
testare soluzioni sperimentali<br />
che possano combattere le<br />
sfide lanciate dal cambiamento<br />
climatico. Stages, acronimo per<br />
Sustainable theatre alliance<br />
for a green environmental<br />
shift, prevede, all’interno della<br />
mission di progetto, l’organizzazione<br />
di workshop e di eventi<br />
che coinvolgono artisti, studiosi<br />
e pubblico per ideare insieme<br />
scenari di futuri desiderabili.<br />
Il programma (dal 2022 al<br />
2025) è finanziato dall’Unione<br />
Europea, e include<br />
tra i partecipanti il<br />
Piccolo Teatro di<br />
Milano.<br />
PER SAPERNE DI PIÙ PER SAPERNE DI PIÙ<br />
SABATO<br />
30 1<br />
DOMENICA<br />
Giornata<br />
mondiale contro<br />
l’Aids<br />
12 anni di<br />
<strong>GreenPlanner</strong><br />
Il diario continua a pag. 172<br />
NUMERO 11 / 2023<br />
Sommersi dai problemi<br />
ambientali. Ma le soluzioni<br />
non mancano...<br />
greenplanner 165
Ambiente a regola d’arte<br />
Installazioni di Land art in GreenParlor / 1<br />
L’importanza dei rami<br />
Il lavoro dell’artista Marcello<br />
Donini, intitolato “Ti ramo tanto”,<br />
nasce per ragionare sulle<br />
molte evidenze dell’intelligenza<br />
vegetale, desunte dai lavori<br />
scientifici di Stefano Mancuso,<br />
e di un nuovo ordine di studiosi,<br />
sull’ampia dotazione di sensi e<br />
di resilienza degli alberi e delle<br />
piante. Quest’ultima capacità,<br />
la resilienza, è la dote che in<br />
questi anni si chiede sempre più<br />
spesso di sviluppare al genere<br />
Il progetto “Ti ramo tanto” è stato<br />
presentato durante la Milano Green<br />
Week 2023 presso il GreenParlor<br />
(sede della redazione di Green<br />
Planner). Il progetto si inserisce<br />
nell’ambito della manifestazione<br />
Planet Art Camp per cui Marcello<br />
Donini è relatore<br />
umano al fine di adattarsi e resistere<br />
ai cambiamenti climatici,<br />
piuttosto che di contrastarli.<br />
L’obiettivo principale di Donini<br />
è quello di celebrare la connessione<br />
tra l’uomo e la natura,<br />
a cura della redazione<br />
evidenziando l’importanza di<br />
preservare e proteggere l’ambiente<br />
in cui viviamo e cercando<br />
di comprendere come si possa<br />
prendere esempio dai meccanismi<br />
automatici degli alberi,<br />
dai “tropismi” utili delle piante,<br />
dall’intelligenza adattiva per<br />
crescere bene e in collegamento<br />
con il resto del creato. Attraverso<br />
le sue creazioni di Land art,<br />
l’artista vuole trasmettere un<br />
messaggio di amore e rispetto<br />
per la natura, della sempre più<br />
stretta intersezione tra elementi<br />
naturali ed elementi artificiali,<br />
incoraggiando il pubblico a riflettere<br />
sulle proprie azioni e sul<br />
modo in cui interagiamo con il<br />
nostro ambiente.<br />
Le opere esposte in “Ti ramo<br />
tanto”, colorate in accesi toni del<br />
rosso, giallo e blu, sono sorprendenti<br />
nella loro semplicità e immediatezza.<br />
Donini utilizza i materiali<br />
naturali in modo creativo,<br />
trasformando rami e tronchi in<br />
sculture suggestive che si integrano<br />
perfettamente nel paesaggio<br />
circostante. L’artista crea<br />
composizioni armoniose che<br />
invitano il pubblico a immergersi<br />
nella natura, a contemplarne la<br />
maestosità.<br />
L’AUTORE DI “TI RAMO TANTO”<br />
Marcello Donini è nato a Milano nel 1964 sotto il segno dei pesci. Ha dipinto per anni figure caricaturali,<br />
ambiguamente antropomorfe, uomini con molte braccia, uomini contenitore che si raccontano<br />
attraverso il liquido che sgorga dalla testa tubo. Un genere surreale e vagamente inquietante.<br />
Dal 2013 lavora su installazioni con materiali naturali - tipicamente legno - all’interno di aree verdi.<br />
È fondatore e presidente all’associazione Arte in Cascina con finalità di promozione e sviluppo della<br />
Land Art, una forma d’arte innovativa e sorprendente che utilizza materiali naturali come legno,<br />
rami, foglie, sassi per realizzare opere e installazioni che si inseriscono armoniosamente nella<br />
natura. Ha curato la realizzazione di numerose opere di Land Art da parte di riconosciuti artisti del<br />
genere, tra cui Marco Nones, Roberto Conte, Elena Milani, Oplà+, Flavio Da Rold e Giorgio Vazza,<br />
Emmanuele Panzarini, Sofia Rossetti, e tanti altri.<br />
166 greenplanner
Ambiente a regola d’arte<br />
FOCUS<br />
Anche nelle vigne si fa arte. Succede da vent’anni all’Art<br />
Park La Court che ha in Michele Chiarlo il patron; il<br />
parco artistico, patrimonio umanità dell’Unesco, è<br />
situato a La Court, “chateaux” dei Chiarlo sulle colline di<br />
Castelnuovo Calcea (Asti). Cin cin all’arte.<br />
IN EVIDENZA<br />
Sono molto efficaci le opere<br />
di Elena Redaelli (in giuria<br />
nel Planet art camp).<br />
Esempio è l’opera Emersioni,<br />
arazzo che ricorda<br />
una grande balena, fatto<br />
con materiale di recupero.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Spettacolo contro<br />
il fast fashion<br />
A cura di M. Cristina Ceresa<br />
Giralamoda è uno spettacolo teatrale ideato<br />
da Trama Plaza, associazione culturale<br />
milanese molto attiva nella divulgazione di<br />
una moda Sostenibile. In scena si punta ad<br />
aprire gli occhi su quanto l’industria del fast<br />
fashion faccia danni sociali e ambientali.<br />
Grazie all’uso di tecniche teatrali stimolanti,<br />
la performance porta lo spettatore a<br />
ragionare su come sia tossico e alquanto<br />
innaturale il mondo del fashion usa e getta;<br />
proprio l’acquirente, “cambiando stile”,<br />
potrebbe fare la differenza.<br />
Una performance teatrale altamente<br />
consigliata agli studenti<br />
dove fa breccia una<br />
nuova prospettiva di<br />
moda.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Gli scarti si fanno burattini<br />
nelle mani di Giampiero<br />
De Santis, eclettico personaggio<br />
che mette a disposizione<br />
dell’arte i suoi<br />
tanti mestieri tra grafica,<br />
design e collezionismo.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Interessante l’operazione<br />
di rivitalizzazione<br />
dell’archivio Audiovisivo<br />
del Movimento Operaio<br />
e Democratico centrato<br />
sul riuso creativo delle<br />
immagini.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Il taglia e cuci applicato<br />
agli scarti di stoffa diventa<br />
un laboratorio che<br />
ha anche un valore psicosociale.<br />
Si fa a Carrara<br />
sotto l’egida del progetto<br />
Una vela per la rinascita.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
greenplanner 167
Con il patrocinio di<br />
acqua<br />
nuvole<br />
clima<br />
suolo<br />
oceano<br />
aria<br />
landart<br />
ora<br />
creatività<br />
antropocene<br />
fauna<br />
PAC/<br />
Planet<br />
Art<br />
Camp<br />
3 edizione<br />
Il format artistico<br />
scientifico dedicato<br />
agli studenti e al loro<br />
impegno nei confronti<br />
della crisi ambientale<br />
salvaguardia<br />
energiaverde<br />
tecnologia<br />
radici<br />
scienza<br />
ecologia<br />
28/9/2023<br />
22/4/<strong>2024</strong><br />
campi<br />
spiagge<br />
atmosfera<br />
piante<br />
fiumi<br />
pioggia<br />
mare<br />
ambiente<br />
laghi<br />
biodiversità<br />
vegetali<br />
agricoltura<br />
animali<br />
Sponsor<br />
Sponsor<br />
Tecnici
Ambiente a regola d’arte<br />
Vernisage in GreenParlor / 2<br />
a cura di M. Cristina Ceresa<br />
Arte da una matrice<br />
naturale: il linoleum<br />
Nasce all’insegna dell’arte<br />
e del recupero di materiali<br />
la collaborazione<br />
creativa tra gli artisti della<br />
Stamperia Ripa 69 di Roma e<br />
<strong>GreenPlanner</strong>.<br />
In questo contesto sono gli<br />
scarti del linoleum a farla da<br />
padrone. I pannelli creati in<br />
maniera naturale (il linoleum<br />
è una matrice green per eccellenza)<br />
fanno da base alle incisioni<br />
della collezione Segno<br />
e Haiku alla quale partecipano<br />
diversi artisti tra cui Luisa<br />
Baciarlini, Alessia Consiglio,<br />
Susanna Doccioli, Luca Fabbri,<br />
Marcello Fraietta, Valeria<br />
Gasparrini, Caroline Heider,<br />
Elio G. Mazzali, Giorgia Pilozzi,<br />
Gianluca Tedaldi...<br />
È lo stesso Gianluca Tedaldi,<br />
curatore di parecchie mostre<br />
e rassegne di grafica e pittura<br />
della Stamperia Ripa 69, a proporre<br />
l’idea di ispirarsi ai colori<br />
della matrice e di produrre immagini<br />
grafiche che parlassero<br />
di natura e di stagioni, come<br />
negli Haiku giapponesi. Temi<br />
cari al taglio editoriale della<br />
<strong>GreenPlanner</strong>.<br />
Tutti gli artisti partecipanti al<br />
progetto sono stati invitati a<br />
riflettere sui temi sopracitati<br />
e, prendendo spunto dal colore<br />
della matrice scelta, a realizzare<br />
una grafica nel tema della<br />
natura e delle stagioni.<br />
Agli artisti è stato chiesto di<br />
testare il materiale e di trarne<br />
Immagini di prove di incisione su<br />
linoleum. A fianco, la sede della<br />
stamperia a Roma<br />
un giudizio critico dal punto di<br />
vista dell’incisore in materia<br />
di duttilità, stesura del colore,<br />
comportamento del materiale<br />
in fase di stampa.<br />
In GreenParlor, la sede milanese<br />
della redazione, il vernissage<br />
Segno e Haiku di gennaio<br />
<strong>2024</strong> ha lasciato tracce artistiche<br />
e qui i lettori di <strong>GreenPlanner</strong><br />
possono recarsi e toccare<br />
con mano le opere della Stamperia<br />
Ripa 69. (ha collaborato<br />
Susanna Doccioli)<br />
greenplanner 169
170 greenplanner<br />
appunti del mese<br />
L<br />
25<br />
9<br />
2<br />
16<br />
23<br />
30<br />
M<br />
26<br />
10<br />
3<br />
17<br />
24<br />
31<br />
M<br />
27<br />
11<br />
4<br />
18<br />
25<br />
1<br />
G<br />
28<br />
12<br />
5<br />
19<br />
26<br />
2<br />
V<br />
29<br />
13<br />
6<br />
20<br />
27<br />
3<br />
S<br />
30<br />
14<br />
7<br />
21<br />
28<br />
4<br />
D<br />
1<br />
15<br />
8<br />
22<br />
29<br />
5
dicembre/<br />
Specializzarsi<br />
nel Green conviene<br />
Una persona con una laurea è una persona<br />
che sa meglio destreggiarsi<br />
nell’oceano della formazione.<br />
Ha ricevuto un orientamento.<br />
Maria Montessori, pedagoga<br />
Fonte: © Archivio ReMi-Ispra<br />
Toscana: Parco Archeominerario di San Silvestro (Campiglia Marittima, LI). Il percorso sotterraneo<br />
dentro la miniera del Temperino<br />
Foto: Archivio Parchi Val di Cornia<br />
greenplanner 171
Specializzarsi nel Green conviene<br />
I ragazzi lo sanno<br />
che ci vuole una<br />
professione verde<br />
Gli studenti italiani hanno una<br />
buona conoscenza in fatto di<br />
cambiamenti climatici, tanto<br />
che una recente ricerca, condotta<br />
da GoStudent (EdTech<br />
europea che si occupa di ripetizioni,<br />
con più di 1.500 dipendenti<br />
e 5 milioni di famiglie<br />
supportate ogni mese), parla di<br />
una alta percentuale di consapevolezza:<br />
l’81%. E il 74% afferma<br />
di volerne sapere sempre<br />
di più.<br />
Il Green, insomma, a scuola<br />
piace: gli stessi ragazzi sono<br />
d’accordo sull’introduzione di<br />
Lavoro<br />
e cambiamenti<br />
climatici<br />
75%<br />
PERCENTUALE<br />
DEGLI ITALIANI<br />
SECONDO CUI<br />
L’IMPATTO SUL CLIMA DELLE<br />
ATTIVITÀ DI UN POTENZIALE<br />
DATORE DI LAVORO È UN<br />
CRITERIO RILEVANTE DI SCELTA<br />
OCCUPAZIONALE<br />
LUNEDÌ<br />
2<br />
Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù<br />
AM<br />
PM<br />
3 MARTEDÌ<br />
AM<br />
Giornata internazionale delle persone con disabilità<br />
PM<br />
Italia e Portogallo 75%<br />
Spagna e Bulgaria 74%<br />
Romania 73%<br />
Lettonia 72%<br />
Grecia 70%<br />
Estonia 67%<br />
Irlanda 64%<br />
Polonia 62%<br />
Slovenia 60%<br />
Danimarca e Ungheria 59%<br />
Lituania e Slovacchia 57%<br />
Germania 56%<br />
Paesi Bassi 55%<br />
Austria 54%<br />
Belgio, Croazia e Rep. Ceca 52%<br />
Svezia 50%<br />
Finlandia 46%<br />
Fonte: Bei<br />
4 MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
172 greenplanner
settimana 49<br />
dicembre <strong>2024</strong><br />
5<br />
AM<br />
6<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
Giornata mondiale del Suolo<br />
Giornata internazionale del volontariato<br />
per lo sviluppo economico e sociale<br />
PM<br />
PM<br />
tematiche green, da parte del<br />
proprio sistema scolastico, entro<br />
i prossimi cinque anni (72%).<br />
Inoltre, il 76% degli intervistati<br />
vorrebbe che le stesse strutture<br />
scolastiche diventassero più<br />
ecofriendly, adottando politiche<br />
virtuose e, possibilmente,<br />
sostenibili.<br />
Da qui è facile dedurre che anche<br />
i percorsi di studio, oltre<br />
che alla consapevolezza, possano<br />
portare anche a prendere<br />
la strada della Sostenibilità.<br />
«Gli studenti mostrano un profondo<br />
interesse verso la questione<br />
climatica - ha affermato<br />
Ricardo Reinoso, vice presidente<br />
global sale di GoStudent<br />
- e, nei prossimi cinque anni,<br />
possiamo immaginare che le<br />
scuole del Paese possano fornire<br />
loro i giusti strumenti per<br />
essere sempre aggiornati sulle<br />
questioni che gli stanno più a<br />
cuore».<br />
SABATO<br />
7 8 DOMENICA<br />
Formazione<br />
continua<br />
Per lo studente adulto di<br />
oggi diventa urgente non<br />
solo approcciarsi alle pratiche<br />
digitali, ma anche acquisire<br />
consapevolezza sulla<br />
Sostenibilità, sul rispetto<br />
ambientale, sulle pratiche<br />
green, sull’educazione alla<br />
cittadinanza attiva. Per molti<br />
adulti sussiste l’esigenza<br />
di possedere o rinnovare il<br />
titolo di studio per cogliere<br />
le opportunità offerte dal<br />
mondo del lavoro, tenendo<br />
conto dei nuovi parametri<br />
legati ai Green Job.<br />
Fonte: Rete dei Centri Regionali<br />
di Ricerca, Sperimentazione e<br />
Sviluppo<br />
greenplanner 173
Specializzarsi nel Green conviene<br />
Europa & Green Job<br />
Nei prossimi cinque anni, oltre<br />
100 milioni di europei dovranno<br />
aggiornare le proprie competenze<br />
o riqualificarsi, e l’Europa<br />
prevede che il passaggio a<br />
un’economia a basse emissioni<br />
di carbonio creerà oltre 1 milione<br />
di posti di lavoro entro il<br />
2030. Le priorità delle green<br />
skill riguardano in particolare<br />
tre settori: edilizia, automotive<br />
e trasporti, turismo.<br />
Le competenze verdi avranno<br />
diverse azioni europee di riferimento:<br />
1. definizione di una tassonomia<br />
delle competenze verdi;<br />
2. monitoraggio e analisi statistica<br />
delle competenze verdi;<br />
3. educazione ai cambiamenti<br />
climatici, alle questioni ambientali,<br />
alla transizione verso<br />
l’energia pulita e allo sviluppo<br />
sostenibile, in cui siano definiti<br />
i diversi livelli di competenza<br />
ecologica;<br />
4. sviluppo delle competenze<br />
verdi di base per il mercato del<br />
lavoro.<br />
9 LUNEDÌ<br />
AM<br />
10 MARTEDÌ<br />
AM<br />
Giornata internazionale contro la corruzione<br />
Giornata mondiale per la commemorazione e per la<br />
dignità delle vittime di genocidio e della prevenzione<br />
di questo crimine<br />
PM<br />
Giornata internazionale dei diritti degli animali<br />
Giornata mondiale dei diritti dell’uomo<br />
PM<br />
11 MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
Giornata internazionale della montagna<br />
PM<br />
Fondamentale sarà l’integrazione<br />
delle considerazioni ambientali<br />
e climatiche a tutti i livelli<br />
scolastici, con un richiamo<br />
all’urgenza di innalzare il livello<br />
e la diffusione delle competenze<br />
Stem (Scienza, tecnologia,<br />
ingegneria e matematica), promuovendo<br />
dei percorsi, in particolare<br />
tra le giovani donne.<br />
174 greenplanner
settimana 50<br />
dicembre <strong>2024</strong><br />
12<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
Giornata internazionale della<br />
copertura sanitaria universale<br />
PM<br />
13<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
SABATO<br />
14 15 DOMENICA<br />
Finanziamenti<br />
a supporto<br />
I programmi di finanziamento<br />
che accompagnano i giovani nel<br />
mettere a frutto le competenze<br />
green vanno da ErasmusPlus<br />
a Horizon Europe, per la mobilità<br />
dei ricercatori, favorendo<br />
la sinergia tra il mondo delle<br />
imprese e quello accademico.<br />
Le professioni attente al benessere<br />
del mare e del patrimonio<br />
subacqueo (la Blue economy),<br />
possono contare sul<br />
Fondo europeo per gli affari<br />
marittimi e la pesca; ci sono<br />
poi il Fondo sociale europeo<br />
Plus (Fse+), Europa Digitale e<br />
il Meccanismo per una transizione<br />
giusta, oltre al programma<br />
Life, per il coinvolgimento<br />
di figure professionali a supporto<br />
dei progetti con focus su<br />
ambiente e clima.<br />
Ma lo sviluppo delle competenze<br />
in ottica green è presente<br />
anche nei finanziamenti di<br />
InvestEu, del Fondo europeo<br />
di adeguamento alla globalizzazione<br />
per i lavoratori sfollati;<br />
del Fondo europeo di sviluppo<br />
regionale (Fesr); del Fondo di<br />
transizione giusta e del Corpo<br />
europeo di solidarietà.<br />
I green job saranno sempre<br />
più oggetto di attenzione anche<br />
nelle iniziative che l’Europa<br />
ciclicamente metterà in<br />
campo, come la Settimana<br />
europea delle competenze<br />
professionali.<br />
greenplanner 175
Specializzarsi nel Green conviene<br />
EuTeens4Green<br />
chiama a sé<br />
i giovani<br />
EuTeens4Green - Giovani ambasciatori<br />
per una transizione<br />
giusta e inclusiva - è il progetto<br />
che può aprire le porte per<br />
nuove forme di occupazione nel<br />
green in tutta Europa, selezionando<br />
e aderendo ai progetti<br />
in essere.<br />
Si tratta di una molteplicità di<br />
azioni, laboratori didattici, visite<br />
in loco, attività verdi come il<br />
giardinaggio e l’agricoltura, lo<br />
sviluppo di soluzioni di economia<br />
circolare nei settori alimentare,<br />
rifiuti, energia, concorsi e<br />
giochi su temi green.<br />
Opportunità<br />
di coesione Ue<br />
Date un occhio a Kohesio se<br />
siete interessati a formazione<br />
e a opportunità lavorative<br />
per giovani giornalisti,<br />
aspiranti tali, studenti e fotografi<br />
(Youth4Regions).<br />
Il Nuovo Bauhaus europeo<br />
- Stelle Nascenti dà supporto<br />
a giovani con idee<br />
per spazi belli, sostenibili,<br />
inclusivi.<br />
Youth4Cooperation Interreg<br />
si occupa invece di progetti<br />
di cooperazione territoriale,<br />
anche su transizione verde<br />
e digitale.<br />
L’obiettivo di EuTeens4Green<br />
è responsabilizzare i giovani, in<br />
particolare quelli fra i 15 e i 24<br />
anni, e aumentare la partecipazione<br />
al processo decisionale<br />
per una transizione verde inclusiva.<br />
Il progetto si concentra sulle<br />
regioni che saranno maggior-<br />
16 LUNEDÌ<br />
AM<br />
17 MARTEDÌ<br />
AM<br />
18 MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
PM<br />
Giornata internazionale dei migranti<br />
PM<br />
176 greenplanner
settimana 51<br />
19<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
PM<br />
dicembre <strong>2024</strong><br />
mente colpite dalla transizione<br />
verso la neutralità climatica, fortemente<br />
dipendenti dai combustibili<br />
fossili e dalle industrie<br />
ad alta intensità di carbonio.<br />
Un’opportunità per crescere<br />
responsabilmente e diventare<br />
attori del cambiamento, proponendo<br />
azioni che aiutino a<br />
costruire una ripresa verde nella<br />
propria regione, contribuendo<br />
così alla buona governance della<br />
Politica di Coesione.<br />
Ma attenzione, ci si può candidare<br />
solo fino a marzo <strong>2024</strong>.<br />
20<br />
AM<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
SABATO<br />
21 22 DOMENICA<br />
Giornata mondiale<br />
dello snowboard<br />
Giornata internazionale della solidarietà umana<br />
Sono Green job<br />
anche:<br />
• Il muratore green<br />
(ovvero chi avrà competenze<br />
di bioedilizia)<br />
• Il responsabile vendite a<br />
marchio ecologico<br />
• L’installatore di reti<br />
elettriche a migliore<br />
efficienza<br />
• L’informatico ambientale<br />
• L’esperto di marketing<br />
ambientale<br />
• L’ecodesigner<br />
• Il certificatore della qualità<br />
ambientale<br />
•<br />
L’installatore di impianti di<br />
condizionamento a basso<br />
impatto ambientale<br />
Secondo Symbola, al 2025 il 38%<br />
del fabbisogno di professioni richiederà<br />
competenze green con<br />
importanza elevata (circa 1,3-<br />
1,4 milioni di occupati).<br />
greenplanner 177
Specializzarsi nel Green conviene<br />
Dove vai<br />
se LinkedIn<br />
non ce l’hai<br />
Molti di noi conoscono il canale<br />
social LinkedIn, che viene prevalentemente<br />
utilizzato per<br />
sviluppare una rete professionale<br />
e veicolare contenuti<br />
relativi al mercato del mondo<br />
del lavoro. Attualmente viene<br />
largamente utilizzato dalle<br />
Colpo d’occhio<br />
sul profilo LinkedIn<br />
Biotech@BtBs<br />
• Creare reti con enti, associazioni<br />
e testate giornalistiche che<br />
promuovono e diffondono la<br />
cultura delle biotecnologie<br />
• Divulgare e comunicare il<br />
contributo delle biotecnologie<br />
nella vita quotidiana<br />
• Promuovere la formazione<br />
dei futuri biotecnologi e di tutte<br />
quelle attività organizzate dai<br />
Corsi di Studio in Biotecnologie<br />
di Bicocca<br />
• Creare reti con le aziende per<br />
l’attivazione di collaborazioni<br />
sia in ambito formativo sia per<br />
valorizzare i nostri studenti<br />
• Promuovere eventi di interesse<br />
sulle biotecnologie<br />
• Diffondere tra gli studenti<br />
maggiore consapevolezza<br />
nell’utilizzo di LinkedIn<br />
come strumento di personal<br />
branding, anche contribuendo<br />
personalmente e partecipando<br />
alla redazione della pagina<br />
• Mappare i ruoli professionali<br />
occupati dai laureati, per avere<br />
un continuo riscontro dal<br />
mondo del lavoro e mantenere<br />
attuale la formazione in ambito<br />
biotecnologico<br />
23 LUNEDÌ<br />
AM<br />
24 MARTEDÌ<br />
AM<br />
25 MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
PM<br />
PM<br />
178 greenplanner
settimana 52<br />
dicembre <strong>2024</strong><br />
26<br />
AM<br />
27<br />
AM<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
PM<br />
SABATO<br />
28 29 DOMENICA<br />
agenzie per il lavoro e dalle<br />
imprese come strumento per<br />
la ricerca di personale. «Tale<br />
canale social è tuttavia poco<br />
diffuso tra i più giovani anche<br />
nel momento in cui si stanno<br />
affacciando al mondo del<br />
lavoro - afferma Laura Cipolla,<br />
docente di biotecnologie<br />
all’Università Bicocca di Milano».<br />
Così la docente e il suo<br />
team hanno aperto la pagina<br />
Linkedin Bicocca<br />
Biotech@BtBs.<br />
Per saperne di più,<br />
collegati qui.<br />
Dirigenti verdi<br />
Unioncamere stima che il<br />
fabbisogno di competenze<br />
green intermedie delle imprese<br />
e della Pubblica amministrazione<br />
sarà compreso<br />
tra i 2,2 e i 2,4 milioni di lavoratori,<br />
circa il 63% del fabbisogno<br />
dei prossimi anni. La<br />
domanda di Green job riguarderà<br />
in maniera trasversale<br />
sia le professioni tecniche<br />
sia quelle a elevata<br />
specializzazione,<br />
e<br />
sempre<br />
più richieste<br />
saranno<br />
le professionalità<br />
che ruotano<br />
intorno<br />
all’ambiente,<br />
all’ecosostenibilità,<br />
al risparmio<br />
energetico<br />
e all’economia<br />
circolare. Si tratta<br />
di una proiezione<br />
al 2025.<br />
greenplanner 179
Specializzarsi nel Green conviene<br />
Manca il lavoro<br />
o la voglia?<br />
In Italia, l’istruzione e la formazione,<br />
ma anche il lavoro<br />
- soprattutto quello dedicato<br />
ai giovani - sono le voci<br />
peggiori secondo la classifica<br />
dell’Istat sul Benessere equo<br />
(Bes) rispetto alla media europea.<br />
Il tasso di occupazione<br />
italiano nel 2022 è stato di<br />
circa 10 punti percentuali più<br />
basso rispetto a quello medio<br />
europeo (74,7%), con una<br />
distanza molto accentuata<br />
tra le donne (55,0% in Italia<br />
rispetto al 69,4% della media<br />
Ue). A preoccupare anche<br />
i Neet, ovvero i ragazzi e le<br />
ragazze tra i 15 e i 29 anni<br />
che non studiano o lavorano,<br />
che in Italia ammontano<br />
al 19,0% del totale - contro<br />
l’11,7% della media Ue.<br />
Eppure non si<br />
ricerca il Green job<br />
Negli ultimi anni gli annunci<br />
di lavoro nel settore dei Green<br />
job sono cresciuti dell’85%<br />
su Indeed ma, a fronte di un<br />
aumento delle offerte, nello<br />
stesso periodo le ricerche per<br />
questi ruoli sono diminuite<br />
del 2%. Un dato che indica un<br />
mismatch di talenti e un’enorme<br />
opportunità per le persone<br />
in cerca di nuovi sbocchi<br />
professionali (dati: febbraio<br />
2023 vs febbraio 2020). Secondo<br />
Ilaria Caccamo, managing<br />
director di Indeed in Italia,<br />
«la Sostenibilità è un tema<br />
di dibattito quotidiano, ma le<br />
persone non hanno ancora<br />
davvero contezza delle possibilità<br />
di lavoro che offre e di<br />
180 greenplanner<br />
30 LUNEDÌ<br />
AM<br />
31 MARTEDÌ<br />
AM<br />
1 MERCOLEDÌ<br />
AM<br />
PM<br />
PM<br />
PM
ALMANACCO SETTIMANALE<br />
DEI PROGETTI SOSTENIBILI<br />
12 a EDIZIONE<br />
Anno XII – edizione 2023 Registrazione presso il Tribunale di Milano n.267/9.9.2013 - Compendio a greenplanner.it<br />
notes<br />
settimana 1<br />
dicembre <strong>2024</strong>/gennaio 2025<br />
2<br />
AM<br />
3<br />
GIOVEDÌ<br />
VENERDÌ<br />
PM<br />
come prepararsi per coglierle.<br />
Scuole e università sono al lavoro<br />
già da tempo, e puntano<br />
già molto su corsi e master<br />
dedicati, rivolti sia ai professionisti<br />
già in carriera, sia ai<br />
giovani che devono fare il loro<br />
ingresso sul mercato del lavoro.<br />
Importanti atenei hanno<br />
addirittura deciso di inserire<br />
la Sostenibilità come materia<br />
trasversale in tutti i corsi di<br />
laurea. Parallelamente, per<br />
le aziende sarà sempre più<br />
importante creare consapevolezza<br />
sui ruoli offerti e<br />
sulle mansioni richieste per<br />
formare i professionisti degli<br />
anni a venire».<br />
AM<br />
PM<br />
SABATO<br />
4 5 DOMENICA<br />
12 anni di<br />
<strong>GreenPlanner</strong><br />
<strong>2024</strong><br />
RIGENERAZIONE<br />
ECOLOGICA<br />
Come tornare sui nostri passi<br />
e invertire la rotta. Tutti i giorni<br />
NUMERO 12 / <strong>2024</strong><br />
Rigenerare il nostro<br />
territorio si può.<br />
L’esempio delle miniere.<br />
MediaPartner Ispra.<br />
greenplanner 181
Specializzarsi nel Green conviene<br />
L’accademy del fotovoltaico<br />
a cura della redazione<br />
E.On sostiene la formazione<br />
dei futuri professionisti del solare<br />
L<br />
a transizione energetica ha bisogno di professionisti<br />
qualificati e quindi la tematica<br />
dei Green job gioca un ruolo strategico per<br />
lo sviluppo sostenibile del Paese, dal punto di<br />
vista ambientale ma anche economico e sociale.<br />
Fondamentale, però, è erogare la formazione<br />
giusta.<br />
Mentre per le caldaie tradizionali e per i climatizzatori<br />
non mancano operatori preparati e aggiornati,<br />
negli ultimi anni è emersa la necessità<br />
di inserire nuove figure professionali: installatori<br />
di impianti fotovoltaici, di sistemi di accumulo,<br />
di pompe di calore non solo full electric ma di<br />
tipologia ibrida, di wallbox per la ricarica di auto<br />
elettriche. Tecnici in grado di operare in un sistema<br />
complesso.<br />
Occorre, quindi, nuova manodopera, adeguatamente<br />
formata. Per questo è nata l’idea della<br />
E.On Academy, per offrire una possibilità di formazione<br />
altamente specializzata e di lavoro.<br />
I corsi di formazione messi in campo da E.On<br />
seguono una linea ibrida, ovvero una formazione<br />
online seguita da un training in aula. In totale<br />
sono 150 ore di formazione: 60 teoriche sulle<br />
nuove tecnologie e sulla sicurezza sul lavoro<br />
(normative e comportamenti, tanto per dare un<br />
esempio).<br />
Durante le restanti 90 ore i<br />
partecipanti si ritrovano nelle<br />
aule attrezzate e possono<br />
cimentarsi con simulazioni di<br />
installazione di impianti fotovoltaici,<br />
di caldaie e di colonnine<br />
di ricarica.<br />
Al progetto E.On Academy<br />
possono partecipare neodiplomati<br />
di istituti tecnici e<br />
professionali che intendono<br />
diventare installatori, ma anche<br />
professionisti già qualificati<br />
che cercano un upgrade<br />
delle proprie competenze, o coloro che cercano<br />
un’opportunità per riqualificarsi nel mondo delle<br />
rinnovabili avendo una predisposizione per le<br />
professioni tecniche.<br />
I primi corsi sono stati erogati a Massazza, in<br />
provincia di Biella, e a San Daniele del Friuli (Udine),<br />
dove hanno sede due realtà del Gruppo E.On<br />
che offrono soluzioni per l’efficienza<br />
energetica.<br />
A questo Qrcode un assaggio dei<br />
corsi.<br />
Ogni corso prevede tre step: formazione teorica,<br />
pratica e successivo inserimento in una squadra<br />
operativa che si occuperà della formazione di cantiere<br />
182 greenplanner
Università degli Studi di Milano - Bicocca<br />
Biotecnologo,<br />
professione del futuro<br />
Il Dipartimento di Biotecnologie<br />
e Bioscienze dell’Università degli<br />
Studi di Milano - Bicocca offre<br />
l’opportunità di diventare biotecnologo<br />
industriale e di sviluppare<br />
una professione strategica per il<br />
futuro. Il percorso si sviluppa a<br />
partire dal Corso di Laurea triennale<br />
in Biotecnologie (I livello) in<br />
cui si acquisiscono competenze<br />
sui sistemi biologici e sulle loro<br />
applicazioni tecnologiche attraverso<br />
l’opportunità di svolgere<br />
oltre 400 ore di attività di laboratori<br />
professionalizzanti.<br />
Durante il percorso, inoltre, si<br />
ha la possibilità di partecipare a<br />
Laurea magistrale<br />
Poiché il settore biotecnologico<br />
è altamente innovativo,<br />
il percorso prosegue con il<br />
Corso di Laurea Magistrale (II<br />
livello) in Biotecnologie Industriali.<br />
Il Corso è stato recentemente<br />
potenziato e offre<br />
l’opportunità di modulare lo<br />
studio sui propri interessi, con<br />
la possibilità di approfondire le<br />
biotecnologie industriali correlate<br />
all’ambito dello sviluppo<br />
di processi e prodotti sostenibili,<br />
della salute umana, e delle<br />
tecnologie bioinformatiche e<br />
sistemiche. L’eccellente valore<br />
della formazione dei Biotecnologi<br />
Industriali di Bicocca è<br />
chiaramente riconosciuto dal<br />
mondo del lavoro: il tasso di<br />
occupazione dei laureati in<br />
Biotecnologie Industriali a 1<br />
anno dalla laurea è superiore al<br />
90% nell’ultimo biennio.<br />
diverse attività utili per l’inserimento<br />
nel mondo del lavoro, tra<br />
cui incontri con esponenti industriali<br />
del settore biotecnologico<br />
e approfondimenti alla scoperta<br />
delle figure professionali.<br />
La collaborazione accademia-industria<br />
La sinergia con il mondo dell’industria e la mobilità internazionale<br />
sono aspetti fondamentali per arrivare a un alto livello di formazione<br />
e per perseguire risultati brillanti. Il Corso di studio è costantemente<br />
impegnato nel potenziamento delle collaborazioni con le aziende<br />
e con le associazioni di settore per consentire ai propri studenti di<br />
acquisire una formazione ad alto livello sia tecnico-scientifica sia in<br />
termini di competenze nell’ambito delle soft skills, promuovendo<br />
tirocini in azienda, percorsi di eccellenza con certificazione digitale,<br />
mobilità internazionale. I corsi di studio in Biotecnologie e Biotecnologie<br />
Industriali offrono diverse opportunità di avvicinamento al<br />
mondo del lavoro, tra cui percorsi di orientamento professionale in<br />
collaborazione con associazioni di settore e orientatori professionisti,<br />
approfondimento del ruolo dei biotecnologi nell’ambito delle<br />
competenze richieste in azienda sulle certificazioni di Sostenibilità,<br />
approfondimento di ruoli professionali nei dipartimenti aziendali<br />
di supporto alla Ricerca e Sviluppo (per esempio Marketing&sales,<br />
Business development, ruoli professionali nelle big pharma).<br />
Tirocini in<br />
azienda 1<br />
DATI ACCREDITATI DA ALMALAUREA<br />
Tirocini<br />
all’estero 2<br />
50% 25%<br />
15% media<br />
nazionale<br />
Soddisfazione<br />
dei nostri<br />
studenti 3<br />
Biotecnologie:<br />
8/10<br />
Biotecnologie<br />
Industriali:<br />
8/10<br />
Tasso<br />
di occupazione<br />
a 1 anno<br />
dalla laurea<br />
magistrale 4<br />
94%<br />
86% media<br />
nazionale<br />
1. Dati del Corso di Studio riferiti agli immatricolati nell’anno accademico 2021/2022<br />
in percentuale sui tirocini totali<br />
2. Fonte: Indicatori ANVUR relativi ai laureati nel 2020 (dati pre-pandemia).<br />
3. Grado di soddisfazione degli studenti su una scala da 0 (nullo) a 10 (eccellente)<br />
Fonte: banca dati di Ateneo<br />
4. Fonte: Occupazione dei laureati - Rapporto AlmaLaurea 2023,<br />
riferito ai laureati 2021 (www.almalaurea.it)<br />
DIFFONDERE LA CONOSCENZA DELLE BIOTECNOLOGIE:<br />
puoi seguire tutte le attività dei corsi di studio e approfondire<br />
alcuni aspetti delle biotecnologie sulla pagina linkedIn:<br />
Università degli Studi Milano - Bicocca Piazza dell’Ateneo Nuovo, 1 - 20126 Milano<br />
Mesi medi<br />
di ingresso<br />
nel mondo<br />
del lavoro 4<br />
4,3<br />
5,8 media<br />
nazionale
Specializzarsi nel Green conviene<br />
Opportunità professionali nel settore idrico<br />
di Camilla Galli Macricé<br />
Ridurre l’impronta idrica:<br />
una sfida cui si dedica<br />
il Water manager<br />
È<br />
compito del Water manager<br />
ridurre l’impronta idrica<br />
in qualunque processo<br />
produttivo. Una figura professionale<br />
di cui si ha sempre più<br />
bisogno. Ne abbiamo parlato con<br />
una realtà innovativa come Iride<br />
Acque, che fa dell’efficientamento<br />
delle acque reflue il proprio<br />
core business. «In Italia, come in<br />
altre parti del mondo - riflette a<br />
proposito Monica Casadei, Ceo<br />
dell’azienda lombarda - ci siamo<br />
abituati nell’ultimo decennio<br />
ad apprezzare la figura dell’Energy<br />
manager per risparmiare<br />
dal punto di vista dell’efficienza<br />
energetica. Oggi, però, nel momento<br />
storico in cui siamo, con<br />
la siccità che incombe, l’impronta<br />
idrica è diventata importante<br />
quanto l’impronta energetica e<br />
dunque il Water manager è una<br />
figura destinata a diventare ogni<br />
giorno più ricercata, soprattutto<br />
in quei settori le cui produzioni<br />
dipendono dall’acqua».<br />
Secondo Casadei, il Wm deve<br />
avere delle competenze trasversali:<br />
«Non è un tecnico impiantista<br />
che deve avere conoscenze<br />
necessariamente ingegneristiche,<br />
ma deve essere in grado di<br />
sfruttare diversi saperi per avere<br />
una visione generale del processo<br />
industriale in cui viene utilizzata<br />
l’acqua e trovare le migliori soluzioni<br />
per salvaguardarla, ovvero<br />
ridurne il consumo, ottimizzarne i<br />
costi e la qualità e massimizzarne<br />
il riutilizzo».<br />
L’importante però è sapere<br />
lavorare in team: «Con Water<br />
manager - chiosa Casadei - non<br />
si intende esclusivamente una<br />
singola figura, ma può essere<br />
anche un gruppo di professionisti<br />
con competenze diverse,<br />
il cui obiettivo è preservare le<br />
risorse idriche in ottica di un<br />
consumo responsabile. In Iride<br />
Acque è così: l’azienda aggrega<br />
le singole competenze delle<br />
persone che la compongono<br />
al fine di raggiungere l’obiettivo<br />
comune. Il nostro compito<br />
consiste nell’analizzare come<br />
il cliente utilizza l’acqua nell’intero<br />
processo industriale, per<br />
individuare, grazie a un aggiornamento<br />
continuo sulle nuove<br />
tecnologie, le soluzioni<br />
migliori per<br />
ridurne l’impronta<br />
idrica».<br />
La roadmap salva acqua<br />
Stefano Corsi, dell’Ordine degli Ingegneri di Firenze, ha affermato<br />
che «dobbiamo ridurre i consumi idrici alla fonte. L’ingegneria ambientale<br />
può aiutare a salvaguardare la disponibilità idrica».<br />
Ecco 6 proposte.<br />
1. Favorire la depurazione diffusa rispetto a quella concentrata,<br />
sfruttando la capacità autodepurativa del reticolo minore per una<br />
migliore qualità delle acque.<br />
2. Progettare ecosistemi filtro e fitodepurazione non solo in sostituzione<br />
ma anche come soluzione a valle di scarichi concentrati di<br />
impianti esistenti.<br />
3. Realizzare progetti di recupero e riuso delle acque reflue depurate<br />
4. Realizzare sistemi di drenaggio urbano tramite infrastrutture verdi<br />
(aree verdi, trincee filtranti, speciali isole di traffico).<br />
5. Promuovere il risparmio idrico sia nel settore domestico sia in<br />
quello agricolo, anche incentivando la scelta di colture meno esigenti.<br />
6. Incentivare la diffusione di piccoli invasi a uso irriguo, sia tramite il<br />
recupero di quelli esistenti sia attraverso la realizzazione di altri nuovi,<br />
con agevolazioni finanziarie e semplificazioni procedurali.<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
184 greenplanner
Master in Account e Sales management<br />
all’Università Cattolica di Milano<br />
Addetti alle vendite<br />
con preparazione ai temi<br />
legati alla Sostenibilità<br />
Il Sales manager è oggi uno tra<br />
i più importanti ruoli all’interno<br />
del panorama aziendale, un tassello<br />
irrinunciabile del mercato<br />
business to business, sempre<br />
più complesso e articolato non<br />
solo per il progressivo sviluppo<br />
del digitale, ma anche per il<br />
crescente orientamento ai temi<br />
della Sostenibilità. Per questo, il<br />
Master in Account e Sales Management,<br />
promosso da Almed<br />
e Centrimark - Università Cattolica<br />
del Sacro Cuore di Milano,<br />
ha l’obiettivo di formare in modo<br />
innovativo esperti in tecniche<br />
commerciali che possono inserirsi<br />
in realtà aziendali attente<br />
anche alla business ethic per integrare<br />
Sostenibilità ambientale,<br />
sociale ed economica.<br />
Per l’undicesimo anno consecutivo,<br />
il percorso formativo di<br />
questo Master propone alcuni<br />
affondi specifici che, da un lato,<br />
consentono di maturare skill determinanti<br />
per la gestione delle<br />
vendite online e offline. Dall’altro,<br />
offre contenuti mirati a promuovere<br />
atteggiamenti etici e<br />
responsabili. Durante ogni edizione,<br />
infatti, viene organizzata<br />
una tavola rotonda con manager,<br />
professionisti ed esperti vendite<br />
di vari settori, per esaminare in<br />
modo approfondito e concreto<br />
il binomio vendite e Sostenibilità,<br />
alla luce dei nuovi trend. Recentemente,<br />
inoltre, sono stati<br />
proposti in aula agli allievi anche<br />
alcuni project work e challenge<br />
basati su brief reali che hanno<br />
permesso di sviluppare lavori<br />
ad hoc sul tema. Questo è stato<br />
possibile grazie alla collaborazione<br />
di numerose aziende partner<br />
del Master, da sempre attente e<br />
sensibili agli alti livelli di qualità,<br />
sia in termini professionali, sia<br />
valoriali, Sostenibilità compresa.<br />
Il ruolo del Sales può essere<br />
inserito pienamente fra i green job<br />
del futuro. Per altre informazioni<br />
su questo percorso formativo<br />
è possibile mandare una mail<br />
a master.sales@unicatt.it. Le<br />
iscrizioni si chiudono nel mese di<br />
ottobre.<br />
La parola agli studenti<br />
Come riportato nel blog del Master<br />
sales, in un articolo redatto<br />
dagli studenti della IX edizione,<br />
Emanuele Conforti e Matteo<br />
Bertelli.<br />
Ogni singolo venditore può scegliere di adottare pratiche<br />
sostenibili, come spostarsi meno e utilizzare mezzi di trasporto<br />
sostenibili, valutare l’impatto ambientale delle proprie azioni<br />
e limitare l’invio di email inutili o utilizzare piattaforme di<br />
videoconferenza a basso consumo energetico. Informarsi e<br />
formarsi sulle questioni ambientali, sensibilizzare colleghi e clienti<br />
sull’importanza delle pratiche sostenibili e promuovere standard<br />
etici all’interno dell’azienda possono contribuire a creare una<br />
cultura aziendale attenta all’ambiente.<br />
Università Cattolica di MIlano Largo Agostino Gemelli, 1 - 20123 Milano
Specializzarsi nel Green conviene<br />
FOCUS<br />
Possiamo annoverare il lavoro del social media tra i Green job? Sicuramente<br />
nelle loro “mani” c’è la potenzialità di informare sui temi verdi. Il<br />
riuscire ad arrivare a grandi numeri di persone è poi fondamentale per<br />
sensibilizzare su tematiche ambientali cruciali...<br />
Ne parliamo con il team di Acrimònia Studios qui<br />
IN EVIDENZA<br />
Environmental government<br />
regulatory, ecco chi<br />
si occupa di conformità<br />
alle leggi e ai regolamenti<br />
della nazione in ambito<br />
green.<br />
C’è un master<br />
per l’industria casearia<br />
La chiamano la via Emilia del latte e si trova<br />
sulla direttiva Milano/Lodi/Parma. Qui,<br />
proprio con la collaborazione dell’Università<br />
Statale di Milano, dell’Università di<br />
Parma, dell’Università Cattolica del Sacro<br />
Cuore e del Crea - Consiglio per la Ricerca<br />
in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia<br />
Agraria - è nato un nuovo corso di laurea a<br />
orientamento professionale in tecnologie<br />
e gestione dell’impresa casearia con un<br />
importante matrice “professionalizzante”. Si<br />
tratta infatti di un corso per le aziende e con<br />
le aziende, teso alla formazione di figure di<br />
alto profilo professionale.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Nella bellissima scuola<br />
dei Mosaicisti del Friuli si<br />
impara un’arte unica nel<br />
suo genere che fa dialogare<br />
designer, artisti<br />
e progettisti in maniera<br />
sostenibile.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Interessante anche la figura<br />
del Chief happiness<br />
officer (Cho): ce ne parla<br />
una delle prime manager<br />
che ha ottenuto questa<br />
certificazione.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
Circa il 40% delle professioni<br />
del futuro mancano<br />
in Europa: per questo<br />
l’Unione europea accelera<br />
la transizione delle<br />
competenze.<br />
CONTINUA A LEGGERE QUI<br />
© Depositphotos<br />
186 greenplanner
Specializzarsi nel Green conviene<br />
Certificazioni<br />
a cura di Chiara Guizzetti<br />
autrice del blog “Esg in azione”<br />
Quali bollini verdi conoscere<br />
al meglio per essere Esg oriented<br />
In questi ultimi anni abbiamo<br />
assistito a una proliferazione<br />
di certificazioni in ambito<br />
Esg. Alcune di esse (le varie<br />
Iso, la Sa8000) sono ormai<br />
note alla maggior parte delle<br />
persone. Tuttavia, imparare a<br />
orientarsi nel mare magnum<br />
delle certificazioni permette di<br />
aumentare la consapevolezza<br />
nei confronti della Sostenibilità,<br />
di prendere decisioni ponderate<br />
e aggiungere al proprio<br />
cv un sapere non scontato.<br />
Lato imprese, invece, ottenere<br />
una certificazione può<br />
rinforzare la reputazione e il<br />
posizionamento nel mercato<br />
di riferimento. Scegliere quella<br />
giusta diventa una decisione<br />
strategica.<br />
Tutto ciò ci permette anche di<br />
utilizzare propriamente, senza<br />
incappare nel Greenwashing,<br />
terminologie a volte abusate.<br />
LE CERTIFICAZIONI PER L’ECONOMIA CIRCOLARE<br />
Anche l’economia circolare ha le sue certificazioni. Con lo<br />
standard francese Afnor Xp X30-901 del 2018 è possibile certificare<br />
un’azienda per il suo sistema di gestione dei progetti<br />
di economia circolare. L’adesione allo standard è volontaria; il<br />
modello combina le tre dimensioni Esg con sette criteri rilevanti<br />
per l’economia circolare (procurement sostenibile, ecodesign,<br />
simbiosi industriale, economia funzionale, consumo<br />
responsabile, prolungamento della vita utile, gestione efficace<br />
di materie prime e prodotti alla fine del loro ciclo vita. Come<br />
altri sistemi di gestione (Iso 9001, Iso 14001) anche questa<br />
certificazione valorizza il principio del miglioramento continuo.<br />
Pubblicato nel 2017 dal British Standard Institute, il framework<br />
Bs8001 è pensato per le organizzazioni, di ogni<br />
tipologia e dimensione, che vogliono implementare, all’interno<br />
della propria realtà, i principi dell’economia circolare (riusa,<br />
ricicla, riduci). Lo standard agisce secondo sei direttrici che<br />
valorizzano l’innovazione, la collaborazione, l’ottimizzazione<br />
del valore, la trasparenza, attraverso la condivisione di<br />
consigli, raccomandazioni e best practice per una migliore<br />
implementazione.<br />
Chi di noi non ha mai osservato,<br />
studiando le caratteristiche<br />
di un prodotto, la presenza<br />
di una frase quale “kilometro<br />
zero”, “filiera controllata”, “non<br />
testato sugli animali” posta<br />
all’interno dell’etichetta? Sono<br />
frasi che sensibilizzano il consumatore<br />
nel proprio processo<br />
decisionale di acquisto ed è<br />
per questo che devono essere<br />
formulate in modo chiaro e circostanziato,<br />
a prova di (cattive)<br />
interpretazioni. La norma Iso/<br />
Ts 170033 dedicata agli ethical<br />
claim, e alle informazioni che<br />
supportano tale dichiarazione,<br />
è stata emanata nel 2019 con<br />
l’obiettivo di definire principi<br />
e requisiti per l’applicazione<br />
delle asserzioni etiche. Secondo<br />
la normativa, l’ethical claim<br />
può essere riferito ad aspetti<br />
di sviluppo economico, di tutela<br />
dell’ambiente e di giustizia<br />
sociale. Come già previsto per<br />
altre normative Iso, l’attendibilità<br />
dell’asserzione viene<br />
sottoposta a verifiche da parte<br />
di enti indipendenti accreditati.<br />
greenplanner 187
Specializzarsi nel Green conviene<br />
I Green job: una visione di genere<br />
Quando il cambiamento<br />
crea opportunità<br />
M<br />
algrado i buoni presupposti<br />
e le previsioni in<br />
tema di Green job, la<br />
creazione di nuovi posti di lavoro<br />
green non è scontata: sono<br />
necessarie politiche adeguate<br />
e coerenti per promuovere sia<br />
le imprese verdi sia le strategie<br />
che contemperino l’impatto<br />
sociale causato dalla perdita di<br />
posti di lavoro tra quei lavoratori<br />
che operano nelle imprese che<br />
oggi contribuiscono al degrado<br />
ambientale. Alla base di tutte le<br />
scelte ci deve essere una progettualità<br />
sociale che sappia andare<br />
oltre la “tirannia del presente”.<br />
In questo contesto si fa ancora<br />
più forte la prospettiva di genere.<br />
La transizione verso un’economia<br />
più sostenibile e la progettualità<br />
sociale e politica che la<br />
sottende, non può non affrontare<br />
e trovare risposte ad alcune<br />
questioni fondamentali con le<br />
quali il movimento femminile e<br />
femminista si sta confrontando<br />
da tempo: la presenza femminile<br />
in ambiti storicamente<br />
maschili, l’equità di genere, le<br />
pari opportunità per lavoratrici<br />
e lavoratori, la partecipazione<br />
delle donne al processo di formulazione<br />
delle scelte politiche<br />
e sociali.<br />
Alcuni focus che possono inserire<br />
un approccio di genere nella<br />
transizione ecologica e sui quali<br />
FORMAZIONE AVANTI TUTTA<br />
Formazione e istruzione: orientare le giovani donne verso<br />
percorsi di studio che le rendano adeguate a ricoprire ruoli non<br />
marginali nei settori green e a scegliere lavori green. Significa<br />
rendere certi tipi di istruzione (Stem), non solo accessibili ma<br />
anche desiderabili per le ragazze.<br />
Rivoluzione culturale: la transizione ecologica è solo marginalmente<br />
una questione tecnica, è in primis un “progetto sociale”<br />
che deve essere in grado di motivare le persone a comportarsi<br />
in modo radicalmente diverso, le organizzazioni a guardare<br />
lontano, i politici a scegliere di sacrificare qualcosa nel presente<br />
per creare futuro.<br />
a cura di Daniela Bandera<br />
founder e past president Ewmd italia, sociologa delle<br />
organizzazioni e del lavoro e Ceo di Nomesis<br />
Ewmd Italia può portare la propria<br />
esperienza in tema di leadership<br />
femminile. Promuoverla<br />
è utile per poter disporre di più<br />
voci quando si lavora nelle diverse<br />
“stanze dei bottoni” con ruoli<br />
di comando e di potere.<br />
Partecipazione delle donne nei<br />
settori legati ai Green job: in<br />
questi stessi c’è una sovrastante<br />
presenza maschile, è quindi<br />
utile sostenere e incentivare la<br />
partecipazione femminile, per<br />
evitare i bias che una organizzazione<br />
mono genere<br />
produce nella<br />
gestione della complessità.<br />
COSA FA EWMD ITALIA<br />
Attraverso il proprio Think<br />
Tank Ewom, Ewmd Italia<br />
ha attivato un percorso formativo<br />
esperienziale interno<br />
(Step) per le associate. Il<br />
Chapter di Reggio/Modena<br />
ha ideato il campus estivo<br />
“Ragazze Digitali” e, non<br />
ultimo, tutti gli anni viene<br />
premiata una donna che<br />
si è distinta con il premio<br />
She Made a Difference,<br />
per offrire alle giovani generazioni<br />
dei role model di<br />
donne che hanno sfidato<br />
i luoghi comuni e si sono<br />
realizzate facendo la differenza.<br />
I chapter di Ewmd<br />
Italia sono impegnati nelle<br />
scuole per orientare alle<br />
facoltà Stem e offrono<br />
mentoring alle ragazze che<br />
vogliono crescere e alle organizzazioni<br />
che vogliono<br />
valorizzarle.<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
188 greenplanner
Specializzarsi nel Green conviene<br />
Scuola e azienda<br />
a cura di Riccardo Balbo,<br />
direttore accademico Gruppo IED<br />
I giovani chiedono un futuro:<br />
all’ombra dei platani o delle palme?<br />
In ordine sparso: ghiaccio e grandine travolgono<br />
le città d’estate, mentre incendi e fiamme ne devastano<br />
e paralizzano altre, i fiumi sono asciutti<br />
e i campi aridi già in inverno, le piogge battenti si<br />
rivelano delle alluvioni. Sono episodi improvvisi<br />
ma che si susseguono ormai sempre più frequenti,<br />
tanto da far dimenticare la portata anche di quelli<br />
avvenuti solo un mese prima: è evidente che si è<br />
rotto un sistema. Mi spiego: il downburst che si è<br />
abbattuto per la prima volta su Milano a fine luglio<br />
2023 è un fenomeno nuovo per le nostre regioni<br />
climatiche, ma che diventerà sempre più possibile<br />
e frequente. E aggiungo una riflessione non secondaria<br />
sulla quantità di alberi che sono stati sradicati<br />
o spezzati nei viali: la vegetazione delle nostre<br />
città non è adatta a questi avvenimenti. I platani<br />
dovrebbero essere sostituiti dalle palme per poter<br />
resistere a fenomeni tropicali. L’ambiente è un<br />
sistema - esattamente come il corpo umano - ad<br />
altissimo grado di complessità, che si adatta pur<br />
di mantenere l’equilibrio complessivo: un ecosistema,<br />
appunto, è scandito da un suo ritmo vitale,<br />
completo, affascinante e instancabile. Riconoscerne<br />
la forza e la fragilità significa dargli un valore,<br />
diversamente lo condanniamo alla ricerca di un<br />
nuovo equilibrio, che passa attraverso adattamenti<br />
che non tengono conto dell’uomo. In modo<br />
discontinuo ne abbiamo riconosciuto il valore, ma<br />
nel tempo abbiamo forzato la mano, sfruttando<br />
in modo intensivo alcune risorse e non curando<br />
per niente alcune altre. Come Scuola dobbiamo<br />
riconoscere senza distrazioni gli allarmi dell’ambiente<br />
e rispondere con azioni virtuose, preventive<br />
e risolutive per salvaguardare l’equilibrio del Pianeta,<br />
riportando fiducia ai più giovani, sempre più<br />
esposti al malessere dell’ecoansia. IED è Azienda<br />
oltre che Scuola, e ha una responsabilità reale e<br />
dichiarata: la sua evoluzione societaria positiva l’ha<br />
trasformata in Società Benefit. Oggi il Dna della<br />
Scuola fondata nel 1966 si coagula in obiettivi<br />
societari che puntano a generare valore condiviso,<br />
con l’impegno a operare in modo responsabile,<br />
sostenibile e trasparente nei confronti di persone,<br />
territori e ambiente. La responsabilità è altissima.<br />
Fra i temi di IED Square - la settimana di didattica<br />
immersiva degli studenti del terzo anno che avvia il<br />
progetto di tesi - abbiamo inserito proprio il sentimento<br />
dell’ecoansia. Abbiamo il compito di formare<br />
i giovani attraverso l’offerta dei nostri corsi, ma<br />
dobbiamo saperla rinnovare secondo le urgenze<br />
della società. Ci si diploma imparando linguaggi,<br />
tecniche e teorie, ma a noi interessa trasmettere il<br />
design come un mindset che sintetizzi Sostenibilità<br />
sociale, ambientale, economica ed etica, verso un<br />
comune equilibrio, senza creare dinamiche oppositive.<br />
Nel prossimo triennio IED vuole mantenere<br />
il pensiero di Sostenibilità in forma trasversale in<br />
tutte le sue aree - design e prodotto, moda, arti<br />
visive, comunicazione e restauro - e ampliare l’offerta<br />
in verticale in ambiti come quello dei materiali<br />
nel nuovo Master in Fashion Design - Learning<br />
from nature for a sustainable fashion system o<br />
nei due Bienni Specialistici in Ecodesign e in Sustainable<br />
Design - Materiali e textile.<br />
COLPO D’OCCHIO<br />
IED è un Gruppo internazionale, il più grande Network di Alta Formazione in ambito creativo ad<br />
aver mantenuto dal 1966 uno sguardo globale e una matrice culturale profondamente italiana. È<br />
presente con 11 sedi in 3 Paesi, Italia, Spagna e Brasile. In Italia, IED opera attraverso la capogruppo<br />
che nel 2022 è stata trasformata in una Società Benefit con<br />
l’obiettivo di formalizzare il suo impatto positivo sulla società e sul<br />
pianeta. IED è una scuola inclusiva e transdisciplinare che utilizza il<br />
design come linguaggio universale per il cambiamento.<br />
greenplanner 189
Un'associazione di cittadini che hanno scelto di<br />
impegnarsi per difendere il diritto di respirare aria<br />
pulita. Attivi in tutta Italia, grazie al coordinamento e al<br />
contributo di tante altre realtà, comitati, ricercatori e<br />
attivisti.<br />
Organizza campagne di scienza partecipata per il<br />
monitoraggio degli inquinanti, condivide dati e<br />
informazioni, promuove comportamenti virtuosi,<br />
propone strategie e soluzioni efficaci, sollecita<br />
amministrazioni pubbliche e imprese a cambiare<br />
davvero.<br />
Dal 2015 promuove la campagna Facciamo Respirare il<br />
Mediterraneo, con l'obiettivo di ridurre le emissioni<br />
provenienti dalle navi e migliorare la qualità dell'aria<br />
nelle città portuali.<br />
La qualità dell’aria non è un bene negoziabile, perché<br />
riguarda la nostra stessa vita. Il danno che oggi deriva<br />
nel nostro Paese alla popolazione, all’ambiente, al<br />
patrimonio culturale, dall’inquinamento dell’aria è, di<br />
fatto, incalcolabile.<br />
Per scoprire di più visita il sito<br />
www.cittadiniperlaria.org<br />
Grazie all'ultima campagna di scienza<br />
partecipata Salviamo l'aria: NO2 NO<br />
GRAZIE! svoltasi nel 2023 l'associazione<br />
ha pubblicato le nuove mappe relative<br />
al monitoraggio del biossido di azoto<br />
nelle aree di Roma e Milano.<br />
Esplora i risultati:
Suggerimenti di lettura<br />
Sostenibilità tra le pagine dei libri<br />
a cura di M.Cristina Ceresa<br />
Che cosa stai leggendo di<br />
bello? È questa una domanda<br />
che mi è sempre<br />
venuta naturale: vivo con i libri<br />
sulla scrivania e sul comodino:<br />
romanzi storici in primis, ma anche<br />
saggi.<br />
E proprio in tema di saggi ho<br />
rivolto il quesito al Comitato<br />
scientifico di <strong>GreenPlanner</strong>,<br />
composto da ricercatori e docenti<br />
universitari in settori afferenti<br />
alla Sostenibilità.<br />
L’imbeccata<br />
di Maurizio Bettiga<br />
L’invenzione della natura.<br />
Le avventure di Alexander<br />
Von Humboldt, l’eroe<br />
perduto della scienza.<br />
di Andrea Wulf, storica e<br />
scrittrice tedesco-britannica<br />
Luiss University Press,<br />
22 € - 516 pp.<br />
nel suo sforzo unificatore, ha<br />
per primo pensato al concetto<br />
unitario di “natura”, come<br />
la intendiamo noi ogni giorno.<br />
Per questo, ogni volta che pensiamo<br />
a preservare “la natura”<br />
e l’“ambiente”, come entità integrate,<br />
delle quali facciamo<br />
parte anche noi, continuiamo<br />
il suo pensiero e lui rivive nei<br />
nostri sforzi per costruire una<br />
società sostenibile, circolare e<br />
integrata con i cicli naturali.<br />
Ecco i loro suggerimenti. Prima<br />
però permettetemi una personale<br />
imbeccata: un testo che<br />
spiega a fondo cosa è la biomimesi<br />
e come ci permette di<br />
imparare dallo studio scientifico<br />
della natura.<br />
Lo potete approfondire in Quando<br />
la natura ispira la scienza<br />
di Mat Fournier (Edizioni Lswr,<br />
34,90 € - 160 pp.).<br />
PERCHÉ LO CONSIGLIA:<br />
Alexander von Humboldt è<br />
con noi tutti i giorni. Ma non lo<br />
sappiamo. Il libro mi ha aperto<br />
gli occhi e fatto conoscere una<br />
delle personalità scientifiche<br />
più straordinarie del Diciottesimo/Diciannovesimo<br />
secolo,<br />
ma forse di sempre. Grazie alla<br />
sua passione, curiosità e inesauribile<br />
sete di capire come<br />
funziona il mondo, inteso<br />
come ambiente naturale, von<br />
Humboldt ha lasciato un’impronta<br />
eterna sul terreno<br />
delle scienze della vita, della<br />
terra, del clima e molto altro.<br />
Perché è con noi tutti i giorni?<br />
Non solo perché portano il<br />
suo nome specie animali e fenomeni<br />
naturali più che qualsiasi<br />
altro essere umano, ma<br />
anche perché von Humboldt,<br />
L’imbeccata<br />
di Laura Cipolla<br />
Il giro del mondo<br />
nell’Antropocene<br />
di Telmo Pievani,<br />
Mauro Varotto<br />
Raffaello Cortina Editore,<br />
22 € - 200 pp.<br />
PERCHÉ LO CONSIGLIA:<br />
Sentiamo sempre più frequentemente<br />
parlare di cambiamenti<br />
climatici e della necessità di<br />
mettere in atto stili di vita, di<br />
consumi e di produzioni sostenibili,<br />
nel rispetto dell’ambiente<br />
e per garantire che il nostro<br />
pianeta possa essere un luogo<br />
adatto alla vita. Il primo passo<br />
greenplanner 191
verso la Sostenibilità e il cambiamento<br />
è una presa di consapevolezza<br />
della situazione<br />
attuale. Ne “Il giro del mondo<br />
nell’Antropocene” Telmo Pievani<br />
e Mauro Varotto, prendendo<br />
spunto dal romanzo di Jules<br />
Verne “Il giro del mondo in ottanta<br />
giorni”, ci accompagnano<br />
in un duplice viaggio intorno<br />
al mondo. La rotta è tracciata<br />
dalla mappa geografica del<br />
nostro pianeta, che conduce il<br />
lettore in due viaggi paralleli,<br />
l’uno nell’anno 2872 e l’altro<br />
nel mondo attuale. Il viaggio nel<br />
futuro, partendo dalle origini, ci<br />
presenta la trasformazione del<br />
nostro pianeta ipotizzando che<br />
le calotte polari si siano completamente<br />
disciolte a causa<br />
dei cambiamenti climatici provocando<br />
un innalzamento dei<br />
mari di 65 metri rispetto all’attuale.<br />
Una condizione surreale,<br />
che tuttavia, grazie all’eccellente<br />
narrazione, diventa una prospettiva<br />
realistica. Il viaggio nel<br />
mondo attuale, invece, ci aiuta<br />
a prendere consapevolezza, in<br />
modo sintetico ma incisivo, di<br />
quanto si sia accentuato negli<br />
ultimi decenni l’impatto delle<br />
attività umane in settori come<br />
lo stato dei flussi migratori, la<br />
gestione delle risorse energetiche,<br />
idriche, oceaniche, boschive,<br />
alimentari e dei rifiuti.<br />
La conclusione del viaggio porta<br />
con sé la piena consapevolezza<br />
che non possiamo stare a<br />
guardare, ma che ciascuno di<br />
noi deve fare gioco di squadra<br />
portando il suo contributo per<br />
essere protagonista del cambiamento.<br />
Una piccola nota: il<br />
libro è stampato su carta proveniente<br />
da foreste certificate,<br />
come ulteriore invito all’azione.<br />
192 greenplanner<br />
L’imbeccata<br />
di Alessio Malcevschi<br />
Una terra per tutti<br />
a cura di Jørgen Randers,<br />
Johan Rockström, Sandrine<br />
Dixson-Declève, Owen<br />
Gaffney, Jayati Ghosh, Per<br />
Espen Stoknes<br />
Edizioni Ambiente,<br />
25 € - 276 pp.<br />
PERCHÉ LO CONSIGLIA:<br />
Si tratta dell’ultimo rapporto<br />
del Club di Roma, scritto tra<br />
gli altri da Sandrine Dixson,<br />
studiosa di fama internazionale<br />
sui temi dei cambiamenti<br />
climatici, sviluppo sostenibile,<br />
finanza sostenibile e sistemi<br />
complessi e attualmente copresidente<br />
del Club di Roma,<br />
da Jørgen Randers, che è tra<br />
i fondatori del Club di Roma,<br />
e da Johan Rockström, che è<br />
uno scienziato riconosciuto a<br />
livello internazionale sui temi<br />
della Sostenibilità globale e<br />
consulente per le questioni relative<br />
allo sviluppo sostenibile<br />
per il World Economic Forum, il<br />
Sustainable Development Solutions<br />
Network delle Nazioni<br />
Unite (Sdsn) e la Convenzione<br />
quadro delle Nazioni Unite sulle<br />
conferenze sui cambiamenti<br />
climatici (Unfccc). È un libro<br />
che utilizzando programmi di<br />
modellizzazione dinamica dei<br />
sistemi analizza la possibilità<br />
di realizzare nuove strategie<br />
per raggiungere un benessere<br />
globale entro i limiti planetari<br />
nello spazio di una sola generazione.<br />
Data la sua struttura<br />
divulgativa, penso che questo<br />
libro possa costituire una lettura<br />
necessaria per chiunque sia<br />
interessato a trovare il modo di<br />
vivere bene nell’Antropocene.<br />
L’imbeccata<br />
di Isabella Pisano<br />
Il piccolo principe,<br />
racconto di Antoine<br />
de Saint-Exupéry<br />
varie edizioni<br />
PERCHÉ LO CONSIGLIA:<br />
Suggerendo la lettura del Piccolo<br />
principe vorrei essere un tantino<br />
provocatoria. Si tratta di un libro<br />
per tutte le età che, da sempre,<br />
educa alla Sostenibilità, libero<br />
da qualsiasi etichetta. È un racconto<br />
che sicuramente è stato<br />
letto da molti, ma è anche uno di<br />
quei libri che va riletto ogni tanto<br />
perché ha infinite chiavi di lettura,<br />
così come la sostenibilità che<br />
può e deve essere affrontata da<br />
infiniti punti di vista.
L’imbeccata<br />
di Nicoletta Ravasio<br />
L’altro mondo<br />
di Fabio Deotto<br />
Bompiani editore, 19 € - 336 pp.<br />
PERCHÉ LO CONSIGLIA:<br />
Il libro è scritto in forma di reportage<br />
di viaggio attraverso<br />
luoghi che già stanno sperimentando<br />
gli effetti del riscaldamento<br />
globale, o comunque<br />
dell’attività umana. Maldive,<br />
Florida, Luisiana naturalmente<br />
ma anche il villaggio di Babbo<br />
Natale, la Franciacorta e altri.<br />
È ricco di elementi scientifici<br />
(l’autore è laureato in Biotecnologie),<br />
ma anche di dettagli<br />
storici curiosi e interessanti,<br />
per esempio il racconto delle<br />
vicende dei primi migranti climatici<br />
degli Usa, la tribù dei<br />
Biloxi-Chitimacha-Choctaw.<br />
Nel 1830 l‘Indian Removal Act<br />
costrinse questi nativi ad allontanarsi<br />
dalle loro terre per trasferirsi<br />
nell’Isle de San Charles<br />
in Luisiana, una terra concessa<br />
loro “finché l’erba crescerà e<br />
l’acqua continuerà a scorrere”.<br />
Ma già nei primi anni 2000 l’isola<br />
era quasi completamente<br />
sommersa dall’acqua in seguito<br />
a eventi climatici, estrazioni di<br />
petrolio e sprofondamento del<br />
terreno, per cui i nativi hanno<br />
preteso che l’accordo fosse rispettato<br />
e nel 2016 hanno ottenuto<br />
dal governo lo stanziamento<br />
per l’acquisto di terreni<br />
60 km più a nord. Il libro propone<br />
anche ampie discussioni sul<br />
bisogno di controllo del genere<br />
umano e la sua conseguente<br />
riluttanza ad accettare questo<br />
drammatico cambiamento.<br />
L’imbeccata<br />
di AnnaMaria Ranieri<br />
Come funziona<br />
davvero il mondo<br />
di Vaclav Smil<br />
Einaudi Stile libero Extra, 1<br />
19,50 € - 440 pp.<br />
PERCHÉ LO CONSIGLIA:<br />
Il libro ci porta per mano nell’esplorazione<br />
di principi e macrosistemi<br />
che sono alla base<br />
del nostro benessere. Per farci<br />
rendere consapevoli di ciò,<br />
le analisi che riporta l’autore<br />
sono suffragate da una grande<br />
quantità di dati scientifici tratti<br />
da una bibliografia molto ampia.<br />
Come riporta l’autore, “questo<br />
libro intende fornire le basi<br />
della conoscenza finalizzata<br />
alla comprensione delle realtà<br />
che stanno alla base della biosfera,<br />
della storia e del mondo<br />
che abbiamo creato attraverso<br />
un punto di vista misurato e<br />
razionale”.<br />
Il libro è composto da 7 capitoli.<br />
Il primo ci mostra come le nostre<br />
società ad alto consumo energetico<br />
abbiano costantemente<br />
incrementato la propria dipendenza<br />
dai combustibili fossili.<br />
Il secondo capitolo tratta della<br />
necessità più elementare,<br />
quella legata alla produzione<br />
di cibo che ha bisogno di grandi<br />
quantità di combustibili fossili,<br />
da cui questa economia sarà<br />
ancora dipendente per lungo<br />
tempo.<br />
Il terzo capitolo parla dei quattro<br />
pilastri della civiltà moderna:<br />
ammoniaca, acciaio, calcestruzzo<br />
e plastica. Si parla tanto<br />
della smaterializzazione delle<br />
economie moderne puntando<br />
sul settore dei servizi e dei dispositivi<br />
elettronici miniaturizzati,<br />
ma in termini assoluti la<br />
domanda di materie prime è<br />
aumentata sia nei paesi ricchi<br />
sia, ancor di più, in quelli poveri.<br />
Il quarto capitolo è una storia<br />
della globalizzazione.<br />
Il quinto capitolo ci mostra i rischi<br />
a cui le società moderne<br />
sono state esposte e la loro capacità<br />
di aver ridotto tali rischi<br />
(malattie, uragani ecc).<br />
Il sesto capitolo tratta del riscaldamento<br />
globale partendo<br />
dall’analisi delle trasformazioni<br />
ambientali che si ripercuotono<br />
su tre elementi essenziali per<br />
la nostra vita: ossigeno, acqua<br />
e cibo. In questo contesto l’autore<br />
denuncia che è da più di un<br />
secolo che sono riportati dati<br />
sull’effettivo incremento della<br />
temperatura associato all’aumento<br />
di CO 2<br />
atmosferica.<br />
Nell’ultimo capitolo, l’autore<br />
si rivolge ai lettori volgendo lo<br />
sguardo al futuro, riportando le<br />
due tendenze opposte di pensiero<br />
moderno, quello catastrofista<br />
e quello tecno-ottimista.<br />
greenplanner 193
Anno XII<br />
Registrazione presso il Tribunale di Milano<br />
n. 267/9.9.2013<br />
EDITORE<br />
Edizioni Green Planner Srl Società Benefit<br />
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c/o GreenParlor<br />
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Graziella Falaguasta, Bartolomeo Galli, Paolo Galli,<br />
Tommaso Maria Galli, Camilla Galli Macricé,<br />
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Molteni, Marco Fardelli, Lorenzo Rotella, Diego Sevieri<br />
ALTRE FIRME<br />
Bruna Anzà, Danilo Bandera, Riccardo Balbo,<br />
Cecilia Ceccarini, Salvatore Alessandro Casa,<br />
Ocleto D'Arcangelo, Agata Patanè, Giovanni Sogari<br />
COMITATO SCIENTIFICO<br />
Maurizio Bettiga, Laura Cipolla,<br />
Alessio Malcevschi, Isabella Pisano,<br />
Anna Maria Ranieri, Nicoletta Ravasio<br />
GRAFICA E IMPAGINAZIONE<br />
5.08 di Bianca Milani<br />
FOTO DI COPERTINA<br />
Valle d’Aosta - gruppo in visita in sotterraneo<br />
alla miniera di Magnetite di Cogne,<br />
© Archivio ReMi-Ispra<br />
FOTO COPERTINE MESE<br />
Per gentile concessione della Rete dei parchi<br />
e musei minerari ReMi-Ispra<br />
Altre foto: Depositphotos<br />
Illustrazioni: Freepik<br />
Aforismi tratti da: frasicelebri.it<br />
MARKETING<br />
marketing@greenplanner.it<br />
STAMPA<br />
Galli Thierry stampa Srl<br />
Via E. Caviglia, 3 - 20139 Milano<br />
Testi chiusi in redazione il 21 agosto 2023<br />
<strong>2024</strong><br />
Che ognuno faccia la propria<br />
parte: noi di <strong>GreenPlanner</strong><br />
diffondiamo e viviamo<br />
la Consapevolezza ambientale<br />
tutti i giorni<br />
Noi di Edizioni Green Planner siamo consci di<br />
essere nel bel mezzo di un percorso di cambiamento<br />
che ci ha visto, nel giro di pochi anni,<br />
passare dall’essere un’azienda B Corp a trasformarci,<br />
dal punto di vista giuridico, in una<br />
Srl Società Benefit (iscritti anche ad Assobenefit)<br />
fino al conseguimento dello status di<br />
azienda del Bene Comune. Un cammino fatto<br />
di raccolta di dati e di informazioni, apprendimento<br />
di logiche gestionali di governo d’impresa,<br />
confronti con un team di esperti, valorizzazione<br />
sistemica di quanto già facciamo e<br />
attivazione del pensiero critico per individuare<br />
come possiamo fare meglio per generare anche<br />
il bene comune.<br />
Il nostro cammino non si esaurisce mai: abbiamo<br />
gli strumenti per affrontarlo al meglio e<br />
aiutiamo le aziende a vivere consapevolmente<br />
questo passaggio.<br />
Intanto, siamo arrivati con successo alla dodicesima<br />
edizione della <strong>GreenPlanner</strong>. La mitica<br />
per molti. Un caso editoriale senza dubbio<br />
che punta ad alzare l’asticella della conoscenza<br />
delle tematiche ecologiche e ambientali<br />
degli italiani attraverso la nostra testata giornalistica.<br />
Il nostro codice deontologico prevede:<br />
• Uso di notizie certe e approfondite<br />
• No acchiappa click<br />
• No ecoansia (che secondo noi si combatte<br />
con la conoscenza)<br />
• Ottimismo nelle soluzioni adottabili, ma<br />
certificate<br />
• Linee guida per uno sviluppo Sistema Paese<br />
resiliente<br />
• Sviluppo professionalità (GreenJobs)<br />
• Informazione che si accompagna alla formazione<br />
Qui troverete l’ultima relazione di impatto che<br />
abbiamo redatto.<br />
greenplanner 194
IN QUESTA PARLIAMO DI:<br />
Gennaio<br />
Una maledetta impronta<br />
Febbraio<br />
Spazi e luoghi del nostro<br />
buon vivere<br />
Marzo<br />
Cosa mangeremo domani<br />
Aprile<br />
Tu chiamale ClimateTech<br />
Maggio<br />
Da scarto a risorsa: il segreto<br />
dell’economia circolare<br />
Giugno<br />
Sulla strada della buona<br />
agricoltura<br />
Luglio<br />
La crisi climatica nei fatti<br />
Agosto<br />
Sempre più verde la vita<br />
degli italiani<br />
Settembre<br />
Muoviamoci al meglio<br />
senza inquinare<br />
Ottobre<br />
Vita da animali<br />
Novembre<br />
Ambiente a regola d’arte<br />
Dicembre<br />
Specializzarsi nel Green conviene<br />
L’unica testata giornalistica ambientale<br />
che da 12 anni si legge, si usa e si conserva<br />
Annuario 15 €