GreenPlanner 2024

Editoriale
Apprendere oggi è un dovere
Anche ecologico
a cura di M.Cristina Ceresa
Siamo sempre più superficiali, approfondiamo
poco e anzi spesso abbiamo proprio
atteggiamenti riottosi rispetto alla conoscenza
ambientale: non ci interessa? Forse che
non ci tocchino i problemi che il nostro Pianeta e
noi stessi stiamo vivendo? O ne abbiamo paura?
Si parla di ecoansia: ma l’unico modo vero per
cacciarla - io credo - è quello di conoscere cause
e soluzioni.
Apprendere torna così a essere con forza un’azione
rivoluzionaria.
Ma come dobbiamo apprendere? Con metodo,
costanza e, suggeriscono le neuroscienze, con
supporti che permettano di fissare nella memoria
il dato. In una parola: attraverso le pubblicazioni
di... carta.
La libertà della
conoscenza:
ci si autoincatena
quando smettiamo
di apprendere
e approfondire
Eppure, cosa sta succedendo?
Alcuni dati mostrano che si legge poco e niente. La
carta poi è diventata una cenerentola. Ma io non ci
credo che ormai non si leggano più i libri stampati.
Addirittura, non voglio neppure abituarmi all’idea
che non si prendano più appunti a mano e che si
guardino solo le immagini scorrendole dall’alto al
basso.
Non mi capacito che si presti più solo ‘orecchio’ per
poi dimenticare tutto quasi subito perché intanto si
fanno altre mille cose.
Non ci credo e dedico questa nuova GreenPlanner,
la dodicesima*, a chi non ci crede come me e prende
appunti e segna cosa gli succede giorno per
giorno.
La dedico a chi ha voglia di essere stimolato sui
temi legati alla nostra sopravvivenza ecologica per
poi andare ad approfondire il modo più giusto per
ognuno di noi per stare su questo Pianeta senza
prepotenza (ah la nostra maledetta impronta!).
Apprendere è già una forma
di sopravvivenza
Doppia alfabetizzazione la chiamano per spiegare che
il nostro cervello deve imparare a differenziare come
si legge e apprende dalla ‘carta’ da come si legge per
tenere a mente - apprendere - dai device.
Uno scatto in avanti che pensiamo possa culminare
con la presa di coscienza che il mondo attorno a noi
si sta modificando sotto gli effetti della tecnologia
e noi non solo non dobbiamo farci sopraffare, bensì
dobbiamo guidare la trasformazione.
Anche a livello ecologico. Tutto, ancora una volta, parte
dalla nostra personale cultura: non limitiamola per
pigrizia, distrazione o inutile ecoansia.
*Ve le ricordate le copertine degli anni scorsi? In questa
GreenPlanner ve le riportiamo mese per mese.
Tornate a scoprirle e se vi vengono alla mente dei
bei ricordi vissuti in questi anni scriveteci con uno
scatto della vostra personale GreenPlanner vissuta:
lo pubblicheremo senz’altro.
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