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I Quaderni di WineCouture Novembre / 2023

I Quaderni di WineCouture sono monografie, disponibili gratuitamente al pubblico nel loro formato cartaceo presso le enoteche dell'associazione Vinarius, dedicate a una tipologia specifica, a un particolare momento di consumo o a un’area di produzione, che si pone l’obiettivo di fornire ai consumatori una “guida all’acquisto” e alla conoscenza delle etichette disponibili sul mercato, mediante il racconto delle stesse e delle cantine che le producono.

I Quaderni di WineCouture sono monografie, disponibili gratuitamente al pubblico nel loro formato cartaceo presso le enoteche dell'associazione Vinarius, dedicate a una tipologia specifica, a un particolare momento di consumo o a un’area di produzione, che si pone l’obiettivo di fornire ai consumatori una “guida all’acquisto” e alla conoscenza delle etichette disponibili sul mercato, mediante il racconto delle stesse e delle cantine che le producono.

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Anno 2- Numero 4<br />

<strong>Novembre</strong> <strong>2023</strong><br />

Perio<strong>di</strong>co quadrimestrale<br />

Prezzo 2,00 Euro<br />

Guida pratica<br />

BOLLICINE<br />

Perché non è tutto “prosecco”<br />

POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - AUT. N° LO-NO/01346/05.2022 PERIODICO ROC


DAL 1981<br />

UNISCE LE ECCELLENZE D’ITALIA<br />

Vinarius, Associazione delle Enoteche Italiane,<br />

promuove e valorizza il luogo dove si esercita<br />

il commercio specializzato del vino <strong>di</strong> qualità e tutela il ruolo<br />

dell’enotecario come professionista e <strong>di</strong>vulgatore del vino<br />

e del mondo che ad esso sta intorno<br />

Trova l’enoteca associata Vinarius<br />

più vicina a te


LE ORIGINI DI UNA STORIA SPUMEGGIANTE<br />

La spumeggiante avventura delle bollicine made in<br />

Italy prende ufficialmente il via in un anno politicamente<br />

effervescente in tutta Europa: il 1848. Quando<br />

l’Italia e gli italiani sono un miraggio ancora lontano, per<br />

il piemontese Carlo Gancia, l’idea <strong>di</strong> un Metodo Classico<br />

100% tricolore rappresenta una sfida da vincere. Tanto da<br />

farlo partire per Reims, la patria dello Champagne, per un<br />

Erasmus ante litteram, là dove leggenda narra che Dom<br />

Pérignon <strong>di</strong>ede il via per primo alla magia. Se, però, Roma<br />

non fu costruita in un giorno, il primo<br />

spumante italiano neppure. Ci<br />

vollero <strong>di</strong>versi anni, infatti, e tanta<br />

tenacia per raggiungere l’agognato<br />

traguardo: solo nel 1865 Carlo Gancia<br />

riesce infine a brindare alla nuova<br />

Italia con un Metodo Classico da<br />

uve Moscato tutto suo. Non è, però,<br />

l’unico! Negli stessi giorni, saltano<br />

i primi tappi anche in Oltrepò Pavese.<br />

Il conte Carlo Giorgi <strong>di</strong> Vistarino,<br />

l’uomo che ha portato a Pavia e<br />

<strong>di</strong>ntorni il Pinot Nero della Borgogna, tiene a battesimo il<br />

primo Brut tricolore nella tenuta <strong>di</strong> Rocca de’ Giorgi. L’Italia<br />

delle bollicine “s’è desta” e prende progressivamente<br />

forma. La briosa vivacità del Metodo Classico contagia uomini,<br />

vitigni e territori, da Nord a Sud, da Est a Ovest. Col<br />

tempo nascono così eccellenze uniche, ancora oggi famose<br />

in tutto il mondo. A partire dai monti del Trentino, grazie<br />

all’intuizione e alla curiosità <strong>di</strong> Giulio Ferrari. È il 1902,<br />

quando il progenitore del TrentoDoc decide <strong>di</strong> lasciare il<br />

proprio indelebile segno in una terra straor<strong>di</strong>nariamente<br />

vocata alla coltivazione della vite, in primis lo Chardonnay.<br />

Il suo obiettivo è ambizioso: creare un vino capace<br />

<strong>di</strong> confrontarsi con i migliori Champagne. Ma negli stessi<br />

anni, un’altra spumeggiante rivoluzione tutta italiana<br />

prende forma grazie a Federico Martinotti, che nel 1895<br />

inventa il metodo che in seguito il francese Eugène Charmat<br />

avrebbe brevettato. È l’altro “volto” delle bollicine,<br />

quello che decenni dopo avrebbe fatto le fortune <strong>di</strong> tante<br />

produzioni nostrane decretandone il successo internazionale:<br />

dall’Asti al Lambrusco, fino al<br />

“Fenomeno Prosecco”. È così che si<br />

giunge, passo dopo passo, bolla dopo<br />

bolla, a oggi, dove però spesso in chi<br />

stappa uno spumante “grande è la<br />

confusione sotto il cielo”. Per questo,<br />

cari lettori, questo numero de<br />

I <strong>Quaderni</strong> <strong>di</strong> <strong>WineCouture</strong> è de<strong>di</strong>cato<br />

a raccontarvi cosa cambia tra<br />

una bollicina e l’altra, in un viaggio<br />

tra meto<strong>di</strong>, zone <strong>di</strong> produzione e dosaggi.<br />

Lo faremo, come d’abitu<strong>di</strong>ne,<br />

accompagnati dalle donne e gli uomini dell’associazione<br />

delle enoteche italiane Vinarius, costantemente impegnati<br />

nella promozione della cultura del bere bene e <strong>di</strong> proprio<br />

tutte le sfaccettature che animano il mondo enoico,<br />

a iniziare dalle sue espressioni più effervescenti. Ma per<br />

compiere il primo passo nell’affascinante universo delle<br />

bollicine, immergetevi nella nostra serie <strong>di</strong> utili consigli e<br />

in una selezione, tra Italia e sfumature internazionali fuori<br />

dagli schemi, capace <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare davvero ogni palato.<br />

Non resta, allora, che far saltare i tappi: Cin-cin!<br />

Photo: raphael-fillion-unsplash<br />

I QUADERNI DI WINECOUTURE<br />

Anno 2 - N. 4 - <strong>Novembre</strong> <strong>2023</strong><br />

Realizzazione in collaborazione con<br />

Vinarius<br />

L’Associazione delle Enoteche Italiane<br />

E<strong>di</strong>tore: Nelson Srl<br />

Viale Murillo, 3 - 20149 Milano - Tel. 02.84076127<br />

info@nelsonsrl.com - www.nelsonsrl.com<br />

Tipografia - La Terra Promessa Società Cooperativa Sociale<br />

Onlus - Via Enrico Fermi, 26 - 28100 Novara<br />

Art <strong>di</strong>rection Inventium s.r.l.<br />

I QUADERNI DI WINECOUTURE<br />

Perio<strong>di</strong>co Trimestrale<br />

Prezzo una copia 2,00 Euro<br />

Registrazione al Tribunale <strong>di</strong> Milano<br />

n. 4 del 18 Gennaio 2022<br />

Nelson Srl - Iscrizione ROC n° 33940<br />

del 5 Febbraio 2020<br />

Direttore responsabile Riccardo Colletti<br />

Direttore e<strong>di</strong>toriale Luca Figini<br />

Coor<strong>di</strong>namento Matteo Borré<br />

Marketing & Operations Roberta Rancati<br />

Contributor: Irene Forni<br />

L’e<strong>di</strong>tore garantisce la massima<br />

riservatezza dei dati personali in<br />

suo possesso. Tali dati saranno utilizzati<br />

per la gestione degli abbonamenti e per<br />

l’invio <strong>di</strong> informazioni commerciali.<br />

In base all’art. 13 della Legge n° 196/2003, i<br />

dati potranno essere rettificati o cancellati<br />

in qualsiasi momento scrivendo a:<br />

Nelson Srl<br />

Responsabile dati<br />

Riccardo Colletti<br />

Viale Murillo, 3<br />

20149 Milano<br />

3


Bollicine per tutti:<br />

i segreti per riconoscerle<br />

Eleganti, raffinate, fini e stuzzicanti, le bollicine nel vino si<br />

sa, non stancano davvero mai. Sono un vero piacere per<br />

il palato e per gli occhi. Il loro sapore fresco e vivace, la<br />

loro effervescenza e il loro aspetto le rendono una scelta ideale<br />

per qualsiasi occasione, dall’aperitivo al brin<strong>di</strong>si fino ad un ben<br />

pensato abbinamento tra cibo e vino. Insomma, sono senza<br />

alcun dubbio le compagne ideali ed è importante avere chiaro<br />

che <strong>di</strong> questi vini dalla bollicina briosa ne esistono <strong>di</strong>verse<br />

tipologie, ognuna con le sue peculiari caratteristiche, così da<br />

assicurarsi <strong>di</strong> fare sempre la giusta scelta, magari scoprendo <strong>di</strong><br />

aver voglia <strong>di</strong> provarle proprio tutte.<br />

Una questione <strong>di</strong> perlage<br />

A rendere questi vini speciali è proprio una questione <strong>di</strong><br />

bollicine: o, più precisamente, <strong>di</strong> perlage.<br />

Il perlage si forma in conseguenza della liberazione <strong>di</strong> anidride<br />

carbonica nei vini. La sua creazione è il risultato <strong>di</strong> un<br />

processo chimico che si sviluppa durante la fermentazione.<br />

In questa fase la trasformazione e l’attività <strong>di</strong> zuccheri e lieviti<br />

porta alla produzione <strong>di</strong> alcool etilico e genera anidride<br />

carbonica che rimane intrappolata nelle bottiglia, ritornando<br />

allo stato liquido a causa dell’alta pressione presente.<br />

Per comprendere meglio, partiamo dal fare una classificazione<br />

data proprio dalla quantità <strong>di</strong> anidride carbonica presente<br />

nel vino, la quale è responsabile della presenza stessa<br />

Photo: felicia-montenegro-unsplash Photo sopra: mads-eneqvist-unsplash<br />

4


del perlage e, in base anche alla sua origine, determina<br />

l’appartenenza <strong>di</strong> quel vino ad una specifica tipologia.<br />

Inoltre, è importante ricordare<br />

che la pressione e<br />

temperatura sono le componenti<br />

che più influenzano<br />

la quantità <strong>di</strong> anidride<br />

carbonica che può essere<br />

<strong>di</strong>sciolta nel vino. L’atto<br />

della tappatura permette<br />

<strong>di</strong> creare una sovrapressione in anidride<br />

carbonica, che si libera poi solo nel<br />

momento dell’apertura della bottiglia,<br />

dando vita al famigerato “botto”.<br />

L’anidride carbonica, inoltre, si <strong>di</strong>scioglie<br />

più facilmente a bassa temperatura,<br />

per cui possiamo percepire l’effervescenza<br />

del vino anche solo in bocca<br />

in seguito al riscaldamento del vino,<br />

anche nei casi in cui non sia visibile nel calice.<br />

Detto ciò, è ora necessario creare questa prima<br />

classificazione secondo la quale i vini si <strong>di</strong>stinguono in<br />

base alla sovrapressione in anidride carbonica presente<br />

nel vino e che ne determina l’effervescenza: vini fermi,<br />

frizzanti e spumanti.<br />

Vini fermi, frizzanti e spumanti<br />

I vini fermi, come si evince dal nome, non dovrebbero presentare<br />

alcuna effervescenza, ma possono presentare una<br />

sovrapressione massima <strong>di</strong> 1 atmosfera. A seconda del tipo<br />

<strong>di</strong> vinificazione, la presenza <strong>di</strong> una leggera frizzantezza, se<br />

intenzionale, può essere piacevole, soprattutto nei vini bianchi<br />

giovani, nei quali esalta la loro freschezza al palato. Se<br />

l’effervescenza è invece accidentale, soprattutto in vini dolci<br />

come i passiti, può essere sintomo <strong>di</strong> fermentazioni spontanee<br />

ed è sempre un aspetto negativo.<br />

Entriamo invece adesso a spiegare le due tipologie che<br />

spesso e molto comunemente vengono considerate la<br />

stessa cosa, essendoci la tendenza <strong>di</strong> uniformare il termine<br />

frizzante con quello <strong>di</strong> spumante: in realtà parliamo <strong>di</strong> due<br />

tipologie <strong>di</strong> vino <strong>di</strong>fferenti.<br />

Si definisce spumante il prodotto ottenuto dalla prima o<br />

dalla seconda fermentazione alcolica <strong>di</strong> uve fresche, <strong>di</strong><br />

mosto <strong>di</strong> uve, <strong>di</strong> vino, caratterizzato alla stappatura del<br />

recipiente da uno sviluppo <strong>di</strong> anidride carbonica proveniente<br />

esclusivamente dalla fermentazione e che, conservato a<br />

20 gra<strong>di</strong> in recipienti chiusi, presenta una sovrapressione<br />

non inferiore a 3 atmosfere e un titolo alcolometrico non<br />

inferiore a 8.5% Vol.<br />

I vini frizzanti, invece, sono prodotti che presentano, conservati<br />

a 20 gra<strong>di</strong> in recipienti chiusi, una sovrapressione<br />

dovuta all’anidride carbonica endogena non inferiore ad 1 e<br />

non superiore a 2,5 atmosfere. La prima <strong>di</strong>fferenza tra i due<br />

vini, dunque, sta nella sovrappressione, la seconda <strong>di</strong>fferenza<br />

sta nel metodo <strong>di</strong> produzione.<br />

I vini frizzanti vengono prodotti attraverso il metodo della<br />

rifermentazione in bottiglia o con il metodo Martinotti o<br />

Charmat mentre i vini spumanti possono essere prodotti<br />

con il Metodo Classico - ad esempio è questo il caso <strong>di</strong><br />

Franciacorta Docg, Trento Doc e Champagne - o con il<br />

metodo Martinotti o Charmat - ad esempio le <strong>di</strong>verse<br />

tipologie <strong>di</strong> Prosecco - con un periodo <strong>di</strong> sosta sui lieviti<br />

più lungo rispetto ai frizzanti.<br />

Definita e stabilita questa fondamentale<br />

<strong>di</strong>fferenza, prima <strong>di</strong> procedere nell’approfon<strong>di</strong>mento<br />

dei due meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> produzione<br />

dello spumante<br />

è importante citare e<br />

spiegare una variante<br />

presente nella tipologia<br />

dei vini frizzanti: i vini<br />

ancestrali.<br />

Che cos’è un vino ancestrale<br />

Il metodo <strong>di</strong> produzione ancestrale<br />

è considerato il più antico modo per la produzione <strong>di</strong> vini<br />

frizzanti. La produzione dei vini ancestrali consiste in una<br />

5


sola fermentazione il cui andamento è molto influenzato<br />

dalle temperature. La prima fermentazione era permessa,<br />

oltre che dalla presenza dei lieviti in<strong>di</strong>geni, dalle temperature<br />

più alte del periodo <strong>di</strong> vendemmia <strong>di</strong> fine estate. Con l’arrivo<br />

dell’inverno il fenomeno invece si fermava, a causa delle basse<br />

temperature, lasciando il vino con un residuo <strong>di</strong> zuccheri<br />

non ancora trasformato. L’arrivo della primavera e l’aumento<br />

delle temperature permettevano al vino <strong>di</strong> riprendere la sua<br />

trasformazione iniziale. In questo modo, il residuo zuccherino<br />

rimasto si esauriva. Il risultato era una quantità <strong>di</strong> anidride<br />

carbonica sufficiente per produrre un vino frizzante.<br />

A <strong>di</strong>fferenza dei vini rifermentati in bottiglia, quin<strong>di</strong>, il<br />

metodo ancestrale prevede una sola fermentazione, che si<br />

ferma in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuzione delle temperature e riparte<br />

in caso <strong>di</strong> un loro aumento. È un metodo produttivo molto<br />

<strong>di</strong>fficile da realizzare, caratterizzato dalla presenza dei<br />

lieviti all’interno delle bottiglie. A seconda dei propri gusti<br />

si possono mischiare con il contenuto della bottiglia o lasciare<br />

che si depositino sul fondo.<br />

Dopo aver scoperto questo antico metodo <strong>di</strong> produzione<br />

<strong>di</strong> bollicine, giungiamo ai più celebri e conosciuti, anche<br />

se spesso confusi, meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> produzione dello spumante:<br />

il metodo Martinotti o Charmat e Il Metodo Classico o<br />

Champenoise.<br />

Photo: clau<strong>di</strong>o-schwarz-unsplash<br />

Il metodo Martinotti o Charmat:<br />

alle origini del Prosecco<br />

Partendo dal metodo Martinotti o Charmat, in questo metodo<br />

<strong>di</strong> spumantizzazione, il vino base si trasforma all’interno<br />

<strong>di</strong> gran<strong>di</strong> recipienti a tenuta <strong>di</strong> pressione in acciaio,<br />

dette autoclavi, dove si attiva una seconda fermentazione<br />

per una durata non inferiore ai 30 giorni.<br />

A questo punto, la <strong>di</strong>fferenziazione tra uno spumante e<br />

l’altro si ha tramite la decisione del produttore <strong>di</strong> bloccare<br />

la fermentazione stessa, abbassando la temperatura sotto lo<br />

zero e assicurando così un residuo zuccherino al vino.<br />

Tale proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> vinificazione rappresenta il fondamento<br />

per l’ottenimento del Prosecco e vede la sua nascita<br />

intorno al 1895 dal piemontese Federico Martinotti. Tuttavia,<br />

fu il francese Eugène Charmat che costruì e brevettò<br />

l’attrezzatura ad implementare tale sistema.<br />

Quello Martinotti – Charmat è metodo assai in<strong>di</strong>cato per<br />

esaltare aromi primari, fruttati e tutte note, in primis floreali,<br />

che tipicamente troviamo in vini come il Prosecco.<br />

Metodo Classico e Champagne:<br />

la bollicina per eccellenza<br />

Parlando invece del Metodo Classico o Champenoise è il<br />

sistema <strong>di</strong> spumantizzazione più antico e <strong>di</strong>ffuso al mondo.<br />

Celebre nel mondo per lo Champagne e in Italia per la<br />

produzione <strong>di</strong> Franciacorta Docg, Trento Doc, Alta Langa<br />

Docg e molti altri, secondo la tra<strong>di</strong>zione, le sue origini<br />

risalgono al tardo 1600, quando l'abate francese Pierre<br />

Pérignon, meglio noto come Dom Pérignon capì per primo<br />

l'importanza della rifermentazione in bottiglia per la produzione<br />

<strong>di</strong> vini frizzanti.<br />

Da lì si sviluppò il metodo secondo il quale il vino subisce<br />

una seconda rifermentazione in bottiglia e, dopo un attento<br />

e preciso processo sud<strong>di</strong>viso in specifiche fasi, che rappresentano<br />

il suo tratto d'istintivo e storico capace <strong>di</strong> regalare<br />

a questi vini un marchio <strong>di</strong> artigianalità in<strong>di</strong>scusso.<br />

Le fasi del Metodo Classico sono: raccolta delle uve, pressatura,<br />

fermentazione alcolica con aggiunta <strong>di</strong> lieviti, travasi e<br />

bâtonnage, filtrazione e imbottigliamento, seconda fermentazione<br />

in bottiglia e affinamento sui lieviti, remuage, sboccatura<br />

o dégorgement, dosaggio e definitiva tappatura.<br />

Questo metodo ha la capacità <strong>di</strong> donare bollicine altamente<br />

raffinate, dai perlage eleganti e fini e dai profumi che<br />

inseguono ampie sfaccettature in base alla tipologia <strong>di</strong> uva<br />

utilizzata e al dosaggio. Ed è quest’ultimo passaggio, quello<br />

del dosaggio, un fattore molto importante quando si sceglie<br />

un vino spumante, che sia un metodo Classico o metodo<br />

Martinotti o Charmat. Esso, infatti, determina il residuo<br />

zuccherino che troveremo poi nel calice: un elemento decisivo<br />

nella scelta del vino e del cibo, quin<strong>di</strong> per l’abbinamento<br />

ma anche per il gusto personale o dei nostri ospiti.<br />

6


E<br />

cco<br />

(quasi) tutto quello che avreste voluto sapere<br />

su come si serve e quando è meglio bere la vostra<br />

bollicina del cuore. Cosa fare e cosa non fare<br />

con lo spumante, qualsiasi esso sia: rispondono<br />

gli enotecari Vinarius.<br />

Lo spumante a che temperatura si serve?<br />

Lo spumante andrebbe servito a una temperatura tra<br />

i 6 e gli 8°C: teniamo conto che il troppo freddo rende<br />

meno espressivo il prodotto. È consigliata, quin<strong>di</strong>,<br />

una temperatura attorno agli 8°C, così che si possano<br />

già percepire i profumi che a gradazioni più basse<br />

risulterebbero chiusi e sopraffatti dalla sensazione <strong>di</strong><br />

freddo in bocca.<br />

Qual è il modo giusto per aprire<br />

uno spumante?<br />

Possibilmente evitando <strong>di</strong> sciabolarla, pratica alquanto<br />

pericolosa. Se il tappo non vuole uscire, ci sono delle<br />

apposite e utilissime pinze in commercio, le quali,<br />

con una delicata torsione del sughero, permettono la<br />

stappatura anche dei tappi più ostinati.<br />

Qual è la corretta procedura da seguire<br />

per stappare la bottiglia?<br />

Innanzitutto, togliete capsula e gabbietta, facendo<br />

bene attenzione a tenere il tappo con un <strong>di</strong>to. La<br />

capsula va tagliata all’altezza del ripiegamento del<br />

vetro. Allargate le maglie della gabbia, poi asportatela<br />

e rimuovete la placchetta <strong>di</strong> metallo. Con la mano<br />

destra, la bottiglia va tenuta nella parte inferiore in<br />

modo ben saldo e dando una inclinazione <strong>di</strong> 45°.<br />

Con la sinistra impadronirsi saldamente del sughero.<br />

Ruotare con delicatezza la bottiglia tenendo fermo<br />

il tappo. Se per qualche motivo, una volta aperto,<br />

uscisse la spuma, inclinare la bottiglia e la fuoriuscita<br />

si fermerà. La stappatura perfetta non provoca nessun<br />

rumore. Ovviamente per i mancini l’impugnatura della<br />

bottiglia e del tappo sarà invertita.<br />

Posso mettere lo spumante in freezer<br />

per raffreddare prima la bottiglia?<br />

Argomento spesso <strong>di</strong>battuto, il consiglio generale è <strong>di</strong><br />

non metterla in freezer, onde evitare <strong>di</strong> <strong>di</strong>menticarla<br />

per troppi minuti e ritrovarla gelata o, peggio ancora,<br />

scoppiata per via del gelo. Consigliamo un più pratico<br />

recipiente in cui mettere una manciata <strong>di</strong> sale grosso,<br />

del ghiaccio e l’acqua <strong>di</strong> rubinetto più fredda che<br />

si possa avere. Immergere poi la bottiglia, così da<br />

consentire un raffreddamento più veloce dato dal<br />

contatto <strong>di</strong>retto tra acqua, vetro della bottiglia e vino<br />

in essa contenuto: se <strong>di</strong>mentichiamo la bottiglia, il<br />

vantaggio così è che non rischia <strong>di</strong> gelare.<br />

Perché su alcune bottiglie <strong>di</strong> spumante<br />

c’è scritto millesimato?<br />

Avviene quando il vino contenuto nella bottiglia<br />

proviene esclusivamente da una sola vendemmia <strong>di</strong><br />

produzione.<br />

Uno spumante Rosé è più pregiato?<br />

Gli spumanti Metodo Classico millesimati Rosé<br />

sono ottimi vini anche da invecchiamento. Alcuni<br />

Champagne Rosé, ad esempio, sono “più preziosi”<br />

perché prodotti in pochi esemplari e si trasformano<br />

così in oggetti <strong>di</strong> culto per gli amanti del genere.<br />

Quale calice usare per servire uno spumante?<br />

Utilizzare il flûte, ma si possono scegliere anche<br />

calici più gran<strong>di</strong> tipo vino rosso. Assolutamente da<br />

sconsigliare sono i calici da dolci.<br />

A tavola, meglio due bottiglie <strong>di</strong>verse<br />

da 0,75 lt o una Magnum da 1,5 lt?<br />

Sempre meglio una Magnum, ammesso che a tavola<br />

ci siano almeno quattro commensali. Si contino sei o<br />

sette calici per ogni bottiglia da 0,75 lt.<br />

Posso bere uno spumante Brut con il dolce?<br />

Non è l’abbinamento ideale, ma se il dolce ha panna o<br />

elementi grassi la bollicina provvede a ripulire la bocca.<br />

Quanto tempo dopo la data <strong>di</strong> dégorgement<br />

è consigliato bere uno spumante?<br />

Non c’è una data stabilita, ma un tempo congruo <strong>di</strong><br />

riposo in bottiglia dopo il dégorgement non può che<br />

fare bene allo spumante.<br />

Il prontuario<br />

delle<br />

bollicine<br />

7


Abbinamenti classici e accostamenti insoliti: quali<br />

bollicine portare in tavola a seconda della portata.<br />

I suggerimenti degli enotecari Vinarius.<br />

CON UN TAGLIERE DI SALUMI? Metodo Classico<br />

da Pinot Nero dell’Alto A<strong>di</strong>ge o Lambrusco Secco Charmat<br />

CON UN CRUDO DI PESCE? Franciacorta Docg<br />

Satén o Trento Doc<br />

CON I TORTELLINI IN BRODO? Prosecco Doc<br />

Rosé o Garda Doc Metodo Classico<br />

Che<br />

vino<br />

porto<br />

in tavola?<br />

CON IL RISOTTO ALLA MILANESE? Franciacorta<br />

Docg Brut o Oltrepò Pavese Metodo Classico Cruasé<br />

CON LA PIZZA MARGHERITA? Valdobbiadene<br />

Superiore <strong>di</strong> Cartizze Docg o Rosé Brut Terre Siciliane Igt<br />

Metodo Classico<br />

CON UN ARROSTO? Metodo Classico toscano da<br />

Sangiovese o Lambrusco Grasparossa o Sorbara Brut<br />

Metodo Classico<br />

CON UNA FRITTATA? Prosecco Doc Extra Dry o<br />

Serprino Colli Euganei Doc Brut<br />

CON UN FORMAGGIO STAGIONATO? Dosaggio 0<br />

Franciacorta Docg o Nebbiolo d’Alba Doc Spumante Brut<br />

CON LA MOZZARELLA? Asprinio <strong>di</strong> Aversa Doc o Conegliano<br />

Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Extra Dry<br />

CON LA TARTARE DI CARNE O DI PESCE?<br />

Franciacorta Docg Rosé o Lessini Doc Durello Pas Dosé<br />

Metodo Classico<br />

CON LA FRITTURA DI PESCE? Vernaccia <strong>di</strong> Serrapetrona<br />

Docg Spumante o Franciacorta Docg Nature<br />

CON UN PIATTO SPEZIATO DELLA CUCINA<br />

ORIENTALE? Nero <strong>di</strong> Troia Brut Charmat<br />

CON UNA CROSTATA? Malvasia <strong>di</strong> Castelnuovo Don<br />

Bosco Doc Spumante<br />

CON PANETTONE O PANDORO? Asti Spumante<br />

Docg o Colli Euganei Fior d’Arancio Spumante Docg<br />

Photo: pelle-martin-unsplash<br />

8


e bollicine, proprio come la musica, hanno una loro scala a <strong>di</strong>stinguerle le une dalle altre. Più secco o più dolce,<br />

una tabella in<strong>di</strong>ca la classificazione per gli spumanti in base al residuo zuccherino. E, dunque, quale tipologia <strong>di</strong><br />

bollicina avremo innanzi ce lo racconta l’etichetta, basta sapere come leggerla. Ecco le parole magiche che svelano<br />

a cosa sono più adatti questo o quello spumante.<br />

P<br />

as<br />

E<br />

xtra<br />

B<br />

rut:<br />

E<br />

xtra<br />

S<br />

ec:<br />

Dosé:<br />

Si inizia dal più “secco”, dove il residuo zuccherino<br />

è inferiore ai 3 grammi/litro. Questa versione<br />

potrete trovarla anche in<strong>di</strong>cata come Dosage Zéro<br />

(o Dosaggio Zero all’italiana) o Brut Nature.<br />

Brut:<br />

In<strong>di</strong>ca le bollicine dove lo zucchero è compreso<br />

normalmente tra 0 e 6 g/l. Anche in questo caso,<br />

il suo è un carattere “secco”.<br />

La tipologia oggi più <strong>di</strong>ffusa. Qui il residuo<br />

zuccherino può oscillare tra 0 e 12 g/l, regalando<br />

al palato una nota più morbida. Noto per la sua<br />

versatilità, si adatta al consumo a tutto pasto.<br />

Dry:<br />

L’inversione <strong>di</strong> rotta verso il lato più “dolce” delle<br />

bollicine. Con l’Extra Dry ci s’incammina sulla<br />

strada dove la morbidezza comincia a crescere,<br />

grazie a una concentrazione zuccherina che<br />

spazia tra 12 e 17 g/l. Un passe-partout che<br />

accompagna dall’aperitivo al dessert.<br />

Tra 17 e 32 grammi/litro si entra nel mondo <strong>di</strong><br />

quello oggi più conosciuto come spumante Dry.<br />

Sembra quasi uno scherzo per confondere: ma<br />

non inganni. In questa tipologia sono marcate<br />

note dolci a risaltare nella bollicina nel calice.<br />

Demi-Sec:<br />

Il residuo zuccherino supera quota 32 e giunge<br />

fino a 50 grammi/litro: una vera bollicina da<br />

dessert.<br />

Doux:<br />

Dulcis in fundo, il finale della nostra scala: siamo<br />

oltre i 50 grammi/litro <strong>di</strong> residuo zuccherino.<br />

Un tempo estremamente in voga, questa produzione<br />

è oggi <strong>di</strong>venuta abbastanza rara.<br />

Come leggere<br />

l'etichetta<br />

Photo: niels-baars-unsplash<br />

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Bollicine insolite: un tour<br />

de France alternativo<br />

nel calice con iDealwine <br />

Eloïse Rusier<br />

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Dalla Francia con amore: è un vero e proprio tour tra<br />

le bollicine d’Oltralpe quello che ci vuole proporre<br />

Eloïse Rusier, esperta <strong>di</strong> vini e buyer per la piattaforma<br />

transalpina iDealwine, il sito online <strong>di</strong> riferimento<br />

per le aste <strong>di</strong> vini pregiati e la valutazione dei Grand Cru.<br />

Un viaggio insolito e originale alla scoperta delle bolle più<br />

note e <strong>di</strong> quelle più curiose, in un percorso alternativo nel<br />

calice che dalla Champagne, passando per<br />

l’Alsazia, ci condurrà fino a uno dei nuovi<br />

territori del vino francese: la Loira del<br />

Chenin Blanc. Ma è dalla patria per eccellenza<br />

delle bollicine, la terra promessa<br />

dove nasce il Re dei vini, che il cammino<br />

ha il suo via: dalla Champagne con il<br />

Premier Cru Extra Brut Leclerc-Briant.<br />

Una cuvée che si <strong>di</strong>stingue per il bouquet<br />

ricco e variegato, frutto <strong>di</strong> un vero lavoro<br />

<strong>di</strong> precisione, sia in vigna sia in cantina.<br />

Ancora poco conosciuta al grande pubblico,<br />

questa realtà champenoise non<br />

mancherà <strong>di</strong> conquistare gli appassionati<br />

delle produzioni <strong>di</strong> nicchia.<br />

La tenuta, infatti, fin da tempi non<br />

sospetti ha sempre adottato tra i<br />

filari i principi dell’agricoltura<br />

biologica e bio<strong>di</strong>namica. Poi, in<br />

cantina, meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> vinificazione<br />

che nulla lasciano al caso, danno<br />

forma a una cuvée Extra Brut<br />

che è blend <strong>di</strong> 70% <strong>di</strong> Pinot Noir<br />

e il restante 30% <strong>di</strong> Meunier e<br />

Chardonnay, con le tre varietà<br />

assemblate, vinificate e invecchiate<br />

in legno, offrendo così una dose<br />

extra <strong>di</strong> complessità. Nel calice,<br />

a rivelarsi è tutto il savoir-faire<br />

Leclerc-Briant: dal colore dorato<br />

ravvivato da bollicine partico-


larmente fini che, quando raggiungono la<br />

superficie, sprigionano note variegate <strong>di</strong><br />

frutta secca, burro, viennoiserie, agrumi<br />

e frutti bianchi, il Premier Cru Extra Brut<br />

è Champagne che al palato ritrova il medesimo<br />

bouquet sublimato da una bella<br />

mineralità.<br />

Si rimane nel territorio d’elezione delle<br />

bollicine francesi, più nello specifico nel<br />

Grand Cru Mailly, anche con la seconda<br />

etichetta dei consigli iDealwine: il Fins<br />

Lieux No.3 Les Poules Grand Cru<br />

Extra Brut Pehu Simonet 2012. Frutto<br />

<strong>di</strong> uve biologiche, questo Blanc<br />

de Noirs è realizzato in quantità<br />

estremamente limitate: sole 3mila<br />

esclusive bottiglie. 100% Pinot<br />

Noir, figlio del lieu-<strong>di</strong>t Les Poules,<br />

in cantina la vinificazione e<br />

l’invecchiamento sono realizzati<br />

in barrique <strong>di</strong> rovere<br />

francese. Il vino viene poi<br />

lasciato riposare sui propri<br />

lieviti per 60 mesi, per un<br />

Extra-Brut dal leggerissimo<br />

dosaggio zuccherino, 1,5<br />

g/l, che rivela tutta l’eleganza<br />

del terroir <strong>di</strong> Mailly. Alla<br />

vista, si presenta con un colore<br />

dorato, ravvivato da bollicine fini e vivaci. L’olfatto<br />

sprigiona le note tipiche del Pinot Noir: frutti<br />

rossi e neri, spezie. Anche al palato ritroviamo<br />

lo stesso bouquet e una struttura me<strong>di</strong>amente<br />

intensa, dotata <strong>di</strong> una buona dose <strong>di</strong> freschezza:<br />

per un vino da degustare a 9-10°C in<br />

aperitivo o durante i pasti, in abbinamento<br />

a un buon piatto <strong>di</strong> capesante. Ma questo<br />

Grand Cru può anche garantire vita lunga:<br />

conservato a dovere, potrà tranquillamente<br />

restare in cantina fino a 10 anni.<br />

È un Crémant 100% bio<strong>di</strong>namico, non<br />

dosato e senza solfiti, la sorpresa che ci<br />

porta invece al cuore dell’Alsazia, storica<br />

terra francese del vino. Una bollicina<br />

che nella sua precisione aromatica fonde<br />

raffinate note <strong>di</strong> agrumi con una deliziosa<br />

armonia gustativa. Il Crémant d’Alsace<br />

Bollenberg Brut Zéro Sans Soufre Valentin<br />

Zusslin 2014 è la scelta ideale per un aperitivo <strong>di</strong>verso dal<br />

solito. Per una cuvée davvero unica, che nasce da uve, raccolte<br />

a piena maturità e sottoposte a una rigorosa cernita,<br />

11<br />

provenienti da uno speciale lieu-<strong>di</strong>t e frutto dell’unione tra<br />

Pinot Auxerrois, Pinot Gris e Riesling. Bollicina che non<br />

contiene zuccheri o solfiti aggiunti, regala<br />

un’incre<strong>di</strong>bile finezza e una splen<strong>di</strong>da<br />

tensione espressiva nel calice, presentandosi<br />

con il suo giallo brillante e un<br />

fine perlage. All’olfatto esprime piacevoli<br />

aromi <strong>di</strong> agrumi freschi e maturi, al palato<br />

la sua finezza regala freschezza, vivacità e<br />

accentua il volume del sorso in una cuvée<br />

<strong>di</strong> bella intensità espressiva.<br />

A chiudere questo spumeggiante giro <strong>di</strong><br />

Francia è un vino prodotto ad Amboise,<br />

nel cuore della Valle della Loira. Il<br />

Touraine-Amboise Brut d’Enfer Bonnigal-Bodet<br />

2016 è una bollicina fine<br />

ed elegante che sprigiona note <strong>di</strong><br />

albicocca e frutti esotici. La tenuta<br />

Bonnigal Bodet vanta vigne <strong>di</strong><br />

Chenin Blanc e Chardonnay<br />

su una collina situata sulla<br />

riva settentrionale della<br />

Loira. Questa cuvée coniuga<br />

le due varietà coltivate negli<br />

appezzamenti “Les Culs de<br />

Bœuf ” (esposto a ovest),<br />

“Les Beauvoirs” (orientato<br />

a est) e “L’Ouchonnerie”<br />

(che guarda a sud). Dopo<br />

la vendemmia manuale, la<br />

selezione delle uve avviene<br />

nelle piccole cassette dove<br />

sono <strong>di</strong>sposte per poi essere dolcemente pressate<br />

in cantina. La fermentazione con meto<strong>di</strong> naturali<br />

e lieviti in<strong>di</strong>geni avviene in vasche <strong>di</strong> acciaio<br />

inox, l’invecchiamento è realizzato in barrique<br />

e botti <strong>di</strong> legno per 10 mesi, a seguire è una<br />

seconda fase <strong>di</strong> maturazione in bottiglia per 19<br />

mesi. Questo vino spumeggiante non dosato<br />

si rivela con il suo bel colore dorato, ravvivato<br />

da bollicine fini ed eleganti. Il bouquet<br />

intensamente fruttato preannuncia un palato<br />

fresco ed equilibrato. A chiudere in bellezza la<br />

degustazione, un finale con<br />

gradevoli note amaricanti,<br />

per una bollicina<br />

consigliata da bere<br />

entro cinque anni dalla<br />

messa in commercio, in aperitivo<br />

o abbinata a una crostata ai frutti<br />

rossi. E dunque: santé!<br />

Co m pra online


Bacio<br />

della Luna<br />

METODO CLASSICO BRUT<br />

Uno spumante da uve 100% Chardonnay della Valle d’A<strong>di</strong>ge,<br />

culla delle bollicine <strong>di</strong> montagna e terroir dalle caratteristiche<br />

pedoclimatiche ideali, come terreni calcarei e temperature<br />

fresche anche durante l’estate. Prende così forma<br />

Bacio della Luna Metodo Classico Brut, l’ultimo nato della<br />

cantina <strong>di</strong> Vidor (Treviso), dal 2011 produttrice <strong>di</strong> Prosecco<br />

Doc e Valdobbiadene Docg, <strong>di</strong> proprietà del gruppo<br />

Schenk Italia. Nel 2021 la decisione <strong>di</strong> ampliare la gamma<br />

<strong>di</strong> spumanti, aprendosi alle bollicine più “adulte” con<br />

un’etichetta dalle peculiarità uniche, caratterizzata da mineralità<br />

e sapi<strong>di</strong>tà in grado, dopo l’affinamento in bottiglia, <strong>di</strong><br />

perdurare nel tempo e nel calice. La vinificazione del nuovo<br />

Metodo Classico Bacio della Luna avviene nella cantina<br />

<strong>di</strong> Ora (Bolzano), sede <strong>di</strong> Schenk Italia, dove è si trova un<br />

ambiente de<strong>di</strong>cato alla rifermentazione in bottiglia in celle<br />

a temperatura controllata tra i 14 e i 16°C e all’affinamento<br />

per 12 mesi sui lieviti. È in questa fase che nascono quei<br />

sentori <strong>di</strong> crosta <strong>di</strong> pane tipici del Metodo Classico e il<br />

vino si struttura col suo corpo rotondo. Il Bacio della Luna<br />

Metodo Classico Brut è il risultato <strong>di</strong> un lavoro d’equipe,<br />

esperti che hanno voluto rispondere con questa etichetta<br />

ai gusti <strong>di</strong> un pubblico esigente. E i riconoscimenti giunti a<br />

livello internazionale – International Wine Challenge <strong>2023</strong><br />

silver, IWSC <strong>2023</strong> bronze e Decanter <strong>2023</strong> bronze – hanno<br />

confermato le solide basi gettate. Tanto che la cantina sta<br />

già lavorando per scalare la piramide qualitativa della produzione<br />

delle bollicine con un progetto finalizzato a dare<br />

vita a un nuovo Metodo Classico Millesimato.<br />

VITIGNI: 100% Chardonnay<br />

FOOD PAIRING: re degli aperitivi, è versatile accompagnamento<br />

dalle ricette alpine ai crostacei<br />

DA BERE QUANDO: in aperitivo con chi ami, per una<br />

coccola dopo una lunga giornata <strong>di</strong> lavoro<br />

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Palmento<br />

Costanzo<br />

ETNA DOC METODO CLASSICO BRUT<br />

C’è sempre più fermento sull’Etna. E non solo quando<br />

si parla dei gran<strong>di</strong> vini fermi che vi sono prodotti. In<br />

Contrada Santo Spirito, frazione <strong>di</strong> Passopisciaro, nasce<br />

infatti anche una bollicina, a raccontare una sfumatura<br />

<strong>di</strong>versa del Nerello Mascalese in purezza. È il Palmento<br />

Costanzo Etna Doc Metodo Classico Brut, spumante figlio<br />

del progetto a cui Mimmo e Valeria Costanzo hanno<br />

dato vita nel 2010 attorno il restauro <strong>di</strong> un antico palmento<br />

ottocentesco in pietra lavica. Sulle pen<strong>di</strong>ci del vulcano,<br />

ha preso così forma una cantina che nel rispetto della<br />

struttura originale, <strong>di</strong> cui è stato rispettato rigorosamente<br />

il tipico processo <strong>di</strong> vinificazione a “caduta”, oggi coniuga<br />

le antiche tecniche <strong>di</strong> produzione e le più moderne delle<br />

tecnologie. Le vigne dell’azienda si sviluppano su circa 14<br />

ettari, condotte in regime biologico e recentemente con<br />

preparati bio<strong>di</strong>namici, e trovano spazio su terrazzamenti,<br />

con le vecchie piante <strong>di</strong> vite ad alberello, anche prefillosseriche,<br />

situate tra i 600 e gli 800 metri s.l.m. Ed è tra<br />

i filari affacciati sullo splen<strong>di</strong>do mare <strong>di</strong> Sicilia che sono<br />

selezionate manualmente, i primi <strong>di</strong> settembre, le uve <strong>di</strong><br />

Nerello Mascalese perfette per la produzione <strong>di</strong> un Metodo<br />

Classico che poi attende paziente per 24 mesi sui lieviti.<br />

Frutti che maturano su sabbie vulcaniche, sassi e rocce<br />

effusivi, che contribuiscono in maniera decisiva alla<br />

nascita <strong>di</strong> basi spumanti sapide e dotate <strong>di</strong> una sferzante<br />

aci<strong>di</strong>tà. Palmento Costanzo Etna Doc Metodo Classico<br />

Brut si presenta con un colore giallo paglierino dai riflessi<br />

dorati e un bouquet ampio con note <strong>di</strong> frutta a polpa<br />

bianca, frutta secca e <strong>di</strong> brioche. Al palato è sinuoso, con<br />

una delicata cremosità accompagnata da una piacevole<br />

freschezza, il suo perlage fine e persistente.<br />

VITIGNI: 100% Nerello Mascalese<br />

FOOD PAIRING: ideale con piatti a base <strong>di</strong> pesce, crostacei<br />

e molluschi, da provare con formaggi semi stagionati<br />

DA BERE QUANDO: una ricercata cena <strong>di</strong> pesce<br />

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Marc<br />

Bré<strong>di</strong>f<br />

VOUVRAY AOC RESERVE PRIVÉE<br />

BRUT EXTREME<br />

Il volto meno noto <strong>di</strong> una grande terra del vino francese:<br />

dalle rive della Loira, ecco le bolle <strong>di</strong> Marc Bré<strong>di</strong>f, una delle<br />

Maison più storiche quando si parla <strong>di</strong> Vouvray. Fondata<br />

nel 1893 da Monsieur Bré<strong>di</strong>f, è da sempre tra le realtà più<br />

conosciute e rispettate della regione per la sua qualità.<br />

Rilevata dal Barone Patrick de Ladoucette nel 1980, nelle<br />

antichissime cantine troglo<strong>di</strong>tiche, simili a grotte, lunghe 2<br />

chilometri, si continua a mantenere viva la tra<strong>di</strong>zione della<br />

produzione <strong>di</strong> vini a base Chinon e Muscadet. Le grotte<br />

fredde e umide, scavate nel tufo in profon<strong>di</strong>tà nelle colline,<br />

sono veri e propri monumenti centenari che offrono straor<strong>di</strong>narie<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> conservazione per il vino. A iniziare<br />

da quegli spumanti che qui prendono vita, come nel caso<br />

del Vouvray Aoc Reserve Privée Brut Extreme Marc Bré<strong>di</strong>f,<br />

la scelta perfetta per tutti gli appassionati che amano meno<br />

dolcezza possibile nel calice. 100% Chenin Blanc che nasce<br />

sui pen<strong>di</strong>i più bassi lungo i Coteaux de Vouvray e a Vernou-sur-<br />

Brenne, è un dosaggio zero che affina per 30 mesi<br />

sui lieviti. Il Vouvray Aoc Reserve Privée Brut Extreme<br />

Marc Bré<strong>di</strong>f è prodotto esclusivamente nelle gran<strong>di</strong> annate,<br />

assemblaggio dei migliori vini base dell’anno con il 10%<br />

<strong>di</strong> vini <strong>di</strong> riserva. Un’etichetta, dunque, da veri inten<strong>di</strong>tori,<br />

che rivela tutta la sua sottigliezza e finezza al palato, con<br />

una bollicina fondente e leggera. Grazie alla moderata aci<strong>di</strong>tà<br />

fruttata, il Vouvray Aoc Reserve Privée Brut Extreme<br />

Marc Bré<strong>di</strong>f esalta il palato con una piacevole sensazione,<br />

senza mancare <strong>di</strong> succosa vivacità. Al finale colpisce con un<br />

bellissimo retrogusto.<br />

VITIGNI: 100% Chenin Blanc<br />

FOOD PAIRING: sposa piatti <strong>di</strong> pesce, anche <strong>di</strong> lago,<br />

da provare con una frittata o delle preparazioni con<br />

salmone<br />

DA BERE QUANDO: una serata tra inten<strong>di</strong>tori<br />

che amano sperimentare<br />

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Masottina<br />

R.D.O. LEVANTE<br />

EXTRA DRY 2022<br />

La storia <strong>di</strong> Masottina corre in parallelo a quella del<br />

grande racconto del Conegliano Valdobbiadene Prosecco<br />

Superiore Docg. Sui suoi declivi più ripi<strong>di</strong> e vocati,<br />

massima espressione della tipicità del territorio, le Rive,<br />

la cantina ha trovato il coronamento <strong>di</strong> un percorso<br />

produttivo legato alla terra e al vigneto, valorizzando le<br />

peculiarità <strong>di</strong> Ogliano. È nato così un vino simbolo della<br />

storia d’amore tra Masottina e questo “Grand Cru”, <strong>di</strong> cui<br />

Adriano Dal Bianco ha intuito, cogliendole e interpretandole,<br />

le specificità. R.D.O. Levante Conegliano Valdobbiadene<br />

Prosecco Superiore Docg Rive <strong>di</strong> Ogliano<br />

Extra Dry 2022 è single vineyard da viti <strong>di</strong> oltre 60 anni.<br />

Bollicina riconosciuta per la sua potenza aromatica <strong>di</strong><br />

frutta e mineralità, si <strong>di</strong>stingue per il sorso vivo, salino e<br />

ben strutturato. Per un Conegliano Valdobbiadene realmente<br />

Superiore, che nel 2021 è entrato, primo Rive nella<br />

storia, nella Top 100 dei migliori vini al mondo per Wine<br />

Spectator. Lo ha fatto con l’annata 2019, mettendo in risalto<br />

il suo potenziale in termini <strong>di</strong> capacità d’invecchiamento<br />

e sfatando il mito del Prosecco come vino da bere<br />

entro l’anno. Tanto che oggi un progetto de<strong>di</strong>cato, “Il<br />

valore del tempo Masottina”, esplora proprio la longevità<br />

e il profilo sempre più gastronomico che va ad assumere<br />

col passare degli anni R.D.O. Levante, che si trasforma<br />

così nel perfetto abbinamento per i piatti <strong>di</strong> un’alta ristorazione<br />

che, ultimo è il caso del Ristorante Camponeschi<br />

a Roma, lo esalta con raffinate creazioni de<strong>di</strong>cate come il<br />

Baccalà con uvetta e pinoli.<br />

VITIGNI: 100% Glera<br />

FOOD PAIRING: Baccalà con uvetta e pinoli<br />

DA BERE QUANDO: Conegliano Valdobbiadene Docg<br />

da Top 100 per le gran<strong>di</strong> occasioni<br />

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Photo: Roberto Magnanini


TU NEVE SCENDI<br />

ANCOR LENTA<br />

PER DARE GIOIA<br />

AD OGNI CUOR...<br />

#animaprosecco<br />

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Umberto<br />

Cavicchioli<br />

e Figli<br />

ROSÉ DEL CRISTO LAMBRUSCO<br />

DI SORBARA DOC ROSATO SPUMANTE<br />

BRUT METODO CLASSICO 2020<br />

Quando si parla <strong>di</strong> Lambrusco, impossibile non pensare<br />

al nome Cavicchioli: dal 1928, infatti, <strong>di</strong> generazione in<br />

generazione, questa cantina ha rappresentato un caposaldo<br />

nell’universo della declinazione modenese della storica bollicina<br />

emiliana in rosso. Se nel territorio <strong>di</strong> Sorbara, nella zona<br />

più vocata, quella compresa tra i fiumi Secchia e Panaro, le<br />

uve Lambrusco hanno in<strong>di</strong>viduato uno dei loro terroir d’elezione,<br />

<strong>di</strong> padre in figlio, a iniziare dal fondatore Umberto<br />

Cavicchioli, ciò che poi ha caratterizzato la cifra stilistica del<br />

marchio è stata la capacità <strong>di</strong> offrire vini in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare<br />

i palati più esigenti, come testimonia alla perfezione<br />

una vera e propria icona: il Rosé del Cristo Lambrusco <strong>di</strong><br />

Sorbara Doc Rosato Spumante Brut Metodo Classico 2020.<br />

Un’etichetta capace <strong>di</strong> coniugare il sapore autentico della<br />

migliore tra<strong>di</strong>zione emiliana con l’innovazione dettata da un<br />

“saper fare” costruito lungo un secolo <strong>di</strong> bollicine. Era il 2000<br />

quando Sandro Cavicchioli, enologo e nipote del fondatore<br />

della cantina, ha presentato la prima versione <strong>di</strong> un Lambrusco<br />

<strong>di</strong> Sorbara in purezza da uno speciale appezzamento in<br />

località <strong>di</strong> Cristo, a 200 metri dall’argine del fiume Secchia,<br />

vinificato seguendo i dettami del Metodo Classico e che<br />

sosta sui lieviti per 36 mesi. È così che ha preso il via la storia<br />

<strong>di</strong> uno spumante che nasce da una visione che ha nobilitato,<br />

elevandolo in termini <strong>di</strong> eleganza e raffinatezza, un vino<br />

“pop” che nel tempo ha conquistato gli appassionati, oltre<br />

a conseguire numerosi riconoscimenti come i Tre Bicchieri<br />

Gambero Rosso. Dal perlage fine e persistente, al palato è<br />

bollicina dal sapore deciso che stuzzica per la sua freschezza,<br />

con il finale fruttato lungo e armonioso.<br />

VITIGNI: 100% Lambrusco <strong>di</strong> Sorbara<br />

FOOD PAIRING: compagno per Prosciutto <strong>di</strong> Parma e<br />

Culatello <strong>di</strong> Zibello, sposa i piatti della tra<strong>di</strong>zione emiliana<br />

DA BERE QUANDO: il pranzo della domenica<br />

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Battito<br />

emiliano<br />

Il gusto dell’eccellenza passa attraverso una passione<br />

con<strong>di</strong>visa: quella per un sapore raffinato, che con le sue<br />

note fresche e floreali continua a legarsi alla migliore delle<br />

tra<strong>di</strong>zioni vitivinicole. Vigna del Cristo. Cuore pulsante d’Emilia.


Serena<br />

Wines 1881<br />

CHAMPAGNE DE VILMONT BRUT<br />

GRANDE RÉSERVE PREMIER CRU<br />

La bollicina francese più pregiata ma dal volto italiano:<br />

è l’elegante Champagne De Vilmont. Oggi tra i brand <strong>di</strong><br />

punta <strong>di</strong> Serena Wines 1881, è marchio che parla dell’Aoc<br />

Rilly la Montagne, dove a essere storicamente prodotto è lo<br />

Champagne che celebra il nobile marchese <strong>di</strong> San Crevés,<br />

François Alphonse Donatien De Vilmont, vissuto a fine<br />

1700. La leggenda narra che l’ufficiale, dopo un’importante<br />

vittoria militare contro le armate austro-prussiane,<br />

festeggiò sul campo <strong>di</strong> battaglia <strong>di</strong> Valmy sciabolando una<br />

bottiglia <strong>di</strong> Champagne. Con il medesimo spirito, oggi la<br />

famiglia Serena dà vita a cuvée e millesimati <strong>di</strong> alta qualità<br />

a poca <strong>di</strong>stanza da Reims con le uve provenienti dalla zona<br />

Premier Cru Aoc Rilly La Montagne. Un’area collinare con<br />

esposizione delle vigne prevalentemente a Sud, accarezzata<br />

da un clima che favorisce una maturazione lenta degli acini,<br />

che insieme al suolo regalano i tratti <strong>di</strong> freschezza e vivacità.<br />

Fiore all’occhiello della gamma De Vilmont è il Brut Grande<br />

Réserve Premier Cru. La sua elegante complessità inizia<br />

dalla composizione: 50% Chardonnay, 25% Pinot Noir e<br />

25% Meunier. I profumi, la freschezza, la verticalità e la buona<br />

struttura sono raggiunti dopo il periodo minimo <strong>di</strong> 36<br />

mesi sui lieviti. Bollicina che si <strong>di</strong>stingue per il perlage fine<br />

e vivace e il bouquet armonico e complesso, risulta delicata,<br />

ben strutturata, in un giusto intreccio tra aci<strong>di</strong>tà e morbidezza,<br />

lasciando una sensazione finale rotonda, equilibrata e<br />

fine. Uno Champagne perfetto sia in aperitivo sia con antipasti,<br />

come crostini <strong>di</strong> pâté al fegato o tartare <strong>di</strong> salmone, e<br />

con formaggi, ma anche abbinato a portate principali, come<br />

ravioli <strong>di</strong> ricotta, piatti elaborati <strong>di</strong> pesce, fino a carni come<br />

petto d’anatra o filetto <strong>di</strong> vitello.<br />

VITIGNI: 50% Chardonnay, 25% Pinot Noir, 25% Meunier<br />

FOOD PAIRING: perfetto in aperitivo e con antipasti o<br />

formaggi, spazia tra piatti elaborati <strong>di</strong> pesce e carne<br />

DA BERE QUANDO: nei giorni <strong>di</strong> festa<br />

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Situata a Conegliano (Treviso), nel cuore delle<br />

colline Patrimonio Unesco dal 2019, Serena<br />

Wines 1881 è un’azienda a conduzione familiare,<br />

oggi guidata dalla quinta generazione Luca Serena.<br />

Realtà che vanta una tra<strong>di</strong>zione plurisecolare nella<br />

produzione <strong>di</strong> vino è a tutti gli effetti tra i colossi del<br />

panorama vitivinicolo veneto, collocandosi tra i primi<br />

cinque produttori <strong>di</strong> Prosecco Doc. Nella sua offerta,<br />

che include anche bianchi, rossi e frizzanti da varietà<br />

internazionali e locali, a spiccare sono i marchi top <strong>di</strong><br />

gamma Serena 1881 e Ville d’Arfanta, quest’ultimo<br />

un vero e proprio riferimento quando si parla <strong>di</strong><br />

Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg.<br />

Dal 2007, poi, per volontà <strong>di</strong> Gerardo Serena, zio <strong>di</strong><br />

Luca e grande estimatore delle bollicine francesi,<br />

la famiglia ha investito nell’Appellation d’Origine<br />

Contrôlée Rilly La Montagne, ampliando così il<br />

portfolio con Champagne De Vilmont.<br />

VILLE D’ARFANTA CONEGLIANO<br />

VALDOBBIADENE DOCG EXTRA BRUT<br />

Omaggio alla quarta generazione<br />

Giorgio Serena, il marchio Ville<br />

D’Arfanta è massima espressione<br />

<strong>di</strong> spumanti <strong>di</strong> nicchia dall’elevato<br />

profilo qualitativo, rappresentando<br />

con orgoglio l’amore che da oltre<br />

140 anni lega la famiglia al proprio<br />

territorio d’origine. La linea celebra<br />

l’unicità <strong>di</strong> una terra preziosa<br />

e prende il nome dalle colline <strong>di</strong><br />

Arfanta <strong>di</strong> Tarzo, dove da sempre<br />

si coltivano le uve Glera. Ultimo<br />

arrivato in gamma è il Ville D’Arfanta<br />

Conegliano Valdobbiadene<br />

Docg Extra Brut, destinato a chi<br />

ricerca una bevuta raffinata e<br />

più secca. Una bollicina dal<br />

perlage fine e persistente con<br />

profumi fruttati e floreali.<br />

Il sorso <strong>di</strong> classe, sapido e<br />

fresco, dona un piacevole<br />

tocco <strong>di</strong> complessità che<br />

si intreccia in armonia<br />

al basso residuo zuccherino.<br />

VITIGNI: 100% Glera<br />

FOOD PAIRING: si<br />

presta come aperitivo,<br />

è ottimo con antipasti o<br />

piatti <strong>di</strong> pesce leggeri e<br />

delicati<br />

DA BERE QUANDO:<br />

ogni social & food occasion<br />

con gli amici<br />

PROSECCO DOC TREVISO<br />

BRUT NATURE<br />

SERENA 1881<br />

Il Prosecco Doc Treviso Brut Nature<br />

Serena 1881 ha completato la gamma<br />

<strong>di</strong> spumanti lanciata in occasione del<br />

140esimo anniversario dell’azienda. Una<br />

linea ambiziosa e <strong>di</strong> design, merito anche<br />

dell’inconfon<strong>di</strong>bile bottiglia <strong>di</strong>segnata<br />

in collaborazione con l’Accademia delle<br />

Belle Arti <strong>di</strong> Venezia. Per una bollicina<br />

che si sintonizza con una domanda<br />

in<strong>di</strong>rizzata verso un prodotto premium<br />

e che nasce per incontrare i gusti<br />

del consumatore più esigente alla<br />

ricerca nel bicchiere <strong>di</strong> complessità<br />

e finezza. Un perlage vivace e<br />

profumi intensi svelano il sorso<br />

armonico, che resta fresco<br />

e secco. Dal basso grado<br />

zuccherino e la straor<strong>di</strong>naria<br />

roton<strong>di</strong>tà e piacevolezza <strong>di</strong><br />

beva, trova spazio sia al calice<br />

sia in miscelazioni, ma<br />

anche nella quoti<strong>di</strong>anità a<br />

tavola, dove incontra grande<br />

capacità <strong>di</strong> abbinamento.<br />

VITIGNI: 85% Glera e<br />

15% Chardonnay, Pinot<br />

Bianco e Pinot Grigio<br />

FOOD PAIRING: in<strong>di</strong>cato<br />

come aperitivo, con<br />

antipasti in genere, e primi<br />

piatti leggeri <strong>di</strong> verdure<br />

DA BERE QUANDO: per<br />

un buon calice in ogni momento della giornata<br />

21


Tenuta<br />

<strong>di</strong> Caseo<br />

470 PINOT NERO METODO CLASSICO<br />

VINO SPUMANTE DI QUALITÀ<br />

La prima bolla non si scorda mai. Soprattutto se sei una<br />

famiglia abituata a fare gran<strong>di</strong> vini rossi da 120 anni. È così<br />

che sono nate le bollicine firmate Tenuta <strong>di</strong> Caseo, quando il<br />

progetto Tommasi Family Estates ha raggiunto i vocati pen<strong>di</strong>i<br />

dell’alta Valle Versa in Oltrepò Pavese, dando forma a degli<br />

spumanti Metodo Classico che con il loro spirito giovane e<br />

versatile mirano ad esprimere l’essenza pura del Pinot Nero.<br />

Parliamo <strong>di</strong> una tra le più nobili proprietà <strong>di</strong> questo angolo <strong>di</strong><br />

Lombar<strong>di</strong>a: 90 ettari vitati su 120 complessivi e un mosaico<br />

<strong>di</strong> vigna e boschi vergini risalente al 1200. Nella patria del<br />

Pinot Nero e del Metodo Classico, a venire selezionati per<br />

dare forma alle bollicine Tenuta <strong>di</strong> Caseo sono stati i vigneti<br />

più alti della tenuta, tra i più alti della zona. È qui che nasce<br />

sua altezza, la bolla, perfetta dall’aperitivo ad un grande<br />

incontro gastronomico. Come nel caso del 470 Pinot Nero<br />

Tenuta <strong>di</strong> Caseo: secco e intrigante, dalla spuma fitta e<br />

fine, le bolle sottili e continue, il profumo fresco come una<br />

boccata d’aria. Un Metodo Classico che, come racconta il<br />

nome, punta in alto. Uno spumante dalla struttura ricercata,<br />

che al palato si <strong>di</strong>stingue per la pregiata persistenza aromatica<br />

caratterizzata da gradevole aci<strong>di</strong>tà e piacevole mineralità. Il<br />

frutto <strong>di</strong> una profonda conoscenza del terroir dell’Oltrepò<br />

Pavese che si miscela con la cura e la de<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> una<br />

paziente attesa per 36 mesi sui lieviti. Ottimo come aperitivo,<br />

per la bella stagione <strong>di</strong>venta protagonista assoluto legandosi<br />

idealmente a risotti e grigliate <strong>di</strong> carne bianca e pesce. Ma<br />

per la sua struttura e la spiccata aci<strong>di</strong>tà, il 470 Pinot Nero <strong>di</strong><br />

Tenuta <strong>di</strong> Caseo è innanzitutto un eccezionale accordo con<br />

ogni tipo <strong>di</strong> frittura. In sostanza, non c’è tappo che tenga:<br />

ogni occasione è quella buona.<br />

VITIGNI: 100% Pinot Nero<br />

FOOD PAIRING: eccezionale con ogni tipo <strong>di</strong> frittura<br />

DA BERE QUANDO: il passe-partout ideale per ogni<br />

occasione, dal pranzo <strong>di</strong> Natale alla bella stagione<br />

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CASEO.IT<br />

FOLLOW US<br />

#CLASSICO<br />

SOLO NEL METODO


Canevel<br />

VALDOBBIADENE PROSECCO<br />

SUPERIORE DOCG IL MILLESIMATO<br />

2022 EXTRA DRY<br />

Produrre bollicine <strong>di</strong> eccellenza in Valdobbiadene, fortemente<br />

identitarie, la più alta espressione delle vocate<br />

colline patrimonio Unesco dal 2019: questa la mission, fin<br />

dalla fondazione nel 1979 ad opera <strong>di</strong> Mario Caramel, <strong>di</strong><br />

Canevel. Un nome che è <strong>di</strong> per sé richiamo alla forte appartenenza<br />

al territorio della provincia <strong>di</strong> Treviso <strong>di</strong> questa<br />

realtà ra<strong>di</strong>cata nella zona storica del Prosecco Superiore.<br />

“Canevel”, infatti, nel <strong>di</strong>aletto locale significa “piccola cantina”,<br />

l’angolo dove i vini migliori, coi loro segreti e le antiche<br />

tra<strong>di</strong>zioni, sono custo<strong>di</strong>ti e conservati gelosamente. E non<br />

v’è nome che meglio si potrebbe adattare a un’azienda<br />

vitivinicola, dal 2016 parte della galassia <strong>di</strong> eccellenza del<br />

Gruppo Masi, che il proprio peculiare stile ha trasformato in<br />

un protocollo, denominato Setàge. Già, perché l’identità e<br />

l’unicità degli spumanti Canevel è offerta da bollicine sottili<br />

ed eleganti come la seta, perlage fine e gradevole che delinea<br />

una sofficità e cremosità uniche, risultato delle scelte compiute<br />

in vigna e cantina. Ne è un esempio il Valdobbiadene<br />

Prosecco Superiore Docg Il Millesimato 2022 Extra Dry, il<br />

capostipite tra i millesimati in Valdobbiadene, nel 1989. Da<br />

allora, le migliori uve dell’azienda vengono selezionate per<br />

produrre questo spumante che si <strong>di</strong>stingue per sapi<strong>di</strong>tà ed<br />

eleganza, connotandosi al palato con le sue note <strong>di</strong> mela, pesca<br />

e frutti tropicali. 100% Glera, si presenta nel calice con<br />

una spuma abbondante e il perlage fine. In bocca è armonioso,<br />

<strong>di</strong> struttura, caratterizzato da spiccati aromi fruttati e<br />

un gusto <strong>di</strong> ottima persistenza. Per una bollicina che risulta<br />

ideale in aperitivo, oltre che ottima compagna <strong>di</strong> antipasti <strong>di</strong><br />

pesce, come insalata <strong>di</strong> polpo e patate, alici marinate e primi<br />

piatti come gli spaghetti allo scoglio.<br />

VITIGNI: 100% Glera<br />

FOOD PAIRING: a tutto pasto, pre<strong>di</strong>lige portate <strong>di</strong> pesce<br />

DA BERE QUANDO: ogni occasione è quella giusta<br />

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Piemonte spumeggiante<br />

ENRICO SERAFINO<br />

PARCELLAIRE ALTA<br />

LANGA DOCG EXTRA<br />

BRUT METODO CLASSICO<br />

MILLESIMATO<br />

BOSCA ALTA LANGA<br />

DOCG METODO<br />

CLASSICO BRUT<br />

RISERVA ISPIRO<br />

Spumante da aperitivo per eccellenza.<br />

Piacevole anche a tutto pasto, è<br />

Metodo Classico che spende 36<br />

mesi sui lieviti e nasce dall’unione<br />

tra 95% Pinot Nero e un tocco <strong>di</strong><br />

Chardonnay. Parcellaire è ottenuto<br />

dalla selezione <strong>di</strong> alcune parcelle<br />

che meglio rappresentano il<br />

carattere tipicamente “graffiante”<br />

delle colline dell’Alta Langa<br />

Docg. Una bollicina complessa,<br />

verticale con sentori agrumati,<br />

vibrante ed elegante, dalla ricca<br />

struttura e il lungo retrogusto.<br />

100% Chardonnay, che affina in<br />

bottiglia per almeno 36 mesi, la<br />

scelta non convenzionale per il<br />

pranzo della domenica in famiglia.<br />

Secco, armonico, una<br />

corretta aci<strong>di</strong>tà che rinfresca e<br />

il finale lungo e persistente, si<br />

presenta con un perlage molto<br />

fine e persistente. L’ideale abbinamento<br />

a grigliate <strong>di</strong> pesce e<br />

<strong>di</strong> verdura, al tra<strong>di</strong>zionale fritto<br />

misto piemontese o a piatti più<br />

delicati a base <strong>di</strong> carni bianche<br />

e ai formaggi.<br />

BERA ASTI DOCG<br />

CASTELLO DI NEIVE<br />

PIEMONTE DOC<br />

SPUMANTE METODO<br />

CLASSICO<br />

Da vigneti coltivati a Moscato<br />

Bianco, su terreno ricco <strong>di</strong> calcare,<br />

si ottengono le uve per produrre<br />

questo Asti spumante dai caratteri<br />

finemente aromatici.<br />

Il perlage continuo, la spuma<br />

persistente, preludono al sapore<br />

dolce e invitante, attenuato<br />

da un’aci<strong>di</strong>tà stimolante. Ideale<br />

con il dessert, servito fresco è il<br />

vino della festa, ma anche perfetto<br />

in aperitivo e in qualsiasi<br />

momento della giornata o altra<br />

occasione da ricordare.<br />

Piccola prestigiosa produzione <strong>di</strong><br />

Metodo Classico 100% Pinot Nero<br />

da uno specialista del Barbaresco.<br />

Blanc de Noirs che nasce in un<br />

ettaro nella rinomata zona Gallina,<br />

affina come i gran<strong>di</strong> millesimati<br />

francesi: almeno 36 mesi.<br />

Dopo il riposo nelle storiche<br />

cantine sotterranee del Castello,<br />

il risultato è un Extra Brut<br />

Pas Dosé morbido ed elegante.<br />

Ottimo per un aperitivo sfizioso,<br />

perfetto anche a tutto pasto,<br />

è da urlo col vitello tonnato.<br />

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Dal Monte Bianco al Lago <strong>di</strong> Garda<br />

CAVE MONT BLANC<br />

GLACIER VALLÉE<br />

D’AOSTE DOC BLANC<br />

DE MORGEX ET DE<br />

LA SALLE METODO<br />

CLASSICO PAS DOSÉ<br />

Spumeggiante simbolo della viticoltura<br />

eroica ai pie<strong>di</strong> del Monte Bianco.<br />

Le montagne fanno da sfondo,<br />

ma il colore lo regala il Prié Blanc,<br />

autoctono valdostano che cresce<br />

in quota su terrazzamenti perennemente<br />

esposti alla luce solare.<br />

Questo il segreto che permette<br />

al frutto <strong>di</strong> maturare alla perfezione,<br />

per poi trasformarsi in<br />

un’elegante bollicina asciutta,<br />

cristallina, identitaria. Ottimo<br />

aperitivo, speciale con pesce<br />

dolcemente grigliato e crostacei.<br />

BALLABIO FARFALLA<br />

ROSÉ VSQ PINOT NERO<br />

METODO CLASSICO<br />

In questa Cuvée, realizzata con infinite<br />

cure secondo la rigorosa tra<strong>di</strong>zione<br />

Ballabio, si celebrano l’intensità e<br />

l’eleganza del Pinot Nero vinificato<br />

in rosa. Metodo Classico che<br />

nasce nel cuore dell’Oltrepò<br />

Pavese, affina in bottiglia almeno<br />

30 mesi. Il nome deriva da un<br />

vigneto che per la sua particolare<br />

forma ricorda, nella visione catastale,<br />

le due ali <strong>di</strong> una farfalla. Per<br />

uno spumante goloso e <strong>di</strong> grande<br />

eleganza, che conquista il palato<br />

ed è perfetto a tutto pasto.<br />

LA GENISIA OLTREPÒ<br />

PAVESE DOCG METODO<br />

CLASSICO PINOT NERO<br />

EXTRA BRUT<br />

BULGARINI LUGANA<br />

DOC BRUT METODO<br />

CLASSICO 40<br />

Elegante espressione Metodo Classico<br />

dove l’inconfon<strong>di</strong>bile mineralità del<br />

Pinot Nero si fonde con la freschezza<br />

delle bolle in un’esperienza sensoriale<br />

fine ed equilibrata. La spuma<br />

è cremosa con perlage brillante<br />

in questa bollicina che attende<br />

sui lieviti per almeno 24 mesi<br />

e dopo la sboccatura riposa in<br />

bottiglia ancora per altri 6 mesi<br />

circa. Al palato è fresco, rotondo<br />

e <strong>di</strong> equilibrata struttura: la<br />

perfetta introduzione nel calice<br />

a una raffinata cena.<br />

100% Turbiana da viti <strong>di</strong> almeno 20<br />

anni, sosta sui lieviti in bottiglia per 40<br />

mesi. Perfetto a tutto pasto, grazie alla<br />

fresca complessità, in bocca è sapido<br />

e <strong>di</strong> buon equilibrio acido zuccherino,<br />

con note varietali <strong>di</strong> mandorla<br />

e fieno. Di me<strong>di</strong>a morbidezza con<br />

la percezione dell’effervescenza<br />

pimpante, si <strong>di</strong>stingue per la<br />

chiusura con retrogusto fruttato<br />

che ricorda le percezioni<br />

olfattive e il finale leggermente<br />

amaricante, riconducibile alle<br />

caratteristiche del vitigno.<br />

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Franciacorta Mon Amour<br />

VILLA FRANCIACORTA<br />

MON SATÈN<br />

FRANCIACORTA DOCG<br />

BRUT MILLESIMATO 2018<br />

Prodotto unicamente da cloni selezionati<br />

<strong>di</strong> Chardonnay, messi a <strong>di</strong>mora nei<br />

terreni più vocati dell’azienda a Monticelli<br />

Brusati, il Satèn <strong>di</strong> Villa Franciacorta<br />

lo si riconosce all’istante:<br />

vellutate bollicine morbidamente<br />

accarezzano il palato e come seta<br />

scivolano via regalando un’incantevole<br />

persistenza gustativa. La<br />

setosità <strong>di</strong> questo prodotto ben si<br />

ad<strong>di</strong>ce all’abbinamento con pesci<br />

cotti al vapore e primi piatti delicati<br />

<strong>di</strong> pesce o verdure, ma risulta<br />

ottimo anche in aperitivo.<br />

BELLAVISTA<br />

FRANCIACORTA<br />

RISERVA DOCG<br />

VITTORIO MORETTI<br />

2016<br />

Cuvée speciale, racconta la visione,<br />

la creatività e lo spirito <strong>di</strong> Vittorio<br />

Moretti. Riserva che è prezioso<br />

assemblaggio, 62% Chardonnay e<br />

38% Pinot Nero, dei migliori suoli<br />

ed esposizioni, uve e frazionamenti<br />

<strong>di</strong> vendemmia. Il lungo<br />

élevage sui lieviti è nobilitato<br />

dall’uso del tappo in sughero.<br />

Al palato è denso e cremoso,<br />

generoso e ricco, lunghissimo<br />

in sorso e aromi. L’aci<strong>di</strong>tà<br />

sostiene e trascina, regalando<br />

freschezza e longevità.<br />

GUIDO BERLUCCHI<br />

FRANCO ZILIANI<br />

90 FRANCIACORTA<br />

RISERVA 2008<br />

Omaggio al fondatore, <strong>di</strong>etro a cui<br />

si cela la cifra stilistica della famiglia<br />

che ha dato forma alla prima<br />

bottiglia <strong>di</strong> Metodo Classico in<br />

Franciacorta, Riserva frutto del<br />

mosto fiore 100% Chardonnay<br />

proveniente dalle migliori<br />

porzioni del vigneto Arzelle a<br />

Borgonato: millesimato, non<br />

dosato, al palato si <strong>di</strong>stingue per<br />

la grande freschezza, la pulizia<br />

gustativa e la struttura, il tutto<br />

armonizzato da buona sapi<strong>di</strong>tà e<br />

calibrata aci<strong>di</strong>tà.<br />

CA’ DEL BOSCO<br />

ANNAMARIA<br />

CLEMENTI R.S. 1980<br />

FRANCIACORTA<br />

RISERVA<br />

40% Pinot Nero, 21% Pinot Bianco e<br />

39% Chardonnay: questa la formula<br />

<strong>di</strong> una Riserva figlia <strong>di</strong> un millesimo<br />

eccellente “da conservare a lungo”.<br />

Per un Franciacorta che oggi ha<br />

raggiunto il suo apice evolutivo<br />

ed esprime al meglio il savoir-faire<br />

passato e presente <strong>di</strong> Ca’ del<br />

Bosco. Dosage Zéro, è vino sublime<br />

che dopo 42 anni si esprime<br />

in tutta la sua complessità e al<br />

palato impressiona per intensità:<br />

cremoso e quasi “carnoso” con<br />

un finale potente e aromatico.<br />

27


Eccellenze trevigiane<br />

SANTA MARGHERITA<br />

VALDOBBIADENE<br />

PROSECCO<br />

SUPERIORE DOCG<br />

RIVE DI REFRONTOLO<br />

EXTRA BRUT<br />

Pregiato frutto, 100% Glera, delle uve<br />

del vigneto Bagolaro in conduzione<br />

biologica. Al palato è tonico e fresco,<br />

scintillante e avvolgente, con perlage<br />

<strong>di</strong> estrema finezza e sorprendente<br />

nota sapida ad esaltare in<br />

<strong>di</strong>namicità e succosità il lungo<br />

finale. Vino prettamente gastronomico,<br />

si sposa ad antipasti<br />

sfiziosi come pure a primi piatti<br />

vegetariani o a base <strong>di</strong> pasta con<br />

sughi delicati. Grazie alla sotterranea<br />

sapi<strong>di</strong>tà sa accompagnare<br />

anche crostacei e pesci pregiati.<br />

VILLA SANDI<br />

VALDOBBIADENE<br />

SUPERIORE<br />

DI CARTIZZE DOCG<br />

LA RIVETTA<br />

Dal Cru per eccellenza del Conegliano<br />

Valdobbiadene Docg, territorio dall’esposizione<br />

meravigliosa compreso<br />

tra le frazioni <strong>di</strong> Santo Stefano e<br />

S. Pietro <strong>di</strong> Barbozza, il portaban<strong>di</strong>era<br />

<strong>di</strong> Villa San<strong>di</strong>. Spumante<br />

duttile che può con la<br />

stessa <strong>di</strong>sinvoltura aprire e<br />

chiudere una piacevole serata<br />

a tavola. Ideale con pesci <strong>di</strong><br />

scoglio marinati o con tartare<br />

<strong>di</strong> salmone, è capace <strong>di</strong> accompagnare<br />

anche dessert a pasta<br />

lievitata moderatamente dolci.<br />

MONTELVINI FM333<br />

ASOLO PROSECCO<br />

SUPERIORE DOCG<br />

BRUT MILLESIMATO<br />

VALDO<br />

TENUTA LA MAREDANA<br />

PROSECCO<br />

TREVISO DOC BRUT<br />

L’eccellenza del territorio e del suo<br />

frutto, uniti a una nuova tecnica spumantistica,<br />

danno vita ad un Asolo<br />

Prosecco Superiore Docg che spicca<br />

per stile inconfon<strong>di</strong>bile. Figlio<br />

<strong>di</strong> un unico vigneto, Fontana<br />

Masorin, situato sulla collina<br />

del Montello a 333 metri<br />

s.l.m., è “spumante da mosto”<br />

che si presenta imperioso, minerale,<br />

vivace per poi allargarsi<br />

in una esplosione gustativa <strong>di</strong><br />

lunga persistenza. Sposa cru<strong>di</strong>té<br />

e pietanze me<strong>di</strong>terranee.<br />

Bollicina Doc, 85% Glera e 15% Pinot<br />

Nero, nasce da una selezione dei<br />

migliori vigneti della Tenuta La<br />

Maredana, in provincia <strong>di</strong> Treviso.<br />

Al palato si trovano pienezza e<br />

persistenza avvolte da un perlage<br />

cremoso grazie alla lunga sosta<br />

prima in autoclave e poi in<br />

bottiglia. Molto armonico, equilibrato,<br />

con un finale persistente,<br />

è spumante che si abbina bene<br />

a piatti delicati ed al contempo<br />

può essere un eccellente compagno<br />

per un aperitivo alternativo.<br />

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Bollicine <strong>di</strong> montagna<br />

FONGARO NERA BRUT<br />

2015 SPUMANTE LESSINI<br />

DURELLO RISERVA DOC<br />

METODO CLASSICO<br />

PISONI TRENTODOC<br />

BLANC DE NOIR<br />

MILLESIMATO EXTRA<br />

BRUT<br />

100% uva Durella, è Metodo Classico<br />

dalle colline <strong>di</strong> Verona, nella zona dei<br />

Monti Lessini. Dopo aver speso non<br />

meno <strong>di</strong> 84 mesi sui propri lieviti in<br />

bottiglia, il remuage sûr pupitres<br />

avviene a mano. Per una bollicina<br />

dal perlage misurato e molto persistente.<br />

In bocca mostra tutto il<br />

suo potenziale con un sorso sapido<br />

e armonioso dove gli agrumi<br />

e la frutta secca fanno capolino.<br />

Ottimo in abbinamento a salmone<br />

affumicato, mozzarella <strong>di</strong><br />

bufala o un guazzetto <strong>di</strong> pesce.<br />

Selezione <strong>di</strong> uve Pinot Noir in purezza<br />

coltivate sui pen<strong>di</strong>i della Valle dei<br />

Laghi e vinificate in bianco, è Metodo<br />

Classico trentino che riposa sui<br />

lieviti in una grotta ricavata nella<br />

montagna per 27 mesi. In bocca<br />

è avvolgente ed equilibrato, con<br />

un retrolfatto intenso perfettamente<br />

bilanciato tra freschezza<br />

agrumata e una raffinata sapi<strong>di</strong>tà.<br />

Ottimo abbinamento ad<br />

antipasti <strong>di</strong> salumi e formaggi<br />

o a secon<strong>di</strong> piatti a base <strong>di</strong><br />

crostacei o carni bianche.<br />

SEKTMANUFAKTUR<br />

WINKLER LAMM<br />

NO12 SPUMANTE<br />

METODO CLASSICO<br />

EXTRA BRUT<br />

ALBINO ARMANI 1607<br />

RIBOLLA GIALLA<br />

VSQ BRUT METODO<br />

CLASSICO<br />

Prende il nome <strong>di</strong> Sektmanufaktur<br />

Winkler la casa spumantistica che<br />

propone una grande bolla dell’Alto<br />

A<strong>di</strong>ge figlia delle zone <strong>di</strong> Cornaiano<br />

e Caldaro. Una sola etichetta<br />

esclusiva, spumante da<br />

Chardonnay, Pinot Nero e<br />

Pinot Bianco, bollicina fine,<br />

composta e persistente. Al<br />

palato è intenso e fresco,<br />

<strong>di</strong> gradevole persistenza ed<br />

eleganza. Assolutamente da<br />

provare e gustare in qualsiasi<br />

occasione.<br />

Racconto della vocazione spumantistica<br />

dell’Alta Grave Friulana, è Metodo<br />

Classico millesimato dall’autoctono<br />

friulano per eccellenza. Il fine<br />

perlage unisce la raffinata mineralità<br />

del terroir con la fragranza floreale<br />

ed agrumata conferita dalla<br />

lunga sosta, 30 mesi, sui lieviti.<br />

Al palato freschezza e sapi<strong>di</strong>tà<br />

sono ben bilanciate, il sorso<br />

ampio e il finale lungo e asciutto<br />

invitano a un secondo calice. Per<br />

un vino da conversazione che si<br />

abbina alla cucina vegetariana.<br />

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Dall'Emilia alla Sicilia<br />

MEDICI ERMETE<br />

CONCERTO LAMBRUSCO<br />

REGGIANO DOC<br />

TENUTA FERTUNA<br />

VSQ METODO CLASSICO<br />

2019 EXTRA BRUT<br />

Uno tra i simboli più riconosciuti dell’universo<br />

del Lambrusco, ora certificato<br />

bio. Da uve Lambrusco Salamino<br />

della Tenuta La Rampata, al palato è<br />

secco ma allo stesso tempo fruttato,<br />

rotondo, fresco, vivacemente e<br />

piacevolmente armonioso. Vino<br />

dal grande equilibrio tra aci<strong>di</strong>tà e<br />

tannini, sposa dai salumi e i piatti<br />

tipici della cucina emiliana, a<br />

proposte vegetariane come risotto<br />

con zucca e funghi o lasagne con<br />

ragù <strong>di</strong> verdure. Da provare con<br />

<strong>di</strong>m sum o un american barbecue.<br />

Un volto “insolito” dalla Maremma<br />

con un Sangiovese vinificato in bianco<br />

che si trasforma in bollicina Metodo<br />

Classico affinando almeno 36 mesi<br />

sui lieviti. Per un Extra Brut con<br />

dosaggio <strong>di</strong> 5 g/l, prodotto in<br />

sole 4mila bottiglie, vera e<strong>di</strong>zione<br />

limitata oggi alla sua prima<br />

esclusiva release. Spumante dal<br />

perlage sottile e vivace per chi<br />

ricerca freschezza e gusto, ottimo<br />

aperitivo, accompagna una<br />

grande varietà <strong>di</strong> preparazioni<br />

lungo l’intero pasto.<br />

VELENOSI<br />

PASSERINA BRUT<br />

METODO CHARMAT<br />

CRISTO DI CAMPOBELLO<br />

METODO CLASSICO<br />

ROSATO EXTRA BRUT<br />

MILLESIMATO 2019<br />

Più <strong>di</strong> un classico ormai tra le bollicine<br />

marchigiane, è l’ideale compagno<br />

in aperitivo o con una frittura vista<br />

mare. Selezione delle uve Passerina<br />

raccolte nel momento<br />

migliore per la produzione<br />

del vino base spumante,<br />

rifermenta in autoclave<br />

per almeno 90 giorni. A<br />

tratteggiarlo nel calice<br />

sono freschezza e sapi<strong>di</strong>tà,<br />

morbidezza e lo stuzzicante<br />

pétillant che accompagna<br />

un’ottima persistenza.<br />

Poco più <strong>di</strong> 4mila bottiglie per una<br />

bollicina rosé fuori dagli schemi<br />

elegante e raffinata, dal perlage fine<br />

e persistente. Assaggio fragrante<br />

e effervescente, al sorso è ben<br />

strutturato, armonioso nella<br />

sua convergenza tra aci<strong>di</strong>tà e<br />

sapi<strong>di</strong>tà, con riverberi <strong>di</strong> persistenza<br />

floreale e freschezza.<br />

Spumante Doc Sicilia, che poi<br />

affina per 36 mesi sui lieviti, è<br />

selezione <strong>di</strong> uve Nero d’Avola<br />

che esaltano il frutto del terroir<br />

<strong>di</strong> Campobello <strong>di</strong> Licata.<br />

30


Per un brin<strong>di</strong>si internazionale<br />

MAISON JOSEPH<br />

GRUSS ET FILS CRÉMANT<br />

D’ALSACE AOC<br />

EXTRA BRUT<br />

NYETIMBER CLASSIC<br />

CUVÉE<br />

Bollicina alternativa da una storica<br />

azienda alsaziana che si focalizza su<br />

una produzione annuale limitata ed<br />

esclusiva. Spumante che si presenta<br />

con bolle fini, fitte e persistenti,<br />

al naso spazia da ricche ventate<br />

<strong>di</strong> gesso e grafite per proseguire<br />

a sasso bagnato e pietra focaia.<br />

Fresco ed espressivo, si apprezza<br />

menta e timo. Al palato è secco,<br />

<strong>di</strong>retto e tagliente, <strong>di</strong> buon corpo<br />

con una piacevole buona alcolicità.<br />

Vino da aperitivo o a tutto pasto,<br />

ottimo con i gamberi in tempura.<br />

Oltremanica, nel West Sessex, Nyetimber<br />

si pone l’obiettivo <strong>di</strong> produrre il<br />

più raffinato English Sparkling Wine.<br />

Vero pioniere, è il primissimo produttore<br />

<strong>di</strong> bollicine inglesi ad adoperare<br />

esclusivamente i tre celebri<br />

vitigni dello Champagne: Chardonnay,<br />

Pinot Noir e Meunier.<br />

Il Classic Cuvée, dal sorso fine,<br />

elegante con una grande combinazione<br />

d’intensità, delicatezza<br />

e lunghezza, è scelta perfetta per<br />

accompagnare salmone affumicato,<br />

ostriche, capesante e sushi.<br />

BAILLY LAPIERRE<br />

CRÉMANT DE<br />

BOURGOGNE AOC<br />

CHARDONNAY BRUT<br />

CHAMPAGNE<br />

CHARLES HEIDSIECK<br />

BRUT VINTAGE 2013<br />

Bailly Lapierre è un punto <strong>di</strong> riferimento<br />

nella produzione <strong>di</strong> Crémant<br />

de Bourgogne, come <strong>di</strong>mostra<br />

questo 100% Chardonnay, Blanc<br />

de Blancs dal chiaro timbro settentrionale.<br />

Nel calice un perlage fine<br />

e persistente. In bocca è secco,<br />

ben bilanciato tra una grande<br />

freschezza e una certa aci<strong>di</strong>tà. Per<br />

una bollicina dallo stile ricco, rotondo,<br />

avvolgente e fruttato, dalla<br />

grande precisione aromatica e la<br />

bella vinosità, che scommette più<br />

sulla finezza che sull’esuberanza.<br />

10 anni sui lieviti e altrettanti Grand<br />

e Premier Cru selezionati danno<br />

vita al pregiato assemblaggio <strong>di</strong><br />

57% Pinot Noir e 43% Chardonnay.<br />

Cuvée che seduce il palato<br />

con la sua potenza, l’intensità<br />

aromatica e la mineralità,<br />

emblematiche firme della<br />

Maison. Teso, deciso e cremoso,<br />

frutto <strong>di</strong> un’annata non<br />

convenzionale, è Champagne<br />

che si <strong>di</strong>stingue per eleganza<br />

e complessità. Per u vino<br />

degno <strong>di</strong> una cucina raffinata.<br />

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