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a Fiumicino - Radio Dimensione Musica

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Non sono sufficienti le molte<br />

iniziative delle Proloco<br />

<strong>Fiumicino</strong><br />

sta morendo<br />

Grido di allarme lanciato da imprenditori,<br />

commercianti e soprattutto cittadini<br />

comuni. <strong>Fiumicino</strong> sta morendo e contro la<br />

lenta agonia la litigiosa classe politica non<br />

propone nulla di concreto o meglio non è<br />

trainante, in termini di idee e decisioni, per<br />

cercare di dare una sterzata. Mancano le<br />

persone in grado di invertire la marcia negativa<br />

e imprimere un’accelerazione finalizzata<br />

a mettere in campo quelle piccole<br />

iniziative per far tornare il sorriso alla città<br />

e di conseguenza alla sua economia. Tutti si<br />

nascondono dietro la crisi. Molte persone<br />

positive preferiscono l’associazionismo,<br />

ma nessuno ha l’umiltà di prenderli come<br />

modelli da imitare. Prendiamo le Proloco<br />

del Comune costiero, con particolare quella<br />

di <strong>Fiumicino</strong>, la quale si batte per la<br />

valorizzazione della città, come fa anche<br />

quella di Fregene in modo incisivo, richiamando<br />

il grosso del turismo con iniziative<br />

di qualità.<br />

Le azioni di queste non vengono però<br />

valorizzate o incentivate e il centro storico<br />

di <strong>Fiumicino</strong> registra il tutto esaurito solo<br />

grazie alle loro iniziative o con la festa<br />

dell’Assunta. I commercianti devono recuperare<br />

la stima nei confronti degli amministratori,<br />

ma anche gli amministratori devono<br />

fare la loro parte. Molti titolari di attività<br />

ancora non sono riusciti a “digerire” che<br />

su via Torre Clementina, nel periodo natalizio,<br />

non si veda più il tradizionale albero<br />

addobbato sotto il palazzo dell’orologio.<br />

Non credo che all’amministrazione manchino<br />

100 euro per mantenere viva quella<br />

che era una tradizione nata con lo scomparso<br />

Giancarlo Bozzetto. Nelle piccole cose<br />

si vede la vera classe di un governo locale.<br />

Tanto per fare un esempio, la presenza di<br />

un albero natalizio potrebbe contribuire a<br />

fare esplodere il dialogo tra cittadino e<br />

politici.<br />

Il gesto dovrebbe essere esteso anche alle<br />

principali località del Comune per scongiurare<br />

che i cittadini di Focene, Fregene,<br />

Maccarese, Aranova, Torrimpietra, Palidoro<br />

e Passoscuro si sentano di serie B.<br />

Tornando invece ai commercianti del borgo<br />

marinaro di <strong>Fiumicino</strong> essi sono convinti<br />

che il centro sia “praticamente morto” ecco<br />

perché hanno “ammainato la bandiera e<br />

seppellito l’ascia di guerra” contro un’amministrazione<br />

“poco sensibile alle misure<br />

di rilancio e soprattutto poco incline al dialogo”,<br />

come sostengono alcuni ristoratori<br />

del centro, mentre altri commercianti<br />

hanno gettato la spugna chiudendo addirittura<br />

l’attività.<br />

La campagna è stata condotta dalla Direzione marittima del Lazio e dall’Admo<br />

Midollo osseo: 17 militari della<br />

Capitaneria di porto di<br />

<strong>Fiumicino</strong> tra i donatori volontari<br />

di Dario Nottola<br />

Già 17 militari delle Capitanerie di porto di<br />

<strong>Fiumicino</strong> e del Lazio si sono offerti come<br />

donatori volontari per la banca dati sulla<br />

donazione e trapianto di midollo osseo. E’<br />

quanto reso noto, presso la Capitaneria di<br />

porto di <strong>Fiumicino</strong>, dove è stata celebrata la<br />

Giornata di sensibilizzazione<br />

alla donazione del midollo<br />

osseo, che ha chiuso i<br />

15 giorni di campagna d’informazione,<br />

battezzata<br />

“Sull’onda della solidarietà”,<br />

condotta dalla Direzione<br />

Marittima del Lazio con<br />

l’Admo (Associazione<br />

Donatori Midollo Osseo),<br />

per sensibilizzare alla disponibilità<br />

della donazione.<br />

In tutte le capitanerie del<br />

Lazio, <strong>Fiumicino</strong>, Civitavecchia,<br />

Gaeta, Anzio e<br />

Terracina, i militari dipendenti<br />

hanno incontrato i<br />

volontari e medici dell’associazione.<br />

«La necessità<br />

di aiutare chi è meno fortunato<br />

di noi - ha detto il<br />

Comandante della Dire-<br />

zione Marittima del Lazio,<br />

ammiraglio Pietro Maradei<br />

- e contribuire a salvare<br />

una vita, è un puro atto<br />

d’amore: il numero di primi donatori<br />

delle capitanerie già offertisi è elevato,<br />

considerando che in tutto il Lazio il perso-<br />

nale è di circa 500 unità». I rappresentanti<br />

dell’Admo hanno ringraziato la guardia<br />

costiera ricordando “che la patologia oggi<br />

colpisce purtroppo molti bambini e che la<br />

campagna s’inserisce nel percorso che ha<br />

come obiettivo il raggiungimento, in tutta<br />

Italia, di 500 mila potenziali iscritti al registro<br />

dei donatori”. L’iniziativa, riferiscono al<br />

comando generale della<br />

Guardia costiera, coinvolge<br />

anche gli abitanti delle<br />

varie località marittime,<br />

con l’obiettivo di far conoscere<br />

alla popolazione la<br />

possibilità di combattere le<br />

leucemie e altre malattie<br />

del sangue (linfomi, mieloma,<br />

talassemia) attraverso<br />

la donazione e il trapianto<br />

di midollo osseo.<br />

In vent’anni di attività i<br />

donatori Admo iscritti in<br />

Italia sono passati da<br />

4.363 a 390.654, “un numero<br />

a prima vista cospicuo<br />

ma che tuttavia non è<br />

sufficiente considerando<br />

che la probabilità di trovare<br />

un donatore compatibile<br />

con il paziente si verifica<br />

con un rapporto di 1 a<br />

100.000”. La sfida lanciata<br />

dall’Associazione e raccolta<br />

dal Corpo delle Capitanerie<br />

di Porto è di “raggiungere, soprattutto<br />

attraverso i giovani dai 18 ai 35 anni,<br />

i 500.000 donatori”.<br />

L’obiettivo è farlo diventare un punto di riferimento<br />

Il Vescovo Gino Reali inaugura lo<br />

“Sportello Famiglia” a <strong>Fiumicino</strong><br />

di Dario Nottola<br />

Il Vescovo della diocesi di<br />

Porto e S. Rufina, mons. Gino<br />

Reali, ha inaugurato a <strong>Fiumicino</strong><br />

lo “Sportello Famiglia”,<br />

frutto del progetto “Famiglie<br />

per mano” della Caritas Porto -<br />

Santa Rufina.<br />

Lo sportello, presso i locali<br />

della parrocchia Santa Maria<br />

Porto della Salute, sarà luogo di<br />

accoglienza e di ascolto per le<br />

famiglie. Aperto tre giorni a settimana<br />

e coordinato dai membri<br />

del gruppo “Famiglie per mano”,<br />

adeguatamente formati e<br />

supportati da operatori qualificati,<br />

offrirà spazi di ascolto e di<br />

orientamento ai servizi; saranno<br />

La Capitaneria di porto di<br />

<strong>Fiumicino</strong> su viale Traiano<br />

attivati anche gruppi di<br />

mutuo-aiuto tra famiglie,<br />

corsi sulla genitorialità e<br />

corsi di formazione per<br />

nuovi volontari.<br />

L’obiettivo è far diventare<br />

lo Sportello un punto<br />

di riferimento per le famiglie<br />

in difficoltà e di inserirle<br />

in reti di solidarietà<br />

con i servizi pubblici e privati<br />

del territorio.<br />

Il vescovo Gino Reali<br />

che ha inaugurato lo<br />

“Sportello Famiglia”

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