a Fiumicino - Radio Dimensione Musica
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, di spiagge, di porti, di costi<br />
con le darsene, il canale navigabile e i pontili dove sono organizzati gli ormeggi per le baranutenzione<br />
dei grandi scafi, il tunnel sottomarino, a destra del canale il quartiere Venezia<br />
iale e lo svago, il quartiere Pisa per i grandi empori e il quartiere Genova per gli artigiani.<br />
e la zona espositiva.<br />
di modifiche e aggiornamenti, entro un<br />
tempo di 90 giorni, assolutamente insufficiente<br />
per potervi ottemperare in ossequio ad<br />
una improponibile procedura che poi è durata<br />
altri 10 anni. Trenta volte di più del tempo<br />
concesso per portare a conclusione, secondo<br />
il comma 2 dell’art. 10 del DPR. 509/97,<br />
uno dei quattro progetti in competizione.<br />
La soc. S.Rita, costituita e diretta, alla pari,<br />
da soggetti costruttori e utenti del porto e<br />
dal socio partner C O E P–R O M A coordinatore<br />
dei soggetti autonomi, operatori economici<br />
costruttori e conduttori di tutte le<br />
infrastrutture industriali, commerciatali e<br />
artigianali attigue al porto e con un progetto<br />
molto definito fu messa in difficoltà non<br />
potendo modificare, per motivi così speciosi<br />
contrari al buon senso e alla normativa,<br />
quanto collettivamente predisposto, senza<br />
disgregare la sua preziosa compagine. Cercò<br />
di farlo capire ai giudicanti ma fu estromessa<br />
dalla gara con indubbio sollievo delle altre<br />
tre istanze indistintamente accettanti la procedura<br />
imposta.<br />
Naturalmente i Consiglieri del Comune di<br />
<strong>Fiumicino</strong> votarono all’unanimità, così come<br />
gli era stato prospettato, il respingimento<br />
delle osservazioni della soc. S.Rita entrando<br />
nella generalizzata concordia delle Pubbliche<br />
Amministrazioni a favore del Porto prescelto.<br />
Va segnalato anche l’atto di benevole concordia<br />
predisposto dalla Regione Lazio, in<br />
corso di una gara in cui era partecipe come<br />
esaminante, in ragione della messa a disposizione,<br />
come unico soggetto contraente la<br />
concessione dei terreni di proprietà regionale<br />
il progetto vincente la competizione portuale.<br />
Altri concorrenti, seguendo le prescrizioni<br />
della stessa Regione, erano stati costretti<br />
ad adire alle lunghe e costose vie legali per<br />
raggiungere lo scopo di acquisire dette aree.<br />
Il 30 Maggio 2000 si presentò in Conferenza<br />
di Servizi un personaggio qualificatosi<br />
come Dr. Polegri enunciante testualmente:<br />
“ho avuto mandato direttamente dalla<br />
Presidenza del Consiglio Regionale. Non<br />
posso che ribadire il contenuto dell’accordo<br />
di programma approvato dalla Conferenza<br />
di Servizi promossa dalla Regione Lazio nel<br />
1996, il cui verbale è stato sottoscritto tra,<br />
gli altri, dalla Regione Lazio, dalla<br />
Provincia di Roma, dal Ministero dei<br />
Trasporti, dal Comune di <strong>Fiumicino</strong> e da<br />
altri soggetti pubblici (meno il Sindaco di<br />
Roma). Le aree sono a disposizione della<br />
società che sarà selezionata per la realizzazione<br />
del porto attraverso il rilascio di<br />
una concessione onerosa”. Quanto riferito<br />
dal Dr. Polegri, in ordine all’accordo di programma,<br />
fa parte della procedura annullata<br />
dal Consiglio dei Ministri il 22 Luglio 1999.<br />
Inoltre la Regione Lazio aveva sempre<br />
sostenuto che le aree necessarie al porto<br />
turistico sarebbero state poste all’asta<br />
secondo le norme di legge previste per l’alienazione<br />
di beni di proprietà di enti<br />
Pubblici. La soc S. Rita e il socio partner,<br />
Consorzio tra gli Operatori Economici del<br />
Porto C O E P – R O M A, avevano sollecitato<br />
la Regione a porre in essere la procedura<br />
per la vendita senza ottenere riscontro.<br />
Infine il C O E P – R O M A, nel 1996,<br />
propose ricorso al TAR del Lazio per<br />
costringere la Regione alla bisogna enunciata<br />
dalla legge Regionale 13/84 e, quando<br />
lo strano enunciatore si presentò in<br />
Conferenza di Servizi, era già in corso da<br />
quattro anni al TAR del Lazio il procedimento<br />
giudiziale n° 11035/96 per la posa in<br />
vendita delle aree così disinvoltamente<br />
messe a disposizione alla società selezionata<br />
per utilizzarle. Nonostante l’anomalia di<br />
un così notevole cambiamento economico<br />
giuridico, in corso di gara, dei terreni regionali<br />
la soluzione fu immediatamente accettata<br />
dalla Conferenza di Servizi. Mentre<br />
l’indisponibilità di parte di detti terreni a<br />
trasformazione in canali scolmatori delle<br />
piene eccezionali del Tevere, auspicata da<br />
tre importanti associazioni locali indipendentemente<br />
da qualsiasi progetto portuale<br />
fosse stato prescelto, priva l’Isola Sacra e lo<br />
stesso porto dell’unica prospettiva di salvezza<br />
dal rischio idraulico incombente.<br />
Inoltre a stima odierna, rapportata al prezzo<br />
di esproprio locale, per i 120 ettari necessari<br />
alla realizzazione dei comprensori della<br />
cantieristica, degli artigiani, dei commercianti,<br />
dello svago e della ricezione alberghiera<br />
più gli specchi liquidi per il canale<br />
navigabile e scolmatore e di altro canale<br />
esclusivamente scolmatore proposti dal progetto<br />
portuale della soc. S.Rita, la Regione<br />
Lazio rinuncia all’incameramento di<br />
€.48.000.000 quarantotto milioni di Euro.<br />
Danilo Chierici<br />
Via Passo Buole 46/a<br />
00054 <strong>Fiumicino</strong><br />
tel. 338 4054556