sommario 2/2011 - CAI Sezione di Padova

Armando l’ho conosciuto da allievo frequentando
il Corso di Roccia nel 1974 e
con lui ho fatto la mia prima salita sulle
Pale di S. Martino. Da allora di tempo ne
è passato ma la sua presenza all’interno
del CAI di Padova è sempre stata una costante
che mi e ci ha accompagnato fino
ad oggi.
Istruttore Regionale all’interno della
Scuola di Alpinismo di cui ne è stato poi
il Direttore per due mandati dal 1981 al
1987 e contemporaneamente membro del
Consiglio Direttivo della Sezione di cui poi
diverrà Presidente nel 1987.
A conti fatti quindi ha fatto ben 23 anni di
presidenza, un record e visto che alla sua
elezione ero presente anch’io in qualità di
Consigliere, sono 23 anni che condivido
con lui gioie e dolori della Sezione.
Certo, molte cose sono cambiate dal
1987 e se penso a come funzionava il CAI
all’inizio della sua presidenza, mi meraviglio
e mi complimento con lui per come
sia riuscito a gestire svariate vicissitudini
rimanendo al passo con i tempi.
Basti pensare a tutti i problemi legati al
riconoscimento del CAI come Associazione
e di conseguenza alla ristrutturazione
della gestione economica, ai problemi legati
ai lavori dei rifugi, alla gestione delle
varie commissioni che nel corso degli
anni sono andate aumentando, ai rapporti
non sempre semplici con la Sede Legale,
fino ai giorni nostri quando nel 2008 sono
stati festeggiati i 100 anni della Sezione
di Padova con una serie di iniziative delle
quali Armando fu entusiasta propositore.
Assieme abbiamo visto nascere il Parco
dei Colli Euganei e assieme abbiamo partecipato
a numerose riunioni che hanno
portato nel 2009 all’acquisto da parte del
Parco della storica palestra di arrampicata
di Rocca Pendice, questione questa
che ad Armando stava particolarmente a
cuore visto i suoi passati all’interno della
Scuola di Alpinismo, un successo questo
dettato dalla sua tenacia nel difendere la
cronache
Armando Ragana e la sua “lunga” presidenza
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storia e le tradizioni legate a questo sito.
Sicuramente Armando non ha mai avuto
un carattere facile e lo ha dimostrato nel
corso di tutti questi anni nei quali durante
le varie riunioni del Consiglio Direttivo
non sono mancate accese e vivaci discussioni;
bisogna riconoscere però che il suo
comportamento è sempre stato improntato
sulla democraticità tenendo fermo
il principio che “il Consiglio è sovrano” e
bisogna dargli atto che non ha mai cercato
di scavalcare o aggirare il Consiglio
su questioni che a volte si sono rilevate
particolarmente delicate.
Secondo me uno dei suoi meriti maggiori
sta nel fatto di essere riuscito a traghettare
il CAI di Padova da un sistema
dilettantistico di gestire la sezione a un
modo più moderno e attuale di svolgere
le numerose attività coinvolgendo tutte
le persone che volontariamente prestano
la loro opera, basti pensare alle ultime
commissioni nate quali quelle dell’Alpinismo
Giovanile di cui Armando capì subito
l’enorme potenzialità e quella dei Veterani
che a tutt’oggi è una palese e numerosa
realtà.
Adesso Armando ha passato il testimone
e con ciò si chiude un’epoca, assieme a
lui se ne vanno molti ricordi connessi con
la vita sezionale, alcuni di questi rimarranno
indissolubilmente legati alla sua
persona, altri resteranno a disposizione
di chi assumerà il “timone” dopo di lui
per tutti noi. Al nuovo Presidente auguro
di guardare avanti senza però ogni tanto
volgersi indietro tenendo presente un
vecchio proverbio arabo che dice :” se non
sai dove stai andando, girati per vedere da
dove vieni”.
Lucio De Franceschi
di Lucio de Franceschi
Presidente della sezione CAI Padova per
oltre 20 anni.
Sono iscritta al CAI di Padova da pochi
anni, perciò la mia esperienza è breve e
non posso quindi esprimere molto sul nostro
Presidente Armando Ragana. È certo
però che la sua figura piuttosto singolare
non può che avermi colpito. Vi spiego subito
perché.
Persona di bell’aspetto e sempre curata,
dimostra ancora un’energia tutta giovanile;
spesso sorridente, dai modi molto
gentili, dalla personalità positiva e, come
scoprirò poi, animata dalla forte convinzione
di quello che dice e che propone.
In seguito, ho avuto modo di conoscere
l’ambiente e seguire un po’ di più il Presidente
nella vita sezionale,in cui si è rivelato
essere un personaggio autentico,
non solo ‘di forma’ come tanti se ne vedono
in giro al giorno d’oggi; frequentandolo
poi si scopre presto una caratteristica
distintiva: la sua proverbiale loquacità!!
Quanti i discorsi iniziati con la fatidica
frase: “ Dirò solo due parole” e .. va avanti
qualche decina di minuti …! Memorabile !
Se lo ascolti, però, avverti la sua straordinaria
volontà di comunicare e condividere
la propria passione, più che un vuoto desiderio
di apparire.
Forse però “l’effetto collaterale” di questa
sua forte passione e disponibilità è
stato a volte l’essere un po’ troppo idealista,
e ogni tanto bisogna richiamarlo sulla
terra o fargli presente che certe cose
vanno adeguate ai tempi di oggi, che corrono,
fuggono, sempre più veloci.. .
La sua esperienza alpinistica è stata
lunghissima ed anche a livelli di tutto rispetto:
innumerevoli escursioni, scalate,
arrampicate in Dolomiti e non solo, sono
famose alcune spedizioni extraeuropee.
Non c’è dubbio che Armando ami la montagna;
crede molto nell’amicizia come valore,
cercando il più possibile di passare
oltre le inevitabili tensioni e differenze di
carattere… perché si sa, tra frequenta-
cronache
Armando Ragana - Impressioni
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di Valeria Baratella
tori della montagna si ha tutti chi più chi
meno un certo carattere.
Armando fino all’ultimo, seppur sia lui
stesso a dire che 20 e più anni ininterrotti
di presidenza siano troppi, dimostra ancora
di portare avanti la sua attività con
convinzione; accanto alle inevitabili faccende
burocratiche, a volte fonte di pensieri
e problemi di lunga ed incerta soluzione,
vi è sempre l’intento di cercare di
mantenere viva la passione verso la montagna,
e trasmetterla a tutti coloro che
vogliono raccoglierla.
Queste sono solo brevi, sicuramente parziali,
semplici impressioni che mi sono
sentita di raccontare sul nostro Presidente;
ma resta il fatto che, in questa carica
impegnativa e non banale, Armando sia
stato un eccellente presidente per la nostra
Sezione del CAI di Padova. Ha cercato
sempre di mantenere alto e vivo lo spirito
della Sezione, senza cadere in banali
e improduttive celebrazioni di se stesso.
E adesso che si può godere la montagna...
finalmente in tutta tranquillità, non ci resta
che esprimere un caloroso saluto ed
un sentito ringraziamento al nostro Armando
Ragana.
Valeria Baratella
(al secondo anno di consiglio direttivo)