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sommario 2/2011 - CAI Sezione di Padova

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che i Norvegesi stanno cominciando<br />

ad apprezzare<br />

a scapito del più popolare<br />

sci nor<strong>di</strong>co. Gli appro<strong>di</strong> ai<br />

fior<strong>di</strong> sono spesso facilitati<br />

dalla presenza <strong>di</strong> un pontile<br />

intorno al quale si forma<br />

un piccolo aggregato <strong>di</strong><br />

case colorate e tra queste<br />

trovano spazio qualche volta<br />

un piccolo emporio e un<br />

magazzino <strong>di</strong> lavorazione<br />

del pesce, che forse rappresenta<br />

la giustificazione<br />

alla presenza del pontile.<br />

Infatti, le case, a <strong>di</strong>spetto<br />

della vivacità dei colori,<br />

rimandavano un aspetto<br />

inquietante <strong>di</strong> abbandono,<br />

rarissimamente abbiamo<br />

incrociato lo sguardo <strong>di</strong> un<br />

autoctono. In una sola occasione<br />

l’approdo alla costa<br />

è avvenuto con il tender<br />

<strong>di</strong>ario alpino<br />

il quale, a remi e <strong>di</strong> ridotte<br />

proporzioni ha costretto ad<br />

un an<strong>di</strong>rivieni costa-barca,<br />

prima sci poi sciatori, faticoso<br />

quanto <strong>di</strong>vertente.<br />

L’imprudenza <strong>di</strong> calzare<br />

scarponi e zaino in un mezzo<br />

traballante e facilmente<br />

capovolgibile come quello<br />

è apparsa evidente dopo<br />

lo sbarco: una caduta in<br />

acqua, così agghindati non<br />

avrebbe lasciato scampo a<br />

nessuno. Insolito poi aver<br />

legato il gommoncino a<br />

venti metri dalla riva in un<br />

bosco <strong>di</strong> betulle e ritrovarlo<br />

praticamente in acqua al<br />

nostro ritorno: lì la marea<br />

non scherza.<br />

Descrivere nel dettaglio<br />

le singole uscite sarebbe<br />

solo un esercizio <strong>di</strong> stile<br />

sia perché presumo che<br />

44<br />

nessun dei lettori possa<br />

conoscere la zona, sia perché<br />

non è poi l’obiettivo <strong>di</strong><br />

questa racconto <strong>di</strong> viaggio.<br />

Quel che vorrei far percepire<br />

a chi legge è solo la<br />

bellezza del paesaggio così<br />

inconsueto. Le montagne<br />

galleggiano letteralmente<br />

e se ti giri mentre stai salendo<br />

sul pen<strong>di</strong>o puoi veder<br />

passare una nave da pesca<br />

solo qualche centinaio <strong>di</strong><br />

metri più in basso. Il mare<br />

circonda le montagne, ma<br />

non se ne sente l’odore.<br />

Ricordo che al terzo giorno<br />

<strong>di</strong> navigazione ho voluto<br />

assaggiare l’acqua perché<br />

non percependo il salso,<br />

sembrava quasi <strong>di</strong> navigare<br />

su acqua dolce. Di vette ce<br />

n’è per tutti i gusti: da cime<br />

severe a rassicuranti “pa-<br />

nettoni” passando per tutte<br />

le gradazioni delle <strong>di</strong>fficoltà<br />

alpinistiche. Unico scotto<br />

da pagare è forse lo sviluppo<br />

dei percorsi che spesso<br />

prevede l’attraversamento<br />

<strong>di</strong> plateau più o meno<br />

estesi. D’altra parte non ci<br />

sono strade che si inoltrino<br />

nelle valli e quin<strong>di</strong> per<br />

raggiungere le montagne<br />

all’interno bisogna scavalcare<br />

forcelle e anticime.<br />

Per questo lo snowboard<br />

non sembra l’attrezzo più<br />

adatto, ne sa qualcosa la<br />

povera Chiara venuta in<br />

Norvegia con la tavola, o<br />

quanto meno è necessario<br />

stu<strong>di</strong>are i percorsi in modo<br />

che siano più <strong>di</strong>retti possibili.<br />

Un aspetto positivo<br />

è viceversa rappresentato<br />

dalla quota <strong>di</strong> partenza:<br />

<strong>di</strong>ario alpino<br />

poiché si parte dal mare<br />

e chi come me patisce gli<br />

effetti dell’altitu<strong>di</strong>ne trova<br />

qui un vero para<strong>di</strong>so poiché<br />

i <strong>di</strong>slivelli si coprono partendo<br />

da quota zero. Altri<br />

aspetti positivi sono sia la<br />

temperatura che le ore <strong>di</strong><br />

luce. A causa della navigazione<br />

ci è spesso capitato<br />

<strong>di</strong> iniziare le salite ad ore<br />

impensabili per le nostre<br />

latitu<strong>di</strong>ni cioè verso le <strong>di</strong>eci<br />

o le un<strong>di</strong>ci, ma le tempera-<br />

Visione sul Ullsfjorden L'autrice verso lo Stortuva<br />

ture sufficientemente fredde<br />

e le lunghe ore <strong>di</strong> luce<br />

rendevano fattibile tutto ciò<br />

anche se sembrava strano<br />

iniziare a camminare<br />

a quell’ora e rientrare in<br />

barca verso il pomeriggio.<br />

Fin qui i dati tecnici che<br />

chiunque può sperimentare<br />

andando in Norvegia,<br />

45<br />

da qui in poi vi dovrei raccontare<br />

<strong>di</strong> nove persone, la<br />

maggior parte delle quali<br />

tra <strong>di</strong> loro sconosciute che<br />

hanno con<strong>di</strong>viso con civiltà<br />

ed allegria gli angusti spazi<br />

<strong>di</strong> una barca a vela e si sono<br />

miscelate dando il meglio<br />

<strong>di</strong> sé. Ognuno <strong>di</strong> noi, sono<br />

convinta, ricorderà sempre<br />

con intensità ed emozione<br />

questa che ho qualche <strong>di</strong>fficoltà<br />

a definire vacanza<br />

e che con più convinzione<br />

chiamerei esperienza <strong>di</strong><br />

vita. Ma questa è solo irripetibile<br />

magia, come l’inquietante<br />

aurora boreale<br />

che ha danzato per noi ben<br />

due notti, e la magia non è<br />

compresa nel biglietto.<br />

Flavia Fodde

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