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sommario 2/2011 - CAI Sezione di Padova

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Alto tra cactus e gerani che nascono ai bor<strong>di</strong><br />

del tracciato (<strong>di</strong>sl. 730 m; ore 3.30).<br />

Alla fine dell’escursione vale senz’altro la<br />

pena <strong>di</strong> allungare brevemente il percorso<br />

automobilistico per raggiungere il Faro de<br />

Teno, girovagare tra curiose formazioni<br />

vulcaniche e vedere l’oceano eternamente<br />

arrabbiato che sputa le onde contro i neri<br />

scogli.<br />

Parlando con dei locali siamo venuti a conoscenza<br />

<strong>di</strong> un altro percorso meritevole <strong>di</strong><br />

essere percorso che partendo dal paese <strong>di</strong><br />

Masca (più o meno dalle parti <strong>di</strong> Teno Alto)<br />

tutto in <strong>di</strong>scesa percorre la Masca Valley<br />

che conduce <strong>di</strong>rettamente al mare dove<br />

utilizzando per un tratto un battello si può<br />

successivamente ritornare al punto <strong>di</strong> partenza.<br />

Parco del Teide<br />

Dal 1954 questo è il Parco nazionale più<br />

grande della Spagna dominato dalla mole<br />

conica del vulcano del Teide che con i suoi<br />

3718 m è la montagna più alta <strong>di</strong> tutto il<br />

paese iberico. Per i geologi-vulcanologi<br />

rappresenta una eccezionale scuola a cielo<br />

aperto e le sue aspre <strong>di</strong>stese laviche<br />

costellate <strong>di</strong> calanchi, profonde erosioni,<br />

ciottoli <strong>di</strong> lava, rocce attorcigliate dalle forme<br />

sofferte e contorte costituiscono anche<br />

per i non addetti ai lavori uno spettacolo<br />

naturale veramente unico.<br />

Purtroppo una funivia per attirare fin qui<br />

i rumorosi bagnanti costieri giunge fino a<br />

c. 150 m dalla cima, cosa questa che ci ha<br />

fatto desistere <strong>di</strong> calcare la vetta, anche<br />

perché vista l’enorme frequentazione, l’accesso<br />

è a numero chiuso e quin<strong>di</strong> bisogna<br />

con un certo anticipo, svolgere un iter burocratico<br />

attraverso l’Ufficio del Turismo<br />

per ottenere il permesso <strong>di</strong> salita.<br />

Ma basta allontanarsi solo <strong>di</strong> poco dalla<br />

strada e girovagare lungo le Canadas del<br />

Teide poste alla base del vulcano per scoprire<br />

una rete <strong>di</strong> sentieri ben segnalati in<br />

cui non si incontra anima viva; inoltre presso<br />

il punto più alto toccato dalla strada, si<br />

<strong>di</strong>ario alpino<br />

54<br />

Salendo da Punta Teno<br />

trovano delle formazioni rocciose che sono<br />

state attrezzate per l’arrampicata.<br />

Anche qui abbiamo percorso due itinerari<br />

dalle caratteristiche <strong>di</strong>verse; il primo posto<br />

a SE del Teide percorre la lunghissima,<br />

solitaria e semidesertica Valle de Ucanca<br />

per tornare poi in<strong>di</strong>etro percorrendo un<br />

suggestivo costone formato da lapilli e cenere<br />

vulcanici. Prima <strong>di</strong> tornare al punto<br />

<strong>di</strong> partenza, molto bella è la facile salita al<br />

Monte Guajara <strong>di</strong> 2715 m da cui si gode l’intera<br />

visione del massiccio del Vulcano (<strong>di</strong>sl.<br />

1130 m; ore 6).<br />

Con il secondo itinerario invece siamo saliti<br />

in vetta al Pico Viejo del Teide <strong>di</strong> 3134 m, il<br />

cratere più vecchio posto a SW della vetta<br />

principale. La salita risulta abbastanza<br />

faticosa soprattutto nell’ultima parte dove<br />

si inerpica su un terreno “lapilloso” e quin<strong>di</strong><br />

a volte cedevole. Lungo il tracciato si<br />

passa anche nei pressi <strong>di</strong> quelle che sono<br />

chiamate “le narici del Teide” due caratteristiche<br />

doline circolari che ben ricordano<br />

le narici <strong>di</strong> un naso. Una volta giunti sulla<br />

prima cima il Pico Sur, molto suggestivo<br />

si rivela il percorso che sul filo del vecchio<br />

ed enorme cratere dal <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> 900 m<br />

conduce alla vetta più alta contrad<strong>di</strong>stinta<br />

da un enorme ometto (<strong>di</strong>sl. 1200 m; ore 6<br />

andata e ritorno).<br />

Tutti questi, sono itinerari che noi abbiamo<br />

percorso seguendo delle cartine e un<br />

minimo <strong>di</strong> spiegazioni fornite da pubblicazioni<br />

locali; naturalmente vi sono numerose<br />

altre possibilità (per ciò che riguarda<br />

lunghezza, <strong>di</strong>slivello, zona prescelta) e<br />

quin<strong>di</strong> esiste un’ampia possibilità <strong>di</strong> scelta<br />

a seconda dei propri gusti e della propria<br />

<strong>di</strong>ario alpino<br />

In salita verso il Pico Viejo<br />

55<br />

voglia <strong>di</strong> farsi coinvolgere in itinerari più<br />

o meno faticosi e impegnativi. Molto altro<br />

si potrebbe <strong>di</strong>re <strong>di</strong> quest’isola, per esempio<br />

l’eccellente scelta e qualità <strong>di</strong> vini, le<br />

piantagioni <strong>di</strong> banane, l’importantissimo<br />

osservatorio astronomico ecc. ma è bello<br />

che ognuno veda magari girovagando con<br />

una cartina in mano amene località, vecchi<br />

paesi, coltivazioni particolari illudendosi<br />

magari <strong>di</strong> essere il primo a scoprire qualcosa<br />

<strong>di</strong> nuovo e <strong>di</strong>verso.<br />

Nei maggiori centri turistici <strong>di</strong> massa sono<br />

reperibili numerose cartine alcune delle<br />

quali anche con tracciati <strong>di</strong> sentieri come<br />

per es. abbastanza buona quella del Dr.<br />

Molls “Walking map Tenerife” come peraltro<br />

è rintracciabile e anche abbastanza<br />

affidabile la cartina della Kompass in scala<br />

1:50.000 “Teneriffa” n° 233.<br />

Elena e Lucio De Franceschi

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