PSC 3-12 - FSP
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Foto: © Alex Shadrin – Fotolia.com<br />
manda il diretto interessato dallo psichiatra per ulteriori<br />
accertamenti. A questo livello sono importantissime<br />
le osservazioni fatte dalla truppa, ossia dal compagno di<br />
stanza piuttosto che dal capogruppo o dal caposezione<br />
o dallo stesso medico di truppa. Attraverso queste osservazioni,<br />
il collega del team SPP comincia a costruire<br />
delle ipotesi di lavoro prima ancora dei colloqui con la<br />
recluta . Naturalmente capita sovente che sia il milite<br />
stesso ad annunciarsi per questi accertamenti. Gli strumenti<br />
di lavoro di cui disponiamo sono colloqui approfonditi,<br />
spirito e capacità di osservazione ed esperienza.<br />
L’obiettivo è di determinare se la persona è in grado di<br />
svolgere il servizio oppure no. Alla fine delle prime tre<br />
settimane di scuola reclute, quando il team di specialisti<br />
termina il servizio in loco, il comando della piazza si<br />
rivolgerà ad un collega che presta il servizio di picchetto<br />
per tutta la durata del servizio. Per la selezione di militi<br />
con funzioni particolari e di comando (missioni all’estero,<br />
ufficiali e sottoufficiali professionisti ecc.) l’Esercito<br />
svizzero organizza degli assessment con lo scopo di selezionare<br />
in maniera accurata solo le persone veramente<br />
compatibili e adatte per quel ruolo. Diversi psicologi<br />
professionisti vengono assunti per questo particolare<br />
mandato.<br />
La carenza di psicologi impegnati nei vari livelli di selezione<br />
e valutazione fa sì che il ruolo della <strong>FSP</strong> non sia<br />
centrale. È facile immaginare che la <strong>FSP</strong>, quale organizzazione<br />
di tutte le professioni della psicologia presenti<br />
in Svizzera, possa assumere sempre più un ruolo<br />
cardine, fondamentale per una collaborazione e consulenza<br />
molto efficace a tutti i livelli con tutti i Dipartimenti<br />
e gli Uffici federali, quindi anche con il DDPS.<br />
17<br />
Qualche anno fa il tragico omicidio di Höngg aveva sollevato<br />
non pochi interrogativi. Gli esami psichiatrici e psicologici<br />
condotti attualmente consentono secondo Lei di determinare<br />
il potenziale di violenza di un giovane sottoposto all’obbligo di<br />
leva oppure occorre modificare lo strumentario?<br />
Il caso “Höngg”, dove morì assurdamente una ragazza,<br />
e il caso “Kander”, dove per una inconcepibile leggerezza<br />
di un capitano perirono cinque soldati nel fiume<br />
Kander, sollevarono e sollevano tuttora un’indignazione<br />
giustificata. Come possibile, si chiede il cittadino, che<br />
non ci si sia accorti della pericolosità di queste persone?<br />
È molto difficile rispondere non conoscendo a fondo<br />
questi dossier. Io ritengo che gli strumenti diagnostici e<br />
di valutazione in dotazione dell’Esercito e somministrati<br />
da professionisti siano assolutamente validi. È probabile<br />
– ma non possiamo saperlo con certezza – che<br />
queste due persone non avevano mai mostrato comportamenti<br />
devianti o disfunzionali che certamente, in<br />
questo caso, avrebbero fatto scattare esami più approfonditi.<br />
Purtroppo non esistono strumenti che possano<br />
escludere con certezza assoluta qualsiasi infausta