PSC 3-12 - FSP
PSC 3-12 - FSP
PSC 3-12 - FSP
Sie wollen auch ein ePaper? Erhöhen Sie die Reichweite Ihrer Titel.
YUMPU macht aus Druck-PDFs automatisch weboptimierte ePaper, die Google liebt.
18<br />
DOSSIER: Psicologia militare<br />
PSYCHOSCOPE 3/20<strong>12</strong><br />
eventualità. Questo tragico aspetto lo conosciamo tutti<br />
anche al di fuori dell’ambito militare, nella nostra professione.<br />
Sono comunque assolutamente d’accordo di<br />
implementare e verificare continuamente lo standard<br />
diagnostico con tutti gli strumenti di valutazione del<br />
caso, integrandoli con persone altamente specializzate<br />
e qualificate. Il binomio strumento diagnostico-specialista<br />
può, secondo me, per lo meno minimizzare<br />
sensibilmente il margine di errore. Dobbiamo quindi<br />
implementare costantemente lo standard senza mai abbassare<br />
la guardia.<br />
Chi si assume il compito di accertare l’idoneità aeronautica<br />
nell’ambito del reclutamento dei piloti militari e quali ne<br />
sono i criteri?<br />
Il processo di selezione di piloti militari è severissimo e<br />
molto accurato. Preferibilmente l’accertamento preliminare<br />
dell’idoneità a questo compito avviene già prima<br />
del compimento del diciottesimo anno di età. Il pilota<br />
militare è una professione a tutti gli effetti molto affascinante,<br />
ma non priva di pericoli. Ritengo quindi assolutamente<br />
legittima e necessaria questa dura selezione.<br />
La professione attira molti candidati, ma solo pochi<br />
riescono ad accedervi. Chi volesse approfondire l’argomento,<br />
può consultare la pagina internet indicata che<br />
spiega in dettaglio tutte le tappe di questa formazione.<br />
(www.vtg.admin.ch/internet/vtg/it/home/themen/milpers/Berufsmilitaer/BMP.html)<br />
Nelle forze armate anche le donne sono sottoposte a uno screening<br />
psicologico?<br />
Esattamente come i colleghi uomini, anche le donne<br />
che su base volontaria desiderano entrare nell’Esercito<br />
vengono sottoposte allo screening psicologico di routine.<br />
Sotto questo punto di vista non esiste differenza<br />
con la procedura di reclutamento degli uomini.<br />
Una delle tecniche d’interrogatorio più discussa e praticata<br />
soprattutto con i terroristi islamici è stata quella del waterboarding<br />
(annegamento simulato), una tecnica di psicologia militare.<br />
Cosa ne pensa degli psicologi che si mettono a disposizione<br />
o assistono ad azioni di tortura?<br />
(www.psicozoo.it/2010/07/18/4926/)<br />
Il solo fatto di leggere nella stessa frase la parola “psicologo”<br />
e la parola “tortura” mi fa orrore e mi suscita profondo<br />
ribrezzo e indignazione. Passiamo oltre per favore.<br />
Il ruolo delle forze armate nello sviluppo di nuove teorie e<br />
tecniche poi utilizzate efficacemente in altri settori non è<br />
messo in dubbio. Nelle guerre di Corea e del Vietnam furono<br />
impiegati psicologi per il supporto ai militari e la psicoterapia<br />
dei reduci ha aperto dimensioni nuove al trattamento dei<br />
traumi. Quale altre possibili applicazioni ci sono attualmente<br />
in ambito civile?<br />
Diciamo che la più grande conquista e applicazione<br />
della psicologia militare in ambito civile è quella che<br />
comunemente chiamiamo psicologia d`urgenza. Questo<br />
settore della psicologia si occupa di prestare sostegno<br />
psicologico in caso di disastri, calamità o incidenti sia<br />
alle vittime e ai familiari, sia alle unità di soccorso<br />
utilizzate nel luogo della sciagura, che spesso subiscono<br />
gravi traumi psicologici. Gestire queste situazioni di<br />
crisi, di tragedia, di sconforto e di dolore presuppone<br />
davvero una grande capacità di adattamento e molto<br />
controllo mentale ed emozionale. Questi psicologi sono<br />
spesso organizzati in unità di crisi chiamate Care Team<br />
che a loro volta si differenziano strutturalmente per<br />
scopi in ambito civile (con collaboratori in civile) e per<br />
quello militare (con collaboratori militari). Io stesso appartengo<br />
ad un Care Team militare e per fortuna fino ad<br />
ora non sono stato ancora chiamato a prestare servizio.<br />
Mantenere i nervi saldi in queste situazioni tragiche e<br />
prestare il contributo per aiutare altre persone in difficoltà<br />
presuppone una grande forza di volontà, preparazione<br />
per potere svolgere in maniera ottimale la propria<br />
missione di aiuto d’urgenza in condizioni estremamente<br />
avverse e sfavorevoli. La mia più grande ammirazione<br />
va a quelle colleghe e colleghi che nel bisogno hanno<br />
saputo dare il loro prezioso contributo per gestire e superare<br />
la situazione di crisi. Complimenti!<br />
Come si spiega l’obbedienza militare?<br />
Quando parliamo di obbedienza del gruppo dobbiamo<br />
assolutamente pensare alla psicologia sociale dei fenomeni<br />
di gruppo. Sottoposto alla pressione del gruppo, il<br />
singolo individuo riesce persino a negare le sue attitudini<br />
personali uniformandosi ciecamente alla volontà<br />
del gruppo. Il gruppo rende anonimi e l’anonimato porta<br />
a una percezione diffusa di responsabilità personale.<br />
L’obbedienza all`ordine ricevuto porta effettivamente<br />
ad indebolire i meccanismi di selezione degli stati motivazionali<br />
che sono alla base di un’azione. Spesso in ambito<br />
militare non si fa qualcosa chiedendosi il perché, lo<br />
si fa e basta, scaricando la responsabilità nella propria<br />
uniforme e quindi nell’anonimato, ma soprattutto in<br />
colui che ha impartito l`ordine. Chiaramente questo<br />
aspetto cozza fortemente con aspetti etici personali<br />
che ognuno di noi possiede. Non è raro leggere nella<br />
cronaca mondiale di militari e poliziotti che si rifiutano<br />
categoricamente di eseguire un ordine ricevuto. Di<br />
quest’obbedienza incondizionata all’autorità si è già ampiamente<br />
occupata la ricerca per esempio nel famosissimo<br />
esperimento di Stanley Milgram, in cui delle persone<br />
arrivavano a dare la scossa letale (fittizia) pur di<br />
obbedire fino in fondo, o in quello di Zimbardo, in cui<br />
un gruppo di persone si immedesimava talmente nel<br />
ruolo di guardia, che arrivava addirittura ad abusare<br />
del proprio potere a scapito del gruppo di persone con il