ATTUALITÀ24Ipertensione arteriosa,quali strategie preventive?di Andrea MeconcelliNonostante negli ultimi20 anni si siaverificata una riduzionedella mortalità permalattie cardiovascolari,queste rappresentano ancor’oggianche nel nostroPaese uno dei problemi amaggior impatto sul Sistemasanitario nazionalesia in termini di mortalità,morbilità, disabilitàche di dispendio di risorseumane e finanziarie.Numerosi sono i dati epidemiologicisull’eccessodi rischio attribuibile all’ipertensionearteriosanello sviluppo delle malattiecardiovascolari, inprimis sull’ictus cerebrale(1). Trial clinici controllatisull’uso di farmaciantipertensivi e sullamodificazione dello stiledi vita hanno fortunatamenteevidenziato il notevolebeneficio che derivanell’adottare indipendentementedall’età azionidi prevenzione (2,3).Sull’argomento abbiamo““Identificare gliindividuigeneticamentepredispostie correggerei fattori ambientaliincontrato il dottor AlbertoMazza, responsabiledel Centro ipertensionedella Struttura operativacomplessa di MedicinaInterna dell’Ausl 18Rovigo.Come si diventa ipertesi?L’ipertensione arteriosaorigina dall’effetto combinatodi fattori geneticiereditari e di fattori ambientalimodificabili, comelo stress e l’eccessivaintroduzione di sale. Nesoffrono quasi 20 milionidi italiani e molti soggettiipertesi non sono consapevolidi esserlo; perquesti l’unico modo perprevenire il danno agli organibersaglio - cuore, rene,cervello, arterie - è dimisurare la pressione arteriosa,procedura semplice,veloce e poco costosache, se realizzata inmodo standardizzato, puòessere molto importanteper valutare il rischio cardiovascolareglobale.Cosa si intende per rischiocardiovascolare globale?Nei soggetti con ipertensionearteriosa spesso coesistonoaltri fattori di rischiocardiovascolare, comel’ipercolesterolemia,l’obesità, il diabete mellito,il fumo di sigaretta. Inaltre parole l’ipertensionearteriosa è spesso la puntadi un “iceberg”, un epifenomenodi più fattori dirischio associati nello stessosoggetto i quali interagisconoin modo “moltiplicativo”tra di loro aumentandoil rischio di incorrerein eventi cardiovascolariquali l’ictus cerebrale,l’infarto miocardico,l’insufficienza renalecronica e l’arteriopatiaperiferica.Come si previene l’ipertensionearteriosa?Oltre alla semplice misurazionedella pressione,per prevenire l’ipertensionesi dovrebbero da un latoidentificare gli individuigeneticamente predispostie dall’altro correggerei fattori ambientali.Ad oggi, sono state giàidentificate alcune formedi ipertensione arteriosasu base genetica, ma la loroprevalenza è talmentebassa nella popolazionegenerale tale da non giustificareuno screening geneticoesteso. È tuttaviaben noto che i figli di soggettiipertesi hanno unamaggiore probabilità disviluppare l’ipertensionerispetto ai figli dei normotesie perciò questi dovrebberomisurare la pres-
ATTUALITÀsione arteriosa per riconoscerneprecocementeun suo aumento e per prevenirelo sviluppo deidanni a carico degli organibersaglio.Quali strategie possonoessere adottate per prevenirel’ipertensione?La prevenzione dell’ipertensionearteriosa è oggiun obiettivo raggiungibilecon una sana alimentazionea base di frutta everdura, con l’assunzionedi alimenti a basso contenutodi grassi saturi, conla riduzione dell’apportodi sale - non più di 6 gr.di cloruro di sodio al giorno- e soprattutto conl’aumento dell’attività fisica.È ormai assodatoche circa 20 minuti di joggingo di passeggiata a“I figli di ipertesihanno maggioriprobabilitàdi svilupparel’ipertensionepasso svelto al giorno, o40 minuti di attività aerobica- corsa, nuoto - trevolte la settimana sono ingrado di abbassare lapressione fino a 10mmHg. È importante sottolineareche l’attività fisicadetermina anche un calodel peso corporeo chesi traduce in una riduzionedella pressione tra i 5 e7 mmHg ogni 10 kg diperdita di peso. Un correttoconsumo di sale èinoltre in grado di ridurrela pressione di 2-8 mmHg.Una piccola parentesi deveessere fatta riguardo alcaffè: è vero che il caffépuò far innalzare la pressione,ma si tratta di un effettotransitorio che, peraltro,si attenua con l’assuefazione.Quindi, congrande cautela, si possonoconsumare un paio di cafféal giorno, magari nontutti i giorni e non più volteal giorno.Per prevenire l’ipertensioneè anche consigliato limitareil consumo di bevandealcoliche: è permessoassumere un bicchieredi vino ai pasti, cercandoinvece di evitare isuperalcolici che contengonomaggiori quantità dietanolo.Quali nuove strategie dovrebberoessere introdotteper contenere lo sviluppoe la diffusione dell’ipertensionearteriosa?Innanzi tutto informare lapopolazione ed in particolarei soggetti a maggiorrischio - quelli con famigliaritàper ipertensione,gli obesi, i fumatori ed isedentari - di recarsi dalloro medico di famigliaper misurarsi la pressione.Nei casi complicati primadi iniziare una terapia farmacologicasarebbe opportunopoter disporre diCentri specialistici perl’ipertensione - che attualmentein Italia sonoper lo più ubicati in struttureUniversitarie ma chedovrebbero essere presentisoprattutto nelleAziende ospedaliere - al finedi garantire una piùstretta collaborazione coni colleghi della MedicinaGenerale, primi baluardidi difesa per questa patologia,al fine di ottimizzarela gestione dei soggettia maggior rischio.Molte informazioni sonoanche oggi disponibilinella rete di Internet dovesi può trovare ampiadocumentazione circa laprevenzione dell’ipertensione(http://www.siia.it;http://www.siprec.it).Infine dovrebbero essereincentivate campagne diinformazione e di sensibilizzazionein tutta la popolazionesull’importanzadell’auto-misurazionedella pressione arteriosache attualmente rappresentala vera arma perprevenire e diagnosticaretempestivamente questapatologia. •RIFERIMENTIBIBLIOGRAFICI1. Lawes CM, Vander HoornS, Rodgers A. Global burdenof blood-pressure-related disease,2001. Lancet. 2008 May3;371(9623):1513-8.2. Turnbull F, Neal B, NinomiyaT, Algert C, Arima H,Barzi F, Bulpitt C, Chalmers J,Fagard R, Gleason A, HeritierS, Li N, Perkovic V, WoodwardM, MacMahon S. Effects ofdifferent regimens to lowerblood pressure on major cardiovascularevents in olderand younger adults: metaanalysisof randomised trials.BMJ 2008;336(7653):1121-3.3. Williams B. The changingface of hypertension treatment:treatment strategies from the2007 ESH/ESC hypertensionGuidelines. J Hypertens2009;27 Suppl 3:S19-26.25