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Previdenza

Previdenza - Enpam

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un futurodi certezze.Per mantenere il tuo standard di vita dopo aver cessato l’attivitàlavorativa avrai necessità del 75/80% dell’attuale reddito professionale.FondoSanità è la risposta alle tue esigenze di integrazioneprevidenziale.www. .itPer aderire:A) Scaricare dal sito internet www.fondosanita.it la SCHEDA DIADESIONE e il MODULO DI BONIFICO.B) Spedire la SCHEDA DI ADESIONE compilata unitamente allacopia del BONIFICO EFFETTUATO alla Segreteria di FondoSanità,P.zza della Repubblica, 68 - 00185 Roma.PER INFORMAZIONI:Tel. 06 48294333 Sig.ra DANIELA BRIENZATel. 06 48294337 Sig. ra PAOLA CINTIOFax 06/48294284 - E-mail: segreteria@fondosanita.itwww.fondosanita.itFondi chiusi o fondi aperti?FondoSanità (fondo “chiuso” riservato ai lavoratori del settore) si fapreferire ai numerosi fondi “aperti” disponibili sul mercato per evidentie concreti vantaggi:• possibilità di scelta e di eventuali cambiamenti dei gestori;• influenza sulle scelte attraverso le elezioni dei Rappresentanti dell’Assembleae del C.d.A.;• influenza sulle scelte strategiche ed organizzative del fondo;• commissioni di gestione (tra 0,10% e 0,15%) nettamente inferiori aifondi aperti (in generale tra 0,60% e 2%) e quindi solo 1,5% in 10 anni enon il 6-20%, con sensibili differenze nei rendimenti accumulati e quindinel capitale e nella rendita vitalizia;• nessuna spesa per pubblicità e nessuna commissione da corrispondere avenditori o agenti.Prestazioni pensionisticheIl diritto alla prestazione pensionistica complementare si acquisiscecon almeno cinque anni di partecipazione. L’associato potrà chiedereche gli venga liquidato subito, sotto forma di capitale, al massimo il50% dell’importo maturato, mentre il rimanente verrà impiegato comepremio unico per l’acquisto di una rendita vitalizia rivalutabile personaleoppure reversibile (moglie, ecc.). In misura non eccedente il 10% dellapropria contribuzione annua, è possibile acquisire polizze vita assicurativecomplementari per la copertura dei rischi di invalidità e premorienza.Il regime di capitalizzazione (il capitale versato più i rendimenti accumulatiserviranno a garantire le prestazioni pensionistiche future) e dicontribuzione definita (il livello contributivo è predefinito e la pensioneè in funzione del rendimento netto del fondo) scelti da FondoSanità, lorendono uno strumento previdenziale sicuro, trasparente, vantaggioso,necessario.CAPITALE TOTALERENDITA ANNUALE LORDAEuro 51.645,69 Euro 3.640Euro 154.937,07 Euro 10.920Euro 258.228,45 Euro 16.650,64Esempio di rapporto tra capitale accumulato (versamenti +rendimenti) e rendita vitalizia calcolato utilizzando un coeffi cientemedio di conversione per l’età di 65 anni. (Legge 335/95)Come pagare MENO TASSEI benefici fiscali per chi aderisce a FondoSanità sono consistenti: iversamenti infatti sono oneri deducibili in capo all’iscritto per un importoannuale complessivamente non superiore a 5.164,57 euro.Per i familiari a carico i versamenti sono deducibili dal reddito IRPEF del“capofamiglia”, sempre nel limite complessivo di 5.164,57 euro; la deducibilitàfiscale, peraltro, è indipendente dalla detrazione di imposta IRPEF del 19%per le Polizze Vita eventualmente stipulate dall’iscritto prima del 1°gennaio 2001. Inoltre la tassazione della rendita vitalizia del 15% èridotta dello 0,30 per ogni anno eccedente il 15° anno dipartecipazione fino ad arrivare al 9%.ChiSiamo: FondoSanità, approvato dalla COVIP il 26 luglio 2007, è una associazione senza fini di lucro il cui unico obiettivo è quello di offrireun valido strumento di previdenza complementare agli esercenti le professioni sanitarie. Nasce dalla trasformazione del preesistente FondoDentistiche, costituito nel 1996, ha già assicurato la previdenza integrativa agli odontoiatri italiani dall’aprile 1999, risultando il primo fondo pensione chiusodestinato ai lavoratori autonomi. Possono già aderire a Fondosanità tutti i medici e gli odontoiatri iscritti all’ENPAM, gli infermieri iscritti all’ENPAPI , ifarmacisti iscritti all’ENPAF e gli iscritti alla Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI (infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici d’infanzia),nonché i soggetti fiscalmente a carico degli aderenti.


Numero 8/2009in questo numero2 All’Enpam i contributi dei pensionati3 Difficili problemi previdenziali4 Virus A/H1N1, fare chiarezza5 Federspev6-7 <strong>Previdenza</strong>, Fondi e pensioni8 Trattamento per le dipendenti pubbliche9-10 Integrazione al minimo delle pensioni11 Modulo per la dichiarazione di responsabilità13 Il punto sulla pandemia influenzale14 Pensioni di reversibilità15 Adozioni internazionali16-17 L’intervista/1: la Protezione civile18-19 L’intervista/2: gli impianti dentali20-21 Il Rabbino capo parla di medici e medicina22-23 Medici illustri, Harvey Williams Cushing24-25 Ipertensione arteriosa26-27 L’importanza di curare il “capitale umano”28-29 Periferia di Roma, degrado e dolore30-31 Il “medico degli immigrati”32 Chirurgia tiroidea e paratiroideaSOMMARIO<strong>Previdenza</strong>IL GIORNALE DELLAdei Medici e degli Odontoiatri33-36 Congressi, convegni, corsi37 Accadde a… Ottobre38-41 Recensioni libri42 Vita degli Ordini43 Attacchi di panico44-45 I rischi del Web46-47 Società, l’innamorato virtuale48 Mostre ed esposizioni in Italia49 L’artista, Domenico Lo Russo50-51 Emilio Carelli, Sky Tg 2452-53 A tu per tu con… Giuliana De Sio54 Cinema, testimonial contro l’Aids55 Musica, dall’Australia il “digeridù”56-57 Haydn, compositore della gioia58-59 Londra tra tradizione e modernità60-61 Lettere al Presidente62 Filatelia63 L’avvocato64 Associazione Peter PatIN COPERTINAStetoscopio del XIX secolo. Antesignano del fonendoscopio,fu inventato dal francese René Théophile Hyacinthe Laennec(1781 – 1826) che lo ha descritto nel suo storico libro “Del’auscultation médiate”. Lo stetoscopio segnala l’inizio di unanuova era nella semeiotica auscultatoria. Ma in un primo tempoincontrò la diffidenza del mondo medico e fu da alcuni definito“un buffo gingillo” (dal libro di Luciano Sterpellone“Strumenti per la salute. Dalle origini a ieri”).


Vanno all’Enpami contributi dei medicied odontoiatri pensionatiI pensionati del Fondo di previdenza generaleche producono reddito professionale successivamenteal compimento del 65° anno di età possono conservare,ai sensi del vigente disposto regolamentare, l’iscrizione al Fondoe versare il contributo previdenziale all’Enpam fissato,in via opzionale, nella misura del 2% ovvero del 12,50%.Con delibera n° 46 del 24 luglio il Consiglio di amministrazionedella Fondazione ha, infatti, riaperto i termini per la presentazionesino al 31 dicembre 2009, dell’istanza di conservazionedell’iscrizione al Fondo e della relativa opzione per l’aliquota contributiva,con riferimento ai compensi per i qualinon siano decorsi i termini prescrizionali di legge.A breve, peraltro, con apposita modifica regolamentare l’Enpamprovvederà ad eliminare la facoltatività di iscrizione al Fondo,disponendo l’obbligatorietà della contribuzione sui compensi professionaliprodotti dai pensionati ultrasessantacinquenni.Il tutto per evitare di dover, a termine di legge,versare i propri contributi all’Inps.2Il modulo contenente la dichiarazione di responsabilità– da ritagliare e spedire al Servizio contributi dell’Enpam –è pubblicato a pagina 11


LA FINESTRA DELPresidenteTanti problemi ...come sempre difficilidi Eolo ParodiSiamo impegnati inun confronto con ilGoverno su temifondamentali per l’esistenzadella nostra Fondazione.Stiamo discutendo,innanzitutto, le regolee gli adempimentiper ottenere e poter quindigarantire l’equilibrio atrenta anni per tutti i Fondigestiti.Tenete presente che l’Enpamè diverso dagli altriistituti previdenziali. Alsuo interno governa e reggecinque Casse che fotografanoi redditi e gli accordidi lavoro dei nostrimedici e odontoiatri. Siamodiversi dagli altri Entied è per questo chedobbiamo difendere au-tonomamente il nostrostatus. Pochi comprendonol’importanza di avereun “terzo pagante” cheè rappresentato, quasi al100 percento, dal Serviziosanitario nazionale.Non sono temi e problemida poco e facili daspiegare. Pensate, siamoritornati a parlare e a ricordarecompiutamente“la 833”.È chiaro, d’altra parte,che abbiamo problemiesistenziali. A colui checoccola vecchie voglie,tanto stupide quanto improponibilidiamo unconsiglio, reso famoso dalgrande Totò: “Pensi allasalute”.Voglio mandare un messaggiofinale: la stradache il ministro del Lavoroha deciso di praticareè quella dell’accordo, delbuon senso previdenzialema, soprattutto, della garanziadi tanti diritti, anchedi fronte alle numerose“gobbe” che investonoo tentano di investireil nostro futuro.Per questi motivi, dunque,nonostante tutto, siamoancora fiduciosi. •3


PREVIDENZA“L’ente ha intenzionedi mantenere l’attualesistema retributivoreddituale di calcolodelle prestazionistenibilità di cui la sua gestionenon si farebbe piùcarico in caso di default.E per la Fondazione Enpam,che a differenza dellegestioni pubbliche, nonpuò ricorrere alla fiscalitàgenerale in caso di insolvenza,l’opportunità dell’adozionedel contributivosarebbe sicuramente unsollievo di responsabilità.Infatti il rischio verrebbetrasferito ad ogni singolocontribuente.Per l’attuale massa di contribuentiattivi che si è fattacarico della tenuta deiFondi riducendosi i rendimentiassegnati ai contributiper far fronte aglisquilibri del passato, potrebbeanche essere unafacile tentazione quella,adottando subito il contributivo,di passare la patatabollente ai giovani, assaggiandonesolo un pezzettino,barattando cioè lagaranzia futura della tenutadel sistema con il piccolosacrificio di riduzionedella redditività dellaparte finale della propriavita contributiva, stante iltraguardo del pensionamentoormai relativamentevicino.Ma non verrebbe rispettatala filosofia del patto tragenerazioni che sostienel’Enpam, il trasferire aduna inconsapevole genera-zione di giovanicontribuenti ovveroalla prossimagenerazionenon ancora attivagli effetti di talerischio in terminidi adeguatezzadelle prestazioni.Nell’interesse dellatenuta del pattointergenerazionalela Fondazioneè intenzionataa mantenere l’attualesistema retributivoredditualedi calcolodelle prestazionicon un progettodi riequilibrio prospetticodei Fondi alla luce dei nuovicriteri imposti dalla leggeFinanziaria 2007 che haspostato da quindici a trentagli anni obbligatori disostenibilità dei bilanci.Tale impostazione dovràprevedere interventi rigorosie tempestivi sui parametriche costituiscono labase per la definizione dell’importopensionistico sostenibile:l’aliquota di contribuzioneda applicareobbligatoriamente ad ogniretribuzione del contribuente,l’aliquota di rendimentoda assegnare alcontributo incassato, la rivalutazioneda applicareai contributi per definirela base pensionabile, l’etàdel pensionamento e l’indicizzazionedelle pensionierogate.Tutto questo nella consapevolezzadella rischiositàtecnica di assegnare -oggi per domani - la redditivitàal momento dell’incassodel contributo inun sistema in cui l’aspettativadi vita cresce di almenotre mesi ogni annoche passa.Mantenendo inoltre l’impostazioneche ogni modificanella “valorizzazione”dei contributi incassatiabbia effetto solo daquel momento in poi, inpieno rispetto del concettodel pro rata.Questo significherà nelprossimo futuro, impostareun progetto graduale erigoroso di incrementodella contribuzione aiFondi aumentando la lorovalorizzazione in modoproporzionalmente ridotto,rispettando finché possibileil potere di acquistodelle pensioni e l’età dipensionamento.Nella comparazione con lealtre gestioni sanitarie pubbliche(Inpdap, Inps) ogniEuro di contributo versatoalla Fondazione continuerebbea rendere in misuranettamente maggiore, manel rispetto di una sostenibilitàprospettica ampliatadalle nuove regole.Certo che aiuterebbero sicuramentea rendere taliinterventi meno severi siala riduzione della tassazionedel Patrimonio, chesottrae proventi alla coperturadell’onere dellepensioni, sia, per la stessaragione, una maggioreredditività del Patrimoniostesso.Molto positivo sarebbepoi un ampliamento delmonte retribuzioni dellecategorie interessate all’attodei rinnovi convenzionali.Questa è la sfida che ci attendeper il prossimo futuro,trovare in un sistemaad impronta fortementesolidaristica gli interventiidonei per garantirenel tempo la sostenibilitàdelle gestioni nel rispettosia dell’equità tragenerazioni che nella adeguatezzadelle future pensioni.•(*) Consigliere Enpam7


di Ernesto Del Sordo (*)PREVIDENZATrattamento di vecchiaiaper le dipendenti pubblicheLa recente pronuncia,con cui la Corte digiustizia europea hastigmatizzato il caratterediscriminatorio della normativaitaliana, laddovein tema di accesso al pensionamentodi vecchiaiaprevedeva per le dipendentipubbliche il raggiungimentodel requisitoanagrafico dei 60 anni inluogo dei 65 statuiti pergli uomini, ha indotto ilGoverno, seppur tra tantepolemiche, ad intervenireper eliminare la disparitàdi trattamento.Nell’ambito, pertanto, delcd. decreto anticrisi, convertitoin legge del3/8/2009, n.102 in vigoredal 5 agosto 2009, sonostate inserite alcune disposizioni,che modificanola disciplina contenutanella L.335/95 art. 2,comma 21, elevando progressivamente,a decorreredall’1.1.2010, il requisitoanagrafico per le donnefino a raggiungerequello dei 65 anni nel2018.In particolare la nuovanormativa prevede che ledipendenti pubblichedall’1.1.2010 (previo raggiungimentodei diversirequisiti contributivi previstidal sistema di calcoloretributivo, misto ocontributivo) possano accedereal trattamento divecchiaia se in possessodell’età anagrafica di 61anni; dall’1.1.2012 il requisitoè, invece, elevatoa 62 anni, dall’1.1.2014 a63 anni, dall’1.1.2016 a64 anni per giungere a regimedall’1.1.2018 doveil requisito anagrafico saràparificato a quello degliuomini e sarà, pertanto,pari a 65 anni.La nuova disciplina contiene,tuttavia, una normadi salvaguardia dei cd. dirittiquesiti, come già inprecedenza aveva fatto lalegge 243/2004, attraversol’adozione dell’istitutodella certificazione deimedesimi. Tutte le lavoratricipubbliche, pertanto,che matureranno entro il31.12.2009 i requisiti peril pensionamento di vecchiaiain base alla normativaattualmente in vigore,potranno cristallizzare illoro diritto richiedendo all’istitutoprevidenziale diappartenenza la certificazionedel medesimo. In talmodo esse potranno ottenereil collocamento a riposoin qualsiasi momentosuccessivo alla maturazionedel diritto al pensionamentosenza, pertanto,soggiacere ad ulteriorimodifiche della normativaprevidenziale di riferimento,intervenute dopoil rilascio dell’attestazione.Nessuna variazione è stata,invece, introdotta intema di decorrenza deltrattamento pensionistico,che, pertanto, continua adessere regolata dalla legge247/2007, a mente dellaquale la data di accessoall’effettivo godimentodel trattamento previdenzialeè differita all’iniziodel secondo trimestre successivoa quello di compimentodel requisito anagrafico.Come è stato già ampiamentespecificato le novitàillustrate esplicano ipropri effetti esclusivamentenei confronti delledipendenti pubbliche e,pertanto, nell’ambito delleiscritte all’Enpam, esserilevano soltanto per ledottoresse che dal regimedi convenzione sono transitateal rapporto d’impiego,optando per la prosecuzionedella coperturaassicurativa presso la Fondazione.Si rammenta, infatti, che,per espressa previsione legislativa,debitamente recepitanella normativa regolamentareadottata peri transitati alla dipendenzadall’Enpam, agli specialistiambulatoriali ed aimedici addetti alle attivitàdi guardia medica edalla medicina dei servizi,inquadrati nel primo li-Professioniste transitate alla dipendenzarequisito anagrafico per l’accessoalla pensione di vecchiaia1.1.2010 – 31.12.2011 61 anni1.1.2012 – 31.12.2013 62 anni1.1.2014 – 31.12.2015 63 anni1.1.2016 – 31.12.2017 64 anni1.1.2018 65 anniTransitati alla dipendenza (donne e uomini)Finestre d’accesso per pensioni di vecchiaia(Legge 247/2007)Possessorequisito anagraficoDecorrenzapensione vecchiaia1° trimestre - 1° luglio2° trimestre - 1° ottobre3° trimestre - 1° gennaio dell'annosuccessivo4° trimestre - 1° aprile dell'annosuccessivo8


PREVIDENZAvello dirigenziale del ruolosanitario, si applicanole disposizioni sul trattamentodi quiescenza deidipendenti pubblici.Occorre peraltro precisareche il citato richiamo ècircoscritto al solo regimedei requisiti di accesso alpensionamento ma nonanche alle modalità dicomputo del trattamentoprevidenziale, che restano,pertanto, disciplinateesclusivamente dalla normativaregolamentare deisingoli Fondi gestiti dall’Enpam.Immutato resta, invece, ilregime di accesso al trattamentodi vecchiaia per imedici iscritti alla QuotaA e B del Fondo di <strong>Previdenza</strong>Generale e per i mediciconvenzionati o accreditaticon il Servizio SanitarioNazionale, iscrittirispettivamente al FondoMedici di medicina generalee al Fondo SpecialistiAmbulatoriali o al FondoSpecialisti Esterni. Per costoro,infatti, il requisitoanagrafico richiesto è il 65°anno di età sia per gli uominiche per le donne.La decorrenza del trattamentoprevidenziale è fissataal mese successivo alcompimento dell’età pergli iscritti al Fondo di <strong>Previdenza</strong>Generale ed almese successivo alla risoluzionedel rapporto professionale,se posteriore,per gli iscritti ai FondiSpeciali sopra indicati,senza, pertanto, l’applicazionedi alcuna finestradi accesso. •(*) Vice Direttoregenerale EnpamIntegrazione al minimodelle pensioni, dichiarazionientro il 10 novembreL’Ente ha richiesto ad un certo numero di pensionatiuna dichiarazione relativa ai redditi del 2008 e quelli presuntidel 2009. L’evoluzione normativa della materia in questionedi Giovanni Vezza (*)All’indomani dellascadenza del termineannuale previstodalla legge per la presentazionedella dichiarazionedei redditi, l’Enpam harichiesto a 1.738 pensionati,beneficiari dell’integrazioneal minimo deltrattamento previdenziale,il rilascio di una dichiarazioneattestante iredditi prodotti nell’anno2008 e quelli presunti relativial 2009.L’elaborazione di tali dichiarazioni,che dovrannonecessariamente pervenireentro il termine prefissatodall’Enpam del 10novembre 2009, pena lasospensione del beneficioed il recupero delle quotecorrisposte a tale titolo,consentirà l’aggiornamentodel “data-base”delle pensioni integrate alminimo le quali formerannooggetto di ricalcoloin proporzione ai nuovidati reddituali comunicatida ciascun avente diritto.In occasione dell’approssimarsidella scadenza edal fine di consentire unavisione panoramica dell’integrazioneal minimodelle pensioni, sembra opportunofornire alcunibrevi cenni in merito alfunzionamento di tale istitutointrodotto per la primavolta, con riferimentoalla categoria dei liberiprofessionisti, dall’articolo7 della Legge 29 dicembre1988 n. 544, intitolata“Elevazione dei livellidei trattamenti socialie miglioramenti dellepensioni”.La norma citata prevedeche le pensioni a caricodelle Casse di previdenzaper i liberi professionisti,non possano essere di importoinferiore a quellominimo posto a carico delFondo pensioni lavorato-Tassazionedelle erogazioniliberali e deisussidi occasionaliin favore dei propri“pensionati e deirispettivi coniugi“ri dipendenti dell’Inps epari, per l’anno in corso,ad euro 5.956,56 lordi annui(corrispondenti ad euro496,38 mensili lordeper dodici mensilità).Alla luce di tale disposizionenormativa il dirittoall’integrazione al minimo,che costituisceun’erogazione ulteriore rispettoal trattamento pensionisticoderivante daisemplici contributi previdenzialiversati dal lavoratore,risulta pertanto subordinatoalla sola mancanzadi titolarità di altriredditi del pensionato edel proprio coniuge.L’integrazione deve essereconsiderata come emolumentoaccessorio manecessario, secondo iprincipi costituzionalmentesanciti, per farfronte alle esigenze delpensionato e della propriafamiglia: viene concessaquando il richiedente nonè in possesso di un redditominimo lordo fissatoannualmente dalla legge epari, per l’anno 2009, adeuro 11.913,20 nel casodi reddito prodotto dal solopensionato non coniu-9


PREVIDENZAgato o separato legalmente,e ad euro 23.826,40 incaso di cumulo del redditopersonale con quellodenunciato dal proprioconiuge.Va specificato, inoltre,che nella valutazione delrequisito reddituale checonsente l’accesso all’istituto,oltre ai c.d. “redditi-extra”percepiti dal pensionatoe dal proprio coniuge(da cui andrannoesclusi: l’importo dellapensione Enpam fruita daintegrare al minimo, ilreddito dell’unità immobiliareutilizzata come primaabitazione principalee sue eventuali pertinenze,i redditi esenti da Irpef– tipo pensioni diguerra, pensioni sociali,indennità di accompagnamento,ecc. – i trattamentidi fine rapporto e le relativeanticipazioni, nonchégli arretrati sottopostia tassazione separata egli assegni familiari), l’Entetiene conto anche dellaquota teorica di pensione(c.d. “pensione virtuale”)di cui l’interessato avrebbepotuto fruire a caricodei Fondi Speciali ove nonavesse in precedenza ottenutoun’indennità in capitale.L’integrazioneal minimoviene attribuitadal primo giornodel mese successivo“alla presentazionedella richiesta“È opportuno ricordareche la riforma dei trattamentidi invalidità permanentee di premorienza,attivata a partire dal1° gennaio 1998 e quindioperante a pieno regime,ha determinato una sensibilecontrazione nel numerodegli aventi diritto.Com’è noto, infatti, l’Enpamoggi garantisce ai titolaridi trattamenti pensionisticiper invalidità assolutae permanente a caricodei Fondi gestiti dall’Ente,nonché ai superstitidell’iscritto decedutoprima del compimento del65° anno di età, secondole aliquote di rispettivacompetenza, un trattamentocomplessivo minimopari per il 2009 ad euro1.147,53 mensili lorde,erogato per dodici mensilitàe ben superiore quindiall’importo dell’integrazione.Ecco perché le richieste diintegrazione al minimoora riguardano quasiesclusivamente i titolari dipensione ordinaria ed i titolaridi pensione di reversibilità.Una novità poco piacevoleper le categorie più disagiate,interessate all’istitutodell’integrazioneal minimo, è rappresentatainoltre dalla tassazionedelle erogazioni liberali ingenere e dei sussidi occasionali,liquidati dalla FondazioneEnpam o da altriEnti di previdenza in favoredei propri pensionatie dei rispettivi coniugi.Secondo le nuove disposizioniintrodotte dal D.L. 28 maggio 2008 n. 93,a partire dal 29 maggio2008, tali proventi concorronointeramente aformare il reddito di naturadipendente (quale èappunto il reddito derivanteda pensione).Ciò comporta, per un certonumero di pensionati,che il reddito annuo ai finifiscali, proprio per effettodelle prestazioni assistenzialiliquidate perparticolari situazioni didisagio, superi il tetto previstodalla legge, facendovenir meno il diritto all’integrazioneal minimo.L’Enpam, da sempre afianco dei propri iscritti esoprattutto delle categoriepiù disagiate, é comunqueattento a seguirel’evoluzione normativadella materia in questione.Si rammenta infine che, dinorma, l’integrazione alminimo viene attribuitadall’Enpam a decorreredal primo giorno del mesesuccessivo a quello dipresentazione della relativarichiesta amministrativala quale deve essere,pertanto, inoltrata dall’interessatoin aggiuntaalla normale domanda dipensione. •(*) Dirigente Enpam10


DICH. P.Spett.le E. N. P. A. M.SERVIZIO CONTRIBUTITRASMISSIONEVIA FAXN° 06.48.294.922DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA’( ai sensi dell’art. 76 del D. P. R. 28 dicembre 2000 n. 445 )Il/la sottoscritto/a ………………………………………………………… pensionato del FondoGenerale dal …………/…………/………………… Codice E.N.P.A.M.….…………………………..., ai sensi della Delibera n° 46 del Consiglio di Amministrazionedell’E.N.P.A.M. del 24 luglio 2009- chiede di conservare l’iscrizione al Fondo di <strong>Previdenza</strong> Generale- opta per il versamento nella misura del (barrare la casella con l’aliquota scelta)12,50% 2%- consapevole che chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso,è punibile ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia, dichiara di averprodotto i seguenti redditi professionali derivanti dall’esercizio dell’attività medica edodontoiatrica, al netto delle spese necessarie per produrli:(non devono essere dichiarati i redditi già soggetti a contribuzione ENPAMderivanti dall’attività di medico di medicina generale, pediatra di libera scelta,addetto ai servizi di continuità assistenziale, specialista ambulatoriale,specialista esterno)Anno diproduzionedel reddito20042005200620072008Reddito professionalenetto in cifreReddito professionalenetto in lettereData, _____________________Firma ______________________________________✂N. B. La presente dichiarazione deve essere corredata della copia di un documento d’identità incorso di validità e può essere trasmessa tramite fax al n. 06.48.294.922. Per ulterioriinformazioni può essere contattato il numero telefonico 06.4829.4829.


IL PUNTO SU…Pandemia influenzale,un testo di Parodi e Crovariinfluenzale2009/10, fra“Pandemiatimori e speranze.Informazioni per i professionistidella Sanità” è iltitolo del testo del prof. EoloParodi e del prof. PietroCrovari prodotto dalla FondazioneEnpam.Il testo apre con il capitolo“Conoscenze di base sui virusinfluenzali” che comprendei seguenti argomenti:“Struttura e organizzazionedei virus influenzali”,“Classificazione e nomenclatura”,“Ecologia dei virusinfluenzali”, “Cambiamentiantigeni dei virus influenzali”,“Epidemiologiadell’influenza umana”. Laseconda parte dello studiosi occupa invece della nuovapandemia influenzale, ilvirus del tipo A, sottotipoH1N1 antigenicamentenuovo rispetto ai ceppiAH1N1 che hanno circolatodal ’76 ad oggi, capace diprovocare la malattia nell’uomoe di trasmettersi conVirus 1918 1933 1940 1950 1956 1957 1960 1968 1977 2000A/H1N1A/H2N2A/H3N2SpagnolaCronologia di comparsa delle principalivarianti “maggiori” del virus influenzale AAsiaticaURSSHong Kongfacilità da uomo a uomo.Inizialmente detto virus – silegge nel lavoro di Parodi eCrovari – ha iniziato a diffondersinegli USA, Messicoe Canada e ha via viaraggiunto la maggior partedelle nazioni del mondo.L’Oms, seguendo i criteriprefissati, ha spostato il livellodelle fasi pandemichedapprima al livello 4, dopocirca quindici giorni al livello5, ed infine l’11 giugnoscorso al livello 6, checorrisponde allo stato dipandemia in atto.Lo studio sulla pandemiainfluenzale AH1N1, corredatodi un’ampia bibliografia,perviene ad interessanticonclusioni: tra queste gliautori sottolineano che “ilperiodo dell’ondata epidemicache abbiamo ipoteticamentecollocato nell’autunno-inverno2009/2010sarà senza dubbio più difficileda gestire di quello precedente.I Professionisti dellaSanità di ogni tipologia elivello saranno chiamati adimpegnarsi al massimo delleloro possibilità. La comunicazionee la mobilitazionesociali diventerannocritiche. Oltre a fornire, concontinuità, notizie oggettivee complete sulla situazionesanitaria e informazionisu dove bisogna rivolgersiper reperire farmaci orisolvere situazioni particolari,la comunicazione dovràessere indirizzata a incoraggiareuna positiva mobilitazionesociale nonchéalla solidarietà reciproca”.Il testo dei professori Parodie Crovari conclude ricordandoche di fronte adun evento epocale comeuna pandemia dobbiamoessere consci che affrontarloin un paese comel’Italia è un privilegio rispettoa chi vive in altreparti del mondo: dobbiamoanche ricordare che èla prima volta che il genereumano affronta unapandemia influenzale conarmi nuove quali gli antivirali,un vaccino e unapredisposizione organizzataa livello mondiale, nazionalee regionale. •““È possibile scaricareil testo sullapandemiainfluenzaledal sito Internetwww.enpam.it13


PREVIDENZAPensioni di reversibilità,che ingiustizia!di Marco Perelli Ercolini (*)Due gemelli, Andrea eGiovanni, si sonolaureati entrambi nellostesso giorno e sono pureentrati in carriera ospedalieralo stesso giorno e al65° anno tutti e due sonoandati in pensione… lastessa pensione Inpdap.Ambedue sposati, ma uno,Andrea, parsimonioso ecome una formichina ha risparmiatoe tesaurizzatopensando al futuro; l’altro,Giovanni, gaudente ha preferitogodersi la vita… tantoc’è una buona pensione.Ma ecco cosa capiterebbein caso di reversibilità: ilprimo gemello, Andrea,con una moglie pure leicon una discreta pensioneperché ha sempre lavoratooltre che essere madre ditre figli, ormai cresciuti, sacrificandosicome sposa,madre e lavoratrice con deibeni immobili frutto di risparmie sacrifici, ebbenein caso di decesso del maritoAndrea vedrebbe lasua pensione non solo quasidimezzata per i coeffi-“cienti di conversione previstiper la pensione al coniuge,ma ulteriormente taglieggiatiperché titolare diuna discreta pensione e dialtri redditi. Mentre la mogliedel gemello Giovanniche non ha mai lavorato eperciò non ha pensione,avrà una reversibilità pienasenza i tagli particolari,il doppio rispetto a quelladella cognata.Da questo esempio è evidentecome l’aggancio dellepensioni di reversibilitàInps e Inpdap al redditodel coniuge solo, superstite,è altamente iniqua e discriminante,premiandochi non ha mai pensato alsuo futuro nel postlavorativo…tanto ci pensa loStato.Da un punto di vista tecnico,la pensione derivaquale corrispettivo di contributiversati a valore correntedurante l’attività lavorativae, nel calcolo attuarialedi trasformazione,vengono già considerati iparametri delle spese perla reversibilità di pensioneal coniuge superstite nell’ambitodi una media dicalcolo suffragato dai datiIstat di sopravivenza. L’aggancioal reddito è dunqueuna differenziazione che aparità di contribuzione(contribuzione e non imposte)dà rendite diverse,mentre a parità di contributiandrebbero riconosciutipari diritti. Altrimentiè evidente una discriminazioneche nell’ambitodella solidarietàva ricercata nella fiscalitàe non in una contribuzioneprevidenziale.È un artificio evidente perfare cassetta degli Enti previdenzialidella dipendenzache troppo spesso mescolanoil sociale con laprevidenza. Questo nonavviene per le pensioni Enpam,ove vengono rispettatii diritti acquisiti, strettamentecorrelati alla contribuzioneeffettuata evitandodiscriminazioni e ingiustiziesociali. •(*) Consigliere Enpam14“La pensione derivaquale corrispettivodi contributi versatia valore correntedurantel’attività lavorativa


NORMATIVAAdozioni internazionali,rimborso speseCon Dpcm registratoalla Corte dei Conti indata 11 agosto 2009(in corso di pubblicazionesulla Gazzetta ufficiale) èstato deliberato il parzialerimborso delle spese sostenutedalle coppie adottivedi minori all’esterocon adozione nell’anno2008 con una coperturamediante stanziamento dieuro 10 milioni messi a disposizionedalla Finanziaria2006.In particolare, ai genitoriadottivi residenti sul territorionazionale, con redditocomplessivo fino a70mila euro, che abbianoadottato uno o più minori“stranieri per i quali sia statoautorizzato l’ingresso ela residenza permanente inItalia nel periodo compresotra il 1° gennaio ed il 31dicembre 2008, è concessoun rimborso delle spesesostenute per l’adozionemodulato secondo ilreddito, con esclusione del50% delle spese, portatein deduzione della dichiarazionedei redditi ai sensidell’articolo 10, comma1, lettera l-bis del decretodel Presidente della Repubblica22 dicembre1986, n. 917. E precisamenteil rimborso è al50% e comunque sino aun massimo di 6mila euroai genitori con redditocomplessivo pari o inferiorea 35mila euro e peril 30% fino a un massimodi 4mila euro per le famigliecon redditi tra i 35 e i70 mila euro.Per richiedere il rimborsova presentata istanza conraccomandata A/R indirizzataalla Presidenza delConsiglio dei Ministri -Commissione per le adozioniinternazionali, LargoChigi n. 19, cap. 00187Roma entro il 31 dicembresull’apposito Modelloallegato al Decreto unitamentealla copia di autorizzazioneall’ingresso e allaresidenza in Italia delbambino rilasciata dallacommissione, la copia dellecertificazioni rilasciatedall’ente che attestino lespese sostenute dalla famiglia,la copia della dichiarazionedei redditi relativaall’anno di adozione,l’autocertificazione conla quale si dichiara chenon vengono richiesti altricontributi provinciali o regionalie infine, per questeadozioni pronunciate all’esteroe riconosciute inItalia, la copia del provvedimentoemesso dal tribunale.Dall’ammontare del rimborsoviene sottratto ilcontributo forfetario di1200 euro erogato in baseal decreto ministeriale 21dicembre 2007.Il rimborso non è soggettoa imposizione fiscale. •m. p. e.“Come deve esserepresentatal’istanza indirizzataalla specialeCommissione15


L’INTERVISTA/1Guido Bertolaso, laureato in Medicina eChirurgia con lode presso l’Università degliStudi di Roma “La Sapienza”, consegue ilMaster of Science in Public Health presso laLiverpool School of Tropical Medicine. Dal1980 al 1989, nell’ambito del DipartimentoCooperazione e Sviluppo del Ministerodegli Esteri, realizza l’Ospedale italiano diTa-Phraya per i profughi cambogiani. Nelgennaio 1990 viene nominato DirigenteGenerale della Presidenza del Consiglio deiMinistri, cui si aggiunge la nomina a Capodel Dipartimento per gli Affari Sociali. NelIl dott. Guido Bertolaso gennaio 1998 diviene Vice Commissariovicario per il Grande Giubileo dell’anno 2000. Nel 2001 ottiene lanomina di Capo del Dipartimento della Protezione Civile nazionale,incarico rinnovato nel 2006 dal Consiglio dei Ministri. Dal maggio 2008è Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri perl’emergenza rifiuti in CampaniaAffidare ad un medicol’emergenza e l’assistenzaAnche grazie a Guido Bertolaso la Protezione Civile italiana hacompiuto in questi anni passi da gigante nella creazione di una solidareputazione internazionale, anche per la competenzae capacità di lavorare in ogni contesto emergenzialedi Carlo CiocciLei è un medico: comesi trova ad essere a capodella Protezione civile?La tutela della vita, degliinsediamenti e del territoriodai danni derivanti dacalamità naturali, da catastrofie da altri eventi calamitosi:è il compito che lalegge attribuisce al sistemanazionale di protezione civile,un compito che non èin fondo molto lontano dallospirito con cui, da ragazzo,decisi di studiaremedicina e, dopo la laurea,di specializzarmi in medicinatropicale e partire perla Thailandia. Infettivologoin un ospedale al confinetra Cambogia e Laos: zonadi guerra, con spazi e attrezzaturedel tutto insufficienti,dove lavoravamo incondizioni molto difficili.Ma è stato proprio in seguitoa quell’esperienza, incui ho avuto modo di confrontarmisul campo con letante difficoltà organizzativenella gestione degli aiutiinternazionali, che sonostato chiamato a coordinarei progetti sanitari, diemergenza e di assistenzaumanitaria nei Paesi in viadi sviluppo per il Ministerodegli Esteri.Quando, qualche anno piùtardi, mi è stato affidato ilcompito di mettermi allaguida della complessa macchinadella Protezione Civilenazionale ero ben consapevoledella sfida che miaspettava: la responsabilitàdi fare il massimo sumolti fronti, nello spiritodi servizio che dovrebbesempre contraddistinguereun funzionario delloStato, mettendo a serviziodi emergenze piccole egrandi quel patrimonio diesperienza, procedure edefficacia che contraddistinguonola Protezione Civile.Ci parla dell’impegno dimedici ed infermieri in occasionedel terremoto inAbruzzo?La risposta del Paese, in unmomento così drammatico,ha consentito di reagirenell’unico modo possibile:facendo sistema. Aquesto proposito vogliosottolineare, innanzitutto,l’apprezzamento per il coraggiocon cui i medici e ilpersonale sanitario aquilanohanno saputo reagire allatragedia, adattandosi agliinevitabili sacrifici e disagidelle tendopoli e persino, inmolti casi, trovando la forzadi proseguire nel collaborareattivamente ai soccorsi:penso soprattutto alcontesto, particolarmentedelicato, dell’Ospedale SanSalvatore dell’Aquila, dovehanno dato prova digrande professionalità, purese colpiti loro stessi dalsisma, nell’agevolare l’evacuazioneprecauzionaleprima e la riorganizzazionedelle prestazioni sanitarieprimarie poi.Nella gestione dei primi soccorsi,così come negli interventirelativi alla fase dellamessa in sicurezza e dell’avviodella ricostruzione,16


L’INTERVISTA/1ad essere stato vincente, ancorauna volta, è stato il giocodi squadra, come è nellostile della Protezione Civileitaliana, che ha visto incampo tutte le risorse delloStato. Nelle ore immediatamentesuccessive al terremotooltre 250 fra degentie feriti sono stati trasportati,via terra e per via aerea,in altri ospedali abruzzesi odelle regioni confinanti,mentre da tutta Italia partivanole colonne mobili regionalidi Protezione Civile,Croce Rossa e associazionidi volontariato. Già lasera stessa del 6 aprile erasul posto l’ospedale da campodella Regione Marche,che grazie alla straordinariaintegrazione tra il volontariatosanitario marchigianoe il personale del San Salvatoreè stato in grado, dopopochissimi giorni, di garantireil funzionamentodella struttura per circa tremesi. Nello stesso tempo sonostati allestiti all’Aquila enegli altri comuni colpitiquaranta Posti MediciConservo la memoriadi tutte le telefonate“che nel corsodegli anni mi hannoannunciatole emergenzeAvanzati e due unità mobiliodontoiatriche ed è stataorganizzata l’assistenza sanitariadi base all’internodelle aree d’accoglienza.La Protezione civile è impegnataanche in attività all’estero?Lo scorso giugno, a 50 giornidal terribile sisma che hacolpito l’Abruzzo, l’Italia èstata invitata a presentare lemodalità che hanno contraddistintol’intervento nell’emergenzaterremoto nell’ambitodella Global Platformfor Disaster Risk Reductiondi Ginevra, un appuntamentoin cui rappresentantidi Governi, organizzazioninon governativee internazionali, esperti e accademicisi scambiano le reciprocheesperienze su comeaffrontare situazioni diemergenza.L’esperienza che il sistemadi protezione civile ha maturatonegli anni ci permettedi operare in condizioniambientali e geografiche diversesenza snaturare le nostrecaratteristiche e di utilizzaretutte le componentidel sistema nel modo più efficientepossibile. Dal terremotoin Iran nel 2003 aquello del Sichuan nel 2008,dallo tsunami nel Sud-Estasiatico del 2004 alla crisidel vulcano indonesianoMerapi nel 2006, senza contaregli incendi boschivi nell’Europamediterranea, laProtezione Civile italiana hacompiuto in questi anni passida gigante nella creazionedi una solida reputazioneinternazionale, proprioper la sua competenza e capacitàdi lavorare in ognicontesto emergenziale, dovesiamo stati sempre i primia intervenire ma ancheper la capacità di mettere incampo interventi più complessiche hanno integratoattività di assistenza postemergenzialecon veri e propriinterventi di capacitybuilding e cooperazione allosviluppo.Che cosa significa emotivamentedoversi spessoconfrontare con emergenzeche comportano distruzionee la perdita di tantevite umane? Ci si abituadavvero a tutto? Il capodella Protezione civile riesceanche ad avere una vitaprivata?Non ci si abitua mai, maposso dire che l’esperienzaaccumulata nel corso deglianni mi ha reso un uomopiù forte, che sente comeproprio il dolore che incontrama non rinuncia alla necessarialucidità e all’impegnoa fare l’impossibile perridurre l’impatto della catastrofee far sì che non siripeta. Certo è che si trattadi una grossa sfida, che impegnaventiquattro ore algiorno, trecentosessantacinquegiorni l’anno: conservola memoria di tutte letelefonate che, nel corso deglianni, mi hanno annunciatole emergenze, grandie piccole, che hanno richiestouna risposta tempestivada parte della macchina dellaProtezione Civile ma sonoanche consapevole chesenza l’aiuto e la partecipazionedella mia famiglia nonavrei potuto fare nulla. •La prima casa prefabbricata a Onna dopo il terremoto© Livio Senigalliesi/ag. SintesiL’intervista è finita. Rimaneper il dott. Bertolaso ilsaluto e l’abbraccio riconoscentedi Eolo Parodi.17


INTERVISTA/2Il dott. Giuseppe Luongodi Andrea Sermontisi puòdire sia nata in ItaliaL’implantologianegli anni ‘50 e le primeapplicazioni clinichesono state fatte proprio nelnostro Paese. Dagli anni’70 anche altri paesi hannosviluppato studi cliniciapprofonditi, che hannodato all’implantologia l’affidabilitàodierna, ma l’Italiavanta comunque tra iprofessionisti di più altoprofilo.Giuseppe Luongo, Presidente della Società italianadi Implantologia osteointegrata (Sio). Specializzatoin odontostomatologia e in chirurgia maxillofacciale,ha frequentato periodicamente la clinicaBranemark di Goteborg e si è dedicato alla praticae alla divulgazione delle metodiche implantologichesia a livello di attività libero professionale,sia universitaria. È professore a contratto pressola Scuola di specializzazione in chirurgia maxillofaccialedell’università Federico II di NapoliOcchi puntatisugli impianti dentaliQuanto vale il mercato degliimpianti in Italia?Si stima che in Italia venganomontati circa 1 milionedi impianti ogni annoe questo ci posiziona trai primi 3 mercati al mondodopo Germania e StatiUniti e addirittura, in rapportoalla popolazione, sipuò definire il primo. Èquindi un mercato moltoappetibile dove accanto asistematiche di primo ordine,sono presenti metodologiecon insufficientesupporto scientifico e quindimeno affidabili. Secondoun recente censimento,sono circa 300 i sistemiimplantari in circolazione.Non pochi tra questi nonsono sostenuti da adeguatevalidazioni scientifiche.Quanti sono i professionistiche operano in questosettore in Italia?I dentisti in Italia sono circa1 ogni 1000 abitanti.Oggi si stima che almeno2 dentisti su 3 eseguano interventidi implantologiaall’interno dei propri studio direttamente o indirettamentecon consulentiesterni. Ormai la richiestadi implantologia arriva direttamentedal pazienteche sempre meno ricorrealle dentiere. C’è grandeinteresse tra i giovani e dalprossimo anno l’insegnamentodell’implantologiaavrà maggiore rilevanzaanche a livello universitarioed entrerà come materiadi studio nel corso dilaurea in odontoiatria.Quali sono i costi da affrontareper avere un impianto?Quello dei costi è un problemacui va posta moltaattenzione, perché effettivamentei costi dell’implantologiaosteointegratanon sono alla portata ditutti. Noi operatori ciaspettavamo che, con unamaggiore diffusione diqueste metodologie e lacrescita della domanda, siregistrasse un abbattimentodei costi, che invece nonsi è verificato. Alcune voltei prezzi degli impiantiproposti dalle aziende, sesommati al costo della prestazionedel professionista,possono diventare moltoelevati. Va sottolineato cheda un punto di vista funzionaleuna riabilitazioneeffettuata con un impiantoha comunque un risultatotre volte superiore rispettoa soluzioni mobili(come la dentiera) che sononell’immediato menocostose ma richiedono poiinterventi che nel lungotermine aumentano i costiper i pazienti.Esiste un problema legatoalla ‘contraffazione’ degliimpianti?Esiste, come in altri campi,il problema di ‘copie’.La nostra società, la SIO,ha di recente organizzatoun Forum sulla qualità inimplantologia al quale abbiamoinvitato a partecipare,oltre ai rappresentantidel mondo della ricerca,della professione edelle aziende produttrici,anche l’Alto Commissariatoper la Lotta alla Contraffazionecon il precisoscopo di affrontare questoproblema al più alto livello.Abbiamo potuto renderciconto che l’argomentoè molto sentito.È reale il fenomeno della‘migrazione’ dei pazientiverso paesi dove gli interventisono meno costosi?La qualità espressa dall’odontoiatriaitaliana è talmentealta che credo siadifficile trovare di meglioall’estero. È ovvio che i costipiù bassi possano rappresentareun’attrattiva permolti. Abbiamo tuttavianon pochi casi di personeche ritornano da questeesperienze con terapiemolto scadenti che vannoripetute.Quale è la normativa che18


INTERVISTA/2L’IDENTIKIT DELL’IMPLANTOLOGIA OSTEOINTEGRATAChe cos’è.L’implantologia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa della sostituzionedei denti naturali mediante impianti, ossia radici artificiali, sui quali vengonopoi inseriti i nuovi denti artificiali. È detta osteointegrata perché inserendoall’interno dei mascellari dei supporti – ossia delle radici artificiali – intitanio (materiale biocompatibile e inerte), l’osso cresce a diretto contatto conla superficie dell’impianto consentendo ad esso di diventare parte integrantedel corpo. L’organismo non riconosce il materiale come estraneo e quindi loingloba. Si ottiene così un supporto fisso che regge le protesi.Chi può ricorrervi…Chiunque perda un dente è un candidato a sottoporsi ad una metodologia implantare.Non c’è un limite di età superiore – si può essere operati anche finoa cento anni – mentre bisogna aspettare la conclusione della fase di crescitadel paziente, intorno ai 17/18 anni.… e chi no!Non è candidabile solo chi non ha un volume osseo sufficiente. Questo puòaccadere perché ha perso i denti da molto tempo o perché ha avuto traumi oprocessi cruenti e quindi i volumi ossei non sono idonei all’istallazione dell’impianto.In questi casi bisogna prima ristabilire chirurgicamente il correttovolume osseo e poi il paziente ritornerà idoneo per l’intervento.Quali materiali.Tutti concordi nell’utilizzare il titanio, dal punto di vista meccanico assolutamenteefficiente e soprattutto di altissima compatibilità. Proprio per questosono circa 30 anni che viene utilizzato universalmente. Sta ora entrando sulmercato – e ne vedremo i frutti nei prossimi anni – anche lo zirconio, metallobianco che riduce le trasparenze quando i tessuti sono molto sottili. Le terapiediventano sempre meno invasive. Ad esempio, esiste oggi la possibilitàdi usare dei software che interpretano gli esami radiologici dei pazienti e consentono,riproducendo fedelmente l’anatomia, di effettuare degli interventi‘virtuali’ per visualizzare l’estetica finale del paziente. Una volta terminato ilfile viene inviato in centri specializzati di raccolta nei quali viene prodotta epoi inviata al chirurgo una mascherina guida da applicare sui mascellari delpaziente. Attraverso appositi forellini vengono inseriti, in maniera assai pocotraumatica, gli impianti ed in molti casi è possibile applicare contestualmenteuna protesi preconfezionata. Queste tecnologie consentono di eseguire inpoche ore trattamenti che in passato richiedevano alcuni mesi.regola questo settore intermini di qualificazionedegli operatori?In Italia il titolo richiestoè la laurea in odontoiatriao la laurea in medicina conspecializzazione in odontostomatologiaoppure lalaurea in medicina conseguitaprima dell’istituzionedel corso di laurea inodontoiatria. È evidenteche al di la dei titoli contala formazione. L’implantologiaha un’importante fasechirurgica che presupponeche gli operatori abbianosostenuto un adeguatotraining di chirurgiaorale e parodontale. È inoltreessenziale il ruolo delprotesista. In molti paesi lapressione dei sistemi assicurativiche, in caso di colpaprofessionale non rimborsanoi danni se l’operatorenon aveva i titoli idonei,induce all’invio versocolleghi esperti tutti coloriche hanno necessità diricevere trattamenti odontoiatricispecialistici comequello implantare.Quali soluzioni proponela vostra società scientifica?La SIO ha molto a cuoreil continuo sviluppo dell’implantologiadi qualità.Abbiamo in programmauna serie di iniziative voltea sensibilizzare tutte lefigure professionali coinvoltenel processo: leaziende produttrici, glioperatori, i medici di famiglia,i pazienti stessi. Inparticolare abbiamo messoa punto, nel processodi costruzione del Forum,una serie di indicazioniche possono essere utilisoprattutto ai più giovaniper orientarsi in un mercatomolto complesso. Altroobiettivo che cercheremodi perseguire è quellodi ottenere progressivamenteuna riduzione deicosti complessivi almenoper le terapie di routine.Questo potrà consentiread un numero sempremaggiore di pazienti dipoter usufruire di questaeccezionale procedura riabilitativa.La SIO, checonta ormai oltre 2000 affiliati,può considerarsi lasocietà di riferimento dell’implantologiaitaliana edè in grado di esprimereuna politica forte che intendecondividere con tuttele più importanti societàscientifiche del settoreper dare ancora maggiorrisalto alle iniziative. •19


PARLIAMO DI…Il Rabbino Capoche “vede” dentro di noiInsegnante e poi direttore del Collegiorabbinico italiano, Riccardo Di Segni, romano,nel 2002 è succeduto, nella carica di RabbinoCapo della Comunità ebraica dell’Urbe, dunquecome massima autorità spirituale e morale dell’ebraismoitaliano, al mitico Elio Toaff, che siIl dott. Riccardo Di Segnidimise per raggiunti limiti d’età e anche per farelargo ai giovani. Medico, primario radiologo all’Ospedale“San Giovanni” di Roma, discendente da almeno tre generazionirabbiniche, Rav Di Segni divide il suo tempo tra i doveriprofessionali e il suo essenziale impegno religioso e didatticodi Fabrizio FedericiProfessore, come riescea conciliare laprofessione medicacon una carica così rilevantesul piano religiosoe civile?È un impegno gravoso.Ma nasce da una mia precisascelta di vita: del resto,tanti colleghi che purehanno incarichi importantia livello ospedaliero,poi lavorano parecchioanche nella professioneprivata. Io ho sceltodi dedicare tutto iltempo lasciato libero dallamia professione allaComunità ebraica.Ogni generazione di medici,in realtà, un po’ comeper tutte le professioni,sente l’aspetto eticodel suo lavoro, più o menocome le precedenti: enon mi sembra che le ultimegenerazioni di dottorisiano troppo diverse,appunto, dalle precedenti.Non si può comunquegeneralizzare: la verità èche tutta la nostra societàè fatta “ a pelle di leopardo”,con aree ad altaprofessionalità e sufficienteeticità ed altre chelo sono assai meno. Adogni modo, nello specificoposso dire di non conosceretroppo i giovanimedici di oggi: negli ospedaline vengono assunticosì pochi…!E come vede, Professore,il futuro della sanità italiana?Dobbiamo attenderciun cambiamentodella nostra sanità sulmodello USA, con unaforte crescita delle polizzeprivate, o legate ai variOrdini professionali?Pur con tutte le difficoltàdi oggi, io aspetterei a definireirreversibile, o comunqueduraturo, il restringimentodel Welfarein Europa.Complessivamente,la situazione delloStato sociale nei Paesi UEè sempre buona rispetto aquella degli altri, USAcompresi. Per quanto riguardaspecificamente lasanità, il modello statunitense,con una sfera di interventopubblico così ridotta,per molti aspetti èdavvero crudele. Non acaso, da Carter in poi,quasi tutti i presidenti hancercato d’allargare la tutelapubblica della salutedei cittadini.Direi che noi italiani, oggi,dovremmo essere comunqueorgogliosi del nostrosistema sanitario, contutte le pecche che puòavere.Quel che obbiettivamentemanca, alla sanità italiana,è un sistema di modernocontrollo della qualità:sia per accertare rapidamentele responsabilitàdei possibili disserviziche per assicurare unpiù omogeneo sviluppodel sistema sanitario.20In base alla sua esperienza,oggi come valuterebbela classe medicaitaliana sul piano eticoprofessionale?I giovanimedici, in particolare?“Ogni generazionedi medici sentel’aspetto eticodel suo lavoro“


PARLIAMO DI…“Dovremmo esserecomunque orgogliosidel nostro sistemasanitarioChe rapporto ci deve essere,secondo Lei, traprincìpi etico-religiosi escelte legislative, disciplinaconcreta di tanti settoridella ricerca e dellapratica scientifica, speciese riguardano problemicosì delicati come fecondazioneartificiale, embrioni,cellule staminali,ecc… per tacere dei piùfantascientifici sviluppi,clonazione anzitutto?Il problema è molto complesso,e ci sarebbero tantiaspetti da approfondire.Ma in sintesi, sappiamoche, in uno Stato democratico,le leggi le fa ilParlamento. E quest’ultimo,chiaramente, è unluogo di mediazione, anchedi compensazione, trale varie posizioni dei parlamentari,i quali devonoraccogliere le indicazionidella maggioranza dei cittadini:indicazioni chepossono esprimere opinioni,idee a sfondo sia religiososia laico.Da un punto di vista moltopersonale, per quantoriguarda specificamente lafecondazione assistita,considero la legge attuale,la n. 40 del 2004 tropporestrittiva: e posso direche su questi temi, l’eticareligiosa ebraica è senz’altropiù aperta di quellacattolica. Parlando diproblemi così delicati,però, stiamo attenti anon confondere – comemolti fanno – una legislazioneche sia, obbiettivamente,più avanzatacon un’altra che sia solopiù permissiva.Infine, Rav Di Segni, nonposso non chiederle comevaluta i più recenti sviluppidel rapporto fraebraismo italiano e Chiesacattolica. Dal “febbraiogrigio” del 2008, conla reintroduzione ratzingeriananella liturgia pasquale- pur solo come facoltà,non come obbligo -della “Preghiera per gliebrei”, abolita già da papaGiovanni col Concilio,all’ultimo viaggio, invece,di Benedetto XVI in Terrasanta.Viaggio, aggiungiamo,in cui il Papa s’èchiaramente espresso perla pacifica convivenza tracristianesimo, ebraismoe islam…Diciamo che oggi la situazionedi fondo è sostanzialmentebuona, anchese, ogni tanto comeappunto accadde a febbraio2008, con quel gestoche sembrò voler riportareindietro le lancettedella storia, e che, daparte nostra, imposequantomeno una pausa diriflessione nel dialogo conla Chiesa, ci sono degli incidentidi percorso. L’importanteè la volontà diambo le parti di andareavanti, senza mai dimenticaretutto il camminoche è stato fatto dal Concilioin poi, soprattuttodalla Dichiarazione “NostraAetate” del 1965 (che“assolveva” gli ebrei dalleaccuse di “deicidio” neiconfronti di Gesù, inaugurandotutt’un’altra eranei rapporti tra le due religioni,n.d.r.). E la possibilitàdi comunicare, dimantenere un canale didialogo sempre aperto, soprattuttonei momenti dibisogno. Contano, insomma,soprattutto i fatti: e ilsolo fatto che BenedettoXVI abbia compiuto questoviaggio in Terrasanta,sulle orme di Paolo VI eGiovanni Paolo II, di persé è già molto importante.E come procede, invece,il dialogo tra ebraismo edislam italiano, specie dopole iniziative d’approfondimentoculturale eteologico lanciate nel2008 da un’organizzazionecome la ComunitàReligiosa Islamica (Coreis,diretta dall’imammilanese Sergio YahePallavicini), molto piùaperta di altre al confrontocon la cultura occidentale?Il guaio è che un organismocome la Coreis, digrande validità, ha unarappresentatività del mondoislamico italiano assaiscarsa: per cui bisogna perforza trovare altre possibilitàdi dialogo, fermo restandoche eventuali convergenzeteologiche e culturali– così come, del resto,tra ebraismo e cattolicesimo– devono avveniresempre nel rispetto enella collaborazione reciproci.Detto questo, nonso sinceramente quando,anzitutto, l’imam di Romami restituirà la visitaufficiale che feci, nel2006, alla moschea dellacapitale: ma, prima o poi,lo farà.Grazie. •21


MEDICI ILLUSTRIL’ipofisi e la “luna piena”Harvey Williams Cushing, chirurgo americano, fu un pionieredella neurochirurgia. Nella sua carriera apportò sostanzialicontributi alle conoscenze della localizzazione dei tumori cerebralie alla chirurgia endocranica. Nel 1926 riceve il Pulitzer comeautore della biografia del grande clinico canadese William Oslerdi Luciano SterpelloneCleveland (Ohio), secondametà dell’Ottocento:Harvey W.Cushing sta recandosi ascuola con due fratelli. Isuoi genitori provengonoda una famiglia di pionieriinglesi sbarcati nel lontano1638 a Bay Colony (Massachusetts)da un traballanteveliero proveniente daNorfolk.Il padre (Henry K.) è professoredi ostetricia al ClevelandMedical College; edei suoi dieci figli uno diverràavvocato, uno geologo,un altro ancora medicolegale... Il più piccolo,Harvey, diverrà chirurgo.Prenderà la laurea in Medicina(“cum laude”) nel’95 all’Harvard MedicalSchool; il grande clinico canadeseWilliam Osler glitrasmetterà non soltantol’amore per il sapere, maanche per la bibliofilia e lastoria della Medicina. Un testimonelo ricorda “piuttostopiccolo, di corporaturagracile, lineamenti nobili,occhi color marrone scuro,un profilo quasi da indiano...Un ottimo giocatore ditennis e di baseball, astemioma forte fumatore.”Tra il 1900 e il 1901 il giovanemedico trascorre unperiodo di studio in Europa,HarveyWilliamsCushinglavorando a Liverpool conC.S. Sherrington sull’eccitabilitàdella corteccia motoriadei primati e, a Berna,con T. Kocher e H. Kroneckersui rapporti tra pressioneliquorale e arteriosa:in un celebre esperimentonel cane dimostra che aumentandola pressione liquoralesi verifica inizialmenteun effetto vagale conbradicardia, seguito da unanetta elevazione della pressionearteriosa. L’applicazionepratica di questa acquisizionemigliorerà notevolmentela sicurezza degliinterventi di craniotomia.Durante questo viaggio hanotizia che a Pavia un medicodi soli sei anni piùadulto di lui - Scipione Riva-Rocci- ha inventato unnuovo ingegnoso apparecchioper misurare la pressione.Lo va a trovare e, dopoaver appreso ogni particolare,ne riceve in dono unesemplare: ha intuito chequel nuovo sfigmomanometrocosì preciso e maneggevolecostituisce unostrumento quantomai preziosoper monitorare lapressione arteriosa e la funzionecardiaca (sin’allorasommariamente valutatecon la palpazione del polso)dei suoi pazienti in anestesia.Lo porterà al MassachusettsHospital: e inbreve lo strumento si diffonderàa macchia d’olionegli Stati Uniti e - per feedback- anche in Europa:verosimilmente, senza ilsuo intervento, lo sfigmomanometrodi Riva-Roccisarebbe rimasto chissà ancoraquanto tempo semisconosciutonell’allora ristrettoambito della Medicinaitaliana.Al suo rientro negli StatiUniti, Cushing si specializzain Chirurgia al JohnsHopkins Hospital di Baltimorasotto la guida delgrande chirurgo WilliamHalsted (tra l’altro inventoredei guanti di gomma chirurgici).Ed è anche uno deiprimi medici statunitensi aservirsi dei raggi X da pocoscoperti. Nel 1901, a solitrentadue anni, mette a puntoun metodo di estirpazionedel ganglio di Gasser; ottoanni dopo il suo nome giàcircola negli ambienti scientificieuropei e statunitensi.Scoppia la I Guerra mondialee il giovane medicoparte volontario per il frontefrancese (“Base Hospital22


MEDICI ILLUSTRIdiato periodo postoperatorio,pur delegando ai medicie al personale parasanitariol’assistenza più minuta:“Il paziente operato - era solitodire - non è degli infermieri,ma resta di chi l’haoperato”. Un atteggiamentoquasi “tirannico”, che glialienò non poche simpatie.Per la ineluttabile sperimentazioneanimale necessariaa tanti progressi, impiantaad Harvard un grandelaboratorio di formazioneprofessionale e di ricerca,dal quale usciranno alcunidei più grandi neurochirurghistatunitensi.Ma quel che da sempre loaffascina è una piccolaghiandola ancora poco conosciuta,l’ipofisi. Divenutonel 1912 professore di chirurgiaa Harvard e primariochirurgo nel nuovo PeterBent Brigham Hospital diBoston, osserva un caso diquella sindrome che porteràil suo nome: “Il paziente- scrive nella storica monografiaThe Pituitary Bodyand its Disorders basata su49 osservazioni e 43 interventi- aveva una testa comeun pomodoro su di un corpocome una patata, che haquattro fiammiferi al postodegli arti”. E si rende semprepiù conto che l’ipofisi influenzal’attività di altreghiandole endocrine, e chen. 5”) con il grado di colonnello,traendo prezioseesperienze in particolare neltrattamento delle ferite penetrantidel cranio. Ma subitodopo il termine delconflitto viene anch’egli colpitodalla terribile “influenzaspagnola” (che mieté circaventi milioni di vittime):come sequela, le sue gamberesteranno per semprebloccate in flessione.Dagli anni ’20 Cushing apporteràsostanziali contributialle conoscenze della localizzazionedei tumori cerebralie alla neurochirurgiaendocranica: introduce l’elettrocauterio,inventa delle clipd’argento per l’emostasi deivasi della corteccia cerebrale;sperimentando sulle valvulopatiecardiache nel cane,presagisce “possibilità futuredi misure chirurgichenell’uomo atte a risolverle,in particolare la stenosi mitralica”.Per gli interventi atorace aperto utilizza l’“inflazionediretta” dei polmoni,anticipando in tal modoi moderni metodi di anestesiaendotracheale con pressionepositiva.Anche in virtù di una peculiareperizia tecnica, in untotale di 2 mila casi di tumoriaccertati riuscirà a ridurrela mortalità dal 96percento all’8 percento: e siconsideri che in chirurgia,agli inizi del secolo XX, lacavità cranica era ancora ingran parte terra incognita;avventurarsi in un interventosul cervello era un’impresaquasi sempre senza ritorno.Una spiccata caratteristicadi Cushing era di visitarepersonalmente piùvolte il paziente nell’immepuòrendersi responsabiledi sintomi sia di ipo che diiperfunzione. Ma solo nel’30 intravede chiaramentele connessioni esistenti traun caso riportato di adenomabasofilo ipofisario ealcuni suoi pazienti che soffronodi adiposità dolorosadella faccia e del corpo:“Il paziente è grasso, ha lagroppa di bufalo e la facciaa luna piena”. Nel suoclassico lavoro storico TheBasophil Adenomas of PituitaryBody (1932) descriveotto casi di iperfunzionedella corteccia surrenale,sei dei quali conquadro clinico documentatodi adenoma basofilodell’ipofisi, codificando intal modo una nuova entitànosologica (“sindrome polighiandolare”)che diverràuniversalmente nota comemalattia di Cushing, inun secondo tempo ascrittaa iperproduzione di ACTH.La passione per i libri trasmessaglida Osler nonl’ha però mai abbandonato.Fonda una bibliotecaalla Yale Medical School,ove riesce a raccogliere 25mila volumi. La stessa passioneche nel 1926 gli fruttail premio Pulitzer per idue tomi scritti sulla vitadi William Osler, sui qualiha lavorato per cinqueanni. Cushing morirà il 7ottobre 1939 per infartomiocardico mentre sta lavorandoalla biografia diAndreas Vesalio: l’edizionedel famoso De humanicorporis fabrica stampatanel 1543 a Basilea l’avevaacquistata in Italia al tempodell’incontro con il nostroRiva-Rocci. •23


ATTUALITÀ24Ipertensione arteriosa,quali strategie preventive?di Andrea MeconcelliNonostante negli ultimi20 anni si siaverificata una riduzionedella mortalità permalattie cardiovascolari,queste rappresentano ancor’oggianche nel nostroPaese uno dei problemi amaggior impatto sul Sistemasanitario nazionalesia in termini di mortalità,morbilità, disabilitàche di dispendio di risorseumane e finanziarie.Numerosi sono i dati epidemiologicisull’eccessodi rischio attribuibile all’ipertensionearteriosanello sviluppo delle malattiecardiovascolari, inprimis sull’ictus cerebrale(1). Trial clinici controllatisull’uso di farmaciantipertensivi e sullamodificazione dello stiledi vita hanno fortunatamenteevidenziato il notevolebeneficio che derivanell’adottare indipendentementedall’età azionidi prevenzione (2,3).Sull’argomento abbiamo““Identificare gliindividuigeneticamentepredispostie correggerei fattori ambientaliincontrato il dottor AlbertoMazza, responsabiledel Centro ipertensionedella Struttura operativacomplessa di MedicinaInterna dell’Ausl 18Rovigo.Come si diventa ipertesi?L’ipertensione arteriosaorigina dall’effetto combinatodi fattori geneticiereditari e di fattori ambientalimodificabili, comelo stress e l’eccessivaintroduzione di sale. Nesoffrono quasi 20 milionidi italiani e molti soggettiipertesi non sono consapevolidi esserlo; perquesti l’unico modo perprevenire il danno agli organibersaglio - cuore, rene,cervello, arterie - è dimisurare la pressione arteriosa,procedura semplice,veloce e poco costosache, se realizzata inmodo standardizzato, puòessere molto importanteper valutare il rischio cardiovascolareglobale.Cosa si intende per rischiocardiovascolare globale?Nei soggetti con ipertensionearteriosa spesso coesistonoaltri fattori di rischiocardiovascolare, comel’ipercolesterolemia,l’obesità, il diabete mellito,il fumo di sigaretta. Inaltre parole l’ipertensionearteriosa è spesso la puntadi un “iceberg”, un epifenomenodi più fattori dirischio associati nello stessosoggetto i quali interagisconoin modo “moltiplicativo”tra di loro aumentandoil rischio di incorrerein eventi cardiovascolariquali l’ictus cerebrale,l’infarto miocardico,l’insufficienza renalecronica e l’arteriopatiaperiferica.Come si previene l’ipertensionearteriosa?Oltre alla semplice misurazionedella pressione,per prevenire l’ipertensionesi dovrebbero da un latoidentificare gli individuigeneticamente predispostie dall’altro correggerei fattori ambientali.Ad oggi, sono state giàidentificate alcune formedi ipertensione arteriosasu base genetica, ma la loroprevalenza è talmentebassa nella popolazionegenerale tale da non giustificareuno screening geneticoesteso. È tuttaviaben noto che i figli di soggettiipertesi hanno unamaggiore probabilità disviluppare l’ipertensionerispetto ai figli dei normotesie perciò questi dovrebberomisurare la pres-


ATTUALITÀsione arteriosa per riconoscerneprecocementeun suo aumento e per prevenirelo sviluppo deidanni a carico degli organibersaglio.Quali strategie possonoessere adottate per prevenirel’ipertensione?La prevenzione dell’ipertensionearteriosa è oggiun obiettivo raggiungibilecon una sana alimentazionea base di frutta everdura, con l’assunzionedi alimenti a basso contenutodi grassi saturi, conla riduzione dell’apportodi sale - non più di 6 gr.di cloruro di sodio al giorno- e soprattutto conl’aumento dell’attività fisica.È ormai assodatoche circa 20 minuti di joggingo di passeggiata a“I figli di ipertesihanno maggioriprobabilitàdi svilupparel’ipertensionepasso svelto al giorno, o40 minuti di attività aerobica- corsa, nuoto - trevolte la settimana sono ingrado di abbassare lapressione fino a 10mmHg. È importante sottolineareche l’attività fisicadetermina anche un calodel peso corporeo chesi traduce in una riduzionedella pressione tra i 5 e7 mmHg ogni 10 kg diperdita di peso. Un correttoconsumo di sale èinoltre in grado di ridurrela pressione di 2-8 mmHg.Una piccola parentesi deveessere fatta riguardo alcaffè: è vero che il caffépuò far innalzare la pressione,ma si tratta di un effettotransitorio che, peraltro,si attenua con l’assuefazione.Quindi, congrande cautela, si possonoconsumare un paio di cafféal giorno, magari nontutti i giorni e non più volteal giorno.Per prevenire l’ipertensioneè anche consigliato limitareil consumo di bevandealcoliche: è permessoassumere un bicchieredi vino ai pasti, cercandoinvece di evitare isuperalcolici che contengonomaggiori quantità dietanolo.Quali nuove strategie dovrebberoessere introdotteper contenere lo sviluppoe la diffusione dell’ipertensionearteriosa?Innanzi tutto informare lapopolazione ed in particolarei soggetti a maggiorrischio - quelli con famigliaritàper ipertensione,gli obesi, i fumatori ed isedentari - di recarsi dalloro medico di famigliaper misurarsi la pressione.Nei casi complicati primadi iniziare una terapia farmacologicasarebbe opportunopoter disporre diCentri specialistici perl’ipertensione - che attualmentein Italia sonoper lo più ubicati in struttureUniversitarie ma chedovrebbero essere presentisoprattutto nelleAziende ospedaliere - al finedi garantire una piùstretta collaborazione coni colleghi della MedicinaGenerale, primi baluardidi difesa per questa patologia,al fine di ottimizzarela gestione dei soggettia maggior rischio.Molte informazioni sonoanche oggi disponibilinella rete di Internet dovesi può trovare ampiadocumentazione circa laprevenzione dell’ipertensione(http://www.siia.it;http://www.siprec.it).Infine dovrebbero essereincentivate campagne diinformazione e di sensibilizzazionein tutta la popolazionesull’importanzadell’auto-misurazionedella pressione arteriosache attualmente rappresentala vera arma perprevenire e diagnosticaretempestivamente questapatologia. •RIFERIMENTIBIBLIOGRAFICI1. Lawes CM, Vander HoornS, Rodgers A. Global burdenof blood-pressure-related disease,2001. Lancet. 2008 May3;371(9623):1513-8.2. Turnbull F, Neal B, NinomiyaT, Algert C, Arima H,Barzi F, Bulpitt C, Chalmers J,Fagard R, Gleason A, HeritierS, Li N, Perkovic V, WoodwardM, MacMahon S. Effects ofdifferent regimens to lowerblood pressure on major cardiovascularevents in olderand younger adults: metaanalysisof randomised trials.BMJ 2008;336(7653):1121-3.3. Williams B. The changingface of hypertension treatment:treatment strategies from the2007 ESH/ESC hypertensionGuidelines. J Hypertens2009;27 Suppl 3:S19-26.25


SALUTE E SOCIETÀL’importanza di curareil “capitale umano”Numerosi imprenditori, pur ritenendo fondamentaleil livello di capacità ed efficienza delle “risorse umane”a disposizione, considerano gli interventi a tutela della salutepoco produttivi, se non del tutto inutili. Tale atteggiamentomette in discussione non solo il ruolo della Medicina del lavoronella società di oggi ma anche, e soprattutto, il ruolodell’uomo come “primo fondamento del valore del lavoro”valentemente come una spesada contenere al massimoal fine di evitare sanzioni.Generalmente vengono fattedalle aziende proposteindecenti (anche meno di10 euro a visita) al medicodel lavoro, per sbrigativamenterisolvere un’attivitàconsiderata marginale senon superflua.Ne parliamo con il dottorBruno Piccoli, professore associatoalla Cattedra di Medicinadel lavoro dell’UniversitàCattolica del SacroCuore di Roma, che ha prodottoin 30 anni di carrieraduecento articoli scientificinazionali ed internazionali equasi un centinaio di relazionia congressi sulla materiasu cui si è specializzato.“Gli imprenditori spessosottolineano che uno dei fattoripiù importanti per ilbuon andamento delle attivitàindustriali, artigianali,commerciali, di servizio, siarappresentato dal livello dicapacità ed efficienza delle“risorse umane” a disposizione.Questa affermazioneè particolarmente ripropostadai manager delle società didi Daniele RomanoLa storia della Medicinadel lavoro nasce in Italianella seconda metàdel diciassettesimo secolo conla sistemica testimonianza clinicadi Bernardino Ramazzini,dottore di filosofia e medicina,sugli effetti della rivoluzioneindustriale.Con il contributo di LuigiMangiagalli, primo Rettoredell’Università di Milano,viene inaugurata nel 1910la prima clinica dedicata allaprevenzione e diagnosidelle malattie professionali“Luigi Devoto”, prestigiosodirettore fino al 1935.A questa brillante partenzanon è seguita una saldaturasu scala internazionaletra Medicina del lavoro emondo aziendale, necessariaper ridurre l’impatto e icosti sociali delle patologiedel lavoro e, in ultima istanza,per migliorare la produttivitàdel “capitale umano”con una sistematicaprevenzione dei rischi.Il decreto legislativo 81/2008sulla salute e sicurezza neiluoghi di lavoro è in lineacon la rigorosa direttiva europea.Il vissuto aziendale del medicodel lavoro è inteso pre-Il dottorBruno Piccoli26


SALUTE E SOCIETÀ“Lo scopo del lavoro,di qualunque lavoroeseguito dall’uomo,rimane semprel’uomo stesso“zione e valutazione dei rischidi conseguenze patologichedell’attività e dell’ambientelavorativo.Il dottor Piccoli cita, adesempio, i lavori sul rischiooccupazionale da luce blu.La letteratura internazionalebiomedica da temposollecita attenzione e cautelaai produttori ed utilizzatoridi queste sorgenti luminose,per i gravi effettilesivi che potrebbero insorgerea seguito di specificheirradiazioni retiniche,sia nella popolazione generaleche in quella lavorativa.“Purtroppo - sottolineaPiccoli - le attività di ricerca,di sorveglianza e di monitoraggioche competerebberoai medici del lavoroed agli igienisti occupazionalisono in questo ambitodel tutto silenti.”L’esposizione a luce prodottada particolari sorgenti artificiali,che emettono prevalentementenella bandavioletto-blu, hanno quale“organo bersaglio” l’occhioed in particolare la retina.I settori e le lavorazioni,ove maggiore sembra esserela presenza e più intensol’uso di sorgenti artificialiemettenti luce blu, sono:1) saldature ad arco ead elettrodo; 2) processi diindurimento resine; 3) studifotografici pubblicitari;4) teatri e studi televisivi;5) processi di stampa industriali;6) supermercati.Mentre il danno termicopuò avvenire solo in condizioniassai particolari diesposizione, il danno fotochimicosembra possa insorgerein modo acuto ocronico, anche in condizionidi lavoro “tradizionali”ove queste tutele non sonopresenti.La Direttiva approvata il 14febbraio 2006 dal Parlamentoeuropeo, volta “a proteggerei lavoratori dai rischiderivanti dalle radiazioni ottiche”,oltre ad indicare inmodo dettagliato metodi ecriteri per la misurazione dellaluce blu nei luoghi di lavoro,impone ai datori di lavoromirati interventi di monitoraggioambientale e disorveglianza sanitaria per ilavoratori esposti.Lo sviluppo della Medicinadel lavoro può alleggerire ipesanti costi sociali determinatidalle patologie lavorative,in crescente evoluzione,considerati i cambiamentidelle mansioni e deglistili di vita.Oltre naturalmente a restituiremigliori condizioni disalute alla popolazione lavorativa,tenendo conto ditre livelli di intervento cheinteragiscono con il lavoratoree con l’impresa:- la Asl con funzioni di vigilanza,a cui fa ricorso ilmedico del lavoro in situazionidi evidente violazionedelle norme;- il medico del lavoro cheservizi (attività d’ufficio). Appareallora contradditorio ilfatto che verso questi operatorigli interventi di tuteladella salute siano consideratida numerosi imprenditoripoco produttivi, se non francamenteinutili. Sconcertante,poi, è osservare che alcunimanager, molto sensibilialla manutenzione delle macchinededicate alla produzione,cui conferiscono grandeimpegno e solerzia d’azione,ritengano non opportunané proficua anche una“manutenzione” degli operatoriche su queste macchineoperano! Ne derivanosituazioni ove la Medicinadel lavoro o è ridottaad uno stato minimale, meraanti-sanzione penale, odispone di grandi risorseeconomiche, ma orientateverso obiettivi non utili néadeguati al conseguimentodel benessere e dell’efficienzalavorativa degli operatoricoinvolti.”Questo il quadro preoccupanteche costituisce un veroe proprio freno allo sviluppoeconomico se consideriamola centralità, i costie i benefici del “capitaleumano”.Molti confondono la Medicinadel lavoro con la diagnosiprecoce e non vedonoi benefici dei piani dirisk assessment management,del piano di prevenesercitala prevenzione,con diagnosi e prognosi;- il medico curante che si facarico del lavoratore/paziente.È un paradosso che la Medicinadel lavoro sia sottoimpiegata,sia per i risultatieconomici che per quellisociali. Il dottor Piccoli citaGiovanni Paolo II, dallecui parole emerge una saggezzae modernità che faticosamenteha raggiunto siail mondo confindustrialeche quello sindacale.Dal discorso di GiovanniPaolo II, “Laborem exercens”a Castel Gandolfo, il14 settembre, festa dell’Esaltazionedella s. Croce,dell’anno 1981, terzo diPontificato:“La questione sociale,che continuamente si ripresentae si fa sempre piùcomplessa, deve essere cercatanella direzionedi «rendere la vita umanapiù umana», allora appuntola chiave, che èil lavoro umano, acquistaun’importanza fondamentalee decisiva… il primofondamentodel valore del lavoroè l’uomo stesso,il suo soggetto…prima di tutto il lavoroè «per l’uomo»,e non l’uomo«per il lavoro»…..,in ultima analisi, lo scopodel lavoro, di qualunquelavoro eseguito dall’uomo- fosse pure il lavoropiù «di servizio»,più monotono, nella scaladel comune mododi valutazione, addiritturapiù emarginante - rimanesempre l’uomo stesso.” •27


PRIMA LINEADegrado, malattia, dolorelì, alla periferia di RomaStorie di povertà, violenza ed infanzia negata.E non, come siamo soliti aspettarci, dall’altra parte del mondo,ma a poca distanza dal centro della capitale. La testimonianzadella dottoressa Lucia Ercoli, responsabile del Serviziodi medicina solidale e delle migrazioni di Tor Bella Monacadi Lina Vita Losaccoche funziona all’occorrenzacome day-hospital” dice ladottoressa Lucia Ercoli, responsabiledel Servizio, checon i suoi collaboratori accogliedai 30 ai 50 utenti algiorno, dal lunedì al venerdì:“Abbiamo incontrato circa40 mila persone da gennaio2005, i pazienti adultiattualmente in carico sono9 mila e 1200 i pediatrici; ilServizio è diventato puntodi riferimento sul territorioper interi nuclei familiari, soprattuttoimmigrati che oltrea sentirsi accolti si sentonogarantiti nel fruire diun servizio di facile accesso”.Oltre le attività di medicinagenerale e specialistica,di diagnostica strumentale,per tre volte a settimanaè attivo un centro prelievicoordinato con il Policlinico.Nel 70 percento dei pazientiin carico si tratta diimmigrati o nomadi. Di essiil 41 percento provienedall’Est Europa (di cui l’82,4percento dalla Romania), il34 percento dall’Africa(Congo, Camerun e Nigeria87,3 percento). Le patologiepiù frequenti sono quelledella tiroide, diabete, obesità,ipertensione arteriosa e,inevitabilmente, anche cardiovascolari.Vari studi contorioricavato al piano terradella chiesa di Santa MariaMadre del Redentore dove,dal 2004, medici volontaridi varie specializzazioni accolgonoe curano i numerosissimipazienti appartenentialle fasce sociali deboli, immigrati,nomadi e senza fissadimora. Un presidio sanitario“a bassa soglia” dovel’assistenza viene garantitasenza i limiti burocraticied economici che spessonon permettono l’accesso alServizio sanitario nazionale,soprattutto alle personepovere o straniere.Il Servizio, nato dalla collaborazionetra la Facoltà dimedicina-Policlinico universitariodi “Tor Vergata”,l’Istituto di medicina solidale-onluse la Diocesi romana,dal 2005 è anche sededel tirocinio prelaurea obbligatorioper gli studentidella Facoltà di Medicina di“Tor Vergata”; esso rappresenta“una unità operativaTor Bella Monaca èuno dei quartieri dellaperiferia di Romacon forte disagio sociale;una vasta zona dove famiglieitaliane e numerose comunitàdi stranieri vivonoad di sotto della soglia di povertà.Nello stesso quartiere,in viale Duilio Cambellotti,sorge il Servizio di medicinasolidale e delle migrazioni(1),un Poliambula-L’estensionedelle malattieè spiegabileanche conil cambiamentodel regimealimentare(1) www.medicinasolidale.org28


PRIMA LINEA“A loro i “dirittidi bambino”sono negatinon importase italiani o stranierifermano che l’estensione ditali malattie è spiegabile, oltreche per i diversi fattori didiscriminazione socio-culturale(2)e adozione di stilidi vita poco salutari, ancheper il cambiamento del regimealimentare a seguitodella migrazione; il largo usodi cibi fast food, bibite gassateo merendine, ad esempiorappresentano una sortadi status symbol percepitocome indicatore di integrazioneo il sovrappesosimbolo di prosperità economica.Le donne che si rivolgono alServizio di medicina solidale,70 percento dell’utenza,nel 50 percento dei casi fannorichiesta di assistenza ingravidanza: “Accogliamocirca 1000 gestanti l’anno,nelle nigeriane ad esempiola gravidanza è indicatoredella loro capacità riproduttivae quindi della loro forzama, a causa dell’estremodisagio sociale, sono costrettead interromperla. Soprattuttotra le donne immigratee nomadi è moltoelevato il ricorso all’IVG (finoa 25 IVG/donna)”.Per le donne migranti, privatedel proprio contestoculturale e sostegno familiare,la maternità è moltofragile, difficile in una condizionedi sopravvivenza.Frequenti sono poi le richiestedi screening per il ti-more di infezioni sessualmentetrasmissibili. Moltedonne vivono un’alta condizionedi promiscuità deirapporti sessuali, ma ancheuna forte costrizione a formedi sfruttamento che colpiscein particolar modo legiovanissime e i bambini.A Tor Bella Monaca, il quartiereintorno a via dell’Archeologia,si vive in un concentratodi disagio e violenzasoprattutto a carico deiminori: sono tantissimi ibambini violentati, torturati,sfruttati e venduti, oppurearruolati, dai 3 ai 16 anni,come corrieri della droga.A loro, nati nella violenzaed educati alla violenza,i “diritti di bambino” sononegati, non importa seitaliani o stranieri; per moltidi loro può accadere diperdere i genitori nello stessogiorno se il padre muoreper overdose e la madre vain carcere per aver accoltellatola vicina di casa, ritrovandosiorfani e abbandonatia se stessi. Ma anchequando ci sono, le madri diquesti bambini, in uno statodi acquiescenza sociale,subiscono violenza spessointroiettata e poi espressacon un linguaggio e un comportamentocrudo e crudele.Private dei propri dirittinon riconoscono quelli deiloro figli con i quali non sonoin grado di esercitare unruolo genitoriale idoneo ecompetente.“Quello che colpisce - spiegala dottoressa Ercoli - èche i bambini scolarizzatipresentano una sorta di dicotomiatra la propria dimensionee quella degli altribambini, fatta di regole e affetti,desiderata e irraggiungibile.Alcuni riescono a fuggiree a rivolgersi alle forzedell’ordine per denunciarele violenze subite”. Il lavorodella pediatra e della neuropsichiatrainfantile del Servizioè intenso: tanti sono ibambini iperattivi, con dispersionescolastica, affettida psicosi o con lesioni e patologiedovute alla violenzasubita o all’incuria. Povertà,degrado, violenza, abuso etraffico di sostanze stupefacenti,genitori con elevataemarginazione, rappresentanoper i bambini fattori dirischio di abuso più elevatoe di problemi psicologici ocomportamentali. Oltretuttol’elevata mobilità residenziale,la diversità tra igruppi di popolazione e l’ele-vata densità, la disoccupazioneo il diffuso isolamentosociale, sono tutti fattoriche creano un clima favorevolealla violenza, o riduconol’inibizione nei suoi confronti.Non è casuale che inquesti contesti prevalganonorme culturali che avallanola violenza come metodoper risolvere i conflitti o chedanno priorità ai diritti deigenitori rispetto al benesseredei bambini, o che accentuanoil potere degli uominisulle donne e i bambini.La disparità nella distribuzionedelle risorse materiali,di status è in stretta relazionecon i principali fattori dirischio per la salute. Certamentela risposta del Serviziodi medicina solidale e dellemigrazioni inserito in uncontesto quale quello appenadescritto, tra l’altro moltovasto territorialmente, cercadi contrastare e ridurre lacostante diseguaglianza esistentein merito allo stato disalute, fortemente correlataallo svantaggio sociale.L’esperienza di medici, infermieri,mediatori culturali,psicologi, garantendo curemediche e un’ampia attivitàdi prevenzione e di educazionealla salute implementatedalla capacità dicoesione e di solidarietà, studiandole condizioni di questepersone e i fattori che ledeterminano, rappresentauna risposta globale; essa sipone infatti con l’obiettivo dipossibili cambiamenti da introdurrenel sistema per renderlopiù accogliente diventandoallo stesso tempo strumentodi tutela per l’infanziae non solo. •(2) Frisbie WP, et al. Immigration and the health of Asian and Pacific Islander adults in United States. American Journal of Epidemiology 2001;153:372-80.29


PRIMA LINEA30(© Antonello Nusca/Ag.Sintesi)Lampedusa. Immigrati clandestini appena salvati dalla guardia costiera vengono soccorsi da volontariA Lampedusa lavorail “medico degli immigrati”“L’esperienza di specialisti della rianimazione, chirurghi,psichiatri, anestesisti, otorinolaringoiatri, pediatri e cardiologiimpegnati presso il Centro di prima accoglienzadi Ezio PaseroLampedusa – “Noi siamomedici, e ci occupiamodella vita. Tutto il restonon ci interessa”. Il dottorNino D’Angelo (“Sì, propriocome il cantante, e inveceguardi con questo nomecosa mi sono ritrovatoa fare”) è un chirurgo di 42anni e da sette lavora pressol’infermeria del Centrodi prima accoglienza diLampedusa. Se non era unmedico dell’emergenza, loè diventato, perché quil’emergenza è routine. “Èun’esperienza che ti cambiala vita”, dice, “perchéquando sei a contatto tuttii giorni con questa realtàdrammatica, ti rendi contoche i nostri presunti problemiquotidiani sono in realtàproblemi da ridere.Troppa poca gente sa purtroppoche cosa passa daLampedusa”.È vero. Perché del problemadegli immigrati clandestiniche cercano di sbarcaresulle coste dell’isola, anchequest’estate, si è parlatosempre e solo in terminipolitici, polemici. Spessonon considerando che setante carrette del mare arrivanopiene di disperati incondizioni esauste, donneincinte in condizioni gravi,bambini allo stremo, e unavolta sbarcati tutti sopravvivono,è perché qualcunosi prodiga per loro. Perchéci occupa delle loro vite ebasta, come dice il dottorD’Angelo. Gente come luie come gli altri medici e infermieriche si alternano inturni settimanali presso l’infermeriadel Centro. Comesa bene, per esempio, il giovanesomalo arrivato a fineagosto su un gommone didisperati proveniente dalCorno d’Africa che era statointercettato da una motovedettamaltese che peròlo aveva respinto in mare,verso nord, e che invece aLampedusa è stato sbarcato,trattenuto e curato. Qui,nel Centro di prima accoglienza,ci sono specialistidella rianimazione, chirurghi,psichiatri, anestesisti,otorinolaringoiatri, pediatri,cardiologi. Non è moltofacile dire in cosa consistaqui l’ambulatorio, che pureè attrezzatissimo, come sottolineal’avvocato FedericoMiragliotta, direttore delCentro, e dispone di defibrillatoreautomatico, saturimetro,apparecchio permonitoraggio dei parametrivitali, bombole per ossigenoterapia,set per intubazionee ventilazione, aspiratore,lettini piani e ginecologicie strumentazioneper interventi di piccola chirurgia…Non è facile perché,spiega il dottor D’Angelo,“a seconda delle circostanzee delle necessità,l’infermeria si espande e quitutto diventa infermeria, anchele sedie, anche i tavoli”.Da due a quattro medici e“È nel triage al moloche i mediciidentificanole prioritàassistenziali


da uno a tre infermieri sonosempre presenti nell’ambulatorioaperto ventiquattr’oresu ventiquattro,dipende dalle emergenze. Ele emergenze non sono lascabbia, o la malaria, o latubercolosi, o tutto ciò chespaventa quanti sostengonoche “gli immigrati ci portanole malattie”, e poi consideranoinvece normale ilfatto che i nostri figli, nellenostre belle scuole, tutti glianni si prendono i pidocchi.Le emergenze, innanzi tutto,si evidenziano al molo,quando gli immigrati vengonoportati a terra daimezzi della Guardia di Finanzao della Guardia Costierache, in molti casi, lihanno ripescati e salvati dauna misera fine. È nel triageal molo, strumento diimportanza spesso vitale,che si identificano le prioritàassistenziali, valutando isegni e i sintomi che gli immigratipresentano, fondamentaliper la gestione eclassificazione delle emergenzemedico-sanitarie.“C’è da dire che gli immigratiche sbarcano a Lampedusasono tutti giovani,e questo gioca a loro favore”.E non è un caso, infatti,come evidenzia la tabel-COMPARATIVO SULLE PATOLOGIE DEGLI IMMIGRATI,UN CONFRONTO CON LA POPOLAZIONE ITALIANAla comparativa che pubblichiamo,come le incidenzedelle varie patologie sianoassai inferiori negli immigratiche nella media dellapopolazione italiana. “Nelloro caso svolge un ruoloessenziale la selezione naturale”,continua il chirurgo,“e quindi le emergenzeche dobbiamo affrontare leha provocate l’Africa primadella loro partenza, oppureil mare durante il viaggio.È proprio il tipo diviaggio che fa la differenza:quando dura, come è lamaggior parte dei casi, dalleotto alle sedici ore, gli immigratiarrivano relativamentein buone condizioni.Se invece fanno naufragio,a creare problemi è la duratadella permanenza inImmigratiPRIMA LINEAItalianiPatologie cardiovascolari 0,20% 2%Patologie delle vie urinarie 0,53% 1%Patologie respiratorie 1,93% 14,30%Patologie dermatologiche 1,24% 1%Patologie gastrointestinali e odontalgie 1,20% 4%Affezioni muscoloscheletriche 3,13% 5%Patologie psichiatriche 0,24% 5%Ferite 0,96% 3%Otalgie 0,44% 1%Altre malattie 3,56% 2%(© Sergio Cornioli/Emblema/Sintesi)mare: dove non hanno ciboe non possono bere, oppurebevono acqua di mare.E poi ci sono, spessissimo,le ustioni da benzene,che riguardano soprattuttole donne: sedute al centrodella barca, costrette in unaposizione obbligata per tuttoil viaggio, vengono ustionatedalla macerazione dell’acquadi mare, della lorourina e del carburante chesi riversa in parte dentrol’imbarcazione quando lotravasano nel serbatoio delmotore. Noi ce ne accorgiamosubito perché scendonoal molo camminandoa fatica, anche per via dell’atrofismomuscolare”. Epoi ci sono le febbri d’inverno,le infezioni alle vierespiratorie, i problemi delledonne incinte, che all’occorrenzavengono trasferitesubito al poliambulatoriodi Lampedusa o in elicotteroa Palermo, e tutti quelli,eritrei soprattutto, che arrivanocon i polpastrelli ustionatio tagliuzzati per evitare,anche se in questo modoriescono solo a ritardare,il riconoscimento attraversole impronte digitali.“Il problema è cercare di capirli,mettersi dalla loro parte,che è quella di chi ha unacultura e una mentalità diversissimedalle nostre”, diceancora il dottor D’Angelo.“Per esempio, mi ha colpitouna donna eritrea chescappava dal suo paese perchédiceva di essere cardiopaticae che non poteva curarsi,là non trovava i farmaci.Noi abbiamo fattotutte le indagini, anche grazieai medici del 118, e abbiamoverificato che soffrivasolo di un riflusso gastroesofageo,ma lei non cicredeva: “Dottore, ho vistotante atrocità nel mio paese,crede che mi spaventose mi dice che sono malata?”,mi diceva.E quando l’ho ricoverata ele ho detto che poteva portarecon lei sua figlia, unabimba di quattro anni bellissima,che si chiama Runa,mi ha detto: “no, grazie,dottore, preferisco che latenga lei”. Continua a raccontarele sue esperienzeprofessionali e umane, il medicodegli immigrati, e nonsi può non rimanere affascinati.È proprio vero: troppapoca gente sa che cosasuccede a Lampedusa… •Lampedusa. Al Centro di prima accoglienza un dottore visita un neonato31


RICERCATecniche mini-invasivein chirurgia tiroidea e paratiroideara dove sono stati eseguitidal gennaio 2007 oltre4mila interventi in urgenzae in elezione di cui 500sulla tiroide, la Mivat(acronimo anglosassoneMinimally invasive videoassisted thyroidectomy) èun intervento proposto incaso di gozzi non voluminosi(dimensioni sino a 25ml) e per noduli sino a 3cm di diametro.L’incisione varia da circa1,5 cm nella video assistitaa 3 cm nella semplicemininvasiva al posto dei 4-6 cm dell'intervento tradizionale.L'utilizzo della fibra otticaconsente, nonostante l'esiguitàdell'incisione, unaperfetta definizione delcampo operatorio e unapiù semplice identificazionedei nervi laringei e delleghiandole paratiroideeonde evitare ai pazienti leclassiche complicanze a caricodella voce e del metabolismodel calcio.La stessa tecnica è utilizzataper le patologie a caricodelle paratiroidi (adenomisingoli o multipli) ei vantaggi sono sovrapponibilia quelli della tiroidectomiamininvasiva vi-Una nuova tecnica pergli interventi sulla tiroidee sulle paratiroidiviene eseguita consuccesso da circa due annipresso l’Istituto di Chirurgiagenerale e d’urgenzadel Policlinico Universitariodi Palermo, diretta dalprof. Gaspare Gulotta.Tale procedura chirurgicamininvasiva e video assistita,ideata dal prof. PaoloMiccoli e messa a puntodal gruppo pisano e dall'equiperomana del prof.Rocco Bellantone, vieneeseguita tramite una miniincisionedella cute attraversola quale vengono introdottigli strumenti operatorie un'ottica di cinquemillimetri di diametro.Riduzione delle complicanzee dei tempi di degenza,ridotto dolore postoperatorio, minima cicatrice- e, quindi, aspettoestetico non penalizzato -costituiscono gli indubbivantaggi per i pazienti.Presso l’Istituto del prof.Gaspare Gulotta, struttu-“deo assistita. In aggiunta èeseguito il dosaggio intraoperatoriodell’ormone paratiroideomediante unprelievo di sangue: tuttociò per una certa definizioneclinica e terapeuticadella patologia.Tutti i pazienti sottopostia tali tecniche sono studiatiprima dell’intervento e seguitinel post-operatoriopresso un ambulatorio dedicatodi endocrino chirurgia,gestito dalla stessaequipe presente in salaoperatoria e affiancata dauno specialista endocrinologo.•32Riduzione dellecomplicanze,dei tempidi degenza,ridotto dolorepost operatorio,minima cicatrice“


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSITEMPI E MODI PER LA PUBBLICAZIONELe notizie inerenti congressi, convegni, corsi e manifestazioni scientifiche, devono essere rese notealla redazione del giornale dell’Enpam - oltre tre mesi prima dell’evento - tramite posta all’indirizzoVia Torino, 38 - 00184 Roma; via e-mail all’indirizzo congressi@enpam.it; via fax ai numeri 06/48294260 - 06/48294793.Per esigenze tipografiche e di spazio si invita a trasmettere testi sintetizzati in circa dieci righe.Si ribadisce che la pubblicazione degli avvisi è gratuita.Enpam per i medici e gli odontoiatriFoggia, 10 ottobre, Auditorium V. Lanza, Via V. Acquaviva 48Ernesto Del Sordo (vice direttore generale e direttore del Dipartimento della previdenza dell’Enpam): La previdenzadegli Enti privati nel sistema generale.Pasquale Pracella (presidente della Consulta nazionale del Fondo della libera professione medica ed odontoiatrica dell’Enpam“Quota B”): La previdenza dei medici e degli odontoiatri liberi professionisti.Vittorio Pulci (dirigente del Servizio contributi, Dipartimento della previdenza - “Quota A”, “Quota B” e Fondi Speciali):L’iscrizione ai fondi di previdenza gestiti dall’Enpam, contributi e prestazioni.Giuseppe Guarnieri (consigliere di amministrazione dell’ Enpam): L’assistenza Enpam dei medici e degli odontoiatri.Informazioni: O.M.C.e O., Via V. Acquaviva 48, 71121 Foggia, tel. 0881/ 743481-2Ecm: attribuiti 3 crediti formativi ecmRischi professionali negli ambienti sanitari, sicurezzae tutela della salute dei lavoratoriRende (Cs), 17 e 18 ottobre, aula magna, Università della CalabriaResponsabile scientifico: dott. F. MartireObiettivi: il corso si prefigge di offrire una adeguata informazione sui rischi connessi allo svolgimentodella pratica medica e sanitaria nonché sulle corrette misure di protezione e di prevenzione da adottareInformazioni: dott. Daniele Perrelli, J&B Srl, 0984 837852, fax 0984 830987,sito web: www.jbprof.com, e-mail: info@jbprof.comEcm: attribuiti 12 crediti33


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSIAgopuntura e medicina cineseRoma, a.a. 2009-2010Riservato: a 15 laureati in medicina e Chirurgia e OdontoiatriaIncontri mensili: organizzati nei fine settimanaCaratteristiche: il corso è realizzato secondo le direttive della F.I.S.A. (Federazione Italiana delle Societàdi Agopuntura) che permette l’iscrizione nei registri di agopuntura dell’Ordine dei Medici; sono previsteborse di studioInformazioni: Segreteria Organizzativa Sig.ra Laura Brotzu, 06 56320525, 333 5768037,e-mail: corsi.xinshu@agopuntura.org, web site: www.agopuntura.orgEcm: previsti accreditamenti ecmSapienza-Università di RomaRome Rehabilitation 2009Roma, 26 e 27 novembre, aula magna Sapienza Università di RomaPresidente: prof. Valter SantilliAlcuni argomenti: le grandi controversie in riabilitazione, l’arto superiore dell’emiplegico; stato vegetativo;ernie discali; instabilità vertebrali; coxib e oppioidi, 2) update sclerosi multipla, 3) la comunicazione virtuosa,4) sessione inail, ispeslInformazioni: Segreteria Organizzativa Management srl, Viale Castrense 7, 00182 Roma,tel. 06 7020590, 06 70309842, fax 06 23328293, e-mail: info@formazionesostenibile.itEcm: riconosciuti crediti ecm per medici, fisioterapisti, tecnici ortopedici, terapisti occupazionali, logopedistiOrtopedia pediatrica: l’alleanza terapeutica tra l’ortopedico e il pediatraTorino, 31 ottobre, Villa Gualino, Via Settimo severio 63Presidente: dott. Antonio AndreacchioDestinatari: pediatri di libera scelta e pediatri ospedalieriCoordinatore scientifico: dott. Matteo PaonessaPatrocini richiesti: s.i.p. - f.i.m.p. - a.c.p.Informazioni: Segreteria Organizzativa selene s.r.l. www.seleneweb.com; selene@seleneweb.com, tel. 011 7499601Scuola superiore di omeopatiaBrescia, 18 ottobreL’A.O.B., forte di un’esperienza pluriventennale, organizza il corso 2009-2010 con lo scopo di fornireuna formazione completa sulla dottrina e sulla prassi delle due metodologie dell’omeopatia classica: unicismo epluralismoDestinatari: medici, farmacisti, biologi, veterinari, psicologi, studenti del VI anno di medicinaInformazioni e iscrizioni: tel. 338 9550846, 335 1398521Ecm: crediti formativi richiesti per medici e farmacistiComunicazione efficace e public speakingRoma, 3-4 ottobre e 14-15 novembreLa capacità di comunicare determina in gran parte i nostri risultati e la qualità delle nostre relazioni. Imparare aparlare con sicurezza ed efficacia, attirando l’attenzione degli interlocutori, crea grandi vantaggi non solo in ambitolavorativo ma in ogni tipo di rapporto umano.Informazioni e iscrizioni: EARTH - European Agency for Relationship and Training Holistic, Piazza Mazzini 27,Roma, t/f 06 37512389, 328 6146431Cioccolato e salute della donnaPerugia, 18-19 ottobre, Hotel Giò, Jazz AreaPresidente: Gian Carlo Di RenzoAlcuni argomenti: cioccolato e piacere; estetica, mito del corpo e cioccolato; effetti benefici del cacao (pressionearteriosa, metabolismo glucidico, proprietà antiossidanti); antiossidanti e salute del corpo; alimentazione e cacao;cura del corpo; gravidanza; aspetti dermatologiciInformazioni: Segreteria Organizzativa MCA Events srl, Via G. Pellizza da Volpedo 4, 20149 Milano,tel. 02 34934404, fax 02 3493439734


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSITerapie non farmacologiche nella malattia di Alzheimere nelle altre demenzeMilano, 22 - 23 - 24 ottobre, casa di cura San Pio X, Via Nava 31Alcuni argomenti: evidenze scientifiche a favore delle terapie non farmacologiche nelle demenze, musicoterapia, ambienteprotesico nel paziente grave, programma multidimensionale: l’esperienza della Fondazione Don Gnocchi, cognitivestimulation therapyInformazioni: Segreteria Scientifica d.ssa Fabiana Villanelli, e-mail: neuriab@dongnocchi.it, tel. 02 40308032,fax 02 40308290Segreteria Organizzativa: Zetatour International, via Amadeo 3, Milano, tel. 02 7491361, e-mail: zt.meeting@libero.itEcm: richiesto accreditamento ecm per medici, psicologi, terapisti della riabilitazione e terapisti occupazionali,infermieriEcografia vascolare bedside, terapia intensiva e trombosi venosa profondaFirenze, 16-10, 13-11, 11-12 2009; 08-02, 24-05, 27-09, 08-11 2010Responsabili scientifici: prof. ssa M Boddi, d.ssa M BonizzoliArgomenti: introduzione teorica alla epidemiologia ed ai fattori di rischio per tvp in ti, diagnostica ecograficaper tvp (20%); suddivisione in piccoli gruppi ed esercitazione pratica bedside in reparto di ti (80%).Corso rivolto al personale medico delle terapie intensive e sub-intensiveInformazioni ed iscrizioni: e-mail: gonnellit@aou-careggi.toscana.it, tel. 055 7949534Ecm: valevole per 15 crediti ecmMedicina del doloreMilano, 26 ottobre, sala convegni Polo Scientifico Renato Dulbecco, Via Gaudenzio Fantoli 16/15Presidente: prof. Mario TiengoCoordinatore: prof. Renato ColucciaAlcuni argomenti: principi generali ed aspetti clinici, metodi di valutazione del dolore, il dolore nel parto,in pediatria; nel paziente geriatrico; il trattamento del dolore acuto nel paziente cronicoInformazioni: Segreteria Scientifica: Consorzio Italbiotec, Unità di Milano, Via GaudenzioFantoli 16/15, 20138 Milano, tel. 02 5060598, fax 02 50309935, cell. 348 1306750, e-mail: consorzio@italbiotec.itSegreterie Organizzative: Consorzio Italbiotec Unità di Milano e P & P S.r.l., Marco Pietri tel.02 66103598, fax 02 66103840, cell. 347 6507318, e-mail: info@pep-congressi.itEcm: l’evento formativo sarà registrato al ministero della Salute come da programma di ecmMultidisciplinarietà in terapia del dolore:algologo e dolore neuropaticoCordovado (Pn), 16 e 17 ottobre, Villa Curtis VadiResponsabile scientifico: Gabriella NadalinObiettivo: armonizzare la multidisciplinarietà clinica che risulta essere un cardine essenziale sia nella propria realtàoperativa che nella collaborazione fra diverse unità operativeInformazioni: Segreteria Scientifica S. Liva, P. Nosella, I. Reffo, D. Toffanin, S.O.C. di Anestesia e Rianimazione,P.O. di San Vito al Tagliamento (Pn), tel. 0434 841302Segreteria Organizzativa: De Prato Congressi, Corso del Popolo 86/D, 30172 Mestre Venezia, tel. 041 0993580,fax 041 0999913, e-mail: info@silviadeprato.it, sito web: www.silviadeprato.itEcm: richiesto accreditamento ecm per medico in anestesia e rianimazione, neurologia, medicina generalee infermiere professionalePrimary clinical training in cbt weight managementVerona, 14-18 ottobre, Aidap, Via Sansovino 16Responsabile: dott. Riccardo Dalle GraveRivolto soprattutto a medici, dietisti, psicologi e psicoterapeuti che abbiano intenzione di acquisire il know-howpiù aggiornato nella cura dei disturbi del comportamento alimentare e dell’obesità.Informazioni: Segreteria Organizzativa: Positive Press, Via Sansovino 16 Verona, tel. 045 8103932,e-mail: positivepress@tin.itEcm: evento in fase di accreditamento ecm35


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSIMedicina esteticaMilano, 15-17 ottobre, centro congressi Milan Marriott Hotel, Via Washington 66Alcuni argomenti: prevenzione dell’invecchiamento generale e cutaneo, inestetismi cutanei ed anomaliedi pigmentazione, i check-up in medicina estetica, laserchirurgia e laserterapiaInformazioni: Segreteria Scientifica Agorà, Associazione e centro per l’aggiornamento medico,Via Valpetrosa 3/5, 20123 Milano, tel. 02 86453780, fax 02 86453792, sito web: www.medestetica.com,e-mail: info@medestetica.comSegreteria Organizzativa M.a.f. Servizi Srl, Div. Congressi, Centro Direzionale Piero della Francesca,Corso Svizzera 185, 10149 Torino, tel. 011 505900 r.a., fax 011 505976, e-mail: botto@mafservizi.itTeledidattica applicata alle scienze della salute e Ict in medicinaMaster attivo presso gli Atenei di: Roma, Ancona, Bari, Catania, Catanzaro, Ferrara, Genova, Milano, Napoli,Novara, Pisa per l’a.a. 2009-2010Coordinatore nazionale: dott. Vassilios PapaspyropoulosObiettivi: Matam fornisce competenze specialistiche per l’utilizzo professionale delle tecnologie e metodologiedidattiche per l’insegnamento ed apprendimento delle scienze della salute.Informazioni: www.matam.it, e-mail: info@matam.it, tel. 06 44230613Laser terapia biologica endovenaTerni, 17 ottobre, c/o Centro Servizi Sanitari, Via C. Battisti 36/CArgomenti: fisica del laser, principi di fotobiologia, applicazioni del laser endovena in medicina interna,laser endovena in medicina sportiva, terapia fotodinamica sistemica; il Corso è a numero chiusoInformazioni e iscrizioni: e-mail: info@laserendovena.com, cell 328 8988167, sito web:www.laserendovena.comCongresso nazionale Società italiana di emoreologia clinica e microcircolazioneCorso teorico pratico per mmg, infermieri e tecnici di laboratorioFiuggi, 22-24 ottobre, Teatro ComunalePresidente: Pierluigi Edgard MolloArgomenti: endotelio, microangiopatie funzionali, microangiopatie organiche, microcircolo ed emoreologianella malattia venosa cronica, vasomotion ed emoreologiaInformazioni: Segreteria Scientifica Consiglio Direttivo SIECMSegreteria Organizzativa: G.C. congressi, Via P. Borsieri 12, 00195 Roma, tel. 06 3729466, fax 06 37352337,e-mail: segreteria@gccongressi.itEcm: evento in corso di accreditamento ecmScuola nazionale di formazione SnamidEcografia internistica per mmgMenaggio (Co), 15-18 ottobre, Grand Hotel VictoriaIl corso è teorico e pratico e specificatamente orientato alla medicina generale. Prevede due percorsi differentia seconda che il partecipante sia privo di formazione ecografica o abbia già una formazione di baseInformazioni ed iscrizioni: tel. 338 9909889, 02 4035069, e-mail: eco@snamid.orgEcm: richiesto accreditamento ecmDietologia clinicaMontegranaro (Ap), 16 - 17 - 18 ottobre, 6 - 7 - 8 novembreDirettore: dott. Antonio D’AlessandroAlcuni argomenti: studio anamnestico generale e nutrizionale, test di comportamento alimentare, valutazionepredittiva della compliance, parametri antropometrici, valutazione dello stato nutrizionaleObiettivi: il Corso, che consta di lezioni frontali ed esercitazioni pratiche, si svolgerà all’internodi un ambulatorio dietologico con casi clinici su paziente, e si prefigge di fornire una completa formazioneconoscitiva e metodologica nel campo della nutrizione umanaInformazioni: dott. Franco Fagnani, tel. 328 2864203, e-mail: formazione@assoalba.org,sito web: www.assoalba.orgEcm: riconosciuti crediti ecm36


ACCADDE A...ErwinRommel23 OTTOBRE 1942In Egitto, a El Alamein, isoldati italiani e tedeschidevono arrendersi alletruppe di Montgomery altermine di una dura battaglia.Ai primi del mese successivoErwin Rommel,feldmaresciallo tedesco, sivede costretto alla ritirata.4 OTTOBRE 1964L’Autostrada del Sole vieneinaugurata a Firenze. Ilprogetto di creare una nuovaed efficiente rete autostradalenasce nel ’56 perrealizzare, tra l’altro, un rapidocollegamento tra ilnord ed il sud del Paese. Ilavori vengono affidati allaSocietà autostrade delGruppo Iri alla quale, perOttobree le sue storie...rientrare degli investimenti,veniva concesso per ilperiodo di gestione di raccoglierepedaggi. La realizzazionedi un tale ambiziosoprogetto fu utile ancheper incrementare il turismo,decentrare grosse industrievicino alle autostrade e sviluppareil terziario.8 OTTOBRE 1967Viene ucciso in Bolivia il miticoErnesto Che Guevara.ErnestoCheGuevaraGli uomini sono come gli animali:i grossi mangiano i piccolie i piccoli li pungono.Voltaire, Le SottisierCassius Clay2 OTTOBRE 1980Cassius Clay, che prese ilnome di Muhammad Alìdopo aver aderito al movimentodei Musulmani Neri,affronta sul ring LarryHolmes. Appesantito an-che per la mancanza di unadeguato allenamento, devearrendersi alla decimaripresa. Sarà il suo ultimoincontro di pugilato. ComplessivamenteAlì è salitosul ring 61 volte ed in 56incontri è uscito vittorioso.6 OTTOBRE 1981Attentato in Egitto dei fondamentalistiislamici checosta la vita al presidenteAnwar al-Sadat.3 OTTOBRE 1990La Germania torna unitain un’unica nazione. Il successivo2 dicembre si svolgonole elezioni politicheche registrano un trionfoper il partito del cancelliereHelmut Kohl.7 OTTOBRE 1993Per la prima volta unascrittrice di colore viene insignitadel Nobel per la letteratura.Si tratta dell’americanaToni Morrison.7 OTTOBRE 1985La nave da crociera italiana “Achille Lauro” viene sequestrata da un commandopalestinese al largo delle coste egiziane. Ucciso un passeggero americano.Toni MorrisonAFFARI DI FAMIGLIAPer un errore - sul numero6 della rivista - abbiamopubblicato la foto di GeorgeW. Bush al posto diquella del padre che ha effettivamentefirmato, conGorbacev, il Trattato Start.37


RECENSIONILibri ricevutidi G. F. BarbalaceStorie di medici e di medicinaI quindici saggi di Giuseppe Ongaro sull’evoluzionedella medicina sono un bell’esempiodella serietà e dell’accuratezzadelle sue ricerche.Ritrovarli qui riuniti sarà certamente unpiacevole esercizio formativo per lo studentee offrirà al medico praticante numerosispunti di riflessione sulla sua professione.I diversi argomenti, che spaziano dalla medicina greca eromana a quella medievale, dalle ricerche rinascimentalialle novità dei nostri giorni, dimostrano grande competenzastorica e profondità d’indagine. Il lettore, coinvoltodalla interessante trattazione dei fatti medici, si dovrà piacevolmenteconfrontare con il latino, che fu usato in medicinafino al 1900, con il greco, lingua in cui ebbe originela letteratura medica, ma anche con il francese rinascimentalee, ovviamente, con l’inglese del giorno d’oggi.Giuseppe Ongaro“Storie di medici e di medicina”Il Poligrafo, Padova - pp. 313, euro 26,00La medicina dell’ottimismoÈ noto che gli atteggiamenti mentali influenzanoil corpo e che la mente umanaè programmata per registrare le esperienzenegative e memorizzarle allo scopodi difendersene. Così l’atteggiamentonegativo rischia di prevalere nel mododi pensare della gente.Con un linguaggio chiaro per il lettorecomune e utile per il medico, Toni Pizzeccofa il punto sui meccanismi della mente umana che,rivela, funziona immagazzinando immagini positive e negativesenza distinguere tra realtà e immaginazione.Sulla base di dodici regole precise da lui elencate e sugliesempi comportamentali che fornisce, egli insegna al lettorecome si possa diventare padroni del proprio pensieroper indirizzarlo verso atteggiamenti ottimistici e acquisireprevalentemente quelle immagini positive, che gli assicuranoil benessere fisico.Toni Pizzecco“La medicina dell’ottimismo”Edizioni Mediterranee, Roma - pp. 161, euro 17,50Lineamenti di biologia della parete arteriosaCon il suo prontuario, Augusto Purcarofa il punto sui progressi raggiunti nelcampo della biologia molecolare dellaparete arteriosa e avvia una descrizionesistematica degli aspetti salienti della fisiologiae della fisiopatologia delle paretivasali. Egli tratta inizialmente gli aspettimorfologici dell’arteria normale, descrivendonele caratteristiche strutturali,e le proprietà morfologico-funzionali delle cellule vascolaricon particolare riferimento alle cellule endoteliali e muscolarilisce. Successivamente affronta la patogenesi dellepiù comuni malattie cardiovascolari dovute a cause di origineinfiammatoria, dismetabolica, traumatica o tossica.Un ampio capitolo finale è dedicato all’aterosclerosi, dellaquale descrive le complicanze e i meccanismi fisiopatologicicausa di lesioni aterosclerotiche ed elenca i nuovi biomarkersper il riconoscimento degli individui ad alto rischio.Augusto Purcaro“Lineamenti di biologia della parete arteriosa”pp. 577, www.gorilla.itIn guerra fra feriti tedeschi e alleatiEzio Trota ha fatto una ricerca dettagliatae ricca di rare foto d’archivio sull’assistenzamedica fornita dagli eserciti ai militariferiti durante la Seconda GuerraMondiale con particolare riguardo alleoperazioni del fronte occidentale dellaLinea Gotica. Nel far presente che entrambigli schieramenti rispettarono, inlinea di massima, le norme sui feriti e iprigionieri di guerra, l’indagine elenca le diverse componentidella Sanità militare tedesca e alleata, riferisce sui metodidi raccolta, trasporto e ricovero dei feriti, fornendo addiritturaqualche esempio di scambievoli cortesie fra nemici,e dà conto dell’organizzazione degli ospedali da campoe di montagna germanici e della 5° Armata Usa.Un capitolo intero è dedicato alla situazione ospedaliera bolognesee all’Istituto Ortopedico Rizzoli, che fu requisitoprima dai tedeschi e successivamente dagli americani.Ezio Trota“In guerra fra feriti tedeschi e alleati”Edizioni Il Fiorino, Modena - pp. 103, euro 10,0038


Baba Bedi tra Oriente e OccidenteIl libro di Bruna Barbieri e Bruno Barnabeifa conoscere il pensiero di BabaBedi, la cui terapia vibrazionale inglobauna vasta gamma di argomentazioniche spaziano dalla religione allafilosofia, dalla psicologia alla medicina,dalla pedagogia alla sociologia,dall’astrologia alla fisica.La terapia vibrazionale, essenzialmenteenergetica, si manifesta attraversoi colori, identificati come espressione di energie fortementecoinvolgenti, che apportano un’azione evolutivaper la coscienza.Queste energie vengono anche connesse a quelle dei pianetiper attivare le forze più profonde dell’acqua, che rappresentail mondo delle emozioni, del fuoco, agente dellatrasformazione, dell’aria, donatrice del coraggio e della fede,della terra, dispensatrice della comprensione. Quest’operasi dimostra un’efficace sintesi della complessa visionespirituale e filosofica di Baba Bedi, per il quale la lucee i suoi colori guidano l’evoluzione del creato.Bruna Barbieri, Bruno Barnabei“Baba Bedi tra Oriente e Occidente”Edizioni Centro Benessere Psicofisico, Moriondo Torinesepp. 247, euro 13,00Mola e Castellone di Gaeta oggi FormiaLa località dove Cicerone aveva lasua villa, il Formianum, pur essendoricordata in numerose opere letterarie,in tanti diari di viaggio e pur essendostata ripresa da molti artisti,mancava ancora di una specifica produzionebibliografica sulla sua storiae il suo patrimonio archeologico, folcloristicoe iconografico. L’opera diAldo Treglia colma questa lacuna riunendoin un unico volume una documentazione ricchissimadi testimonianze e di immagini lasciataci da autori antichie moderni.Il volume raccoglie antiche testimonianzedi viaggiatori che hanno fatto il Grand Tour; citazioni tratteda antiche guide turistiche e geografiche e da vecchiestorie d’Italia; le prime carte geografiche in cui figuravaquel territorio; numerose pitture e stampe riproducenti lebelle vedute, i colorati costumi popolari e le originalissimeacconciature femminili di Mola e Castellone.Aldo Treglia“Mola e Castellone di Gaeta oggi Formia”Pubblicato con il patrocinio del Comune di Formia,la Provincia di Latina e della Regione Lazioatreglia@libero.itIn breveRECENSIONIGiovanni RuffiniCOME TI ERUDISCO IL CINNOIspirandosi all’opera di Oronzo E. Marginati l’autore esprimele proprie critiche sul mondo di oggi immaginando diessere interrogato dal nipotino al quale risponde bonariamentee con quel rectum iudicium degli antichi, riscontrabileancora nel buon senso popolare, che molti vorrebberofar sparire in nome, dicono, del cambiamento e del progressosociale.Editografica, Rastignano, (BO) - pp. 188, euro 10,00Gianna Milano, Mario RiccioSTORIA DI UNA MORTE OPPORTUNAIl desiderio di Piergiorgio Welby di essere liberato dall’assoggettamentoalle macchine che lo tenevano in vita e quelladel dottor Riccio, che si dichiarò disponibile ad assecondarnela volontà, originarono un grande dibattito nella societàe tra i mass media. Ora il diario di quell’evento, con ilricco apparato di note curato dalla Milano, fa rivivere la tensioneetica e politica di quei giorni.Sironi Editore, Milano - pp. 286, euro 18,00Philip JevonTRATTAMENTO DELLE EMERGENZE E PRIMO SOCCORSOUn manuale tascabile e di rapida consultazione che fornisceinformazioni esaustive per effettuare in modo sicuro iprocedimenti di primo intervento sia fuori che nell’usualeluogo di lavoro. Completamente illustrato, questo libro offreinformazioni aggiornate che si basano sulle più recenti ricerchee linee guida.Antonio Delfino editore, Roma - pp. 376, euro 18,00Iulius PadrePadroneFESTA DEL PAPÀTematiche attuali e scabrose sviluppate in un testo intrigante,quasi esoterico, ricco di frasi in greco, latino, francese, inglese,di citazioni tratte dalla Bibbia, dai maggiori poeti e daipiù noti cantautori. Una lettura quasi multimediale, in quantol’autore consiglia, nei passi indicati, di interromperla per ascoltarei brani musicali del CD di cui il libro è fornito.Pubblicato in proprioirideallevigne@libero.it - pp. 703, euro 19,50Vincenzo CarusoPREMIO NATALE, CITTÀ DI TREMESTIERI ETNEOL’importante concorso nazionale di poesia (con un’appositasezione riservata ai medici), di grafica e di musica di TremestieriEtneo, patrocinato dal Comune, dalla Provincia edall’Ordine dei Medici ed Odontoiatri di Catania è giunto allasua ventesima edizione. La pubblicazione del quadernoantologico dà conto dell’alto livello della manifestazione edel prestigio raggiunto a livello nazionale.www.premiopoesianatale.it - pp. 6139


IN EDITORIASi ringrazia per le autorevoli cureL’arguto titolo del libro già denota per séla peculiare caratteristica dell’Autore,brillante giornalista de Il Giornale, la cuipenna sembra essersi da sempre innamoratadei medici e della Medicina. Nontanto per decantarne i protagonisti e leimprese, quanto per meglio comprendernel’essenza intima (come si dovrebbefare con chiunque si ama), senza tuttaviarinunciare a una saggia dose di serenacritica e benevola ironia. Autore di un numero invidiabiledi pubblicazioni, Lorenzetto dimostra anche questavolta grande dimestichezza con il mondo e i problemidella Medicina intervistando ben ventitré tra alcuni notimedici della Penisola, e scavando nella loro esperienza professionaleanche nell’ottica più ampia della Sanità mondiale.Ne risulta un quadro quanto mai palpitante, spessoinedito ma sempre veritiero, delle tante problematiche cheinteressano anche il cittadino: dall’assistenza pubblica allaricerca di base, dalle cure ufficiali a quelle eterodosse,dai grandi ricercatori e dagli sconosciuti “angeli in camicebianco” agli ubiquitari e intramontabili “baroni”. Dai serraticolloqui con gli intervistati, folgorati dalle domandeesplicite, taglienti, spesso scomode ma mai impertinentisparate a raffica da un giornalista di razza come Lorenzetto,emergono luci ombre (e magagne) di fatti, eventi,personaggi, che coinvolgono il lettore dalla prima all’ultimapagina. Una ghiotta occasione da non perdere, un’articolataoriginale inchiesta che tra realtà e ironia riesce ainsegnare molte cose. (Luciano Sterpellone)Stefano Lorenzetto“Si ringrazia per le autorevoli cure”Venezia, Marsilio Editore - pp. 300, euro 18,00La Malattia di AlzheimerPiù che una guida clinica sulla malattiadi Alzheimer, le cui caratteristiche sonod’altronde di acquisizione comune ancheper i non specialisti, questo agile e scorrevolelibro di Pellegrino – brillante psichiatrasalernitano – è un’inesauribile fontedi indicazioni per affrontare nel modopiù razionale i problemi di ordine eminentementepsicologico e comportamentalerelativi alla complessa gestione della malattia e alla nonmeno ardua relazione con il paziente e i suoi caregivers.Ne risulta in tal modo evidente e privilegiato il rapportonon tanto clinico e professionale quanto psicologico e “umano”con il paziente e il suo ambiente, elemento essenzialee irrinunciabile per il controllo della malattia. Le tematichecentrali del libro sono essenzialmente tre: l’arte di comunicare,la comunicazione della diagnosi (certamente illato più scabroso), i problemi culturali e organizzativi relativiallo stesso medico curante. Il tutto arricchito da unaquarta parte in cui molto originalmente l’Autore elargiscenotizie e preziosi consigli dettati da esperienze di vita conuna selezionata casistica personale. (L.Ster)Ferdinando Pellegrino“La Malattia di Alzheimer”Roma, Carocci Faber - pp. 140, euro 12,50La svoltaIl “Laboratorio Privacy Sviluppo”,nato nel 2006 presso il Garante perla Protezione dei Dati Personali, sioccupa d’una riqualificazione delconcetto di “Privacy”: intesa anchein senso attivo e propositivo, comerealizzazione della personalità del“Cives”. Il libro-manifesto del Laboratorioè “La svolta”, curato dall’avvocatoGiuseppe Fortunato, coordinatore del Laboratoriostesso. Al testo prima ancora che uscisse nelle librerieerano già state dedicate undici tesi di laurea. Un libro editoda Aracne, casa sempre molto attenta a tutto quel che riguardal’innovazione; e dove l’Autore, in fondo, è il lettorestesso che scrive, imparando dalle esperienze di persone vincenti,e dalle vite di grandi personaggi. “Faremo periodicheedizioni de “La svolta” – ha precisato Fortunato - aperte alcontributo di tutti i lettori: in pratica, un cantiere del rinnovamentoindividuale e civile, una sorta di “Manifesto inprogress” del Laboratorio Privacy Sviluppo”. (F.Fed)Giuseppe Fortunato“La svolta. Dal desiderio alla realtà”Roma, Aracne editrice - pp. 500, euro 94,00Nella buona e nella cattiva sorteLe storie d’amore si assomigliano. Leaccomuna la volontà di stare insiemeda parte di chi è coinvolto nel sentimentoamoroso. L’amore è coppia, binomioe si contrappone al vivere perse stessi, con i pugni chiusi. Questa èuna vicenda che parla di mani aperte,protese all’accettazione dell’altro cosìcom’è, ricercandone gli aspetti edificantia scapito di quelli demolitori. Hal’intento di essere un sms rivolto a tutticoloro che credono in una vita all’insegnadell’ottimismo e del sorriso, riuscendo sempread avvistare il faro che rischiari le notti senza luna e senzastelle, il faro dell’amore.Antonella Vandelli“Nella buona e nella cattiva sorte”Matarrese editore - pp. 96, euro 10,0040


Storie di fiori. I fiori di Bach raccontatiai bambini dai 3 ai 90 anniSilvia Cecchini, medico olistico, prescrivei fiori di Bach usando le indicazionidella sua guida interiore o testandolisul ritmo cranio-sacrale della persona.“Quando dovevo spiegare i fioria bambini e adolescenti – spiega l’autrice– non arrivavo a trovare le paroleche mi soddisfacevano completamente.E, quindi, ci viaggiavo sopra, e gli raccontavouna storia”. “Storie di fiori” èuna raccolta di fiabe “moderne” dedicata interamente alleproprietà e alle virtù dei fiori di Bach, un libro originalein cui l’autrice, immergendosi nella quotidianità ci fa capiredi volta in volta i contesti umorali dentro cui applicarela forza curativa dei diversi fiori.Silvia Cecchini“Storie di fiori. I fiori di Bach raccontatiai bambini dai 3 ai 90 anni”Roma, Edup edizioni - pp. 160, euro 8,00Corri cammello pazzoUna presenza inquietante, un delitto, unavita fino ad allora normale che cambiaimprovvisamente. Un medico non piùgiovane, dal passato dissoluto e gaudenteche, perseguitato da una donna misteriosa,si ritrova solo, abbandonato dallamoglie che non lo perdona. Mario Schioppa,giunto con questo romanzo alla suaterza fatica letteraria, presenta il racconto appassionantedi un’esistenza sospesa tra memoria e futuro. Il percorsodi espiazione di un uomo che alla fine ritrova se stesso primain carcere, poi in un mondo sconosciuto e lontano, mapieno di fascino e di mistero.Mario Schioppa“Corri cammello pazzo”Napoli, Marotta & Cafiero editori - pp. 56, euro 8,00Dislipidemie. Prevenzione CardiovascolareLe dislipidemie, spesso riscontrabili anchenei giovani, sono importanti fattoridi rischio di cardiovasculopatie aterosclerotiche.Questo volume intende fornirein modo chiaro, sintetico, ma nellostesso tempo esaustivo, le nozioni necessarieper un aggiornamento su questocomplesso e importante argomento alloscopo di utilizzare nel migliore dei modi le tante informazioniche frequentemente vengono diffuse dalla letteraturaspecialistica. “Un medico correttamente informato nonsolo cura meglio i propri pazienti – riporta Aldo ZangaraIN EDITORIAnella prefazione – ma anche li educa” proponendo loro unostile di vita corretto, un costante impiego dei farmaci e unaregolare assiduità dei controlli. In pratica un’autocura consapevolee, ancora meglio, una prevenzione efficace.Aldo Zangara“Dislipidemie. Prevenzione Cardiovascolare”Torino, Edizioni Minerva Medica - pp. 144Lo spirito del tempo fra musical e manga“I versi di Massimo Pacetti contengono e superano i caratteridella Post- modernità per rappresentareuno scenario magmatico e di crisiidentitaria dell’essere umano. Dell’autoresi coglie l’immanente senso deltragico ma, soprattutto, l’ironia sociale,il giudizio grave di una percepita anormalitàdi questo tempo, perso nella ricercadi cose vane” afferma DeborahD’Agostino, direttore della “Collana Attualista”delle Edizioni Artescrittura, nellapresentazione del volume. Una raccolta di poesie che esplorala società edonistica contemporanea, in cui la bellezza, ormaimerce a disposizione dei potenti, utilizzata nell’immagineogni giorno, trasforma il mondo, quasi in un gioco dell’assurdo,in un posto più brutto, dove tutto è oggetto di consumo,dove tutto è in vendita, anche e soprattutto il corpodi uomini e donne ridotti a pezzi di carne senza voce.Massimo Pacetti“Lo spirito del tempo fra musical e manga”Roma, Edizione Artescrittura - pp. 98, euro 13,00La fattoria delle ultime caseIl primo tenero e non dichiarato amore diun adolescente per una sua coetanea, lascoperta della natura, l’amicizia leale, laprofonda intesa con la propria comunità:“La fattoria delle ultime case” è un romanzoche ha la forza delle cose semplici.Mentre si avvicinano alla casa delle sue origini,un padre racconta al figlio la sua giovinezzache si è svolta in un tipico paese toscano, in unacampagna che oggi non esiste più, intrisa di buoni segreti edi saggezze antiche. Insieme a Vittorio, protagonista dellavicenda, di pari passo con le sue ansie e il suo diventare adulto,scopriremo i misteri della Collina degli spiriti e la meschinitàdella truffa di un sagrestano ai danni della sua chiesa.E anche quanto possa essere grande e generosa l’amiciziadei più deboli, e quanto fascino portino con sé i libri scopertiper la prima volta, e l’incertezza, l’assurdità e l’infinitabellezza della vita.Valerio Verdiani“La fattoria delle ultime case”Orbetello, Editrice Effequ - pp. 176, euro 11,0041


VITA DEGLI ORDINIRomaEsposti anonimiSempre più spesso pervengonopresso l’Ordine segnalazioni anonimeche attengono alla pubblicitàsanitaria effettuata in violazionedella legge 175/1992 esucc. mod. ed integr., o in meritoa comportamenti tenuti da medici-chirurghie odontoiatri, ovveroanche per denunciare la presenza abusiva di personenon legittimate all’esercizio della professione medica/odontoiatricapresso studi o centri. L’ordine, inesecuzione della norma istitutiva, è tenuto a dare seguitoad ogni segnalazione, ancorchè anonima. Pertanto,a volte puo’ capitare che siano già stati effettuatigli accertamenti di competenza (richiesta di interventoai NAS e alla ASL territorialmente competente,istanza di chiarimento ai direttori sanitari, ecc…),di cui però non possono essere informati coloro cheanonimamente hanno provveduto alla segnalazione eche lamentano una presunta inerzia dell’Ordine. Ciòposto, si invitano coloro che intendono attivare procedureistruttorie ordinistiche, a comunicare altresì irecapiti personali, in modo tale da poter permetterenon solo all’Ordine di completare l’iter istruttorio, maanche di rendere conoscibile l’attività che gli uffici prepostisvolgono diligentemente nel rispetto della tempisticaimposta dalla legge 241/1990. Inoltre è sempregarantito l’anonimato degli esponenti, fatto salvoquanto previsto in ordine ad eventuali richieste dellaMagistratura ed alla trasparenza degli atti amministrativia cui ogni Ente pubblico è soggetto.LuccaOdontoiatria pro L’Aquila.Costituito il ComitatoI quattro presidenti delle CAOdella Regione Abruzzo hannoformalmente costituito, l’11aprile 2009, il comitato denominato:“Odontoiatria pro terremotoL’Aquila 2009”. Ilcomitato è un’associazione privatisticache non perseguescopi di lucro ed è costituito allo scopo di raccoglieree distribuire fondi al fine di devolverli e destinarli afavore degli odontoiatri, delle loro famiglie e dell’odontoiatria, colpiti dal sisma dell’ aprile 2009. Il presidentedel comitato è il dottor Luigi Di Fabio, presidentedella CAO del L’Aquila, il vice presidente è ildottor Rocco Del Conte presidente della CAO diChieti, il tesoriere è la dottoressa Albina Latini presidentedella CAO di Teramo ed il segretario è il dottorGiovanni Del Fra presidente della CAO di Pescara. Lascelta di costituire il comitato permette di rendere facilee soprattutto immediata la raccolta di offerte e difondi a favore degli odontoiatri abruzzesi così duramenteprovati dalle tragiche vicende di questi giorni.Chi fosse interessato a devolvere fondi può farlo intestandole donazioni al seguente indirizzo: ComitatoOdontoiatria pro terremoto L’Aquila c/c 0721-000155858 Iban: IT07D0604040440000000155858presso la filiale: 40440 - Avezzano, sede della banca:06040 Cassa Risparmio provincia dell’Aquila.PerugiaConsenso informato. Nuovoorientamento della CassazioneL’assenza di consenso, in mancanzadi esplicito rifiuto,quando l’intervento ha prodottoun beneficio per la salutedel paziente non fa incorrere ilmedico in responsabilità penale.Ove il medico sottopongail paziente ad un trattamentochirurgico diverso da quello inrelazione al quale era stato prestato consenso informato,e tale intervento, eseguito nel rispetto dei protocollie delle leges artis, sia concluso con esitofausto, nel senso che dall’intervento stesso è derivatoun apprezzabile miglioramento delle condizioni di salute,in riferimento, anche alle eventuali alternativeapprezzabili, e senza che vi fossero indicazioni contrarieda parte del paziente medesimo, tale condottaè priva di rilevanza penale, tanto sotto il profilo dellelesioni personali quanto sotto quello della violenzaprivata.Quella del medico è una professione di “pubblica necessità”ed è per questo che tale attività non ha bisogno,per legittimarsi, di una scriminante tipizzataquale il consenso del paziente al trattamento cheescluda l’antigiuridicità di condotte strumentali altrattamento medico, anche se attuate secondo le regole.42


FORMAZIONEdi Maurizio Zomparelli (*)Attacchi di panico,patologia insidiosaUn attacco di panico,secondo il DSM IV,è caratterizzato dasomatizzazioni varie, comepalpitazioni, cardiopalmo,dolore toracico,agorafobia, asfissia, mancanzadi equilibrio, tremore,parestesie varie, pauradi morire o meglio sensazionedi morte immediata,viene generato o mascherapatologie psichiatrichecome la depressione, il disturbopost-traumatico dastress, il disturbo ossessivocompulsivo,l’ansia reattivae quella generalizzata,la fobia sociale, uncorollario eziologico, vastoe complesso da identificaree curare.L’anamnesi raccolta inquesti pazienti narra di situazioniconflittuali ambientalilavorative o nell’ambitofamiliare o nellasfera affetiva o nei rapportiinterpersonali sociali. Ingenere esiste un aumentodello stress, inizialmentenon considerato dai soggetticolpiti, una sorta diminimalizzazione delleproblematiche ed unaesplicita volontà a non stimarnel’importanza e laconoscenza delle stesse.Il perpetuarsi dello stresse delle situazioni che lo alimentanogenerano il primoepisodio di attacco dipanico, che coglie impreparatochi ne viene colpito,lo stupor ed il traumaè il primum movens dell’attivazionedi sistemi ripetitiviche rappresentanola matrice comportamentaledegli stessi fenomeni,una sorta di rituale prevedibilee perpetuabile.Una graduale perdita dellapercezione reattiva comportamentale,attivata dauna superficialità cognitivadi se stessi è alla basedella esposizione dei soggetticolpiti da questa patologia,il risultato è e consistenella sorpresa alla reazionead eventi esterni edimprevisti della vita, moltofrequenti ai giorni d’oggi,grazie ai continui cambiamentiambientali sia dellavoro, che del costume sociale.Quali sono le armi dellopsichiatra o dello psicoterapeutaper affrontare consuccesso questa patologiainsidiosa, dal costo socialee lavorativo sempre più crescente?La prima è quella della ristrutturazionecognitivaattraverso un vero e proprioallenamento a riconoscerel’io, attraverso ilproprio comportamento,all’osservazione di se stessie della propria reattività,alla conoscenza delproprio condizionamentoed alla ricostruzione e modificazionedei proprischemi culturali e comportamentali,quindi, lasuccessiva apertura a nuoveconoscenze di se stessied alla capacità di ampliareil nostro microcosmocomportamentale, oramaicodificato e prevedibile,verso quello più universaledell’adattamento espo-nenziale alla conoscenza ecapacità di modellarsi ainuovi eventi.La seconda è quella di attuaretecniche di rilassamentocome quella dellarespirazione addominalefrazionata, alla capacità dicontrollare i sintomi del panicoattraverso il controllodel sistema respiratorio edi quello emotivo, alla risoluzionedella rigidità muscolareo del tremor.Quando si ottiene una stabilizzazionedi queste duefasi di recupero, si inizia laterza fase, quella di esporreil paziente al controllodelle situazioni che lo angosciano,in particolare aisoggetti che manifestanoagorafobia, fobia sociale,ansia sociale e reattiva acause ambientali o lavorative.Questa fase se bencontrollata permette un rapidorecupero delle propriecapacità reattive a riconoscereil problema e quindiad evitarne l’ansia anticipatoria,preambolo all’attaccodi panico. Per il successodi queste tre fasi è indispensabileanche il coinvolgimentodei familiari deisoggetti colpiti, spesso causadelle distorsioni o dei disturbidel comportamentodei pazienti stessi. •(*) Dirigente Medico dellaClinica AddominaleEUR di RomaDocente della Societàmedica italiana di psicoterapiaDir. RiccardoArone di Bertolino43


IN ATTENZIONEL’uomo nero sulle autostrade del Webdi Mauro MiserendinoÈquasi buio. Ci troviamo in una città sconosciuta, dalle vetrine illuminate. Teniamostretta la borsa perché ci è stato detto che si aggirano molti delinquenti. Ci vieneincontro un bambino che guarda le merci dietro i vetri. Mentre osserva un signorelosco, seminascosto da cappello e impermeabile, lo avvicina,gli dice che c’è un luna park ancora più luminoso. Lofa salire in macchina e lo porta via. Se questa scena si verificassedi fronte ai nostri occhi, il losco signore non farebbemolta strada: chiameremmo il 113 e almeno dovrebbespiegare delle cose. Ma purtroppo è una metafora.Le strade sono quelle di Internet, i loschi signori sono tantie non li vediamo, i bambini di fronte alle vetrine peròpotrebbero essere i nostri figli che girano in cerca di trasgressionia nostra insaputa. Non è così raro. Il 91 per centodei minori di 18 anni naviga in rete. Il 27 per cento usale chat per dialogare con altri ragazzi da lontano, in temporeale. Dei patiti del dialogo in diretta, otto su dieci comunicanosenza l’aiuto o la supervisione di un genitore.Anche in conseguenza di ciò il 10 per cento dei minorenniammette di avere avuto “relazioni pericolose” sul Web.Sono dati della polizia giudiziaria. Li snocciola AlbertoPellai, psicologo dell’Università di Milano e psicoterapeuta,esperto di problemi dell’infanzia. Per anni ha trattatoe scritto libri sul bullismo e l’abuso. Ora però parla allaplatea di un Centro convegni di Erba, a genitori ed educatori,ed avverte: è anche tempo di dedicarsi alle insidiedella telematica; ad esempio, di ascoltare con attenzionela storia di quella figlia di una sua amica che, in quinta elementare,chattando da casa con la “cuginetta”, veniva invitataa un party, ma alla fine non ci andava perché in quell’istantela sua cuginetta vera ha bussato. Chi era in lineaal posto di quella bambina, ce lo dice ancora una volta lapolizia postale: 205 arresti per pedofilia on line e 4007 denunciatifino a tutto settembre 2008; 3949 perquisizioni;273 mila siti Internet perquisiti, e di questi 10 mila conmateriale pedopornografico. Dunque, dall’altra parte c’eraun adulto in cerca di “prede”. E da questa, fortunatamente,una bambina che parlava con i genitori. Ma il 75 percento dei ragazzi non lo fa, tiene il segreto. Perché?Perché Internet è una brutta bestia. È un mezzo di dialogo,di scambio di idee, intanto. E poi aiuta a trasgredire.Due cose diverse che però sono fatte per i giovani. Partiamodal dialogo, dalle scolaresche che vanno in gita e sulpullman non cantano più ma si mandano i messaggini smscon il telefonino. Salvo poi non parlarsi il giorno dopo, farfinta di non conoscersi. Succede anche questo… La docciafredda, invece, la scoperta casuale che mette in allarme,capita a partire dalla quarta-quinta elementare, quandoi bambini iniziano ad usare la rete per fare le ricerche.“Su Internet non ci sono fasce protette”, spiega il professionistadelle nuove Tecnologie di Comunicazione AlbertoClerici. “Certo, ci sono programmi ‘click-sicuro’ da dovei genitori possono scaricare filtri per proteggersi dallapossibilità che i figli vadano dove non devono”. Ma l’avvertenzaserve a poco con le chat, dove si annidano spie,un po’ come i ‘cavalli di Troia’, i software-spia che ci controllanodurante il collegamento per tracciare i siti che visitiamoe consentire ad aziende o pseudo-tali di farci pervenirein genere proposte di marketing. La chat agganciail bambino in modo naturale. Un compagno di scuola annunciache c’è un canale riservato, dove ci si può parlaresenza parlare, traducendo i pensieri sulla tastiera.“In teoria si dovrebbe dialogare tra ragazzi – dice Clerici –. Ma anche qui ci può essere l’intruso; dopo pochi convenevolichiede quanti anni ha il bambino o dove abita, a chepiano, in che scuola va, quando esce. Certo, uno scenarioSu Internet non ci sono fasce protette.I programmi ‘click-sicuro’servono a poco con le chat44


IN ATTENZIONEBisogna mettersi in gioco, condividerequel computer, non chiudere la tecnologianella stanza del figlio ma collocarlain un posto dove la usano anche i grandi‘estremo’. Ma dovremmo avvertire per tempo i nostri figli,dirgli di non fornire mai i loro e i nostri dati, di non accettarecontatti personali. Ciò significa condividere con lorole esperienze in Rete. Non basta conoscere i trucchi percontrollare, tornati dal lavoro, che strada ha percorso ilnostro figliolo utilizzando il tasto ‘cronologia’. Bisognamettersi in gioco, condividere quel computer, non chiuderela tecnologia nella stanza del figlio ma collocarla inun posto dove la usano anche i grandi. Questi ultimi devonoper primi imparare a conoscere le nuove tecnologie;in pratica è bene prendano la ‘patente di navigazione’ insiemeai loro figli prima di mettersi sulle strade virtuali congli stessi pericoli delle strade reali”.L’invito a dialogare prima della doccia fredda diventa orocolato nelle questioni di sesso. Il tempo della trasgressionepuò esordire molto prima dei primi impulsi sessuali,per discorsi fatti a scuola. “È sera. Vostro figlio vi aspettaa casa da solo. Digita un indirizzo, sbaglia una consonantee ancora una volta… il gatto e la volpe della rete sonoin agguato, stavolta magari non sono interessati ad arpionarebambini, ma solo ad avere tanti click e tanta merceda distribuire, in questo caso pornografica. Il ragazzinoentra così nella stanza segreta degli adulti, vede messaggiche lo eccitano, capisce di trasgredire e quando voi rientratespegne il computer. In genere non vi parla, ma la seradopo rientra in quel sito, ne diventa utilizzatore abituale”.Stavolta il pericolo non è l’‘uomo nero’, ma la conseguenzasull’educazione, in particolare su quell’educazionesessuale che la scuola non fa e il Parlamento nonproduce (ha elaborato e dimenticato almeno 20 propostedi legge). Un’educazione che forse manca soprattutto aimaschi. Rivela Pellai: “Il 95 per cento delle femmine arrivaal menarca avendone parlato con la madre; il 95 percento dei maschi arriva alla prima eiaculazione senza averparlato con nessuno. Sono individui che si vergognano aparlare di sessualità, e combattono quei discorsi che pococapiscono ma che li riguardano tremendamente con sorrisidi spavalderia e scherno, o mostrando alle povere compagnele fotografie inviate sul telefonino da ragazzi piùgrandi. Il paradosso è che mentre i nostri padri in generenon volevano parlarci di sesso, noi vorremmo ma i nostrifigli hanno già chi gliene parla, disordinatamente, senzaeducare ma in genere divertendo”.A questo punto dobbiamo correre ai ripari. Da una parteprendendo atto che la porta che i nostri genitori ci tenevanochiusa, qui è spalancata e bisogna parlare di sesso esessualità con i figli, restando noi stessi, dando risposteprudenti, ma senza omettere nulla. Dall’altra imparandoa gestire la trasgressione dei nostri ‘cercatori di sensazione’,perché tali sono tutti i figli quando – tra i 10 e i 14 anni- si staccano dal mondo dei genitori.“Bene o male – spiega Pellai – noi abbiamo imparato aguadagnarci il giornaletto ‘piccante’, prima ammonticchiandoi soldi, poi inventando una scusa per il papàe un’altra per il giornalaio. E dopo che la fatica erastata premiata riprovavamo a distanza di mesi. Ciò checonquistavamo aveva un valore commisurato ai nostritimori e a quelli delle nostre compagne. A sua volta,ciò oggi ha per noi un valore che dovremmo trasmettereai nostri figli in cerca di sensazioni, insegnando loroche tv e computer hanno degli orari, che dietro undivieto ‘per il bene di’ non c’è un paese dei balocchi nascostoma solo il pericolo di un vuoto”. •45


SOCIETÀLe (in)finite possibilitàdell’innamorato virtualedi Antonio GulliLa rapidissima diffusione di Internet e la rilevanza che questo “mondo parallelo”sta avendo nella vita delle persone – rappresentando una vera e propriarivoluzione in tutti gli ambiti della quotidianità, sia pubblica che privata –suggerisce l’ipotesi di essere in presenza di un vero e proprio salto evolutivo nelmodo in cui l’uomo intrattiene unrapporto con se stesso attraversoil mondo. Èun’innovazione cheha inciso nel nostromodo di vivere– e continueràa trasformarcisempre più– che può essereparagonata alla diffusionedella correnteelettrica nelle case. Se ilpianeta non è rimasto più lostesso dopo l’avvento “dell’interruttore”,ogni ambito della nostra esistenza non può più considerarsitale – si pensi alla salute, al lavoro, agli affetti o alsemplice incontro con gli altri – con la possibilità, attraversoun click, di curarsi, lavorare, innamorarsi o, più semplicemente,sentirsi meno soli. In sostanza Internet ha cambiatopelle all’umanità riuscendo a cambiare ognuno dinoi. Immaginiamo che ogni computer fosse segnalato dauna lampadina colorata e, ora, di poter sorvolare la terradi notte: lo spettacolo cui assisteremmo sarebbe senza dubbiofantasmagorico. Milioni e milioni di luci colorate chesi rincorrono per tutto il pianeta accendendosi e spegnendosisenza posa. Milioni e milioni di persone che – per leragioni più disparate – entrano ed escono dal Word WideWeb offrendo fisicità a ciò che materiale non è. Questanuova “realtà” ha colonizzato la mente e il cuore modificando– per qualità e intensità – ognuno di noi. La mente,avendo favorito in essa una nuova percezione di libertà; ilcuore, per aver abbattuto “lo spazio e il tempo” che puòdistanziarci dal nostro desiderato interlocutore.Sembra passato chissà quanto tempo da quando questoInternational Network – in una parola Internet – si è impossessatodelle nostre quotidianità. E in effetti, dalla nascitadi Arpanet – un sistema ingrado di collegare i computertra loro mediantetelefono senzadover necessariamentepassareper un “collegamentodedicato”– sonopassati quasicinquant’anni.Erano gli anni Sessantaquando questosistema cominciava afunzionare permettendo a uncerto numero di macchine di “interagire” tra loro. Oggi,con il sistema PPP (Point to Point Protocol) siamo in presenzadi un protocollo che si potrebbe definire di “democraziainformatica”. Attualmente, la possibilità di esseresu Internet non si lega più nemmeno al luogo in cui ci troviamo:il popolo delle cosiddette “pennette”, ovvero la chiavettache ci permette di navigare attraverso un portatile inqualsiasi luogo, è in forte espansione. Ma al di là dei datistorici riferibili all’inverarsi di questa “realtà parallela”,quello su cui è forse più interessante soffermarci è la mutazioneantropologica che ne è seguita.Il cyberspazio è l’immenso; è il non misurato né misurabile.Lo possiamo definire la placenta universale in cui fluttuanogli uomini del nuovo tempo. Si potrebbe dire che,come siamo passati dall’homo erectus all’homo habilis; daquello faber all’homo sapiens, oggi si è affermato un altrotipo di umano: il cybernauta. Ovvero, l’uomo della “realtàvirtuale”. Ma quanto virtuale? Se con la televisione abbiamoguadagnato un senso del reale del tutto nuovo, conInternet siamo in presenza di una vera e propria “terza realtà”.Se la prima è possibile individuarla in ciò che la realtàè “in sé e per sé”, ineffabile e immanente nelle nostrevite; e se la seconda è quella che noi riusciamo a inter-46


pretare, così come viene percepita in base a ciò che noisiamo in relazione ai nostri vissuti e alle esperienze chesi vivono; con Internet la realtà diventa quella che noi costruiamoseguendo un immaginario e un desiderato chetrova pochi ostacoli nell’affermarsi. Si potrebbe dire –malignamente – che siamo in presenza di un tipo di umanoidecon “milioni di paia di scarpe ma senza piede”? Diun tipo di umanoide che si realizza tutto nell’esserci ascapito dell’essere? Non c’è dubbio che il “navigare intensamente”possa incidere in profondità sulle attività cerebralie sulle loro forme, sulla capacità o sull’interessea tener vivo e a seguire il vincolo logico della razionalitàsia formale che sostanziale. In altre parole che ci si puòmettere in gioco le coordinate mentali fondamentali. Maquesti sono i rischi. Il cattivo uso dello strumento e dellepossibilità che a questo si legano è più materia che siriferisce alla mancanza di una vera e propria educazioneal mezzo. Fatto sta che oggi come gettiamo l’occhio sull’orologioda polso che ogni mattina vestiamo per regolareciò che dobbiamo fare, così accendiamo il computerper sapere cosa è successo nel mondo, cosa dobbiamodire, dove dobbiamo andare e, non in ultimo, sapere chici ha pensato. Ovvero, se quel “messaggio in bottiglia” –essendoci collegati la sera prima in uno di quei centinaiadi siti che promettono l’incontro con l’“anima gemella”– ha trovato occhi attenti e un cuore disponibile. Soloin Italia questi siti sono decine e solo per approssimazionepossiamo accostarli alle vecchie “agenzie matrimoniali”.Qui il rapporto è diretto; si leggono le presuntecaratteristiche dell’altro e le poche e scarne righe diciò che l’altro desidera e via. Via in chat. Dalla “stanzaLa seduzione delle molteplici possibilitàpuò farci svalutare il “reale” già trovatoSul palcoscenico della vita virtualele parole e le espressioni emotivespesso riescono a trasmettere addirittural’immagine della personapubblica”, se l’incontro risulta interessante, si passa aquella “privata”, in modo che altri non possano leggeree intervenire. Ed ecco che ci si ritrova – come in un salotto– a parlare di sé, della propria quotidianità, dei proprisogni e di ciò a cui aspiriamo. Lagnanze e soddisfazionisi rincorrono. Del resto è facile parlare con una personache non si guarda in faccia. Questo potrà costituireun problema, ma solo dopo. Per il momento sul palcoscenicodella vita virtuale le parole e le espressioni emotivespesso riescono a trasmettere addirittura l’immaginedella persona, i suoi occhi, il suo profumo, il suo mododi ridere. In sostanza tutto il potere del chatter è datodalle parole. Da qui l’idea che le chat – per la mancanzadi una reale fisicità – rispecchiano una natura tuttafemminile (Cfr., Troiano – Petrone, 2001). Dalla chat,alle e-mail; dalla telefonata all’incontro reale. Ma l’esperienzacondotta dal soggetto non si esaurisce con l’incontro.Il reale è sempre qualcosa che aggiunge qualcosa.Nel bene o nel male, esso è sempre – al contempo –qualcosa di più e di meno. Ma in tanti casi le cose vannobene: oramai tanti altari o municipi hanno istituzionalizzatocoppie che si sono conosciute tramite Internet.Ma un’altra forma dì esperienza ha guadagnato il sensodel reale: e questa è la “possibilità”. Ovvero, l’impressionedi avere sempre a portata di mano un’altra opportunità.Nel mondo fantastico di Internet tutto è possibilee immaginabile e soprattutto è pensabile come attuabile.Mentre si esplora l’altro sconosciuto, un segnale ciinforma che altri interlocutori bussano alla nostra porta.In questo caleidoscopio di nuove possibilità il sogno siaccende e si spegne. Il “principe azzurro” o la “principessadi marzapane” possono celarsi proprio dietro quelsegnale. Il reale è sempre il reale: richiede sempre un adattamento.Il sognare o lo sperare, al contrario, non ha confini.Dietro quel segnale ci potrebbe essere proprio quellui o quella lei più “reale di quel reale” che stiamo scoprendo.Cliccare o non cliccare per andare a vedere – aquesto punto – diventa il vero problema. La seduzionedelle molteplici possibilità può portarci continuamente“altrove”; ci può afferrare, imbrigliando la mente in ungioco svalutativo circa il “reale” già trovato. Anche qui –come nella realtà vera – o prima o dopo ci si dovrà accontentare,pensando che tutto ciò che è possibile puònon essere realizzato. Rimanere solo un sogno. •SOCIETÀ“47


MOSTREed esposizioni in Italiaa cura di Anna Leyda CavalliLE ARTI A FIRENZE TRAGOTICO E RINASCIMENTOAOSTA – fino al 1° novembre 2009Affascinante percorso espositivo che documentail periodo di passaggio dall’artegotica a quella rinascimentale tra lafine del Trecento e i primi anni del Quattrocento.MAR – Museo archeologico regionaletelefono: 0165 31572 – 0165 275902www.regione.vda.itROMA.LA PITTURA DI UN IMPEROROMA – fino al 17 gennaio 2010Esposte al pubblico le immagini che decoravanopalazzi, templi e tombe antichenel periodo che vede l’evoluzionedella cultura romana dal suo apice alladecadenza tra il I secolo a.C. e il V secolod.C.Scuderie del Quirinaletelefono: 06 39967500www.scuderiequirinale.itCLÄY. LIBERTY A BOLZANOBOLZANO – fino al 19 dicembre 2009Esposte le opere dei grandi maestri delloJugendstil bolzanino tra fine XIX einizio XX secolo, da Carl Moser a AloisDelugg, ai fratelli Stolz, ad Anton Hofer.In mostra anche arredi dell’epoca.Palazzo Mercantiletelefono: 0471 979711www.comune.bolzano.itCAPOLAVORIDELLA MODERNITÀ. OPEREDALLA COLLEZIONE DELKUNSTMUSEUM WINTERTHURROVERETO (TN)fino al 10 gennaio 2010Oltre duecento capolavori assoluti dellastoria dell’arte del XX secolo dallecollezioni del museo svizzero KunstmuseumWinterthur.MART – Museo d’arte modernae contemporaneatelefono: 046 4438887www.mart.trento.itIL CIBO IN POSA. DIPINTIIN EMILIA TRA ’600 E ’700BOLOGNA – fino al 1° novembre 2009Interessante rassegna dedicata al generepittorico denominato “natura morta”con dipinti eseguiti in Emilia tra il Seicentoe il Settecento.Accademia di Belle Artitelefono: 051 4226411 (ingresso libero)www.accademiabelleartibologna.itSCAPIGLIATURA.UN PANDEMONIOPER CAMBIARE L’ARTEMILANO - fino al 22 novembre 2009Duecentocinquanta opere, tra dipinti,sculture, grafiche e incisioni, celebrerannola Scapigliatura, il movimento artisticoe letterario che nacque nel capoluogolombardo e che qui si affermò.Palazzo Realetelefono: 02 54915www.ticket.it/scapigliaturaCHAGALLE IL MEDITERRANEOPISA – fino al 17 gennaio 2010In esposizione centocinquanta opere,selezionate dalle storiche edizioni Tériade,provenienti dalle più importantiistituzioni pubbliche francesi, come ilMusée National Marc Chagall di Nizza,il Centre Pompidou di Parigi, il MuséeMatisse di Le Cateau Cambrésis e dacollezioni private.Palazzo Blu, telefono: 050 500197IL MONDO DI QUENTIN BLAKEGENOVA - fino al 10 gennaio 2010Per la prima volta in Italia una rassegnadedicata all’opera di Quentin Blake, ilpiù grande illustratore inglese, con oltrecento tavole originali, realizzate soprattuttoad acquerello.Museo Luzzati a Porta Siberiatelefono: 010 2530328www.museoluzzati.it48Marc Chagall, “La passeggiata”, 1917-18, olio su tela,San Pietroburgo, Museo di Stato Russo


ARTEDomenico Lo Russo, arte e medicinafacce sovrapposte delle stessa medagliaLe opere di Domenico Lo Russo, rappresentano laforma e la bellezza. Nulla di strano per un artistache è anche medico ed attinge alla quotidiana esperienzadi un chirurgo plastico. Direttore della Scuoladi specializzazione in Chirurgia plastica ricostruttivaed estetica dell’Università di Firenze, Lo Russo ha dipintosin dalla giovane età sposando ed intrecciandole due passioni della sua vita. Infatti l’arte, per Lo Russo,non è “altra cosa” rispetto alla professione medica,ma un’estensione o ibridazione della medesima disciplina.La pittura e la chirurgia plastica sono facce sovrappostedi una stessa medaglia. La pittura, la più metafisicadelle arti, perché “la pittura è cosa mentale” –scriveva Leonardo Da Vinci – elegge la mente e la telacome campo di battaglia, mentre la meno metafisicadelle “arti mediche”, la chirurgia, nata anch’essa suun campo di battaglia, erede del primo tentativo fattoda un uomo per sanare con la lama il danno prodottoda un’altra lama, elegge il corpo…Una disciplina sconfina nell’altra: dall’una si scorge,in filigrana, l’altra. L’arte e la scienza medica sono ildentro e il fuori della stessa finestra che dà su un paesaggioinfinito e assolato; un paesaggio, tuttavia, chenon lascia intravedere né orizzonti né cattedrali, masolo altre battaglie e altri eserciti schierati contro iltempo. Non vi è soluzione di continuità fra il sapereretinico e quello epistemico di chi si affaccia a quellafinestra. Entrambe, queste due forme di sapere, sonoposte a fondamento del comune sentire ed operare siadel medico come dell’artista. E da quella finestra filtrasempre una luce meridiana, che illumina l’intelligenza,la ragione, la creatività, il cui fine ultimo è lasalute e la bellezza. In realtà vi è un pensiero più superbo,un sogno inconfessabile e terrificante al tempostesso: l’immortalità. •M. Tomarchio LeviLodovico ArginelliPITTORI MODENESI DAL 1500Alcuni anni fa ilConsiglio dell’Ordinedei medici e degliodontoiatri diModena decise diimpreziosire le copertinedel proprioBollettino mensilecon l’opera pittoricadi artisti locali.Quelle opere, selezionatedal dottorLodovico Arginelli,consigliere dell’Ordinenonché presidentedell’Associazionemedici artistidi Modena e provincia,sono oraraccolte nel catalogo“Pittori modenesidal 1500”. “La raccolta dei quadri – afferma il presidentedell’Ordine Nicolino D’Autilia nella presentazione – puressendo sicuramente incompleta, rappresenta un validotentativo di coniugare la territorialità dei pittori, la cosiddettamodenesità, con la loro raffigurazione in un ambitostorico decisamente ampio, ben cinque secoli”.Lodovico Arginelli“Pittori modenesi dal 1500”Poligrafica Mucchi, Modena - pp. 14949


INFORMAZIONE50Emilio Carelli,le news sempre in direttaGiornalisti lo si diventa sul campo, con un po’ di polvere sullescarpe e a caccia di notizie. E non servono nomi illustri e ancormeno ‘sponsor’ importanti, ma preparazione e passione. Questo èquanto dice e fa (e di questi tempi non è poco) Emilio Carellidirettore del Tg24 di Sky. Per lui il quinto potere non è unostrumento per condizionare le masse ma il modo per rendere ilpubblico sempre più interessato, moderno, informatodi Ludovica MarianiIl suo Tg in cosa si differenziadagli altri?In un momento in cui l’informazionetelevisiva stasubendo un processo diomologazione, penso che ilTg24 rappresenti una “voce”nel panorama dell’informazionetelevisiva italianae questo per le scelteiniziali che sono state fattesei anni fa quando siamopartiti con l’idea di fare untelegiornale indipendente.Indipendente dalla politicapur trattandola molto, essendoanzi il telegiornaleche forse più di ogni altrofa informazione politica. IlTg24 è un telegiornale cheio considero equilibrato eobiettivo, sono questi gli ingredientiiniziali che nell’evolversidella situazionepolitica si sono rivelati poivincenti.In questo periodo si parlainsistentemente di libertà distampa. Per qualcuno è unfalso problema, altri la vedonominacciata, altri ancorane denunciano lascomparsa. Lei cosa crede?Penso che Italia ci sia libertàdi stampa. Questa èdata dal pluralismo dalletestate giornalistiche chein Italia sono tantissime,testate libere che possonodire quello che vogliono.Resta il fatto che quasi tuttii telegiornali, sia Mediasetattraverso al proprietàeditoriale sia la Rai perchéla legge lo prevede, sianoapparentemente controllatidal Governo. Questo aumentail rischio dell’omologazionedei direttori, adesempio, nominati tuttidalla stessa fonte e ad uncerto punto tutti un po’uguali. Però lungi da medal dire che non c’è libertàdi stampa in Italia, inquesto momento c’è eccome.Fortunatamente ci sonovoci fuori dal coro, esistonoeditori di opposizionemolto forti e così i lorogiornali.Ci saranno novità per lanuova stagione di Tg24?Continueremo con l’attualepalinsesto che prevedetrentanove edizioni in direttadel Tg nelle 24 ore. Èquesto il nostro punto diforza perché è un fatto chenessuno produce oggi unamole di informazione televisivacome noi. Punteremoa rafforzare l’informazioneeconomico-finanziaria nellafascia dalle 17 alle 19 eper questo stiamo lavorandoad un nuovo format chesperiamo di mandare in ondaentro novembre. Saràcondotto da Sarah Varettoche è la nostra giornalistadi economia.“Sogno un telegiornale tutto in direttadai luoghi dei“fatti


INFORMAZIONEQual è la sua opinione sullacrisi?È dura e nei prossimi mesipagheremo un prezzo salatosul fronte della disoccupazione.Sono però ottimistaper natura e pensoanche che il giro di boa stiaavvenendo proprio adesso,che ci sono già segnali diripresa e che il peggio siapassato.Ci spiega il suo amore perla diretta e l’interesse perle nuove tecnologie?Amo la diretta perché perme lo specifico della televisioneè la diretta, è andarein onda in tempo realedal luogo dove avvengonole notizie. Grazie anchead una flotta di 12 pulminisatellitari, che nessunoha in Italia, noi ci colleghiamoquotidianamentecon ogni parte del Paese econ i corrispondenti in tuttoil mondo. Fino a qualcheanno fa, quando ero alTg5, una diretta dagli StatiUniti costava milioni emilioni di lire. Adesso lenuove tecnologie, il digitale,la fibra ottica, consentonocollegamenti con costiinfinitamente più bassi,perché non approfittarne?La diretta dà più valore allanotizia?Certo, io sogno un telegiornaletutto in diretta dai luoghidei fatti. Oggi è possibile,oggi i nostri pulminivengono fatti funzionare daun tecnico, prima ce ne volevano7 o 8 solo per uncollegamento. Quanto allenuove tecnologie il digitalead esempio consente l’interattivitàe la possibilità diusare strumenti come iltouch screen che prima nonavevamo. Tutte queste opportunitàvanno sfruttate almeglio per offrire un serviziomigliore. Come ad esempiole sei finestre di active,che speriamo presto di portaread otto, e che danno lapossibilità al telespettatoredi scegliere attraverso il telecomandoquello che vuolevedere nel momento incui lo vuole vedere.La crisi economica ha incisosul vostro lavoro? Sela qualità costa...Eh lo so, ma su questi teminon sono autorizzato a parlareper Sky Italia.Quali criteri ha seguito performare il suo staff, e l’etàdel suo pubblico ha influitonelle scelte?Il nostro è un pubblico giovane,per giovane intendotra i 18 e i 55 anni, di targetmedio alto dal punto di vistasociale, economico e culturale.Un pubblico sensibilealle tecnologie quindi educatotecnologicamente eccoperché per questo pubblicoè stato più facile e interessanteaccedere ad una seriedi servizi che noi offriamo.Quanto all’età noi abbiamodeciso dall’inizio di puntaresui giovani. Quando ho cominciatoa lavorare su Tg24esistevano due possibilità:L’attuale palinsestoprevede trentanoveedizioni in direttadel Tg nelle 24 oreprendere cinque professionistiRai e cinque da Mediaset,dei grossi nomi che fosserouna garanzia di successo.Io ho scelto una squadradi tutti giovani sotto i 30 annidei quali mi interessava lapreparazione. Dovevano essereanche persone con entusiasmoe passione per questolavoro e che, dovendoandare in televisione, avesserodei volti piacevoli. Laselezione ha escluso poi tuttii raccomandati. È la veritàe ci tengo a dirlo, si è usatoun criterio puramente meritocratico.Eppure si era parlato dell’arrivodi un nome importante…Mentana? No.Oggi si parla tanto di economia,ma non ha la sensazioneche la gente siamolto distante dai grandisistemi che la regolano?Noi abbiamo fatto uno sforzoiniziale per essere comprensibilisia nei telegiornaliche attraverso la rubricaTg 24 Economia che va inonda alle 18.35, da sempremolto vicina al consumatore,al cittadino, ai suoi interessie alle sue tasche. Unarubrica che si prende mezz’oraal giorno per spiegare,per informare, per educaree per entrare anche nei meccanismicomplessi dell’economia,questo ci è stato unpo’ riconosciuto da tutti.Penso che oggi l’informazioneeconomica pura dellaBorsa interessi molte menopersone che 10 anni fa quandoci fu il boom della Borsadove anche la casalinga o ilpensionato investiva restandospesso ‘scottato’ dalle speculazioni.Oggi meno gentesi avvicina ai titoli di Borsa ec’è meno interesse mentrec’è più attenzione per tuttigli aspetti legati ai consumi,all’aumento dei prezzi e allaqualità. Argomenti che noitrattiamo oltre all’economiamondiale. Abbiamo fatto anchemolte inchieste per spiegareil perché di certi fatti ele assicuro che siamo statimolto severi. Come dicevoprima, punteremo a rafforzarel’informazione economico-finanziaria.E il pubblico vi ha premiato.Ma un direttore di Tgquando va a casa cosaguarda in televisione?Guarda i Tg e li guarda tuttiperché il confronto è sempreimportante, sempre interessante.Solo in secondaserata mi concedo un po’ disvago guardando qualchecanale di Fox o HistoryChannel che mi piace moltoo il National Geographic.Quello che aborro sono ireality e i giochetti televisivi,tutte cose che non mi dicononiente. •51


IL PALCOSCENICOSe… “Mrs. Robinson”…non arriva a fine meseDal successo a teatro con “Il laureato” alla nuova serie televisivaincentrata sul tema delle difficoltà economiche nell’Italia di oggi,Giuliana De Sio, vincitrice di due David di Donatello, ripercorre letappe della sua carriera trentennale tra cinema, tv e palcoscenicodi Paola StefanucciBella, intelligente, sguardoluminoso, sorrisocomunicativo, trent’annidi carriera (chi loavrebbe mai detto?), GiulianaDe Sio transita con incantevolebravura dal teatroal cinema e alla televisione.Apprezzata ed eclettica protagonistadi opere classichee moderne, Giuliana rendecredibile e indimenticabileogni personaggio da lei interpretato:dalla struggenteAdriana in preda alla folliadi “Notturno di donnacon ospiti” di AnnibaleRuccello fino all’inquieta (ealcolizzata) signora Robinsonde “Il laureato”. Ci piacerebbecitarli tutti, ma nonfiniscono mai….L’attrice salernitana debuttae trionfa in tv nel 1977 a soli19 anni nello sceneggiato“Una donna”. Da allora èstato un crescendo di successie riconoscimenti (meritati)tra cui anche due Daviddi Donatello per “Io,Chiara e lo Scuro” con FrancescoNuti nel 1982 e per“Cattiva” di Carlo Lizzani nel1991.Giuliana De Sio mi ricevenella sua accogliente casa romanadove, mi racconta, viveda 18 anni e risponde al-le mie domande con estremafranchezza.Signora De Sio, quando hacalcato per la prima voltaun palcoscenico?A 5 anni, al Teatro Verdi diSalerno, ma non come attrice,come ballerina durante ilsaggio della scuola di danza.Ero la protagonista di un ballettoin cui interpretavo ilruolo di una gallinella che venivaspennata da alcuni cuochie messa a bollire in pentola.Ho frequentato la scuoladi danza classica fino a 12anni. Poi purtroppo ho smesso,dico purtroppo perché ladanza era ciò che avrei volutofare nella mia vita.Perché non ha continuato?Mia madre mi tolse dalle lezioni.Diceva che non studiavo.Invece non era vero.Piansi molto. Quando divennipiù grande era troppotardi per riprendere. E poiho scoperto la vocazione e lapassione per la recitazione.Il suo debutto?A 19 anni nello sceneggiatotelevisivo “Una donna”. Erala vita di Sibilla Aleramo,poetessa e scrittrice italianadel Novecento. Nell’arco diotto puntate ho vissuto lastoria di Sibilla dai 15 ai 29anni: le sue vicende amorosetormentate, il femminismo,l’impegno sociale e politico.Era il ’77, allora in tvsi vedevano delle belle cose.Lo sceneggiato della domenicasera era un evento.“Una donna” ebbe un successoclamoroso. Venti milionidi telespettatori.Un record per l’epoca.Infatti, divenni famosa in unbatter d’occhio. Allora la tvera un mezzo molto diffusoe i canali erano solo due, lagente vedeva un programmadell’uno o l’altro e ne decretavail successo. Così ilgiorno prima non eri nessuno,il giorno dopo apparivicome la Madonna a tutta lanazione. Non come oggi chec’è da scegliere e quindi ilpubblico disperde l’attenzionein tante cose…Questa improvvisa popolaritàla gratificava?No. Fu uno choc fortissimo.Non ero preparata, piangevo.Sono passati trent’anni,mi succedono le stesse cose,non nella stessa misura, mami stupisco come allora. Misono rassegnata a vivere conil disagio di sapere che nonsono invisibile.Lei è un’attrice versatile esensibile. Ritiene che la suacreatività si esprima meglioa teatro, sul piccolo o sulgrande schermo?Un attore deve saper fare benetutto. I mezzi sono due:la macchina da presa e il palcoscenico.L’una catturaquell’attimo di verità, di concentrazione,di semplicitàche diventa cinema e l’altroè uno spazio che viene invasoprepotentemente dal corpoe dalla voce. Quando l’attoreriesce a trasferire un po’del minimalismo del cinemaa teatro e del massimalismodel teatro al cinema è un attorecompleto. Il teatro èun’impresa totalizzante, ti52


IL PALCOSCENICOsradica da casa tua per mesie per mesi, praticamente,abiti nel personaggio che deviinterpretare.Come, ad esempio, in “Notturnodi donna con ospiti”,650 repliche memorabili.Mi ricordo che andavo intrans in scena. Sono i personaggiche vengono da te.Dopo tanti anni il pubblicoviene in camerino mi imploraancora: “Ma Notturno,Notturno...” Era uno spettacoloenergetico, paralizzante,comico e drammatico.Recitavo nel mio dialetto cheè di una bellezza sorprendente.Ho avuto un’altra occasioneper usare la mia linguamadre, al cinema in“Storia d’amore e d’anarchia”di Lina Wertmüller.In televisione ho fatto dellecose che sono rimaste nellaStoria (televisiva). “Le manisporche” di Elio Petri conMarcello Mastroianni. “Cuore”di Edmondo De Amicisdiretto da Luigi Comencini.Facevo la maestra dalla pennarossa. “La piovra” che èstato un evento planetariodal Giappone alla Russia.Ora non è più così. Non tuttele cose che ho fatto in tvnegli ultimi anni mi piacciono,anzi. Ma bisogna tenerconto della potenza del mezzo.Io sono molto realistica.Quando recito, riempio i teatriperché sicuramente lo facciobene ma anche perché lagente mi conosce attraversola televisione. La sfida è dareil meglio di sé anche in uncontesto in cui non ci si sentecompletamente a proprioagio.Lei è in grado di spaziaredal versante drammatico aquello comico?Io ho una venerazione per gliattori comici. Sono superioria quelli drammatici. La vitaè tragicomica. Dovendoscegliere tra la tragedia e lacommedia, quando possoscelgo la seconda anche perchépossiedo entrambe lecorde drammatiche e comiche.Il teatro e il cinema tragicomicoè molto frequentatodagli anglosassoni. Inveceda noi o la tragedia ocommediona senza spessore.Esiste un punto di vistapiù interessante sulla realtàche comprende il basso el’alto, tutto il sacro e il profano,il celeste e il pedestre.L’interesse del pubblico peri camici bianchi sullo schermoè decisamente in salita.È un dato che si coglie attraversoi titoli che si moltiplicanoe dalle richieste chevanno sempre più in tale direzione.Le ha mai interpretatoil ruolo di un medico?No. Anzi, sìììì. Dieci anni fa,in un film per la televisionetedesca. Ero un chirurgo. Ricordouna scena mozzafiatoin cui venivo calata da unelicottero su un cargo peroperare d’urgenza un bambinoclandestino con unagravissima emorragia. Nonricordo il titolo, ma ho dellefoto con la mascherina daqualche parte.Il titolo?Ah, questa è dura. Gli attorivivono nel culto dellecose che hanno fatto. Io no.Non ho un blog, ho qualchevideocassetta ormaismagnetizzata, non ho dvd.Oltre a qualche fotografia,ho lì i premi (sono espostisu una mensola) ma primao poi li toglierò. Cambieròtutto (dice sorridendo congrazia irresistibile ma poiafferma con civetteria di esserepigra e di non aver maispostato nemmeno una sedia).Pensa che la bellezza perun’attrice sia decisiva perun calamitante approcciocon il pubblico?La bellezza ma di più il sexappeal sono una componentedel valore di un’attrice.Vale anche per gli attori.Teme le rughe?Nooo! Non ne ho. Temo gliattacchi di panico. Ne soffroda un anno. Hannosconvolto completamentela mia vita.Sono costretta a prenderetante pillole anche per unadolorosa colite ulcerosa.Psicosomatica mi hannodetto. D’altronde il malessereesistenziale è in crescenteaumento nella nostrasocietà e le malattie psicosomatichevanno di paripasso.Impegni recenti?Oltre alle otto nuove puntatedella fiction “Caterinae le sue figlie” con Virna Lisi,ho appena finito di girareieri in Calabria il film“Vorrei vederti ballare”conAlessandro Haber, GianmarcoTognazzi, Paola Barale.Protagonista è il ventunenneGiulio Forges Davanzatiche io ho scopertoe che recita con me a teatrone “Il laureato”.Lei che ruolo ha?Sono la madre di una ragazzinaanoressica.Progetti in cantiere?Tanti.Ce ne dica uno.Una nuova serie su un temadi grande attualità “Se nonsi arriva a fine mese”. •53


IL PROIETTORETrenta secondi contro l’AidsIn principio fu John Lennon. Il primo a usare la sua celebrità per una causa nobile comela pace. A quasi quarant’anni di distanza ormai è quasi indispensabile avere untestimonial del mondo dello spettacolo per le “cause” più diverse. E pensare cheall’epoca le critiche piovevano da ogni partesull’ex-Beatles. “La cosa peggiore dell’ar-Daniele Liottirivare troppo tardi è arrivare troppo presto”,sorride Giorgio Pasotti, uno degli attori preferitidi Gabriele Muccino, passato per piccolie grandi film d’autore come “Dopo mezzanotte”e “L’aria salata”, star della tv graziea “Distretto di polizia”.Pasotti è l’ultimo in ordine di tempo ad essersimesso in gioco a favore della sanità, dopoi colleghi Valeria Golino, Isabella Ferrarie i registi Francesca Archibugi e FerzanOzpetek. L’ha fatto girando personalmente uno spot perla campagna anti-Aids promossa dal Network Persone Sieropositive,finanziata dalla Abbott e patrocinata dai ministeridella Gioventù e delle Pari Opportunità. “Mi paresemplicemente obbligatorio che chi ha un minimo di popolarità,la metta a disposizione di una causa giusta”, dice.L’iniziativa, alla sua seconda edizione, si articola in duetempi: oltre allo spot, c’è un concorso, l’HiVideo, riservatoai giovani fra i 16 e i 26 anni. Il concorso prevede duesezioni, una audio e una visiva. I partecipanti possono mandarei loro spot al sito www.hivideo.it entro il 10 novembre.I più votati in rete e quelli selezionati da una giuria diesperti saranno premiati il 29 novembre, giornata internazionaleanti-Aids, in un serata all’Alcatraz di Milano.Per il suo mini-video di 30 secondi, Pasotti ha chiamato araccolta un pool di amici che vanno da Daniele Liotti aClaudia Pandolfi, passando per Pietro Taricone, Fabio Troianoe Martina Stella, testimonial della campagna 2008.“Hanno accettato con un entusiasmo commovente”, ricordal’attore, già regista di alcuni corti e un videoclip, premiatoa Roma due anni fa. Il suo piccolo film racconta unadi Maricla Tagliaferrinotte in una discoteca dove si aggira unospacciatore molto richiesto. Solo alla finementre scorre il claim “Amati... Ama... Divertiti...Usa la testa. Ferma l’Aids”, si scopreche spaccia preservativi.Coi suoi 36 anni, Giorgio Pasotti appartienealla generazione cresciuta nella pauradell’Aids: “Ne sentii parlare che avevo 15-16 anni e la mia prima reazione fu pensare:che sfortuna, proprio ora! Nel pieno dellascoperta sessuale, è stato una tegola sullatesta. Mi ha condizionato, tanto, ancheperché all’epoca si moriva velocemente e se ne sapevapoco”. E adesso ha deciso di mettersi in gioco perché:“Dopo gli allarmi iniziali, c’è stato un silenzio di quasidieci anni, durante i quali una nuova generazione s’è formatanell’idea sbagliata di un farmaco miracoloso cheavrebbe già debellato il virus. Invece non esiste ancoraalcuna cura: di Hiv si muore”.I dati del Centro operativo anti-Aids e dell’Istituto Superioredi Sanità, non sono rassicuranti: certo, la mortalità èscesa del 90 percento, attestandosi su un 9 percento, maancora una persona su quattro non sa di essere sieropositiva.È cambiata la popolazione che si infetta: in aumentogli eterosessuali e le donne, contagiate da un partner di cuinon si conosce la sieropositività. Andrebbe incoraggiatal’idea del test come ordinaria routine. Ma: “I soldi sonopochi, appena 500 mila euro per le campagne di prevenzione”,dice il viceministro della Sanità, Ferruccio Fazio,impegnandosi a portare spot e concorso all’attenzione dellaPresidenza del Consiglio. Sperando, aggiungono sottovocei responsabili del Network Persone Sieropositive, cheparlare di preservativo non sia un ostacolo. •54Da sinistra: Daniele Liotti, Giulia Elettra Gorietti, Luciano Scarpa, Claudia Pandolfi, Giorgio Pasotti, Martina Stella e Pietro Taricone


MUSICADigeridù, la voce degli dèiOggi lo suonano diversi gruppi musicali ‘etnici’, pop, folk e sperimentali, dato ilsuo timbro molto particolare, ma il digeridù (o didjeridoo, per chi vuolescriverlo per forza in inglese) è un antichissimo, addirittura preistoricostrumento musicale degli aborigeni australiani.Magica e suggestiva la sua origine:“All’inizio del tempo dei tempi - essiraccontano - al tempo della creazione,tutto era avvolto nel freddo e nel buio. Bunannstava preparando la legna per il fuocoe mentre controllava i tronchi vide cheuno era cavo perché le termiti lo avevanomangiato all’interno. Siccome voleva bruciareil tronco senza far del male alle termitivi soffiò dentro per liberarlo. Ed iltronco iniziò a suonare. Le termiti alloravolarono nel cielo e divennero stelle (...) e per la primavolta il suono del digeridù fu udito creare il suono sacrodel Tempo del Sogno”. Dalla preistoria mitica finoad oggi questo idiofono costituito da un tronco dirittoe cavo lungo circa un metro e mezzo o più, è lo strumentomusicale cerimoniale per eccellenza dei primiabitanti dell’Australia. La sua diffusione pare sia partitadal nord del continente, tra il Kimberly occidentalee il Queensland orientale, pur se la colonizzazione soprattuttoculturale dei ‘nuovi’ arrivati bianchi lo ha confinatonella Terra di Arnhem. Solo gli adulti iniziati aisacri misteri della Madre Terra possono suonarlo; ledonne no, a loro è perfino proibito toccarlo, per motiviche affondano le radici nella tradizione ma che, senzaessere antropologi alla Claude Lévi Strauss, possiamoforse collegare anche a tabù fallici.Oggi il digeridù viene suonato da quegli aborigeni strettamentelegati alla tradizione, ed in occasioni speciali,nelle cerimonie di iniziazione dei ragazzi, nelle canzonid’amore, durante importanti riti di scambi (baratti)e nelle funzioni funebri. Ogni brano viene eseguito condi Piero BottaliPer gli aborigeninon è solo musicama primadi tutto la melodiadella creazione,quelladel Tempodel Sognogrande solennità seguendo uno ‘spartito’spirituale ben preciso, rispettando ritmi eintervalli e pause per la respirazione; oppureproducendo un suono continuo, emessograzie alla difficile tecnica del respiro‘circolare’, simile a quello dei suonatori dilauneddas sarde, che si dice aiuti a mantenerel’apparato respiratorio libero e la mentesgombra dai pensieri. È bene dire che ilsuono del digeridù per gli aborigeni non èsolo musica ma prima di tutto la melodiadella creazione, quella del Tempo del Sogno,ricreata magicamente tramite le vibrazioni ricchedi bassissime frequenze, al limite dell’udibile, prodotteda un elementare tubo cavo nel quale si soffia adun’estremità. Nessuna sorpresa quindi, che il digeridùsia stato ‘catturato’ dalla ormai esangue musica occidentale,sempre assetata di novità: oltre a vari gruppipop, anche la gradevolmente vacua musica new age lousa da tempo quale veicolo alla meditazione. La musicoterapiaassicura che l’inaudibile banda di frequenzeinferiori ai 20 hertz emessa dal digeridù coincide conquella delle onde cerebrali umane alleviando i dolorimuscolari e donando un senso di pace, serenità e chiarezzadi visione interiore. Oltre ai gruppi pop ed ‘etnici’(che spesso di etnico non hanno proprio nulla, amplificatie schitarranti allo spasimo come sono) il meravigliosodigeridù - strumento sacro per gli aborigenie meditativo per gli occidentali - è caduto preda dei solitifanatici, chiamati modernamente compulsivi isterici,che ne hanno fatto un bastone toccasana per tutti imali, uno strizzacervelli da passeggio, un antidepressivoa forma di tubo. •55


MUSICAHaydn, il compositore della gioiadi Riccardo CenciCercando di distogliereHaydn dal propositodi intraprendereil suo primo viaggio in Inghilterraal seguito dell’impresarioSalomon, durantequello che doveva essere illoro ultimo incontro, Mozartsi sarebbe rivolto a luichiamandolo padre, comedel resto era solito fare,prospettandogli le difficoltàche avrebbe dovuto affrontarein un paese straniero,certamente scossodal fatto di doversi separareda una persona cara.L’esperienza fu un clamorososuccesso, ma i timoridi Wolfgang non erano infondati;da quel giorno idue amici non si sarebberomai più rivisti. Al di là dellafacile mitizzazione dell’episodio,secondo cui Mozartsarebbe stato turbatonon solo dalla propria instabilesituazione economica,ma da un vero e propriopresagio di morte, premesottolineare come il ruolosvolto da Haydn nei confrontidel genio salisburghesetrascenda il livello individualeper assumere unsignificato più ampio; ilEsponente del classicismo musicale,è considerato il padre della sinfoniae del quartetto. Ritratto di un musicistache, a duecento anni dalla morte,ci parla ancora con una sicurezzaed una semplicità esemplaricompositore di Rohrau vieneinfatti unanimementeconsiderato il padre dellacultura strumentale delclassicismo, colui il qualeha stabilito definitivamentei canoni della sinfonia edel quartetto. Come un premurosogenitore, Haydnnon manca di esprimere lapropria ammirazione neiconfronti di Mozart, riconoscendogliuna supremaziache solo in seguito sarebbedivenuta lampanteper tutti: “Se a ogni amicodella musica, e specialmenteai Grandi, io potessiimprimere nell’animo gliimpareggiabili lavori di Mozarte far sì che tutti li comprendesseroe li sentisserocome io li comprendo e lisento, tutte le nazioni andrebberoa gara per avereentro i loro confini un similegioiello!”, scrive adesempio a Praga nel 1787.Per questo Haydn non riuscìmai ad accettare la perditadell’amico, non potendocredere che “la Provvidenzaavesse reclamato cosìpresto la vita di un uomotanto indispensabile”. Unmedesimo atteggiamento dimodestia, carattere peculiaredel suo spirito, trasparenell’incontro con Beethoven.Quando Haydn accettadi istruire il giovaneallievo è certo consapevoledell’eccezionalità delle suedoti e se i rapporti fra i duenon raggiunsero mai un livellodi completa fiducia loAver tenuto a battesimo Mozarte Beethoven, lo ha a lungo relegatonel ruolo di semplice precursoredobbiamo, forse, più al carattereirascibile di Beethovenche non ad una presuntagelosia del maestronei confronti del discepolo.Negli anni seguenti anche ilgenio di Bonn, riferendosial proprio insegnante, nonlesinò parole di ammiratorispetto, a testimoniare unlegame comunque profondo.È proprio da queste premesseche parte il declinocritico di Haydn, tantoosannato in vita quanto facilmentedimenticato dopola sua scomparsa, oscuratodal rapido mutare dei gustie dell’estetica. Egli riuscì aconquistare il panoramamusicale del suo tempo, codificandoun lessico strumentaleapprezzato in tuttaEuropa, divenendo il portavocedi una visione ottimisticae serena della vita.Il classico ed imperturbabilemaestro, dalla biografiatanto povera di avvenimentie priva di un fascino particolare,sulla quale “spiraun’aura da fioretto francescano”,per usare le paroledi Giorgio Pestelli, non potevapiacere all’Ottocento,un secolo bruciante di passioni,proiettato verso l’affermazionedegli ideali del56


MUSICARomanticismo. Inoltre ilfatto di aver tenuto a battesimodue fra i più grandi genidella storia della musicaquali Mozart e Beethoven,lo ha a lungo relegato nelruolo di semplice precursore,ridimensionandone laragguardevole statura. Nuoceinfine alla comprensionedella poetica haydniana losterminato numero di composizioni(107 sinfonie, 68quartetti), smisurato peruna mentalità moderna.Dalla metà del XX secolofino ad ora molto si è fattoper recuperare un correttoapproccio critico alla suaopera e le celebrazioni peri duecento anni dalla mortesono un’occasione perapprofondire un discorso dicerto non concluso, considerandoad esempio il dibattitoche suscita la suaproduzione teatrale, ancoraoggi trascurata e pococonosciuta.Evento essenziale nella vitadi Haydn è l’assunzionepresso il principe Paul AntonEsterházy in qualità divice Kapellmeister, con l’incaricodi comporre musicaadatta ad ogni circostanza,quali una nascita, o un anniversario.Quando il principeNicolaus detto “il Magnifico”costruisce il sontuosocastello di Esterháza,per Haydn si aprono le portedi un mondo fiabesco nelquale figurano un teatrod’opera, un teatro per lemarionette, un padiglionecinese, svariati templi in stileclassico, un padiglione dicaccia e persino uno zoo;una sorta di prigione dorata,nella quale il compositoretrascorre gran partedella propria esistenza. Inrealtà a partire dal 1779, inseguito ad una modificacontrattuale, Haydn divienelibero di comporre percommittenti esterni, di venderee trarre profitto dallapropria musica. Le esperienzepiù folgoranti dellasua straordinaria carrierasono i due viaggi in Inghilterra,nei quali dimostrauna grande abilità diplomaticaed una capacità notevolenel conquistare i favoridel pubblico. Così descriveuna sua apparizioneCharles Burney nelle suememorie: “Lo stesso Haydnsuonava il pianoforte e lavista di quel rinomato compositoreelettrizzava a talpunto il pubblico da suscitareun’attenzione ed unpiacere come mai musicastrumentale aveva suscitatoin Inghilterra”. Haydncomunque, diversamenteda Händel, non cede alle sireneanglosassoni, arrivandopersino a rifiutare unaproposta diretta del re edella regina; nel 1795 lasciaLondra per la seconda volta,facendo ritorno nella suaamata Vienna. Dalle pieghedi una biografia semplice epriva di slanci prometeicitraspare comunque un’immaginedi grande umanità.Tormentato da un legameconiugale infelice, Haydn sidimostra a volte ingenuocon le donne, arrivando adThomas Hardy, Ritratto di Franz Joseph Haydn, 1792intraprendere una relazionecon la cantante LuigiaPolzelli, sottoponendosi aingenti sforzi finanziari purdi compiacerla nelle suebizzarrie. Nei rapporti congli altri è schietto, evidenziandosovente una notevolebontà d’animo ed unospiccato senso dell’humour.La frequentazione con lanobiltà non gli ispira alcunatteggiamento altezzoso,spingendolo al contrario aconfessare simpatia neiconfronti della gente piùumile. Haydn resta per noiuna figura pienamente leggibile,immediata come lasua musica, lontana daqualsiasi complicazione intellettualistica,sempreorientata verso una visionearmoniosa della vita. Nonsorprende che musicistiquali Carl Maria von Webere Cherubini, durante leloro visite all’anziano maestro,si rivolgessero a luiutilizzando l’appellativo dipapà. L’aneddotica narrache, durante l’occupazionedi Vienna, un ufficiale degliussari, dopo essere entratoin casa sua, gli cantasseun’aria dalla “Creazione”,commuovendolo finoal pianto, mentre Napoleonein persona ordinavaun servizio di guardia difronte alla sua porta, tributandoun ultimo omaggioal grande compositore.Haydn muore il 31 maggiodel 1809 per indebolimentogenerale, nel bel mezzodei sovvertimenti della storia,abbandonando l’esistenzacon quella naturalezzache ha sempre contraddistintola sua musicaed il suo pensiero. •57


testo e fotodi Mauro SubriziVIAGGILondra e le Olimpiadi d’oltremanicaLondra si prepara aospitare la 30 a edizionedelle Olimpiadi nel2012. Il conto alla rovesciaè ufficialmente iniziato il 6luglio 2005, quando imembri del Comitato internazionaleOlimpico hannodecretato la vittoria diLondra su Parigi dopo unalotta all’ultimo sangue. Inprogramma ci sono la riqualificazionedell’EastEnd, che accoglierà un ampiocomplesso di strutturesportive, e la realizzazionePiccadilly CircusLa trentesima edizione sbarcherà in territorio inglese nel 2012.Per accogliere l’evento sportivo più importante del mondola capitale si sta preparando alla riqualificazione dell’East Ende alla realizzazione di un villaggio degli atleti a Stratforde i famosi negozi e alberghidi Piccadilly, una delle grandiarterie di Londra.Qui si trova anche BuckinghamPalace, la residenzaufficiale della regina, chedal 1933 è in parte apertoai visitatori nei mesi di agostoe settembre.Lo sviluppo originario dell’areainiziò con l’edificazionedel St. James Palace,costruito da Enrico VIII intornoal 1530 e successivamenteresidenza di vari sovrani.Già nel XVIII secolovari membri dell’aristocraziache volevano avvicinarsialla corte costruirono sontuosedimore signorili comeSpencer House e BurlingtonHouse, e poco doposorsero i magnificiportici e gli esclusivinegozi di Piccadilly.L’atmosferadel quartiereè rimastapraticamenteinalterata anchequando nel XIXsecolo la reginaVittoriatrasferì lacorte nel vicinoBuckindiun villaggio degli atleti aStratford. Anche il restodella città ospiterà importantieventi sportivi, sia neitempli classici dello sport(le partite di tennis si svolgerannoa Wimbledon) chein altre località più insolite:immaginate i campi da beachvolley sulla HorseGuards Parade e i ciclistiche sfrecciano in pieno centro.Saranno necessarie opereimponenti e tradizionevuole che il budget iniziale,pari a 2,5 miliardi disterline, si riveli poi insufficiente,ma l’entusiasmodei londinesi promette bene,orgogliosi di vivere inuna città piena di tradizionima sempre pronta a rinnovarsie a stupire.ST. JAMES, MAYFAIRE PICCADILLYLa tradizione e la storiaIl quartiere situato tra BuckinghamPalace e TrafalgarSquare è uno dei più rappresentatividi Londra. Ricchezzae imponenza architettonicane caratterizzanolo stile dove alle piazze rigogliosamenteverdi sialternano le prestigioseresidenze di Mayfair, iclub esclusivi di St. JamesLa Colonnadi Nelsona Trafalgar Square58


VIAGGI30 St Mary Axegham Palace con la costruzione,nel XX secolo, delgrande percorso cerimonialelungo il Mall, fra la residenzareale e TrafalgarSquare.La raffinatezza e l’eleganzadi questa area la rendonoancora oggi unica nella capitale,con un tocco di signorilitàe imponenza chemanca in altri quartieri. Potreteammirare i parchi e lestrade, le splendide dimoreantiche, i negozi e le gallerie(particolarmente laRoyal Academy che ospitale più importanti mostred’arte), e i luoghi celebri all’estremitàdel Mall: BuckinghamPalace con la famosacerimonia del “cambiodella Guardia” e TrafalgarSquare con la NationalGallery, la principalegalleria d’arte del Paese.ROYAL SOUTH BANKIl quartiere emergenteDa zona degradata a quartieredi tendenza. La rivameridionale del Tamigi, conil nuovo millennio, è rinata.L’ex area industriale coni quartieri malfamati e i teatri,che in epoca elisabettianagodevano di una pessimareputazione sociale, oggiè il nuovo polo culturalee di tendenza. È una dellepoche vere zone pedonalidel centro città. A tutte leore viene frequentata da migliaiadi persone che voglionoammirare lenuove architetture delXXI secolo. Oppureconcedersi una cenacon vista sul Tamigi. Ilpercorso della nuova rivegauche inglese si snodatra il ponte di WestminsterTower Bridgee Tower Bridge, e imponecontinue fermate. La primaè quella metropolitana diWestminster, tecnologica einnovativa. La stazione èsupermoderna e porta la firmadell’architetto Paoletti,vincitore del premio Ribaper il miglior progetto delnuovo millennio. Basta attraversareil ponte per arrivaresotto il London Eye, laruota panoramica più altad’Europa. Di fronte si ammirala Houses of Parliament,il Parlamento, con ilBig Ben. Tra il WestminsterBridge e la ruota del millennio,si trova la CountyHall: l’imponente palazzoex sede del governo di Londraoggi ospita il LondonAquarium e la County HallGallery. Pochi passi e s’incontranole forme squadratedel Southbank Center, ilpiù vasto complesso di edificiartistici d’Europa. Semprein zona, il Gabriel’sWharf è un angolo a misurad’uomo, raccolto intornoa una grande piazza pedonale,su cui si affaccianoatelier di moda, laboratoridi designer e piacevoli ristoranti.Pochi metri e si arrivaalla Tate Gallery ofModern Art che, inauguratanel 2000, è l’orgoglio diSouth Bank, principale sedeespositiva d’arte moderna.Dall’ultimo piano dell’edificiosi domina l’interacittà e in particolare il MilleniumBridge, il ponte pedonaleche unisce la Tate allaCattedrale di Saint Paul.Impressionante il colpod’occhio sullo skyline, consullo sfondo anche l’eccentricatorre 30 St Mary Axe“The Gherkin”, che portala firma di Foster e ricordala Agbar, a Barcellona, di Je-an Nouvel. Poco lontano c’èil nuovo Shakespeare GlobeTheatre che, inauguratonel 1997, è l’esatta riproduzione,a forma circolare,del teatro elisabettiano del1599 dove il famoso drammaturgomise in scena lesue opere, e sorge a 200metri dalla costruzione originaria.Si può chiudere iltour sul Millenium Milespingendosi poco oltre ilponte, dove si trova il DesignMuseum. Aperto nel1989 in un edificio deglianni Trenta, è stato il primoal mondo dedicato aldesign contemporaneo. •59


LETTERE AL PRESIDENTEA QUANTO AMMONTERÀLA MIA PENSIONE?Caro Presidente,mi sono laureato nel 1989. Attualmentesvolgo attività di medico dibase nel Ssn che ha avuto inizio nel1992. Nello stesso anno ho anche svolto solo per seimesi l’attività di Medicina Scolastica presso una Ausl.Vorrei conoscere l’onere del riscatto degli anni di laureaed il numero delle rate per estinguerlo.Vorrei conoscere, mantenendo in modo costante l’attualecontribuzione sino all’età della pensione, a quantoammonterebbe (al lordo) tenendo anche conto chesono nato nel ’57.I contributi della Medicina Scolastica risultano versati?E in che misura?Saluto cordialmente.(lettera firmata)Caro Collega,presso il Fondo dei Medici di Medicina Generale risultanoaccreditati in tuo favore contributi previdenzialiper un importo complessivo pari a euro149.553,80.Continuando a contribuire fino al compimento del65° anno di età, ti verrà corrisposto a carico di taleFondo un trattamento pensionistico pari a circa euro40.500,00 annui lordi, reversibile ai superstiti, indicizzatoe cumulabile con quello che ti verrà erogatoanche dal Fondo di <strong>Previdenza</strong> Generale. Nel casooptassi per il trattamento misto, convertendo inindennità di capitale una quota pari, nel massimo, al15% della pensione maturata, come previsto dallanormativa vigente, avresti diritto ad una pensione annuapari a circa euro 34.300,00 e ad una indennità dicirca euro 73.400,00 lordi.Qualora, invece, decidessi di attivare l’istituto del riscattodegli anni di laurea, il suddetto importo pensionisticoverrebbe incrementato di circa euro6.000,00 annui lordi, a fronte di un onere a tuo caricodi circa euro 61.800,00, il cui versamento può essereeffettuato in un’unica soluzione o in rate semestralicon la maggiorazione degli interessi legali.In caso di pagamento rateale, il contributo deve esserecorrisposto in un numero di anni non superiorea quello degli anni da riscattare aumentati del 50%e, comunque, entro il compimento del 65° anno dietà. Ad esempio, nel tuo caso riscattando 6 anni dilaurea, potresti rateizzare il contributo in un massimodi 18 rate semestrali (9 anni), pari a circa euro3.900,00 ciascuna.Per effettuare il riscatto è necessario presentare appositadomanda all’Ente che provvederà a comunicartil’esatto ammontare dell’onere a tuo carico edil relativo incremento di pensione di cui potrai beneficiare,determinato sulla base dei contributi accreditatialla data della domanda. La richiesta non è inalcun modo vincolante quindi, qualora non la reputassiconveniente, non sarai tenuto ad aderirvi.Ti ricordo, inoltre, che i contributi per il riscatto sonointeramente deducibili dall’imponibile Irpef, ai sensidel Decreto Legislativo 18 febbraio 2000 n. 47.Al compimento del 65° anno di età, inoltre, ti verràcorrisposta una prestazione previdenziale a caricodel Fondo Generale Quota A, presso il quale sei iscrittodal 1989, di importo pari a circa euro 3.900,00 annuilordi.Con riferimento, infine, all’attività di Medicina Scolasticada te svolta, ti faccio presente che presso ilFondo degli Specialisti Ambulatoriali risultano accreditatiin tuo favore contributi previdenziali dal dicembre1992 al febbraio 1993 per un importo complessivopari ad euro 894,44.Cari saluti.Eolo Parodi60


LETTERE AL PRESIDENTEÈ POSSIBILENON VERSAREI CONTRIBUTI?Egregio Presidente,mi sono laureata nel 1984ed iscritta all’Ordine nel1985, verso i contributiQuota A dal 1986. Nonsvolgo l’attività professionalein quanto impiegatapresso una Ausl dal 1976con altra qualifica, datal’età non penso di avere piùla possibilità di essere inquadratanel ruolo medico,pertanto chiedo se è possibilenon versare i contributie cosa succede degli importiversati in tutti questianni.Cordiali saluti.(lettera firmata)Gentile collega,i contributi minimi sono obbligatoriamentedovuti allaQuota A da tutti gli iscrittiall’Albo professionale, almenosino al compimentodel 65° anno di età, indipendentementedall’effettivoesercizio della professionemedica e/o odontoiatricae dalla contribuzionead altre forme di previdenzaobbligatoria.Tale obbligo contributivo,quindi, viene meno solo sea seguito della cancellazionedall’Albo. In tal caso,comunque, ti faccio presenteche i contributi finoad oggi da te versati ti darannodiritto a percepire, alcompimento del 65° annodi età, un trattamento pensionistico.Ti porgo cordiali saluti.E. P.È POSSIBILE IL RICON-GIUNGIMENTO?Gentile Presidente,Sintetizzo i miei dati personali:laureata in Medicinanel 1985; specializzata inostetricia e ginecologia nel’91; dirigente medico in unospedale per circa tre anni;dirigente medico presso unaltro ospedale dal ’97 al2007 quando ho presentatole dimissioni volontarieper motivi di famiglia; contrattistalibero-professionaledal 2007 presso un ospedale;ho presentato domandadi ricongiungimento deicontributi previdenziali all’Enpamed Inpdap a fine2007.Le chiedo se il ricongiungimentoè possibile e se siaconveniente chiedere a Inpdapla restituzione dei contributiversati a suo tempo,continuando ora i versamentiall’Enpam.Grata per una risposta.(lettera firmata)Cara Collega,in seguito agli opportuni accertamentidisposti pressoi competenti Uffici dellaFondazione, la tua nota dell’undicinovembre 2007 risultaincompleta dei datinecessari per essere consideratadomanda di ricongiunzionevalida a tutti glieffetti.Per attivare la procedura,infatti, dovrai far pervenireil modulo di domanda debitamentecompilato ecompleto della documentazioneindicata nella parteretrostante. Ti preciso che,ai sensi della Legge n.45/1990, i periodi assicurativirelativi all’eserciziodell’attività ospedaliera potrebberoessere ricongiuntiunicamente presso la“Quota A” del Fondo di<strong>Previdenza</strong> Generale, doveconfluiscono i contributi minimi,alla cui corresponsionesei vincolata in conseguenzadell’iscrizione all’alboprofessionale di categoria.Non conoscendol’ammontare e gli esatti periodidi riferimento dei contributieventualmente oggettodi ricongiunzione,non sono in condizione dianticiparti se l’operazionepotrebbe risultare conveniente.Ti faccio presente,comunque, che il trasferimentodi ulteriori periodicontributivi presso il Fondodi <strong>Previdenza</strong> Generale, determinerebbeun incrementodel trattamentopensionistico che percepirai,dopo il compimento del65° anno di età, a caricodella gestione.Ti informo, inoltre, che lapresentazione di una domandadi ricongiunzionenon determina alcun vincolo.A seguito della tuaistanza, infatti, gli Ufficiprovvederanno a richiederei dati contabili necessarialla definizione dell’operazionee a sottoporti unalettera di proposta, in cui oltreall’eventuale onere daporre a tuo carico, ti verrannoillustrati nel dettaglioi benefici pensionistici connessicon l’operazione;qualora giudicassi non convenientile condizioni rappresentate,hai facoltà dinon dare alcun seguito alprocedimento.Ti consiglio, in tal caso, direcarti presso la competentesede dell’Inpdap, alfine di ricevere le opportunedelucidazioni riguardo alpossibile utilizzo ai fini previdenzialidei contributi inparola.Nel rimanere a disposizioneper ogni ulteriore chiarimento,colgo l’occasioneper salutarti cordialmente.E. P.UN CHIARIMENTOSULLE DECURTAZIONIGentilissimo Presidente,sarei grato se potessi averemaggiori delucidazioni inmerito alla decurtazionedelle pensioni di reversibilitàin presenza di redditi delpercepente. Quali sono i parametrida prendere in considerazioneaffinchè tale decurtazioneavvenga? L’essereproprietaria della casain cui si vive è sufficienteperché questo si realizzi?In attesa di un chiarimentoinvio i più cordiali saluti.(lettera firmata)Caro Collega,in esito alle richieste informazioniti comunico chetutte le pensioni erogatedalla Fondazione Enpamsono assoggettate al prelievofiscale disciplinato dallanormativa inerente i redditida lavoro dipendente.Inoltre, qualora dette prestazioni,come quella riconosciutain tuo favore,non concorrano con ulterioritrattamenti a carico didifferenti Enti previdenziali,non sono soggettead altre decurtazioni.Ti saluto cordialmente.E. P.61


FILATELIAdi Gian Piero VenturaEccoci al primo numerodi questa nuova stagione,che speriamosia davvero positiva e di ripartenzaper tutti. Intantolo è di certo per i francobolli,mondo che ci affascinaed appassiona.Ricordiamo infatti l’importanteappuntamentoche si terrà dal 21 al 25 ottobrepresso il Palazzo deiCongressi di Roma: “Italia2009”, il Festival internazionaledella filatelia,organizzato da PosteItaliane con la collaborazionedella Federazione frale Società filateliche italiane,l’Associazione filatelistiitaliani professionistie l’Unione stampa filatelicaitaliana.Un evento che riconosceal francobollo l’universalitàdel proprio valore culturale.La fiera comprenderàun’esposizione a concorsoaperta ai collezionisti d’Europa,dei Paesi del bacinodel Mediterraneo, nonchédi Canada, Stati Uniti, Argentina,Sudafrica e Australia.L’esposizione si articolanelle classi di competizionedi aerofilatelia, filateliatematica, filatelia tradizionale,maximafilia, storia postalee letteratura filatelica.Sono previsti anche scambicommerciali tra filateliciprovenienti dalle diverseparti del mondo ed unaricca serie di eventi culturalie promozionali, checompletano il programma.All’evento sono previsti158 stand commerciali e laItalia 2009Il più importante appuntamento dell’anno,il Festival internazionale della filatelia,si terrà dal 21 al 25 ottobrepresso il Palazzo dei Congressi di Roma.All’evento sono previsti centocinquantottostand commerciali e la presenzadi cinquantatre Amministrazioni postali estereSMOM attività medicheed umanitarie valore da 2,50Il catalogo di San Marinopresenza di 53 Amministrazionipostali estere.Tra queste anche il SovranoMilitare Ordine di Malta,di cui ci fa piacere segnalarel’uscita di tre francobolliraffiguranti le attivitàmediche ed umanitariedello SMOM, tra cui ilvalore da 2,50 euro cherappresenta il soccorsomedico ai migranti in queldi Lampedusa.Ci sarà naturalmente ancheSan Marino, che si presentacon la pubblicazionedi un volume che è moltopiù di un tradizionale catalogofilatelico: è difattiun manuale su tutte le carte-valoripostali della piccolaRepubblica, descrittee illustrate cronologicamente,seguendone la storia,gli sviluppi e l’evoluzione.È un sistema di presentazionee di catalogazionedecisamente suggestivo,che porta la firma diFranco Filanci, autore dell’operain collaborazionecon Maria Antonietta Bonellie Carlo Sopracordevole,in pratica i tre maggioriesperti di filatelia estoria postale sammarinese,che ci raccontano e documentanonel modo piùsemplice e diretto, l’affascinantestoria della postae della filatelia nella terradel Titano.Infine sarà presente anchel’Ufficio filatelico e Numismaticodella Città del Vaticanoche, con la collaborazionedei Musei Vaticani,ha annunciato un’interessanteesposizione temporaneache avrà luogoproprio presso lo storicoMuseo dal 21 ottobre al 4novembre. Tale eventoavrà quindi inizio contemporaneamenteal Festivaldella Filatelia, in occasionedel quale, presso lostand della Città del Vaticanosaranno distribuiti deicoupon che danno dirittoad un ingresso ridotto, di€ 4,00, ai Musei Vaticani.Qui, per questa occasione,saranno esposti per la primavolta eccezionali repertifilatelici relativi ad unfrancobollo dello StatoPontificio del 1868, completamenterealizzato e maiemesso, in pratica un valoreche... non ha prezzo! •gp.ventura@enpam.itProva stampa francobollo maiemesso dal Vaticano62


L’AVVOCATOErrore del chirurgo,paga la clinicaa cura dell’avv.Pasquale Dui (*)Senza due distinti contratti,uno con la clinicaper la degenza e l’altrocon il chirurgo per l’intervento,la struttura sanitariadifficilmente può andareesente da responsabilità incaso di danni.È piuttosto inconsueto, senon addirittura impraticabileche una persona, ad esempioche intenda sottoporsiad una rinoplastica, stipulidue contratti. Inoltre, la clinica,che metta a disposizionedi un professionista leproprie strutture, concludendocon il paziente il contrattoper la degenza, assumela posizione e le responsabilitàtipiche dell’impresache eroga prestazioni sanitarie,compresa quindi anchequella del chirurgo.Sono questi alcuni dei profilisottolineati dalla Terza Se-Assumere rispettoal paziente la posizionee le responsabilitàtipiche dell’impresaerogatrice“del complesso delleprestazioni sanitarie“atti, che contengano specificheclausole approvate dalpaziente in piena libertà econsapevolezza sulle prestazioni,incluse nell’uno enell’altro e dei soggetti sucui gravano le correlate responsabilità. Di questo tuttavianon è emersa alcunatraccia nelle fasi di meritoper cui la cassazione ha presoper buone le conclusionisul punto del giudizio di secondogrado, che aveva riconosciutola responsabilitàsolidale di chirurgo e dellaclinica per l’accaduto. LaCorte d’Appello infatti haverificato che le cose sonoandate diversamente, la ragazzaha preso contatti conil chirurgo e dopo aver decisodi sottoporsi all’intervento,si è rivolta alla strutturada questo indicata. Ilgiudizio di secondo gradoha poi anche accertato lapartecipazione di personalemedico della clinica agliinterventi estetici .Quando un istituto ospedalieroautorizza un chirurgoa eseguire un’operazione alsuo interno, quando mette adisposizione le sue attrezzaturee la sua organizzazione,quando conclude con il pazienteil contratto di degenzae per le prestazioni accessorie,lo stesso istitutosecondo la Cassazione assumecontrattualmente rispettoal paziente la posizionee le responsabilità tipichedell’impresa erogatricedel complesso delle prezioneCivile della Cassazionenella sentenza 18805/09, cheha confermato la corresponsabilitàdi medico e clinicaper i danni causati a una ragazzasottoposta ad un tripliceintervento di chirurgiaestetica, ovvero liposuzione,rinoplastica e ingrandimentodel seno.La clinica si era sempre trinceratadietro la circostanzache la paziente aveva concordatol’esecuzione delleoperazioni esclusivamente edirettamente con il sanitario,che peraltro non era legatoda alcun rapporto dilavoro dipendente con la casadi cura, nella quale eseguivainterventi solo sporadicamente.Inoltre, la ragazzaaveva pagato alla clinicasolo le fatture relativealla degenza mentre i compensiper l’intervento e perl’anestesia erano stati versatidirettamente al chirurgo.Tutto questo secondo ilegali della struttura sanitariasi sarebbe tradotto nellasostanziale conclusionedi due distinti rapporti contrattuali,determinando diverseresponsabilità, pertanto,delle conseguenzedell’intervento avrebbe dovutorispondere solo il medicoe non anche la clinica.Secondo la Cassazione, premessoche non si possanoescludere a priori accorditra le parti in questi inconsuetitermini, è necessariodimostrare quanto menol’esistenza di due separatistazioni sanitarie, ivi inclusal’attività del chirurgo.Il fatto poi che la ragazzaabbia individuato quella determinataclinica solo graziealle indicazioni del medicoè del tutto irrilevante,del resto il chirurgo dove altroavrebbe potuto operarese non in un istituto ospedalieroe se quest’ultimo neaccetta l’attività deve poiassumersi tutte le responsabilitàconseguenti.Non si può di certo immaginare,aggiunge la Cassazione,che chiunque abbiauna specializzazione possaoperare all’interno di unastruttura sanitaria senza chequesta ne abbia previamenteverificato i titoli, lecapacità, la serietà e l’affidabilitàper poi declinare leeventuali responsabilità, adducendoa motivo di averlosolo estemporaneamenteospitato. Un’ospitalitàfra l’altro non prestata a titologratuito, in questi casila casa di cura trae vantaggiosicuramente dalla rettapagata dai clienti del medicoe non è da escluderel’eventuale corrispettivo pagatoanche da quest’ultimo,traendo un utile da questeattività.Conclude la Cassazionel’impresa ospedaliera nonpuò poi sottrarsi agli eventualirischi. •(*) Avvocatodel Foro di Milano,professore all’Universitàdi Milano – Bicocca63


Registrazione Tribunale di Roma n. 348/99 del 23 luglio1999IL GIORNALE DELLA PREVIDENZAPETER PAT, QUANDO I BAMBINISI INCONTRANOPatrizia Morelli, medico, è la fondatrice e presidente dellaAssociazione Peter Pat, che ha l’obiettivo di far incontrarein Italia bambini di 9-10 anni, gemellando divolta in volta una classe proveniente da un Paese sviluppatocon una classe di un Paese in via di sviluppo attraversoun programma, fatto di giochi e semplici momentidi educazione sanitaria, alimentare, etc., preparatoe condiviso coi bambini che ne saranno per primi gliattori e registi. “Per far sì che i nostri bambini di oggipossano essere gli adulti di domani in un mondo in cuisia magari un po’ più facile ascoltarsi e capirsi, sia chediventino adulti che scelgano di vivere in Paesi a loro“stranieri”, sia che diventino adulti che vivano nel proprioPaese ma imparando a essere più aperti con chi èlontano. Per questo abbiamo bisogno di farci conosceree aiutare, noi piccoli in mezzo a tante belle e grandi realtàumanitarie. Una bella idea da sola non può navigare:ha bisogno e merita l’aiuto di chi può, facendo tamtam per trovare volontari Enti e Sponsor desiderosi diappoggiarla”. Per contattare la dottoressa Morelli si puòinviare una email all’indirizzo morellipatrizia@gmail.com,o telefonare al numero 0039 349 8151239. Il sito dell’associazioneè invece all’indirizzo www.peterpat.org.DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRIPERIODICO INFORMATIVO DELLA FONDAZIONE ENPAMEditore: Fondazione ENPAMDIREZIONE E REDAZIONEVia Torino, 38 - 00184 Romagiornale@enpam.itDirettore: EOLO PARODIDirettore responsabile: GIULIANO CRISALLIPROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTOCarlo CiocciFax 06 48294793email: c.ciocci@enpam.itCULTURAClaudia Furlanettoemail: c.furlanetto@enpam.itSCIENZA E SOCIETÀAndrea Sermontiemail: studio.sermonti@gmail.comSEGRETERIA DI REDAZIONEPaola Boldreghini: Tel. 06 48294258 - Fax 06 48294260email: giornale@enpam.itCONGRESSI, CONVEGNI E CORSIORGANI COLLEGIALICONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEProf. Eolo PARODI (Presidente)Dr. Mario FALCONI (Vice Presidente Vicario)Dr. Giovanni Pietro MALAGNINO (Vice Presidente)CONSIGLIERI: Dr. Alberto OLIVETI · Dr. Giuseppe GRECO · Dr. NunzioROMEO · Dr. Arcangelo LACAGNINA · Prof. Marco PERELLI ERCOLINIDr. Gerardo D’URZO · Dr. Eliano MARIOTTI Dr. Gian Mario SANTAMARIADr. Bruno DI LASCIO · Dr. Francesco LOSURDO · Prof. Aurelio GRASSODr. Giuseppe DEL BARONE · Dr. Benito MELEDANDRI · Dr. Paolo ORIANADr. Antonio SILI SCAVALLI · Dr. Mario CARLETTI · Dr. Giovanni DESIMONE · Prof. Maurizio DALLOCCHIO · Geom. Carlo SFRISI · Dr. LuigiPEPE · Dr. Alfonso CELENZA · Prof. Salvatore SCIACCHITANO · Dr. GiuseppeGUARNIERI.COMITATO ESECUTIVOProf. Eolo PARODI (Presidente)Dr. Mario FALCONI (Vice Presidente Vicario)Dr. Giovanni Pietro MALAGNINO (Vice Presidente)CONSIGLIERI: Dr. Giuseppe DEL BARONE · Dr. Arcangelo · LACAGNINADr. Benito MELEDANDRI · Dr. Alberto OLIVETI Dr. Paolo ORIANA.ARCHIVIO E DOCUMENTAZIONEAndrea Meconcelli:Tel. 06 48294513Fax 06 48294260/793email: congressi@enpam.itFoto: Archivio ENPAM - Jupiterimages UnlimitedMENSILE - ANNO XI - N. 8DEL 22/09/2009Di questo numero sonostate tirate 431.370 copieL’autore è a disposizione degli aventi diritto con i qualinon è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissionio inesattezze delle fonti delle immagini riprodotte nel presente numeroStampa: COPTIP Industrie Grafiche41100 Modena (MO) - v. Gran Bretagna, 50tel: 059 312500 - fax: 059 312252email: centralino@coptip.it


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