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VELOCE, UTILE, PER LA CITTÀ. - Ordine degli Ingegneri della ...

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<strong>RIVISTA*</strong>dell’Ordine degli IngegneriAggiornamento possibile.Ma ...Siamo i primi a ritenere fondamentale l'aggiornamento professionale.Peccato che la nuova edizione delle Norme non aiuti!Iprofessionisti che fanno partedell'Ordine degli Ingegneri di Milanointendono con questo documentoporre in rilievo le numerose criticità legatealla emissione del D. M. 14 Gennaio 2008 edella relativa Circolare 2 Febbraio 2009, n°617 C.S.LL.PP. (d'ora in avanti NTC 2008 eCircolare, rispettivamente).Per prima cosa è bene rilevare chel'Ordine di Milano considera indefettibilel'aggiornamento professionale e che ogninuova edizione delle norme tesa amigliorare la progettazione e la verificadelle strutture è non solo benvenuta, masollecitata ed auspicata, posto che sianorispettati i requisiti minimi che un testonormativo deve avere.Dunque quanto sarà qui esposto non hacome obiettivo il rallentamento delladiffusione di procedure di calcolo piùmoderne, né un abbassamento del livellodelle verifiche e delle procedure dicontrollo: al contrario, lo scopo è quello direndere applicabili e ben note procedure diprogettazione, di calcolo e di controllo chesiano efficaci ed effettivamente applicabili.Quanto elencato nel seguito è pertanto lasintesi dell’esperienza sviluppata durantepiù di venti giornate di corsi diaggiornamento e approfondimento delleNTC 2008, organizzate, nel corso del 2010,dalla Commissione Strutture dell’Ordine diMilano, con la partecipazione di più di 500ingegneri.Questioni di fondo preliminari.Ruolo degli ingegneri non docentiuniversitari.Gli ingegneri non docenti universitari (la20stragrande maggioranza degli iscritti)rappresentano un insieme composito ovesono presenti differenti livelli di esperienzae di conoscenza. Ci sono senza dubbioingegneri con esperienza ancora limitata econ conoscenze ancora superficiali e nonmolto approfondite, per esempio a causadella giovane età o per esempio a causadel fatto di essersi occupati di altreproblematiche avendo poi mutato tipo diattività. Ci sono poi certamenteProfessionisti che hanno avuto difficoltà adaggiornarsi e che di fatto non conosconoancora completamente parte delletecniche oggi considerate normali ed allequali la normativa fa riferimento (peresempio l'analisi modale). Questi ultimiColleghi o hanno deciso di non occuparsipiù di un certo tipo di problemi, o hannofrequentato corsi e speso tempo percercare di aggiornarsi a volte anchedotandosi di nuovi software chedovrebbero in teoria risolvere tutti iproblemi.Ci sono tuttavia anche molti ingegneri chehanno maturato una significativa e durevoleesperienza che li pone in grado di valutarecon particolare attendibilità ed attenzionele ricadute che certe prescrizioni possonoavere sull'effettivo lavoro di progettazionecalcolo e supervisione nel mondo dellaingegneria reale, ove per reale non si vuoleintendere "di basso livello", ma piuttosto"effettivamente realizzata", "effettivamentecostruita". Altri, per il loro particolarelavoro, hanno maturato significativeesperienze e conoscenze, spesso neppurerappresentate in ambito universitario (sipensi allo sviluppo di importanti softwarespecifici per la ingegneria strutturale, o allavalidazione di modelli e procedure dicalcolo applicati a casi reali, o, ancora,all'intervento su strutture esistenti comeponti in c.a.p. ammalorati, o strutturestoriche aventi composizione ibrida estratificata soggetti a consolidamento,spesso casi in cui nulla è presente inletteratura applicabile al caso specifico,ecc., ecc.). Talvolta l'attività di questiesperti ha messo in rilievo problemi diapplicazione, dimenticanze, refusi, errorinella stessa normativa, o problemi discarsa applicabilità o di scarsarealizzabilità, o, ancora, incoerenze,genericità, od omissioni nel testo dellanorma.Si può dunque dire senza alcun dubbioche all'interno dell'Ordine degli Ingegneridella Provincia di Milano (come di tutti glialtri Ordini italiani) esistono alteprofessionalità non corrispondenti adocenze universitarie, che possonotranquillamente interloquire suproblematiche specifiche con elevataautorevolezza. Nonostante ciò non si hanotizia di un sistematico coinvolgimentodegli ingegneri più esperti nella stesuradelle norme, che di fatto sono state dasempre appannaggio degli ingegneridocenti universitari. Tuttavia, non sempreuna elevata specializzazione universitariacorrisponde, soprattutto per quanto èavvenuto nella università negli ultimidecenni con la progressiva perdita dellafigura del Docente Progettista, ad unaaltrettanto elevata conoscenza deiproblemi reali, né ad una sensibilitàsufficiente verso il grande mare deiproblemi di applicazione, o dicomprensione, coerenza e credibilità chele normative pongono quando applicate acasi, appunto, reali.Peraltro i veri destinatari del testo della

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