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VELOCE, UTILE, PER LA CITTÀ. - Ordine degli Ingegneri della ...

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<strong>RIVISTA*</strong>dell’Ordine degli IngegneriL’Ordine di Milanoe l’Europa.L’etica, la formazione continua, i rapporti con l’Università, l’inserimento deilaureati nel mondo del lavoro, la ricerca e l’innovazione, le tariffe…Come lapensano e come lavorano i nostri colleghi dell’antico continente..L’etica, la formazione continua, irapporti con l’Università,l’inserimento dei laureati nelmondo del lavoro, la ricerca e l’innovazione,le tariffe…sono temi di grande interesse edattualità comuni agli ingegneri dei paesieuropei. Il nostro Ordine è da anni incontatto con tre associazioni:Il “Col-legi Oficial d’Enginyers Industrials deCatalunya”L’URIS, « Union Régional des Ingénieurs etScientifiques Dauphiné-Savoie »Il « Verein Deutscher Ingenieure » (V.D.I:Associazione degli ingegneri tedeschi) deiLand Assia e Renania-Palatinato.Attraverso il V.D.I. siamo anche in contattocon l’Ingenieurkammer dell’Assia, che hafunzioni analoghe a quelle degli Ordini degliIngegneri italiani, come la tutela dellacategoria, il controllo sull’osservanzadell’etica, la compilazione delle tabelle deglioneri professionali, la verifica delle parcelle,etc. Riunisce soprattutto gli ingegneri civilied ambientali, per i quali l’iscrizione èobbligatoria. Milano è il “baricentro” diqueste organizzazioni.Gli incontri, organizzati e coordinati daAlberto Caleca, si tengono periodicamentea Milano e presso le sedi dei colleghi esteri.“CATMIL”(Catalogna-Milano), GREMIL(Grénoble-Milano), WIEMIL (Wiesbaden-Milano) sono le sigle adottate per indicaregli eventi.Le caratteristiche delle associazioni sonodifferenti da paese a paese: in Spagna inostri partner sono gli Ingegneri Industrialidella Catalogna ( Barcellona), in Germanial’interlocutore principale è il VDI, costituitoprevalentemente da dipendenti d’azienda.Ancora diversa è la situazione in Francia,dove esistono università e scuole di26Giuseppe Susaniingegneria a svariati livelli ed indirizzi.Nell’ultimo trimestre dell’anno 2010 si sonotenuti incontri a Wiesbaden, l’11 ottobre,nella sede del VDI (presenti GerdWeyrauther per il VDI, Rudiger Lexau perl’Ingenieurkammer, Caleca e Susani), aMilano il 25 ottobre con l’URIS (presenti C.Laissus, A. Mordant, J.J. Mousselon perl’URIS, Caleca, Franchi, Pellegatta, Rainero,Susani) e il 15 novembre con i colleghicatalani (presenti, Joan Vallvé e JosepMourino per i catalani, Caleca, Cerrai,Fassina, Franchi, Pellegatta, Susani).Nel mese di marzo 2011 sono inprogramma riunioni a Milano, Grénoble,Barcellona.In giugno è previsto a Milano un convegnocongiunto delle quattro organizzazioni.Il clima di amichevole e fattivacollaborazione che si è creato in questi anniha consentito di discutere e approfondireassieme diverse problematiche connessecon la nostra professione, con l’intento digiungere, con le esperienze e l’apporto ditutti, a soluzioni condivise e proponibili alleIstituzioni dei vari paesi. Uno degli scopi èanche quello di poter dialogare, in modocoordinato, con le Autorità europee diBruxelles (U.E.)I temi trattati nelle ultime riunioni:I corsi di laurea.In Germania i docenti delle nove maggioriuniversità d’ingegneria hanno espressoparere negativo sul “3+2”. Le industrieperaltro utilizzano volentieri gli ingegneritriennali.Come da noi, esistono perplessità circa lecompetenze. L’Ingenieurkammer proponeche solo dopo 3 anni di esperienza praticaai triennali vengano riconosciute discretecompetenze.In Francia si diventa ingegneri a diversi livellie attraverso differenti corsi di studio. Ildiploma può essere conseguitofrequentando le Università e le GrandesEcoles, ma anche attraverso le industrie el’esperienza.I titoli di studio non sono protetti dallalegge. Il “3+2” non esiste.Altra situazione in Spagna. Essendol’istruzione media superiore limitata a 4anni, è stato recentemente istituito il “4+2”.Dopo 4 anni di studi universitari siconsegue il “grado”, e dopo altri 2 anni il“master” in ingegneria.Il “grado” dà diritto al titolo di “ingegneremeccanico, elettrico, chimico, etc.; colmaster si diviene “ingegnere industriale,civile, etc., con più ampie competenze.Sulle differenti competenze derivanti dalgrado e dal master non ci sono ancora ideeprecise.La formazione permanente.In Germania solo gli iscrittiall’Ingenieurkammer sono obbligati afrequentare corsi di formazione eaggiornamento della durata di 2-3 giornil’anno. Anche V.D.I. e università organizzanocorsi di formazione e aggiornamento.Partecipando a corsi post lauream,riconosciuti dalle università, gli ingegneritriennali possono acquistare crediti validiper il conseguimento della laureaspecialistica.In Francia le imprese hanno l’obbligo di fareformazione per i dipendenti, destinando atale scopo una quota del loro bilancio.Università, Grandes Ecoles, enti pubblici eprivati, imprese, organizzano questi corsi,ma solo una parte dei dipendenti lifrequenta.La qualificazione professionale può esserericonosciuta e valorizzata con la“Valorization des acquis d’expérience”,

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