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VERONA MEDICA

Bimestrale di informazione medica - OMCEO VR

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STORIA DELLA MEDICINASessuologia Clinica Islamica:un’opera curiosa da un lontano passatoAlberto PeroniDa lettore vorace e curioso non riescoquasi mai a leggere un solo libro pervolta.Se poi si tratta di romanzi storici bendocumentati, il piacere della lettura siesalta e finisce per percorrere mille altririvoli e rimandi.Così mi è successo con le opere diIldefonso Falcones (La Cattedrale delMare e La mano di Fatima).Ambientati nella Spagna del XIV secoloil primo, e nel XVI secolo il secondo,quando l’influenza moresca era particolarmenteforte, gli accenni anche minimialle conoscenze mediche hannoscatenato in me desideri di approfondimentospecie per quanto riguardavale malattie sessualmente trasmesse, ladiagnostica, le terapie e le modalità dicontrollo sanitario.Cosi è bastato un semplice accennoai saggi consigli dello sceicco AlNAFZAWI (Abu Abdullah Muhammadben Umar Nafzawi) vissuto a Tunisinel XV secolo per mettermi in cacciadi questa prima opera di sessuologiaandrologia-ginecologiaovvero Il GiardinoProfumato (Il titolo completo è Ilgiardino profumato per la divagazionedella mente o al-rawd al-’âtir fî nuzhatal-khâtir) è infatti un manuale araborelativo al sesso ed un classico dellaletteratura erotica del XV secolo.Da principio mi sono imbattuto in unsito dove, allora, veniva riportato initaliano il testo integrale consultabilee scaricabile liberamente da chi fosseinteressato (http://www.rodoni.ch/GIARDINO-PROFUMATO/giardino1.html ).Successivamente ho reperito l’edizionecartacea per i tipi ES 2009, 143 p.,brossura Curatore Tawfik Y.; Rossi TestaR. Editore ES (collana Bibliotecadell’eros)Come in tutte le storie interessanti fattie leggende si intrecciano; nel casospecifico essendo Al Nafzawi moltorinomato come giurista, letterato emedico ed autore di un altro opuscoloL’illuminazione del Suggeritore sui segretidel coito, il Bey di Tunisi volle darglila carica di qadi 1) ; ma il nostro eraun uomo schivo, che voleva rimanerefuori dalla politica, e chiese al sovranodi rimandare la sua nomina per permetterglidi finire il libro che stava scrivendo(Il Giardino Profumato, appunto1410-1434 d.C.). Il Bey, incuriosito, vollesapere di cosa trattava, e quindi deciseche non era il caso di distrarre il suoautore da argomenti di tale interesse.Il trattatello giunge a noi attraverso varietraduzioni francesi (la prima di Guyde Maupassant) ed inglesi che dovetterosuperare comprensibili difficoltàcensorie, come del resto accadde perl’Ars Amandi di Ovidio, Il Decameronedi Boccaccio, I Ragionamenti e i SonettiLussuriosi di Pietro l’Aretino o ilGargantua di Rabelais.Rispetto ad altre opere tuttavia nelGiardino l’attenzione alla sessualità èdel tutto scevra da ammiccamenti omorbosità che indurrebbero a ritenerloun’opera oscena o pornografica.È l’occhio sereno e razionale delloscienziato che osserva fisiologia e patologiacon il supremo intento di saperconsigliare chi si trova in problemi dacui vuole sortire.Testimone di questo “taglio” è quantoscrive G. Gelato nella sua introduzioneal testo italiano:“Atti e organi sessuali vi sono nominaticon il linguaggio esplicito di chi ignorail peccato.Si può discutere se l’Islam abbia il concettodi peccato come il Cristianesimoe l’Ebraismo, ma ci limitiamo a invitareil lettore a soffermarsi sull’inizio delGiardino Profumato:“Sia lodato Dio che ha messo il piaceredell’uomo nelle parti naturali della donnae ha assegnato alle parti naturalidell’uomo il compito di dare alla donnail massimo godimento”.Questo è il contrario del peccato, èl’esaltazione del sesso come operameritoria di Dio! Anche se da un puntodi vista maschilista, di un maschilismocosì integrale che, più che indignarci, cifa sorridere”.Nella scheda introduttiva al libro sirileva come “uno dei tratti distintividell’Islam rispetto alle altre religioni è lamassima attenzione con la quale considerae regolamenta tutti gli aspettidella vita pubblica e privata, nessunoescluso. Nella cultura islamica, in particolare,neppure il sesso viene guardatocon riprovazione o imbarazzo; esso,al contrario, fa parte a pieno titolo dellavita del credente, ed anzi il suo correttoe sano esercizio è uno degli elementicaratterizzanti quell’“imitatio Prophetae”cui tendono i musulmani più osservanti.“Due cose amo del vostro mondo: iprofumi e le donne” e “Il coito è contemplatonella Legge; dunque, chi seguequesta pratica quello “si trova affermatotra i Detti del Profeta. Ma tale26 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>

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