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VERONA MEDICA

Bimestrale di informazione medica - OMCEO VR

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STORIA DELLA MEDICINAOlio d’oliva e benesseredi Luciano BonuzziPorre accanto l’olio d’oliva e il benesserepuò, almeno ad una prima impressione,suscitare qualche perplessità.L’olio d’oliva, infatti, è un salubrealimento mentre il benessere è un vissuto,fortemente radicato nell’assettosomatico ma felicemente aperto allemolteplici aspettative dell’esistenza. Ilbenessere, in altre parole, presupponela salute che in quanto tale è silentema la trascende: quando si godedi buona salute non si avverte di possederlama nello stato di benesseresi avverte invece che il corpo (Körper)diventa corpo-vissuto (Leib) ed è attento,sensibile e disponibile a quantolo circonda.Per venire ai possibili rimandi fra il benesseree l’olio d’oliva si deve, innanzitutto, pensare che l’olio d’oliva evocagli oliveti, iconomi fondamentali delpaesaggio mediterraneo dove l’incessantegioco di luci ed ombre che animale foglie testimonia la vitalità che illuminai rami di ogni pianta. Del resto,l’immediato fascino dell’olivo si coglienell’importanza simbolica che la nostraciviltà - la civiltà mediterranea -gli ha riconosciuto: quando il Signore,dopo il diluvio, si riconcilia con gliuomini invia a Noè una colomba conun ramoscello d’olivo, mentre quandoPoseidone ed Atena si contendono ilpossesso dell’Attica la vittoria vieneattribuita ad Atena che ha donato l’ulivoagli abitanti di quel territorio.Il fascino dell’olivo è, naturalmente,dovuto all’olio che, ottenuto medianteuna sapiente spremitura delle olive,ricorda l’importanza della tecnicae del lavoro nella vita dell’uomo. Nelmondo antico l’olio aveva una centralitàassoluta: serviva per le lucerne,per l’alimentazione quotidiana, per lamedicina e per la stessa cosmesi. Sicapisce pertanto come l’olio sia facilmentediventato, con il tramonto delmondo antico, un essenziale veicolosimbolico della pratica liturgica cristiana.Questo fascino, attivato da impalpabilirimandi radicati nel sedimentodella nostra storia e della nostracultura, è rinforzato dalla percezionesensoriale dell’olio che, ad un tempo,è alimento e condimento. Il condimentovivifica, nobilita e personalizzail sapore di tanti nutrienti soprattuttoquando le loro caratteristiche sensorialisono, per così dire, poco brillantio, addirittura, opache. L’olio appenaspremuto presenta suggestivi riflessiche oscillano fra il giallo-oro e il verde;ed al proposito, ricorda Giovanni Ballarini(1) , che il verde e il giallo sono perlo più colori assai graditi per quantointeressa il soddisfacimento sensorialeindotto da una sorgente alimentare.Ed ancora, la fragranza dell’olio nuovoè intrisa di profumi intensamentefruttati non privi di asperità allusiveal momento acerbo, ma magico, diogni giovinezza. Oggi questi profumie questi sapori riscuotono un innegabileconsenso, ma non è sempre statocosì; Castor Durante, ad esempio,suggeriva che l’olio fosse spremutoda “olive mature” raccomandando nelcontempo che fosse “dolce e di dueanni almeno” (2) .Il consenso per il profilo organoletticodell’olio d’oliva è in sintonia con le felicicaratteristiche che gli competonoin tema di salute. Alcuni anni or sono,quando era di moda la così detta‘dieta cuore’ si guardava, peraltro,con qualche enfasi agli olii particolarmentericchi di poliinsaturi, come l’oliodi mais o di girasole, per la loro funzionedi prevenzione dell’arteriosclerosi.Ma oggi, per usare le parole diCesare Scandellari, si riconosce chel’olio d’oliva “si colloca come il principiolipidico alimentare che ottimizzail rapporto vantaggi/svantaggi” (3) . Edè interessante notare come esista“una singolare somiglianza chimicafra il grasso umano e l’olio d’oliva perquel che riguarda il contenuto in acidooleico” (4) . Ed è altrettanto interessantesottolineare le analogie compositivecon il latte di donna tanto che,secondo Gaburro, dovendo ricorrerea grassi alimentari in sostituzione dellatte materno “l’olio di oliva per le suenote caratteristiche globali si configuracome una valida alternativa” (5) .L’olio d’oliva, in breve, per le propriecaratteristiche - elevata digeribilitàetc. - “quando viene usato crudo,con il patrimonio vitaminico integro, sipresenta come un condimento decisamenteraccomandabile. Ed ancora,l’olio d’oliva presenta doti ottimali perelaborare il fritto in quanto si mantienestabile anche ad elevate temperatureche alterano piuttosto gli olii ricchi dipoliinsaturi. La ricerca contemporaneagiustifica così la pratica mediterraneadi sempre che invita a condire ea friggere con olio d’oliva” (6) .Nonostante l’intrinseca somiglianzamerceologica, i vari olii presentano,tuttavia, caratteristiche compositiveed organolettiche personalizzate chedipendono da molteplici fattori: nonsolo dall’età del prodotto e dal livellodi maturazione delle olive da cui l’olioè stato spremuto, come si è sopra ricordato,ma anche, come è facilmentecomprensibile, dalle differenti cultivar,dai suoli e dal microclima dovevive l’ulivo. Si ottengono in tal modoprodotti analoghi ma funzionali alcondimento di piatti diversi (7) .Sfogliando i comuni repertori chehanno per oggetto l’olio d’oliva, accantoalla presenza di preziose notizietecniche, si colgono per lo più dueordini di suggerimenti: da una partevere e proprie ricette da elaborarecon l’olio descritto, dall’altra propostedi abbinamento tanto generichequanto fuorvianti.Quando la proposta di un olio è miratao si accompagna al suggerimentodi una ricetta tradizionale si tratta in lineadi principio di proposta valida chesi può ben condividere: ad esempio,si può proporre l’olio (8) della Gardesanadell’acqua, dall’elevato contenutodi acido oleico e dalla bassa acidità,per insaporire il carpione bollito e lostesso olio può essere raccomandatoper elaborare le ’Sarde in saòr’ oil ’Baccalà mantecato’ (9) . Piuttostoconfusiva è invece la generica propostadi abbinamento con insalate,con spaghetti o con le carni senz’altraprecisazione. Ci si può, infatti, chiederecon quali insalate o con qualispaghetti? Se si pensa all’intenso saporedi certi olii del sud è inevitabileil rimando ad un loro ideale incontrocon insalate o legumi dal sapore altrettantointenso che maturano nel-32 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>

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