Avant-propos - Studia Moralia

StMor 40 (2002) 17-37
W. KASPER
UNITÀ DELLA CHIESA E COMUNIONE
ECCLESIALE NELLA PROSPETTIVA CATTOLICA
Prolusione dell’anno accademico 2000-2001
dell’Accademia Alfonsiana
I. La problematica
Tutte le Chiese confessano, nei Simboli di fede della Chiesa
antica, la Chiesa una. “Credo unam sanctam... ecclesiam”. Secondo
la testimonianza della Sacra Scrittura l’unica Chiesa corrisponde
all’unico Dio e Padre di tutti, all’unico Signore Gesù
Cristo e all’unico Spirito Santo 1 . “Un solo corpo, un solo spirito...
Un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo
Dio Padre di tutti” (Ef 4,4-6). Nessuna Chiesa e nessuna teologia
può perciò rassegnarsi a una situazione, in cui le Chiese si escludono
a vicenda e si condannano l’un l’altra nel nome del vangelo.
Tale situazione è e rimane uno scandalo. Il fatto che, nel nostro
tempo, tutte le Chiese si siano messe in cammino verso l’unità
va perciò considerato – come dice il Concilio Vaticano II –
un frutto dell’azione dello Spirito Santo 2 .
La Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione
è – così ha sentenziato il papa – una pietra miliare su questa
strada. L’immagine della pietra miliare ci dice che è stata percorsa
una tappa decisiva, ma che non si è ancora raggiunta la
meta. Con tanta maggior urgenza si pone perciò adesso la domanda:
qual’è la meta che dobbiamo raggiungere? Quale la visione
ecumenica che inseguiamo? A quale modello di una futura
unità della Chiesa tendiamo? 3 .
1 E. STAUFFER, “eis”, in ThWNT II (1935) 436-439.
2 UR 1.
3 Così E. JUENGEL, “Amica Exegesis einer roemischen Note”, in ZThK
Beiheft 10, 1998, 275.
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