Avant-propos - Studia Moralia
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UNITÀ DELLA CHIESA E COMUNIONE ECCLESIALE ... 21<br />
II. Il nuovo inizio del Concilio Vaticano II<br />
Punto di partenza per comprendere la visuale cattolica sono<br />
i nuovi accenti posti dal Concilio Vaticano II. La posizione preconciliare<br />
è reperibile soprattutto nell’enciclica Satis cognitum<br />
(1896) di Leone XIII e nell’enciclica Mortalium animos (1928) di<br />
Pio XI. Quest’ultima è l’esposizione più chiara del punto di vista<br />
cattolico romano circa il movimento ecumenico prima del Concilio<br />
Vaticano II. Possiamo riassumerla brevemente così: Gesù<br />
Cristo ha fondato una sola Chiesa e l’ha voluta come unica Chiesa.<br />
Di qui l’invito rivolto ai cristiani, che vivono separati dalla<br />
Chiesa cattolica romana, a tornare all’unica vera Chiesa di Cristo.<br />
Ciò posto, una partecipazione della Chiesa cattolica o di singoli<br />
cristiani cattolici al movimento ecumenico sembrava impossibile<br />
e fu perciò espressamente interdetta.<br />
Questo punto di vista fu ribadito ancora una volta da Pio XII<br />
nell’enciclica Mystici corporis (1943), che insegnò la stretta identità<br />
del corpo di Cristo con la Chiesa cattolica romana. La sua tesi<br />
esplicita suonava così: il corpo di Cristo è la Chiesa cattolica<br />
romana. Questo non significava che tutti i cristiani non appartenenti<br />
alla Chiesa cattolica avrebbero perso la salvezza eterna.<br />
L’enciclica riconosce che i cristiani non cattolici possono essere<br />
uniti a Cristo e alla sua Chiesa mediante il “votum”, cioè mediante<br />
il desiderio. Tuttavia questa affermazione si riferiva solo<br />
allo stato salvifico di singoli cristiani, non alle Chiese, alle comunità<br />
ecclesiali o a loro elementi esistenti al di fuori della Chiesa<br />
cattolica romana. Per l’enciclica esistono cristiani separati<br />
dalla Chiesa cattolica, ma non Chiese o comunità cristiane da essa<br />
separate.<br />
L’ingresso ufficiale della Chiesa cattolica nel movimento ecumenico<br />
divenne possibile solo dopo che il Concilio Vaticano II ebbe<br />
effettuato una svolta su questo punto decisivo. Il fondamento<br />
fu posto nella Costituzione sulla Chiesa Lumen gentium. L’art. 8<br />
di questa costituzione spezza la stretta identificazione del corpo<br />
di Cristo con la Chiesa cattolica romana e sostituisce l’“est” identificante<br />
i due con un “subsistit”. Adesso leggiamo: “Questa Chiesa...<br />
sussiste (subsistit) nella Chiesa cattolica, governata dal successore<br />
di Pietro e dai vescovi in comunione con lui”.<br />
Come il teologo belga G. Philips, principale redattore della<br />
Costituzione sulla Chiesa, aveva previsto, molto inchiostro è sta-