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Antigone<br />
Titolo: Antigone<br />
Autore: Sofocle<br />
EAN: 978-88-07-90009-9<br />
Pagine: n.d.<br />
Prezzo: n.d.<br />
Formato: 12,5 X 19,5 cm -<br />
60-80gr - BN - CPO<br />
Data uscita: Mag 2013<br />
Gli autori<br />
Figlio di un ricco mercante<br />
di armi, Sofocle (Atene, 496<br />
a.C. - 406 a.C.) fu forse, tra<br />
i tre grandi tragici, il più<br />
amato dal suo pubblico. Dei<br />
123 drammi che il<br />
grammatico Aristofane di<br />
Bisanzio gli attribuisce<br />
soltanto sette sono giunti a<br />
noi: Aiace, Elettra, Edipo<br />
Re, Antigone, Trachinie,<br />
Filottete e Edipo a Colono.<br />
IL CURATORE Giovanni<br />
Greco, specializzato in regia<br />
presso la Guildhall School of<br />
Music and Drama di Londra<br />
(2000), dott […]<br />
Descrizione<br />
“Se il Novecento, secolo della crisi dell’io individuale e delle<br />
certezze della metafisica, a partire da Freud, è stato il<br />
secolo di Edipo, l’Ottocento, secolo del primato romantico e<br />
idealistico della libertà prometeica dell’individuo, è stato<br />
quello di Antigone. Da Hegel a Kierkegaard, da Hölderlin a<br />
Schlegel, a Goethe, in molti si sono interrogati sull’atto di<br />
insubordinazione di Antigone. Il conflitto irriducibile tra le<br />
ragioni del privato, del legame di sangue, della coscienza<br />
del singolo davanti alle ragioni del pubblico, del contratto<br />
sociale, dell’autorità è stato declinato innumerevoli volte e<br />
con infinite sfumature come conflitto tra ragioni del divino e<br />
ragioni dell’umano, tra ragioni del maschile e ragioni del<br />
femminile (ovvero del paterno e del materno, della pólis e<br />
dell’óikos), tra le istanze tassonomiche del razionale e le<br />
istanze entropiche dell’irrazionale, tra vizi e virtù<br />
dell’Occidente e vizi e virtù dell’Oriente, tra natura e cultura<br />
e via elencando. […] La sepoltura di Polinice fa di Antigone<br />
una madre e una sposa morta e/o mancata, ma una sposa e<br />
una madre nel mondo capovolto dell’Ade. Il mondo che<br />
sopravvive, quello di Creonte (e di Ismene), è il mondo di<br />
una truce normalità riconquistata, di una cupa pace che si<br />
fa sul capro espiatorio, il mondo del potere che si nutre del<br />
sangue dei giovani, delle donne, dei deboli, talora<br />
ipocritamente impotente.” (Dall’Introduzione di Giovanni<br />
Greco)<br />
Contenuti<br />
Una delle tragedie greche più archetipiche e attuali,<br />
fotografia della lotta fra il sentire profondo dell’individuo e<br />
le ragioni della collettività, in una traduzione e curatela al<br />
passo con i tempi.