ritterhof_journal_2012_it

das schöne
leben
Im rItterhof
In relax,
fInalmente
la dolce vIta del rItterhof
Essere ospiti della famiglia Oberhofer. Secondo l’arte più tradizionale
dell’ospitalità altoatesina, promuoviamo l’allegria e la gioia di vivere,
l’amore per le cose belle e la passione per i piaceri culinari. Lasciatevi
contagiare dalla cordialità che viene dal cuore e dalla briosa atmosfera
di vacanza:
Prima colazione “Schwangau”! Fino alle ore 10.30 aleggia un
invitante profumo di pane, di caffè, di prosciutto appena affettato e
molto altro ancora, da gustare nelle nostre accoglienti stube.
La dolcezza del pomeriggio si esprime nelle nostre squisite sorprese
fatte in casa. L’unica piccola difficoltà sta nello scegliere tra le sfogliatine
ai frutti di bosco o lo strudel di mele appena sfornato.
L’anima merita attenzioni speciali. Nella nostra sontuosa oasi del
benessere “Rocca nel bosco” tutto mira all’armonia perfetta di corpo,
spirito e anima. Rilassatevi e lasciatevi alle spalle la vostra quotidianità.
Concedetevi semplicemente il tempo che a casa non trovate.
Un viaggio nel tempo e nella natura. Escursioni da sogno in
compagnia di Hanny e Leo Oberhofer. I sentieri più belli immersi nel
Patrimonio Naturale dell’Umanità partono direttamente dal Ritterhof
e aspettano solo di essere percorsi da voi, in estate e in inverno. Inoltre
siamo vicini alla cabinovia dell’Alpe di Siusi che, con un piacevole
viaggio, vi porta sull’Alpe più grande d’Europa.
Assaporate il nostro ricco e vario programma enogastronomico – siamo
famosi per la cucina gustosa, il servizio impeccabile e la cantina
ben fornita.
daz hübsche liute mich vernemen, den lop und ere wol gezemen. der hulde ich wil behalten und wil hie fürder schalten die boesen nidaere: den fremde got ditz maere, des ich hie wil beginnen. si gant doch schiere hinnen, sw
unbekant, wie er selbe was genant und welhes adels er waere, unz daz der helt maere geschuof mit siner manheit, daz im sin name wart geseit und dar zuo gar sin künneschaft. ze tugenden hat er blüende kraft, der selbe sae
wil behalten PagIne und wil 4 hie | 5fürder
schalten die boesen nidaere: den fremde got ditz maere, des ich hie wil beginnen. si gant doch schiere hinnen, swenne si diz liet hoerent sagen; si mügen kume vertragen daz eime ritter wol ge
maere geschuof mit siner manheit, daz im sin name wart geseit und dar zuo gar sin künneschaft. ze tugenden hat er blüende kraft, der selbe saelige man, wan er nie ze laster muot gewan. Nu lants iuch niht betragen, ich s