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8° Rapporto Nazionale sulla condizione dell ... - Telefono Azzurro

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SCHEDA 3. DAL TURISMO SESSUALE ALLA PROSTITUZIONE MINORILE.<br />

IN ITALIA LA REPRESSIONE DELLA FOLLIA TROVA NUOVE FORME<br />

Secondo i dati ufficiali sarebbero non meno di un milione<br />

duecentomila i minorenni sfruttati nel mercato mondiale<br />

del sesso, mentre stando alle stime <strong>dell</strong>’Ilo le vittime sarebbero<br />

assai di più, sfiorando i due milioni. Anche il giro di<br />

affari legato allo sfruttamento sessuale sarebbe spaventoso:<br />

il fatturato mondiale <strong>dell</strong>’industria clandestina del sesso<br />

con bambini avrebbe già superato, per profitti e per criminali<br />

coinvolti, quello <strong>dell</strong>a droga. Si tratta di un’industria<br />

che guadagna molti soldi e molto velocemente: secondo<br />

Ecpat Italia ogni anno da tutte le nazioni del mondo vengono<br />

spesi, per contrastare il traffico e lo sfruttamento sessuale<br />

dei bambini, tanti dollari pari a quanti la criminalità<br />

ne guadagna in un pomeriggio di sfruttamento dei piccoli.<br />

ILTURISMO SESSUALETRA LE DERIVE PIÙ INQUIETANTI DEL-<br />

LO SFRUTTAMENTO DEI MINORI. Secondo l’Organizzazione<br />

mondiale del turismo, 120 milioni di viaggi sono organizzati<br />

annualmente nel mondo con il precipuo scopo di<br />

avere rapporti sessuali a pagamento con giovani donne o<br />

uomini.<br />

Non inganni il termine: il turismo sessuale, anche con maggiorenni,<br />

non è una forma alternativa di viaggio, fatta per<br />

passare alcuni giorni divertenti di vacanza. Le persone messe<br />

a disposizione dei tantissimi clienti sono spesso trattate<br />

come schiave, detenute come schiave. Un quarto di queste<br />

persone sono minorenni, e tutte sono state avviate alla prostituzione<br />

quando erano ancora bambine. Il risultato, purtroppo,<br />

non cambia se si parla di ragazzi.<br />

Si calcola, in definitiva, che almeno 600mila persone si<br />

muovono ogni anno nel mondo con l’intento di avere rapporti<br />

sessuali con minorenni. Circa 2mila adulti che partono<br />

ogni giorno dalle città <strong>dell</strong>’Europa, del Nord America e<br />

<strong>dell</strong>’Oceania, il cui fine è avere sesso con un bambino o una<br />

bambina (Ecpat, 2001).<br />

DAL SUD - EST ASIATICO ALL’AMERICA LATINA, FINO AL-<br />

L’EUROPA: IL TURISMO SESSUALE UN FENOMENO GLOBALE<br />

E SEMPRE PIÙ DI MASSA. Il mercato del sesso con minorenni<br />

pareva aver raggiunto la sua punta estrema agli inizi degli<br />

anni 90, quando le nazioni del mondo civile non avevano<br />

ancora completamente focalizzato la follia che si consumava<br />

nelle spiagge e nei bor<strong>dell</strong>i del Sud - Est asiatico e del<br />

Centro e Sud America. La situazione, con il passare degli<br />

anni, non è molto cambiata: adesso il turismo sessuale è un<br />

fenomeno di massa e capita di sentire, sempre più spesso,<br />

che anche diversi italiani siano coinvolti in questa follia.<br />

La prostituzione minorile è clamorosa: un’indagine svolta<br />

in Cambogia da un’ong membra di Ecpat, sottoponendo<br />

un questionario ad alcune centinaia di bambine e bambini<br />

che vengono posti in vendita nei bor<strong>dell</strong>i locali, ha rivelato<br />

un’età media di 12 anni e 3 mesi al primo rapporto per le<br />

bambine, e 12 anni e 6 mesi per i maschietti (Scarpati,<br />

2005).<br />

Una recente ricerca svolta nel Sud - Est asiatico ha illustrato<br />

come sia in costante aumento il turismo sessuale e come<br />

esso abbia, in ogni caso, un notevole influsso sulle economie<br />

locali. I bambini immessi nel mercato <strong>dell</strong>a prostituzione<br />

nei Paesi <strong>dell</strong>’Asia e <strong>dell</strong>’America Latina sono scelti<br />

con cura: si tratta, nel 100% dei casi, di bambini che non<br />

hanno terminato le scuole primarie (il 57% di loro la scuola<br />

non l’ha mai vista), che sono sottoposti a molti rapporti<br />

sessuali (da due a sei al giorno), rapporti che nel 95% dei<br />

casi non sono protetti e che di conseguenza trasmettono<br />

con facilità malattie insidiose e mortali (Scarpati, 2005).<br />

Una ricerca di piccoli che si è estesa anche all’Europa: in<br />

Germania, nel cuore <strong>dell</strong>a civilissima Europa, a disposizione<br />

dei clienti in cerca di sesso a pagamento, vi sarebbero, secondo<br />

l’Interpol, almeno 15mila donne russe, e un migliaio<br />

di esse avrebbero meno di quindici anni.<br />

Ma non si tratta del solo dato spaventoso: secondo l’Istituto<br />

superiore di polizia italiano, nel 2003 sarebbero passate<br />

per l’Italia, dirette non solo al mercato interno, ma anche a<br />

quello di altri Paesi del nostro continente, tra 18 e 25mila<br />

ragazze, in gran parte minorenni, provenienti dall’Africa e<br />

dai Balcani.<br />

Lo sfruttamento sessuale di bambini e di bambine non è<br />

un reato che riguarda solo Paesi lontani. In questi anni vi è<br />

stato un continuo aumento dei casi di sfruttamento <strong>dell</strong>a<br />

prostituzione minorile anche nel nostro Paese, con aumenti<br />

vertiginosi di casi denunciati.<br />

L’ultima relazione al Parlamento (2004) sull’applicazione<br />

<strong>dell</strong>a legge 269 del 1998 (la legge che ha parificato lo sfruttamento<br />

sessuale dei bambini ad una forma di riduzione in<br />

schiavitù e che ha istituito una serie di reati in questa materia)<br />

ha evidenziato come vi sia stato in questi ultimi anni un<br />

incremento del 1.000% dei denunciati, con un incremento<br />

superiore al 600% dei casi denunciati. Nel giro di poco<br />

tempo le persone denunciate sono decuplicate e i casi aumentati<br />

di sei volte. E questo nel nostro Paese. Di fronte ai<br />

nostri occhi.<br />

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