8° Rapporto Nazionale sulla condizione dell ... - Telefono Azzurro
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SCHEDA 40. I GIOVANI E I LORO MODELLI<br />
A chi si ispirano i giovani? «Quel che sembra assodato è che<br />
sono cadute le grandi ideologie e le subculture moderniste,<br />
mentre si diffondono valori e pseudo-valori “mediali” che<br />
indeboliscono la presenza di insegnamenti etici, aprendo<br />
tra i giovani fronti nuovi di disagio che impongono la difficile<br />
e faticosa ricerca di una nuova identità personale e sociale.<br />
Si scorgono nuovi segnali di una diversa ricerca di senso<br />
<strong>dell</strong>e moderne generazioni affidata alla riscoperta di un<br />
sistema di valori dal quale trarre punti di riferimento e stabilità<br />
di fronte alla complessità di una società postmoderna<br />
che costringe i singoli ad una elaborazione continua e personale».<br />
Questo scenario, prospettata da Gian Maria Fara<br />
nell’ormai lontano 1991, mostra ancora oggi i tratti di una<br />
stringente attualità. Che cosa è cambiato in questi anni?<br />
L’ATTO “PIÙ POLITICO” CHE ABBIANO MAI FATTO I GIOVA-<br />
NI? ANDARE A VOTARE. Secondo l’indagine Euyoupart, <strong>dell</strong>’Unione<br />
Europea, che ha coinvolto 8.030 ragazzi tra i 15 e<br />
i 25 anni appartenenti ad 8 Paesi europei, quasi il 70% dei<br />
giovani presi in esame ha dichiarato di essersi recato alle urne<br />
durante le ultime elezioni politiche nazionali, mentre<br />
oltre il 50% ha votato per l’elezione del Parlamento europeo<br />
nel 2004. I risultati ottenuti, messi a confronto con i<br />
dati riguardanti l’interesse per la politica, sembrano dimostrare<br />
come il recarsi alle urne sia vissuto dalla maggior parte<br />
dei giovani più come un dovere civico che come un reale<br />
interesse alla politica.<br />
Dall’analisi del grado di interesse alla politica dei ventenni<br />
europei emerge come i giovani si dicano poco o per niente<br />
interessati (63,4%) in quasi tutti i Paesi considerati, solo il<br />
5,9% circa si dice molto interessato e il 30,7% abbastanza<br />
interessato. Isolando i dati relativi all’Italia, emerge che il<br />
42,4% afferma di essere poco interessato, mentre il 14,6%<br />
sostiene di non esserlo affatto. Si dichiarano invece abbastanza<br />
interessati il 34,1% e molto interessati l’8,9%.<br />
I giovani di oggi sono molto più interessati al lavoro svolto<br />
da organizzazioni umanitarie che non dalle istituzioni internazionali<br />
e nazionali. Il 38,16% (esclusi Finlandia e Germania)<br />
ha confermato il proprio interesse per il lavoro svolto<br />
da Amnesty International e per Greenpeace (36%).<br />
Anche le istituzioni internazionali procurano consensi: il<br />
Parlamento europeo è considerato efficace per il 24,5% degli<br />
intervistati e la Commissione europea per il 22,5% (in<br />
Italia rispettivamente 29% e 33%).<br />
Sono le istituzioni nazionali a raccogliere minore adesione.<br />
Il Governo è considerato un organo efficace solamente per<br />
il 13,5% dei giovani, il Parlamento per il 17%, i partiti politici<br />
per l’8,83% e i politici per appena l’8,16% dei giovani<br />
intervistati. In Italia riscuote un maggior interesse il Par-<br />
lamento (19%), seguito dal Governo (13%), dai partiti politici<br />
(11%) e dai politici (7%).<br />
I ragazzi del nostro Paese non credono più nella classe politica.<br />
Secondo un’indagine <strong>dell</strong>’Eurispes e <strong>Telefono</strong> <strong>Azzurro</strong><br />
(2006) i ragazzi italiani hanno pochissima fiducia nella<br />
classe politica del nostro Paese (41,7%). Solo il 2,3% sostiene<br />
di avere molta fiducia e appena il 18,5% dichiara di<br />
averne abbastanza.<br />
L’ALTRA“FACCIA DELLA MEDAGLIA”: FINTI MODELLI E ASPI-<br />
RANTIVELINE.Se potessi scegliere chi vorresti essere? Quando<br />
“la galera garantisce la rinascita” è inutile stupirsi se il<br />
22,8% dei ragazzi, fra i 12 e i 19 anni, desideri diventare<br />
una star <strong>dell</strong>o spettacolo e il 15,9% un calciatore <strong>dell</strong>a nazionale<br />
(Identikit <strong>dell</strong>’Adolescente, Eurispes e <strong>Telefono</strong> <strong>Azzurro</strong>,<br />
2006).<br />
Spesso infatti il mo<strong>dell</strong>o sfacciato, irriverente e menefreghista<br />
può insinuarsi nelle fantasie dei giovani: essere una<br />
“celebrità” significa molto per gli adolescenti; tale <strong>condizione</strong><br />
garantisce l’ammirazione e il rispetto degli altri per il<br />
22,1% dei ragazzi e per ben il 28,2% <strong>dell</strong>e ragazze.<br />
Di conforto è il dato degli intervistati che vuole rimanere se<br />
stesso/a (26,2%), disdegnando scenari futuri in cui poter<br />
essere un esploratore/esploratrice (9,7%), un inventore geniale<br />
(4,5%) o un pittore/pittrice (1,5%).<br />
Sembra quasi che ad ispirare le nuove generazioni, sia la necessità<br />
di affermarsi attraverso il raggiungimento del successo<br />
e il guadagno facile, tutto senza sacrificio o meriti particolari.<br />
Così diventa più semplice identificarsi in un ricco<br />
imprenditore/imprenditrice (13,1%) piuttosto che in un<br />
pompiere eroico (1,1%). L’affetto <strong>dell</strong>a famiglia e degli<br />
amici “non fa una persona di successo” rispettivamente per<br />
il 9,3% e il 10,2% degli adolescenti; nemmeno fare le cose<br />
che piace fare (10,6%) o avere un buon lavoro (9,6%) rende<br />
“importanti”. Essere una persona di successo vuol dire,<br />
invece, avere tutto il desiderabile e tanti soldi, rispettivamente<br />
per il 18,7% e il 12% dei giovani.<br />
EROI, ANTIEROI E “MILLE TRIBÙ”. I giovani non sono solo<br />
affascinati da veline e calciatori: si fanno spazio anche nuovi<br />
mo<strong>dell</strong>i e nuovi gruppi in cui identificarsi. I Punkabbestia,<br />
i Trasgressivi, gli Eco warrior o i New green, i Teo con,<br />
i No Global, i Rapper, i Neo moderati e i Politici, i Papaboys<br />
etc. Così come l’identificazione in personaggi che rappresentano<br />
la caricatura <strong>dell</strong>e famiglie moderne (Homer<br />
Simpson) e gli immancabili eroi. Nella società attuale in<br />
cui sembrano predominare figure negative o “poco educative”,<br />
con Harry Potter, invece, sembra rinascere la favola,<br />
dove il bene sconfigge il male.<br />
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