8° Rapporto Nazionale sulla condizione dell ... - Telefono Azzurro
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SCHEDA 34. GENERAZIONE 2.0: YOUTUBE E DINTORNI<br />
YOUTUBE MANIA. Sei milioni di video caricati su YouTube<br />
fino alla metà del 2006, 45 Terabytes (equivalgono a circa<br />
5mila computer domestici) necessari per contenerli, 100<br />
milioni di video visualizzati ogni giorno sui pc di tutto il<br />
mondo e sarebbero necessari 9.305 anni per visionare tutti<br />
i video presenti sul sito. Sono questi i numeri di YouTube,<br />
il sito Internet che si propone di raccogliere contenuti video<br />
realizzati direttamente dagli utenti, spezzoni di spettacoli<br />
televisivi e videoclip musicali. Per il sito è stato subito<br />
un successo e la popolarità non si arresta: a maggio 2007 il<br />
sito deteneva il 60,2% di share, con un ritmo di crescita del<br />
70% nei primi cinque mesi <strong>dell</strong>’anno. YouTube ha creato<br />
un nuovo “format” che si sposa benissimo con la filosofia<br />
del navigatore utente-centrico o con la logica del “sono in<br />
video dunque esisto”.<br />
L’utente tipo di YouTube ha un’età compresa fra i 12 e 30<br />
anni, con una concentrazione maggiore nella fascia d’età<br />
12-17 anni, ed una forte prevalenza di utenti maschi (80%)<br />
Riguardo ai comportamenti degli utenti di YouTube, secondo<br />
Hitwise, la percentuale di broadcasters, ossia di coloro<br />
che realizzano i video, rispetto agli utenti che li visualizzano<br />
soltanto, è un numero assolutamente esiguo<br />
(0,16% degli utenti di YouTube). Il residuo 99,84% si limita,<br />
con frequenza e tempo di permanenza on line variabili,<br />
alla ricerca di filmati contenuti sul sito.<br />
WEB 2.0, LA NUOVA FACCIA DELLA RETE.Il successo di You-<br />
Tube viaggia di pari passo con il successo del Web 2.0, l’ambiente<br />
in cui si sono sviluppati dei siti web e <strong>dell</strong>e applicazioni<br />
che mettono il controllo del contenuto, generato direttamente<br />
o meno dall’utente, nelle mani del consumatore.<br />
Nel periodo che va dal gennaio 2006 al gennaio 2007, il<br />
tempo trascorso sul web per persona è aumentato mediamente<br />
del 36%, così come il numero di navigatori e quello<br />
dei domini visitati per persona (rispettivamente del 4% e<br />
del 7%) e il numero di sessioni di navigazione (21%). Nello<br />
stesso periodo sono stati almeno 1.330 i siti Internet visitati<br />
da ogni utente al mese, 18 ore e 36 minuti il tempo<br />
mediamente trascorso da ogni utente <strong>sulla</strong> Rete e 38 ore e<br />
14 minuti il tempo passato davanti al pc. Gli utenti del web<br />
2.0 inoltre mostrerebbero indici di consumo assolutamente<br />
più rilevanti rispetto alla media degli utenti italiani: il<br />
52% in più di sessioni web per persona e gli oltre 27 ore e<br />
50 minuti di connessione mensile per utente certificherebbero<br />
il successo del nuovo assetto <strong>dell</strong>a Rete.<br />
Secondo NetObserver Europagli internauti più giovani percepiscono<br />
maggiormente l’utilità del Web 2.0 rispetto ai<br />
navigatori di 25 anni o più. Infatti, nella fascia tra i 15 e i 24<br />
anni d’età si collocano i più assidui consumatori di tutte le<br />
nuove funzionalità, rese possibili dall’evoluzione tecnologica<br />
di Internet.<br />
La pubblicazione e la condivisione di dati (testi, audio, video)<br />
all’interno <strong>dell</strong>a comunità di appartenenza sono considerate<br />
le funzionalità più utili. Italia e Spagna, infine, sono<br />
gli Stati europei dove questa tendenza è maggiormente<br />
evidente: nei due Paesi infatti questo tipo di funzionalità<br />
vengono considerate molto utili dall’88% dei giovani internauti.<br />
TECNOLOGIA CATTIVA COMPAGNA DEI GIOVANI? DIPENDE<br />
DAI PUNTI DI VISTA. Non è più accettabile una rappresentazione<br />
<strong>dell</strong>a tecnologia come cattiva compagna dei giovani,<br />
quanto piuttosto si rileva un insopportabile digital divide<br />
fra le generazioni adulte e degli adolescenti. Internet è ormai<br />
integrato nella vita dei ragazzi, utilizzano la Rete per<br />
studiare, per conoscere nuovi amici, per fare ricerche. I giovani<br />
conoscono le nuove tecnologie e, nella maggior parte<br />
dei casi, sono consapevoli anche dei rischi che si incontrano<br />
in rete. La differenza di linguaggi e di strumenti sono<br />
fattori che allontanano i figli dai genitori, e viceversa.<br />
SCHEDA 35. TELEFONIA E VIDEOTELEFONIA: VIOLENZA ED ECCESSI RIPRESI<br />
CON LA TELECAMERA O CON IL TELEFONINO CELLULARE<br />
E DIFFUSI ON LINE. LE NUOVE NORME<br />
IL TELEFONO CELLULARE: 1,4 PER ABITANTE. Fra i tanti primati<br />
del nostro Paese salta all’occhio il dato che sintetizza la<br />
mania italiana per i telefoni cellulari: la densità demografica<br />
dei telefonini è impressionante. Nel 2007 sono complessivamente<br />
più di 84 milioni le utenze di telefonia mobile<br />
attive su una popolazione, quella italiana, di circa 58,5<br />
milioni di individui. In pratica ogni italiano possiede me-<br />
diamente 1,4 linee di telefonia mobile a testa. E se si considera<br />
solo l’utenza potenzialmente attiva - stimabile in soggetti<br />
con un’età superiore a 10 anni (circa 53 milioni di individui)<br />
- il rapporto sale quasi a 1,6.<br />
Delle 84 milioni 315mila linee mobili attive, il 20,4% è<br />
rappresentato da linee Umts, lo standard per la telefonia<br />
mobile di terza generazione che permette di trasmettere o