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'if...... _. - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - Idrologia

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larghezza della corrente in funzione della velocid della barca su cui viene posizionato<br />

il sensore, che ea sua volta determinata attraverso 10 spostamento<br />

Doppler <strong>di</strong> un <strong>di</strong>verso segnale riflesso dall'alveo. L'ADCP ha portato tre importanti<br />

contributi alia misura <strong>di</strong>retta delle correnti fluviali: (1) una misura <strong>di</strong><br />

portata con mulinelli idrometrici richiede almeno 20 misure puntuali e puo essere<br />

completata in <strong>di</strong>verse ore, mentre la misura basata sull'ADCP richiede<br />

alcuni minuti e risulta ugualmente precisa; (2) l'ADCP permette <strong>di</strong> misurare<br />

correnti fluviali fortemente variabili nella spazio e nel tempo che non sono<br />

misurabili con misure convenzionali basate su mulinelli idrometrici; (3)<br />

l'ADCP permette <strong>di</strong> misurare <strong>di</strong>rettamente la variazione della velocita lungo<br />

il profilo verticale senza dovere necessariamente assumere una variazione <strong>di</strong><br />

tipo logaritmico. L'uso dell'ADCP egia piuttosto <strong>di</strong>ffuso negli Stati Uniti d'America<br />

e permette <strong>di</strong> svolgere un numero <strong>di</strong> misure <strong>di</strong>rette delle correnti <strong>di</strong><br />

piena circa tre volte superiore rispetto a quello ottenibile con 10 stesso personale<br />

e con mulinelli idrometrici.<br />

Le campagne sperimentali per la misura delle correnti rivelano che in natura<br />

si possono sempre realizzare con<strong>di</strong>zioni nelle quali i meto<strong>di</strong> esistenti,<br />

che richiedono il posizionamento <strong>di</strong> strumenti all'interno della corrente, si<br />

<strong>di</strong>mostrano inadeguati. Esse si verificano per esempio quando l'alveo fluvia­<br />

Ie einstabile, oppure quando con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> trasporto <strong>di</strong> se<strong>di</strong>menti e materia­<br />

Ie flottante durante una piena precludono l'uso <strong>di</strong> mulinelli idrometrici 0 dell'ADCP.<br />

In ragione <strong>di</strong> tali limitazioni, i ricercatori dell'USGS sono oggi impegnati<br />

nella stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tecniche <strong>di</strong> misura basate sull'uso <strong>di</strong> microonde 0 <strong>di</strong> radar<br />

a bassa frequenza per misurare la portata senza il bisogno <strong>di</strong> posizionare<br />

strumenti all'interno delle correnti fluviali. Per determinare la portata relativa<br />

in una sezione fluviale enecessario misurare: (1) la velocid me<strong>di</strong>a e (2) la<br />

sezione trasversale della corrente, ovvero la larghezza superficiale e la profon<strong>di</strong>ta<br />

me<strong>di</strong>a. I meto<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>ati attualmente mirano a determinare la velocid<br />

me<strong>di</strong>a attraverso una serie <strong>di</strong> misure puntuali effettuate con un <strong>di</strong>ffusore<br />

Bragg ad alta frequenza (10 GHz) che emette un segnale radar Doppler, mentre<br />

la sezione trasversale viene determinata sospendendo uno strumento noto<br />

con la <strong>di</strong>citura inglese <strong>di</strong> "ground-penetrating radar' (GPR) a bassa frequenza<br />

(100 MHz) sulla corrente in corrispondenza <strong>di</strong> un ponte 0 <strong>di</strong> una teleferica<br />

(COSTA etAlii, 2000). In alternativa all'uso del ponte 0 della teleferica, il GPR<br />

puo essere montato su un elicottero (MELCHER et Alii, 2002). Tali misure,<br />

inoltre, offrono il vantaggio notevole <strong>di</strong> non richiedere una scala <strong>di</strong> deflusso,<br />

essendo Ie variabili (velocita me<strong>di</strong>a e sezione trasversale della corrente) misurate<br />

<strong>di</strong>rettamente e in modo continuo. I meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> misura delle portate, che<br />

non richiedono il posizionamento <strong>di</strong> strumenti entro la corrente fluviale (cosiddetti<br />

"non invasivi"), offrono interessanti prospettive, anche se devono<br />

essere ancora risolti <strong>di</strong>versi problemi, per una lora applicazione come, per<br />

esempio, quello relativo alia limitazione nella penetrazione del segnale radar<br />

in acqua. Nei meto<strong>di</strong> che misurano Ie caratteristiche superficiali della corrente,<br />

e inoltre necessario fare un'assunzione circa la variazione della velocita<br />

idrica con la profon<strong>di</strong>ta della lama d'acqua; nonostante sia comunemente accettato<br />

che la velocita vari con legge logaritmica, tale circostanza non esempre<br />

verificata in natura (per esempio, negli alvei montani).<br />

Lo sguardo al futuro si completa considerando la possibilita <strong>di</strong> misurare Ie<br />

caratteristiche delle correnti dallo spazio (FRAMJI, 1974; ALDORF & LEITE -

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