schede - Carlo Marullo di Condojanni
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Monumento funebre<br />
<strong>di</strong> Francesco Galluppi Basile<br />
Sec. XIX<br />
Marmo bianco scolpito, cm. 270x100x100<br />
Gregorio Zappalà (Siracusa 1833 - Messina 1908)<br />
S. Lucia del Mela (ME), Cimitero<br />
Opera ine<strong>di</strong>ta<br />
Come accade su tutto il territorio nazionale,<br />
sulla spinta <strong>di</strong> leggi e regolamenti <strong>di</strong> igiene formulati<br />
all’inizio del secolo, anche la città <strong>di</strong> S. Lucia<br />
del Mela fonda il suo cimitero nella seconda metà<br />
dell’800, scegliendo, come prescritto dalle norme,<br />
un’ubicazione extraurbana; né sfugge alla volontà<br />
<strong>di</strong> monumentalizzazione della morte che accomuna<br />
i cimiteri storici, che, nell’ambito provinciale si<br />
ispirano, più o meno consapevolmente, e si confrontano<br />
con il prestigioso modello rappresentato<br />
dal Gran Camposanto <strong>di</strong> Messina, per il cui progetto<br />
viene ban<strong>di</strong>to un concorso nel 1853-54 1 .<br />
Il cimitero <strong>di</strong> Santa Lucia del Mela si estende<br />
su una superficie ripartita in settori regolari – detti<br />
poligoni – che si sviluppano dai due viali principali<br />
e ortogonali tra loro, secondo uno schema <strong>di</strong><br />
ascendenza classica. Proprio sui viali principali e<br />
sul largo spiazzo <strong>di</strong> ingresso è <strong>di</strong>stribuita la maggiore<br />
quantità <strong>di</strong> monumenti <strong>di</strong> pregio, legati ad<br />
una committenza aristocratica e alto-borghese, fra<br />
132<br />
cui quello a Francesco Galluppi Basile2 . L’opera<br />
presenta una delle tipologie più <strong>di</strong>ffuse e resistenti<br />
nella plastica funeraria: su un parallelepipedo quadrangolare,<br />
recante le epigrafi commemorative, si<br />
imposta una colonna, ornata da una ghirlanda <strong>di</strong><br />
fiori e dallo stemma <strong>di</strong> famiglia sovrapposto alla<br />
Croce <strong>di</strong> Malta, che sorregge il busto del defunto.<br />
Il monumento reca la firma <strong>di</strong> Gregorio Zappalà<br />
e fu da questi realizzato presumibilmente nel<br />
primo decennio del XX secolo. Siracusano <strong>di</strong> nascita<br />
ma lungamente attivo a Messina, dove morì,<br />
vittima del terremoto del 1908, Zappalà3 , da una<br />
iniziale formazione accademica, si orienta, anche<br />
in conseguenza ad una permanenza a Roma, verso<br />
una scultura più attenta al vero.<br />
Nel ritratto del giovane defunto è riscontrabile<br />
una notevole intensità espressiva, in parte con<strong>di</strong>zionata<br />
dal cattivo stato <strong>di</strong> conservazione; il volto, ruotato<br />
<strong>di</strong> tre quarti, rivolge lo sguardo verso un orizzonte<br />
lontano ma non più raggiungibile. La resa realistica<br />
<strong>di</strong> particolari dell’abito offre lo spunto allo<br />
scultore per dare saggio della propria abilità tecnica<br />
ed esplicita l’esigenza propria della classe borghese<br />
ed aristocratica <strong>di</strong> vedere espressi ruolo e rango.<br />
L’istanza autocelebrativa è manifestata inoltre<br />
dall’affidare la stesura delle epigrafi ad illustri personalità:<br />
nelle iscrizioni incise sui tre prospetti<br />
della base e recanti la firma <strong>di</strong> Raffaele Villari, nota<br />
figura <strong>di</strong> patriota garibal<strong>di</strong>no e letterato messinese,<br />
è racchiuso, espresso in toni <strong>di</strong> grande enfasi,<br />
il dramma <strong>di</strong> una morte prematura4 .<br />
Maria Pia Mistretta<br />
1 Per una bibliografia aggiornata sulle vicende storiche del<br />
Gran Camposanto <strong>di</strong> Messina cfr. G. Molonia - P. Azzolina<br />
(a cura <strong>di</strong>), Un libro aperto…, cit.<br />
2 Opera catalogata, scheda n. 1900266705, M.P. Mistretta,<br />
2004, Archivio Servizio IV, Soprintendenza BB.CC.AA. <strong>di</strong><br />
Messina.<br />
3 Per una completa documentazione delle fonti bibliografiche<br />
sull’autore cfr. G. Musolino, Il censimento…, cit.; L.<br />
Pala<strong>di</strong>no, Scultura e scultori…, cit.; L. Pala<strong>di</strong>no (a cura <strong>di</strong>),<br />
La scultura a Messina…, cit.<br />
4 Sul lato anteriore: QUESTO MARMO ISTORIATO / DAL<br />
CORDOGLIO PATERNO / DISTINGUE LE RELIQUIE MOR-<br />
TALI / DI / FRANCESCO GALLUPPI BASILE / CARO PER<br />
FORME / ED INGEGNO MIRABILE / UNICO BENE DEI GE-<br />
NITORI / MANCATO AGLI STUDI ED ALLA VITA / ADDÍ 23<br />
LUGLIO 1902 / LASCIANDO DI SÉ / UN SOLCO DI LUCE ED<br />
UN PROFUMO / DI SPERANZA. A sinistra: COL FIGLIO DI-<br />
LETTO / MORTO APPENA QUINDICENNE / PASQUALE E<br />
LUCREZIA GALLUPPI / PERDUTO IL SOLO SORRISO /<br />
DELLA LORO VITA / OGNI IDEALE / QUI / DEPONGONO. A<br />
destra: NATO IN S. FILIPPO DEL MELA / ADDÍ 11 FEBBRAIO<br />
/ 1887 / MORTO IN MESSINA / ADDÍ 23 LUGLIO 1902.